CRONACA- Pagina 1433

Donna pusher gestiva market droga h24

E’ stata arrestata dai Carabinieri. Sequestrati 460 grammi di marijuana, 300 grammi di hashish, già suddivisi in panetti,

 

I carabinieri della Stazione di San Giorgio Canavese (TO) hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio, una donna, S.G., di anni 27, residente a Favria.

Dopo aver scoperto che la donna gestiva il traffico della droga in paese, i carabinieri hanno perquisito la sua casa e hanno scoperto un market della droga aperto h24. Sequestrati 460 grammi di marijuana, 300 grammi di hashish, già suddivisi in panetti, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Ivrea la donna è stata collocata ai domiciliari.

Gregge di pecore decimato dai lupi

Gli agenti del nucleo faunistico-ambientale della Città Metropolitana di Torino sono intervenuti domenica scorsa a San Raffaele Cimena

 

Sei le pecore, di cui cinque morte e una ferita, sono state attaccate  da uno o più lupi.

Sono in corso  accertamenti da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Piemonte. L’attacco è avvenuto all’interno di una recinzione sulla quale  sono stati ritrovati alcuni peli, che saranno utili per individuare la specie. Nel frattempo le analisi effettuate sulla lupa  morta a gennaio a Gassino hanno stabilito, come si pensava,  la morte per soffocamento dovuta ai morsi ricevuti da esemplari di lupi.

Assolta la mamma di Gabriele Defilippi, condannato per il delitto Rosboch

La Corte di assise d’appello di Torino conferma  l’assoluzione di Caterina Abbatista, la madre di Gabriele,  dall’accusa di concorso in omicidio

Fu scoperto nel 2016 l’assassinio di Gloria Rosboch, insegnante di lingue Castellamonte.

Al momento della sentenza la donna è scoppiata a piangere.  Gabriele Defilippi (nella foto) venne  condannato per l’omicidio in un processo parallelo. Abbattista era già stata assolta in primo grado a Ivrea dall’accusa di omicidio. La corte ha  diminuito da 14 mesi  a un anno la condanna per la truffa ordita dal figlio ai danni dell’insegnante. Anche per questa vicenda la donna aveva negato ogni complicità.

Vento fino a 200 km l’ora, alberi caduti e tetti divelti nel Torinese

Prosegue anche su Torino la tempesta Ciara che sta flagellando l’Europa

Sono numerose le segnalazioni giunte ai vigili del fuoco nella notte per  alberi pericolanti e tetti divelti a causa del fortissimo vento che, in montagna, ha toccato i 200 km l’ora.

Gli ambulanti di via Nizza hanno deciso di sospendere il mercato, mentre un  palo della luce è caduto a Giaveno, rami di alberi sono  caduti a Moncalieri.  Nel Cuneese è ancora chiuso lo stabilimento di acque minerali Sant’Anna, il cui tetto è stato scoperchiato dalle raffiche. Al momento non si segnalano feriti o danni gravi alle abitazioni. Le temperature restano elevate – attorno ai 18 gradi –  rispetto alla media stagionale.

Nella foto lamiere divelte in un condominio a  San Salvario.

Operazione antidroga della GdF nella notte: 50 identificati

Serata di controlli da parte della Guardia di Finanza di Torino coordinata dalla Sala Operativa del Comando Provinciale

Un arresto, alcuni giovani segnalati per detenzione di sostanze stupefacenti, una decina di grammi tra hashish e marijuana sequestrati. Una cinquantina le persone identificate. 

 

È il bilancio di una nottata, quella appena trascorsa, che ha visto il personale del Gruppo Pronto Impiego Torino, effettuare una serie di controlli di prevenzione in tutto il capoluogo piemontese, in particolare nei quartieri Vanchiglia e Barriera di Milano.

 

Nei pressi di Corso Vercelli, un giovane non si è fermato all’ALT dei finanzieri dileguandosi a piedi nelle vie limitrofe. Il ragazzo, bloccato poco dopo, è stato riconsegnato ai genitori in quanto minorenne nonché segnalato alla Prefettura poiché trovato in possesso di alcuni grammi di hashish.

 

Poco più tardi, nei pressi del parco Dora un ventisettenne è stato fermato alla guida di un’auto: nelle sue tasche alcuni grammi di marijuana; stessa sorte è toccata ad un suo coetaneo fermato con in tasca hashish.

 

C’è stato lo spazio anche per un arresto. Nel quartiere Santa Rita, nei pressi di Corso Sebastopoli, un equipaggio dei Baschi Verdi, ha notato un uomo che si aggirava tra le auto in sosta. Alla vista dei Finanzieri, l’uomo, un trentasettenne di origini senegalesi, già noto alle forze dell’ordine, è scappato tra le vie limitrofe inseguito dai finanzieri. Una volta raggiunto, l’uomo, poco incline al controllo, ha dato il meglio di sé: prima il rifiuto di farsi identificare poi aggredisce i finanzieri a calci e pugni, che a fatica e solo con l’ausilio dello spray al peperoncino riescono ad immobilizzarlo. L’uomo, arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, è stato rinchiuso presso il carcere Lorusso Cutugno di Torino,

 

L’attività delle pattuglie “117” delle Fiamme Gialle si inserisce nella costante azione di controllo del territorio, tesa a prevenire e reprimere violazioni finanziarie ed episodi di microcriminalità per tenere sempre alto il livello di rispetto della legalità, in favore di tutti i cittadini onesti e rispettosi delle regole.

Il monumento a d’Azeglio e i teppisti ignoranti

Il monumento a Massimo d’Azeglio all’ ingresso del  Valentino tra corso Vittorio  Emanuele e corso Massimo d’Azeglio è stato insudiciato di scritte dei soliti teppisti che non sanno nulla 

Si tratta di gente che non  riesce a distinguere neppure  un monumento e  non sa ovviamente a maggior ragione chi sia stato d’Azeglio. Sono ignoranti, figli della non-scuola di oggi, che non sanno nulla e non sono neppure scientemente consapevoli di oltraggiare una grande figura della storia italiana. D’Azeglio fu uno statista  che  ebbe un ruolo importante nel Risorgimento, un letterato e un memorialista  significativo, un pittore molto apprezzato sopratutto oggi.  Rappresentò con grande dignità  l’anima moderata del Risorgimento,  anche se non ebbe le doti politiche di Cavour. Ebbe però chiaro il limite dell’opera sovrumana intrapresa da Cavour che la sua morte nel 1861 interruppe bruscamente , impedendo al Gran Conte di “fare gli Italiani“. D’Azeglio non scrisse esattamente queste parole, ma questo era il suo lucidissimo  pensiero critico. A Torino gli hanno  anche dedicato un liceo classico che gode di grande fama. Scrivo queste cose non per rendere edotti gli ignoranti  che hanno sporcato il suo  monumento in modo indecente. Essi non capirebbero. Queste cose le scrivo, rivolgendomi ai nostri amministratori che forse sono troppo distratti. Infatti in una città civile avrebbero già provveduto a cancellare e a ripulire  un angolo di storia torinese, piemontese ed italiana molto importante.
Pier Franco Quaglieni
scrivere a quaglieni@gmail.com

Multe alle ambulanze? No, se l’emergenza è certificata

L’assessora alla Viabilità, Maria Lapietra, ha risposto, in Consiglio Comunale, ad una richiesta di comunicazioni avanzata dal capogruppo dei Moderati, Silvio Magliano, in merito alle sanzioni comminate alle ambulanza, tramite la tecnologia Tred

“Per quanto attiene alle violazioni effettuate con mezzi di soccorso”, ha spiegato l’assessora, “la procedura adottata è la stessa utilizzata dai velox fissi di corso Regina Margherita. Le sanzioni vengono inviate agli organi di polizia e di soccorso i quali producono documentazione che attesti la necessità di aver proceduto in situazioni di emergenza. In questo caso, ne deriva l’annullamento del verbale. Qualora gli operatori non verbalizzassero le infrazioni”, ha aggiunto, “commetterebbero un illecito. La procedura adottata non ha mai creato problemi, oggi sembra che sia solo un’associazione ad eccepirla. Ciò conferma che il processo seguito è trasparente e legittimo ed è utilizzato in tutta Italia”.

 

Dopo l’intervento dell’assessora si è aperto il dibattito

Silvio Magliano (Moderati): Sono due le associazioni che evidenziano il problema. Siete passati da due o tre punti di controllo con autovelox alla nuova tecnologia che fa sì che il passaggio col rosso delle ambulanze in emergenza comporti decine di pratiche per le quali l’associazione deve rallentare la propria attività per giustificare gli interventi. Questo reca danno enorme, pensavo che le sanzioni fossero state comminate in assenza di lampeggiante. Per le associazioni significa destinare una persona solo per queste pratiche, un’attività che fa a pugni con il servizio che questi volontari producono. C’è disinteresse per questa attività. E’ inaccettabile una risposta così formale da parte dell’Assessora che non tiene conto neanche dell’apertura fatta dal comandante dei Vigili a mezzo stampa.

Stefano Lo Russo (Partito Democratico): Non abbiamo criticato l’installazione dei Tred in quanto consideriamo la deterrenza di questi strumenti fondamentale per salvare vite. Contemporaneamente però, siamo perplessi sulla concezione che avete tra ente comunale e cittadino. Se i casi segnalati sono molti, la risposta data dall’assessora è una risposta miope e da burocrati. Chi fa volontariato in questo ambito, passa il suo tempo per certificare le emergenze al fine di evitare le multe? Varrebbe avviare il tavolo con le organizzazioni che si occupano di soccorso, come annunciato dal comandante Bezzon.

Raffaele Petrarulo (Lista Civica Sicurezza e Legalità): E’ assurdo che con le tecnologie che ci sono oggi non si possa capire se un mezzo stia svolgendo attività di soccorso. Nei semafori controllati, gli automobilisti fermi al rosso, non si spostano in presenza di ambulanze per timore delle sanzioni che potrebbero derivare dal superamento della linea di arresto. Cerchiamo di capire bene come funziona l’accertamento della sanzione.

Damiano Carretto (M5S): Questa è una polemica inutile. Sarebbe sufficiente che le organizzazioni mandassero giornalmente l’indicazione dei servizi di emergenza effettuati. In questo modo le sanzioni non verrebbero inviate. Dalle immagini, poi, si vede il lampeggiante ma non si può sapere se ci sia la sirena attivata. Non si può esentare a priori tutti i soggetti che effettuano servizi a favore della collettività. Occorre collaborazione.

In chiusura la sindaca Chiara Appendino ha ribadito che gli operatori, nel caso in cui non verbalizzassero, commetterebbero un illecito. Non ci sono ricorsi da fare, viene verbalizzata la violazione, l’associazione certifica l’emergenza e viene annullato il verbale. Questo riguarda anche le forze dell’ordine e i vigili del fuoco. Non c’è nessun intento persecutorio verso alcuna categoria. C’è intenzione da parte del comandante dei vigili di convocare il tavolo allargato anche alle forze dell’ordine per cercare di agevolare un iter amministrativo, sia dal punto di vista della Città sia da parte dei soggetti coinvolti.

 

(dall’ufficio stampa di Palazzo Civico)

Smog, semaforo arancione: mezzi fermi fino a euro 4

E’ di nuovo  livello arancione per le misure antismog

Sono quattro giorni che Arpa Piemonte registra nell’aria di Torino livelli di micropolveri oltre i limiti di attenzione.

Il Comune informa pertanto  che, da martedi 11 e fino a giovedì 13 febbraio, dalle ore 8 alle ore 19 non potranno circolare  auto e mezzi per il trasporto merci con alimentazione diesel e omologazione fino all’ euro 4 compreso. Restano in vigore anche  le limitazioni permanenti previste dall’ordinanza.

 

(foto Liguori)

La tragedia delle foibe: commemorazione al Monumentale

“Oggi la tragedia delle foibe e dell’esodo fanno parte della memoria di tutti gli italiani e della storia del Paese: ricordarla deve rappresentare l’occasione per rafforzare una storia condivisa nella coscienza degli italiani, contribuire alla costruzione di un’identità consapevole delle tragedie del passato, contro ogni pulizia etnica e ogni odio razziale”

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia in occasione della commemorazione per la Giornata del Ricordo, tenutasi questa mattina al Cimitero Monumentale di Torino, presso il Monumento dedicato.

“Le ideologie fondate sulla discriminazione e sulla negazione dell’altro, di qualunque colore politico o religioso esse siano, inevitabilmente conducono alla negazione dei valori dell’uomo” ha aggiunto il presidente dell’Assemblea regionale.

Insieme alle autorità politiche e religiose è intervenuto anche Antonio Vatta, presidente regionale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Questa giornata di grande valore civile, destinata soprattutto ai giovani, è stata istituita da una legge votata dopo un lungo iter da quasi tutti i partiti nel 2004, in coincidenza con il Trattato di pace del 10 febbraio 1947 tra Italia e Jugoslavia che ridisegnava i confini dei due Paesi. Tra le vittime delle foibe ci furono anche numerosi semplici cittadini, colpevoli solamente di essere italiani.

L’altro dramma fu il grande esodo che costrinse centinaia di migliaia di italiani a lasciare la casa e gli affetti per finire profughi in Italia. Celeberrimo il “treno della vergogna”, il convoglio ferroviario che nel 1947 trasportò da Ancona gli esuli di Pola, su cui si scateneranno le invettive e le infamie più brutali

Dipendente del supermercato ruba dalla cassaforte

Arrestato. Si era impossessato di una somma di denaro 

Da tempo che i responsabili del supermercato di via Gaidano si erano resi conto che dal fondo cassa dell’esercizio mancava denaro contante, ammanchi sempre più alti fino a raggiungere la somma di 5800 euro. Tutto ciò fino a giovedì, quando un dipendente del supermercato viene visto entrare in Direzione, stanza dalla quale si accede al locale cassaforte. L’uomo viene colto dal direttore proprio mentre richiude la porta di quest’ultima stanza, fornendo una scusa sulla sua presenza lì. Del fatto viene avvertita la Polizia, nel frattempo, però, il reo un cittadino italiano di 45 anni cerca di disfarsi delle chiavi della stanza cassaforte.

Al loro arrivo gli agenti, fermano l’uomo ed effettuano una perquisizione dei locali Direzione e cassaforte al fine di ricercare eventuale denaro mancante. Le ricerche hanno esito positivo poiché, nella stanza della Direzione trovano, occultata dietro un apparecchio elettronico, una mazzetta fascettata con 100 banconote da 5 euro della quale il reo si era disfatto nel momento in cui il direttore lo aveva sorpreso entrando nella stanza.

A casa del quarantacinquenne, gli agenti della Squadra Volante rinvengono poi altre 5 banconote da 5 euro, di nuova emissione e non usurate, riconducibili a quelle consegnate giornalmente dall’istituto di vigilanza. Per questi fatti, il dipendente del supermercato viene arrestato per furto aggravato e posto ai domiciliari. Tutto il denaro rinvenuto è stato poi riconsegnato all’avente diritto.