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Torino, ore 18: serrande abbassate

Torino. Ore 18: serrata rispettata anti covid, per controllare la pandemia.

È andato in scena, nel pomeriggio, il mini lockdown deciso dal Governo del presidente Conte. Sembra d’esser tornati indietro di 7 mesi fa quando il lockdown generale chiuse tutta Italia per 90 giorni.
Strade deserte, esercizi commerciali chiusi con tanti esercenti rimasti affianco dei loro negozi, assorti in mille pensieri e preoccupazioni. Riapriranno? Dopo tanti sacrifici per normare i locali si ritrovano punto da capo. Idem per palestre, piscine, cinema e teatri. La maggior parte delle persone interpellate, esercenti e clienti, tutti concordi nell’affermare che erano i luoghi più sicuri e meglio controllati. Aspettiamo 1 mese e vedremo. La situazione è di nuovo complicata, occorre reagire certo, ma le necessità rimangono sostanzialmente due: rinforzare la sanità concentrandosi sull’assunzione immediata di medici ed infermieri, aumentare posti letti e reparti di terapia intensiva negli ospedali. Aggiungere mezzi pubblici e corse per evitare il sovraffollamento su tram ed autobus che c’è sempre stato negli ultimi mesi.

Vincenzo Grassano

No a fumo e a bottiglie e contenitori di vetro nelle aree gioco di Torino

Approvata il 26 ottobre dal Consiglio Comune di Torino (31 voti favorevoli, 2 astenuti) una deliberazione proposta dall’assessore all’Ambiente Alberto Unia che introduce il divieto di fumo nelle aree gioco nei parchi e giardini della città, modificando l’articolo 85 (“Giochi e attività sportive”) del Regolamento del Verde Pubblico e Privato della Città di Torino.

Per chi trasgredisce sono previste sanzioni da 50 a 300 euro, così come stabilito dall’articolo 87 dello stesso Regolamento.

Nelle aree gioco sarà anche vietato introdurre bottiglie o altri contenitori di vetro, come chiestoda un emendamento proposto dai consiglieri Federico Mensio e Antonio Fornari (M5S) e approvato dal Consiglio.

Il provvedimento nasce dalla necessità di perseguire una città più vivibile e pulita, a misura di tutti i suoi abitanti, con particolare attenzione a bambine e bambini – ha dichiarato l’assessoreAlberto Unia – che potranno così giocare, divertirsi e crescere in spazi salubri e protetti dai rischi provocati dal fumo passivo. Evitiamo anche che nelle aree gioco vengano gettati a terra mozziconi, che oltre a essere dannosi per l’ambiente possono finire nelle mani dei più piccoli. Inoltre, scoraggiamo comportamenti che possano incentivare in futuro abitudini scorrette e stili di vita poco sani”.

È un segnale positivo e significativo nei confronti della popolazione più giovane che frequenta i parchi giochi – ha affermato nel dibattito il consigliere Federico Mensio (M5S). Per garantire maggiore sicurezza – ha aggiunto – abbiamo introdotto anche il divieto di introdurre il vetro.

La consigliera Viviana Ferrero (M5S) ha ringraziato l’assessore e la Sesta Commissione per il lavoro svolto, sottolineando l’importanza educativa del provvedimento e i danni derivanti dall’assunzione diretta di tabacco e dal fumo passivo: sarebbe utile una campagna informativa – ha aggiunto.

Il divieto di fumo non riguarderà le sigarette elettroniche – ha specificato l’assessore Unia, in risposta al quesito posto al riguardo dalla consigliera Federica Scanderebech (Misto di Minoranza – Rinascita Torino).

La deliberazione era stata discussa e liberata per l’aula nella seduta del 23 ottobre 2020 delle Commissioni Sesta, Quinta e Diritti e pari opportunità, presieduta da Federico Mensio.

Due piazze contro il dpcm Ma tutti a casa alle 22,30

La prefettura,  al termine del tavolo per l’ordine e la sicurezza  svoltosi questa mattina,  ha deciso che le due manifestazioni che sono state indette stasera in piazza Castello e in piazza Vittorio per protestare contro il nuovo dpcm (la prima in programma alle 20,30 e la seconda alle 21) dovranno essere statiche.

Infatti i cortei sono vietati. Inoltre i manifestanti dovranno rispettare il distanziamento sociale e indossare la mascherina. I titolari dei locali dovranno togliere i dehors e i tavolini, mentre i manifestanti dovranno terminare la protesta alle 22,30 così da rientrare  a casa per l’inizio del coprifuoco delle ore 23.

In piazza contro le restrizioni: si spera non come a Napoli

Dopo Napoli e Roma anche Torino avrà la sua lunga notte di passione. Lunedì 26 ottobre sera alle 20.30 in piazza Castello avverrà la protesta, non autorizzata, contro le decisioni prese dal governo, per la chiusura di alcune attività, il mini lockdown.

Gira un volantino, non firmato, che invita il popolo a scendere in piazza contro il coprifuoco e le nuove restrizioni che partiranno da oggi fino al 24 novembre. Chi si nasconde dietro questi volantini che invitano al caos generalizzato? Forze politiche di estrema destra, centri sociali? Comitati d’assalto negazionisti? Chissà…l’unica certezza è che oltre al problema covid s’aggiunge la tematica della grande difficoltà nel controllare le piazze delle metropoli, già in ginocchio a causa della pandemia.

Vincenzo Grassano

La Protezione civile di Volpiano per le persone in quarantena


Consegna di spesa e farmaci a domicilio. Si cercano nuovi volontari

Con l’aumentare dei contagi da Covid-19 anche sul territorio di Volpiano, sono stati intensificati i servizi di assistenza a soggetti positivi, posti in quarantena o in isolamento fiduciario, per la consegna di alimenti e medicinali. Le persone segnalate dalle autorità sanitarie vengono contattate dalla Protezione civile comunale per conoscere eventuali necessità e, nel caso di mancanza di una solida rete familiare, attivare i servizi di assistenza, come la consegna della spesa a domicilio; per problematiche di carattere sanitario, invece, il riferimento è il medico di base.

«In questa fase di crescita dell’emergenza – sottolinea la Polizia municipale – abbiamo bisogno di nuovi volontari, per continuare a garantire un servizio adeguato e fronteggiare le prossime necessità; perciò invitiamo tutti coloro che hanno disponibilità di tempo a unirsi ai gruppi della Protezione civile e della Croce Bianca di Volpiano». Prima di essere inseriti in organico, i volontari seguono un corso di formazione specifico; per informazioni contattare la Polizia municipale (011.9951831) o la Croce Bianca Volpianese (011.9881572).

Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «Si stanno riattivando tutti i servizi che il Comune ha fornito nella prima ondata dell’epidemia e peraltro il Centro operativo comunale di Protezione civile non è mai stato chiuso, per mantenere l’operatività in relazione alle proroghe dello stato di emergenza decretate dalle normative nazionali».

Da oggi divieto di spostamento dalle 23 alle 5

A TORINO E IN PIEMONTE / Ordinanza del ministro della Salute d’intesa con il presidente della Regione Cirio che spiega: “Gli ultimi dati ci costringono a questa decisione”

Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi della pandemia, su tutto il territorio della Regione Piemonte a partire da lunedì 26 ottobre sono vietati gli spostamenti dalle 23 alle 5 del mattino, ad eccezione di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e urgenza, motivi di salute oppure il rientro a casa o presso la propria dimora, che dovranno essere certificate attraverso una autodichiarazione.

Lo definisce l’ordinanza  firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza d’intesa con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

«D’accordo con i sindaci del territorio, abbiamo cercato di evitarlo intervenendo con misure chirurgiche, ma gli ultimi dati ci costringono a questa decisione», spiega il presidente Cirio al termine di una lunga giornata di confronto in costante contatto con il Ministero della Salute e con il territorio.
Fin da stamattina il presidente e la Giunta sono stati impegnati nel dialogo con i sindaci dei Comuni capoluogo, i presidenti delle Province, le Prefetture, i rappresentanti degli enti locali e delle forze economiche e produttive, per valutare la situazione e decidere le misure da adottare e tutti hanno condiviso questa decisione.

«Sono misure dolorose, ma condivise – sostiene il presidente Cirio -, perché l’aumento del contagio degli ultimi giorni impone regole più rigide. Il sistema sanitario regionale piemontese e tutto il personale stanno facendo il massimo. ll potenziamento dei posti letto, delle terapie intensive e dei laboratori ci permette di combattere questa battaglia con maggior forza, ma servono comunque misure di contenimento modulate sull’evolversi dell’epidemia. Per questo lavoriamo ogni giorno con gli altri Presidenti, il Ministero della Salute e i nostri epidemiologi, monitorando ora per ora la situazione, pronti ad assumere, con la prudenza che ci ha contraddistinto fin dall’inizio, ogni decisione si renda necessaria per tutelare la salute pubblica».

Il modulo dell’autodichiarazione per certificare il motivo degli spostamenti indifferibili e urgenti è scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno o della Regione Piemonte.

L’ordinanza sarà valida fino al 13 novembre 2020.

Sequestrate armi e munizioni: un arresto e una denuncia

I carabinieri, nell’ambito di specifici servizi di disposti dal Comando Provinciale di Torino, hanno rinvenuto e sequestrato 2 fucili e varie munizioni, arrestando una persona e denunciandone una seconda.

In particolare a Volpiano, I militari dell’Arma all’interno di una cascina, di proprietà di un agricoltore di 48 anni, hanno rinvenuto un fucile da caccia, una carabina ad aria compressa e diverse cartucce calibro 12, illegalmente detenuti.
Sempre a Volpiano, i carabinieri hanno trovato, a casa di un imprenditore italiano di 41 anni, decine di cartucce calibro 12 illegalmente detenute.
Il fucile sarà inviato al Ris di Parma per verificare se sia stato utilizzato per commettere reati.

Consigliere regionale positivo, si ferma Palazzo Lascaris

Domani e martedì si ferma il Consiglio regionale. Il  consigliere della Lega Riccardo Lanzo è  infatti risultato positivo al Covid.

Sospesi quindi i lavori delle  commissioni  previste domani e la seduta di martedì.

Nella seduta di martedì scorso il consigliere non c’era e dunque non è previsto per ora  lo  screening su tutti i consiglieri regionali che invece si trovavano a Palazzo Lascaris.

Arrestato spacciatore diciottenne

Controlli antidroga dei carabinieri del Comando Provinciale di Torino per prevenire lo spaccio e il consumo di stupefacenti.

In particolare a Torino, i militari dell’Arma hanno arrestato un gabonese di 18 anni, in Italia senza fissa dimora. L’uomo spacciava eroina e cocaina in via Colli, zona Politecnico, soprattutto il pomeriggio. Dopo varie segnalazioni di alcuni studenti e residenti, i carabinieri della Compagnia San Carlo hanno individuato e fermato il pusher. In tasca nascondeva 30 dosi di stupefacente pronte per la vendita.
A Chieri, nell’hinterland torinese, i carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato due italiani di 38 e 45 anni, entrambi del luogo. Sono stati fermati in auto a un posto di controllo. Il loro atteggiamento poco collaborativo ha indotto i militari dell’Arma ad approfondire gli accertamenti sul veicolo e dal controllo è emerso che in auto nascondevano 19 grammi di cocaina pura ancora da tagliare. L’autovettura e la droga sono state sequestrate.

La polizia e la sicurezza stradale

Si è appena conclusa la campagna congiunta di sicurezza stradale “TRUCK & BUS” promossa da ROADPOL – European Roads Policing Network. 

ROADPOL è una rete di cooperazione tra tutte le Polizie Stradali, ed opera sotto l’egida dell’Unione Europea. Nell’ambito di tale network europeo, al quale peraltro non aderiscono la Grecia, e la Slovacchia oltre a alla Svizzera, la Serbia, la Turchia, l’Italia, attualmente ricopre la Presidenza onoraria.

Tale Organizzazione intende sviluppare una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee per ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali, in adesione al Piano d’Azione Europeo 2011-2020, attraverso operazioni internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e campagne “tematiche” in tutta Europa all’interno di specifiche aree strategiche.

L’obiettivo è quello di elevare gli standard di sicurezza stradale, armonizzando l’attività di prevenzione, informazione e controllo, anche attraverso campagne di comunicazione e operazioni congiunte i cui risultati vengono poi monitorati dal Gruppo Operativo ROADPOL.

L’iniziativa, “TRUCK & BUS”, programmata nel periodo appena trascorso dal 12 al 18 ottobre 2020, ha avuto lo scopo di operare un’intensificazione dei controlli, effettuati dalle Polizia Stradali di tutta Europa, dei mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci, degli autobus e dei veicoli destinati al trasporto di merci pericolose, sia italiani che stranieri.

Quest’azione combinata a livello europeo ha avuto anche la finalità di sviluppare la coscienza e la consapevolezza da parte di tutte le figure della filiera del trasporto su gomma: autisti, vettori e committenti e le forze di Polizia dell’Unione Europea sull’affermarsi di una linea comune d’intenti e di modalità di approccio ai controlli.

Durante la settimana indicata, gli operatori della Polizia Stradale hanno proceduto anche alla verifica dello stato psicofisico dei conducenti, al rispetto dei limiti di velocità, alle norme che regolano il trasporto di merci pericolose (A.D.R.) e alle disposizioni comunitarie e nazionali circa il rispetto dei tempi di guida e di riposo degli autisti.

Nella sola Provincia di Torino, la Polizia Stradale ha predisposto sulle arterie autostradali e le vie di grande comunicazioni mirati controlli che hanno permesso di controllare 170 veicoli, tra “Truck & BUS”, rilevando a carico di 51 di questi irregolarità per un totale di 71 infrazioni accertate sia del Codice della Strada che della normativa di settore.