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Civich in azione per la “spesa solidale”

Come nel primo lockdown, il personale della Polizia Municipale, di fronte alla pandemia e al pericolo di contagio non si è mai fermata, anzi, ha intensificato le ore di lavoro, così come hanno fatto le altre categorie di lavoratori a servizio della comunità, dottori, infermieri, Forze dell’Ordine, Protezione Civile.

Il “Gruppo Spesa Solidale”, gruppo di lavoro costituito su base volontaria nato per volere del Comandante Bezzon e deputato alla risoluzione delle necessità più impellenti e gravose dei cittadini torinesi, si è reso nuovamente protagonista con aiuti concreti rivolti alle famiglie bisognose.

Come già avvenuto in occasione della prima chiusura forzata, oltre alle attività volte ad accogliere, informare e supportare i cittadini nell’affrontare il disagio provocato dalla pandemia, gli agenti della Polizia Municipale del “Gruppo Spesa Solidale”, hanno prestato la propria opera, affiancando i volontari presso la mensa gestita dalla Parrocchia di S. Alfonso, accogliendo le tante persone bisognose di un pasto caldo e di un luogo dove sentirsi sicure e protette e accompagnato le persone anziane in banca per il ritiro della pensione.

Non solo, poco più di un mese fa, sul nascere della nuova ondata pandemica, il Comandante Bezzon, con un’email inviata a tutto il personale di Polizia Municipale, ha sensibilizzato e invitato a partecipare, ognuno per le proprie possibilità, alla nuova donazione di generi alimentari da devolvere alle famiglie inserite negli elenchi dei Servizi Sociali.

L’invito ha sortito l’effetto sperato e, immediatamente, si è innescata l’ennesima gara di solidarietà in cui, ognuno con fondi propri, gli agenti, i funzionari e i dirigenti hanno acquistato e donato prodotti alimentari per le persone bisognose.

Per diversi giorni, il Comando di Via Bologna 74 è stato un via vai di persone, in divisa e non, carichi di borse della spesa da portare al settimo piano, luogo in cui è stato allestito il punto di ricezione e catalogazione delle merci.

Venerdì mattina, gli agenti del Nucleo di Prossimità hanno trasportato i prodotti al centro di raccolta della Città ubicato in via San Marino.

In poco più di 30 giorni sono stati raccolti generi alimentari di prima necessità, che nei prossimi giorni verranno distribuiti alle famiglie in difficoltà, consistenti in: 415 chili di pasta, 90 Kg di riso, 230 lattine pelati, 250 lattine di legumi, 104 lattine di tonno, 127 confezioni di biscotti e brioche, 120 omogeneizzati, 30 kg di farina.

La Polizia Municipale continuerà il proprio impegno sociale al fianco delle famiglie in difficoltà, offrendo la propria collaborazione e sostegno ad una rete di Supermercati che ha offerto le proprie sedi per effettuare una raccolta alimentare attraverso i propri clienti, continuando in tal modo a rifornire gli snodi solidali.

Il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, si dice molto orgoglioso, ma non meravigliato della grande generosità e solidarietà messa in campo, ancora una volta, da tutto il Corpo del Vigili a favore dei cittadini più bisognosi. “Sono molto contento e stupito, anche se non meravigliato, di vedere con quanta generosità tutto il Corpo di Polizia Municipale abbia partecipato a questa nuova gara di solidarietà in favore delle persone meno fortunate. Questo spirito e questa sentita partecipazione verso i cittadini più fragili incarnano in pieno quello che è lo spirito contenuto nel nostro motto ‘per servire e per proteggere’. E’ questo che siamo.  Oggi più che mai dobbiamo essere vicini ai cittadini. Oltre a tutte le attività istituzionali a cui siamo comandati ogni giorno, continueremo a sostenere questo genere di iniziative con tutti i mezzi di cui disponiamo, confidando sempre nella grande generosità di questi uomini”.

Vaccini, Appendino: “Un giorno importante per Torino e per il Paese”

La sindaca Chiara Appendino commenta il Vaccine Day tenutosi anche a Torino: “è un giorno importante. Per Torino come per tutto il Paese”

“All’ospedale Amedeo di Savoia, – commenta la sindaca –  abbiamo assistito alle prime somministrazioni della campagna vaccinale contro il Covid19. Che è iniziata  in tutta Europa.

Il Governo ha rispettato l’impegno che aveva preso e i vaccini sono arrivati entro l’anno.”

Aggiunge Appendino: “Si tratta, dopo tanti mesi di sofferenza, di una luce sempre più nitida verso la fine di questa pandemia. Il percorso da fare è ancora lungo e, proprio in questi mesi, dovremo tenere alta la guardia con tutte le precauzioni che abbiamo imparato a conoscere. Ma il ritorno alla normalità si fa sempre più concreto.

Tra i vari compiti delle Istituzioni vi è quello di essere quanto più chiare e trasparenti possibile nelle comunicazioni relative alla vaccinazione, così da dare ai cittadini tutte le informazioni che, legittimamente, chiedono.”

Secondo la sindaca “I torinesi e gli italiani si sono dimostrati profondamente responsabili, nella stragrande maggioranza dei casi. Sono certa che, con l’aiuto delle Istituzioni, continueranno ad esserlo.
Tuttavia, ci tengo a sottolinearlo, questo dovrà essere un impegno comune. Nel 2020, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, la corretta informazione, fondata, verificata, nell’interesse del bene comune, è anche una responsabilità di ogni singolo cittadino.”

Conclude Appendino: “Alla Politica, poi, il compito di unirsi, oggi più che mai, verso l’obiettivo comune, che l’uscita dalla crisi, non solo sanitaria, ma anche economica e sociale. Non è tempo di beghe, di sterili polemiche e di posizioni di bandiera. È tempo di dimostrare agli italiani che la Politica è in grado di dare risposte concrete alle priorità del Paese.

Un ringraziamento all’infettivologo, Prof. Di Perri, il primo ad essere stato sottoposto al vaccino. A chi ha lavorato per arrivare a questo ulteriore step verso la sconfitta del virus e, come sempre, a tutto il personale medico che è sempre stato, è e continuerà ad essere in prima linea. Andiamo avanti.”

Colpito da mandato di arresto europeo viene arrestato dalla Squadra Volanti

I fatti accaduti il giorno di Natale

Venerdì pomeriggio una chiamata al 112 NUE segnala la presenza di un soggetto in corso Svizzera intento a rovistare all’interno di un’autovettura parcheggiata. Grazie alla descrizione fornita, gli agenti della Squadra Volanti giunti sul posto individuano immediatamente l’uomo, un cittadino macedone di 36 anni. Questi viene rintracciato nei pressi del veicolo in questione che, all’arrivo degli operatori, si presenta con il finestrino abbassato e l’interno rovistato. Appurato l’ammanco di alcune monete dal vano portaoggetti, il trentaseienne viene fermato. In fase di accertamenti emergono numerosi precedenti di Polizia a carico dell’uomo ed un ordine di esecuzione emesso dalle autorità macedoni per traffico di sostanze stupefacenti con una pena di 3 anni da scontare.

Scattate le manette per lo straniero che è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”.

Le prime vaccinazioni negli ospedali e nelle rsa scelte per il VaxDay

E’ iniziato in Piemonte il VaxDay, la giornata con la quale l’Unione Europea intende dare il via simbolico alla vaccinazione anti-Covid.

Le 910 dosi del vaccino della Pfizer/Biontech destinate al Piemonte sono state consegnate all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino dalle Forze armate, incaricate del trasporto dall’Istituto Spallanzani di Roma ed inserite in cryo-box, borsa che consente di mantenerlo ad una temperatura tra i 2 e gli 8°, unitamente ai materiali per la somministrazione (siringhe, aghi, diluenti).

Il personale dell’Amedeo di Savoia, punto di concentrazione del Piemonte, ha provveduto alla  suddivisione delle quantità assegnate alle 10 strutture individuate per la partenza simbolica della campagna vaccinale, dove la consegna delle fiale è stata affidata alla Protezione civile regionale.

In mattinata inizio delle vaccinazioni anche alle Molinette, al Mauriziano e al San Giovanni Bosco di Torino.

Si prosegue nel resto del Piemonte con inizio alle ore 12:

– ad Asti nella casa di riposo “Città di Asti” (presenti il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi);

– ad Alessandria nell’ospedale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo (presenti gli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Protopapa);

– a Cuneo nell’ospedale Santa Croce e Carle (presente l’assessore Luigi Genesio Icardi);

– a Rodello (CN) nella Rsa La Residenza (presente il presidente Alberto Cirio con Marco Brunetti, vescovo di Alba e delegato della Conferenza episcopale piemontese per la Pastorale della salute);

– a Novara nell’ospedale Maggiore della Carità e poi alle 13 nella Rsa De Pagave (presente l’assessore Matteo Marnati).

 

ll programma del Vax Day

Si è iniziato alle ore 9 nell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, alla presenza dell’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, del commissario generale dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, del commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo, del direttore dell’Asl Citta di Torino Carlo Picco e del responsabile delle Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia, Giovanni Di Perri, che è stato il primo vaccinato, seguito dalla dott.ssa Valeria Ghisetti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia.

 

 

 

Sono arrivate a Torino le 910 dosi di vaccino anti Covid per gli operatori sanitari

Sono arrivate a Torino le prime dosi di vaccino anti Covid, in occasione del V Day europeo

Lo annuncia il governatore del Piemonte Alberto Cirio che posta su Facebook la foto delle fiale giunte in città: “Eccole qui, sono appena arrivate le prime dosi del vaccino anti Covid destinate al nostro Piemonte. Ora dall’ospedale Amedeo di Savoia di Torino saranno trasportate verso le altre province del Piemonte. La speranza riparte da qui.”

Questa mattina con il presidente della Regione all’Amedeo di Savoia era presente anche la sindaca Chiara Appendino. Il primo piemontese ad essere vaccinato è l’immunologo Di Perri

Le prime 910 dosi destinate a operatori sanitari di ospedali e rsa saranno distribuite anche agli ospedali Mauriziano, Città della Salute-Molinette, San Giovanni Bosco, Maggiore di Novara, Santa Croce e Carle di Cuneo, Ospedale SS. Antonio e Biagio – Cesare Arrigo di Alessandria, Casa di Riposo ‘Città di Asti’, Rsa ‘La Residenza di Rodello’ a Cuneo, Istituto Gaudenzio de Pagarve di Novara.

L’addio a don Meo, uomo di cultura e spiritualità

IL RICORDO / Il giorno di Natale, è stato richiamato a Dio Mons. Bartolomeo Bessone, già Vicario Generale della diocesi di Mondovì e Rettore del Santuario-Basilica della Natività di Maria Santissima di Vicoforte.

Originario di Chiusa Pesio, don Meo è mancato all’ospedale di Mondovì, dove era ricoverato per il Covid 19. Nato nel 1948 e ordinato sacerdote a 24 anni, è stato Rettore del Collegio Vescovile e poi del Seminario, quindi parroco ai Piani di Mondovì Breo e Piandellavalle, poi a Mondovì Carassone. Il 15 dicembre 2017 ha accolto a Vicoforte la salma della Regina Elena e due giorni dopo quella di Re Vittorio Emanuele III.

Il Presidente dell’Associazione Internazionale Regina Elena e pronipote della Regina Elena, S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, ha dichiarato: “Fu uomo di spiritualità, di cultura e di accoglienza, discreto ma sempre disponibile. Abbiamo avuti molti contatti in occasione dei nostri pellegrinaggi, anche prima della traslazione della salma della “Regina della Carità”. Dal 15 aprile 2018 i contatti si moltiplicarono. Ricordo che presiedette la S. Messa della nostra XXVIII Festa di Sant’Elena a Sant’Anna il 20 agosto 2017 ed il nostro pellegrinaggio al Santuario il 4 ed il 5 novembre 2017″.

Da poco era Parroco a Dogliani e Vicario della Zona pastorale per le Langhe e Pianura e Presidente del Centro di Spiritualità.

In occasione della donazione di viveri di ogni 28 novembre, rimandata a due settimane fa per la pandemia, gli avevamo scritto e il 12 dicembre 2020 un suo incaricato è venuto ricevere una parte degli aiuti umanitari offerti dall’Associazione Internazionale Regina Elena a Dogliani.

Al Vescovo di Mondovì, ai parrocchiani di Dogliani, a don Francesco Tarò, alla comunità del Santuario Basilica Regina Montis Regalis di Vicoforte ed ai familiari del Defunto giungano le sentite condoglianze del sodalizio intitolato alla “Regina della Carità”.

Alberto Casirati

Associazione Internazionale Regina Elena

Fermato dalla Polfer per ricettazione e possesso di armi

Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Torino Porta Nuova hanno denunciato un quarantaseienne italiano, residente a Genova, per ricettazione e possesso d’armi.

L’uomo, diretto in Liguria, è stato fermato dai poliziotti nel corso dei controlli ai varchi della stazione previsti per il contenimento del Covid – 19.

Durante gli accertamenti di rito sono risultati a suo carico  numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e in materia di armi. Approfonditi i controlli, il viaggiatore è stato trovato in possesso di un martelletto frangivetro compatibile con quelli in dotazione dei treni regionali e un tablet, di cui non ha saputo giustificare il possesso. Dalle verifiche effettuate successivamente, è emerso che il computer portatile era stato rubato, qualche giorno prima, a Genova, ad un tecnico di una ditta di installazioni.

Torino: vestiti e bottiglie di vino “Shopping” natalizio con tre arresti

Due tentati furti e una rapina in meno di 24 ore. Tra martedì e mercoledì scorsi gli agenti della Squadra Volanti hanno arrestato un cittadino georgiano di 29 anni e due italiani di 36 e 40 anni.

Nel primo episodio lo straniero si è introdotto in un esercizio commerciale in piazza Carducci e, servendosi di una borsa di carta “schermata”, è riuscito a trafugare capi d’abbigliamento per un valore di circa 140 euro, senza asportare alcuna placca antitaccheggio. Gli agenti della Polizia di Stato, allertati dal personale di vigilanza, hanno arrestato il ventinovenne.

Alcune ore dopo i poliziotti intervengono in un supermercato di corso Monte Cucco dove personale dipendente stava trattenendo il trentaseienne italiano. L’uomo, poco prima, aveva prelevato dagli scaffali 4 bottiglie di amaro, sganciato i collarini antitaccheggio servendosi di una tronchesina e una tenaglia, e le aveva occultate nel proprio zainetto. Passando attraverso la corsia di uscita senza acquisti, il suono dell’allarme delle barriere ha allertato il vigilante: il reo non aveva notato il secondo dispositivo antitaccheggio posto sul fondo delle bottiglie.

L’indomani un cittadino quarantenne italiano si trova in fila presso le casse di un esercizio commerciale in via Renier per effettuare il pagamento di una baguette. Lo zainetto che porta in spalla tradisce le sue reali intenzioni: ogni movimento dell’uomo produce il suono di bottiglie di vetro che impattano tra di loro. Personale della vigilanza, intuito il contenuto della borsa, ferma il reo all’esterno, chiedendo di mostrargli lo scontrino. L’uomo, vistosi scoperto, spintona il dipendente e si da alla fuga. Questi lo rincorre e cerca di afferrarlo dallo zainetto ma il quarantenne se ne libera e lo colpisce al volto. L’intervento degli operatori di Polizia pone fine alla sua fuga. Durante il controllo vengono ritrovate nello zainetto 4 bottiglie di vino del valore di oltre 110 euro mentre la tronchesina di cui si era servito per asportare le placche era nascosta in un’aiuola.

Zona rossa, controlli intensificati durante le festività

Torino. Festività natalizie, intensificati i controlli disposti dal Comando Provinciale dei Carabinieri

E’ in corso un servizio straordinario di controllo del territorio nel centro di Torino.

Torino, 26 Dicembre. Intensificati i controlli disposti dal Comando Provinciale durante le festività natalizie, finalizzati al contrasto della criminalità predatoria e alla verifica del rispetto della normativa anti covid. Nella serata tra Natale e Santo Stefano militari delle compagnie di Chivasso e Moncalieri, nell’hinterland torinese, hanno svolto servizi straordinari di controllo del territorio, arrestando tre persone e denunciandone altre 4.
In particolare a Moncalieri, i carabinieri hanno tratto in arresto un cittadino rumeno, di 44 anni, per maltrattamenti in famiglia in danno della propria moglie. Lo stesso veniva bloccato dopo che, sotto l’effetto dell’alcol, aveva malmenato la donna durante un litigio.
A Nichelino stessa sorte è toccata a un cittadino italiano di 51enne, arrestato per atti persecutori nei confronti di una giovane trentenne con cui aveva avuto una relazione sentimentale. Lo stesso è stato fermato sotto l’abitazione della donna dopo che l’aveva seguita fin dall’uscita del lavoro.
A Orbassano è stato arrestato un altro italiano classe 1970 su ordine di custodia cautelare in carcere emesso per atti persecutori compiuti contro la ex compagna come accertato dalle indagini condotte dai militari della locale Stazione.
A Chivasso, i carabinieri hanno denunciato due cittadini marocchini in quanto irregolari sul territorio italiano.

I militari della locale Compagnia hanno inoltre denunciato due italiani, residenti a Chiavasso e Settimo Torinese, per guida in stato di ebrezza. Sono stati controllati a bordo delle proprie autovetture con un tasso alcolemico superiore al limite stabilito per legge. Un altro italiano è stato sanzionato amministrativamente in quanto circolava a bordo della propria auto con patente revocata, assicurazione scaduta e senza un giustificato motivo in violazione alle normative anticovid.
Nella mattinata odierna è in corso un servizio straordinario di controllo del territorio nel centro di Torino.

Caffè e brioche in zona rossa Sospesa l’attività di un bar

E’ giovedì mattina e alcuni clienti stanno consumando la propria colazione presso un bar in piazza Madama Cristina.

Due dei tre avventori sorseggiano il proprio caffè seduti ai tavolini sistemati fuori mentre il terzo, all’interno del locale, accompagna alla brioche la lettura di un quotidiano. Una pattuglia del commissariato Barriera Nizza in transito nota la scena e procede al controllo dell’esercizio. Inevitabile la chiusura provvisoria del bar della durata di 5 giorni per violazione delle normative che regolano l’apertura degli esercizi di ristorazione nelle “zone rosse”.