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Stazione San Paolo SFM5 : “linea in funzione nel 2024”

L’assessore Antonino Iaria ha risposto,  in Consiglio Comunale, all’interpellanza generale (primo firmatario Stefano Lo Russo – Pd) in merito ai tempi di realizzazione della modifica al Piano Regolatore per la collocazione della stazione San Paolo della linea 5 del Servizio Ferroviario Metropolitano.

L’assessore ha riepilogato i passaggi amministrativi: a ottobre 2020 Rfi ha inviato domanda al Ministero dei Trasporti che, a sua volta, ha dato incarico al Provveditorato dei lavori pubblici.

Quest’ultimo ha richiesto alla Regione la convocazione della conferenza dei servizi (avvenuta ad inizio gennaio) in seguito alla quale è stata richiesta la variante urbanistica alla Città

Entro due mesi, ha annunciato l’assessore, la variante sarà al vaglio del Consiglio Comunale mentre nel 2024 dovrebbe entrare il servizio la linea SFM5.

Stefano Lo Russo (PD) ha spiegato la necessità dell’interpellanza per accendere un faro su un’opera che è prioritari e strategica per l’area metropolitana, incalzando sulla necessità di avere tempi certi per l’approvazione della variante, da parte della Sala Rossa.

Anche Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha evidenziato la necessità di approvare la variante, approfittando del prolungamento a ottobre della fine del mandato amministrativo mentre per Roberto Malanca (M5S) ha espresso rammarico per i rinvii del passato dell’inaugurazione della SFM5 e si augura che la data di inizio servizio, nel 2024, non sia più procrastinata.

La protesta degli ambulanti

Questa mattina a Torino si è tenuta  una nuova manifestazione degli ambulanti, con decine di furgoni e auto che si sono dati appuntamento in piazza Vittorio.

La partenza del corteo dall’Allianz Stadium e poi in corso Grosseto e corso Giulio Cesare.

I mercatali chiedono di riaprire il settore extra alimentare “ormai al collasso”.

(Foto archivio)

La Regione conferma la copertura di 15 milioni per collegare l’aeroporto con Porta Susa

«La notizia dell’esclusione di Caselle dal piano nazionale strategico è certamente preoccupante per la scarsa attenzione che viene dedicata al nostro territorio, ma come Regione siamo comunque riusciti a trovare una copertura per assicurare in ogni modo un aeroporto accessibile come hanno le altre città metropolitane».

Così l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte Marco Gabusi sul piano delle opere strategiche del Governo, che non vede la presenza di Torino.

«Abbiamo infatti lavorato – prosegue l’assessore Gabusi – per migliorare la logistica dell’aeroporto di Caselle e abbiamo ottenuto 15 milioni di euro dall’Unione Europea per la realizzazione del collegamento ferroviario diretto tra la stazione di Torino Porta Susa e l’aeroporto Sandro Pertini. Si tratta di un contributo importante ottenuto grazie ad un lavoro di squadra interdirezionale, tutta regionale, che permette di proseguire speditamente e con maggior serenità nei lavori di una delle più importanti opere infrastrutturali per il nostro territorio. Da sempre sottolineo la strategicità di questo collegamento non solo per Torino e il Piemonte, ma per tutto il contesto logistico che, da un lato, punta verso l’Europa e, dall’altro, vuole intercettare e attirare qui i flussi di traffico europei».

«Il collegamento ferroviario diretto – conclude l’assessore Gabusi – permetterà di sviluppare il potenziale dell’aeroporto connettendolo dal gennaio 2023 alla città e alla ferrovia connessa con la rete e con l’Alta Velocità

Comitato Dora Spina Tre: “Ex Paracchi, via l’amianto ma non basta”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata all’Assessore all’Urbanistica e al Presidente della Circoscrizione 4

 

Apprezziamo l’effettuazione della bonifica amianto dei tetti dell’edificio in via Pianezza angolo via Pessinetto, di fronte al comprensorio abitativo Paracchi di Spina 3. Un intervento, annunciato in questi giorni dal Comune e sollecitato da un decennio dai cittadini e anche dal nostro Comitato.

Ci chiediamo ancora perché questo lavoro indispensabile debba essere infine eseguito a spese della collettività (il Comune di Torino risulta essere ancora proprietario dell’edificio, seppur alla ricerca di acquirenti) e non dell’ex proprietà.

Per le potenzialità che l’edificio offre, continuiamo a pensare che l’ex Paracchi di via Pessinetto non sia solamente un problema di alienazione a fini bilanciali e che restino aperte alcune questioni:

– sono arrivate offerte di acquisto?- se sì. per quali scopi?

– si è tenuto conto dei “vincoli sociali” apposti in merito all’uso civico di alcuni locali?

Riprendiamo a questo proposito quanto scritto nella nostra lettera del gennaio 2019: :

“Ricordiamo che la stessa documentazione allegata al bando di vendita precisa, tra le vincolanti prescrizioni ministeriali (decreto 102/2015) che autorizzano l’alienazione dell’edificio, che “in considerazione della situazione conseguente alle precedenti destinazioni d’uso, dovrà essere garantita, particolarmente in occasioni finalizzate alla conoscenza del territorio, la pubblica fruizione del bene”. La nostra interpretazione di quanto sopra chiaramente descritto (lo si evince dall’utilizzo del termine “particolarmente” e non “esclusivamente”) continua ad essere che una parte dell’edificio, non solamente in occasione delle, supponiamo, rare visite culturali, debba essere destinata a fini sociali di quartiere. Se ciò non si verificherà, la vendita dell’ex Paracchi, che peraltro risulterebbe avvenire a prezzi di saldo di fine stagione, rappresenterebbe un perdita per la collettività”.

In attesa di una vostra cortese risposta, chiediamo che i cittadini siano informati sull’evolversi della vicenda e che siano tutelate le legittime aspettative di un utilizzo  parzialmente civico di questo edificio. Questione che si pone anche per altri immobili dismessi in Spina 3, un quartiere dove è forte la necessità di luoghi di aggregazione culturale.

Cordiali saluti

COMITATO DORA SPINA TRE

comitatodoraspina3@tiscali.it

www.comitatodoraspina3.it

Arrestato dopo aver scippato il cellulare a una donna

Il fatto è accaduto nel centro di Torino

 

Un cittadino algerino del 1980, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, è stato arrestato mercoledì pomeriggio in centro città per furto con strappo e false attestazioni sull’identità personale.

Intorno alle 19.30, gli agenti della Squadra Volante odono le urla di una donna provenire da via Garibaldi. Quest’ultima è stata appena scippata del cellulare, mentre stava parlando al telefono con un’amica, da un uomo che sta fuggendo lungo via XX Settembre in direzione di corso Regina Margherita. Inseguito dalla polizia, il reo getta il cellulare in un cestino dei rifiuti, poco dopo viene anche fermato dai poliziotti che lo arrestano per il furto appena perpetrato.

Spacciatore di lungo corso arrestato dalla Squadra Volante

Aveva in casa della cocaina purissima

Il sessantaduenne, che si trovava a casa nel suo appartamento in Piazza della Repubblica insieme a moglie e figlio,  è stato controllato la scorsa domenica da personale della Squadra Volante che aveva fondato motivo di ritenere che nell’alloggio in questione passassero ingenti quantitativi di cocaina. In effetti, all’interno di un borsone nella camera da letto, gli agenti hanno rinvenuto la somma di denaro contante di 2130 €, 8 involucri termosaldati “a paracadute” contenenti cocaina,  una busta di grosse dimensioni contenente 86 grammi del medesimo stupefacente, materiale vario utile al confezionamento, 2 cellulari e 1 scheda sim.  L’uomo, che ha numerosi precedenti specifici proprio per droga, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Festa in una villa privata, i Carabinieri sanzionano 14 persone per inosservanza delle norme anti covid

Torino, 29 marzo. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati e verificare il rispetto della normativa anti covid, i carabinieri hanno interrotto una festa privata e sanzionato amministrativamente 14 persone.

I fatti si sono verificati a Ciriè, dove i militari della locale Tenenza, con il supporto delle Squadre di Intervento Operativo, sono intervenuti presso una villa in cui era stata segnalata una festa in giardino. Si è accertato che il proprietario dell’immobile aveva organizzato un pranzo tra amici, tutti privi di mascherine e giunti per l’occasione da vari comuni del torinese e della Valle D’Aosta, in palese violazione delle disposizioni vigenti che limitano gli assembramenti e gli spostamenti fuori dai comuni di residenza. In totale sono state identificate 14 persone, tra cui un minore, tutte sanzionate con una multa di 400 euro.

Manifestanti no vax e no mask: 49 multe

DA PALAZZO CIVICO – La Sala Rossa ha discusso oggi pomeriggio della manifestazione dei ‘no task’ e ‘no vax’ in piazza Castello dello scorso 20 marzo. Il consigliere Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha chiesto le comunicazioni in Aula della Giunta per avere notizie sulla posizione della Giunta riguardo l’accaduto. 

La sindaca Chiara Appendino ha condannato con una presa di distanza netta dell’Amministrazione comunale lo svolgimento della manifestazione e ha ringraziato le forze dell’ordine per l’operato. “Si tratta di comportamenti oltraggiosi verso chi combatte la pandemia” ha detto per poi ricordare che i partecipanti erano duecentocinquanta e che sono state elevate quarantanove sanzioni: ventotto per assenza di mascherina, ventuno per spostamenti al di fuori del Comune di residenza, oltre a un indagato per resistenza a pubblico ufficiale.

Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha espresso soddisfazione per la condanna da parte della Giunta. “Credo siano manifestazioni da stigmatizzare per un doppio motivo; sono occasioni di contagio e hanno la pretesa di convincere a sproposito altri delle loro posizioni quando invece occorrono dei luoghi di discussione in sicurezza. Bene le sanzioni comminate, sono giusti il rigore e la non tolleranza visto anche il rischio di possibili emulazioni.” 

Lorenza Patriarca (Pd): “Apprezzo la condanna della sindaca; per uscire dalla pandemia le soluzioni non sono molte – la vaccinazione e il rispetto severo delle prescrizioni – e ogni manifestazione senza le misure di sicurezza previste dalle norme anti covid non va autorizzata.” 

Raffaele Petrarulo (Forza Italia): “Va conciliata la normativa anti covid con quanto sta succedendo alle attività commerciali. Non sono opportune autorizzazioni alle manifestazioni pubbliche quando poi si chiede alla popolazione il rispetto severo delle norme e, allo stesso tempo, si chiudono gli esercizi pubblici.”

Andre Russi (M5S): “Condivido quanto detto dai consiglieri e stigmatizzo queste manifestazioni di cialtroni che esprimono idee senza prove scientifiche. In un momento così difficile mi appello al ruolo determinante dei sistemi di informazione per evitare il sensazionalismo di eventi avversi alla distribuzione dei vaccini. Sarebbe molto meglio rimarcare il buon andamento della campagna vaccinale.”

Incendi boschivi: scattata la “massima pericolosità”

Assessore Gabusi: «Grazie ai 1.200 volontari degli Antincendi Boschivi, che con il loro impegno e il loro coraggio stanno salvando i nostri boschi da danni di incalcolabile portata»

  

La Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile Trasporti e Logistica della Regione Piemonte ha dichiarato lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio da venerdì 26 marzo, sulla base del livello di pericolo e dei prodotti forniti dal Centro funzionale regionale di Arpa Piemonte.   

Fondamentale per la prevenzione degli incendi è prestare la dovuta attenzione e rispettare le regole richiamate nel provvedimento.

Nei periodi di massima pericolosità sono infatti vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio. Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di euro 200 a un massimo di euro 2.000, oltre alle sanzioni penali.

«Il Sistema antincendi boschivi regionale – evidenzia l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi – è impegnato ormai da due settimane nello spegnimento degli incendi che si sono purtroppo sviluppati in molti territori. Un ringraziamento particolare va al piccolo ma fortissimo esercito dei Volontari Antincendi Boschivi: 1.200 uomini e donne instancabili, che con il loro impegno e il loro coraggio stanno salvando i nostri boschi da danni di incalcolabile portata. Il Piemonte vanta un Sistema che raccoglie apprezzamenti da ogni parte; da quasi 30 anni la Regione Piemonte può infatti contare su Volontari Antincendi Boschivi organizzati secondo un modello unico in Italia per l’originalità, la dimensione e la competenza territoriale. Ma anche i cittadini possono fare molto, segnalando tempestivamente le situazioni pericolose e aiutando così ad evitare lo sviluppo di incendi devastanti».

Tutti i cittadini, infatti, possono difendere il territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise si contribuisce in modo determinante a limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività e prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.

Il Sistema antincendi boschivi della Regione Piemonte è attualmente pienamente operativo e la fine dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica quando cesseranno le condizioni meteorologiche di rischio.

 

Torino. Controlli dei Carabinieri, arrestati due uomini violenti

Torino, 28 marzo. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati, i carabinieri hanno arrestato due uomini che si sono resi responsabili rispettivamente di violenza privata e maltrattamenti in famiglia.

In particolare i militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in via Cibrario, nel quartiere San Donato, dove un insegnante di 45 anni, in evidente stato di alterazione psicofisica, stava minacciando un tassista con un coltello da cucina pretendendo di effettuare una corsa gratuitamente. Una volta bloccato e perquisito, l’uomo è stato trovato in possesso anche di 4 dosi di sostanza stupefacente del tipo crack che nascondeva in tasca.
Nel quartiere centro, un giovane 20enne italiano, al culmine di una lite, ha malmenato la propria ragazza scagliandola con violenza contro un termosifone di casa. Il pronto intervento delle gazzelle dell’Arma ha consentito di bloccarlo evitando più gravi conseguenze per la giovane che se l’è cavata con pochi giorni di prognosi. Raccogliendo la denuncia della donna i carabinieri hanno accertato precedenti comportamenti maltrattanti tenuti dall’uomo, per questo motivo è stato arrestato e tradotto in carcere.