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Iren sospende chiusura contatori per piccole attività in crisi

In seguito ai nuovi significativi impatti economici della seconda ondata di Covid19, il Gruppo Iren ha deciso di interrompere fino al 7 gennaio 2021, per le piccole attività commerciali in difficoltà collocate in zona rossa e arancione, le nuove azioni di sospensione/riduzione delle forniture (gas, luce, acqua e teleriscaldamento) dovute alla morosità.

Il provvedimento è destinato in particolare alle partite IVA e costituisce un’azione di
supporto per le piccole imprese nell’imminente periodo natalizio di auspicata ripresa,
confermando ancora una volta, in un momento così delicato per l’Italia, l’attenzione
di Iren al tessuto economico dei territori serviti.

Inoltre il Gruppo ricorda a tutti i propri clienti – famiglie e imprese – che subiscono
un’oggettiva situazione di difficoltà economica, la possibilità di richiedere la
rateizzazione direttamente al Servizio Clienti, utilizzando i canali di contatto messi a
disposizione dall’Azienda.

Apprensione per la condanna a morte del fisico che ha lavorato in Piemonte

Apprensione a Novara e nell’ambiente accademico piemontese per la sorte di Ahmadreza Djalali.

Le autorità iraniane intendono eseguire la condanna a morte del fisico irano-svedese, esperto in Medicina dei disastri, che per tre anni ha lavorato e insegnato a Novara nella struttura del Crimedim, l’autorevole centro di ricerca internazionale dell’Università del Piemonte Orientale conosciuto in tutto il mondo per gli studi sulla medicina delle emergenze. “La notizia è orribile, la sentenza di morte dovrebbe essere eseguita entro una settimana” ha dichiarato Diana Eltahawy, vicedirettrice per il Medio Oriente e l’Africa del nord di Amnesty International. L’organizzazione per i diritti umani ha appreso la notizia del trasferimento di Djalali in isolamento, cosa che lascerebbe supporre, secondo Amnesty, l’imminente esecuzione. Il fisico iraniano, che ha vissuto alcuni anni a Novara, è stato condannato a morte nel 2017 dopo un processo farsa per corruzione. Il tribunale si è basato su presunte confessioni estorte con la tortura quando Djalali era detenuto in isolamento senza poter mai parlare con un avvocato. Il docente universitario aveva dichiarato che era stato minacciato di morte e terrorizzato durante gli interrogatori e che gli avrebbero ucciso i figli residenti in Svezia e la madre che vive in Iran. Apprese le nuove allarmanti notizie è scattata la mobilitazione internazionale per salvare la vita a Djalali. Davanti al municipio di Novara si è svolto oggi un sit in simbolico per fermare la condanna a morte del medico e ricercatore iraniano. “C’è grande preoccupazione in città, commenta il sindaco Alessandro Canelli, l’esecuzione di Djalali sarebbe un fatto devastante non solo per la sua famiglia ma anche per la città e la comunità scientifica internazionale. La sua condanna a morte sottolinea la barbarie di un regime che va condannato”.
fr

Salvato positivo Covid colpito da un trombo a valvola cardiaca provocato dal virus

All’ospedale Molinette di Torino

Nei giorni scorsi è stato salvato un paziente positivo al Covid colpito da un trombo ad una valvola cardiaca provocato proprio dal virus con un intervento in urgenza, presso la Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Mauro Rinaldi). Si tratta di un uomo di 71 anni della provincia di Torino già sottoposto nel 2007 a sostituzione di valvola mitralica con protesi meccanica. Dopo essersi sentito male viene ricoverato presso il pronto soccorso di un ospedale torinese per  importante difficoltà respiratorie e viene fatta diagnosi di polmonite da Covid positivo. Durante la degenza  si scopre che un trombo provocato proprio dal virus ha bloccato il movimento dei dischi della protesi meccanica e presto avrebbe portato a morte certa il paziente. L’infezione in atto da coronavirus porta con sé uno stato di ipercoagulazione che provoca spesso eventi letali di trombosi e questa volta ha colpito il cuore.

Il paziente è stato trasferito in urgenza presso le Molinette e, nonostante la grave e contagiosa malattia infettiva in atto, è stato sottoposto tempestivamente ad un intervento a cuore aperto con la sostituzione della protesi meccanica malfunzionante con una protesi biologica. L’intervento è stato effettuato dal professor Rinaldi (coadiuvato dai cardiochirurghi Matteo Attisani, Cristina Barbero, Luisa Ferrante e l’anestesista Carlo Burzio).

Il complesso intervento è durato numerose ore in un clima protetto ed è perfettamente riuscito. Il paziente è ora in via di guarigione.

Le complicanze cardiache in corso di COVID sono frequenti, gravissime ma, come dimostra questa storia, potenzialmente curabili anche con interventi complessi al cuore effettuati sempre con la massima attenzione e l’utilizzo di dispositivi di protezione adeguati per evitare il contagio degli operatori.

Un esempio di medicina estrema e di elevata complessità che non si arrende di fronte a questa pandemia.

Tenta di rapinare una donna: salvata dai rider

Arrestato dagli agenti del Commissariato Centro

Sono le 22.30 di mercoledì sera e una donna sta rincasando, dopo il lavoro. Pochi metri la separano dal portone dello stabile in cui vive, in via Sacchi, quando vede sopraggiungere un’ombra alle spalle. La donna affretta il passo, ma il soggetto le strappa dalle mani il telefonino. La vittima si oppone all’azione criminosa, allora l’uomo tenta di rapinarle la borsa e così facendo la fa cadere a terra. Poco distante, assistono però alla scena due riders, che immediatamente si avvicinano; mentre uno presta soccorso alla donna, l’altro insegue l’autore del fatto, che gli scaglia contro una bottiglia di birra, mancandolo fortunatamente. Con l’arrivo di una pattuglia del Commissariato Centro in servizio di Volante, l’uomo viene definitamente fermato:  si tratta di un cittadino marocchino di 26 anni. Il giovane ha dei precedenti specifici risalenti all’Agosto scorso, quando in Piazza Castello aveva rapinato una ragazza del telefonino, venendo poi arrestato poco dopo dalla Polizia di Stato. Inoltre, lo stesso risulta destinatario di due ordini del Questore a lasciate il territorio nazionale. Per lui sono scattate le manette per tentata rapina.

Sul mercato torinese della droga un pericoloso tipo di marijuana

Il 30 settembre scorso, nell’ambito delle consuete attività di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, personale della Squadra Mobile della Questura di Torino ha tratto in arresto un cittadino italiano, di anni 39, responsabile della detenzione di kg. 14,5 di marijuana e kg 1 di hashish.

 

Il successivo 15 ottobre, il medesimo Ufficio ha tratto in arresto un altro cittadino italiano, di anni 22, responsabile della detenzione di kg 16,5 di marijuana e kg 1,250 di hashish.

 

I due arresti, sebbene non maturati nell’ambito di attività investigative strutturate e non collegati tra loro, hanno evidenziato che, da qualche tempo, il mercato torinese delle sostanze stupefacenti fa registrare la comparsa di un nuovo tipo di marijuana.

 

Le analisi effettuate dalla Polizia Scientifica hanno infatti permesso di accertare che la marijuana sequestrata in entrambe le narrate occasioni risulta addizionata con un cannabinoide sintetico, denominato MDMB-4en-Pinaca, appartenente ad una classe di sostanze che posseggono caratteristiche analoghe a quelle dei cannabinoidi naturali (come, in particolare, il THC) e sono pertanto in grado di elevare l’effetto stupefacente della marijuana.

 

La diffusione di marijuana adulterata non rappresenta una novità ed è principalmente correlata alla necessità, per chi la commercializza, di amplificare l’effetto psicoattivo della cannabis di scarsa qualità; un esempio è costituito dalla marijuana comunemente nota come “amnésia”, ottenuta da canapa indiana trattata con sostanze (come, ad esempio, metadone o ammoniaca) capaci di aumentarne l’effetto dopante.

 

I pericoli insiti nella diffusione di marijuana additivata con cannabinoidi sintetici sono quindi dello stesso tipo di quelli evidenziati a seguito della comparsa della “amnésia”: in entrambi i casi, infatti, l’adulterazione viene generalmente effettuata attraverso la nebulizzazione di un’apposita soluzione sulla matrice vegetale e questo processo, che si conclude con l’essicazione, non è assolutamente idoneo a garantire una distribuzione omogenea delle sostanze adulteranti; pertanto, la marijuana così trattata risulta potenzialmente più pericolosa per gli assuntori, non essendovi la possibilità di verificare dove siano eventualmente presenti maggiori concentrazioni dei prodotti sintetici aggiuntivi, con incremento non calcolabile del principio attivo, neppure per chi effettua il trattamento di adulterazione del narcotico.

(foto archivio)

Il Planetario e la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori

Colleghiamoci! Venerdì 27 novembre 2020 dalle ore 17.00   Infini*to – Planetario di Torino, Museo dell’Astronomia e dello Spazio vi invita, come ogni anno, alla Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori, quest’anno completamente digitale.

Grazie alla tecnologia del Planetario e ai canali social, partiremo per un viaggio nella ricerca che parte dal pianeta Terra e arriva alle galassie più lontane. In diretta sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Youtube incontreremo i Ricercatori ed Esperti che ci racconteranno le ultime news in campo Astronomico e Astrofisico.

Il tutto sarà fruibile online grazie a una diretta Youtube Facebook sulle pagine ufficiali del Museo. Attraverso le chat live di Youtube e di Facebook sarà possibile fare domande ai nostri ospiti.

L’evento sarà gratuito e sarà possibile effettuare una donazione per supportare il Planetario e il programma “Explore. Together.”

L’evento si svolge nell’ambito della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2020, che a Torino è organizzata da Università e Politecnico. L’iniziativa fa parte del progetto Sharper – SHAring Researchers’ Passion for Evolving Responsibilities. Per maggiori informazioni si rimanda al sito: www.sharper-night.it/torino

PROGRAMMA

Ore 17: INIZIO DIRETTA

1° TAVOLA ROTONDA

ore 17.00: introduzione ai temi tavola rotonda. Utilizzando il Planetario vi presentiamo il tema del primo incontro del pomeriggio

ore 17.10: Il clima sulla Terra [Antonello Provenzale – Direttore, Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, Pisa]

ore 17.30: Dal Sole alle Aurore, effetti imprevedibili della nostra stella [Alessandro Bemporad – Ricercatore INAF, Osservatorio Astrofisico di Torino]

2° TAVOLA ROTONDA

ore 18.00: introduzione ai temi tavola rotonda. Utilizzando il Planetario vi presentiamo il tema del secondo incontro della serata

ore 18.10: Radio galassie e buchi neri supermassicci. Il progetto Lofar Radio Galaxy Zoo [Francesco Massaro – Professore Associato, Università degli Studi di Torino, Valentina Missaglia – Postdoc, Università degli Studi di Torino ]

ore 18.30: Astronomia multimessaggero [Luca Latronico e Chiara Oppedisano – Ricercatori, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare]

ore 19.15 FINE

Entrambe le tavole rotonde saranno moderate da Simona Romaniello, Responsabile Education di Infini*to ed Emanuele Balboni, Divulgatore di Infini*to.

Al termine di ogni tavola rotonda sarà possibile, utilizzando la chat di Youtube e Facebook, fare domande agli ospiti della serata.

A Torino 9 omicidi su 15 sono femminicidi

Crescono gli episodi di violenza sulle donne in Piemonte. Rispetto a un anno fa, a Torino, 9 omicidi su 15 sono femminicidi.

La cifra è quattro volte  più alta rispetto il 2019. Si tratta dei dati del  report del Ministero dell’Interno, diffusi per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Rilevante per la nostra regione la percentuale dell’86 per cento per quanto riguarda la diffusione illecita di immagini di donne vittime del fenomeno di revenge porn. Il Piemonte è poi la terza regione in cui il provvedimento del divieto di allontanamento è stato violato per 173 volte dall’agosto 2019 all’agosto 2020. Le denunce per le violenze in famiglia e quelle sessuali sono in calo. I  maltrattamenti contro familiari e conviventi sono 582, contro i 602 di un anno fa, le violenze sessuali 113, rispetto alle 157 del 2019. Crescono gli atti persecutori, 417 contro i 399 del 2019. Per quanto riguarda gli arresti per maltrattamenti e stalking a fine ottobre erano 170, nel 2019 erano invece 102.

Via i rifiuti dal parco Peccei con il progetto Quartiere pulito

Riceviamo e pubblichiamo / Domenica 22 novembre 2020 dalle ore 9:30 alle ore 12:00 l’associazione volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology PRO.CIVI.CO.S. OdV ha svolto un servizio di sensibilizzazione alla tutela e cura del territorio all’interno ed esterno del Parco Aurelio Peccei, situato nella Circoscrizione 6 di Torino tra via Valprato, via Cigna e corso Venezia.
Secondo Beppe Tesio, presidente dell’associazione promotrice “Possiamo e dobbiamo superare tutti assieme questo grande momento di difficoltà – Oggi più che mai è fondamentale innanzitutto impegnarsi a stare bene e far stare bene gli altri. A questo contribuisce molto anche un ambiente pulito e ordinato. Negli spazi comuni, come a casa propria, possiamo sicuramente evitare il degrado e creare condizioni migliori per i bambini, per gli anziani, per tutti.”
L’iniziativa fa parte del progetto ‘Quartiere Pulito’ e ispirata alla guida al buon senso La Via della Felicità, di L. Ron Hubbard. “ Quest’area pubblica è frequentata da molti
abitanti del quartiere tra cui molti bambini. Abbiamo raccolto molti rifiuti abbandonati: cartacce, bottiglie di plastica, rifiuti misti, anche un giubbotto e un paio
di scarpe buttate in mezzo alle siepi e soprattutto un numero impressionante di bottiglie di vetro (oltre 200). Con l’aiuto degli abitanti del quartiere e di chi frequenta questo bel parco, ritorneremo di nuovo per mantenere questo spazio pubblico pulito e sano, proprio come tutti noi lo vogliamo. Desideriamo stare e vivere in un mondo sano e libero dall’inquinamento, dalle malattie e dalle sofferenze. Un pezzettino alla volta, magari ce la faremo.

Ecoisole San Secondo / Crocetta accessibili solo con tessera

Come già comunicato precedentemente, Amiat Gruppo Iren ricorda che a partire dal 25 novembre 2020 verranno definitivamente chiuse le nuove ecoisole in attivazione nel quartiere di San Secondo/Crocetta e si potrà accedere ai cassonetti solo tramite la propria tessera elettronica.

 

La zona interessata include l’area compresa tra corso Sommeiller, Via Nizza, Corso Vittorio Emanuele II e Corso Re Umberto.

 

Per aiutare e facilitare i conferimenti dei rifiuti per tutti i cittadini residenti nelle suddette aree, da oggi e fino al 2 dicembre 2020, operatori Amiat presidieranno le ecoisole della zona, spostandosi sul territorio, per assistere gli utenti al corretto uso delle stesse e per ricordare le buone norme di una raccolta differenziata efficace.

 

Inoltre, sempre nello stesso periodo verranno affisse locandine informative sui nuovi cassonetti per ricordare la data di chiusura imminente e per sollecitare chiunque non abbia ancora ritirato le tessere a recarsi presso il punto info distributivo allestito all’interno del centro di raccolta Amiat di via Zini 139, aperto fino al 19 dicembre, tutti i mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 20.00 e tutti i sabati dalle 9.00 alle 13.00.

 

 

Un Dono per Tutti, organizzato dalla Centrale del Latte, si trasferisce sul web

Quest’anno lo storico evento Un Dono per Tutti, organizzato dalla Centrale del Latte di Torino, si trasferisce sul web. Si tratta della manifestazione, giunta alla XXII edizione, che ogni anno,  durante il periodo natalizio, porta un contributo concreto ai bambini meno fortunati del Piemonte. Un appuntamento che coinvolge la cittadinanza torinese e le famiglie piemontesi che partecipano alla raccolta di doni e giochi, distribuiti attraverso le associazioni non profit del territorio.

La Centrale del Latte di Torino e le associazioni partner di Un dono per tutti, con il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte, hanno attivato la raccolta fondi in modalità crowdfunding grazie alla collaborazione con Rete del Dono, piattaforma di crowdfunding leader per la raccolta di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da organizzazioni non profit (ONP). 

I sostenitori potranno dare il proprio contributo direttamente da casa, tramite una donazione online. Il denaro raccolto verrà utilizzato per l’acquisto di giochi educativi che verranno donati ai bambini meno fortunati del territorio.

I partner di Un Dono per Tutti 2020 sono:
– Protezione Civile – Coordinamento provinciale di Torino
– UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini) ONLUS
– FORMA Onlus – Fondazione Ospedale Infantile Regina Margherita
– Sermig – Servizio Missionario Giovani
– Quercetti & C. S.p.a.

Il link per la raccolta fondi e tutte le informazioni QUI: https://www.retedeldono.it/it/centraledellatte/un-dono-per-tutti