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Un nuovo city brand per Torino

Si chiama city branding ed è il modo in cui una città sceglie di costruire la sua identità e di raccontarla. Un processo per aiutarla a distinguersi nell’era della globalizzazione, a promuoversi meglio all’esterno e ad attrarre risorse umane ed economiche.

Per costruire il suo city brand la Città di Torino ha avviato un percorso che coinvolgerà i principali attori del territorio. È stato siglato questa mattina a Palazzo Civico un protocollo d’intesa tra Città, Città Metropolitana di Torino, Camera di commercio, Università degli Studi, Politecnico, Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo con l’obiettivo di condividere il percorso verso il city branding. In particolare, i firmatari si impegnano a garantire supporto e collaborazione reciproci per promuovere la propria appartenenza al territorio e l’identità di Torino con l’obiettivo comune di diventare ambasciatori del “brand Torino”, valorizzarne il patrimonio storico, artistico, culturale e sociale, collaborare nella definizione del posizionamento strategico della città, dare riconoscibilità ai prodotti “made in Torino”, consolidare il senso di appartenenza di cittadini e studenti, attrarre risorse ed investimenti, ampliare il mercato turistico in arrivo, favorire la visibilità della città, veicolare il nuovo city brand – una volta realizzato – nell’ambito di partnership ed eventi.

“L’obiettivo della costruzione di un nuovo city brand – spiega il sindaco, Stefano Lo Russo – è quello di unire le forze con tutti i partner istituzionali pubblici e privati che abbiano a cuore il futuro della città e del territorio metropolitano, per contribuire a riposizionare Torino e renderla sempre più all’altezza di collaborare e competere con le grandi metropoli nel nostro Paese e in tutto il mondo puntando sui suoi tanti settori d’eccellenza. Il capoluogo può e deve fare da traino per l’intero territorio con le sue numerose specificità. Ringrazio tutti i firmatari di questo protocollo; ci unisce il desiderio di raccontare meglio Torino e il territorio al mondo, e di farlo insieme, consapevoli che per ‘raccontarsi’ bene e in modo efficace occorre riconoscere la propria identità in modo condiviso e guardare tutti nella stessa direzione”.

Secondo il presidente della Camera di commercio di Torino, Dario Gallina “È importante che il percorso verso l’individuazione del nuovo brand di Torino sia plurale e condiviso, sia per avere un risultato più rappresentativo di tutte le anime della città, sia per ampliarne la visibilità e la diffusione a livello nazionale e internazionale, con un lavoro di squadra già consolidato in numerosi eventi. Questo modo di lavorare insieme ci permette di presentarci di fronte ai nostri numerosi interlocutori in modo univoco e coordinato e di rendere così Torino più attrattiva dal punto di vista economico, culturale e turistico”.

“Da sempre – dice il rettore del Politecnico di Torino, Stefano Paolo Corgnati – abbiamo creduto nell’idea di Torino come città dell’innovazione nella quale l’università gioca un ruolo cruciale di filiera per l’attrazione sul territorio di giovani talenti che ci scelgono per creare il loro percorso di vita, accademico o professionale. In particolare contribuiremo con la crescita dei campus cittadini, fondamentali per l’attrattività di studenti da tutto il mondo. Siamo orgogliosi e felici di poter aggiungere questo ‘nostro fotogramma’ al racconto generale della città”.

“L’Università – aggiunge il rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna – è da tempo un punto fermo nelle strategie di sviluppo e crescita della città. Ricerca e formazione, con le rispettive fondamentali ricadute in termini di trasferimento di conoscenze e tecnologie, fanno di Torino un luogo privilegiato nel quale investire sul proprio futuro. Con radice salde nella forza del territorio, l’Università rappresenta un’eccezionale occasione per creare opportunità: i campus, sui quali abbiamo fortemente puntato, sono spazi di internazionalizzazione e di acquisizione di elevata professionalità. Anche per questo Torino si è affermata come una ambita finestra sull’Europa e sul mondo”.

 “Siamo lieti di avviare, con la firma del protocollo d’intesa per il city branding, un nuovo cammino condiviso con la Città e con i diversi players del territorio con cui Fondazione CRT collabora da anni sinergicamente con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale e sociale di Torino e di mettere in campo iniziative ed eventi capaci di attivare reti e attrarre risorse – dichiara Annapaola Venezia, Segretario Generale di Fondazione CRT –. Questo sistema virtuoso che abbiamo costruito tutti insieme, e che ha contribuito a definire l’identità della città, parla ora una sola lingua e inaugura uno storytelling che permetterà a Torino di farsi conoscere e riconoscere in Italia e nel mondo”.

 “Il ruolo di un ente filantropico come la Fondazione Compagnia di San Paolo è quello di agire ogni giorno per contribuire allo sviluppo locale della Città e al benessere della popolazione, in sinergia con tutti gli stakeholder del territorio – afferma il presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Marco Gilli – Siamo oggi firmatari del protocollo perché riteniamo fondamentale la condivisione di esperienze, competenze e know-how che solo il fare squadra rende possibile, con l’obiettivo di promuovere un’immagine positiva e unica della nostra città, migliorando la qualità urbana e il senso di appartenenza, e attraendo risorse, visitatori e investimenti”.

In preparazione a questo progetto nel 2023 è stato avviato un percorso di indagine per cogliere la percezione della città di Torino e si è affidata all’Istituto Piepoli un’indagine demoscopica per cogliere gli aspetti ritenuti importanti dal territorio e dalla cittadinanza. Sono stati somministrati in città oltre 5mila questionari, composti di domande aperte e chiuse, a cittadini, turisti, portatori di interesse. L’indagine sta proseguendo e si avvia alla conclusione con un sondaggio telematico su scala nazionale per raccogliere le percezioni di Torino anche da parte degli Italiani nel complesso. Le prime impressioni individuate hanno permesso di definire un “manifesto identitario” di racconto di Torino, condiviso tra i firmatari.

I dati sulla percezione di Torino raccolti dall’Istituto Piepoli verranno illustrati il 24 ottobre alle ore 18 alla casa Teatro Ragazzi attraverso un evento pubblico che si proporrà anche di raccogliere l’interesse di ulteriori soggetti che vorranno aderire al progetto di sviluppo del nuovo city brand. L’amministrazione comunale darà quindi il via ad un avviso pubblico per individuare un’agenzia di comunicazione per lavorare allo sviluppo del progetto e alla definizione delle linee strategiche per la sua promozione nel triennio 2025/2026/2027.

Torino ricorda il presidente Giuseppe Saragat con un premio

Torino, che ha ricevuto  la targa di città presidenziale, ricorda la figura del Presidente Giuseppe Saragat con l’istituzione di un premio a lui dedicato.
L’iniziativa è a cura dell’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano, dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e dell’Università di Torino.
Il protocollo istitutivo è stato firmato da Ivan Drogo Inglese presidente dell’ente, da Luca Asvisio presidente dell’ordine e da Stefano Geuna rettore dell’università.
La firma è avvenuta nella sala delle congregazioni del palazzo civico alla presenza dell’assessore alla cultura Rosanna Purchia e del vice presidente del consiglio comunale Domenico Garcea.
Il presidente Giuseppe Saragat si era laureato presso l’università di Torino e per un certo periodo era stato iscritto all’ordine torinese.

Le vie albesi in Kenya, da Marsabit a North Kinangop Hospital

 

DAL PIEMONTE/ Sabato 28 settembre, alle 20.30, in Fondazione Ferrero si rinnova, per la seconda volta a distanza di due anni, la visita dell’amministratore dell’ospedale keniota di North Kinangop, don Sandro Borsa.

Fino a qualche anno fa a chi avesse domandato agli albesi quale fosse la via albese delle missioni umanitarie per il Kenya, in molti avrebbero risposto Marsabit.

La sua storia necessita di un particolare rimando. Il ricordo va a don Paolo Tablino, personaggio piuttosto carismatico scomparso dodici anni or sono, che ha voluto che le sue spoglie restassero in Kenya e che, con l’amministratore dell’ospedale, don Sandro Borsa, aveva un intenso e profondo rapporto.

Per gli albesi rimane il ricordo imperituro di don Tablino e di quella Terra che gli aveva geneticamente modificato il DNA. Tutto scaturiva nel 1957 con l’enciclica Fidei donum di Pio XII attraverso la quale il Papa, racconta spesso don Sandro Borsa, invita le Chiese d’Occidente a donare preti all’Africa. Fra i primi ad accettare è stato don Tablino.

Non è più così, le vie albesi verso il Kenya si sono arricchite di un altro sognatore, Bruno Frea, urologo di fama internazionale, encomiabile e disponibile. North Kinangop Hospital deve molto a lui e alle sue capacità di aggregare, nel progetto che ruota intorno al nosocomio di North Kinangop, risorse umane e finanziarie di rilievo.

È da poco terminata la missione umanitaria in Kenya del luglio 2024 e già si sta organizzando il convegno in Fondazione Ferrero “Da Alba a Kinangop. La solidarietà che cresce e fa crescere”. Il convegno è stato preceduto dal concerto benefico di Chorus 2023 sempre in Fondazione.

Il gruppo medico dell’ultima missione era composto e guidato dal professor Bruno Frea, cui si sono aggiunti la dottoressa Chiara Fiorito, il dottor Carlo Negro, il dottor Gabriele Montefusco, la dottoressa Paola Boggione e il dottor Daniele Dutto.

Alcuni interventi eseguiti dall’equipe guidata dal professor Bruno Frea nell’ultima missione sono stati oltre 50, a cui vanno aggiunte le visite, lezioni per i medici e consulenze nei reparti.

I pazienti erano di provenienza dell’altopiano di Kinangop, di Nairobi, fuori regione, e alcuni anche non kenioti. Bruno Frea, con la prossima, arriverà alla trentesima missione, ma siamo sicuri che ce ne saranno tante altre. Tanto lavoro anche per il fotografo Rino Tesio, che seguiva la missione dove ha realizzato oltre 2 mila scatti di un lavoro che serve per le mostre fotografiche che si realizzano o si proiettano, come durante il convegno alla Fondazione Ferrero.

I nuovi progetti che sono in via di conclusione sono la costruzione di tre nuove sale operatorie e l’invio di apparati medicali già recapitati all’ospedale keniota. È notorio come le missioni italiane siano sempre apprezzate all’estero perché hanno come obiettivo anche quello di istruire il personale medico e paramedico autoctono in modo che chi resta sia in grado di continuare a esercitare le cure e le attività già avviate dai medici italiani. Stranamente un po’ quello che manca in Italia, vale a dire il compito di passare la conoscenza e le tecniche alle leve più giovani. Quasi un modo egoistico di non demandare e insegnare perché si vuole restare al centro del mondo, della conoscenza e della tecnica. Peccato, un grande peccato!

Chi volesse partecipare ad una delle prossime missioni all’ospedale di North Kinangop in Kenya può rivolgersi al professor Bruno Frea, referente delle missioni per il Piemonte. L’ultima notizia positiva è che don Sandro Borsa è stato prorogato a tempo indeterminato alla guida dell’ospedale di North Kinangop.

Mara Martellotta

La coreografia di Alessandra Colucci vince i mondiali a Roma

La coreografia della torinese Alessandra Colucci (Terra dei fuochi) ha vinto i mondiali al Performer cap tenutosi a Roma Ostia conquistando  tutti podi: nazionali, europei e mondiali,   unici vincitori del Piemonte.

Asd Dancing School aps, risultati campionati nazionali e mondiali 2024

🏆Campionati Mondiali Performer Cup:
– gruppo Experience Dance Project con Terra dei Fuochi, primo classificato;
– Alessandra Colucci vince il premio come miglior coreografia per Terra dei Fuochi;
– Virginia M., 17 anni, campionessa mondiale assoluta con Lovely coreografia di Alessandra Colucci;

🏆Campionati Nazionali Performer Cup:
– Aurora G., 10 anni, e Virginia M., 17 anni, campionesse nazionali con il passo a due Gravity;
– Il gruppo Experiance Dance project on il Tempo sospeso coreografia di Alessandra Colucci si classifica al Terzo posto;
– Aurora G., 10 anni, con l’assolo Hide Away di Alessandra Colucci si classifica al secondo posto nella classe professionisti;
– Virginia M., 17 anni, con l’assolo Not about Angels di Alessandra Colucci si classifica al primo pisto bella classe professionisti;
– la Crew hip hop Dark Fire si classifica al terzo posto.

Controlli dei carabinieri sui mezzi Gtt, 170 multe a passeggeri senza biglietto

 

Il 18 settembre sera, i Carabinieri della Compagnia Torino San Carlo hanno operato un servizio coordinato per il controllo del territorio con particolare attenzione alle linee di trasporto pubblico GTT sulle quali sono intervenuti con ausilio del personale dell’azienda.

In particolare sono state controllate le linee 18 e 67 in via madama Cristina e a seguire 4, 11 e 55 in via XX settembre. In totale sono state controllate 16 vetture, 535 passeggeri e sono stati elevati 170 verbali a persone sorprese sprovviste dei regolari titoli di viaggio.

Sui mezzi sono state identificate 27 persone di interesse operativo, con contestuale denuncia di un 28enne che aveva violato il foglio di via con divieto di ritorno nel comune di torino.

Giovane rapina anziano in centro a Torino e ferisce un carabiniere

ARRESTATO  PER RAPINA

Due carabinieri dell’ufficio comando del comando provinciale, in pieno centro, intervengono su di una rapina e arrestano uno degli autori.

E’ accaduto l’11 settembre scorso, nella mattinata; i due militari dell’Arma, un uomo e una donna, erano nei pressi di via della Consolata – via Ignazio Giulio. Qui, un diciottenne di origine nordafricana aveva pochi istanti prima rapinato un anziano strappandogli la catenina d’oro dal collo. I due carabinieri lo hanno inseguito e bloccato poco distante, non senza fatica vista la resistenza del giovane che ha tentato di colpirli ripetutamente, procurando delle escoriazioni al braccio di uno dei militari.
Il rapinatore è stato comunque immobilizzato e arrestato per poi essere ristretto in camera di sicurezza in attesa del rito direttissimo a disposizione dell’autorità giudiziaria. La refurtiva è stata recuperata.

Ultraottantenne drogato e rapinato da due donne

Privo di sensi e disteso sul divano del suo appartamento di Novara che era stato appena messo a soqquadro. Così è stato trovato un ultraottantenne, che al suo risveglio ha denunciato anche la mancanza di alcuni oggetti d’oro, denaro contante, una carta bancomat e del telefono cellulare.

Al termine dell’indagine svolta dagli investigatori della Squadra mobile novarese sono state individuate e arrestate due giovani donne ritenute responsabili di rapina pluriaggravata, lesioni personali aggravate e indebito utilizzo di carte di credito.

Intervenuti sul posto gli agenti delle Volanti e della Squadra mobile hanno trovato su un tavolo tre bicchieri, uno dei quali conteneva un liquido di colore più scuro rispetto agli altri due; probabilmente conteneva benzodiazepine, alle quali l’anziano è risultato positivo in ospedale, e che vengono utilizzate per la preparazione di farmaci ansiolitici e sedativi.

Dall’indagine è emerso che la carta bancomat sottratta alla vittima era stata utilizzata per effettuare prelievi di denaro contante e acquisti di telefoni cellulari molto costosi.

Dopo essere stato incosciente per 96 ore, al suo risveglio l’uomo ha raccontato ai poliziotti di essere stato avvicinato nel centro cittadino da due ragazze che, con la scusa di essere senza soldi e affamate, sono riuscite a convincerlo a portarle a casa sua, dove, dopo aver bevuto una bevanda, ha perso conoscenza.

Subito dopo le criminali si sono date alla fuga, ma sono state riprese da diverse telecamere.

Grazie all’analisi delle immagini le donne sono state individuate e poi riconosciute anche dalla vittima e dal negoziante presso il quale hanno utilizzato la carta rubata.

Al momento dell’arresto una delle indagate è stata trovata in possesso di un flacone di Xanax, un potente ansiolitico, e di uno dei telefoni acquistati con la carta rubata.

Le Fiamme gialle scoprono falsi dentisti: affari per un milione di euro, sequestrati quattro studi

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La guardia di finanza Torino ha sequestrato quattro studi odontoiatrici in città gestiti da tre falsi dentisti. Erano privi di laurea  e delle autorizzazioni all’esercizio della professione medica. La documentazione sequestrata, tra cui le agende degli indagati con annotazioni dei nominativi dei clienti e le somme pagate, ha consentito  di risalire ai compensi derivanti dall’illecita attività: a partire dal 2023, sono stati calcolati in circa un milione di euro.

Due ore di blackout in centro: case, uffici e negozi senza luce

Disagi ieri per migliaia di torinesi per un duplice guasto alla linea di media tensione. Per  due ore, dalle 14 alle 16,  Crocetta e Cit Turin sono rimasti senza energia elettrica. Non è la prima volta nelle ultime settimane, era già successo il 7 settembre in via Tripoli, a Santa Rita. Case, negozi e uffici sono rimasti al buio.

 

Due arresti per spaccio e una denuncia in poche ore

Continua in modo capillare sul territorio cittadino l’attività della Polizia di Stato volta al contrasto ed alla prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti: sono due gli arresti effettuati, nelle ultime ore, nel quartiere Aurora, sull’asse di Lungo Dora Napoli altezza corso Giulio Cesare, da personale del Comm.to di P.S. Dora Vanchiglia; un terzo cittadino è stato denunciato per la violazione della medesima normativa.

In tutti e tre casi si tratta di giovani pusher di nazionalità marocchina.

Il primo, 23 anni, è stato notato da personale dell’Ufficio Investigativo del Comm.to stazionare su una barriera in metallo che divide la carreggiata di Corso Giulio Cesare dalla fermata del tram. Dopo alcuni minuti di osservazione, gli operatori vedevano il giovane raggiunto da un ragazzo italiano, con il quale iniziava a colloquiare: subito dopo assistevano ad un verosimile scambio di stupefacente fra i due, dietro il compenso di una banconota. Fermato il presunto acquirente, i poliziotti lo trovavano in possesso di un grammo circa di hashish, mentre il 23enne di nazionalità marocchina aveva occultato, all’interno degli slip, un frammento della medesima sostanza, di circa 7 grammi.  A carico del giovane veniva anche sequestrata la somma di 60 €, probabile provento dell’attività delittuosa.

Pressoché nello stesso luogo, a distanza di qualche ora, gli agenti del Comm.to Dora Vanchiglia riconoscevano un giovane cittadino marocchino, sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G., mentre era intento a prelevare qualcosa dalla parte superiore di un distributore automatico di sigarette, per poi cederlo a un secondo cittadino straniero che in cambio gli dava del denaro. Fermato il presunto acquirente, quest’ultimo veniva trovato in possesso di 1,2 grammi di hashish.  A carico del cittadino marocchino veniva rinvenuta e sequestrata medesima sostanza stupefacente, da lui occultata sia sulla persona che sopra al distributore delle sigarette (peso complessivo 6,3 grammi), nonché la somma di 75 €, verosimile provento dell’illecita attività.

Infine, durante un controllo straordinario del territorio effettuato sul Lungo Dora Napoli angolo Corso Vercelli unitamente a personale dell’Esercito Italiano, gli operatori notavano un soggetto nord africano di 34 anni, noto in quanto anch’egli sottoposto all’obbligo di firma e colpito da Dacur, cercare di disfarsi di un frammento di hashish di circa 5 grammi, che lo stesso, alla vista del contingente, lasciava cadere sopra un copricestino dell’immondizia.

 In considerazione di precedenti specifici il 34enne è stato denunciato per violazione della legge sugli stupefacenti ed essendo risultato anche inottemperante al DACUR emesso dal Questore di Torino ed a lui notificato lo scorso 3 settembre, è stato denunciato, non potendo sostare presso il luogo in cui si era fermato.