CRONACA- Pagina 1438

Pasticcere morto per il virus, i colleghi raccolgono soldi per la famiglia

E’ morto a causa del coronavirus e i colleghi della pasticceria in cui lavorava hanno fatto una colletta per aiutare la sua famiglia

Questa storia è stata raccontata su Facebook dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino, che  ha fatto visita alla pasticceria, un locale molto noto nel quartiere di Barriera di Milano.

“Non so se in 37 anni di attività abbiano mai visto un periodo così difficile, ma ho visto tanta forza e tanta voglia di ricominciare – ha scritto Appendino – Non prendiamoci in giro, la Fase 2 è dura: al netto degli entusiasmi e di tutto quello che di bello si può dire significa nuove, difficili, abitudini e sacrosante regole sanitarie da rispettare”

Multa alla gelateria, troppa gente in coda

I vigili urbani hanno multato la Gelateria Lucco di via Luini per 280 euro e hanno fatto andare via i clienti

Troppa gente in coda, secondo loro. Il titolare sostiene che c’erano sì oltre 100 persone, ma tutte distanziate in attesa di prendere il gelato. E pubblica un lungo sfogo su Facebook, che riportiamo di seguito integralmente:

LA RIPRESA DIFFICILE
Amo Torino e i torinesi, mi sono sempre impegnato per dare alle persone che entrano nella mia gelateria il miglior gelato artigianale. So fare questo, è il mio lavoro da sempre e ne sono orgoglioso. Negli anni ho visto sorrisi di mamme, di bambini e di persone anziane che chiedevano la loro torta con tantissime candeline. Le stesse persone che forse si sono ritrovate in questi ultimi due week-end fuori dalle gelaterie per ritirare il loro TAKE AWAY.
Persone ed amici che sentendosi un po’ più “liberi” (fase 2) di uscire a comprare qualcosa di dolce per rallegrare la settimana si sono trovati in una situazione imbarazzante.
Erano in fila cercando di organizzarsi per mantenere le distanze ed aspettavano il loro turno. Ma la legge è legge (uguale per tutti?) … questo è un assembramento!
Forse io dovevo trasformarmi da semplice gelatiere, quale sono, in supereroe armato di metro e organizzare militarmente la fila.
Quelle persone che voi definite assembramento sono clienti, amici, sono uomini e donne che sanno cosa significa stare distanti per evitare il contagio.
Sono quelli che due mesi fa quando si è detto di stare a casa hanno rispettato le regole.
Io sto dalla loro parte, perchè sono certo che quando tutto questo sarà finito quelle persone torneranno e saranno sempre più numerose.
Grazie Torino.

Regione, in arrivo le linee guida per i test sierologici

“In settimana la Giunta regionale presenterà le proprie linee guida per i test sierologici”. Lo ha annunciato  l’assessore alla Sanità Luigi Icardi in apertura dell’aggiornamento sull’emergenza Coronavirus in quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco

La questione era stata posta da Mauro Salizzoni – intervenuto per il Pd con i consiglieri Monica CanalisDomenico RossiDaniele ValleDiego Sarno e Domenico Ravetti – che appunto chiedeva notizie circa esami sierologici svolti nei laboratori pubblici o privati. “Abbiamo anche sollecitato al Ministero della Sanità, a nome delle Regioni, l’emanazione di linee guida nazionali per sapere come agire in caso di esito positivo” ha aggiunto Icardi.

A inizio seduta l’assessore aveva spiegato che “il sistema di monitoraggio sull’andamento della fase 2 dell’emergenza Covid-19 in Piemonte viene realizzato su tre livelli: a livello nazionale attraverso gli indicatori definiti dal Ministero; a livello regionale attraverso indicatori più specifici individuati dal professor Vineis e a livello di feed back attraverso le riunioni della Cabina di regia messa in campo dalla Giunta che riunisce prefetti e sindaci dei capoluoghi di provincia, per evidenziare progressi ed eventuali criticità”.

In merito alla richiesta di Marco Grimaldi (Luv) su come superare il modello delle Rsa nella gestione post Covid-19, l’assessore ha risposto che “il ricorso agli alberghi è utile quando il paziente sia in condizioni di sicurezza. In tutti gli altri casi è necessario che l’anziano non autosufficiente abbia a disposizione personale sanitario e la possibilità di accedere in tempi rapidi alla terapia intensiva o semintensiva in caso di ricadute, come sta avvenendo all’ospedale di Verduno e alle Ogr”.

Sulla necessità di tutelare i pazienti psichiatrici affetti da Covid-19, sottolineata da Sean Sacco (M5s), Icardi ha dichiarato che l’assessore al Welfare sta provvedendo alla stesura di un apposito protocollo.

Carlo Riva Vercellotti (Fi) che lo ha interrogato sulla riforma della Sanità piemontese che prenderà il via in seguito alle riflessioni degli esperti che stanno studiando le strutture ospedaliere e le esigenze del territorio, l’assessore ha assicurato che “si procederà per gradi e nulla verrà realizzato senza la condivisione di un progetto complessivo”.

Prorogata la chiusura dei giochi per bimbi nei parchi

È prorogato il divieto di accesso alle aree gioco dei bambini e agli spazi pubblici per le attività sportive (campi calcio, calcetto, basket) situati all’interno dei parchi e dei giardini cittadini.

Lo stabilisce un’ordinanza firmata ieri sera dalla sindaca Chiara Appendino.

“Il provvedimento che proroga lo stop è stato deciso nell’ attesa di ricevere chiarimenti governativi sull’applicazione dell’Allegato 8 al Dpcm dello scorso 17 maggio al fine di garantire la tutela della salute di bambini, adolescenti e di tutti gli utilizzatori di tali aree”, spiega l’assessore Alberto Unia.

Tra i punti che andranno risolti quelli relativi all’obbligo di sanificazione quotidiana e alla presenza costante di addetti che monitorino il rispetto delle regole.

Nascondeva la refurtiva nella stanza da letto

L’inseguimento delle Volanti conduce ad una preziosa scoperta

Era parso molto sospetto che l’uomo, all’alt dei poliziotti, non si fosse fermato. Sabato  pomeriggio, nel quartiere Madonna di Campagna, quello che doveva essere un ordinario controllo di polizia che avrebbe comportato tutt’al più una sanzione per mancata osservanza delle misure anti CoVid-19, porta invece all’arresto di  un cittadino marocchino per ricettazione. Un dettaglio colpisce l’attenzione degli agenti: un pezzo di scotch di colore nero trasforma la prima lettera della targa da “F” a “E”. Sottoposto a controllo, l’uomo presenta diversi precedenti specifici che inducono gli operatori della Squadra Volante ad effettuare una perquisizione del suo domicilio: all’interno della camera matrimoniale i poliziotti hanno rinvenuto ingenti quantità di merce di valore (orologi, diversi monili in oro, occhiali da sole, sacche da golf, macchine fotografiche, attrezzatura medica, attrezzatura edile e meccanica, racchette da tennis, scarpe da donna griffate ed altro). Tra il materiale digitale rinvenuto, una chiavetta usb ed un lettore DVD con all’interno un cd per bambini: grazie alle indagini svolte, i rispettivi proprietari sono stati rintracciati e contattati per la restituzione; erano stati oggetto di furto dalle loro auto mesi prima. L’uomo, un cittadino marocchino di 34 anni qui regolarmente residente, è stato tratto in arresto per ricettazione e resistenza  a pubblico ufficiale.

Caso Pasquaretta -Salone del Libro, sindaca verso l’archiviazione

Archiviazione della posizione della sindaca Appendino nel  procedimento in cui aveva ricevuto un avviso di garanzia per concorso in peculato. Questo sarebbe l’orientamento della procura di Torino sulla vicenda dell’ incarico di consulenza per la Fondazione del Salone del Libro  nel 2017 affidato al suo  portavoce di allora, Luca Pasquaretta (nella foto).

La sindaca, ascoltata dai magistrati, aveva sostenuto  che l’incarico gli era stato assegnato contro la propria volontà. Il  17 febbraio gli inquirenti hanno ascoltato una funzionaria del Comune, la quale ha detto di non avere avuto contatti con la sindaca in quell’occasione e che la Fondazione aveva richiesto la collaborazione di Pasquaretta come supporto organizzativo e non addetto stampa. Pasquaretta per l’incarico ebbe  un compenso di cinquemila euro che poi restituì, ed è tra gli indagati.

Ai domiciliari Alex, il diciottenne che sta preparando la maturità

Alex Pompa, il ragazzo diciottenne che si trova in carcere per l’omicidio del padre, da lui ucciso a coltellate nella notte del 30 aprile, nella casa di Collegno (nella foto), per difendere  la madre dalle aggressioni ripetute, ha ottenuto i domiciliari dal tribunale del riesame di Torino.

Li passerà a casa di uno dei compagni di classe che avevano proposto di ospitare il ragazzo.

Alex in questi giorni di carcere ha studiato in carcere per prepararsi all’esame di maturità. La difesa del giovane aveva  presentato un memoriale con centinaia pagine e di messaggi audio che dimostrerebbero i continui atteggiamenti aggressivi del genitore.

Vendeva senza autorizzazione kit per test anticorpi

Su un sito web venivano pubblicizzati e venduti “Kit test anticorpi” per il COVID19. Peccato però che i tutti i dispositivi in vendita fossero privi di ogni sorta di autorizzazione medica da parte delle autorità sanitarie Italiane. Un trentenne italiano rivendeva i prodotti attraverso un sito internet creato ad hoc. “…sono per uso personale… la mia è un’attività di studio sui prodotti…”.  Queste le sue parole.

La Guardia di Finanza di Torino, dopo una breve indagine, ha scoperto che l’uomo, residente nel torinese, acquistava da una società cinese i kit test anticorpi covid19, che sarebbero serviti, secondo quanto reclamizzato, a testare la presenza o meno di      anticorpi al virus.

Ingegnosa l’attività di marketing scoperta dai Finanzieri del Gruppo Torino. Una volta giunti in Italia, l’uomo piazzava i dispositivi medici su un sito web realizzato per l’occasione, dove, nel dettaglio ne descriveva l’utilità e promuoveva la loro vendita. Dal sito web, con una serie di passaggi, si accedeva ad un contatto telefonico riconducibile allo stesso soggetto il quale, dopo aver raccolto l’ordine, recapitava i prodotti direttamente al domicilio dell’acquirente.

Tutti i kit, come detto, erano commercializzati e reclamizzati al pubblico senza alcuna autorizzazione del Ministero della Salute nonché sprovvisti delle previste certificazioni CE, necessarie a garantirne l’attendibilità.

Un centinaio i test anticorpi COVID19 sequestrati mentre il trentenne, senza un’occupazione fissa, è stato sanzionato per aver immesso in commercio i dispositivi medico-diagnostico in vitro senza alcuna certificazione nonché per aver pubblicizzato gli stessi senza autorizzazione.

Rischia sanzioni sino a 130.000 euro.

Furto in chiesa, tre ragazzi denunciati dai Carabinieri

Dal Piemonte / Nei giorni scorsi, a seguito di una rapida attività di indagine, i militari della Stazione Carabinieri di Castelnuovo don Bosco (AT) hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria tre ragazzi italiani poiché resesi responsabili di furto presso la Chiesa dei Santi Castelnovesi di Castelnuovo don Bosco.

I responsabili, tutti maggiorenni con un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, già conosciuti ai Carabinieri del luogo, approfittando dell’assenza dei fedeli e forzando le porte di accesso si sono introdotti nei locali della chiesa impossessandosi di un computer, due mixer audio ed alcuni microfoni utilizzati dagli ecclesiastici per celebrare la messa.
I rumori però, hanno attirato l’attenzione di alcuni religiosi che si trovavano all’interno della chiesa, costringendo i malfattori a darsi alla fuga riuscendo tuttavia a portare via la refurtiva. Le indagini, anche grazie all’aiuto di alcuni abitanti del luogo che avevano notato i presunti autori fuggire, hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e di individuare gli autori del reato. I ragazzi sono stati quindi denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Asti e dovranno rispondere del reato di furto aggravato.Il materiale asportato è stato interamente recuperato e prontamente restituito al parroco il quale potrà ritornare in breve tempo a celebrare messa.

In città aperti nove negozi su dieci

Secondo le associazioni Ascom e Confesercenti il  90% dei negozi a Torino ha riaperto  tra ieri e oggi

In tutto 1.400  a Torino e  2.600 se si considera tutta l’area metropolitana, compresi i centri commerciali.

Le due associazioni di categoria fanno sapere che non sembra ci siano esercenti che intendono  non riaprire, alcuni attendono per completare l’adeguamento dei locali alle nuove norme. Ma la preoccupazione è diffusa  perché la liquidità è limitata e temono di non farcela. I saldi, su richiesta dei commercianti, sono rinviati al primo agosto. Ha riaperto anche la maggior parte di barbieri, parrucchieri e dei centri estetici. Bar e ristoranti riapriranno da sabato prossimo 23 maggio.

(foto: il Torinese)