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Rsa: “Attenti alle generalizzazioni”

“I trattamenti terapeutici vengono svolti sempre con grande attenzione”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La descrizione della situazione nelle RSA non può sottostare a facili generalizzazioni che facciano risaltare solo alcuni aspetti dell’assistenza rivolta agli ospiti anziani e fragili presenti nelle strutture. Così il Tavolo Interassociativo del settore assistenziale socio-sanitario commenta quanto oggi pubblicato nelle pagine di un quotidiano piemontese. In tema di trattamenti terapeutici, dall’articolo pubblicato e dalle dichiarazioni fatte dal difensore civico del Piemonte emerge una descrizione caratterizzata da una grande generalizzazione, quando, invece, i trattamenti terapeutici e le relative contenzioni adottate nelle Rsa sono da queste sempre affrontate come questioni delicate che non si possono prestare né a generalizzazioni né a strumentalizzazioni di sorta.

Le associazioni che compongono il Tavolo sottolineano poi che le quasi 800 strutture accreditate della nostra regione sono soggette a continui controlli di commissioni di vigilanza, Nas e altre istituzioni. Dalle verifiche svolte mai sono emerse situazioni con pazienti legati al letto con le lenzuola.

A tal proposito, il Tavolo ricorda che chiunque abbia le prove di illeciti così gravi è tenuto immediatamente, soprattutto se ricopre ruoli di garanzia o come semplice cittadino, a darne segnalazione alle autorità competenti. In questo senso, tutte le associazioni del Tavolo del settore prendono decisamente distanza da chi dichiara che alla base di trattamenti terapeutici vietati vi siano ragioni economiche. Chi lega i pazienti al letto commette un reato e basta.

 

Il Tavolo Interassociativo del settore assistenziale socio-sanitario è costituito da AGeSPI Piemonte, API Sanità, Confapi Sanità, Confindustria Piemonte Sanità, Federsolidarietà Confcooperative Piemonte, Legacoopsociali Piemonte, AGCI Solidarietà, ANSDIPP.​​

Con un chilo di droga all’interno di un sacchetto di patatine

49enne incensurato arrestato dalla Polizia di Stato

Il nascondiglio era perfetto ma il suo atteggiamento ha fatto insospettire gli agenti. L’uomo è stato fermato in modo casuale dagli agenti che lo hanno notato a bordo della sua auto percorrere via Oxilia direzione corso Vercelli dove è stato fermato per un controllo di Polizia. Qui con voce tremolante ha riferito agli agenti di avere la patente di guida all’interno del giubbotto posto sul sedile anteriore passeggero, ma per recuperarla è sceso dal veicolo. Ha preso la giacca e nel mentre ha fatto scivolare a terra un sacchetto di patatine che ha spinto con il piede sotto l’autovettura nel vano tentativo di nasconderlo. I poliziotti, convinti che stesse nascondendo qualcosa, hanno controllato il contenuto del sacchetto e in effetti quella bustina di patatine conteneva oltre 1 kg di sostanza stupefacente. Nello specifico c’erano 10 panetti di hashish e 3 sacchetti di marijuana. Gli agenti delle volanti con l’ausilio Unità Cinofila hanno perquisito anche il suo appartamento, dove hanno trovato altri 6 frammenti di hashish, 1 involucro di marijuana e 100 euro in contanti che hanno sequestrato insieme ai 70 euro rinvenuti sulla sua persona. L’uomo, un italiano di 49 anni incensurato, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Per mesi la spia. Dopo l’ennesimo pedinamento, l’arresto

Giovedì scorso gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia hanno arrestato un cittadino italiano di 66 anni, incensurato, per atti persecutori.

Oggetto delle sue attenzioni una giovane donna, inquilina di un appartamento il cui balcone affaccia sullo stesso cortile condominiale dell’uomo. Attraverso le imposte, il sessantaseienne, per mesi, spia la giovane ogni qual volta questa si trovi sul terrazzo o in camera da letto. Ben presto la vittima prende consapevolezza delle attenzioni a lei riservate e decide di intervenire, “disturbando” la visuale con l’installazione di tende nelle stanze interessate. Lo stratagemma messo in atto non muta l’atteggiamento dell’uomo, bensì lo ossessiona ulteriormente. In alcune occasioni questi, dopo averla vista prepararsi, era poi sceso rapidamente in strada e l’aveva seguita, cercando di approcciarla. Episodi che generano nella giovane uno stato d’ansia e paura, sentendosi costretta a lasciare la propria casa per qualche giorno, a cambiare tragitto per andare a lavoro e a farsi accompagnare nelle proprie commissioni.

Dopo l’ennesimo episodio, la denuncia al personale del commissariato Dora Vanchiglia. Gli agenti effettuano una serie di servizi di osservazione, volti ad appurare il comportamento dell’uomo.

Giovedì, l’arresto. La vittima, poco prima di uscire di casa, si reca sul balcone ma, a differenza delle altre volte, non trova nessuno affacciato. Pochi attimi ed un movimento involontario lo tradisce: il sessantaseienne è lì, dietro la porta finestra, che la sta spiando. La donna esce, dopo poco l’uomo si fa trovare in strada; l’ha anticipata nella speranza di farle credere che l’incontro sia casuale. Immediata la telefonata al 112 NUE. Alla vista dei poliziotti, il reo tenta di dileguarsi, senza successo.

Nel perquisire l’abitazione, gli agenti rinvengono diverso materiale informatico contenente anche fotografie della vittima sul proprio balcone.

I carabinieri sequestrano fucili e munizioni illegali

Torino. Controlli dei carabinieri, arrestate 6 persone e sequestrate 6 armi da fuoco e  munizioni

Torino, 31 marzo. Nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale nell’area nord dell’hinterland torinese, i carabinieri hanno arrestato 6 persone per detenzione di armi e rissa.
In particolare a Caselle Torinese i militari della compagnia di Venaria Reale hanno rinvenuto all’interno di un casolare quattro fucili, una carabina e 40 cartucce illegalmente detenuti. Fermati i proprietari dell’immobile, padre e figlio di 60 e 32 anni, che sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
A Leinì stessa sorte è toccata a un uomo di 80 anni, con precedenti penali, nella cui abitazione i carabinieri hanno trovato un fucile con matricola abrasa, 32 cartucce compatibili con l’arma e una daga piemontese.
Infine a Venaria Reale, le gazzelle dell’Arma sono intervenute nel piazzale di un condominio dove era stata segnalata una violenta rissa che ha visto coinvolti due uomini di Moncalieri (TO) e un geometra del luogo. La discussione, nata per un debito di diverse migliaia di euro che il professionista non avrebbe saldato, è ben presto degenerata tanto che è stata utilizzata una mazza da baseball ed anche un machete che fortunatamente non ha colpito alcuno dei partecipanti. Il pronto intervento dei carabinieri ha consentito di bloccare i tre uomini evitando che riportassero gravi conseguenze fisiche.
Tutte le armi sono state sequestrate e quelle da fuoco sono state inviate al Ris di Parma per verificarne l’utilizzo in episodi delittuosi.

Finge di non essere in casa e si nasconde nel vano del letto

Era destinataria di un Ordine di Carcerazione

Giovedì pomeriggio gli agenti del Commissariato San Donato dovevano notificarle un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, quando hanno citofonato alla porta del suo appartamento. A rispondere è stata un’amica la quale dichiarava ai poliziotti che la donna ricercata non era in casa; ma il comportamento vago e l’evidente stato di agitazione della ragazza hanno fatto insospettire gli operatori, che hanno proceduto ad un accurato controllo. In effetti la ricercata era in casa, si era nascosta all’interno del vano contenitore del letto.

La donna, un’italiana di 43 anni, a febbraio aveva tentato un furto in concorso con un’altra persona ai danni di un bar in via Antica di Rivoli. Nello specifico la quarantatreenne aveva fatto da palo mentre il complice aveva infranto con un tombino la vetrata del locale nel tentativo di asportare il registratore di cassa. I due, in quella circostanza, erano stati arrestati ed a seguito di convalida la donna era stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Qualche giorno fa, durante un servizio di controllo del territorio, gli agenti del Commissariato San Donato hanno intercettato la donna in corso Vercelli. Erano passate le 23 e stava passeggiando in compagnia di un uomo, non solo incurante delle attuali disposizioni in materia di contenimento della pandemia ma anche evadendo dagli arresti domiciliari. Nel pomeriggio della stessa giornata non era stata trovata in casa durante un controllo di Polizia e anche due giorni prima non si era fatta trovare dagli agenti che dovevano accompagnarla in Tribunale per l’udienza. La donna è stata, pertanto, arrestata per evasione. La sua amica è stata denunciata per favoreggiamento personale

 

Invasione di struttura comunale, denunciato dalla Polizia municipale

 

Nel fine settimana agenti del Comando Territoriale II – Santa Rita, Mirafiori Nord, Mirafiori sud  della Polizia Municipale hanno effettuato un sopralluogo per verificare la veridicità di una segnalazione che denunciava la presenza di siringhe all’interno della recinzione di una struttura comunale ubicata in via Chevalley n°5, denominata “Arcipelago”, normalmente affidata in concessione dalla Circoscrizione 2 alle Associazioni culturali per utilizzi vari, tra cui la realizzazione di corsi di danza e teatro.

Da circa un anno, a causa della pandemia e delle restrizioni dettate dalle misure di contenimento del contagio, tutte le attività svolte abitualmente nella struttura sono state sospese, per cui l’immobile risulta chiuso e non utilizzato dallo scorso anno.

Durante l’ispezione i ‘civich’ hanno notato il cancello aperto e, all’interno della recinzione, hanno trovato un uomo che aveva arredato un angolo della struttura con mobili e altri oggetti per creare, a suo dire, un ‘parco giochi per i bambini’.

L’uomo, un quarantaseienne di nazionalità rumena, regolarmente residente in un appartamento nelle vicinanze della struttura comunale, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per invasione di edificio pubblico (art. 633 e 639 bis CP).

Sul posto sono intervenuti anche i Servizi Tecnici della Circoscrizione per la chiusura della cancellata, mentre l’uomo ha provveduto a traslocare gli arredi e tutti gli oggetti depositati.

Stazione San Paolo SFM5 : “linea in funzione nel 2024”

L’assessore Antonino Iaria ha risposto,  in Consiglio Comunale, all’interpellanza generale (primo firmatario Stefano Lo Russo – Pd) in merito ai tempi di realizzazione della modifica al Piano Regolatore per la collocazione della stazione San Paolo della linea 5 del Servizio Ferroviario Metropolitano.

L’assessore ha riepilogato i passaggi amministrativi: a ottobre 2020 Rfi ha inviato domanda al Ministero dei Trasporti che, a sua volta, ha dato incarico al Provveditorato dei lavori pubblici.

Quest’ultimo ha richiesto alla Regione la convocazione della conferenza dei servizi (avvenuta ad inizio gennaio) in seguito alla quale è stata richiesta la variante urbanistica alla Città

Entro due mesi, ha annunciato l’assessore, la variante sarà al vaglio del Consiglio Comunale mentre nel 2024 dovrebbe entrare il servizio la linea SFM5.

Stefano Lo Russo (PD) ha spiegato la necessità dell’interpellanza per accendere un faro su un’opera che è prioritari e strategica per l’area metropolitana, incalzando sulla necessità di avere tempi certi per l’approvazione della variante, da parte della Sala Rossa.

Anche Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha evidenziato la necessità di approvare la variante, approfittando del prolungamento a ottobre della fine del mandato amministrativo mentre per Roberto Malanca (M5S) ha espresso rammarico per i rinvii del passato dell’inaugurazione della SFM5 e si augura che la data di inizio servizio, nel 2024, non sia più procrastinata.

La protesta degli ambulanti

Questa mattina a Torino si è tenuta  una nuova manifestazione degli ambulanti, con decine di furgoni e auto che si sono dati appuntamento in piazza Vittorio.

La partenza del corteo dall’Allianz Stadium e poi in corso Grosseto e corso Giulio Cesare.

I mercatali chiedono di riaprire il settore extra alimentare “ormai al collasso”.

(Foto archivio)

La Regione conferma la copertura di 15 milioni per collegare l’aeroporto con Porta Susa

«La notizia dell’esclusione di Caselle dal piano nazionale strategico è certamente preoccupante per la scarsa attenzione che viene dedicata al nostro territorio, ma come Regione siamo comunque riusciti a trovare una copertura per assicurare in ogni modo un aeroporto accessibile come hanno le altre città metropolitane».

Così l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte Marco Gabusi sul piano delle opere strategiche del Governo, che non vede la presenza di Torino.

«Abbiamo infatti lavorato – prosegue l’assessore Gabusi – per migliorare la logistica dell’aeroporto di Caselle e abbiamo ottenuto 15 milioni di euro dall’Unione Europea per la realizzazione del collegamento ferroviario diretto tra la stazione di Torino Porta Susa e l’aeroporto Sandro Pertini. Si tratta di un contributo importante ottenuto grazie ad un lavoro di squadra interdirezionale, tutta regionale, che permette di proseguire speditamente e con maggior serenità nei lavori di una delle più importanti opere infrastrutturali per il nostro territorio. Da sempre sottolineo la strategicità di questo collegamento non solo per Torino e il Piemonte, ma per tutto il contesto logistico che, da un lato, punta verso l’Europa e, dall’altro, vuole intercettare e attirare qui i flussi di traffico europei».

«Il collegamento ferroviario diretto – conclude l’assessore Gabusi – permetterà di sviluppare il potenziale dell’aeroporto connettendolo dal gennaio 2023 alla città e alla ferrovia connessa con la rete e con l’Alta Velocità

Comitato Dora Spina Tre: “Ex Paracchi, via l’amianto ma non basta”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata all’Assessore all’Urbanistica e al Presidente della Circoscrizione 4

 

Apprezziamo l’effettuazione della bonifica amianto dei tetti dell’edificio in via Pianezza angolo via Pessinetto, di fronte al comprensorio abitativo Paracchi di Spina 3. Un intervento, annunciato in questi giorni dal Comune e sollecitato da un decennio dai cittadini e anche dal nostro Comitato.

Ci chiediamo ancora perché questo lavoro indispensabile debba essere infine eseguito a spese della collettività (il Comune di Torino risulta essere ancora proprietario dell’edificio, seppur alla ricerca di acquirenti) e non dell’ex proprietà.

Per le potenzialità che l’edificio offre, continuiamo a pensare che l’ex Paracchi di via Pessinetto non sia solamente un problema di alienazione a fini bilanciali e che restino aperte alcune questioni:

– sono arrivate offerte di acquisto?- se sì. per quali scopi?

– si è tenuto conto dei “vincoli sociali” apposti in merito all’uso civico di alcuni locali?

Riprendiamo a questo proposito quanto scritto nella nostra lettera del gennaio 2019: :

“Ricordiamo che la stessa documentazione allegata al bando di vendita precisa, tra le vincolanti prescrizioni ministeriali (decreto 102/2015) che autorizzano l’alienazione dell’edificio, che “in considerazione della situazione conseguente alle precedenti destinazioni d’uso, dovrà essere garantita, particolarmente in occasioni finalizzate alla conoscenza del territorio, la pubblica fruizione del bene”. La nostra interpretazione di quanto sopra chiaramente descritto (lo si evince dall’utilizzo del termine “particolarmente” e non “esclusivamente”) continua ad essere che una parte dell’edificio, non solamente in occasione delle, supponiamo, rare visite culturali, debba essere destinata a fini sociali di quartiere. Se ciò non si verificherà, la vendita dell’ex Paracchi, che peraltro risulterebbe avvenire a prezzi di saldo di fine stagione, rappresenterebbe un perdita per la collettività”.

In attesa di una vostra cortese risposta, chiediamo che i cittadini siano informati sull’evolversi della vicenda e che siano tutelate le legittime aspettative di un utilizzo  parzialmente civico di questo edificio. Questione che si pone anche per altri immobili dismessi in Spina 3, un quartiere dove è forte la necessità di luoghi di aggregazione culturale.

Cordiali saluti

COMITATO DORA SPINA TRE

comitatodoraspina3@tiscali.it

www.comitatodoraspina3.it