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Brucia capannone a Madonna di Campagna. Il Comune: “Tenete chiuse le finestre”

In via Pietro Veronese, Madonna di Campagna, si è sviluppato un incendio in un capannone dal quale si è alzata un’alta colonna di fumo

L’odore di plastica bruciata si avverte in gran parte della città. Non ci sono feriti ma un’addetta alle pulizie è rimasta lievemente intossicata. Da accertare l’origine del rogo, forse dovuto a  cause accidentali per le batterie al litio stoccate nell’edificio.

Il comune ha diffuso una nota in cui si suggerisce ai cittadini di chiudere le finestre e usare la mascherina anche all’esterno.

 

LA NOTA DEL COMUNE

Nelle prime ore della giornata si è sviluppato un incendio in via Paolo Veronese, nel magazzino di una ditta che si occupa del trattamento di rifiuti elettrici ed elettronici.

A seguito dell’incendio in tutta la città si è avvertito un forte e intenso odore di plastica bruciata. Per questo motivo si raccomanda a tutta la cittadinanza, a livello precauzionale, di tenere le finestre chiuse e di indossare la mascherina all’aperto fino al termine dell’emergenza.

Arpa Piemonte sta effettuando tutti i monitoraggi ambientali utili a verificare i livelli di microinquinanti dell’aria.

Torino Capitale della musica si aggiudica Eurovision

Torino ospiterà l’edizione 2022 dell’Eurovision, il contest musicale europeo organizzato ogni anno  dall’Ebu (European Broadcasting Union). La candidatura era stata presentata nei mesi scorsi dalla sindaca Chiara Appendino. Le altre candidate erano Bologna, Milano, Pesaro e Rimini. L’Eurovision è il contest non sportivo più seguito a livello mondiale: l’ultima edizione è stata vinta dalla band romana dei Maneskin.

Campus Einaudi, antagonisti nei guai

Nella mattinata odierna, la Digos della Questura di Torino, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, sta eseguendo n.15 misure cautelari (15 obblighi di presentazione alla P.G.) nei riguardi di militanti di Askatasuna e della sua articolazione universitaria “C.U.A.”   responsabili, a vario titolo, di minaccia ad incaricato di pubblico servizio, violenza privata, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici e violazione di sigilli aggravati.

Per gli stessi episodi sono denunciati in stato di libertà anche altri 7 aderenti ai  sodalizi antagonisti.

In concomitanza con l’esecuzione delle misure è stata anche perquisita e sequestrata, su delega dell’Autorità Giudiziaria di Torino, la nuova aula occupata “Break”.

I fatti fanno seguito agli episodi delittuosi verificatisi il 13 e il 14 febbraio 2020 all’interno del Campus universitario “Einaudi”, quando, in occasione di un volantinaggio sulla tematica delle Foibe effettuato da esponenti del FUAN, una quarantina di antagonisti e studenti avevano circondato i reparti mobili posti a tutela dei giovani del FUAN, mentre una gruppo si era introdotto all’interno del plesso universitario e, dopo aver aggredito due guardie giurate con calci e spintoni, avevano sfondato la porta di accesso dell’aula “Paolo Borsellino” assegnata ai rappresentanti del FUAN, danneggiandola e occupandola.

Per i citati episodi questa Digos, a seguito di mirate indagini, aveva denunciato 33 militanti di Askatasuna, del CUA e dell’area anarchica eseguendo anche nr.21 misure cautelari sequestrando anche la storica aula “C1”.

Nel successivo maggio 2021, l’ aula è stata più volte rioccupata dai militanti di Askatasuna, previa rimozione dei sigilli, e liberata ogni volta dalla Digos di Torino, fino al 24 maggio, quando è stata invece occupata una diversa aula universitaria denominata “Break”.

Ipercolesterolemia e rischio cardiovascolare:  “La best practice di Regione Liguria e Piemonte” 

In Italia, ogni anno, per malattie cardiovascolari muoiono più 224.000 persone: di queste, circa 50.000 sono imputabili al mancato controllo del colesterolo.

 

Il colesterolo rappresenta uno tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare, causando al SSN un impatto clinico, organizzativo ed economico enorme (spesa sanitaria diretta ed indiretta quantificabile in circa 16 miliardi €/anno). Un problema sanitario che durante la pandemia non è andato certo migliorando grazie ai minori controlli, alle mancate diagnosi, alla perdita di aderenza terapeutica. Fortunatamente le terapie a disposizione risultano estremamente efficaci sia in prevenzione primaria che in prevenzione secondaria. Con lo scopo di creare un confronto multiprofessionale tra i massimi esperti sul tema, Motore Sanità ha realizzato il Webinar “FOCUS LIGURIA/PIEMONTE. IPERCOLESTEROLEMIA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE: TRA BISOGNI IRRISOLTI E NUOVE PROSPETTIVE DI CURA”, realizzato grazie al contributo incondizionato di Daiichi Sankyo. 

“L’ipercolesterolemia è responsabile di circa 50.000 morti all’anno in Italia e costituisce uno tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare, con importanti ricadute sociali ed economiche. Si calcola infatti che i costi sanitari riconducibili al mancato controllo della colesterolemia si aggirino sui 16 miliardi di euro/anno. Attualmente, nonostante le terapie farmacologiche a disposizione siano in genere efficaci, l’80% dei pazienti ad alto rischio cardiovascolare non raggiunge il target terapeutico raccomandato dalle Linee Guida internazionali sia in prevenzione primaria che secondaria. È necessario colmare il gap terapeutico esistente per incidere favorevolmente sulla morbi-mortalità cardiovascolare. Ad oggi il principale approccio farmacologico nel trattamento dell’ipercolesterolemia è rappresentato dalle statine, farmaci che, inibendo la sintesi endogena di colesterolo, determinano aumento dell’espressione del recettore per le LDL nel fegato e conseguente riduzione dei livelli plasmatici di LDL-C. Oltre alle statine, esistono altri farmaci ipocolesterolemizzanti, tra questi, gli inibitori di PCSK-9 (somministrabili per via s.c. e relativamente costosi) e l’acido bempedoico. Quest’ultimo, recentemente introdotto nell’armamentario terapeutico, inibisce la sintesi del colesterolo inibendo l’attività dell’enzima ATP citrato liasi (ACLY) e determinando un aumento dell’espressione epatica di LDLR e la consensuale riduzione dei livelli plasmatici di LDL-C. Una più ampia implementazione delle terapie farmacologiche disponibili potrebbe consentire di migliorare il controllo dell’ipercolesterolemia nella popolazione, in particolare nei sottogruppi a rischio elevato, con favorevoli ricadute sulla mortalità”, ha detto Roberto Pontremoli, Professore Ordinario Dipartimento Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Genova, Direttore Clinica Medicina Interna 2 IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova

“Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo. Questo è vero anche in Italia, dove mietono 240.000 vittime ogni anno, assai più del Covid, anche nel suo momento peggiore. Molto è stato fatto negli ultimi decenni per ridurre il rischio cardiovascolare e questo ha contribuito ad un aumento delle aspettative di vita. Negli ultimi 50 anni la aspettativa di vita è aumentata di 9 anni, 6 dei quali anni grazie al miglioramento della prevenzione e della terapia cardiovascolare. L’ipercolesterolemia è uno dei fattori di rischio più importanti per la genesi dell’aterosclerosi e dell’ischemia sia cardiaca (infarto) che cerebrale (ictus). Per questo motivo le società scientifiche come la Società Europea di Cardiologia hanno ancora abbassato recentemente i valori di Colesterolo-LDL (il colesterolo “cattivo”) che dovrebbero essere raggiunti per tenere sotto controllo il rischio ischemico. Purtroppo, nonostante la disponibilità di diversi farmaci per abbassare il colesterolo (come le statine) solo una piccola minoranze dei soggetti raggiunge i livelli di LDL ottimali. Stanno per essere lanciati in commercio farmaci nuovi, tra i quali in particolare uno, l’acido bempedoico, può essere utilizzato anche nei frequenti pazienti che non tollerano le statine. La disponibilità di questi nuovi farmaci può ridurre il numero dei pazienti che non raggiungono gli obiettivi di trattamento e di conseguenza ridurre il rischio di infarto e di ictus”, ha dichiarato Gaetano De Ferrari, Direttore SC di Cardiologia – AOU Città della Salute e della Scienza, Presidio Molinette

 

Sportello Murazzi – Il Muretto ha ripreso la sua attività al Magazzino sul Po

Riceviamo e pubblichiamo

Il progetto, promosso dal circolo Arci Magazzino sul Po in collaborazione con Marco Anselmi, antropologo e operatore legale dell’accoglienza Migranti, ha come obiettivo specifico l’integrazione dei migranti nella nostra società, in un processo dinamico che investe non solo gli utenti ma anche gli operatorə e la società civile. 

 

Il progetto si propone di creare uno spazio di accoglienza, ascolto, orientamento e supporto legale per:

– MSNA (Minori Stranierə Non Accompagnatə);

– Tutorə volontarə o assegnatarə dei MSNA;

– Seconde generazioni e genitorə stranierə con figlie e figli in età scolare.

 

Lo sportello promuove la tutela dei diritti, l’inclusione sociale e l’accesso ai servizi attraverso un sistema di comunicazione volto a fornire informazioni su questioni legali e sull’esercizio di diritti fondamentali: lavoro, cittadinanza, salute e istruzione. Attraverso servizi di orientamento, consulenza e assistenza per i cittadinə stranierə, si favoriranno l’attivazione di percorsi di inclusione sociale e di cittadinanza attiva. Il progetto prevede, infine, di potenziare la rete dei servizi già esistenti rivolti a cittadinə stranierə, creando reti, per sviluppare e rendere la città sempre più accogliente, plurale e inclusiva.

Lo sportello è GRATUITO e si avvale, eventualmente a supporto, della consulenza di avvocati e mediatori culturali. Per chi lo volesse ci sarà la possibilità di lasciare un contributo anonimo in loco oppure di concordare pratiche di economia circolare.

Si tiene ogni martedì, dalle 18 alle 20, o su appuntamento al Magazzino sul Po (Murazzi lato sinistro, Torino).

INFO E CONTATTI: 

 

Email : ilmuretto@magazzinosulpo.it

Facebook:https://www.facebook.com/magazzinosulpotorino

Instagram: https://www.instagram.com/magazzinosulpo_murazzi/

Telegram: https://t.me/joinchat/j7_P3oY5lhA2MDQ0

Due arresti per furto con strappo

Hanno avvicinato in corso Giulio Cesare un cittadino italiano che si trovava nei pressi di un distributore automatico di sigarette; l’uomo aveva in mano 30 €, che avrebbe usato da lì a poco, ma è stato sorpreso da uno dei due complici, che gli toglieva le banconote di mano, mentre l’altro cercava di prendergli il cellulare dalla tasca, senza riuscirvi. Una volta presi i soldi, i due connazionali, di origine ghanese, si allontanavano a bordo di bicicletta. La vittima li seguiva con la sua auto e forniva indicazioni alle forze dell’ordine sul tragitto intrapreso dai due.  Personale della Squadra Volanti intercettava gli autori del fatto mentre imboccavano contro mano via Aosta e li fermava. Uno dei due, il trentaquattrenne, effettuava una forte resistenza nei confronti degli operatori, facendone cadere uno a terra ma veniva fermato. Sono stati entrambi arrestati per i reati, in concorso fra loro, di tentato furto con strappo, del telefonino, e furto con strappo, delle banconote. Il trentaquattrenne anche per resistenza e lesioni a P.U.

Evade dai domiciliari in Toscana Arrestato dalla Squadra Volante

Era sottoposto al regime degli arresti domiciliari dal 14 Settembre scorso, da scontare preso la sua abitazione in provincia di Lucca.

Ma il 2 ottobre scorso, il ventenne si era allontanato da casa facendo perdere le proprie tracce. La sua latitanza è durata 24 ore; infatti, la sera di domenica 3 ottobre, personale della Squadra Volante, a seguito della segnalazione allert alloggiati, è intervenuto presso un albergo del centro città ed ha individuato il ricercato, traendolo in arresto. Si tratta di un ventunenne di nazionalità marocchina, con precedenti per reati contro la persona.

Esercito e Riforma del Settore della Sicurezza

4th European Security and Defense College (ESDC) Basic Course on Security Sector Reform (SSR)

Si è concluso nei giorni scorsi, presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, il 4° corso sulla Riforma del Settore della Sicurezza (Security Sector Reform – SSR).

Erogato interamente in lingua inglese da esperti militari e civili, nazionali e internazionali, l’attività è stata organizzata e diretta dal Centro Studi Post Conflict Operations (CSPCO) in collegamento con l’European Security and Defense College (ente appartenente all’Unione Europea che si occupa di formazione nell’ambito della Politica di Sicurezza e Difesa Comune).

Il corso, articolato in due fasi, di cui una a distanza e una in presenza, è finalizzato a fornire una comprensione d’insieme, nei contesti giuridico, politico e operativo, del concetto di Security Sector Reform, attraverso un esame dei suoi principi generali, degli attori, dei processi e del ruolo del SSR nell’ambito dell’approccio integrato dell’Unione Europea, nel suo sviluppo completo.

Il Comandante dell’Istituto di formazione, Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi, nel corso dell’indirizzo di saluto, ha sottolineato come il CSPCO offra contributi di pensiero per il miglioramento di formazione e addestramento, dell’interoperabilità e delle capacità della Forza Armata e rappresenti per lo Strumento Militare nazionale una componente di sviluppo di politiche e concetti, e di concorso alla definizione dei requisiti operativi da porre a base dei processi di pianificazione della Difesa. Una realtà che persegue la creazione di una comunità internazionale di esperti che alternano la presenza fisica negli interessanti percorsi formativi, in una collaborazione continua, che dura e cresce nel tempo.

Il corso, di alta valenza formativa, ha visto la presenza di 18 frequentatori già impiegati, o di previsto impiego in attività/missioni riconducibili alla politica europea di difesa e sicurezza comune. Tra di essi, 12 Ufficiali Superiori italiani, 1 Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, 4 frequentatori stranieri provenienti dai paesi membri e agenzie dell’Unione Europea (Austria, Lituania, Portogallo e Spagna) e 1 Ufficiale del Marocco in servizio nell’ambito delle Nazioni Unite. Presenti, in qualità di “uditori”, anche 4 studenti della Scuola Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino, già frequentatori del 13th Stabilization and Reconstruction Orientation Course organizzato dal CSPCO nello scorso mese di giugno.

 

Il Piemonte resta in zona bianca

Il Pre-Report settimanale Ministero Salute-Istituto Superiore di Sanità rileva che in Piemonte, nella settimana 27 settembre-3 ottobre, il numero dei nuovi casi segnalati e dei focolai attivi risulta in riduzione rispetto alla settimana precedente.

La percentuale di positività dei tamponi si conferma all’1% e l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi risulta inferiore a 1, pari a 0.86.

Stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e dei posti letto ordinari (per entrambi 3% calcolato sui dati di oggi).

Il valore dell’incidenza (alla data di ieri è di 25,67 casi ogni 100 mila abitanti) e il numero dei ricoveri ancora contenuti concorrono favorevolmente a mantenere il Piemonte in zona bianca.

Il bollettino Covid di giovedì 7 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 208 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 71 dopo test antigenico), pari allo 0.9% di 23.952 tamponi eseguiti, di cui 17.185 antigenici. Dei 208 nuovi casi, gli asintomatici sono 107 (51,4%).

I casi sono così ripartiti: 78 screening, 97 contatti di caso, 33 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 384.177,così suddivisi su base provinciale: 31.578 Alessandria, 18.328 Asti, 12.139 Biella, 55.364 Cuneo, 29.851 Novara, 204.573 Torino, 14.310 Vercelli, 13.713 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.583 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.738 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 20 (-1 rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 161 (-5 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.179

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.276729(+ 23.952 rispetto a ieri), di cui 2.210451 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.774

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, nessuno di oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.774 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.576 Alessandria, 720Asti, 435 Biella, 1.463 Cuneo, 949 Novara,5.623 Torino, 533 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

369.043 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 369.043 (+200 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.679 Alessandria, 17.424 Asti, 11.608 Biella, 53.399 Cuneo, 28.758 Novara, 197.256 Torino, 13.674 Vercelli, 13.232 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.496 extraregione e 2.517 in fase di definizione.