Il giurista ed ex giudice della Corte europea dei diritti dell’uomo, Vladimiro Zagrebelsky, è morto improvvisamente all’età di 85 anni. Era fratello maggiore di Gustavo, giudice costituzionale dal 1995 al 2004 e presidente della Corte. La morte è avvenuta ieri sera, nella sua casa di villeggiatura a Gressoney-La-Trinité, Valle d’Aosta.
Donna in bici muore investita da un furgone
Una donna di 48 anni che viaggiava a bordo di una bici è morta in un incidente stradale a Premia, in val d’Ossola, nel Verbano-Cusio-Ossola. È stata investita da un furgone probabilmente in fase di sorpasso, sulla strada statale. Illeso un amico che la accompagnava con la sua bicicletta.
Da fine ottobre il nuovo volo Torino – Sofia
Torna a Parella il “virus” della fusione dei Comuni
Il “focolaio” è ancora una volta Parella. Di Massimo Iaretti. Leggi l’articolo:
Ex vigile muore in bici investito da un’auto
La vittima di un nuovo incidente sulle strade del Piemonte è Luigi Airoldi, ex vigile urbano di Novara. Il 65enne, di Oleggio, dal 2020 era in pensione. L’uomo è stato investito da un’auto sulla strada provinciale 34 a Pisano, sul lago Maggiore, mentre era sulla sua bici da corsa. È stato trasportato all’ospedale di Borgomanero dove è deceduto dopo il ricovero per le gravi ferite.
Gtt informa
Mercoledi’ 6 agosto dalle ore 8.00 alle ore 17.00 circa. Causa lavori edili in via Bibiana. Per conoscere la deviazione della tua linea consulta la sezione dedicata ” linee e orari ” – ” rete urbana e suburbana” del sito www.gtt.to.it
Mai più Hiroshima e Nagasaki
Riflessioni, letture, canti e meditazione intorno al simbolo della pace
mercoledì 6 agosto 2025 – ore 21 – Piazza Carignano – Torino
A 80 anni dai bombardamenti atomici sul Giappone la minaccia delle armi nucleari per l’esistenza stessa del genera umano è più che mai attuale.
- Ricordiamo le vittime di prima, seconda e terza generazione delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki e dei test nucleari successivi
- Ribadiamo il nostro NO alle armi nucleari
- Chiediamo all’Italia di ratificare il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021
Assistiamo ad un inquietante ritorno di interesse per le armi nucleari; attualmente gli Stati Uniti, la Francia, la Cina, la Russia, l’Inghilterra, India, Israele, Pakistan e Corea del Nord sono possessori accertati di armamenti nucleari. Questi ultimi quattro paesi non hanno aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare, che dovrebbe in teoria regolamentarne e limitarne lo sviluppo.
La minaccia dell’uso delle armi nucleari è sempre più spesso utilizzata per consentire politiche aggressive e al di fuori del diritto internazionale.
In Italia sono custoditi diversi ordigni atomici, nelle varie basi Nato disseminate sul territorio.
Poiché l’esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la stessa sopravvivenza del genere umano, ICAN, l’organizzazione internazionale che ha promosso il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, è stata insignita del premio Nobel per la Pace 2017.
La questione del riarmo nucleare si pone nel contesto di un aumento generalizzato della violenza come metodologia d’azione: la violenza è sempre più accettata come metodo di risoluzione dei conflitti, siano essi personali, sociali o politici, dalle relazioni tra i singoli al livello internazionale.
Il pericolo di un escalation nucleare è diventato più forte a partire dal 2022 a causa del conflitto in Ucraina e delle crescenti tensioni regionali in Medio Oriente, conflitti che coinvolgono potenze nucleari; parlare dell’utilizzo di armi nucleari di potenza superiore a quelle lanciate sulle città giapponesi e definite “tattiche” non è più un tabù.
Per queste ragioni chiediamo al nostro governo di lavorare perché queste armi siano ripudiate e di attivarsi perché vengano ovunque abolite; in questo contesto chiediamo che l’Italia ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari adottato dall’ONU il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021, in coerenza con l’art.11 della nostra Costituzione.
La notte scorsa in corso Palermo una coppia di trentenni e un ragazzo più giovane, 23enne, hanno litigato per motivi non ancora chiari. Il più giovane dei tre è stato colpito con un coltello da cucina al collo. Le sue condizioni non sono gravi ma è stato portato in ospedale da dove è stato già dimesso con un giorno di prognosi.
L’aggressore, il trentenne, è stato fermato dai carabinieri e denunciato a piede libero, accusato di minacce e lesioni. La sua compagna avrebbe inoltre spruzzato dello spray urticante negli occhi del 23enne.
Li recupera la Guardia di Finanza e il Soccorso Alpino. Leggi l’articolo su Canavesano e dintorni:
Bardonecchia, 3 cani precipitano in un canalone ma vengono salvati
È stato indetto dal Commissario Straordinario della linea 2 della Metropolitana un concorso internazionale di idee per l’acquisizione di una proposta concettuale avente per oggetto l’architettura, il design e l’identità visiva integrata delle future stazioni della Metro 2 di Torino.
Studi di architettura, design e comunicazione visiva saranno invitati a formare team multidisciplinari per strutturare un concept architettonico, artistico e comunicativo per la nuova linea: dalle stazioni fuori terra presenti sull’ex trincerone ferroviario, a quelle interrate del centro storico, dalle coperture degli accessi, all’infografica e al wayfinding, per finire alle livree e agli spazi interni dei treni.
L’idea dovrà essere sviluppata in coerenza con il progetto elaborato da Infra.To. Il concorso potrà rappresentare un “laboratorio virtuoso” per l’ideazione di soluzioni progettuali innovative, dove la creatività delle soluzioni architettoniche e comunicative si misurerà con le caratteristiche strutturali, funzionali e trasportistiche della linea metropolitana. All’interno di un design integrato della Linea, saranno previsti spazi per la contestualizzazione delle singole stazioni con il contesto circostante.

“La Metro 2 è un’opera fondamentale per il futuro della mobilità a Torino, ma rappresenta anche un’opportunità unica per ridisegnare spazi importanti della città” – dichiara il Commissario Straordinario Bernardino Chiaia. “Con questo concorso vogliamo promuovere soluzioni architettoniche di qualità, capaci di dialogare con i diversi contesti urbani che la metropolitana attraverserà. Le stazioni non saranno solo luoghi di passaggio, ma spazi pensati per integrarsi con l’ambiente circostante, valorizzare il paesaggio urbano e in definitiva migliorare la vita quotidiana dei cittadini. Siamo convinti che investire nella qualità del progetto, fin dalle sue prime fasi ideative, significhi costruire un’infrastruttura più efficiente, più accessibile e più bella. Una metropolitana che sappia rispondere alle esigenze di oggi e guardare con ambizione al domani, coerentemente con la grande eredità architettonica e urbanistica di Torino”.
Una giuria internazionale di architetti ed esperti in design e comunicazione, presieduta dall’architetto Dominique Perrault, figura di rilievo internazionale con una lunga e prestigiosa carriera professionale a livello mondiale noto per interventi emblematici anche nell’ambito delle infrastrutture metropolitane e dei grandi progetti pubblici, valuterà le migliori cinque proposte selezionate. La proclamazione del vincitore è prevista per il marzo 2026.
Il vincitore del bando, oltre a vedere riconosciuta la propria idea come la migliore proposta durante il concorso, svolgerà il ruolo di “art director” al fianco delle imprese che realizzeranno le opere civili e gli impianti delle stazioni della linea 2 della Metropolitana.
“La Linea 2 non è soltanto un’infrastruttura di mobilità ma un progetto urbano strategico, che trasformerà profondamente Torino, a partire dalla zona nord. Le stazioni lungo l’ex trincerone ferroviario, in particolare, attraversano una parte di città su cui stiamo lavorando con grande intensità. Intervenire in questa zona con intelligenza progettuale significa ricucire fratture, restituire spazi pubblici di qualità, generare nuove centralità urbane” dichiara Paolo Mazzoleni, assessore all’Urbanistica della Città di Torino. “Per questo riteniamo fondamentale investire nella qualità dell’architettura, del design e della comunicazione visiva: non come ornamento, ma come parte integrante di una trasformazione urbana. Una metropolitana bella, leggibile, riconoscibile migliora la vita quotidiana dei cittadini e contribuisce nel contempo a costruire un’identità urbana contemporanea, coerente con la storia e l’anima di Torino”
Tra i temi architettonici affrontati dal concorso di idee vi è anche la stazione Carlo Alberto, situata sotto l’omonima piazza. Essa rappresenterà la porta d’accesso al centro storico di Torino con le sue piazze monumentali, i musei e gli edifici storici.
Grazie a un Protocollo d’Intesa tra il Commissario Straordinario e le Residenze Reali Sabaude, istituto autonomo del Ministero della cultura, il progetto potrà prevedere il collegamento diretto tra la stazione e gli ambienti sotterranei monumentali di Palazzo Carignano, incluso l’ipogeo sotto il cortile, secondo il modello delle “stazioni d’arte” già affermato in contesti nazionali e internazionali come Roma, Napoli e Atene.
Il nodo di mobilità costituito dalla Stazione di piazza Carlo Alberto verrebbe così integrato con una offerta di servizi connessi al patrimonio culturale della città e della regione, all’interno di uno dei monumenti simbolo del barocco europeo.
“Molto di più di un biglietto da visita del distretto museale della città” dichiara Filippo Masino, Direttore delle Residenze reali sabaude. “Immaginare una stazione d’arte a Palazzo Carignano significa portare la bellezza nel quotidiano, intrecciarla con la vita delle persone. Vuol dire abitare il patrimonio culturale e renderlo vivo, accessibile, capace di raccontare le ricchezze di Torino e del Piemonte. Gli affascinanti spazi sotterranei si apriranno come un dono alla città, e sarà anche l’occasione per restituire al pubblico la suggestiva sala ipogea progettata dall’architetto Andrea Bruno, recentemente scomparso. Questo ambiente diventerà una nuova, preziosa tappa del percorso museale, oggi al centro di un importante riallestimento curato dal Ministero della Cultura.”
Una sezione importante del concorso sarà dedicata alla contestualizzazione delle singole stazioni con il territorio. La metro 2 attraverserà quartieri molto diversi tra loro, per tessuto urbano, vocazione sociale e patrimonio storico-architettonico. Per questo motivo ogni stazione dovrà poter raccontare, anche visivamente, il legame con il contesto urbano circostante.
Oltre agli spazi interni, sarà data ampia importanza anche all’identificazione esterna delle stazioni. Le coperture degli accessi delle stazioni non dovranno solo assolvere al compito pratico di protezione dalle intemperie e dagli agenti atmosferici, ma potranno rappresentare elementi architettonici distintivi, coerenti, iconici e riconoscibili. In questo modo, l’infrastruttura si trasformerà in una rete di luoghi riconoscibili e narrativi, capaci di creare connessioni simboliche tra spazio, tempo e collettività.
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