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Ballottaggio, alle 23 al voto solo il 32,61 per cento

ELEZIONI AMMINISTRATIVE BALLOTTAGGIO 17 E 18 OTTOBRE 2021

AFFLUENZA ALLE ORE 23

 

La rilevazione alle ore 23 sull’affluenza al voto del ballottaggio per l’elezione del Sindaco è stata del  32,61 %

Le urne saranno aperte domani, lunedì 18 ottobre, dalle ore 7 alle ore 15.

 

Concluse le votazioni, dopo la rilevazione dei votanti definitivi, inizieranno le operazioni di scrutinio per l’elezione del Sindaco.

 

La prossima rilevazione sarà alle ore 15 di domani.

I risultati in tempo reale sono consultabili all’indirizzo: www.comune.torino.it/home.shtml

 


ELEZIONI AMMINISTRATIVE

BALLOTTAGGIO 17 E 18 OTTOBRE 2021

La rilevazione alle ore 19.00 sull’affluenza al voto del ballottaggio per l’elezione del Sindaco è stata del  25,00 %

Le urne sono aperte fino alle ore 23.00 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15.

Lunedì alle 15, concluse le votazioni, dopo la rilevazione dei votanti definitivi, inizieranno le operazioni di scrutinio per l’elezione del Sindaco

La prossima rilevazione sarà alle ore 23.

I risultati in tempo reale sono consultabili all’indirizzo: www.comune.torino.it/home.shtml

 

AFFLUENZA ALLE ORE 12

La rilevazione alle ore 12.00 sull’affluenza al voto del ballottaggio per l’elezione del Sindaco è stata del  8,58 %.

 

 

Le urne sono aperte domenica dalle ore 7.00 alle ore 23.00 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15.

 

Lunedì alle 15, concluse le votazioni, dopo la rilevazione dei votanti definitivi, inizieranno le operazioni di scrutinio per l’elezione del Sindaco.

 

 

La prossima rilevazione sarà alle ore 19.

I risultati in tempo reale sono consultabili all’indirizzo: www.comune.torino.it/home.shtml

Furti di rame, 22 ditte ispezionate

2 indagati, 84 persone controllate, 22 ditte ispezionate dislocate sul territorio, 4 servizi di controllo lungo linea e su strada, 35 operatori del Compartimento Polizia Ferroviaria del Piemonte e della Valle d’Aosta impiegati. Questo il bilancio della nona operazione “Oro Rosso”, organizzata dal Servizio Polizia Ferroviaria in ambito nazionale, dedicata al contrasto dei furti di rame, spesso causa di interruzioni della circolazione ferroviaria, sia lungo le tratte ferroviarie che insistono sul territorio di competenza, sia presso le strutture specializzate nel trasporto e smaltimento dei rifiuti metallici.

 

In particolare, a Torino, la squadra amministrativa compartimentale ha denunciato l’amministratore di una ditta di recupero metalli della provincia per ricettazione, dove sono stati rinvenuti 486 kg di trecce di rame sguainato e 97 kg di trecce di rame stagnato, di cui non ha esibito documentazione che ne chiarisse la provenienza. L’amministratore di un’altra ditta è stato indagato per gestione non autorizzata di circa 1,4 tonnellate di rifiuti composti da rame, bronzo e ottone. 15.083 l’importo delle sanzioni amministrative elevate per irregolarità nella gestione della documentazione ambientale.

In manette per falsa identità

Sudamericano arrestato per falsa attestazione

 

La scorsa domenica gli agenti del commissariato San Paolo hanno controllato 4 cittadini sudamericani nei pressi di corso Racconigi. Chiesti loro i documenti, tre ottemperano nell’immediato alla richiesta dei poliziotti, il quarto, dopo un attimo di esitazione, fornisce la patente di guida. Gli operatori notano che i dati anagrafici riportati sono gli stessi indicati sul permesso di soggiorno fornito precedentemente da uno dei 3 stranieri mentre la foto raffigura il soggetto controllato in quel momento. Questi asserisce trattarsi di un errore di stampa dell’ente che ha rilasciato il documento.

L’uomo viene accompagnato presso gli uffici del commissariato per ulteriori accertamenti, dove emergono i reali dati anagrafici, associati a numerosi precedenti di Polizia ed una inottemperanza all’ordine di abbandonare il territorio Nazionale. Scattate le manette per falsa attestazione.

Esercitazione del Corpo Volontario Antincendi Boschivi

Sabato a Casalborgone si è svolta una esercitazione del ‘Distretto 91’ del Corpo Volontario Antincendi Boschivi  con le squadre di Aramengo, Casalborgone, Castagneto Po e Pino Torinese oltre ad quella di Aib Valcerrina Aldo Visco. Obiettivo era quello di approfondire le conoscenze tecniche e di utilizzo delle attrezzature in dotazione al Corpo ed alle squadre.

Massimo Iaretti

Furto di volanti d’auto Arrestati tre giovani

Nella notte di mercoledì, intorno alle 4.30, gli agenti della Squadra Volante intervengono in corso Cosenza per la segnalazione di un furto in atto su un’auto. Il richiedente segnala l’auto con la quale i ladri sono fuggiti. I poliziotti intercettano e fermano il veicolo con tre a persone a bordo all’incrocio con corso Giambone. Nel corso della perquisizione gli agenti trovano nel bagagliaio due volanti di autovetture della stessa casa automobilistica di quella oggetto del furto segnalato. Uno dei due, infatti, apparteneva proprio all’auto depredata. Gli agenti appureranno poi che il secondo volante era stato razziato da un’auto in sosta in corso Trapani.

Nel corso delle ricerche, i poliziotti verificano anche che una terza auto della stessa marca era stata razziata nella notte in via Ventimiglia del suo sterzo. In questo caso il volante era stato trovato nascosto in una siepe della via. Tutta la refurtiva rinvenuta è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.

Le tre persone fermate, due cittadini rumeni e un albanese, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, sono stati arrestati per furto in concorso e denunciati in stato di libertà per ricettazione.

Vede riflesso sul computer l’uomo che lo vuole sgozzare e si salva

Si è salvato  perché, mentre stava scrivendo al computer  ha visto sullo schermo l’immagine riflessa dell’ aggressore, che con un coltello  voleva sgozzarlo. Vedendolo la vittima è riuscita a tirargli una gomitata e a salvarsi. L’aggredito era finito in ospedale  sanguinante, con un taglio all’altezza della giugulare, prognosi di sessanta giorni. Termina ora con la condanna a tre anni e un mese di reclusione per tentato omicidio, il processo con rito abbreviato nei confronti di un uomo italiano di 55 anni, detenuto al carcere Lorusso e Cutugno dall’epoca del delitto: il 7 maggio scorso. Il gup ha stabilito il pagamento di cinquemila euro di provvisionale. Resta un mistero l’origine del movente. La vittima è un sessantenne  sposato con una donna che aveva avuto una relazione  con l’imputato e che il giorno del delitto era in ospedale per un problema al cuore. Nella casa della coppia, che da alcuni mesi ospitava l’imputato, c’erano solo il marito della donna e l’amico della moglie. La pm che ha svolto l’indagine riuscendo a ricostruire la dinamica  del tentato omicidio, ha sottolineato il «rapporto particolare» esistente tra i tre adulti (marito, moglie e amico). Ha precisato che non è stato possibile conoscere la natura intensa  della relazione, forse legata al movente del tentato omicidio.

Boom di visitatori, lunghe code al Salone del Libro

Boom di visitatori  al Salone del Libro, si sono formate lunghe code alle porte, già un’ora prima dell’apertura.

Tanti studenti, ma anche famiglie, anziani  muniti di Green pass e documento si sono presentati a Librolandia.

Tra gli autori presenti alla terza giornata del Salone: Alberto Angela, Antonio Manzini, Carlo Verdone, Stefania Auci, Marco Malvaldi, Maurizio De Giovanni, Max Pezzali, Cesare Cremonini, Alessandro Cattelan, Asia Argento, Zerocalcare.

(foto M. Martellotta)

Il congedo di Chiara Appendino: “Lascio una città migliore di quella che ho trovato”

Con un lungo post su Facebook la sindaca uscente di Torino, alla vigilia del ballottaggio che deciderà il suo successore a Palazzo Civico, saluta e ringrazia i torinesi. Ecco il testo integrale pubblicato sulla pagina Fb di Chiara Appendino

Quando ho iniziato questo viaggio ero una delle tante giovani donne che voleva cambiare il mondo e il modo migliore per farlo era partire dalla città che amavo. La mia Città. La mia Torino.

Ricordo gli sguardi preoccupati dei miei genitori, ricordo le rassicurazioni di mio marito. Quelle persone che ero certa mi sarebbero sempre state accanto, anche nei momenti più difficili. E avevo ragione.

Ricordo il pensiero di una bimba, Sara, che sarebbe arrivata, quel turbinio di sensazioni e responsabilità, ma la consapevolezza che l’impegno per la Città sarebbe stato un dono che facevo anche a lei e alla sua generazione.

Ricordo le notti insonni, gli abbracci, le strette di mano, amiche e non. Erano chiare entrambe, il corpo non mente mai.

Eppure, in cuor mio, sapevo che candidarmi era la cosa giusta da fare. Una scelta che rifarei altre mille volte, che mi ha dato tantissimo. E che, va detto, mi ha anche tolto qualcosa. Ma fa parte di questa bellissima missione.

Dal primo giorno del mio mandato ho percorso le strade di Torino in lungo e in largo. Ho abitato ogni parco, ogni mercato, ogni piazza. Ho fatto tutto il possibile per essere accanto ai cittadini, ai loro problemi, alle loro ambizioni, alle loro preoccupazioni, ogni singolo giorno.

Oggi posso dire, con un pizzico di orgoglio, che lascio una Città migliore di quella che ho trovato.
Una Torino che è più simile a quella che immaginavamo: più verde, più accessibile, più sostenibile, più attrattiva, più pronta al futuro.

Certo, ancora molto rimane da fare. 5 anni non sono sufficienti per completare ogni progetto. Tuttavia il percorso è tracciato, la strada è chiara e abbiamo posto dei punti di riferimento dai quali non si tornerà indietro.

Non è stato facile. Porterò con me per sempre ogni momento. Compresi quelli più bui, quelli in cui non ci sembrava possibile rivedere la luce e quelli in cui ho fatto compagnia all’alba.

Momenti come telefonata in cui mi dicevano, a pochissimi giorni dal mio insediamento, che il Salone del Libro sarebbe andato a Milano (e invece lo abbiamo tenuto qui). O la notte passata a battagliare con Tokyo per l’assegnazione delle ATP Finals. La decisione di non mandare in pre-dissesto il Comune a fronte di un bilancio disastroso che, invece, abbiamo scelto di risanare per tutelare scuole, strade, trasporti, verde pubblico.

Ma tutto questo sparisce davanti al resto.

E cos’è il resto?

È un cittadino che ti manda un video delle finestre aperte in estate ora che non ci sono più i roghi tossici del campo di via Germagnano.
È un imprenditore che ti invita a visitare la nuova palestra che ha aperto davanti all’ex-Villaggio Olimpico occupato, che ora è solo più un brutto ricordo.
È una mamma che finalmente ha un’area giochi nuova dove portare la figlia.
È un padre di famiglia in lacrime che grazie alla rete di Torino Solidale può affrontare il dramma della pandemia.
È una famiglia che finalmente viene riconosciuta grazie a una firma che prima non c’era.

Questi, e molti altri, sono i motivi per cui abbiamo lavorato ogni singolo giorno, senza tregua. Fino all’ultimo istante.

Ma per farlo, ovviamente, non sono stata sola. Nulla si fa da soli.

Lasciatemi concludere con dei più che doverosi ringraziamenti.

In questi 5 anni ho conosciuto migliaia di persone. Dai cittadini ai mercati e nelle piazze. In ufficio e ad eventi pubblici. In Italia e all’Estero. Nei Palazzi e nelle strade.

Mentirei se dicessi che mi ricorderò il nome di ognuno di loro ma, sono convinta, chiunque incontriamo nella nostra vita ci lascia qualcosa, un segno che ci portiamo dietro, nel bene o nel male.

Ci sono tuttavia persone a cui voglio dire grazie.

In primis alla mia famiglia. A mio marito, Marco. Non servono tanti giri di parole: senza di lui non so come avrei fatto. Per me è la prova che quando si vuole, insieme, si può affrontare qualsiasi sfida.

Un ringraziamento anche a mia figlia, Sara. Ho cercato di dedicarle tutto il tempo che ho potuto, ma inevitabilmente ha dovuto contendersi la mamma con la Città. Ho però imparato che non c’è fatica che il suo sorriso non potesse alleviare. Quando sarà più grande le racconterò di una bella avventura, anche se molte cose le sa già. Per esempio adora i nuovi autobus gialli e blu che “ha comprato mamma”.

Grazie ai miei genitori, a mia nonna, a mia sorella e a tutti i miei parenti più stretti. Sono certa che, insieme a me, come me, hanno vissuto ogni singolo momento, bello o brutto. Hanno gioito e hanno sofferto, sapendo quello che provavo come può solo chi ti ha visto nascere e crescere. D’ora in poi spero di dare loro qualche pensiero in meno.

A loro, alla mia famiglia, ora dedicherò tutto il tempo possibile. Con loro voglio recuperare il tempo perduto, voglio ritrovare la sensazione dell’intimità, l’emozione di una risata solo nostra, la spensieratezza di un pranzo o di una cena con il telefono – spento -.

Grazie alla mia Giunta e alla mia Maggioranza. Guardandovi indietro, siate orgogliosi di ciò che abbiamo fatto.
Con alcuni, in questi anni, si è creato un legame che va oltre la politica e che sono certa non perderemo.

Voglio poi ringraziare i dipendenti del Comune e della Città Metropolitana e coloro che più mi sono stati vicini.
In pochi sanno quanto è difficile far funzionare una macchina burocratica così complessa. E se ciò è vero per le funzioni ordinarie, pensate a quanto lo è quando – come abbiamo fatto – si affrontano azioni e sforzi straordinari.
So bene quale professionalità e quale impegno abbiate messo in campo e di questo non posso che esservene riconoscente.

Grazie a chi, in questi anni di mandato, ha rappresentato le Istituzioni poiché ho trovato persone con cui abbiamo condiviso la stringente necessità di collaborazione e di lavoro di squadra. Solo in questo modo abbiamo potuto raggiungere grandi risultati.

Grazie al mio fantastico staff, instancabile, che mi è sempre stato al fianco a ogni ora della notte e del giorno seguendo i miei ritmi e standomi vicino, soprattutto nei momenti più duri del mandato.

Grazie al MoVimento 5 Stelle, alla forza politica con cui mi sono candidata e che sento ancora come la mia forza politica di appartenenza, con cui condivido valori e obiettivi.
Mi sono sempre stati vicini nei fatti, abbiamo vissuto insieme innumerevoli traversie ma ho sempre avuto spalle forti su cui fare affidamento. I nomi sarebbero tanti, ma tra tutti lasciatemi ringraziare in particolare Beppe Grillo, Giuseppe Conte, Vito Crimi, Luigi Di Maio, Laura Castelli. Senza di loro molti obiettivi non sarebbe stato possibile raggiungerli.

Grazie infine a migliaia di torinesi che ci sono sempre stati, che ho sempre trovato, da cui ho sempre avuto modo di imparare, crescere, migliorare.
Grazie a coloro che, con le loro azioni concrete, con i loro gesti, hanno compreso e accompagnato il cambiamento. Scegliere di muoversi in modo sostenibile, fare meglio la differenziata, rispettare le regole per strada: è da qui che parte il cambiamento.

Sicuramente avremmo potuto fare di più ma, vi assicuro, abbiamo fatto tutto il possibile, forse, anche qualcosa in più. Di sicuro ci abbiamo messo cuore, passione e tutto il nostro impegno.

Torino continuerà a brillare se, e solo se, tutti insieme, continueremo ad amarla e a prendercene cura.

Grazie ❤️

Vandalizzata la lapide dedicata a Mario Soldati

Mario Soldati,  scrittore, regista e sceneggiatore torinese si tuffò – giovanissimo – nel Po in piena cent’anni fa, ai Murazzi, per salvare un coetaneo. Gesto che gli valse la medaglia d’argento al valore civile, ricordato da una lapide posta tempo fa dal Centro Pannunzio e dalla Città. Nei giorni scorsi adesivi e scritte murali vergate da chi sicuramente  neppure sa chi fosse Soldati, hanno deturpato la targa marmorea. L’atto vandalico è stato ignorato dalle istituzioni locali. C’è almeno da augurarsi che il Comune intervenga per restituire dignità alla lapide e, con essa, alla memoria di un grande torinese.

Hashish e marijuana, ritiro a domicilio

Arrestato ventiquattrenne italiano dagli agenti delle Pegaso

L’indagine è partita dai riscontri emersi da alcune chat telefoniche: gli indizi raccolti dagli investigatori delle Pegaso dell’UPG hanno condotto ad un appartamento di corso Francia utilizzato da un ventiquattrenne. Il giovane è un soggetto noto nei quartieri San Donato e San Paolo per rifornire di quantitativi rilevanti di cannabinoidi i suoi coetanei; questi ultimi dovevano recarsi sotto casa sua, dopo averlo preliminarmente contattato utilizzando esclusivamente applicazioni di messaggistica istantanea, con cancellazione del testo in un tempo ben determinato. Una volta sotto casa, il pusher verificava visivamente dalla finestra che l’acquirente fosse da solo e soltanto allora apriva il portone dello stabile. Pertanto, anticipando le sue mosse, i poliziotti, lo scorso venerdì sera, hanno fatto ingresso nello stabile individuato, con l’intenzione di attendere l’inquilino sospetto, del quale, però, non era noto l’appartamento occupato. Attorno alle 21.45, un soggetto corrispondente al sospettato faceva ingresso nel palazzo e prendeva l’ascensore, fermandosi ad un piano alto. Qui veniva fermato dai poliziotti  e, nonostante avesse in mano un mazzo di chiavi per aprire la porta dell’alloggio di fronte, negava di abitare in quel palazzo. La perquisizione dell’alloggio portava al rinvenimento di diversi contenitori trasparenti contenenti marijuana ed hashish, complessivamente oltre 100 grammi, oltre a tutto il materiale necessario per il confezionamento delle dosi. I poliziotti appuravano che il giovane aveva a disposizione due smartphone.  Uno di essi veniva utilizzato per fornire connessione all’altro (hot spot) in modo tale da non essere intercettato quando utilizzava la rete internet per comunicare in merito alla compravendita dello stupefacente. Il giovane è stato arrestato per detenzione  ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.