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Volpiano, durante le festività pasquali rafforzati i controlli: restate a casa

Le forze dell’ordine hanno già segnalato 66 violazioni alle disposizioni in vigore

La Polizia Municipale di Volpiano, d’intesa con le altre forze dell’ordine operanti sul territorio, ha previsto un’intensificazione dei controlli nei giorni di Pasqua e Pasquetta, per verificare il rispetto dei provvedimenti emanati dal governo per contenere il diffondersi dell’epidemia da Coronavirus, in particolare per quanto riguarda il divieto di uscire di casa se non in caso di necessità ed esibendo l’autocertificazione circa le ragioni dello spostamento. Dall’inizio dell’emergenza, a Volpiano le forze dell’ordine hanno eseguito 675 controlli e segnalato 66 violazioni alle disposizioni in vigore.

Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «È fondamentale continuare a rispettare l’obbligo di restare in casa durante questa emergenza per contenere la diffusione del virus; si tratta senza dubbio di un sacrificio, a maggior ragione durante le festività pasquali, ma è il modo più efficace per ridurre i contagi e aiutare gli operatori sanitari a gestire questa emergenza».

Nuovi ventilatori polmonari donati dalla comunità cinese

La Fondazione benefica cinese “Zhejiang Anfulisheng” ha acquistato e donato all’Unità di crisi della Regione Piemonte 10 ventilatori polmonari per terapie sub-intensiva, per un valore di circa 80 mila euro. I costi del trasporto sono stati coperti dal governo di Wenzhou, mentre tutta la gestione amministrativa relativa all’acquisto e al trasporto in Italia dei dispositivi è stato reso possibile dall’impegno dei volontari dell’Angi (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese).  

I 10 ventilatori sono stati consegnati dai rappresentanti dell’associazione direttamente all’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, che ha provveduto a distribuirli sul territorio tramite l’Unità di crisi della Regione Piemonte: 4 all’ospedale di Verduno, 2 al Mauriziano di Torino, 2 all’Asl di Vercelli e 2 all’Asl di Alessandria.

«Ringrazio sentitamente l’Angi, la Fondazione “Zhejiang Anfulisheng”, il governo di Wenzhou e tutta la comunità cinese – ha dichiarato l’assessore Icardi in occasione della consegna – per il contributo fattivo e la vicinanza che ci sta dimostrando in questo momento complicato, con importanti donazioni che aiutano il nostro sistema sanitario a fronteggiare al meglio questa epidemia».

Guariti 506 pazienti, 93 nuove vittime in Piemonte

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di lunedì 6 aprile

506 PAZIENTI GUARITI  E 659 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 506 (72 in più di ieri): 37 in provincia di Alessandria, 28 in provincia di Asti, 28 in provincia di Biella, 51 in provincia di Cuneo,  22 in provincia di Novara, 278 in provincia di Torino, 29 in provincia di Vercelli, 23 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 provenienti da altre regioni.

Altri 659 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.

93 DECESSI OGGI, COMPLESSIVAMENTE 1.284

Sono 93 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi: 16 in provincia di Alessandria, 4 in provincia di Asti, 5 in provincia di Biella, 8 in provincia di Cuneo, 4 in provincia di Novara, 43 in provincia di Torino, 6 in provincia di Vercelli  5 nel Verbano-Cusio-Ossola,  2 provenienti da altra regione.

Il totale complessivo è ora di 1.284 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 239 ad Alessandria, 61 ad Asti, 92 a Biella, 86 a Cuneo,  143 a Novara,  507 a Torino,  66 a Vercelli, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 13.046 le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 1.930 in provincia di Alessandria, 617 in provincia di Asti, 585 in provincia di Biella, 1.143 in provincia di Cuneo, 1.015 in provincia di Novara, 6.246 in provincia di Torino, 650 in provincia di Vercelli, 620 nel Verbano-Cusio-Ossola, 181 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 59 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 440

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 43.306 , di cui 25.140 risultati negativi.

Mascherine, lotta contro la burocrazia

“La Regione ha parzialmente superato l’emergenza legata ai dispositivi di protezione. Come Unità di crisi abbiamo acquistato 2.010.000 mascherine e ne abbiamo ottenute 2.267.000 in donazione e 3.200.000 dalla Protezione civile. Abbiamo ricevute 57.000 mascherine Fp3 dalla Protezione civile e 1.195.000 di mascherine Fp2 dalla Protezione civile e 280.000 dall’Unità di crisi” Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi che, con l’assessore al Welfare Chiara Caucino, è intervenuto alla seduta odierna della Commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Stecco.

“I dispositivi – ha precisato l’assessore – sono distribuiti dall’Unità di crisi in tutte le province. Le criticità ancora presenti riguardano le mascherine Fp3 e i camici, dovuti in gran parte al blocco delle frontiere e alle giacenze del materiale nelle dogane. Restano difficoltà di approvvigionamento, anche perché la burocrazia non aiuta: Miroglio, per esempio, potrebbe triplicare la produzione, lavorando anche in uno stabilimento estero, ma tale possibilità al momento è preclusa. Ci auguriamo sia superata”.

L’assessore Caucino ha affermato che “dei circa 40.000 tamponi a oggi complessivamente effettuati in Piemonte, circa 3.000 hanno coinvolto le Rsa e di questi circa un terzo dei pazienti è risultato sospetto positivo” e ha sottolineato l’imponente lavoro di mappatura per aggiornare la situazione in tempo reale e coordinare gli interventi.

I consiglieri di minoranza e di maggioranza intervenuti – Marco Grimaldi (Luv), Francesca FredianiSean Sacco (M5s), Domenico RossiDomenico RavettiDiego Sarno (Pd), Silvio Magliano (Moderati), Mario Giaccone (Monviso) e Valter Marin (Lega) – hanno sottolineato, con sfumature diverse, la complessità della situazione e la necessità di soluzioni volte ad arginarla al più presto. In tema di Rsa, dall’opposizione è arrivata la richiesta di maggiore tempestività nelle analisi e negli interventi.

In generale, diversi commissari hanno sottolineato la necessità di eseguire un numero maggiore di tamponi, per individuare gli asintomatici e comunque per prevenire il decorso della malattia. “Sul fronte dei tamponi – ha risposto Icardi – siamo passati da 2 a 18 laboratori di analisi e siamo in grado di processare fino a 4.000 tamponi al giorno. Grazie alla sinergia con l’Università di Torino, inoltre, il Piemonte, sarà in grado di produrre in proprio i reagenti per i test. Questo ci permetterà di agire sempre più efficacemente anche nelle Rsa”.

 

(dall’ufficio stampa di Palazzo Lascaris)

Su Fb esortava a saccheggiare i supermercati. La polizia lo identifica

La scorsa settimana gli organi di stampa hanno divulgato la notizia del tentativo di “saccheggio” di un supermercato nel sud Italia ad opera di alcune persone in precarie condizioni economiche dovute alla pandemia da Covid-19

Monitorando l’attività dei social network, la Polizia Postale ha individuato sul social media Facebook l’esistenza di un “gruppo chiuso” con 160 iscritti, denominato “Abbiamo fame” che, facendo riferimento ai fatti accaduti nel sud Italia, invitava ad una possibile emulazione nella realtà torinese, indicando come possibile obiettivo un supermercato di una delle principali catene di distribuzione di generi alimentari presente all’interno di un centro commerciale.

Grazie all’attività svolta dalla Squadra Mobile in collaborazione con la Polizia Postale, l’amministratore del gruppo è stato identificato. L’uomo, G.V. classe ’75, è stato immediatamente segnalato alla competente Autorità Giudiziaria per le valutazioni del caso in ordine alla rilevanza penale dei messaggi che erano stati postati dallo stesso sulle pagine web (istigazione a delinquere). La pagina Facebook, invece, è stata chiusa.

“Fumo per rilassarmi”: ma era uno spacciatore

“… fumo perché mi rilasso..  in questo periodo…”

 

Queste le prime parole dell’uomo arrestato nella notte dalla Guardia di Finanza di Torino dopo un lungo inseguimento a piedi.

 

In questo caso però di distensivo c’era ben poco. I Finanzieri, infatti, hanno trovato nella sua abitazione, droga di ogni tipo nonché tutto l’occorrente per il confezionamento e lo spaccio di stupefacenti.

 

Poco dopo la mezzanotte, un venticinquenne egiziano, è stato notato nei pressi di Corso Giulio Cesare, nel capoluogo Piemontese, da una pattuglia del Gruppo Pronto Impiego Torino mentre si aggirava tra le auto in sosta. Quando i Finanzieri decidono di fermarlo, l’uomo scappa tra le vie limitrofe. Viene fermato dopo un lungo inseguimento a piedi e solo con l’ausilio di altri equipaggi nel frattempo intervenuti.

 

Nelle sue tasche un’ottantina di grammi di hashish e marijuana.

 

I Finanzieri decidono di proseguire le perquisizioni nell’abitazione dell’uomo dove vengono rinvenuti, oltre a cocaina, hashish e marijuana, un bilancino e tutto il materiale per il taglio ed il confezionamento delle singole dosi; insomma, tutto l’occorrente che serve per organizzare lo spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Il venticinquenne è stato arrestato ed è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

  

L’attività delle pattuglie “117” della Guardia di Finanza di Torino si inserisce nella costante azione di controllo del territorio, tesa a prevenire e reprimere violazioni finanziarie ed episodi di microcriminalità per tenere sempre alto il livello di rispetto della legalità, in favore di tutti i cittadini onesti e rispettosi delle regole.

In carcere i pusher coinquilini

Due arresti per gli agenti del commissariato Barriera Milano

Durante un servizio di controllo finalizzato alla verifica degli accessi nell’area mercatale di piazza Foroni, gli
agenti del commissariato Barriera Milano notano uscire da uno stabile un soggetto a loro già noto, in quanto
gravato da numerosi precedenti di Polizia in materia di stupefacenti. Si tratta di un cittadino senegalese di
24 anni. Intimato l’alt per procedere a controllo, il ventiquattrenne fugge. Durante la corsa l’uomo getta un
portafoglio, al cui interno erano contenute tre chiavi. Bloccato, viene sottoposto a perquisizione, estesa
anche al domicilio grazie all’immediato recupero del portafoglio. L’apertura della porta metallica per
accedere all’abitazione produce un rumore tale da permettere al coinquilino, diciottenne originario dello
Zambia, di intuire nell’immediato cosa stesse accedendo, cercando di liberarsi di quanto poi verrà rinvenuto
dagli operatori: 13 ovuli termosaldati contenenti di cocaina in un bicchiere di plastica, cellophane per
confezionare la sostanza stupefacente e 175 euro in un cassetto della cucina, oltre a diversi verbali di polizia
giudiziaria a loro intestati. Entrambi vengono arrestati detenzione di sostanza stupefacente. Il diciottenne
era già stato precedentemente sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma mentre il
ventiquattrenne era già destinatario di un ordine di carcerazione di due mesi e 27 giorni di reclusione,
emesso nel mese di gennaio.

Il ladro “vizioso” catturato dalla squadra volante

Trentaseienne moldavo arrestato dagli agenti della Squadra Volante

Nel primo pomeriggio di mercoledì il responsabile di un supermercato in via Principessa Clotilde contatta la Polizia di Stato, riferendo che stava trattenendo una persona dopo averla vista rubare della merce. L’uomo, un cittadino moldavo di 36 anni, viene visto dal titolare avvicinarsi allo scaffale dei dolciumi e trafugare diversi pacchetti di cioccolato per un valore complessivo di oltre 33 euro. Una parte della refurtiva viene riposta in una borsa di tela che il trentaseienne porta al seguito, le altre confezioni occultate sotto la camicia. Dopo pochi istanti l’uomo cambia corsia, dirigendosi nella sezione dedicata agli alcolici ma dopo aver notato che il responsabile del locale lo stava osservando, si dirige verso le casse e, approfittandone di una fuori uso, tenta la fuga. Intuite le intenzioni del moldavo, il titolare si pone davanti all’uscita principale e dopo alcuni momenti di resistenza, riesce a consegnare il reo ai poliziotti. Il trentaseienne, con precedenti specifici di Polizia, è stato arrestato per tentata rapina.

Al via i lavori per l’area sanitaria alle Ogr

La realizzazione sarà seguita dell’Aeronautica Militare. Circa 3 milioni di euro il costo, coperto interamente da Compagnia di San Paolo

È stata sottoscritta l’intesa tra Regione Piemonte, Prefettura e Comune di Torino e Società consortile per azioni O.G.R. – Crt e Fondazione CRT per l’avvio delle operazioni di realizzazione di un’area sanitaria temporanea all’interno del complesso delle ex Officine Grandi Riparazioni.

La necessità scaturisce dall’attuale situazione di emergenza sanitaria, in cui l’evoluzione della curva epidemiologica ancorché registri una crescita inferiore, se comparata al periodo di tempo immediatamente precedente, presenta ancora un valore assoluto tendenzialmente in aumento. Inoltre, le previsioni a medio termine non forniscono dati certi tali da consentire di ipotizzare un’uscita dalla situazione emergenziale in tempi brevi, mentre potrebbe anche verificarsi un contagio di ritorno, così come sta avvenendo in diversi Paesi esteri. Su questa situazione di criticità incide, inoltre, in maniera determinante la situazione di aumento di casi di positività nel personale e negli ospiti all’interno delle Residenze Socio Assistenziali (RSA).
Occorre dunque alleggerire l’attuale incidenza del carico ospedaliero, all’interno delle terapie intensive, dove si registra un elevatissimo tasso di ricoveri, che dovranno, nella progressione temporale della patologia, trasformarsi in setting di cura più bassi (attività semi intensiva e di ricovero a bassa e media intensità).

In seguito alla valutazione sulla idoneità e sulla ottimale posizione logistica del sito e dopo che la Fondazione CRT, insieme alla sua Società consortile per azioni OGR CRT, ha messo subito a disposizione della Regione Piemonte una porzione del sito di sua proprietà, partono ora i lavori su un’area pari a circa 8.900mq per un primo modulo da 92 posti, ripartiti in 4 posti di stabilizzazione in emergenza, 32 posti di terapia semintensiva e 56 posti di degenza ordinaria.

Il cantiere aprirà lunedì 6 aprile e la realizzazione sarà portata avanti dai reparti Genio Infrastrutture dell’Aeronautica Militare con il coordinamento dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte, in un termine previsto di due settimane.

Per quanto riguarda i costi sono stati valutati, al momento, in circa 3 milioni di euro e saranno completamente coperti da Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha comunicato con tempestiva generosità la propria disponibilità nell’ambito della Convenzione pluriennale con la Regione Piemonte.

Attenzione: in rete una falsa ordinanza della Regione

La Regione Piemonte comunica che sta circolando una falsa ordinanza denominata decreto n. 37 del 5 aprile 2020. Si prega di non diffonderla e di controllare sempre l’ufficialità delle notizie sul sito www.regione.piemonte.it e sui canali social ufficiali dell’Ente

La Regione Piemonte sta provvedendo a sporgere denuncia alla Polizia postale, affinché gli autori vengano perseguiti. Nelle prossime ore verrà diffusa una nuova ordinanza, di cui verrà data evidenza attraverso gli organi di comunicazione della Regione. Ogni altra notizia che non trova riscontro sulle piattaforme ufficiali dell’Ente è da considerarsi non attendibile.