CRONACA- Pagina 1420

Il liceo coreutico vuole restare al Teatro Nuovo

“Chiediamo un aiuto a far restare il liceo coreutico Germana Erba, unico in Italia, nella sede attuale e a ristrutturarla adeguando impianti e spazi”. Questo l’appello che il presidente e direttore artistico Fondazione Teatro Nuovo, Gian Mesturino, ha rivolto ai componenti della sesta Commissione, oggi, nel corso di un’audizione.

“Al momento – prosegue Mesturino – viviamo una sensazione di smarrimento, la concessione degli spazi è in scadenza e non sappiamo ancora dove e come sarà possibile garantire la continuità delle attività nei prossimi mesi. Il Comune di Torino ha proposto spazi alternativi assolutamente non adeguati alle esigenze della scuola. Stiamo verificando possibili soluzioni alternative anche nella cintura metropolitana ma andremmo incontro a problemi di collegamento e accesso per molti allievi”.

“Abbiamo di fronte una realtà unica nel panorama regionale e nazionale che non possiamo permetterci di perdere e disperdere – ha esordito il presidente della sesta commissione Paolo Bongioanni – Sarà mia cura organizzare quanto prima un sopraluogo con i componenti della Commissione, per verificare di persona la situazione degli spazi dell’attuale sede di corso Massimo d’Azeglio a Torino e capire, in maniera puntuale, le risorse necessarie per gli adeguamenti strutturali degli ambienti”.

“ll liceo coreutico Erba e le attività che si sviluppano al Teatro Nuovo – ha sottolineato il vicepresidente della Commissione Daniele Valle –  sono un’eccellenza assoluta del Piemonte in Italia. Come Regione dobbiamo farci carico di supportare con maggiori risorse e maggior puntualità nelle erogazioni lo sviluppo delle attività del liceo e intervenire per garantire uno spazio adeguato: rinnovando la concessione e effettuando manutenzioni ormai improcrastinabili”.

Il Liceo coreutico e taetrale, opera della professoressa Germana Erba che ne è stata l’ideatrice con il primo progetto di Liceo Coreutico in Italia, ha ottenuto dal MIUR nel 1995 il riconoscimento della prima sperimentazione coreutica e nel 1998 di quella teatrale. Dal 2000 è Scuola Paritaria, unica nella Regione Piemonte in questo settore.

Regina Margherita, robot asporta tumore al rene e salva una bimba: prima volta in Italia

Per la prima volta in Italia un robot ha asportato in età pediatrica un tumore renale maligno salvando il rene dopo ricostruzione in 3D, presso la Città della Salute di Torino

 

Per la prima volta in Italia ed una delle prime al mondo un robot ha asportato in età pediatrica su una bimba di 4 anni un tumore renale maligno senza rimozione dell’intero rene, dopo la ricostruzione in 3D dell’anatomia della bambina.

La piccola paziente di 4 anni era arrivata al Pronto soccorso dell’ospedale Infantile Regina Margherita prima di Pasqua, aveva la febbre alta e dolori addominali. Un’ecografia ed una TAC  rivelano una massa di circa 4 cm al polo superiore del rene destro.

La bimba viene presa in carico e ricoverata nel reparto di Oncoematologia (diretto dalla professoressa Franca Fagioli). Anche dopo le ulteriori indagini ed esecuzione di Risonanza Magnetica Nucleare la diagnosi non è certa, potrebbe trattarsi di un tumore maligno ma anche di un tumore benigno o di una malformazione  congenita che si è complicata.

Il caso viene discusso in maniera multidisciplinare con gli oncologi, gli urologi pediatrici (dottoressa Simona Gerocarni Nappo) e gli urologi dell’ospedale Molinette (professor Paolo Gontero). La massa è in una posizione di difficile accesso, localizzata tra il fegato, i grossi vasi del corpo (vena cava inferiore) ed i vasi del rene, e non avendo una sicura natura maligna, dovrebbe essere asportata senza dover rimuovere tutto il rene.

Si decide di effettuare in modo sperimentale l’intervento per via robotica con la disponibilità del professor Gontero, esperto di chirurgia laparoscopica e robotica del rene nell’adulto.

La bambina è molto piccola, pesa solo 14 kg, ed al mondo solo pochi interventi simili sono stati effettuati. L’intervento viene accuratamente pianificato, e l’anatomia della bimba ricostruita in maniera tridimensionale (3D) sulla base della TAC e della Risonanza Magnetica effettuate.

Pochi giorni dopo la paziente viene operata con tecnica robotica: il tumore viene asportato completamente ed il rene viene accuratamente preservato.

L’intervento è effettuato dal professor Gontero e dalla sua équipe nelle sale robotiche dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, in collaborazione con gli anestesisti e rianimatori dell’ospedale Infantile Regina Margherita (Direttore dottor Giorgio Ivani) e con il personale infermieristico delle sale operatorie sia delle Molinette che dell’ospedale pediatrico. L’operazione è durata 3 ore ed è perfettamente riuscita. La bambina è stata tenuta in osservazione per 24 ore in Terapia Intensiva del Regina Margherita, ma poi è stata trasferita in reparto di Chirurgia Alta Intensità e dopo soli 4 giorni è andata a casa guarita.  All’esame istologico é risultato essere un tumore maligno, completamente asportato. Adesso la bambina sta bene e proseguirà i controlli medici. Della brutta avventura restano solo 4 piccole cicatrici sull’addome, quasi invisibili.

E’ il felice risultato dell’applicazione della più recente tecnologia in ambito medico (chirurgia robotica e ricostruzione anatomica 3D), e di una perfetta collaborazione ed integrazione tra competenze multispecialistiche dell’adulto e del bambino, quali è possibili avere solo in una struttura come la Città della Salute di Torino, eccellenza piemontese ed italiana.

 

Controlli dei carabinieri, tre persone arrestate e una sala biliardo chiusa

Torino, 12 maggio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati e verificare il rispetto della normativa anti Covid, i carabinieri hanno arrestato tre persone e chiuso una sala da biliardo.

A Chivasso, nell’hinterland torinese, i militari dell’Arma sono intervenuti presso la locale stazione ferroviaria dove un giovane di 20 anni, dopo una colluttazione con un coetaneo, ha bloccato un treno proveniente da Milano e diretto a Torino sedendosi sui gradini d’ingresso di una carrozza. Alla vista dei militari ha opposto resistenza al controllo danneggiando l’autovettura di servizio a calci. Successivamente giunti in caserma ha aggredito fisicamente i militari che lo hanno arrestato. Il giovane è stato inoltre denunciato in stato di libertà per interruzione di pubblico servizio e danneggiamento aggravato.
A Borgone Susa è finito in manette un 26enne, pregiudicato, trovato durante un controllo fuori dalla propria abitazione in violazione alle restrizioni imposte dal regime degli arresti domiciliari cui era sottoposto.
A Moncalieri, stessa sorte è toccata a un 47enne che si è reso responsabile di maltrattamenti nei confronti dell’anziana madre. I carabinieri della locale Compagnia sono prontamente intervenuti presso l’abitazione dell’uomo dove erano stati segnalati degli episodi di violenza nei confronti della donna, 82enne, che è stata trovato in uno stato di forte prostrazione psicologica. Le indagini esperite hanno consentito di accertare come tali condotte andassero avanti almeno da 10 anni nonostante non fossero mai state denunciate. L’uomo è ora in carcere.
Infine a Torino, nel quartiere Mirafiori è stato contravvenzionato il titolare di una sala biliardo che ha consentito a 2 avventori, anch’essi multati, di intrattenersi all’interno del proprio circolo in violazione delle norme anti Covid. L’attività è stata inoltre chiusa per 2 giorni.

Tenta di rapinare un giovane introducendosi a bordo della sua auto

Venticinquenne nigeriano arrestato dagli agenti 

Lo scorso lunedì, attorno alle 4 del mattino, un ventunenne parcheggia la propria auto, rincasando, in via Monte Rosa angolo Porpora; mentre si accinge a scendere, nota un cittadino straniero a bordo di una bicicletta che, dopo averlo incrociato, torna indietro verso di lui con fare minaccioso. Intuite le cattive intenzioni, il giovane cerca di rimettere in moto il mezzo, ma l’uomo è più veloce: lo raggiunge, apre la portiera e si introduce a bordo. Gli chiede del denaro, minacciandolo di accoltellarlo. Il giovane reagisce prima che l’aggressore impugni l’arma e, approfittando del fatto che lo sportello dell’auto fosse rimasto aperto, spinge fuori l’intruso con tutta la forza che ha. L’uomo cade all’indietro e rimane incastrato con le gambe nell’abitacolo. La vittima però riesce a chiudersi dentro e mentre l’aggressore corre via, ne segue la direzione di fuga, avvertendo contestualmente il 112 NUE.

Mentre sono in atto le ricerche dell’uomo, giunge una seconda segnalazione: questa volta è una donna che nei pressi del Parco Sempione, è stata avvicinata dal medesimo uomo a bordo di una bicicletta; sceso dal mezzo, l’uomo le si avvicina, armato di un oggetto affilato in metallo, e le urla qualcosa contro. La vittima fugge a velocità fin quando non incontra una pattuglia della Polizia di Stato già in zona. Il responsabile delle due tentate rapine viene rintracciato poco distante: si tratta di un cittadino nigeriano di 25 anni; con sé ha un arnese da lavoro con un’ascia ed un martello incorporati. Verrà arrestato per le due tentate rapine.

Il bollettino Covid di martedì 11 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 529 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 68 dopo test antigenico), pari al 2,7% di 19.905 tamponi eseguiti, di cui 10.959 antigenici. Dei 529 nuovi casi, gli asintomatici sono 250 (47,3%).

I casi sono così ripartiti: 92 screening, 344 contatti di caso, 93 con indagine in corso; per ambito: 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 76 scolastico, 450 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 356.888 così suddivisi su base provinciale: 28.771 Alessandria, 17.109 Asti, 11.081 Biella, 51.435 Cuneo, 27.435 Novara, 191.190 Torino, 13.260 Vercelli, 12.625 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.471 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.511 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 148 (-13 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1658 (-22 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.880

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.586.001 (+19.905 rispetto a ieri), di cui 1.550.241 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO  11.433

Sono 12 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.433 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.545 Alessandria, 696 Asti, 423 Biella, 1.422 Cuneo, 935 Novara, 5.441 Torino, 509 Vercelli, 367 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 95 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

332.769 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 332.769 (+ 957 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.412 Alessandria, 16.016 Asti, 10.069 Biella, 47.898 Cuneo, 25.676 Novara, 178.821 Torino, 12.308 Vercelli, 11.858 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.366 extraregione e 2.345 in fase di definizione.

Incidente in tangenziale: volontario di 24 anni della Croce Rossa muore a fine turno

L’autista 24enne di un furgone per disabili della Croce Rossa di Beinasco è morto ieri sera  in un incidente sulla tangenziale di Torino.

Stava rientrando a fine turno alla sede della Croce Rossa poiché aveva accompagnato un paziente che necessitava di dialisi all’ospedale Giovanni Bosco.

Mentre stava guidando il furgone  ha perso il controllo  ed è stato sbalzato fuori dall’abitacolo. Soccorso dal 118 è stato portato al  Cto in condizioni gravissime e non è stato possibile salvarlo.

Autismo, 100 nuovi casi l’anno in Piemonte

Il Piemonte è una delle poche Regioni in Italia con un Centro per l’autismo degli adulti, ma con 100 nuove diagnosi ogni anno il fenomeno è in forte crescita e manca una rete di assistenza adeguata sul territorio.

“Il Centro per gli adulti con autismo di Torino segue 750 persone ed ha liste di attesa lunghe fino a 12 mesi perché manca il personale – ha riferito Benedetta De Marchis, presidente del Coordinamento Autismo Piemonte, ascoltata in Commissione regionale Sanità (presidente Alessandro Stecco) – Negli altri territori della regione non si è riusciti ad organizzare équipe dedicate in grado di rispondere alle necessità di questa condizione così complessa. Le famiglie di queste persone adulte con autismo si sentono abbandonate, in casi estremi si ricorre al ricovero e ai sedativi”.

Al Coordinamento Autismo Piemonte fanno capo 20 associazioni in rappresentanza di circa mille famiglie che ogni giorno si occupano di un adulto con diagnosi da autismo. Oltre a Torino soltanto a Castellamonte opera un altro centro per autistici adulti che segue 180 casi ma ha soltanto uno psichiatra in servizio un giorno a settimana.

Gli auditi in Commissione Sanità hanno denunciato che anche la situazione della neuropsichiatria infantile è molto peggiorata in questo periodo di pandemia: c’è un notevole problema di personale e di formazione specifica, inoltre quando i ragazzi autistici compiono 18 anni non riescono più a essere seguiti adeguatamente.

Roberto Keller, referente del Centro autismo per adulti della Regione Piemonte, ha spiegato: “Il nostro Centro è stato attivato da più di 10 anni, in altre regioni non c’è affatto. Il fenomeno clinico però in costante crescista: c’è un caso ogni 54 persone. I costi sono molto alti: da 5 a 10 mila euro al mese a persona. Sono costi insostenibili: l’unico modo per gestire il fenomeno è attivare interventi territoriali con tutte le risorse necessarie”.

“Adesso tra le risorse messe a disposizione dal Recovery Plan – ha proseguito il dottor Keller –  c’è un fondo di 50 milioni di euro dedicati all’autismo, di cui il 25% espressamente destinato ai servizi rivolti alla fascia adulta che andranno suddivisi tra le regioni”.

Giancarlo D’Errico, vice presidente FISH Piemonte (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha sottolineato la necessità di utilizzare metodi di co-progettazione per arrivare ad un reale coordinamento con i territori provinciali.

Arianna Porzi, vicepresidente del Coordinamento, ha parlato del Centro di Castellamonte: “Uno psichiatra con sei ore a settimana deve seguire 180 casi: non è stato fatto un investimento nella formazione. Abbiamo chiesto più volte un aggiornamento delle normative. Per fortuna la rete associativa piemontese ha creato alcune équipe specializzate ma sono private: c’è bisogno di convenzioni per evitare che le famiglie si svenino per avere i servizi”.

I consiglieri Silvio Magliano (Moderati), Domenico Rossi (Pd), Andrea Cane (Lega), Monica Canalis (Pd) e lo stesso presidente Alessandro Stecco (Lega) hanno chiesto chiarimenti sulla situazione del servizio per l’autismo degli adulti soprattutto nei piccoli centri, sulla quantità di personale impiegato e soprattutto sulle esigenze di coordinamento territoriale e di collaborazione tra il Tavolo per la disabilità e quello per l’Autismo.

I carabinieri smantellano la “centrale” della droga della Val Susa

Torino, 11 maggio. Dalle prime ore dell’alba, nella provincia di Torino, oltre 80 carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip del capoluogo piemontese su richiesta del Gruppo criminalità organizzata comune e sicurezza urbana della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone, ritenute responsabili di concorso in estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Susa (TO) tra giugno e novembre 2020, ha consentito di individuare tre distinte piazze di spaccio di hashish e marijuana nella bassa Val Susa, in particolare nei comuni di Borgone di Susa, Sant’Antonino di Susa e Rivoli (TO). Lo stupefacente veniva approvvigionato da fornitori residenti nella città di Torino. E’ stata fatta luce anche sui metodi messi in atto da alcuni componenti del gruppo criminale per estorcere denaro a vari acquirenti morosi.
Nel corso dell’attività investigativa sono stati già arrestati in flagranza 5 pusher e sequestrati complessivamente 11 kg di hashish e 3 kg di marjuana.

Alla rete Anas del Piemonte la gestione di mille chilometri di strade. Lavori per 18 milioni

Nelle prossime settimane graduale avvio degli interventi di manutenzione sulla nuova rete in gestione. E ad aprile attivati con anticipo rispetto alla decorrenza formale lavori per oltre 18,6 milioni di euro. L’obiettivo: migliorare la qualità del servizio con manutenzione omogenea e aumento standard di sicurezza

Con la sottoscrizione del verbale di consegna da parte di tutti gli Enti coinvolti,  è stato formalizzato il rientro nel perimetro di gestione Anas (Gruppo FS Italiane) di circa 1.000 km nominali di strade sul territorio regionale, in esecuzione dei DPCM del 21 novembre 2019. La rete gestita da Anas in Piemonte raggiunge così un’estensione di circa 1.700 km.

Il Piano Rientro Strade ha molteplici obiettivi che riguardano l’ambito della sostenibilità nell’ottica di migliorare la qualità del servizio complessivo offerto agli utenti. Aumenterà l’efficienza della gestione dell’intera rete, con interventi di manutenzione programmata più omogenei tramite il potenziamento degli standard di sicurezza con benefici in termini di accessibilità a tutti i territori e alle aree interne. Inoltre, l’accentramento delle competenze in un unico gestore, che ha un unico core business, eviterà la frammentazione delle competenze nella gestione delle strade e dei trasporti.

Al fine di intervenire il prima possibile su alcune infrastrutture che necessitano di intervento urgente, nel corso delle scorse settimane Anas ha avviato con anticipo rispetto alla presa in consegna interventi di manutenzione straordinaria per un investimento complessivo di oltre 18 milioni e 600 mila euro.

Risanamento pavimentazione

A partire da metà aprile è stato avviato il risanamento della pavimentazione sulla provinciale 11 “Padana Superiore”. Gli interventi, conclusi in tempo utile per consentire lo svolgimento in sicurezza della tappa del Giro d’Italia ‘Stupinigi-Novara’ di ieri 9 maggio, hanno interessato la provinciale 11 in tratti saltuari tra Castelrosso, nel comune di Chivasso (km 25,720) e Rocca Nuova, nel comune di Villareggia (km 37,330) in provincia di Torino, e tra località Campora, nel comune di Vercelli (km 73) e Novara (km 93,300). L’investimento complessivo per l’esecuzione dei lavori ammonta a circa 4,6 milioni di euro.

In vista della tappa del Giro ‘Abbiategrasso-Alpe di Mera’ in programma per il 28 maggio, dalla settimana scorsa sono in corso lungo la provinciale 229 “del Lago d’Orta” i ripristini nel tratto compreso tra Gozzano (km 33,200), in provincia di Novara, e Gravellona Toce (km 60,150), nella provincia del VCO, per un investimento complessivo pari a circa 4,3 milioni di euro.

Inoltre, è in corso il ripristino della pavimentazione lungo la strada provinciale 460 “di Ceresole” nel tratto compreso tra Caselle Torinese (km 0,365) e Feletto (km 18,365), in provincia di Torino. In questo caso l’investimento per l’esecuzione degli interventi ammonta a circa 3,8 milioni di euro.

 

Galleria Verta a Omegna

Sempre ad aprile Anas ha consegnato all’impresa esecutrice i lavori di rifacimento degli impianti a servizio della galleria Verta, lungo la strada provinciale 229 “del Lago d’Orta”, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, chiusa al traffico nel 2018 dal precedente gestore per motivi di sicurezza. Il valore complessivo dei lavori ammonta a oltre 6 milioni di euro.

Gli interventi in progetto consentiranno di riaprire al transito la galleria a senso unico entro aprile 2022. Il programma di intervento prevede nella prima fase lo smantellamento di tutti gli impianti e a seguire la posa di tutte le nuove installazioni. L’avvio dei lavori si è svolto alla presenza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dei rappresentanti degli Enti territoriali.

SP 456 “del Turchino”

Completati i rilievi da parte dei tecnici Anas sul fronte di frana prossimo alla provinciale 456 “del Turchino” in località Gnocchetto, nel comune di Ovada (AL), è stata avviata la progettazione degli interventi di messa in sicurezza del tratto stradale. La progettazione è in via di completamento.

I lavori che Anas prevede di realizzare sono finalizzati alla riapertura al transito del tratto attualmente chiuso e consistono nell’installazione sul versante di barriere e valli paramassi. La conclusione degli interventi che consentiranno la riapertura del tracciato è prevista entro la fine della stagione estiva. Nella fase successiva i lavori per la messa in sicurezza definitiva del versante proseguiranno senza interferire con la viabilità.

Nelle prossime settimane Anas proseguirà con l’attivazione graduale di ulteriori lavori sulla nuova rete concentrandosi inizialmente sul risanamento della pavimentazione, nella sostituzione delle barriere laterali di sicurezza e nel rifacimento di cordoli e barriere di sicurezza sui viadotti al fine di adeguare progressivamente la rete di rientro agli standard in vigore sui tracciati già in gestione.

Al via i lavori di riqualificazione di via Nizza. Proseguiranno fino al 30 giugno

Sono partiti ieri e proseguiranno sino al 30 giugno 2021 i lavori di riqualificazione di Via Nizza.

 

Le prime attività ad essere svolte saranno quelle inerenti i sondaggi nel sottosuolo con la presenza di piccoli cantieri. Successivamente si procederà con la rimozione dei binari tranviari ed il rifacimento del manto stradale di via Nizza nel tratto compreso tra Via Farigliano e Corso Maroncelli.
I lavori in programma saranno svolti in più fasi per garantire sempre il transito dei mezzi pubblici e privati.

Parallelamente, sulla carreggiata Ovest di via Nizza, nel tratto compreso tra via Millefonti e corso Caduti sul Lavoro, verranno avviate le attività di ricostruzione della fognatura a cui farà seguito il ripristino del manto stradale. La riapertura al traffico veicolare di questo tratto di strada è prevista per la metà del mese di Giugno.