CRONACA- Pagina 1368

Arrestato marito violento

Un uomo sta tentando di forzare la porta di un appartamento in via Gropello con una serie di calci e pugni.

Urla, proferisce parole ingiuriose all’indirizzo della persona che si trova all’interno. Si tratta di sua moglie.
Per l’ennesima volta il marito, trentanovenne originario del Marocco, è rientrato ubriaco e colpisce la donna
con pugni alla testa e all’addome. Lei riesce con forza a spingerlo fuori dalla porta, ma l’uomo non si
rassegna. Un vicino assiste all’accaduto e richiede l’intervento delle forze dell’ordine. Giunto sul posto
personale del commissariato San Donato, il marocchino si dimostra nell’immediato violento con i poliziotti,
ingaggiando una breve colluttazione. Una volta bloccato, gli agenti raccolgono la testimonianza della vittima.
Denunciato una prima volta nel 2011, nuovamente denunciato ed arrestato nel 2018. In tale occasione
veniva emesso a carico del trentanovenne l’allontanamento dalla casa familiare ed un divieto di
avvicinamento. Sempre lo stesso anno gli veniva notificato l’ammonimento del Questore a tenere un
comportamento conforme alla legge. L’uomo è stato nuovamente arrestato per maltrattamenti in famiglia e
resistenza a pubblico ufficiale.

Torino, centinaia di morti negli ospizi

Negli ultimi 3 mesi nelle Rsa di Torino la mortalità “è stata di 102 casi a febbraio, 199 a marzo e 197 nei primi 18 giorni di aprile”.

I dati sono stati illustrati  nelle comunicazioni al Consiglio comunale di ieri dalla sindaca Chiara Appendino: “Stiamo cercando dei dati comparativi sulla mortalità a casa per persone con la stessa fascia di età degli ospiti delle Rsa:  ma è evidente che l’incremento è preoccupante”, ha aggiunto. Mettendo a raffronto i dati con  quelli disponibili per l’anno scorso, ha detto inoltre la sindaca che “registriamo per i mesi di marzo e aprile una differenza di 217 decessi, con soli 58 segnalati come positivi al Covid”.

Intanto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio ribadisce che l’ ”attenzione della Regione Piemonte nei confronti delle Rsa è sempre stata altissima”. Lo dice  ai microfoni di Sky  e ricorda che la prima ordinanza dedicata alle strutture per gli anziani risale al 23 febbraio. “E’ in corso un monitoraggio completo – aggiunge il  presidente. E con rigore si dovranno  accertare tutte le responsabilità perchè  tutela della salute è fondamentale, soprattutto quando si parla di persone fragili e anziane

 

Coronavirus, 293 contagi in più in Piemonte. I pazienti guariti sono 2768, ancora nuove vittime

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di lunedì 20 aprile

 

2.768 PAZIENTI GUARITI E 1.667 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 2.768 (143 in più di ieri): 262 (+29) in provincia di Alessandria, 99 (+1) in provincia di Asti, 114 (+10) in provincia di Biella, 286 (+11) in provincia di Cuneo, 230 (+11) in provincia di Novara, 1.417 (+58) in provincia di Torino, 153 (+14) in provincia di Vercelli, 166 (+8) nel Verbano-Cusio-Ossola, 41 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 1.667 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.453

Sono 74 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi, di cui 17 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale complessivo è ora di 2.453 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 483 ad Alessandria, 123 ad Asti, 148 a Biella, 181 a Cuneo, 223 a Novara, 1.029 a Torino, 141 a Vercelli, 99 nel Verbano-Cusio-Ossola, 26 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 21.437 (+293 rispetto a ieri), le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 2.839 in provincia di Alessandria, 1.145 in provincia di Asti, 790 in provincia di Biella, 2.090 in provincia di Cuneo, 1.999 in provincia di Novara, 10.319 in provincia di Torino, 985 in provincia di Vercelli, 940 nel Verbano-Cusio-Ossola, 213 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 117 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 301 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.108.

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.140.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 102.082, di cui 51.725 risultati negativi.

Dal Consiglio notarile 16 mila mascherine all’Amedeo di Savoia

Sono state consegnate all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino 16.000 mascherine FFP3 grazie alla generosità dei Notai di Torino, ma anche del Piemonte e della Valle d’Aosta. L’importante risultato è stato raggiunto grazie ai fondi raccolti in pochi giorni con l’iniziativa “Sigilliamo il virus” promossa dal Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Torino e Pinerolo finalizzata all’acquisto di presidi sanitari per l’Ospedale Amedeo di Savoia

“I medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario dell’Ospedale Amedeo di Savoia stanno lottando senza sosta contro la malattia e contro le carenze che, nei periodi di crisi, si acuiscono. Come cittadini e come Notai abbiamo pensato che fosse giusto intervenire per far sentire che siamo parte attiva della comunità. Alla raccolta fondi “Sigilliamo il virus” hanno con generosità contribuito non solo molti Notai del Distretto, ma anche Notai di Piemonte e Valle D’Aosta. Ringrazio chi ha contribuito economicamente, chi si è prodigato nell’organizzazione dell’iniziativa. L’obbiettivo è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione con Cardioteam Foundation Onlus, guidata dal Prof. Marco Diena che ci ha aiutati a trovare il materiale e che, a sua volta, ha raccolto fondi e acquistato presidi sanitari.

A un certo punto, quando tutto sembrava pronto per l’invio, il governo cinese ha sospeso le spedizioni perché alcune ditte avevano mandato in Spagna materiale non
idoneo; si è poi aggiunta la situazione degli Usa che ha fatto sì che molte spedizioni di materiale sanitario prendessero quella strada. Alla fine ce l’abbiamo fatta e per questo devo ringraziare chi si è dedicato a questa iniziativa, senza mai perdere la speranza né la calma anche quando le cose andavano male. E’ una bella pagina per il Notariato torinese e piemontese tutto della quale personalmente sono fiero e della quale devono andare fieri tutti coloro che in qualsiasi modo hanno contribuito.” Così Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio Notarile di Torino.

Mamma tenta di truffare la scuola

Denunciata dagli agenti del commissariato Mirafiori

In questo periodo di pandemia da Covid19, il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato fondi per
l’acquisto di dispositivi informatici e per la connettività da dare in comodato d’uso agli studenti meno
abbienti a supporto della didattica a distanza.
Fa richiesta di tale sussidio la mamma di un’alunna iscritta in un istituto in zona Mirafiori Sud, dichiarando la
piena esistenza dei requisiti. Nel verificare le domande pervenute alla dirigenza scolastica, il personale
scopre che l’alunna non è una loro iscritta. L’Istituto segnala l’accaduto agli agenti del commissariato
Mirafiori che, in seguito ad indagini, appura come la bambina frequenti in realtà un altro istituto della zona.
La donna è stata denunciata in stato di libertà per le mendaci dichiarazioni rese.

Il Consiglio comunale condanna i disordini in corso Giulio Cesare

La sindaca Chiara Appendino aveva espresso la propria condanna dei fatti già ieri in serata attraverso i social network

Un gruppo di antagonisti hanno insultato e aggredito gli agenti di polizia intervenuti per arrestare un rapinatore che aveva strappato la catenina d’oro dal collo di un anziano

In  apertura della riunione odierna del Consiglio Comunale di Torino, il presidente della Sala Rossa, Francesco Sicari, a nome della Conferenza dei Capigruppo e di tutto il Consiglio comunale ha letto un messaggio con il quale si esprime “la più ferma condanna rispetto ai fatti di violenza che sono avvenuti nel primo pomeriggio di domenica 19 aprile, in corso Giulio Cesare. Nel difficile momento storico che tutti stiamo vivendo, ha affermato Sicari, è inaccettabile qualsiasi forma di violenza. Alla vittima della rapina e agli agenti di polizia rimasti feriti durante l’intervento, esprimo vicinanza a nome del Consiglio Comunale”.

 

Pensionata 87enne in auto contromano in tangenziale

Ha  87 anni la pensionata  residente ad Alpignano che è stata fermata dalla polizia stradale di Settimo mentre percorreva contromano la tangenziale nord di Torino

L’anziana era al volante di una Fiat Panda e  ha percorso nella direzione sbagliata il tratto compreso tra gli svincoli di Borgaro e Caselle. Oltre alla multa verrà richiesta in  prefettura  la conseguente revoca della patente. Ai poliziotti che l’hanno accompagnata a casa ha detto di essersi smarrita.

Lavava l’auto più volte al giorno lontano da casa, multato dalla GdF

Dal rivenditore di mascherine “fai da te”, all’azienda di costruzioni che continuava la sua attività nonostante i divieti, sino all’uomo sorpreso a lavare sempre la stessa auto più volte al giorno.

Oltre 1000 persone identificate, una sessantina quelle sanzionate per assembramento, circa 6.000 gli esercizi commerciali controllati.  È un primo bilancio dell’attività di controllo del territorio effettuata dalla Guardia di Finanza di Torino in tutta la Val di Susa da quando sono iniziate le restrizioni per fronteggiare l’emergenza “coronavirus”.

Oltre 50 i Finanzieri della Compagnia di Susa e della Tenenza di Bardonecchia impegnati giornalmente sulle principali arterie stradali, all’interno dei parchi cittadini e nei maggiori luoghi di aggregazione.

Come detto, c’è chi è stato sorpreso a lavare la stessa auto più volte al giorno ed in un autolavaggio distante chilometri dal comune di residenza, oppure l’azienda di costruzioni e forniture edili che, non curante della situazione emergenziale, continuava la propria attività a pieno regime.

C’è stato lo spazio anche per un’operazione della Tenenza di Bardonecchia che dopo una breve indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha scoperto come un commerciante torinese aveva allestito nella sua abitazione una mini-fabbrica, con tanto di macchina plastificatrice, dove confezionava e vendeva mascherine chirurgiche, cappellini in carta ad uso ospedaliero ed altro materiale utilizzato per il confezionamento dei dispositivi medici; il tutto in condizioni igienico sanitarie precarie visto come sono stati trovati gli ambienti e gli articoli sequestrati.

Il cinquantenne, acquistava grandi quantità di mascherine e altri dispositivi medici, su importanti piattaforme on line, curando personalmente il singolo confezionamento e la successiva vendita al dettaglio presso alcuni punti vendita di Bardonecchia, tra l’altro a prezzi offerti al consumatore finale decisamente superiori al mercato.

Peccato che il tutto avvenisse in pessime condizioni igienico sanitarie e che tutti gli articoli rinvenuti fossero privi di ogni forma di garanzia a tutela del cliente, vista l’assenza di qualsivoglia indicazione circa la loro natura e provenienza e con caratteristiche difformi da quelle previste dalla normativa.

Nel corso delle perquisizioni sono stati anche rinvenuti numerosi farmaci, parafarmaci e integratori alimentari di dubbia provenienza e dalla composizione sconosciuta per i quali sono in corso ulteriori approfondimenti da parte dei Finanzieri di Bardonecchia presso le competenti autorità del farmaco.

Due le persone denunciate alla Procura della Repubblica torinese e oltre un migliaio le mascherine sequestrate.

“La polizia difende la vittima, gli antagonisti i rapinatori”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Segretario Generale del SIULP, sindacato di polizia di Torino, Eugenio BRAVO, in relazione al fatto di cronaca avvenuto ieri nel borgo Aurora

Torino, Corso Giulio Cesare, le Volanti arrestano in strada gli autori, stranieri, di una rapina…questi reagiscono, aggredendo violentemente i poliziotti per cercare di sfuggire alla cattura. Nonostante tutto i malfattori vengono assicurati alla giustizia ed immediatamente, in mezzo alla strada, in un quartiere che ritengono “il loro”, una sessantina di antagonisti dei centri sociali mettono in atto il loro consueto teatrino; megafono in mano invadono il corso, bloccano il traffico dei mezzi pubblici, imbrattano un tram ed aizzano la popolazione a ribellarsi allo “Stato di polizia” che sta giustamente provvedendo ad arrestare i delinquenti.

Nel contempo vengono inviati sul posto 40 uomini del Reparto Mobile e 10 del Reggimento Carabinieri, tenuti tuttavia ad una distanza di circa 200 metri, i quali si limiteranno necessariamente a controllare la situazione, senza intervenire salvo che questi soggetti decidano di muoversi in corteo, cosa che non accade, pertanto lo spiegamento di forze attende paziente che questi signori, in autonomia e quando lo riterranno opportuno lascino il territorio.

Poche parole per descrivere un film già visto e rivisto, un film che già nella normalità quotidiana desterebbe rabbia e tristezza, se non che c’è da considerare un PICCOLO particolare…..non stiamo forse vivendo un lasso temporale fra i più critici della nostra esistenza? Non stiamo forse vivendo un’emergenza sanitaria così grave che ha portato alla chiusura di tutto ciò che era possibile chiudere, comprese le persone all’interno delle proprie abitazioni? Le forze dell’ordine non sono impegnate costantemente in un estenuante controllo del territorio allo scopo di scoraggiare e perseguire chiunque, senza giustificato motivo, si faccia trovare per strada? Non siamo costantemente ostaggio del numero dei contagi che in Piemonte continua a salire?

Bene, in tutto questa surreale e drammatica situazione che stiamo vivendo il film che vi abbiamo sommariamente tramato diventa un colossal dell’assurdo….migliaia di uomini impiegati per verificare il titolo cartaceo ai cittadini, senza distinzioni di classe, età, sesso e religione e 50 uomini necessariamente inermi ad osservare altrettanti “professionisti del disordine” che infrangono tutte le norme urgenti e straordinarie messe in atto per contrastare l’emergenza sanitaria. In nome della loro presunta libertà, questi arroganti facinorosi, con il loro comportamento incosciente, pregiudicano tutti gli sforzi e i sacrifici delle autorità e dei cittadini. Ci chiediamo quale pensiero possa aver pervaso le menti di tutti quei poveri cittadini i quali, oggi pomeriggio, (ieri, ndr)  “ostaggi” all’interno delle loro dimore, hanno assistito a tutto ciò.

Una task force per la Fase 2 della sanità guidata dall’ex ministro Fazio

Il presidente Cirio e l’assessore alla Sanità Icardi:  “Oggi che le ferite sono ancora aperte possiamo capire le criticità del sistema: da lì ripartiremo per costruire una sanità di territorio”

 

Una task force di esperti che possa analizzare e certificare le carenze strutturali che l’emergenza coronavirus ha messo in luce sul sistema sanitario piemontese, al fine di ripartire da lì per la futura programmazione. È una Fase 2 anche per la sanità quella su cui il Piemonte si prepara a lavorare: oggi la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Icardi, approverà una delibera che istituisce un gruppo di esperti a supporto dell’Assessorato alla Sanità e della Giunta.

 

Ne faranno parte figure autorevoli del mondo istituzionale, medico e scientifico a cominciare da Ferruccio Fazio: all’ex ministro della Salute, oggi sindaco di Garessio, sarà affidato il compito di presiedere la task force. Medico nucleare e pioniere in Italia nell’utilizzo della PET, fu proprio Ferruccio Fazio nel 2009, allora vice ministro della Salute, a gestire l’emergenza in Italia da virus A/H1N1 – la cosiddetta influenza suina – coordinando una specifica Unità di crisi nazionale per affrontare la pandemia.

 

Al suo fianco nel gruppo di lavoro ci saranno anche il prof. Giovanni Di Perri, responsabile delle Malattie infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino Guido GiustettoPietro Presti, coordinatore straordinario per il coronavirus dell’Asl di Vercelli ed esperto in management strategico, innovazione nel settore sanitario e scienze della vita, e Massimiliano Sciretti, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino.

 

«Innanzitutto desidero ringraziare tutti gli esperti del gruppo di lavoro, a cominciare da Ferruccio Fazio, per la grande disponibilità a mettere le proprie competenze a servizio della Regione e del territorio – sottolinea il presidente Alberto Cirio –. Accanto a una Fase 2 per l’economia, al Piemonte serve anche una Fase 2 per la sanità. Dobbiamo fare una analisi accurata delle carenze strutturali: oggi che le ferite sono ancora aperte siamo in grado di capire dove il sistema sanitario necessita di maggiori interventi e da lì ripartiremo per costruire una reale medicina di territorio. Parlo di costruire e non di “ricostruire”, perché la grande carenza in questa pandemia è stata la rete organizzativa di medicina territoriale. Dobbiamo progettare il ritorno alla regolare attività delle nostre strutture ospedaliere, ma ancor di più elaborare un programma per costruire un reale rapporto ospedale-territorio».

 

«Ringrazio tutti coloro che hanno accolto il nostro invito a farne parte – commenta l’assessore alla Sanità Luigi Icardi –. Insieme predisporremo un programma non solo di medio e lungo periodo, ma anche immediato, per essere pronti ad affrontare l’evolversi di questa pandemia e una nuova emergenza se dovesse ricapitare a breve. Le criticità strutturali che il sistema ha mostrato nella sua organizzazione territoriale e l’esperienza maturata, in questo momento di enorme emergenza, saranno la base su cui costruire il futuro della sanità piemontese».

 

La task force avrà il compito di formulare delle proposte per il miglioramento dell’assistenza territoriale, analizzandone il contesto attuale alla luce delle crescenti criticità cumulatesi negli ultimi anni, ma anche mettendo a confronto l’esperienza piemontese con quella di altre Regioni italiane. Obiettivo costruire una strategia per la futura programmazione sanitaria con particolare attenzione alla medicina di territorio e al corretto rapporto assistenza ospedaliera e territoriale.

 

Parteciperà ai lavori del gruppo anche il prof. Alessandro Stecco, neuroradiologo e presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale.

 

La task force, inoltre, si interfaccerà nei suoi vari obiettivi con i rappresentanti di tutte le categorie di riferimento sia in ambito accademico che sanitario.