CRONACA- Pagina 1435

Tentano il furto di Sambuca e Malibu

Un arresto e una denuncia della Polizia

Hanno sottratto dagli scaffali diverse bottiglie di alcolici, celandole sotto gli indumenti, e sono giunti alle casse pagando solo una lattina di birra. È accaduto mercoledì pomeriggio all’interno di un supermercato di via Livorno. La scena era stata osservata dall’addetto alla sicurezza che ha fermato i ragazzi solo una volta raggiunte le barriere antitaccheggio. I due, essendosi dimostrati sin da subito collaborativi ed avendo consegnato spontaneamente il maltolto, su richiesta della proprietà, sono stati lasciati liberi di andare senza contattare le Forze dell’Ordine. Ma, il passo claudicante di uno dei due ha fatto insospettire il vigilantes. Il ventisettenne italiano, chiamato in causa, ha negato ogni sospetto dicendo di avere un tutore che gli impediva dunque di camminare bene, e quando l’addetto alla sicurezza ha iniziato ad essere insistente quest’ultimo ha cambiato versione dicendo di nascondere dello stupefacente. Il racconto non ha convinto l’operatore. All’ennesima richiesta di poterlo controllare l’uomo si è innervosito e lo ha spintonato nel tentativo di guadagnarsi la fuga, ma, non riuscendoci, ha deciso di consegnare la bottiglia di sambuca che nascondeva all’interno di uno scarponcino all’altezza della caviglia. In attesa dell’arrivo della Polizia l’uomo ha perso il controllo e ha aggredito i presenti e nel compiere l’azione ha strappato la giacca ad un dipendente intervenuto per fermarlo. Tutti i tentativi di riportarlo alla calma sono falliti, compresi quelli del suo complice. Gli agenti della Squadra Volante, intervenuti al Parco Dora, hanno arrestato il 27enne per tentata rapina, mentre l’amico, un ventiquattrenne italiano, non avendo preso parte alle aggressioni, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentato furto ma anche sanzionato per Oltraggio a Pubblico Ufficiale per aver offeso gli agenti una volta raggiunti gli uffici di Polizia. Il valore delle quattro bottiglie di liquori asportate è stato stimato per circa 55 euro. Entrambi hanno precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e violazione delle norme in materia di stupefacenti. L’arrestato, trovato in possesso di due frammenti di hashish, è stato anche sanzionato amministrativamente per la detenzione dello stupefacente.

Corsa extra in Questura. Denunciato per non aver pagato il taxi

 

Venerdì pomeriggio a un tassista viene incaricato di una corsa dalla sua centrale operativa: deve prelevare tre clienti in via delle Pervinche.

Dopo essersi recato sul posto e aver fatto salire i clienti a bordo del taxi, questi gli indicano come destinazione via Pianezza. Il tassista li accompagna, ricevendo come indicazione di attendere il ritorno di due delle tre persone nel frattempo scese dall’auto. Al loro ritorno, in due si fanno riaccompagnare in via delle Pervinche, il terzo, invece, dopo che i due hanno abbandonato il veicolo, indica come destinazione finale via delle Magnolie. Dopo aver accompagnato il cliente sul luogo richiesto, il tassista richiede il pagamento della corsa, 20 euro. Il cliente si rifiuta di pagare sostenendo di non avere contanti con sé e di essere convinto che i suoi compagni di viaggio abbiano già pagato.

Il conducente del taxi dice al suo interlocutore che, nel caso in cui non venga pagato, farebbe intervenire la Polizia. Di tutta risposta, il cliente gli dice può fare quello che gli pare, che può portarlo presso qualsiasi ufficio di Polizia, certo che non incorrerà in alcuna sanzione. Presto fatto, il tassista prende in parola il cliente e con il suo consenso si dirigono in via Grattoni presso gli uffici della Questura.

Qui personale del Commissariato Centro intervenuto, raccolto il racconto delle parti denunciano in stato di libertà per insolvenza fraudolenta il cliente in concorso con le altre due persone rimaste ignote.

Zona gialla: appello alla responsabilità

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Ieri domenica 31 gennaio era la vigilia del passaggio a zona gialla con allentamento dei divieti anticovid.

E’ stato in molte realtà un disastro perché la bella giornata ha portato la gente ad assembramenti incompatibili con la zona arancione in cui eravamo e con la zona gialla in cui siamo da oggi. E’ stato un segnale pessimo e allarmante di scarso civismo. E spesso c’era gente sprovvista di mascherina. Sono tra i primi infastiditi per i modi e i toni usati dai cosiddetti scienziati che pontificano in tv. Sembrano quasi godere nel descrivere il futuro nero che ci attende, togliendoci ogni speranza di uscire dalla pandemia in tempi ragionevoli, ma, se al di là della loro antipatia, guardiamo a cosa accade all’estero, non è possibile ridurli a Cassandre, annunciatrici di sventure. Tutti i paesi annaspano e sarebbe sbagliato non inquadrare la situazione italiana in quella europea.
Noi abbiamo la sventura di avere un commissario alle vaccinazioni che, dopo il clamoroso insuccesso dei banchi scolastici, sta rivelandosi inadeguato anche per questa delicatissima è fondamentale funzione. I vaccinati sono troppi pochi e i vaccini scarseggiano.
Ma proprio questa situazione che andrebbe rapidamente corretta anche con la sostituzione del responsabile, impone cautela massima. Oggi siamo in zona gialla , ma non possiamo agire come se vivessimo in situazione normale. L’anticipazione di domenica e’ stata allarmante. Tutti dobbiamo renderci conto che siamo in mezzo al guado e basta poco per annullare i sacrifici di mesi di clausura e di rinunce. Se gli irresponsabili ponessero in gioco solo le loro vite , sarebbe cosa di poco conto perché sfoltirebbero la società , mettendo però in crisi le strutture sanitarie che si sono rivelate deboli e inadeguate, a danno degli altri cittadini. Ma qui si tratta di veri e propri untori che contribuiscono a diffondere il contagio ad altri. Abbiamo ben presente cosa e’ successo l’estate scorsa e le conseguenze devastanti derivate dalla leggerezza di troppi. Se gli avvisi non servono, occorre la forza pubblica a farli rispettare e sono necessarie sanzioni adeguate. Qui l’economia non c’entra perché affollare piazze o vie per il cazzeggio non equivale a dar lavoro a negozianti e ristoratori. Sarebbe bello poterci distendere e fare del proprio tempo libero ciò che meglio riteniamo, ma la situazione non lo consente e neppure più Zangrillo si azzarda a dire le cose che diceva con ottimismo nella tarda primavera. Essere in zona gialla può leggermente migliorare la condizione di chi non ha potuto lavorare , ma non può liberalizzare il modo di vivere della massa dei cittadini che debbono capire che la bufera non è passata e può tornare più terribile di prima fino a che il vaccino abbia cambiato le cose.

Nuovo numero telefonico per il call center Covid

POTENZIATO IL CALL CENTER COVID DELLA REGIONE PIEMONTE: DAL 1° FEBBRAIO UN NUOVO NUMERO VERDE PER AVERE RISPOSTE SU TUTTI GLI ASPETTI DELLA PANDEMIA

Da lunedì  1° febbraio, il servizio di call center per l’emergenza Coronavirus, attivato a pochi giorni dall’inizio della pandemia, verrà ulteriormente potenziato con ilnuovo numero verde 800.95.77.95.

Fornirà informazioni 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle ore 20 su tutti gli aspetti legati al Covid-19, dagli adempimenti sanitari per i rientri in Italia alle procedure per isolamento e quarantena, indicazioni per gli operatori di comunità, sedi e modalità di accesso agli hotspot per l’esecuzione dei tamponi e ubicazione degli hotspot scolastici. Sarà inoltre possibile ottenere certificati sugli esiti dei tamponi ed ottenere informazioni sulle normative e le ordinanze regionali per la gestione dell’emergenza. In una seconda fase comunicherà anche i riferimenti necessari per la campagna vaccinale della popolazione. Nei casi di richieste più specifiche, gli operatori metteranno direttamente in contatto il cittadino con l’Asl competente per territorio.

“Il nuovo numero verde per le informazioni sul Covid-19 – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – eredita e potenzia il lavoro del numero verde sanitario della Regione, attivato l’anno scorso nel giro di poche ore dopo il primo manifestarsi della pandemia in Piemonte. Un servizio che nei momenti più critici ha consentito di decongestionare i numeri unici dell’emergenza, rispondendo in modo puntuale ed efficace alle richieste dei cittadini. Ringrazio tutti i volontari che a qualsiasi titolo, in questi mesi, hanno contribuito a mantenere attivo il servizio, con grande spirito di collaborazione e generosità. L’implementazione del nuovo numero verde renderà l’attività strutturale nell’ambito del Dirmei, con schede applicative collegate direttamente alle singole Aziende sanitarie locali”.


Il nuovo numero verde fa capo al Dirmei, il Dipartimento interaziendale Malattie ed Emergenze infettive della Regione Piemonte. Il progetto è stato avviato in forma sperimentale nei mesi scorsi dall’Asl Città di Torino e viene ora implementato per tutto il territorio regionale.

“Sono particolarmente lieto – dichiara Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino – che con il sostegno della Regione si sia realizzato il progetto da noi ideato e avviato”.

“Il nostro obiettivo – afferma Pietro Presti, consulente strategico Covid per la Regione Piemonte – è dare risposte uniformi e tempestive alle richieste e alle domande dei piemontesi. In questa prima fase il numero verde sarà in grado di gestire 2000 telefonate al giorno sulle varie questioni legate all’emergenza Covid-19, che saranno integrate successivamente da altre 1000 chiamate quotidiane per fornire informazioni sulle prossime campagne vaccinali. Ringrazio tutte le persone e le strutture che hanno collaborato a questa nuova estensione e potenziamento del call center regionale Covid, in particolare Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino, e Fabiano Zanchi, responsabile del progetto, oltre a Francesco Pensalfini e Walter Occelli per l’implementazione”.

Insolvente seriale soggiorna in hotel e non paga

Nei giorni scorsi  gli agenti del commissariato San Donato vengono chiamati ad intervenire presso un bed and breakfast in zona Parella, dove un cliente ospite della struttura riferisce di essere in lite con la titolare.

L’uomo, cittadino italiano di 56 anni, racconta ai poliziotti giunti sul posto, di aver soggiornato presso la struttura per cinque giorni e di aver corrisposto il pagamento per il soggiorno ad inizio settimana tramite bonifico. Nonostante questo, la proprietaria, a suo dire, rifiutava di riconsegnargli la valigia. Interpellata la donna, questa riferisce di non aver ricevuto alcun accredito sul suo conto. Il cliente inizialmente dichiara di aver smarrito la propria ricevuta, per poi fornire una nuova versione dei fatti, confessando di non aver mai saldato l’importo in quanto indigente. Da ulteriori accertamenti svolti dagli operatori emerge come l’uomo non fosse nuovo a questo tipo di episodi: nei primi giorni dell’anno era già stato fermato per un caso di insolvenza fraudolenta.

Alla luce dei fatti il reo viene nuovamente denunciato e sanzionato in quanto inottemperante al divieto di effettuare spostamenti tra comuni salvo comprovate esigenze.

Strappa il cellulare dalle mani di una donna, fermato dalle Pegaso

La vittima nel frattempo ne monitorava gli spostamenti dal computer

Sono le 22.30 in zona San Salvario ed una donna sta rientrando alla propria abitazione, ascoltando musica attraverso le cuffiette. Questo non le permette di accorgersi della presenza di un uomo, cittadino gabonese di 21 anni, che improvvisamente sopraggiunge alle sue spalle, strappandole il cellulare dalle mani, per poi scappare via. A questo punto la vittima rincasa, allerta il 112 NUE dell’accaduto e comunica la direzione di fuga dello straniero attraverso la geolocalizzazione attiva sul telefono. Nello stesso attimo, in via Morgari, un uomo viene fermato da una pattuglia delle Pegaso: poco prima era stato visto correre per la strada, comportamento che aveva insospettito gli operatori. Sottoposto a perquisizione, gli agenti rinvengono nella tasca della giacca il cellulare in questione, che scopriranno poi essere oggetto della segnalazione ricevuta contestualmente al controllo.

Il ventunenne, irregolare sul territorio Nazionale e con precedenti di Polizia, viene arrestato per furto con strappo e denunciato per aver fornito false generalità nel corso degli accertamenti.

Ciclista mountainbiker finisce contro albero e muore

Un ciclista mountainbiker è morto oggi dopo aver colpito un albero durante una discesa di downhill.

L’incidente è avvenuto in località Comba Langa, nel comune di Cumiana. I soccorritori del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Ristoratore e clienti multati per violazione norme anti Covid

 Nell’ambito dei servizi di controllo dei carabinieri 

Ad Avigliana, nell’hinterland torinese, i militari della Compagnia di Rivoli sono intervenuti presso un ristorante del luogo, in cui era stata segnalata la presenza di alcuni avventori che stavano cenando in violazione della normativa anticovid. In effetti, all’atto del controllo, all’interno del locale vi erano 19 persone sedute ai tavoli che mangiavano. Si è proceduto quindi a sanzionare amministrativamente proprietario e avventori ed il locale è stato chiuso per 5 giorni

Arresti per maltrattamenti in famiglia

Torino. Controlli del territorio dei carabinieri

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno arrestato 6 persone nelle ultime 48 ore per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, spaccio di stupefacenti e rapina.
In particolare, a Nichelino, nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno eseguito, nei confronti di un 43enne del luogo, una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per maltrattamenti in famiglia ed estorsione. Le indagini, condotte dai militari della Compagnia di Moncalieri, hanno consentito di accertato che l’uomo, dallo scorso luglio, vessava il padre 73enne per ottenere soldi da spendere in stupefacenti. Quasi quotidianamente lo minacciava, arrivando, in alcune occasioni, a colpirlo con calci e pugni allo stomaco pur di ottenere le piccole somme di denaro di cui aveva bisogno (30/40 euro a volta). I maltrattamenti sono andati avanti fino all’inizio di quest’anno, quando la vittima ha trovato la forza di denunciare i fatti dopo un intervento in casa dei carabinieri per l’ennesima aggressione subita.
A Pinerolo, è stato arrestato in flagranza di reato un trentasettenne, residente a Villar Perosa, dopo che è stato sorpreso a pedinare e spaventare la sua ex. La donna aveva già denunciato l’uomo alcuni giorno fa per la stessa ragione. Lo stalker è stato collocato ai domiciliari.
A Verolengo, i carabinieri sono intervenuti nell’abitazione di un 48enne che, dopo essere rientrato in caso ubriaco, aveva iniziato a lanciare oggetti contro la moglie e i loro tre figli. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia mentre La donna e i figli sono stati accompagnati in ospedale per essere medicati e visitati.
A Ciriè, sempre nell’hinterland torinese, nella casa di un 21enne del luogo i carabinieri della Compagnia di Venaria hanno rinvenuto 50 grammi di cocaina, 5 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento dello stupefacente, 900 euro in banconote di diverso taglio, ritenuto provento dell’attività illecita, e 650 euro in banconote da 50 false. Il giovane è stato arrestato per lo spaccio di stupefacenti e denunciato in stato di libertà per il possesso dei soldi contraffatti.
A Torino, nel quartiere Vallette, è stato fermato un altro pusher. L’uomo, un senegalese senza fissa dimora, alla vista dei militari della Compagnia San Carlo, ha tentato di disfarsi di alcune dosi di stupefacente che teneva nascoste nel cavo orale deglutendole.
Infine, sempre a Torino, nel quartiere Centro, nei pressi di un negozio di abbigliamento, i militari del Nucleo Radiomobile hanno bloccato uno straniero che poco prima aveva asportato dei vestiti dall’esercizio commerciale, ingaggiando una colluttazione con un addetto alla sicurezza che aveva provato a impedirne la fuga.

Covid, il bollettino di sabato 30 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 727 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 140 dopo test antigenico), pari al 3,2% dei 23.052 tamponi eseguiti, di cui 16.919 antigenici. Dei 727 nuovi casi, gli asintomatici sono 283 (38,9%).

I casi sono così ripartiti: 135 screening, 374 contatti di caso, 218 con indagine in corso: per ambito: 47 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 73 scolastico, 607 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 226.587 così suddivisi su base provinciale: 20.267 Alessandria, 11.783 Asti, 7805 Biella, 31.226 Cuneo, 17.762 Novara, 118.220 Torino, 8437 Vercelli, 8132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre 1153 a residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1802 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 150 (0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2127(-36 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.088.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.488.856 (+23.052 rispetto a ieri), di cui 1.024.727risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.833

Sono 59 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.833 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1332 Alessandria, 573 Asti, 368 Biella, 1040 Cuneo, 732 Novara, 4.019 Torino, 403 Vercelli, 285 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

205.389 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 205.389 (+823 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 17.892 Alessandria, 10.562 Asti,7076Biella, 28.721 Cuneo, 16.077 Novara, 107.343 Torino, 7702 Vercelli, 7320 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1052 extraregione e 1644 in fase di definizione.