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Operazione anticrimine, sequestrati 29 immobili

Su proposta del Questore di Torino, la sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Torino, in data 7 settembre 2020, ha disposto la confisca dei beni nei confronti di un cittadino albanese già pregiudicato per furto, per reati in materia di stupefacenti e armi, e di una cittadina italiana, con precedenti per truffe.

L’operazione “Easy Money” trae origine dalle indagini svolte dalla Divisione Anticrimine della Questura di Torino, che avevano condotto, nei mesi di maggio e ottobre 2019, al sequestro dei beni illecitamente accumulati dal noto pregiudicato, oggi confiscati integralmente dal Tribunale, per un valore complessivo di circa 1.500.000 euro.

Nello specifico, sono stati confiscati:

–          29 immobili ubicati a Torino e in comuni limitrofi tra terreni, appartamenti di civile abitazione, box auto, ecc.

–          una società relativa alla commercializzazione di software e servizi informativi;

–          due società operative nel settore del commercio di vini e prodotti alimentari di vario tipo;

–          conti correnti e fondi azionari.

Nel corso delle operazioni veniva rinvenuto, suddiviso in 5 magazzini riconducibili alle società confiscate, un ingente quantitativo di vini e alcolici anche di alta qualità nonché il materiale necessario, composto da tamponi, etichettatrici e altro, utile per la contraffazione delle date di scadenza dei prodotti alimentari.

Durante l’operazione, la Divisione Anticrimine della Questura di Torino si è imbattuta in una vera e propria serra sotterranea, in fase di allestimento, per la coltivazione di marijuana. La serra sarebbe dovuta sorgere un locale interrato di un palazzo in una via commerciale del centro cittadino. La scoperta, del tutto inaspettata, ha portato al sequestro di lampade generatrici di luminosità e calore, irrigatori, pannelli elettrici, temporizzatori e condizionatori d’aria muniti di filtri speciali antiodore, così da evitare che qualcuno, dalla strada, potesse accorgersi della particolare coltivazione sottostante.

Le costose attrezzature, ancora intatte, dal valore stimato di circa 50.000 euro, non riconducibili al soggetto colpito dalla misura di prevenzione, sono state sequestrate a carico di ignoti e successivamente, invece di andare distrutte, sono state affidate ad un ente pubblico di ricerca che le utilizzerà per i propri fini istituzionali.

 

Dal 2 novembre metà passeggeri, potenziati i mezzi Gtt

Grazie all’integrazione di servizi aggiuntivi forniti da partner privati prolungheremo la linea 50 sino a Porta Palazzo come ulteriore supporto della linea 4 nella zona nord di Torino.

Nei prossimi giorni si procederà comunque ad un attento monitoraggio per ottimizzare al meglio il servizio in un’ottica di rimodulazione strutturale. In particolare si effettueranno dei rilievi mirati ad ottimizzare il servizio nelle aree mercatali e il sabato, per i giovani che vanno in centro in seguito alla chiusura dei centri commerciali (linee 4, 18, 13, 55 e 56)

 

2 novembre, gli infermieri scioperano

Sciopero di 24 ore, dalle 7  di oggi 2 novembre fino alle 7 di martedì 3 novembre.

“Ci sentiamo  logorati e stanchi di essere presi in giro, gli infermieri sono pronti a fermarsi per 24 ore. Sono tanti i colleghi che da tutta Italia ci hanno chiamato confermando la loro volontà di aderire. Prevediamo perciò una massiccia partecipazione, e  vogliamo lanciare un messaggio al Governo e alle Regioni che, nei fatti, ci stanno ancora una volta voltando le spalle, con  inutili elogi e lodi sdolcinate”. Così  Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, sindacato degli infermieri Italiani.

Commemorazione dei defunti, gli orari dei cimiteri

In occasione della ricorrenza della commemorazione dei defunti, da sabato 24 ottobre a martedì 3 novembre i cimiteri cittadini rimarranno aperti alle visite dalle ore 8.30 alle 17.30

Sospeso l’accesso con auto private eccetto coloro in possesso di contrassegno europeo per persone disabili. Garantito il trasporto interno con due navette al Monumentale e due al Parco. Negli orari di apertura dei cimiteri saranno potenziate le linee dirette ai due principali cimiteri della città. Maggiori informazioni sugli ingressi in sicurezza e sulle cerimonie in programma su TorinoClick

Pochi in piazza (e senza incidenti) alla seconda manifestazione

A dire no al lockdown questa volta erano solo un centinaio i manifestanti in piazza Vittorio a Torino, a fronte di straordinarie misure di sicurezza, dopo gli incidenti e i saccheggi dei giorni scorsi.

Oggi dunque non ci sono stati incidenti, i partecipanti hanno sventolato tricolori e lanciato slogan inneggianti alla libertà. Intanto la polizia aveva rimosso cassonetti e altri possibili oggetti contundenti.

I commercianti “ufficiali” si sono dissociati dall’iniziativa,  che secondo loro aveva connotazioni politiche.

I manifestanti hanno negato di appartenere a schieramenti politici e hanno dichiarato di non essere “negazionisti”.

Torino verso il lockdown?

Il premier Giuseppe Conte questa  mattina si confronterà con le Regioni per decidere nuove misure restrittive a fronte dei contagi in crescita nel Paese.

Per quanto riguarda il Piemonte, Torino presenta un numero di ricoveri molto elevato rispetto alle altre province della Regione.

Alcuni giornali nazionali, informatisi da fonti di Palazzo Chigi, hanno già scritto che con Milano, Genova, Napoli e Roma, anche il capoluogo piemontese, di fatto “zona rossa”, potrebbe essere oggetto di ulteriori chiusure.

Sono in particolare sotto osservazione Lombardia, Piemonte, Liguria, Umbria e Puglia, le Regioni con il maggior numero di contagi. I nuovi provvedimenti potrebbero anche ripristinare il divieto di circolazione tra le regioni.

Nel frattempo la Regione Piemonte ha già destinato 16 ospedali piemontesi (compresi il Martini e una parte del Cto) a Covid Hospital.

Comune di Torino e Regione si confronteranno domani sulle iniziative da adottare, anche a fronte di quanto deciderà il governo.

Bar aperto oltre l’orario: chiuso per 5 giorni

Il  Commissariato Barriera Nizza, con la collaborazione di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e di unità cinofile ha effettuato un controllo straordinario nei quartieri San Salvario e Nizza Millefonti.

Nel corso dell’attività, gli agenti hanno accertato che un bar di via Varaita non aveva interrotto la somministrazione di bevande e di alimenti al tavolo alle ore 18 come previsto dal DPCM. Infatti, circa mezz’ora dopo l’orario di chiusura, gli agenti hanno trovato un avventore che consumava una bevanda seduto al tavolo e un secondo cliente che non indossava la mascherina. Il locale, inoltre, era privo della cartellonistica che disciplina gli ingressi. Per le violazioni, il titolare dell’esercizio è stato sanzionato per 400 euro e contestualmente è scattata la chiusura dell’esercizio per 5 giorni.

Successivamente, transitando in via Nizza, l’attenzione degli agenti è stata richiamata da una donna che ha segnalato l’aggressione subita da un suo amico, colpito al volto con una bottiglia. Autore del gesto era stato un cittadino marocchino di 27 anni. Ricevute le descrizioni , gli agenti si sono messi sulle sue tracce, ricerca che ha avuto esito positivo poiché i poliziotti della Squadra Volante hanno intercettato l’uomo in via Galliari angolo via Saluzzo.

Il ventisettenne, in gruppo con altre persone, aveva prima infastidito e minacciato la vittima e i suoi amici e alla fine aveva colpito il malcapitato. L’aggressore è stato arrestato per lesioni personali aggravate. La vittima, un ventunenne cittadino boliviano, è stato giudicato guaribile in 20 giorni per la frattura scomposta del setto nasale.

Dal 2 novembre alle superiori didattica a distanza e mezzi pubblici pieni al 50 per cento

Firmata dal presidente Cirio un’ordinanza che sarà in vigore dal 2 novembre

È stata appena firmata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio una nuova ordinanza che sarà in vigore da lunedì 2 novembre su tutto il territorio regionale.

Nelle scuole superiori l’attività didattica in presenza è sospesa e sostituita dalla didattica digitale a distanza per tutte le classi del ciclo di istruzione, fatte salve le attività curriculari di laboratorio previste dai rispettivi ordinamenti didattici e la frequenza in presenza degli alunni con bisogni educativi speciali.

Sempre da lunedì prossimo per il trasporto pubblico di linea urbano, extraurbano e ferroviario di competenza della Regione Piemonte è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50% dei posti previsti dalla carta di circolazione del singolo mezzo, con utilizzo prioritario dei posti seduti, demandando, per il trasporto di linea urbano, agli organi competenti – entro il 4 novembre 2020 – l’introduzione di servizi aggiuntivi a carico della Regione Piemonte, laddove in base ai dati riscontrati emergano particolari esigenze.

“Non possiamo ignorare che gli assembramenti e le criticità più grandi si stanno riscontrando sui mezzi pubblici con l’enorme rischio che questo comporta – sottolinea il presidente Cirio -. Non vogliamo un lockdown per il Piemonte e per questo dobbiamo intervenire con misure mirate, per rispetto dello sforzo e dei sacrifici che i nostri imprenditori e ogni singolo cittadino piemontese stanno facendo ormai da mesi, ma anche e soprattutto per tutelare i nostri figli, i nostri nonni e con loro tutti gli affetti più cari”.

L’ordinanza è valida fino al 24 novembre 2020.

In arrivo dall’Europa 34 milioni per i danni dell’alluvione

Il Fondo di Solidarietà UE finanzierà 315 interventi in tutto il Piemonte per gli eventi dello scorso anno. Videocollegamento tra il presidente Cirio e il commissario Ue Gentiloni per l’alluvione del 2-3 ottobre.

  

Tempi rapidi e semplificazione burocratica per i fondi europei richiesti e ottenuti dalla Regione Piemonte, in collaborazione con la Protezione Civile Nazionale, per gli interventi di ripristino della funzionalità idraulica nei territori colpiti dalle alluvioni di ottobre e novembre 2019. Complessivamente le somme stanziate dal Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea ammontano ad oltre 34 milioni per la copertura economica di 315 interventi tutto il Piemonte. Dal momento dello stanziamento i Comuni hanno 18 mesi per realizzare e rendicontare i lavori.

 

«Stiamo parlando di cifre molto importanti – ha sottolineato l’assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile Marco Gabusi – che si vanno a sommare agli stanziamenti del Dipartimento della Protezione civile, dando così la serenità ai Comuni e agli Enti gestori di poter realizzare i lavori di messa in sicurezza necessari per il territorio. Un risultato importante per le zone colpite dalle alluvioni, che possono così contare su una copertura economica certa e dai tempi rapidi. Un risultato, ci tengo a sottolinearlo, ottenuto grazie alla tenacia e alla competenza di tutti gli uffici che hanno lavorato con grande impegno nonostante il periodo difficile e alla volontà della Regione Piemonte di accelerare e semplificare il più possibile le procedure. Stiamo verificando l’attivazione della medesima procedura per gli eventi del 2/3 ottobre 2020».

 

Nelle scorse settimane il presidente della Regione Alberto Cirio ha portato all’attenzione dell’Unione Europea anche le conseguenze della nuova alluvione che ha colpito il Piemonte il 2 e 3 ottobre. Il Governatore piemontese si è recato personalmente a Bruxelles per incontrare la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e i commissari al Bilancio, Johannes Hahn, e all’Economia, Paolo Gentiloni, ai quali ha chiesto nuovamente l’attivazione del Fondo di Solidarietà Europeo per la ricostruzione dei territori alluvionato.

Il Piemonte farà da capofila anche per la Liguria e le francesi Rodano Alpi e Provenza-Alpi-Costa Azzurra, in modo da mettere insieme le aree confinanti colpite.

Ieri si è tenuta una videoconferenza del presidente Cirio con il commissario Gentiloni per fare il punto sulle misure economiche di sostegno alle imprese del territorio duramente colpite dalla calamità di inizio ottobre.

 

«Gli eventi delle scorse settimane hanno causato più di un miliardo di danni a un territorio già fortemente provato da mesi e mesi di pandemia – sottolinea il presidente Cirio -. Il Piemonte è una terra che non chiede mai nulla a nessuno, ma stavolta abbiamo bisogno che lo Stato e l’Europa siano al nostro fianco e ci sostengano».

 

La Regione Piemonte sta affiancando i territori colpiti dalle alluvioni in tutte le fasi utili al ripristino della sicurezza, con interventi di vario tipo, che vanno dal consolidamento o costruzione di muri di contenimento alla rimozione di frane e ostruzioni, dalla costruzione di sostegni e strade alla sostituzione delle pompe idrauliche danneggiate, dal rifacimento delle difese spondali al ripristino delle condotte acquedottistiche a molti altri interventi relativi alla funzionalità idraulica delle aree colpite.

 

Per gli eventi del 2019 l’Alessandrino potrà contare su uno stanziamento di € 15.454.000 per 148 interventi. All’Astigiano sono destinati € 2.355.000 per 20 interventi, mentre al Biellese vanno € 2.350.000 per 13 interventi. Sono invece 82 gli interventi nel Cuneese per una somma di € 6.575.600. L’area del Torinese riceverà € 3.725.000 per 28 interventi e il Verbano € 1.337.000,00 per 11 opere. Il Vercellese, infine, avrà una copertura di € 1.337.000 per 13 interventi.

Tornano le truffe che utilizzano il Covid Richieste di denaro per improbabili cure

Con la risalita dei contagi dovuti al  Covid-19 è ripreso il fenomeno delle truffe che utilizza l’emergenza sanitaria come espediente per raggirare persone anziane. Non sempre, però, le intenzioni dei truffatori si concretizzano.

Qualche giorno prima, in corso Grosseto, un’anziana signora riceve una chiamata dal “nipote” il quale le racconta di aver appena scoperto di aver contratto il covid dopo aver ricevuto l’esito del tampone e le chiede la somma di 20000 euro per acquistare delle fiale, prodotte in America, per le cure contro il virus.

La donna, ascoltata la richiesta, non crede alla storia del nipote del quale nemmeno riconosce completamente la voce e non cade nel tranello. Nonostante le insistenze del suo interlocutore, la vittima non cede tanto che il truffatore finisce per augurarle del male per il suo rifiuto e riaggancia. Dopo la conclusione della telefonata, l’anziana signora chiama subito i familiari per riferire l’accaduto e denunciare i fatti alla Polizia