CRONACA- Pagina 1444

Caffè e cibi da asporto, non tutti i commercianti aderiscono

Sono circa 2.000 i pubblici esercizi che da ieri possono avviare il takeaway anche a Torino, 6 giorni dopo il resto del Piemonte.

Anche se molti bar, ristoranti e pasticcerie hanno rinunciato  a servire cibo e bevande d’asporto: troppo complicato capire appieno le disposizioni normative  e soprattutto farle rispettare. Nel caso dei bar si devono  fare le prenotazioni, avere bicchieri di carta e tutto ciò che serve per  un caffè d’asporto. Poi i clienti devono stare 80 metri distanti dal locale per consumare la colazione. Insomma, tanti problemi che fanno desistere parecchi esercenti (e clienti).

Sembravano caramelle ma erano dosi di cocaina

Producevano crack in casa, scoperto il laboratorio della droga, i carabinieri arrestano 4 persone

Nell’appartamento di San Giorgio Canavese, pentole e sostanze da taglio per “cucinare” il crack e la cocaina, stile Breaking Bad.

Cucinavano la cocaina per produrre crack. Un appartamento di San Giorgio Canavese era un vero e proprio laboratorio per la preparazione, il confezionamento e la vendita della droga. E gli arrestati non erano al livello del professor White della famosa serie tv Breaking Bad, ma anche loro si davano da fare nella preparazione della droga con pentole, sostanze da taglio e bilancini di precisione. Alcune persone avevano segnalato ai carabinieri di aver sentito uno strano odore provenire da quell’appartamento e un continuo viavai di ragazzi. Individuato l’alloggio, i carabinieri hanno atteso che uscisse uno dei ragazzi per entrare.  I militari hanno immediatamente percepito un forte odore, quasi irrespirabile. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, in collaborazione con i colleghi delle Stazioni di San Giorgio Canavese, Rivarolo e Castellamonte, hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio, 4 persone, tra i 23 e i 31 anni, di Castellamonte e San Giorgio Canavese. La perquisizione ha permesso di trovare 210 dosi di cocaina, circa 130 grammi, 190 scaglie di crack, circa 90 grammi, e tutto il materiale per il taglio e il confezionamento delle dosi. Le dosi di droga erano camuffate da caramelle con involucro viola.
Sono stati accompagnati in carcere a Ivrea a disposizione AG, in attesa dell’udienza di convalida

Un semaforo anti-coda made in Torino

SMART-Q è un sistema acustico-luminoso per la gestione delle code all’ingresso dei negozi e dei supermercati; un vero e proprio semaforo per permettere ai commercianti di regolamentare l’accesso e a chi è in coda di capire quando è possibile l’ingresso nel locale. Un’idea tanto semplice quanto indispensabile per questa “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus, in cui le parole d’ordine sono turni di ingresso, distanza di sicurezza e dispositivi di protezione.

Potrebbe sembrare poca cosa ma forse non tutti sanno che esiste un’unica azienda in Italia che produce sirene e lampeggianti nel settore industriale e automotive. È Sirena, azienda di Rosta in provincia di Torino: oltre 46 anni di esperienza, 130 dipendenti, oltre 1 milione di pezzi all’anno venduti in 72 paesi in tutto il mondo, con un fatturato di 20 milioni di Euro e un export pari al 50% del totale.

È Sirena a lanciare in questi giorni SMART-Q, un sistema acustico-luminoso autoalimentato per la gestione delle code, facilissimo da installare ed economico.

Proprio come un piccolo semaforo il sistema fornisce un’indicazione, a chi si trova in attesa all’ingresso di punti vendita, farmacie e supermercati, sulla possibilità di entrare o meno, considerando il numero di persone che sono presenti all’interno. Un controllo a distanza regola il semaforo, consentendone l’utilizzo anche se nel punto vendita, per le limitazioni Covid, è presente un solo operatore.

L’idea è piaciuta sia alla GDO sia a piccoli esercizi commerciali italiani e ha già conquistato anche l’estero. Nella sede di Rosta stanno arrivando richieste e ordini dalla Germania, dal Belgio, dalla Francia e dagli Stati Uniti oltre che dal territorio nazionale.

La polizia consegna i tablet agli studenti

La scorsa settimana, la Preside dell’“Istituto comprensivo Pacinotti” di Torino ha contattato il Commissariato S. Donato per ricevere un aiuto nella consegna di 64 tablet alle famiglie dei ragazzi delle quattro scuole del Comprensorio (le elementari Boncompagni, De Filippo e Manzoni e la media Pacinotti) che ne erano sprovvisti.

Visto l’altro numero di beneficiari e considerato il fatto che alcuni risiedono al di fuori del quartiere S.Donato, per la distribuzione, avvenuta ieri, ci si è avvalsi anche dell’aiuto di volontari dell’ associazione ACMOS della rete “Libera”, che si sono occupati della consegna dei tablet alle famiglie che risiedono in altro quartiere; 40 tablet sono stati consegnati presso la sede centrale in via Vidua 3 ai nuclei residenti in prossimità della scuola, sotto la supervisione dei poliziotti del Commissariato; 13 tablet sono stati consegnati direttamente da una pattuglia del Commissariato a casa delle famiglie che risiedono leggermente più lontano dalla scuola. Insieme ai tablet è stata fornita anche una scheda dati per consentire la connessione ad Internet.

In arrivo il gel disinfettante sui mezzi Gtt

I mezzi pubblici torinesi di Gtt , oltre ai contenitori  di mascherine, saranno dotati anche di dispenser di gel disinfettante.

L’azienda torinese dei trasporti Gtt ha in circolazione  510 bus e 105 tram, nel complesso  10 mila corse al giorno  con 1200 conducenti.

Sono inoltre previsti  ulteriori 10 autobus  pronti  in caso di affollamento e  150 addetti, affiancati dai vigili, per presidiare le  fermate più affollate per evitare  assembramenti e fornire informazioni.

Misure specifiche per la linea 4, che per  frequenza è simile a quella dei giorni feriali.

 

(foto: il Torinese)

Piemonte secondo dopo il Veneto per tamponi ogni 100 mila abitanti

I dati della Fondazione Gimbe / «Orgoglioso del duro lavoro svolto in questi mesi e fiducioso di incrementare il numero di tamponi in regione tenendo testa al Veneto». Così L’assessore regionale con delega alle Attività dei Laboratori, Matteo Marnati, commenta l’esito del rapporto della Fondazione GIMBE che ha calcolato il numero di tamponi eseguiti in rapporto agli abitanti collocando il Piemonte al secondo posto prima di Liguria, Emilia Romagna e Toscana.

Analizzato i dati di tutte le Regioni negli ultimi 14 giorni, la Fondazione Gimbe ha rilevato che circa un terzo dei tamponi sono «di controllo» e che il numero di tamponi per 100.000 abitanti/giorno è ancora molto esiguo rispetto alla massiccia attività di testing necessaria nella fase 2. La Fondazione ha quindi raggruppato le Regioni in base al numero di tamponi totali effettuati giornalmente ogni 100mila abitanti. La Media nazionale è di 88 tamponi per 100.000 abitanti/die e il Piemonte con una media di 117 ogni 100.000 abitanti si colloca al secondo posto prima di Emilia Romagna e Liguria.

  • Classe 1 (>250): nessuna regione
  • Classe 2 (130-250): Provincia autonoma di Trento, Valle D’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Friuli-Venezia Giulia
  • Classe 3 (100-129): Piemonte, Emilia-Romagna, Umbria, Liguria
  • Classe 4 (60-99): Lombardia, Marche, Basilicata, Toscana, Molise, Abruzzo, Lazio
  • Classe 5 (<60): Sardegna, Calabria, Campania, Sicilia, Puglia

«Sono orgoglioso del lavoro svolto – ha sottolineato Marnati – abbiamo risalito la china in un momento di grande emergenza. C’è ancora molto lavoro da fare ma non dobbiamo abbassare la guardia, il Piemonte è una grande regione e c’è un grande potenziale di miglioramento. Metteremo a sistema i laboratori per essere pronti a ogni tipo di emergenza».

Quasi 8200 pazienti guariti, ma i contagi stentano a calare. Altre 26 vittime

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 17 di sabato 9 maggio

8195 PAZIENTI GUARITI E 3089 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 8195 (+508 rispetto a ieri): 633 (+20) in provincia di Alessandria, 349 (+8) in provincia di Asti, 433 (+58) in provincia di Biella, 899 (+41) in provincia di Cuneo, 761(+143) in provincia di Novara, 4245 (+209) in provincia di Torino, 351 (+17) in provincia di Vercelli, 446 (+11) nel Verbano-Cusio-Ossola, 78 (+1) provenienti da altre regioni.
Altri 3089 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.331
Sono 26 i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale è ora di 3.331 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 592 Alessandria, 201 Asti, 167 Biella, 274 Cuneo, 284 Novara, 1.491 Torino, 169 Vercelli, 120 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Sono 28.549 (+181 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.723 in provincia di Alessandria, 1.671 in provincia di Asti, 1.007 in provincia di Biella, 2.634 in provincia di Cuneo, 2.468 in provincia di Novara, 14.428 in provincia di Torino, 1.179 in provincia di Vercelli, 1.075 nel Verbano-Cusio-Ossola, 253 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 111 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 143 (+ 3 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.010 (-3 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 11.781.
I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 205.800, di cui 112.800 risultati negativi.
ALLEGATI
In allegato al bollettino sono riportati la tabella riassuntiva dei dati al 9 maggio, gli andamenti dei casi positivi per giorno di diagnosi (distinti per casi in RSA e non) (grafico 1 e 2), gli andamenti casi COVID-19 in Piemonte per data di inizio sintomi (grafico 3) e dei decessi (grafico 4) dal 22 febbraio al giorno 8 maggio.

Da Intesa Sanpaolo fondi per i tamponi negli ospedali piemontesi

Il presidente della Regione Cirio e gli assessori alla Sanità Icardi e alla Ricerca Covid Marnati: “Il nostro grazie per questo nuovo importante sostegno che ci aiuterà a potenziare i tamponi e a dare supporto ai nostri ospedali”

“Uno degli obiettivi prioritari della Regione è potenziare la rete dei nostri laboratori per garantire i tamponi necessari al monitoraggio in sicurezza della fase due. Il supporto che arriva da Intesa Sanpaolo va proprio in questa direzione ed è per noi un aiuto molto importante. Uno dei tanti che i Gruppo bancario ha scelto di mettere a disposizione del Piemonte fin dall’inizio di questa emergenza. Dalle donazioni per i nostri ospedali al supporto per consentirci di anticipare la cassa integrazione in deroga. Di questo siamo grati perché oggi più che mai è fondamentale il sostegno di tutti e il Piemonte ha la fortuna di poter contare anche sulla solidarietà e collaborazione di banche storiche del suo territorio come Intesa Sanpaolo”: con queste parole il presidente della Regione Alberto Cirio insieme all’assessore alla Sanità Luigi Icardi e alla Ricerca Covid Matteo Marnati esprimono il ringraziamento a Intesa Sanpaolo per le due nuove donazioni che sosterranno il Piemonte nell’affrontare l’emergenza Covid-19.

La prima erogazione, per un ammontare di 540.000 euro, è destinata all’Asl Torino3, per la fornitura di strumentazione e di reagenti necessari per la produzione di kit diagnostici Covid-19.

Il secondo intervento, per un ammontare di 600.000 euro, va all’Asl Torino4, per l’acquisto di apparecchiature indispensabili alla gestione di pazienti Covid-19, tra cui 11 ventilatori con doppia funzione di anestesia e ventilazione e una centrale di monitoraggio (inclusi 8 monitor per la terapia intensiva). Quest’ultima strumentazione, in particolare, è stata destinata alle tre rianimazioni dei presidi ospedalieri di Ivrea, Chivasso e Ciriè.

Intesa Sanpaolo aveva già sostenuto per 600.000 euro la realizzazione presso l’Istituto di Candiolo di un nuovo laboratorio di diagnostica e screening Covid-19, a disposizione degli enti pubblici della Regione.

Chiuso supermercato: nessuno indossava la mascherina

Né il titolare né il dipendente al banco indossavano le mascherine obbligatorie. E neppure il cliente presente in negozio al momento del controllo.

Non c’era neppure il gel disinfettante previsto dalla normativa.  Gli agenti di polizia hanno quindi chiuso il market Mridila di via Nizza per mancato rispetto delle disposizioni di legge  anti-contagio.
Multa da 400 euro per il proprietario del negozio.

Ex infermiera muore nello schianto contro un tir

E’ morta una ex infermiera 66enne di Orbassano, dipendente dell’Asl Torino 3,  nell’ incidente stradale avvenuto ieri ad Alice Castello, in provincia di Vercelli.

La donna, che viaggiava sulla propria vettura, si è scontrata con un tir  sulla  provinciale 593.

I vigili del fuoco di Livorno Ferraris sono intervenuti per liberarla dalle lamiere, ma non è stato possibile salvarla.