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Coprifuoco violato: chiusa in Borgo San Paolo pizzeria Kebab

Clienti seduti a consumare ai tavoli e davanti al locale ben oltre l’orario del coprifuoco

Personale del Comm.to San Paolo, ausiliato da alcune pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine, ha effettuato lo scorso giovedì sera un controllo straordinario del territorio nella giurisdizione di competenza, con particolare riferimento alle zona dell’area pedonale di via Di Nanni. Complessivamente, gli operatori di polizia hanno identificato 45 persone e sottoposto a controllo 3 esercizi commerciali, fra cui una pizzeria kebab. Il gestore di quest’ultima, cittadino turco, era ancora intento, alle 22.40, a somministrare cibi e bevande alla clientela, consistente in 17 persone, alcune delle quali sedute al tavolo esterno ed altre in piedi davanti all’ingresso del locale a consumare bevande. Considerata la palese violazione delle disposizioni volte alla prevenzione della pandemia da Covid 19, quali la somministrazione ben oltre l’orario del coprifuoco a una clientela peraltro assembrata senza l’osservanza delle distanze di sicurezza, il titolare del locale è stato sanzionato in merito, con chiusura immediata dell’esercizio pubblico per 5 gg. Nei confronti di tutti i trasgressori sono state elevate le relative sanzioni amministrative.

“Giornata della famiglia” incontro dell’UPF e della WFWP

“La famiglia è il fondamentale gruppo sociale e l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri, in particolare i bambini”. Con questa dichiarazione delle Nazioni Unite, Carlo Zonato, presidente dell’UPF-Italia ha aperto la tavola rotonda sul tema “Quale famiglia .. verso quale futuro”.

L’incontro si è svolto il 14 maggio per celebrare la “Giornata internazionale della famiglia” proclamata dall’ONU nel 1994, che cade ogni anno il 15 dello stesso mese. A organizzare l’evento è stata la “Federazione internazionale per la pace nel mondo” (UPF-Italia) e la “Federazione delle donne per la pace nel mondo” (WFWP-Italia). Il presidente Zonato ha spiegato come “nell’ambito della visione di pace dell’UPF, la famiglia rappresenta il cardine fondamentale e per questa ragione ogni anno, in occasione di questa giornata, dedichiamo al valore famiglia delle riflessioni significative”.

Francesca Baldini, moderatrice dell’incontro ha ricordato le parole di Papa Francesco agli “Stati generali della natalità”, che ha esortato a considerare i figli come un dono e la necessità di rientrare in questa logica del dono. Il Papa ha inoltre invitato tutti quelli che credono nella vita e nell’avvenire ad andare avanti, a non arrendersi, perché “è bello sognare, sognare il bene e costruire il futuro, perché senza natalità non c’è futuro”. La giornalista ha poi citato il Reverendo Moon: “La famiglia è la scuola dove si insegna e si impara l’amore per l’umanità. Quando i figli cresciuti nell’amore dei loro genitori vanno nel mondo, si preoccupano della gente bisognosa, come hanno imparato a casa”. La moderatrice ha aggiunto come la famiglia sia “il nucleo centrale della società, palestra dove si impara non solo a camminare a parlare, ma anche ad apprendere i valori che poi ci delineano come persone umane”.
Elisabetta Nistri, presidente della WFWP-Italia, ha affermato come “senza famiglia e senza figli non c’è sviluppo, non c’è rinnovamento, non c’è economia e non c’è futuro”. Ha ricordato come sia urgente che questa istituzione “vada sostenuta attraverso adeguate politiche economiche e agevolazioni, soprattutto per quanto riguarda il lavoro femminile”. Ha poi parlato dell’importanza della maternità come occasione di arricchimento e di crescita e che pari alla paternità , permette di sviluppare il senso di responsabilità verso il prossimo, un aspetto che porta beneficio anche al mondo del lavoro al rientro. Ha posto poi l’accento sul valore delle relazioni affettive per la formazione del carattere dei giovani e del ’tempo di qualità’ da dedicare ai figli. Aggiungendo come “un carattere maturo da parte dei giovani è anche il modo migliore per prevenire il fenomeno della violenza sulle donne”. Ha concluso sottolineando come i legami all’interno della coppia, nella famiglia e nella società debbano fondarsi sull’amore altruistico, per creare relazioni armoniose e felici.
Ha preso la parola Donatella Bramanti, docente di Sociologia della famiglia. Con l’ausilio di grafici ha dimostrato come “per gli italiani l’ambito più importante per la loro vita sia la famiglia, anche per la fascia dei più giovani, ma come il matrimonio sia in caduta libera”. Ha quindi rilevato “il sorpasso dei matrimoni di rito civile su quelli religiosi e il fenomeno emergente delle libere unioni, come alternativa alla formalizzazione del vincolo coniugale. Testimonianza di come le generazioni più giovani non comprendano il significato del vincolo matrimoniale e la sua valenza pubblica e sociale”. Ha spiegato come “la maggioranza delle persone vorrebbe avere due o più figli, ma poi nei fatti difficilmente ci si arriva”. La speranza è che “questo divario possa essere colmato dai provvedimenti di cui si sta parlando, un impegno complessivo della società, che potrebbe portare un aiuto ai più giovani, che desiderano formare una famiglia e avere dei figli”.
Per Luciano Sesta, docente di Filosofia Morale e Bioetica, “se nell’ambito pubblico prevalgono conflitto e competizione, nell’ambiente famigliare continua a esserci una dimensione di collaborazione e di accoglienza gratuita”. Ha poi paragonato la famiglia come “l’acqua, tra le cose più semplici e vitali che ci sia, e come ci si accorga della sua importanza più quando non c’è che quando c’è”. Parlando dei conflitti famigliari ha rilevato come “siano quelli che fanno più male e non sarebbero così dolorosi se il valore che colpiscono non fosse sublime”. “La famiglia è il cuore della società, è l’ultimo rifugio, e la crisi che lacera i legami affettivi e famigliari colpisce la società nel suo nucleo più intimo”. Ha terminato affermando come “il legame di filiazione, il voler diventare genitore, la solidità del legame che tiene uniti le madri e i padri ai loro figli è il punto della famiglia tradizionale su cui rilanciare una possibile ricostruzione”.
“C’è una situazione che potrebbe sembrare difficile e disastrosa, ma io credo nei genitori e in questa nuova forma di famiglia contemporanea, se poggiata sui valori, ma con consapevolezza e capace di condividerli”. Con queste parole Annalisa Ronchi, Family e Teen coach ha aperto il suo intervento. Ha ricordato l’importanza che i genitori abbiano ben chiaro cosa ci sia dietro i loro “no”e i loro “sì” e come la loro forza interiore sia scandita da questa consapevolezza. Ha quindi citato Rudolf Steiner: ”Nel primo settennio dobbiamo nutrire i bambini di bontà; nel secondo settennio di bellezza; perché nel terzo settennio possano vedere la verità attraverso gli occhi della bontà e della bellezza”. “ La famiglia e l’educazione dei figli dovrebbero fondarsi sulla comprensione che nelle persone e nelle situazioni c’è sempre qualcosa di buono e di bello”. Concludendo, “la famiglia è cambiata, ma nel cuore deve rimanere sempre salda nei valori”.
L’incontro si è terminato con una lunga sessione di domande e risposte con i numerosi partecipanti intervenuti.

Torino rinnova la sperimentazione sulla micromobilità con Helbiz per un altro anno:

 Il futuro all’insegna della sostenibilità ecologica

 

·        Torino pioniera di un progetto educativo verso i cittadini, a supporto del servizio pubblico e privato, all’insegna della sicurezza

·         La micromobilità elemento portante della sostenibilità ambientale nella città italiana che ha dato i natali alla mobilità

·         Già più di 2.500 mezzi, fra monopattini, bici elettriche e scooter elettrici, a disposizione dei residenti e dei visitatori

 

 Helbiz, società americana leader globale nella micro-mobilità e protagonista di una recente fusione con GreenVision Acquisition Corp. (Nasdaq: GRNV) e dell’acquisizione di MiMoto Smart Mobility S.r.l., leader italiano del mercato dello sharing di motorini, rafforza la sua partnership con la città di Torino e con i suoi cittadini grazie alla proroga della sperimentazione sulla micromobilità ufficializzata dal Comune.

L’esperienza di Helbiz si conferma una delle grandi direttrici d’innovazione per le amministrazioni pubbliche italiane, all’insegna della sicurezza e di numerosi programmi educativi rivolti alla popolazione in tema di micromobilità. Solo a Torino, città nella quale la società è presente dall’inverno del 2019, i mezzi elettrici hanno già percorso più di 760 mila  km con un risparmio stimato di CO2 di 1.350 tonnellate, a dimostrazione dell’importanza per i cittadini di sviluppare una mobilità rispettosa dell’ambiente, con zero emissioni. La flotta – arrivata a più di 2.500 mezzi fra monopattini, biciclette elettriche e scooter elettrici – e le opportunità offerte dal Progetto della Città Metropolitana di Torino per il collegamento con i comuni limitrofi, rappresentano una delle principali sfide per il futuro. Il tutto con fini educativi legati alla sicurezza e al rispetto ambientale.

Non meno rilevante l’impatto della nuova mobilità a livello occupazionale: dall’apertura delle attività in Italia, Helbiz ha già assunto quasi 200 dipendenti per la gestione delle operation, con una proiezione di crescita direttamente proporzionale alla diffusione del servizio sul territorio. La smart mobility, infatti, oggi è una realtà che trova sempre più spazio per le Pubbliche Amministrazioni che stanno investendo sempre più nel processo di rinnovamento nelle città. Il supporto sia al servizio pubblico che a quello privato è un pilastro della micromobilità targata Helbiz.

Il noleggio dei monopattini resta disponibile al costo di 1 euro allo sblocco e 0,25 euro al minuto, con la possibilità per i sottoscrittori dell’opzione Helbiz Unlimited di usufruire di una tariffa flat di 29,99 euro al mese per effettuare un numero di corse illimitato, della durata di 30 minuti, durante le 24 ore, purché tra la chiusura di una corsa e la successiva siano passati 20 minuti. Oltre ai monopattini, Helbiz propone il noleggio delle e-Bike (0,25 euro per lo sblocco e 0,10 euro al minuto) e quello degli scooter elettrici di MiMoto (0,26 euro al minuto).

Ad oggi Helbiz è attiva in 17 comuni italiani, fra questi Milano, città, anch’essa che ha prorogato il servizio recentemente con i 750 monopattini elettrici Helbiz e che sta lavorando per portare il concetto di micromobilità su tutto il territorio extra-urbano, a favore di una mobilità integrata.

Mezzi pesanti: Truck & bus, la campagna di sicurezza

Si è tenuta nei giorni scorsi la campagna congiunta di sicurezza stradale “TRUCK & BUS” promossa da ROADPOL – European Roads Policing Network. 

L’iniziativa, “TRUCK & BUS”, nel periodo compreso tra lunedì 10 e domenica 16 maggio 2020, ha come scopo di intensificare i controlli, effettuati dalle Polizie Stradali di tutta Europa, dei mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci, degli autobus e dei veicoli destinati al trasporto di merci pericolose.

 

ROADPOL – la  rete di cooperazione tra tutte le Polizie Stradali, che opera sotto l’egida dell’Unione Europea con tale iniziativa, e con altre che l’hanno preceduta e ulteriori che la seguiranno,   intende sviluppare una cooperazione operativa tra le Polizie Stradali europee per ridurre il numero di vittime della strada e degli incidenti stradali, in adesione al Piano d’Azione Europeo 2011-2020, attraverso operazioni internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e campagne “tematiche” in tutta Europa all’interno di specifiche aree strategiche.

L’obiettivo è quello di elevare gli standard di sicurezza stradale, armonizzando l’attività di prevenzione, informazione e controllo, anche attraverso campagne di comunicazione e operazioni congiunte i cui risultati vengono poi monitorati dal Gruppo Operativo ROADPOL.

Durante la settimana  gli operatori della Polizia Stradale hanno verificato  oltre allo stato psicofisico dei conducenti, il rispetto dei limiti di velocità e le norme che regolano il trasporto di merci pericolose (A.D.R.) anche le disposizioni comunitarie e nazionali circa il rispetto dei tempi di guida e di riposo degli autisti.

Allasia risponde a De Bonis: “I musei vanno aperti e non chiusi, basta denigrare il Museo Lombroso”

I musei vanno aperti e non chiusi.

Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia risponde al senatore De Bonis che continua a denigrare il Museo Lombroso chiedendone la chiusura senza neppure averlo mai visitato come da lui stesso dichiarato. Capisco che appartenga al partito del No, che tanti danni e disastri ha creato al nostro Paese, ma le sue dichiarazioni di attacco ai giornali torinesi che li definisce nordisti, rendono l’idea della portata politica del senatore. Torino ha già sperimentato il No con l’attuale amministrazione pentastellata, ritengo che sia giunto il momento del Si, quello dello sviluppo e dell’innovazione. Il Museo di Antropologia criminale deve continuare a restare aperto, la cultura dell’oblio non appartiene alla nostra Città, De Bonis se ne faccia una ragione.

Il bollettino Covid di domenica 16 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 403 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 9 dopo test antigenico), pari al3,4% di 11.708 tamponi eseguiti, di cui 15.252 antigenici. Dei 403 nuovi casi, gli asintomatici sono 189 (46,9%).

I casi sono così ripartiti: 23 screening, 264 contatti di caso, 116 con indagine in corso; per ambito: 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 63 scolastico, 337 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 359.838 così suddivisi su base provinciale: 29.021 Alessandria, 17.222 Asti, 11.212 Biella, 51.905 Cuneo, 27.633 Novara, 192.734 Torino, 13.393 Vercelli, 12.719 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.477 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.522 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 138 (1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.250 (34 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 9.467

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.690.271 (+11.708 rispetto a ieri), di cui 1.576.208 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.504

Sono 5 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.504 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.553 Alessandria, 699 Asti, 426 Biella, 1.429 Cuneo, 938 Novara, 5.483 Torino, 513 Vercelli, 367 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

337.479 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 337.479 (+649 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 26.784 Alessandria, 16.159 Asti, 10.249 Biella, 48.696 Cuneo, 25.986 Novara, 181.380 Torino, 12.444 Vercelli, 12.027 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.378 extraregione e 2.376 in fase di definizione.

Armato di pistola (scacciacani) rapina un passeggero sul treno Fossano-Torino

Cittadino nigeriano arrestato dai carabinieri

Torino, 16 maggio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati contro il patrimonio, i carabinieri hanno arrestato un cittadino nigeriano per rapina e resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
L’uomo mentre si trovava a bordo del treno che da Fossano raggiunge il capoluogo piemontese, nei pressi della Stazione Torino Stura, armato di una pistola, ha minacciato un passeggero facendosi consegnare la somma di 50 euro. Prelevato il denaro ha poi costretto il capotreno ed il macchinista ha fermare il convoglio e ad aprire le porte fuggendo a piedi. Il pronto intervento dei militari del Nucleo Radiomobile ha consentito di rintracciarlo nelle immediate vicinanza dello scalo ferroviario e di bloccarlo nonostante abbia tentato di reagire opponendosi al controllo. L’arma, che si è rivelata essere una scacciacani, è stata recuperata così come il denaro che è stato restituito al legittimo proprietario.

Hashish nella borsa frigo e 1600 euro in contanti nella scatola dello champagne

Arrestato dalla Polizia di Stato ventottenne italiano

 

Lo scorso venerdì pomeriggio, personale del Comm.to San Secondo, coadiuvato da una unità cinofila, ha effettuato una perquisizione domiciliare a casa di un ventottenne italiano con precedenti specifici ed una condanna penale per stupefacenti risalente al 2015. In quell’anno il ragazzo, allora ventiduenne, era stato trovato in possesso di 7kg di hashish, 50 grammi di marijuana e di 47000 € in contanti; aveva patteggiato una pena di 2 anni e 6 mesi, con multa di 6000 €. Recentemente, i poliziotti del Comm.to San Secondo avevano saputo di un soggetto che spacciava stupefacenti nel quartiere Santa Rita, conosciuto nell’ambiente con un diminutivo del tutto corrispondente a quello del soggetto già noto.  Il ventottenne, che oggi convive con una cittadina italiana, nascondeva nel frigorifero 2 porzioni di panetti di hashish protetti in carta da forno e cellophane, del peso di 80 grammi; in una borsa frigo nascosta nell’armadio della camera da letto venivano, inoltre, rinvenuti 13 panetti integri di hashish del peso di 1340 grammi e 45 grammi di marijuana in confezione da sottovuoto. In cucina, in un mobile del tinello, venivano rinvenuti un bilancino di precisione e  nascosti dentro una scatola di biscotti altri 70 grammi di hashish; infine, all’ interno di una confezione vuota per champagne la somma in contanti di  1600 €, probabile provento dell’illecita attività di spaccio, considerato anche che il giovane non svolge alcuna attività lavorativa e percepisce  il reddito di cittadinanza.  Per il ventottenne sono nuovamente scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacenti.

(Foto archivio)

Discute con il proprio compagno e lo aggredisce

Arrestata per maltrattamenti dalla Squadra Volante

Martedì mattina l’inquilino di uno stabile richiede l’intervento della Squadra Volante per le urla di una coppia provenienti da uno degli appartamenti. Facendo accesso nell’androne del palazzo, gli agenti notano numerosi vestiti da uomo gettati in terra, stessa cosa sul pianerottolo dell’abitazione indicata. Attraverso la porta d’ingresso, lasciata aperta, si intravede una coppia discutere animatamente.

L’uomo presenta diverse escoriazioni sul corpo mentre la donna, senza alcun segno di violenza o lesioni, asserisce di essere stata picchiata dal compagno.

Gli operatori raccolgono le parole della vittima che, in un profondo stato di agitazione, racconta di essere stato colpito più volte dalla compagna, cittadina centrafricana di 28 anni, in seguito ad una discussione nata per futili motivi. La donna lo colpisce prima con un mestolo di legno e poi con un cucchiaio in metallo, passa poi a morderlo all’altezza del collo, gli infligge una serie di pugni alla schiena ed infine lo graffia sul volto. Nel frattempo la vittima è inerme, limitandosi a proteggere la testa e la zona del torace. Terminata l’aggressione, la ventottenne getta i vestiti del compagno sul pianerottolo insieme al cellulare, provocando la rottura del display. In seguito i poliziotti troveranno all’interno del lavandino, gli utensili precedentemente utilizzati.

Personale sanitario giunto nel frattempo, medica le ferite dell’uomo, mentre la donna viene accompagnata in Questura.

La vittima continuerà poi a riferire di episodi di violenza passati dove, per questioni di gelosia, la compagna lo aveva aggredito, arrivando perfino a causargli la perdita di un incisivo in seguito ad un pugno.

La ventottenne è stata arrestata per maltrattamenti in famiglia.

 Decoratore di giorno, ladro di notte

Arrestato dagli agenti del commissariato San Donato

Sono da poco passate le 23 in zona Campidoglio quando il proprietario di un appartamento viene svegliato da una serie di rumori provenienti dalla cucina. Dopo pochi istanti nota il fascio di luce di una torcia proiettato sul muro. L’uomo prende coraggio e raggiunge la cucina, contattando nel frattempo il 112 NUE.

Pochi attimi e il cittadino si trova faccia a faccia con il reo, quarantaquattrenne italiano che, sentita la chiamata appena fatta alle forze dell’ordine, prova a giustificare la propria presenza in casa, spiegando di essere un decoratore alla ricerca di una perdita d’acqua filtrata nell’appartamento che lo stesso sta ristrutturando. Approfittando di un momento di distrazione della vittima, il quarantaquattrenne, con scatto fulmineo, raggiunge la porta e scappa.

Gli agenti del commissariato San Donato giunti sul posto, raccolgono la descrizione dell’individuo ed effettuano un sopralluogo all’interno dell’abitazione, scoprendo che ad un angolo del terrazzo era appoggiata una scala, la cui base partiva dal balcone di una casa dello stabile affianco. Il precario collegamento tra i due balconi aveva così rappresentato la via utilizzata dal reo per introdursi nella proprietà della vittima. I poliziotti raggiungono il condominio accanto, dove alcuni residenti riferiscono che l’appartamento attenzionato è in fase di ristrutturazione da alcuni giorni e che pochi prima un uomo aveva citofonato, riferendo di essere rimasto chiuso fuori. Gli agenti bonificano il palazzo, sorprendendo lungo le scale il quarantaquattrenne. Questi ribadisce di essere un decoratore e di aver accidentalmente chiuso alle sue spalle la porta dell’abitazione dove stava svolgendo alcuni lavori.

Messo di fronte alle evidenze, l’uomo ammette di essersi precedentemente introdotto nello stabile attiguo, ma solo per individuare una perdita d’acqua.

Il reo, trovato in possesso di un coltello a serramanico e con precedenti specifici, è stato arrestato per tentato furto in abitazione ed indagato per porto di armi od oggetti atti ad offendere.