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Contrabbando di alimenti e alcolici: maxi sequestro

Guardia di Finanza di Torino e Polizia Municipale si sono presentati lo scorso fine settimana in Via Traves nel quartiere Le Vallette dove già dalle prime ore del mattino erano stati installati banchi, bilance e prodotti di vario tipo per essere venduti a cittadini dei Paesi dell’Est Europa

Generi alimentari di ogni tipo: dai prodotti ittici, ai cibi pre-confezionati, carne, insaccati, latticini, scatolame, frutta ma anche sigarette di contrabbando, abilmente occultate dentro i furgoni, nonché alcolici distillati clandestinamente.

E’ questo il quadro apparso ai Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino ed agli Agenti del V Comando Borgo Vittoria/Madonna di Campagna/Lucento/Vallette della Polizia Municipale della 5° Circoscrizione, al mercato abusivo della zona “Continassa”, che si caratterizzava per la presenza di numerosi banchi con la merce esposta in bella vista pronta per essere venduta abusivamente, sotto dei gazebo con tanto di insegna, corredati da espositori e bilance, il tutto, tra l’altro, senza alcuna considerazione della normativa fiscale: nessuna ricevuta fiscale o scontrino, nessuna iscrizione alla Camera di Commercio, tutto abusivo.

Oltre 3 le tonnellate di materiale sequestrato per il quale sono già state avviate le operazioni di distruzione e oltre 11.000 euro il denaro sequestrato in quanto provento illecito delle vendite effettuate nelle prime ore del mattino.

Alle operazioni hanno partecipato anche le Unità cinofile della Guardia di Finanza.

Comminate sanzioni per commercio abusivo e violazione del codice della strada, sino a 100.000 euro; i due autisti dei bus provenienti da Chişinău, in Moldavia, sono stati sanzionati per oltre 4.000 euro per varie violazioni del codice della strada. I mezzi utilizzati, infatti, erano sprovvisti delle dotazioni di sicurezza a bordo, dei documenti di trasporto e non sottoposti a revisione.

6 cittadini moldavi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino per reati di contrabbando di sigarette e di alimenti, nonché commercio di prodotti derivati da processi di distillazione clandestini.

Fermato il pirata della strada che ha investito e ucciso un pedone a Stupinigi

Trovata l’auto danneggiata e sporca di sangue sul cofano

 

 Nella notte si è conclusa la caccia all’autoredell’investimento mortale avvenuto la notte del 19 gennaio scorso a Nichelino, nel torinese, lungo la SP 143 che collega Orbassano a Stupinigi, dove i Carabinieri erano intervenuti rinvenendo cadavere sul ciglio della strada un albanese che oggi avrebbe compiuto 36 anni.

L’esecuzione di accurati rilievi sul posto e l’acquisizione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in tutte le possibili vie di fuga percorribili dall’automobilista responsabile dell’omicidio, hanno consentito ai militari dell’Arma di stringere il cerchio su una golf di colore bianco che, dopo l’urto, aveva lasciato in terra lo stemma di marca staccatosi dall’avantreno. Piccoli dettagli che però hanno fatto scattare presso le carrozzerie del circondario metropolitano ininterrotte e mirate ispezioni da parte di tutti i reparti del Comando Provinciale di Torino. E il controllo di una pattuglia di Carabinieri della Compagnia di Rivoli in un’autofficina di Giaveno ha consentito di trovare la Golfgravemente danneggiata e con tracce ematiche ancora visivamente riscontrabili sul cofano, portata lì nella mattinata del 20 gennaio direttamente dal proprietario che, nella circostanza, aveva riferito all’ignaro carrozziere di aver investito accidentalmente un capriolo. Rintracciato e condotto in caserma l’uomo, un operaio 34enne di Giaveno, messo alle strette ha confessato, raccontando agli investigatori dell’Arma che nel percorrere quell’arteria, probabilmente a causa della nebbia, aveva accidentalmente investito il pedone e accortosi di quanto accaduto, si sarebbe prima fermato a circa 300 metri più avanti senza prestare o richiedere soccorso, per poi ripartire subito dopo in preda al panico e tornare successivamente in prossimità del luogodell’incidente, notando una persona esanime riversa sullacarreggiata.

Sottoposto a fermo di indiziato di delitto e tradotto presso il carcere di Torino, dovrà ora rispondere di omicidio stradale ed omissione di soccorso. L’autovettura è stata invece sequestrata per ulteriori ed approfonditi rilievi tecnici.

FdI: “La sindaca costruisce le fognature per i nomadi”

 Riceviamo e pubblichiamo / MONTARULI-MARRONE (FDI): “ALTRO CHE SGOMBERO”

“Altro che sgombero, Appendino sta costruendo le fognature nuove ai rom”. Ad andare all’attacco della giunta grillina sono la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, e il capogruppo di Fdi in Regione Piemonte Maurizio Marrone, dopo che al campo rom in strada dell’Aeroporto è iniziato il cantiere per i nuovi allacci idrici.

“Altro che progetti di sgombero e di “superamento” degli insediamenti – lancia l’allarme Montaruli -, in questi giorni gli operai mandati dal Comune hanno iniziato i lavori per dotare il campo rom di strada dell’Aeroporto di una fognatura nuova di zecca. Un progetto costoso che necessiterà di mesi di lavori e che conferma i nostri sospetti: Appendino non avrebbe intenzione di superare i campi rom. Chi spenderebbe i soldi pubblici per dotare di una maxi fognatura un campo che si ha in progetto di chiudere? Per fare luce sulla vicenda presenterò un’interrogazione alla Camera, ma Appendino deve rispondere ai torinesi di questa presa in giro. Basta spreco soldi pubblici che vengono destinati perennemente a luoghi poi distrutti e trattati incivilmente. Sgombero subito”. E a chiedere chiarezza e anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte Maurizio Marrone: “I lavori iniziati in strada dell’Aeroporto sono un campanello d’allarme. Come Fratelli d’Italia pretendiamo un impegno chiaro di Appendino allo sgombero totale prima di far uscire dalle casse regionali anche un solo euro. I soldi devono servire per rimuovere da Torino i campi dell’indecenza.  Appendino mica vorrà dalla Regione centinaia di migliaia di euro solo per cambiare il cartello sul cancello del campi rom da ‘insediamento autorizzato’ ad ‘area sosta’”.

Sgominata la banda dei ladri di auto. Neutralizzavano i cani da guardia con lo spray

Dall’alba, in Torino e nell’hinterland torinese, i carabinieri del Comando Provinciale  stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti degli appartenenti a una banda criminale dedita ai furti che utilizzava uno spray all’ammoniaca per neutralizzare eventuali animali da guardia

5 le persone destinatarie dei provvedimenti cautelari. Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di incendio, ricettazione, contraffazione di targhe e furti in abitazione e di autovetture, i reati a vario titolo contestati.Le indagini dei militari hanno documentato oltre 70 furti, di cui 25 in abitazioni, in 24 comuni della provincia di Torino.

Gli indagati sono anche ritenuti i responsabili dell’incendio di un furgone della Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di Saluzzo, commesso il 12 febbraio scorso, a Cavour (TO), mentre era parcheggiato in strada, quale ritorsione per precedenti periodi di detenzione subite da uno dei componenti. È stata, inoltre, sventata una rapina, con servizi ad alta visibilità, già pianificata dalla banda ai danni della titolare di un esercizio di rivendita carni di Villafranca Piemonte (TO). Nel corso dell’attività investigativa sono stati recuperati e restituiti ai legittimi proprietari 11 veicoli rubati, 2 pistole e 2 fucili, rubati in una abitazione, e varia refurtiva (tra cui diverse attrezzature edili e da giardinaggio, orologi, capi di bestiame, penumatici, pannelli fotovoltaici e anche il cancello in zinco di un cimitero comunale).

I carabinieri sono riusciti altresì a disvelare il modus operandi del gruppo che seguiva le programmazioni di feste locali e di rosari per eventi funebri, soprattutto nelle piccole comunità, per rubare dalle auto dei partecipanti le chiavi di casa lasciate incustodite. Prima rubavano le chiavi di casa e i documenti dall’auto, poi andavano a svaligiare l’abitazione.

Pioggia e vento abbattono lo smog, si torna a circolare in città

Stop ai blocchi antismog a Torino  da martedì 21 gennaio

Sono stati pioggia e vento a far calare le polveri sottili dopo oltre 20 giorni di livello oltre i limiti di legge  in relazione ai valori di Pm10.
Conferma l’Arpa Piemonte:  “La presenza di polveri sottili nell’aria di Torino è tornata sotto i livelli di attenzione”. Euro4  ed euro5 diesel ed euro1 a benzina potranno tornare a muoversi  in città e negli 11 comuni della cintura metropolitana.
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LA SALA ROSSA CHIEDE ALLA REGIONE FONDI PER IL TPL E MISURE DI CONTRASTO ALL’INQUINAMENTO

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno con il quale si chiede alla Regione Piemonte che finanzi Gtt per le giornate di blocco di traffico e che adotti misure di contrasto all’inquinamento.

In particolare, il documento che vede come primo firmatario il consigliere Federico Mensio (M5S), chiede alla Regione che vengano erogati i fondi stanziati dal proprio bilancio degli ultimi anni a favore del trasporto pubblico locale, oltre ad uno stanziamento di ulteriori risorse per migliorare il trasporto pubblico, rendendolo gratuito quando vi siano condizioni che portino ad una limitazione della circolazione dei mezzi privati.

Illustrando l’ordine del giorno, Mensio ha evidenziato come il Comune sia in attesa di fondi regionali da 5 anni, per un ammontare di 200 milioni. “Rendere gratuiti i mezzi di trasporto, ha sottolineato, costa 250 mila euro al giorno, una spesa che il Comune da solo non potrebbe sostenere. Il tema, ha sostenuto, va affrontata a livello nazionale e regionale, tanto più che l’Italia, dal 2011, ha pagato 589 milioni di multe all’Unione Europea, per cinque procedure di infrazione”.

Bivaccano a Torino Esposizioni: denunciati

Sei cittadini stranieri segnalati per invasione di edificio

Nei giorni scorsi , gli agenti del Commissariato Barriera Nizza hanno effettuato un controllo nelle aree in stato di abbandono dell’ex locale “La Rotonda” e di “Torino Esposizioni”.
Durante la fase di perlustrazione di quest’ultima struttura, è stata individuata una parete in cartongesso divelta che permetteva l’accesso ai piani superiori. Qui, gli agenti hanno trovato le porte di due locali chiuse. Nelle due stanze gli agenti hanno trovato 5 cittadini marocchini che stavano dormendo. All’interno di entrambi i locali i poliziotti hanno trovato sostanza stupefacente. In un locale poco distante, gli agenti hanno riscontrato la presenza di una sesta persona: un cittadino tunisino. Alla luce dei fatti, tutti i cittadini stranieri sono stati denunciati in stato di libertà per invasione di edifici e terreni. Per I 5 cittadini marocchini, invece, è scattata la denuncia in stato di libertà per il possesso della sostanza stupefacente. A seguito di accertamenti è merso che tutti i cittadini stranieri erano inottemperanti all’Ordine del  Questore di lasciare il territorio nazionale, quattro provvedimenti emessi a Torino e due a Biella. Per tale ragione, sono stati tutti denunciati in stato di libertà per la violazione delle norme sull’immigrazione.
(foto: Museo Torino)

Cibo mal conservato: sequestrati 33 chili di alimenti

Giovedì sera, poliziotti del Commissariato Barriera Milanohanno effettuato un controllo nella zona di competenza del commissariato per la verifica dei titoli autorizzativi e delle norme che regolano i pubblici esercizi.

Nel corso dell’attività, cui hanno concorso circa 30 operatori appartenenti al Commissariato di zona, al Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte e valle d’Aosta”, all’Unità Cinofila ed alla Polizia Municipale, Sezione Amministrativa, sono state tratte in arresto 2 persone.

Si tratta di due cittadini stranieri, un gabonese di 34 anni ed un senegalese di 23, che durante il controllo a due diversi locali, alla vista dei poliziotti, hanno deglutito alcune dosi di sostanza stupefacente.

In via Monte Rosa, invece, è stato sottoposto a controllo un African Market per il quale non era mai stata concessa la licenza.Per l’apertura dell’esercizio senza preventiva autorizzazione è stata comminata alla titolare del market, una cittadina nigeriana di 41 anni, una sanzione di 4000 €. All’interno del locale, gli agenti hanno inoltre riscontrato la presenza di 33 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione, che sono stati sottoposti a sequestro. La titolare è stata, inoltre, denunciata per furto di energia elettrica, in quanto personale dell’IRETI ha verificato l’allaccio abusivo alla corrente elettrica per l’alimentazione di 4 grossi frigoriferi per bevande, tre congelatori a pozzetto, la televisione, il condizionatore ed altre apparecchiature.

Complessivamente, sono stati controllati 3 esercizi pubblici ed uno stabile privato in via Brandizzo. Qui, nei locali cantine, l’unità cinofila ha rinvenuto una busta di plastica con all’interno un quantitativo di 490 grammi di marijuana.

Coppia di anziani investiti sulle strisce, lei muore dopo una settimana

Cronache dal Piemonte / IL MARITO E’ ANCORA ALL’OSPEDALE

E’ successo a Novi a S. Stefano: la Procura indaga l’investitore per omicidio e lesioni stradali gravi e per omissione di soccorso. Effettuata l’autopsia. Mercoledì i funerali

 

Riceviamo e pubblichiamo dallo studio legale 3A

Coppia di ultraottantenni travolta sulle strisce pedonali appena fuori dalla chiesa dalla vettura di un altro anziano, che per di più non si è fermato: la donna, Maria Verdina Salis87 anni, è spirata dopo una settimana di agonia per i fatali politraumi riportati; il marito, Marino Della Chiesa, 91 anni, è ancora ricoverato all’ospedale. I familiari della vittima sono assistiti da Studio3A.

Il gravissimo fatto di cronaca si è verificato a Novi Ligure, (Alessandria), nel tardo pomeriggio del giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre 2019, attorno alle 18. I due coniugi erano appena usciti dalla messa nella chiesa di Sant’Antonio, a un isolato di distanza dalla loro abitazione, e stavano rincasando quando, attraversando viale della Rimembranza, regolarmente sulle strisce pedonali, sono stati falciati dall’auto condotta da M. G. C., 84 anni, pure lui di Novi Ligure, che però non si è fermato a prestare soccorso ai due pedoni, lasciandoli al loro destino: all’automobilista si è potuto dare un nome solo in un secondo tempo. Sull’incidente procedono i carabinieri della locale stazione, che hanno subito visionato le immagini delle telecamere posizionate nella zona.

I due anziani sono stati trasportati in gravi condizioni all’ospedale cittadino, dove però, purtroppo, la signora Maria Verdina non ce l’ha fatta: è deceduta il 2 gennaio. Il marito per fortuna è fuori pericolo, ma ha riportato traumi pesanti, anche in ragione dell’età molto avanzata, tra cui la frattura di alcune costole che gli hanno causato, come complicazione, una brutta polmonite: è tuttora ricoverato nel reparto di Medicina dell’ospedale di Chivasso, dove risiede uno dei figli della coppia, che in questo modo può assisterlo meglio.

La Procura di Alessandria, per il tramite del Pubblico Ministero, dott. Andrea Trucano, ha aperto un procedimento penale a carico dell’investitore per i gravi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali gravi, entrambi con l’aggravante della fuga, e di omissione di soccorso e ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima, nominando quale proprio consulente tecnico d’ufficio la dott.ssa Silvia Visonà, della sezione di Medicina Legale e Scienze Forensi dell’Università di Pavia: l’incarico è stato conferito venerdì 17 gennaio 2020 presso gli uffici di corso Crimea e l’esame è stato effettuato subito dopo all’ospedale di Novi Ligure.

familiari della vittima, sconvolti dalla tragedia, per fare piena luce sull’incidente, essere assistiti e ottenere giustizia, attraverso il consulente personale dott. Giancarlo Bertolone, si sono affidati a Studio 3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che si è subito attivato per recuperare tutta la documentazione relativa al tragico sinistro e ha messo a disposizione come consulente medico legale di parte per partecipare alle operazioni peritali la dott.ssa Elena Azzalini, di Milano.

Oggi, lunedì 20 gennaio 2020, è arrivato il nulla osta e i congiunti della vittima hanno finalmente potuto fissare la data dei funerali, che saranno celebrati mercoledì 22 gennaio, alle ore 15.30, nella stessa chiesa della parrocchia di Sant’Antonio da dove Maria Verdina Salis era appena uscita prima del tragico investimento e dove da anni, con il marito, era impegnata nel coro che anima le funzioni: martedì alle 19 sarà anche recitato il rosario.

Originaria di Alghero, in Sardegna, come il marito, la signora Salis risiedeva da quasi sessant’anni, dal 1962, a Novi Ligure, dove si era trasferita con il consorte, dipendente dell’allora Italsider. Ha fatto per tutta la vita la casalinga prendendosi cura del marito e dei due figli e, come detto, era molto conosciuta e ben voluta tra la comunità anche per il suo impegno in parrocchia. “Una moglie e una madre molto premurosa e amorevole e una persona gioviale” la piange il figlio Luigi. Oltre al marito Marino Della Chiesa e al figlio LuigiMaria Verdina Salis lascia un altro figlio, Marco. Dopo le esequie sarà tumulata nel cimitero di Novi.

 Nicola De Rossi

Sicurezza, aumentati i controlli nelle stazioni ferroviarie

La Polizia Ferroviaria, in attuazione delle direttive ministeriali e provinciali di massima allerta dei servizi anche in ragione del delicato scenario a livello internazionale, ha intensificato  i servizi di prevenzione e vigilanza nelle stazioni e sui treni a livello interregionale, potenziando i dispositivi di sicurezza per la tutela dei viaggiatori

 

I dispositivi di monitoraggio e controllo hanno interessato le stazioni di entrambe le regioni, sia quelle principali che gli scali minori e sono stati estesi anche a bordo treno con l’impiego del personale del Nucleo Scorte. Nella stazione di Torino Porta Nuova sono stati controllati diversi esercizi commerciali e una particolare attenzione è stata rivolta al deposito bagagli con l’utilizzo di metal detector.

Gli agenti Polfer dello scalo di Torino Porta Susa hanno individuato e denunciato due ragazzi, responsabili di danneggiamento perpetrato a bordo di un treno regionale sulla tratta Milano-Torino. I giovani avevano scaricato diversi estintori posti in alcune carrozze e tagliato alcuni sedili. Accompagnati in Ufficio per gli accertamenti, sono risultati entrambi italiani, di origine straniera, con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio. Uno dei due era in possesso di martello frangivetro asportato da un convoglio, un coltello a serramanico di 10 cm e sostanza stupefacente. La sequenza dei danneggiamenti è stata filmata dall’altro ragazzo con il proprio cellulare; i video sono stati acquisiti dalla polizia per gli ulteriori accertamenti investigativi. I due ragazzi sono stati denunciati per danneggiamento aggravato, furto aggravato e porto abusivo d’armi.

Nella stazione di Arquata Scrivia (AL) il personale della Polfer di Novi Ligure ha denunciato un quarantottenne marocchino per esercizio arbitrario delle proprie ragioni, a seguito di un intervento per un diverbio.

All’esito dei servizi disposti sono state identificate 746 persone, di cui 145 positive in Banca Dati,  188 straniere e 42 minori; con un totale di 245 servizi di scorta per un totale di 49 treni scortati con personale a bordo lungo tutta la tratta regionale; controllati in modo mirato alcuni esercizi commerciali presenti negli scali ed inoltre sono stati effettuati controlli ai bagagli sia con un servizio di filtraggio all’arrivo dei convogli che presso i depositi bagagli presenti in stazione.

Furti e zuffe, sospesa licenza a discoteca

Personale del Commissariato Barriera Nizza ha notificato al titolare di una discoteca sita in corso Massimo d’Azeglio 9 il provvedimento di sospensione della licenza per giorni 10 emesso dal Questore di Torino, con contestuale chiusura dell’esercizio

Una settimana fa, personale del Commissariato Barriera Nizza era intervento presso il locale per la segnalazione di una rissa. Sul posto, gli agenti avevano riscontrato la presenza di un addetto alla sicurezza ferito al volto. Gli agenti, successivamente, avevano appreso che due giovani, a seguito della lite con il “buttafuori”, si erano recati in ospedale per le contusioni subite. Il parapiglia aveva coinvolto diverse persone.

A fine dicembre i poliziotti erano già intervenuti nel locale, per l’aggressione subita da un giovane da parte di ignoti. Nella circostanza, il giovane cliente aveva riportato la frattura orbitaria dell’occhio sinistro giudicata guaribile in 30 giorni. Una volta in ospedale, la vittima si era anche avveduta di non avere più con sé il suo cellulare. Nel corso dello stesso intervento, un ragazzo aveva riferito ai poliziotti di essere stato colpito da un addetto alla sicurezza. Inoltre, due persone erano state denunciate perché trovate in possesso di un portafogli sottratto a un avventore presente in sala.

In un controllo del locale effettuato a inizio novembre, gli agenti del commissariato accertarono l’assenza di un servizio idoneo per monitorare costantemente la capienza delle persone. Anche in un successivo controllo, erano state riscontrate irregolarità nella conduzione dell’attività: il superamento della soglia massima di persone presenti nel locale e l’impiego di due addetti ai servizi di controllo non iscritti nell’albo prefettizio.

Il Questore di Torino, sulla scorta degli interventi effettuati, ritenendo che la discoteca rappresenti una turbativa al normale svolgimento della vita collettiva e per l’incolumità delle persone, ha disposto la sospensione della licenza con chiusura al pubblico.