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A Torino il turismo post pandemia riparte grazie all’ospitalità diffusa

Il 19 maggio Wonderful Italy mette a confronto i player del settore con “Benvenuti a Torino”

una call aperta e gratuita, dedicata ai piccoli imprenditori e proprietari di locazioni turistiche

Gli organizzatori: “Affitti brevi e case vacanza la chiave per ripartire dopo il crollo degli arrivi”

 

Il rilancio del turismo post Covid-19 a Torino è possibile attraverso l’ospitalità diffusa, caratterizzata da affitti brevi e case vacanza. I principali player del settore dialogano insieme nel tavolo di confronto on-line organizzato da Wonderful Italy mercoledì 19 maggio, dalle ore 16 sulla piattaforma Google Meet. Ripensare Torino e le località piemontesi come destinazione turistica in seguito alla pandemia è l’obiettivo dell’evento virtuale e gratuito dal titolo “Benvenuti a Torino! Ospitalità diffusa per l’accoglienza turistica di qualità”. Tra i relatori a confronto su dati, trend attuali e segnali incoraggianti per il rilancio del settore segnaliamo Turismo Torino e Provincia, Torino Airport, Osservatorio Turismo della Regione Piemonte e Assifero – Associazione Italiana delle Fondazioni ed Enti della Filantropia Istituzionale.

«Torino ha chiuso il 2020 a meno 70 per cento di arrivi e meno 61 per cento di pernottamenti rispetto all’anno precedente. Da qui l’urgenza di puntare su un’offerta di ospitalità diffusa e servizi di qualità per contribuire al rilancio del turismo nella destinazione» raccontano gli organizzatori, commentando i dati dell’Osservatorio Turistico Regionale. Dopo Palermo e Napoli, è Torino la terza tappa dell’incontro dedicato ai proprietari e gestori di case vacanza e locazioni turistiche, promosso dal network italiano Wonderful Italy, lanciata dal fondo Oltre Venture. Società attiva nell’ospitalità con privati e piccoli imprenditori locali per offrire servizi turistici ed esperienze di conoscenza del territorio, valorizzando le comunità locali, Wonderful Italy è nata con l’obiettivo di sviluppare territori Italiani ad alto potenziale attraverso il turismo.

«È il momento di reinventare nuovamente l’offerta e crediamo che Torino e il Piemonte siano un’area che si presta molto bene allo sviluppo turistico, forti della presenza di case di pregio, sia nei centri storici delle principali città sia nell’hinterland, e grazie ai grandi asset come la storia e la cultura, il cibo e le numerose attrazioni naturalistiche e sportive: dal verde della pianura, i laghi, la fascia collinare, fino alla montagna – spiegano Loredana Gazzera, amministratrice delegata e Lavinia Fanari, responsabile sviluppo dell’Hub Piemonte di Wonderful Italy – non secondaria la forte presenza industriale che porta sempre flussi di professionisti che possono apprezzare un tipo di pernottamento meno tradizionale e al contempo più flessibile e indipendente».

I dati dell’Osservatorio Turistico Regionale

Secondo l’Osservatorio Turistico Regionale, gli effetti della pandemia in Piemonte si sono concretizzati in un calo del 53% di pernottamenti e del 57% degli arrivi rispetto al 2019. In particolare si registra una maggiore flessione nei movimenti dall’estero (-67% di arrivi e -63% di pernottamenti) e una flessione seppur leggermente meno marcata nei movimenti nazionali (-51% di arrivi e -46% di pernottamenti). Torino ha subito un duro colpo chiudendo a -70% di arrivi e -61% di pernottamenti, con i soli mesi di agosto, settembre e ottobre che registrano un calo al di sotto del 50%. «Vi sono tuttavia segnali incoraggianti – assicurano gli organizzatori di Benvenuti a Torino – così nasce l’esigenza di puntare su un’offerta di ospitalità diffusa e di alleanze con gli ambiti della cultura e dell’innovazione sociale per contribuire al rilancio del turismo nella destinazione». 

Le statistiche e i trend di Wonderful Italy

 

«Pre-Covid la nostra utenza era prevalentemente straniera con una percentuale che varia a seconda degli hub tra il 60 e il 70% del totale. Lo scorso anno la situazione si è ribaltata e stimiamo che gli italiani siano stati il 90% – spiega Michele Ridolfo, amministratore delegato e co-fondatore di Wonderful Italy –. La composizione degli ospiti è variegata, però sia per gli italiani sia per gli stranieri, il nocciolo duro è rappresentato da famiglie e coppie. Questi due cluster cubano insieme oltre il 70% del totale e negli anni abbiamo notato la maggiore propensione degli stranieri a viaggiare in gruppo». Ogni Hub si caratterizza per le sue specificità e stagionalità. Il soggiorno medio è di 5 giorni. «Le caratteristiche maggiormente ricercate lo scorso anno dai nostri ospiti sono state in ordine: wi-fi, piscina, giardino, dotazione completa di elettrodomestici e terrazzo mentre le esperienze più votate nel 2020 sono state, in ordine, arte e cultura, enogastronomia, sport, natura» conclude Ridolfo.

L’evento, i temi e i relatori

“Benvenuti a Torino”, dedicato ai proprietari e gestori di case vacanza e locazioni turistiche, ha un duplice obiettivo: condividere dati esclusivi sui trend del turismo 2021 e opportunità per la destinazione Torino (previsione flussi, occupazione e tariffe medie, collegamenti aerei) e offrire opportunità di confronto su esperienze, strategie e innovazioni praticabili a breve e medio termine con attori istituzionali e operatori dell’ecosistema turistico. Un programma fitto di interventi e argomenti centrali nel dibattito della filiera turistica, dagli asset tradizionali fino al Terzo settore. Karin Venneri, presidente Associazione Start up Turismo e direttrice strategia Wonderful Italy parlerà di Trend e Strategia 2021Cristina Bergonzo, responsabile dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte analizzerà la ricettività alberghiera e le locazioni turistiche in Piemonte mentre l’intervento di Alessandra Tormena, responsabile Promozione e Sviluppo Mercati Turismo Torino e Provincia, verterà sulle strategie di promozione turistica per Torino post Covid-19. Si parlerà anche degli asset per il rilancio della destinazione come l’aereoporto di Torino, le Fondazioni e il Terzo settorele partnership e gli strumenti per l’extralberghiero e l’abitare temporaneo. Modera Maurizio Giambalvo, Ricerca & Sviluppo Progetti speciali di Wonderful Italy. Al centro del dibattito il ruolo che può giocare nel rilancio del turismo post-Covid un fenomeno in crescita come quello degli affitti brevi e case vacanza e una riflessione sulle alleanze operative e istituzionali necessarie per creare un network di ospitalità diffusa sicura, accogliente e legale.

Per partecipare all’evento è necessario compilare il modulo: www.bit.ly/32FPmVL. Per ulteriori informazioni scrivici qui: progetti.speciali@wonderfulitaly.eu o contatta il 3391697263.

Wonderful Italy lanciata dal fondo di Impact Investing Oltre Venture, è nata con l’obiettivo di sviluppare territori Italiani ad alto potenziale attraverso il turismo. La missione è quella di generare sviluppo locale sostenibile attraverso il turismo. Wonderful Italy è operativa in 8 aree geografiche con oltre 600 case e 250 diverse esperienze turistiche, da circa un anno è attiva anche in Piemonte. Offre ospitalità tramite la gestione, riqualificazione e promozione di abitazioni locali sotto utilizzate. Gestisce professionalmente, per conto dei proprietari, accoglienza degli ospiti, pulizie e manutenzione degli appartamenti attraverso personale e aziende locali altamente selezionate. L’ospitalità in case private è arricchita da servizi complementari ed esperienze per svelare al turista la meraviglia dei territori, la cultura e le tradizioni locali. Wonderful Italy ha l’ambizione di diventare il primo network italiano di ospitalità ed esperienze in luoghi autentici supportando le comunità locali e innescando processi di sviluppo territoriale coinvolgendo le persone del luogo.

Il bollettino Covid di mercoledì 12 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 774 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 63 dopo test antigenico), pari al 4% di 19.506 tamponi eseguiti, di cui 9.739 antigenici. Dei 774 nuovi casi, gli asintomatici sono 304 (39,3%).

I casi sono così ripartiti: 118 screening, 481 contatti di caso, 175 con indagine in corso; per ambito: 10 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 138 scolastico, 626 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 357.662 così suddivisi su base provinciale: 28.826 Alessandria, 17.141 Asti, 11.127 Biella, 51.536 Cuneo, 27.489 Novara, 191.610 Torino, 13.305 Vercelli, 12.648 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.471 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.509 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 145 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.599 (-59 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.541

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.605.507 (+ 19.506 rispetto a ieri), di cui 1.555.553 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.451

Sono 18 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.451 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.546 Alessandria, 696 Asti, 423 Biella, 1.425 Cuneo, 937 Novara, 5.451 Torino, 510 Vercelli, 367 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

333.926 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 333.926 (+ 1.157 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.515 Alessandria, 16.049 Asti, 10.126 Biella, 48.066 Cuneo, 25.746 Novara, 179.474 Torino, 12.341 Vercelli, 11.886 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.367 extraregione e 2.356 in fase di definizione.

Anziana signora tiene in scacco il truffatore

Ventenne polacca denunciata dalla Polizia di Stato

Non solo ha capito cosa le stava capitando ma con grande lucidità e senso di creatività ha mantenuto due comunicazioni contemporaneamente finendo per avere la meglio sul truffatore.

Lunedì mattina, un’anziana signora riceve sul telefono fisso di casa una chiamata da un uomo che si spaccia per il nipote il quale le racconta che a causa del Covid sua mamma, la nuora della signora, si trova in gravi condizioni di salute e necessita di cure costose. Per questo motivo, l’uomo chiede alla donna di consegnare ori e denari ad una persona che sarebbe passata più tardi. L’anziana dice al suo interlocutore di non avere molto in casa, chiede, però, al “nipote” di attenderla al telefono in modo da controllare in stanza quanto è realmente in suo possesso. La signora, invece, di fare ciò, avendo intuito che è vittima di un tentativo di truffa, prende il suo cellulare e chiama la Polizia.

Ricevuta la telefonata della vittima, gli operatori della Centrale Operativa della Questura chiedono alla donna di prolungare quanto più possibile la telefonata con il truffatore per permettere ai poliziotti di arrivare sul posto.

È qui che l’anziana signora dà il suo meglio. Senza interrompere mai la chiamata con l’operatore della Polizia di Stato, tiene il truffatore al telefono descrivendo i preziosi in suo possesso ma che in realtà nemmeno ha! La signora parla al suo interlocutore come se fosse realmente il nipote, a volte assume anche una voce tremante. Tanto la performance è efficace che la signora riesce ancora una volta, con la scusa di un nuovo controllo sui beni, a tenere in attesa il suo interlocutore per poter parlare con la polizia per ricevere indicazioni. La donna è così convincente che l’uomo all’altro capo del telefono le fornisce la descrizione della persona che verrà a ritirare i monili sotto casa.

Mentre la donna è ancora al telefono, gli agenti della Squadra Mobile arrivano a casa della vittima. Con lei prima organizzano l’incontro e poi preparano il sacchetto da consegnare. Nello stesso frangente, dalla Centrale Operativa vengono create tutte le condizioni di contesto al fine di non insinuare dubbi nei truffatori e ridurre il rischio di una fuga. L’incontro avviene nell’atrio del palazzo: l’anziana signora consegna il sacchetto che la donna preleva e mette in borsa. Ad attenderla all’esterno, però, ci sono gli agenti della Squadra Mobile che fermano la ventenne polacca. La straniera, che verrà denunciata per tentata truffa, viene trovata in possesso 1100 euro in contanti e del sacchetto.

Il liceo coreutico vuole restare al Teatro Nuovo

“Chiediamo un aiuto a far restare il liceo coreutico Germana Erba, unico in Italia, nella sede attuale e a ristrutturarla adeguando impianti e spazi”. Questo l’appello che il presidente e direttore artistico Fondazione Teatro Nuovo, Gian Mesturino, ha rivolto ai componenti della sesta Commissione, oggi, nel corso di un’audizione.

“Al momento – prosegue Mesturino – viviamo una sensazione di smarrimento, la concessione degli spazi è in scadenza e non sappiamo ancora dove e come sarà possibile garantire la continuità delle attività nei prossimi mesi. Il Comune di Torino ha proposto spazi alternativi assolutamente non adeguati alle esigenze della scuola. Stiamo verificando possibili soluzioni alternative anche nella cintura metropolitana ma andremmo incontro a problemi di collegamento e accesso per molti allievi”.

“Abbiamo di fronte una realtà unica nel panorama regionale e nazionale che non possiamo permetterci di perdere e disperdere – ha esordito il presidente della sesta commissione Paolo Bongioanni – Sarà mia cura organizzare quanto prima un sopraluogo con i componenti della Commissione, per verificare di persona la situazione degli spazi dell’attuale sede di corso Massimo d’Azeglio a Torino e capire, in maniera puntuale, le risorse necessarie per gli adeguamenti strutturali degli ambienti”.

“ll liceo coreutico Erba e le attività che si sviluppano al Teatro Nuovo – ha sottolineato il vicepresidente della Commissione Daniele Valle –  sono un’eccellenza assoluta del Piemonte in Italia. Come Regione dobbiamo farci carico di supportare con maggiori risorse e maggior puntualità nelle erogazioni lo sviluppo delle attività del liceo e intervenire per garantire uno spazio adeguato: rinnovando la concessione e effettuando manutenzioni ormai improcrastinabili”.

Il Liceo coreutico e taetrale, opera della professoressa Germana Erba che ne è stata l’ideatrice con il primo progetto di Liceo Coreutico in Italia, ha ottenuto dal MIUR nel 1995 il riconoscimento della prima sperimentazione coreutica e nel 1998 di quella teatrale. Dal 2000 è Scuola Paritaria, unica nella Regione Piemonte in questo settore.

Regina Margherita, robot asporta tumore al rene e salva una bimba: prima volta in Italia

Per la prima volta in Italia un robot ha asportato in età pediatrica un tumore renale maligno salvando il rene dopo ricostruzione in 3D, presso la Città della Salute di Torino

 

Per la prima volta in Italia ed una delle prime al mondo un robot ha asportato in età pediatrica su una bimba di 4 anni un tumore renale maligno senza rimozione dell’intero rene, dopo la ricostruzione in 3D dell’anatomia della bambina.

La piccola paziente di 4 anni era arrivata al Pronto soccorso dell’ospedale Infantile Regina Margherita prima di Pasqua, aveva la febbre alta e dolori addominali. Un’ecografia ed una TAC  rivelano una massa di circa 4 cm al polo superiore del rene destro.

La bimba viene presa in carico e ricoverata nel reparto di Oncoematologia (diretto dalla professoressa Franca Fagioli). Anche dopo le ulteriori indagini ed esecuzione di Risonanza Magnetica Nucleare la diagnosi non è certa, potrebbe trattarsi di un tumore maligno ma anche di un tumore benigno o di una malformazione  congenita che si è complicata.

Il caso viene discusso in maniera multidisciplinare con gli oncologi, gli urologi pediatrici (dottoressa Simona Gerocarni Nappo) e gli urologi dell’ospedale Molinette (professor Paolo Gontero). La massa è in una posizione di difficile accesso, localizzata tra il fegato, i grossi vasi del corpo (vena cava inferiore) ed i vasi del rene, e non avendo una sicura natura maligna, dovrebbe essere asportata senza dover rimuovere tutto il rene.

Si decide di effettuare in modo sperimentale l’intervento per via robotica con la disponibilità del professor Gontero, esperto di chirurgia laparoscopica e robotica del rene nell’adulto.

La bambina è molto piccola, pesa solo 14 kg, ed al mondo solo pochi interventi simili sono stati effettuati. L’intervento viene accuratamente pianificato, e l’anatomia della bimba ricostruita in maniera tridimensionale (3D) sulla base della TAC e della Risonanza Magnetica effettuate.

Pochi giorni dopo la paziente viene operata con tecnica robotica: il tumore viene asportato completamente ed il rene viene accuratamente preservato.

L’intervento è effettuato dal professor Gontero e dalla sua équipe nelle sale robotiche dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, in collaborazione con gli anestesisti e rianimatori dell’ospedale Infantile Regina Margherita (Direttore dottor Giorgio Ivani) e con il personale infermieristico delle sale operatorie sia delle Molinette che dell’ospedale pediatrico. L’operazione è durata 3 ore ed è perfettamente riuscita. La bambina è stata tenuta in osservazione per 24 ore in Terapia Intensiva del Regina Margherita, ma poi è stata trasferita in reparto di Chirurgia Alta Intensità e dopo soli 4 giorni è andata a casa guarita.  All’esame istologico é risultato essere un tumore maligno, completamente asportato. Adesso la bambina sta bene e proseguirà i controlli medici. Della brutta avventura restano solo 4 piccole cicatrici sull’addome, quasi invisibili.

E’ il felice risultato dell’applicazione della più recente tecnologia in ambito medico (chirurgia robotica e ricostruzione anatomica 3D), e di una perfetta collaborazione ed integrazione tra competenze multispecialistiche dell’adulto e del bambino, quali è possibili avere solo in una struttura come la Città della Salute di Torino, eccellenza piemontese ed italiana.

 

Controlli dei carabinieri, tre persone arrestate e una sala biliardo chiusa

Torino, 12 maggio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati e verificare il rispetto della normativa anti Covid, i carabinieri hanno arrestato tre persone e chiuso una sala da biliardo.

A Chivasso, nell’hinterland torinese, i militari dell’Arma sono intervenuti presso la locale stazione ferroviaria dove un giovane di 20 anni, dopo una colluttazione con un coetaneo, ha bloccato un treno proveniente da Milano e diretto a Torino sedendosi sui gradini d’ingresso di una carrozza. Alla vista dei militari ha opposto resistenza al controllo danneggiando l’autovettura di servizio a calci. Successivamente giunti in caserma ha aggredito fisicamente i militari che lo hanno arrestato. Il giovane è stato inoltre denunciato in stato di libertà per interruzione di pubblico servizio e danneggiamento aggravato.
A Borgone Susa è finito in manette un 26enne, pregiudicato, trovato durante un controllo fuori dalla propria abitazione in violazione alle restrizioni imposte dal regime degli arresti domiciliari cui era sottoposto.
A Moncalieri, stessa sorte è toccata a un 47enne che si è reso responsabile di maltrattamenti nei confronti dell’anziana madre. I carabinieri della locale Compagnia sono prontamente intervenuti presso l’abitazione dell’uomo dove erano stati segnalati degli episodi di violenza nei confronti della donna, 82enne, che è stata trovato in uno stato di forte prostrazione psicologica. Le indagini esperite hanno consentito di accertare come tali condotte andassero avanti almeno da 10 anni nonostante non fossero mai state denunciate. L’uomo è ora in carcere.
Infine a Torino, nel quartiere Mirafiori è stato contravvenzionato il titolare di una sala biliardo che ha consentito a 2 avventori, anch’essi multati, di intrattenersi all’interno del proprio circolo in violazione delle norme anti Covid. L’attività è stata inoltre chiusa per 2 giorni.

Tenta di rapinare un giovane introducendosi a bordo della sua auto

Venticinquenne nigeriano arrestato dagli agenti 

Lo scorso lunedì, attorno alle 4 del mattino, un ventunenne parcheggia la propria auto, rincasando, in via Monte Rosa angolo Porpora; mentre si accinge a scendere, nota un cittadino straniero a bordo di una bicicletta che, dopo averlo incrociato, torna indietro verso di lui con fare minaccioso. Intuite le cattive intenzioni, il giovane cerca di rimettere in moto il mezzo, ma l’uomo è più veloce: lo raggiunge, apre la portiera e si introduce a bordo. Gli chiede del denaro, minacciandolo di accoltellarlo. Il giovane reagisce prima che l’aggressore impugni l’arma e, approfittando del fatto che lo sportello dell’auto fosse rimasto aperto, spinge fuori l’intruso con tutta la forza che ha. L’uomo cade all’indietro e rimane incastrato con le gambe nell’abitacolo. La vittima però riesce a chiudersi dentro e mentre l’aggressore corre via, ne segue la direzione di fuga, avvertendo contestualmente il 112 NUE.

Mentre sono in atto le ricerche dell’uomo, giunge una seconda segnalazione: questa volta è una donna che nei pressi del Parco Sempione, è stata avvicinata dal medesimo uomo a bordo di una bicicletta; sceso dal mezzo, l’uomo le si avvicina, armato di un oggetto affilato in metallo, e le urla qualcosa contro. La vittima fugge a velocità fin quando non incontra una pattuglia della Polizia di Stato già in zona. Il responsabile delle due tentate rapine viene rintracciato poco distante: si tratta di un cittadino nigeriano di 25 anni; con sé ha un arnese da lavoro con un’ascia ed un martello incorporati. Verrà arrestato per le due tentate rapine.

Il bollettino Covid di martedì 11 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 529 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 68 dopo test antigenico), pari al 2,7% di 19.905 tamponi eseguiti, di cui 10.959 antigenici. Dei 529 nuovi casi, gli asintomatici sono 250 (47,3%).

I casi sono così ripartiti: 92 screening, 344 contatti di caso, 93 con indagine in corso; per ambito: 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 76 scolastico, 450 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 356.888 così suddivisi su base provinciale: 28.771 Alessandria, 17.109 Asti, 11.081 Biella, 51.435 Cuneo, 27.435 Novara, 191.190 Torino, 13.260 Vercelli, 12.625 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.471 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.511 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 148 (-13 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1658 (-22 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.880

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.586.001 (+19.905 rispetto a ieri), di cui 1.550.241 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO  11.433

Sono 12 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.433 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.545 Alessandria, 696 Asti, 423 Biella, 1.422 Cuneo, 935 Novara, 5.441 Torino, 509 Vercelli, 367 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 95 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

332.769 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 332.769 (+ 957 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.412 Alessandria, 16.016 Asti, 10.069 Biella, 47.898 Cuneo, 25.676 Novara, 178.821 Torino, 12.308 Vercelli, 11.858 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.366 extraregione e 2.345 in fase di definizione.

Incidente in tangenziale: volontario di 24 anni della Croce Rossa muore a fine turno

L’autista 24enne di un furgone per disabili della Croce Rossa di Beinasco è morto ieri sera  in un incidente sulla tangenziale di Torino.

Stava rientrando a fine turno alla sede della Croce Rossa poiché aveva accompagnato un paziente che necessitava di dialisi all’ospedale Giovanni Bosco.

Mentre stava guidando il furgone  ha perso il controllo  ed è stato sbalzato fuori dall’abitacolo. Soccorso dal 118 è stato portato al  Cto in condizioni gravissime e non è stato possibile salvarlo.

Autismo, 100 nuovi casi l’anno in Piemonte

Il Piemonte è una delle poche Regioni in Italia con un Centro per l’autismo degli adulti, ma con 100 nuove diagnosi ogni anno il fenomeno è in forte crescita e manca una rete di assistenza adeguata sul territorio.

“Il Centro per gli adulti con autismo di Torino segue 750 persone ed ha liste di attesa lunghe fino a 12 mesi perché manca il personale – ha riferito Benedetta De Marchis, presidente del Coordinamento Autismo Piemonte, ascoltata in Commissione regionale Sanità (presidente Alessandro Stecco) – Negli altri territori della regione non si è riusciti ad organizzare équipe dedicate in grado di rispondere alle necessità di questa condizione così complessa. Le famiglie di queste persone adulte con autismo si sentono abbandonate, in casi estremi si ricorre al ricovero e ai sedativi”.

Al Coordinamento Autismo Piemonte fanno capo 20 associazioni in rappresentanza di circa mille famiglie che ogni giorno si occupano di un adulto con diagnosi da autismo. Oltre a Torino soltanto a Castellamonte opera un altro centro per autistici adulti che segue 180 casi ma ha soltanto uno psichiatra in servizio un giorno a settimana.

Gli auditi in Commissione Sanità hanno denunciato che anche la situazione della neuropsichiatria infantile è molto peggiorata in questo periodo di pandemia: c’è un notevole problema di personale e di formazione specifica, inoltre quando i ragazzi autistici compiono 18 anni non riescono più a essere seguiti adeguatamente.

Roberto Keller, referente del Centro autismo per adulti della Regione Piemonte, ha spiegato: “Il nostro Centro è stato attivato da più di 10 anni, in altre regioni non c’è affatto. Il fenomeno clinico però in costante crescista: c’è un caso ogni 54 persone. I costi sono molto alti: da 5 a 10 mila euro al mese a persona. Sono costi insostenibili: l’unico modo per gestire il fenomeno è attivare interventi territoriali con tutte le risorse necessarie”.

“Adesso tra le risorse messe a disposizione dal Recovery Plan – ha proseguito il dottor Keller –  c’è un fondo di 50 milioni di euro dedicati all’autismo, di cui il 25% espressamente destinato ai servizi rivolti alla fascia adulta che andranno suddivisi tra le regioni”.

Giancarlo D’Errico, vice presidente FISH Piemonte (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha sottolineato la necessità di utilizzare metodi di co-progettazione per arrivare ad un reale coordinamento con i territori provinciali.

Arianna Porzi, vicepresidente del Coordinamento, ha parlato del Centro di Castellamonte: “Uno psichiatra con sei ore a settimana deve seguire 180 casi: non è stato fatto un investimento nella formazione. Abbiamo chiesto più volte un aggiornamento delle normative. Per fortuna la rete associativa piemontese ha creato alcune équipe specializzate ma sono private: c’è bisogno di convenzioni per evitare che le famiglie si svenino per avere i servizi”.

I consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi (Pd), Andrea Cane (Lega), Monica Canalis (Pd) e lo stesso presidente Alessandro Stecco (Lega) hanno chiesto chiarimenti sulla situazione del servizio per l’autismo degli adulti soprattutto nei piccoli centri, sulla quantità di personale impiegato e soprattutto sulle esigenze di coordinamento territoriale e di collaborazione tra il Tavolo per la disabilità e quello per l’Autismo.