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“Indossa” oltre 70 grammi di hashish. Pusher ventisettenne arrestato

Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia hanno effettuato una serie di passaggi nella zona compresa tra Piazza della Repubblica e la prima parte di Corso Giulio Cesare, in quanto impegnati in un servizio di contrasto al fenomeno dello spaccio.

Intorno alle 16, gli operatori notano un soggetto, che alla vista della pattuglia, inizia a svicolare tra i passanti nel tentativo di eludere un eventuale controllo. Una volta fermato, l’uomo, un cittadino marocchino di 27 anni, viene perquisito. Gli operatori rinvengono nelle parti interne della cintura, 3 pezzi di hashish, per un peso totale di 75 grammi.

Il ventisettenne, irregolare sul territorio Nazionale e con numerosi precedenti di Polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.

 

Mamma partorisce con cesareo durante l’intervento per salvarle la vista

È stata fatta partorire con un cesareo una giovane mamma durante un intervento neurochirurgico in urgenza per un adenoma ipofisario sanguinante che le stava facendo perdere la vista, presso l’ospedale Molinette di Torino

Ieri sera è stata fatta partorire con un cesareo una giovane mamma durante un intervento neurochirurgico in urgenza per un adenoma ipofisario sanguinante che le stava facendo perdere la vista. E’  successo presso la Neurochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Mamma e neonata sono salve.

La paziente era ricoverata da qualche giorno presso il reparto di Ostetricia ospedaliera 3 dell’ospedale Sant’Anna per un repentino calo della vista. Le indagini radiologiche avevano portato alla luce la presenza di un adenoma ipofisario sanguinante. Un piccolo tumore benigno posto nel centro della scatola cranica stava sanguinando, comprimendo così i nervi ottici. Nonostante le cure mediche il danno visivo era peggiorato nel giro di poche ore.

La decisione di sottoporre urgentemente la paziente ad intervento neurochirurgico e contestuale parto cesareo è stata presa dal dottor Francesco Zenga, neurochirurgo Responsabile della neocostituita Struttura Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria del Dipartimento di Neuroscienze (diretto dal dottor Vincenzo Villari) e dalla professoressa Silvia Grottoli, specialista della Endocrinologia (diretta dal professor Ezio Ghigo). I due medici si sono confrontati con i ginecologi della Ostetricia ospedaliera 3 dell’ospedale Sant’Anna per prendere la delicata decisione.

Grottoli e Zenga, specialisti di patologie a carico dell’ipofisi, hanno valutato che la chirurgia fosse l’unica opzione per salvare la vista della paziente. La gravidanza in corso alla 35^ settimana ha però reso necessario programmare anche il parto urgente.

Per questo motivo nel giro di pochissime ore il blocco operatorio della Neurochirurgia della Molinette (diretto dal professor Diego Garbossa) si è trasformato in una sala polivalente per permettere il parto cesareo, l’assistenza intensiva del nascituro e l’intervento neurochirurgico. La paziente è stata prima sottoposta a taglio cesareo dal dottor Paolo Cortese (Direttore facente funzione della Ginecologia e Ostetricia 3) e dalla dottoressa Valeria Accortanzo con l’anestesista dottoressa Evelina Gollo (Direttore della Anestesia e Rianimazione 4 del Sant’Anna). Non appena partorita con successo la piccola Beatrice, di 2185 g, è stata affidata al neonatologo dottor Mauro Vivalda della Terapia Intensiva Neonatale (diretta dal dottor Daniele Farina), che ne ha valutato le ottime condizioni di salute, nonostante il parto prematuro e l’anestesia generale a cui era stata sottoposta la giovane mamma per affrontare gli interventi.

Appena concluso il parto, la dottoressa Eliana Tinetti, anestesista della Anestesia e Rianimazione 2 delle Molinette (diretta dal dottor Roberto Balagna) ha proseguito la sedazione e preparato la paziente per l’intervento neurochirurgico. Sempre nello stesso blocco operatorio e con una tecnica mini-invasiva endoscopica attraverso il naso, il dottor Francesco Zenga ed il professor Giancarlo Pecorari della Otorinolaringoiatria (diretta dal professor Roberto Albera) hanno rimosso completamente il tumore sanguinante che, comprimendo i nervi ottici, stava causando la cecità della paziente.  La perfetta sinergia tra il personale infermieristico delle Molinette e le ostetriche del Sant’Anna ed i giovani medici in formazione specialistica della Neurochirurgia ha reso possibile il completamento dei tre interventi. Cinque Dipartimenti e due ospedali della Città della Salute di Torino hanno agito in urgenza ed in sinergia, nonostante il periodo difficile della pandemia COVID, per salvare la vita e la vista ad una giovane mamma ed alla propria neonata.

La mamma ora sta bene e dopo neppure 48 ore potrà tornare al Sant’Anna e non solo abbracciare la piccola Beatrice, ma soprattutto potrà vederla.

Si rifiuta di indossare la mascherina, treno bloccato in stazione

Torino: intervento dei carabinieri e denuncia del passeggero

Torino, 5 febbraio I Carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno denunciato a piede libero un 37enne cittadino marocchino per interruzione di pubblico servizio.
L’uomo, che ieri sera viaggiava ubriaco sul treno regionale Torino-Bardonecchia, sebbene più volte invitato dal capotreno a indossare la mascherina, si è rifiutato di farlo, costringendo il personale di bordo a fermare il treno alla stazione ferroviaria di Avigliana e a richiedere l’intervento dei carabinieri.
All’arrivo dei militari dell’Arma, il 37enne, visibilmente ubriaco, ha indossato la mascherina per essere poi affidato ai sanitari del 118.
L’uomo è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio per aver causato un ritardo di 45 minuti del treno ed è stato anche sanzionato per non aver ottemperato all’obbligo di indossare la mascherina

È polemica per i clochard allontanati dal centro di Torino

Sono sette i clochard  identificati nel centro di Torino nel corso  di una operazione della polizia in collaborazione con i civich  in seguito agli esposti di residenti della zona, che hanno denunciato molestie da parte dei senzatetto

I controlli sono stati effettuati  nei portici di corso Vinzaglio, via Cernaia, in piazza Castello e via Viotti. Tre senzatetto irregolari sono stati accompagnati in Questura per accertamenti. Gli altri, molto con precedenti penali, sono stati identificati e allontanati dai loro poveri giacigli per procedere con la sanificazione delle strade da parte dell’Amiat. Sulla vicenda si è scatenato il dibattito tra le forze politiche cittadine.

Torino: si crea un varco e tenta il furto al ristorante

53enne italiano arrestato dalla Polizia

Scassina l’infisso esterno della vetrina del locale con un cacciavite, infrange la vetrata superiore e si “tuffa” all’interno del ristorante chiudendo dietro di sé il serramento nel tentativo di passare inosservato. È successo lunedì sera intorno le 23.30. Un uomo con una giacca rossa e nera e un paio di scarpette bianche non può di certo passare inosservato mentre manda in frantumi la vetrata di un locale commerciale in orario di chiusura. La scena è stata seguita a vista da un uomo che in quegli attimi si trovava affacciato al balcone di casa ed ha contattato le Forze dell’Ordine. Gli agenti del Commissariato Borgo Po, raggiunta piazza Borromini, aprono l’infisso esterno del ristorante e scorgono immediatamente la sagoma dell’uomo che armeggia vicino il registratore di cassa. Così, uno dei due operatori utilizza lo stesso varco per accedere al locale e fermare il ladro. Si tratta di un cinquantatreenne italiano con diversi precedenti per reati contro il patrimonio. L’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato.

Arrestati in quattro per furto e rapina

Torino. Intensificati i controlli dei carabinieri per contrastare i reati contro il patrimonio

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale per contrastare i reati contro il patrimonio, i carabinieri hanno arrestato 4 persone per rapina, furto e resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
In particolare a Torino, nel quartiere San Donato, sono finiti in manette due cittadini peruviani, un uomo e una donna, che hanno rubato vari prodotti da un supermercato della zona. I due avevano nascosto la merce all’interno di una borsa schermata, riuscendo così a passare le casse senza pagare ma sono stati bloccati dal pronto intervento di una pattuglia del Nucleo Radiomobile nel frattempo chiamata dalla sicurezza dell’esercizio commerciale, insospettita dall’atteggiamento della coppia.
A Settimo Torinese, i militari della locale Tenenza hanno arrestato un pregiudicato che, ubriaco, sotto la minaccia di un coltello ha tentato di rapinare i soldi a un pensionato che stava prendendo un caffè seduto nel dehors esterno di un bar. L’uomo è stato disarmato e immobilizzato dalla pattuglia
Infine a Giaveno è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale un cittadino marocchino. La pattuglia dell’Arma è intervenuta a casa dove, sotto l’effetto dell’alcol, stava avendo una violenta lite con la compagna. Alla richiesta di fornire le proprie generalità ha aggredito i militari con calci e pugni prima di essere immobilizzato e tradotto presso il carcere di Torino.

Quasi 5 mila persone controllate in una settimana dalla polfer

8 indagati, 4.961 persone controllate di cui 1.083 con precedenti di polizia. 282 pattuglie impegnate nelle stazioni e 14 in abiti civili per attività antiborseggio. 79 i servizi di vigilanza a bordo di 187 treni. 19 i servizi lungo linea e 51 quelli di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di prevenzione, vigilanza e contrasto alla microcriminalità presso alcune stazioni nella provincia di Torino, non presidiate dal personale di polizia, tra cui Avigliana, Sant’Ambrogio, Susa e Collegno, con l’impiego di personale della Polfer nelle ore pomeridiane e serali, anche a bordo treno.

A Bussoleno (TO) il personale Polfer ha denunciato un quarantenne algerino, senza fissa dimora, per danneggiamento. L’uomo, alcuni giorni prima, si è reso responsabile della rottura di un finestrino e dell’apertura del vano porta oggetti di un’auto parcheggiata nel piazzale della stazione ferroviaria. I poliziotti, grazie alle immagini estrapolate delle telecamere di sicurezza, hanno individuato l’autore dopo pochi giorni nella stazione di Oulx (TO), con indosso ancora gli stessi indumenti. Accompagnato presso gli uffici di Polizia di Bardonecchia, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di hashish. Lo straniero, privo di documenti, è stato denunciato per il reato di danneggiamento e possesso di sostanza stupefacente, inoltre è stato posto a disposizione del locale Ufficio Immigrazione per regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale.

Ad Alessandria, la Polizia Ferroviaria ha denunciato un quarantenne italiano per danneggiamento, atti contrari alla pubblica decenza e disturbo in luogo aperto al pubblico. L’uomo, dopo aver preteso di non pagare l’accesso ai servizi igienici di stazione, ha inveito contro un addetto delle pulizie, urinando a terra nei locali, quindi si è denudato ed ha danneggiato il cestino dei rifiuti. Ai poliziotti il 40enne ha riferito di essere invalido per cui non obbligato al pagamento per usufruire dei servizi igienici, ma senza mostrare nessun tesserino d’invalidità. L’uomo, accompagnato negli uffici di Polizia, è stato denunciato.

A Vercelli gli agenti hanno denunciato un 55enne italiano per violazione dell’avviso orale emesso dal Questore di Torino nell’agosto del 2018, aggravato dal divieto di possedere o utilizzare qualsiasi apparato di comunicazione radiotrasmittente e programmi informatici. L’uomo, controllato a bordo treno durante un servizio di vigilanza su un treno regionale nella tratta Torino-Milano, ha mostrato da subito segni di nervosismo alla vista dei poliziotti, in quanto stava utilizzando un tablet per la navigazione web. A seguito del controllo è risultata la prescrizione, pertanto non sapendo giustificare il possesso del dispositivo è stato denunciato e l’oggetto sottoposto a sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Senza mascherine e gel igienizzante: chiuso il locale

Sono circa le 21 in via Dante di Nanni quando la pattuglia del commissariato San Paolo nota la presenza di tre soggetti, due avventori ed un dipendente, all’interno di un esercizio commerciale regolarmente aperto.

I due clienti non indossano correttamente la mascherina, calzandola al di sotto del mento.

Gli agenti accedono al locale, verificando all’ingresso la presenza dell’apposito cartello che indica il numero 1 come massimo di presenze consentite all’interno. Inoltre, viene constatata la totale assenza di prodotti igienizzanti per le mani, come previsto dai protocolli vigenti. Gli avventori ed il dipendente sono stati sanzionati per aver violato le disposizioni atte a contenere la diffusione del Covid19 mentre al titolare è stata disposta la chiusura provvisoria del locale per cinque giorni.

Ricercato preso nelle vicinanze della Stazione Rebaudengo

 Era destinatario di un ordine di carcerazione

Gli agenti del Commissariato Barriera Milano, impegnati nel servizio di controllo del territorio, lo scorso venerdì mattina controllano un gruppo di cittadini stranieri che stazionano nei pressi della stazione Rebaudengo. Fra loro notano un ventitreenne con precedenti che, secondo quanto ricordano, è ricercato per l’aggravamento di  una misura cautelare. In effetti, al giovane, di nazionalità gambiana, la misura del divieto di dimora nella città di Torino è stata sostituita dal 25 Gennaio con quella più grave della custodia cautelare in carcere. Nonostante un conoscente del giovane abbia tentato di convincere gli agenti a non fermare l’amico, gli agenti hanno proceduto all’accompagnamento dello stesso presso gli uffici di polizia per poi dare seguito alla misura ed alla sua traduzione in carcere.

In 80 partecipano a una festa clandestina. Scoperti dalla polizia fuggono in garage

 Organizzata nel pomeriggio per eludere i controlli

Nel pomeriggio di domenica scorsa, ancora vigente la “zona arancione” per il Piemonte, gli operatori del Commissariato di Rivoli sono intervenuti presso un locale sito in corso Francia, formalmente un circolo privato ma di fatto una discoteca, poiché all’interno stava avendo luogo una festa clandestina di circa 80 persone, in violazione delle prescrizioni anti-covid.

La festa era stata organizzata mediante un tam-tam sull’app di messaggistica whatstapp con indicazione del prezzo “10 euro con 1 drink” e le indicazioni delle “giustificazioni” da fornire in caso di controllo: “a trovare il partner” “a fare la spesa”; “sono orari facili” aggiungeva il messaggio di invito riferendosi alle prime ore del pomeriggio. L’invito era stato accolto, e gli avventori per raggiungere l’ingresso secondario del locale, sito nel garage sottostante, avevano sfruttato passaggi nascosti ad occhi indiscreti.

All’arrivo degli operatori del Commissariato di PS Rivoli la scena ha dell’incredibile: circa 80 persone, tutte di età tra i 40 e i 50 anni, che ballano, consumando alcolici senza nemmeno indossare la mascherina. Sorpresi dagli agenti, gli avventori scappano riversandosi nei garage. I partecipanti erano stati avvertiti da un soggetto, collocato presso l’ingresso della struttura, che fungeva da “palo”.

La fuga in massa non ha avuto conseguenze se non giuridiche. Il proprietario, infatti, è stato denunciato, tra i vari titoli, perché il locale, sottoposto poi a sequestro preventivo, non aveva l’agibilità per l’attività in questione. Oltre che per il mancato rispetto delle norme anti covid, il titolare è stato sanzionato amministrativamente per la somministrazione di bevande senza licenza e per la mancanza del titolo volto a esercitare i trattenimenti danzanti.

Il proprietario è stato segnalato all’autorità competente anche in relazione alla disciplina antincendio per le valutazioni del caso.