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Raccomandate e pacchi: alle Poste ritiro più semplice dopo le vacanze

Al rientro dalle vacanze per facilitare il ritiro della corrispondenza (raccomandate e assicurate) e pacchi giacenti presso gli Uffici Postali per assenza del destinatario, è possibile prenotare l’accesso agli sportelli tramite l’App Ufficio Postale o via WhatsApp.

Per prenotare l’operazione tramite l’App Ufficio Postale è sufficiente scaricare gratuitamente l’applicazione sul proprio smartphone, tablet o pc e selezionare il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione. All’interno dell’ufficio, un’apposita segnaletica indicherà il punto di attesa per accedere al primo sportello disponibile.

Per richiedere il ticket elettronico con WhatsApp è necessario memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715. Il cittadino dovrà avviare una chat e un operatore virtuale di Poste Italiane risponderà proponendo, tra le varie opzioni, la prenotazione del ticket.
Digitando poi il Comune, indirizzo e numero civico di riferimento, al cliente sarà proposto l’Ufficio Postale più vicino con l’indicazione del primo appuntamento disponibile per la prenotazione. Se il cittadino accetta, riceverà un codice di prenotazione che verrà mostrato sul display dell’ufficio postale al momento dell’appuntamento.

I sistemi di prenotazione a distanza che consentono di riservare l’accesso anche per altre operazioni tra cui lo SPID sono disponibili in 122 Uffici Postali della provincia di Torino.

Nel sottolineare la costante attenzione alle esigenze della clientela, coglie l’occasione per rinnovare l’invito a recarsi presso gli Uffici Postali muniti di appositi strumenti di protezione individuali.

 

Via dalla città! I contributi della Regione a chi sceglie di andare a vivere in montagna

LA REGIONE PIEMONTE LANCIA UNA CAMPAGNA NAZIONALE

CON INCENTIVI PER CHI SCEGLIE DI ANDARE A VIVERE TRA LE SUE MONTAGNE

Contributi da 10 a 40 mila euro per acquistare o ristrutturare una casa

Il bando è uscito  il 1° settembre con un investimento di 10 milioni di euro



Voglia di ritmi più lenti e in armonia con la natura? Di luoghi incontaminati in cui respirare a pieni polmoni e far crescere i propri figli in libertà? Di un posto diverso dove continuare il proprio lavoro, sempre più connesso e smart, o in cui iniziare magari una nuova attività?

Cambiare vita si può. E la Regione Piemonte ti aiuta a farlo, lanciando una campagna nazionale che offre incentivi a chi sceglie di trasferirsi da una città italiana in uno dei piccoli comuni di montagna incastonati tra le Alpi piemontesi.

La montagna non è e non va vista come una riserva inaccessibile, ma come un grande propulsore di economia, natura, enogastronomia, turismo e di tutto ciò che di meraviglioso ha da offrire – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Penso che, dopo due anni di pandemia, questa idea dell’aria fresca, dell’aria pulita, della possibilità per chi lo desidera di vivere a contatto con la natura, siano valori su cui investire per il nostro futuro e per quello delle nostre straordinarie montagne”.

L’iniziativa punta a sostenere la rivitalizzazione e il ripopolamento delle aree montane, anche a seguito dei bisogni sociali crescenti causati dall’attuale emergenza sanitaria.

Chi risiede in un centro urbano in Italia e intende acquistare o recuperare un immobile in un comune montano del Piemonte con meno di 5.000 abitantida rendere prima casa trasferendovi la propria residenza, potrà aderire ad un bando della Regione Piemonte che offre contributi da 10 a 40 mila euro. Il bando stanzia complessivamente 10 milioni di euro.

Una promessa mantenuta e l’offerta di una scelta di vita nuova – dichiara Fabio Carosso, vicepresidente e assessore alla Montagna della Regione Piemonte –. Conosco le nostre montagne: abbiamo comprensori sciistici di fama mondiale accanto a valli e borghi da riscoprire che pagano lo spopolamento. Durante i primi mesi del mio mandato ho visitato molte delle Unioni montane, incontrato i sindaci di piccoli Comuni e subito ho chiesto al settore Montagna di lavorare alla realizzazione di un’iniziativa che potesse aiutare i giovani a scegliere la montagna per viverci”.

Il bando è stato pubblicato il 1° settembre su https://bandi.regione.piemonte.it e all’inizio di novembre verrà aperta la piattaforma per le domande; per presentarle ci sarà tempo fino a fine di dicembre 2021.

Una misura che non resterà isolata e che si aggancia in modo sinergico ad un altro bando che la Regione Piemonte lancerà in autunno per incentivare la nascita delle “botteghe dei servizi” con specifici contributi per sostenere le attività nei territori montani che offrono servizi alla cittadinanza.

Insieme al bando residenzialità afferma ancora il vicepresidente Carosso – stiamo lavorando con le Unioni montane all’individuazione di importanti azioni per le nostre ‘botteghe dei servizi’, volte a contrastare la desertificazione commerciale nei paesi montani e, di conseguenza, a garantire agli abitanti di queste zone la fruizione di beni e servizi che ne migliorino la qualità della vita”.

In tutto sono 465 i Comuni montani del Piemonte con meno di 5 mila abitanti protagonisti del bando (48 in provincia di Alessandria, 12 in provincia di Asti, 48 in provincia di Biella, 132 in provincia di Cuneo, 3 in provincia di Novara, 132 in provincia di Torino, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 in provincia di Vercelli). È possibile consultarli sul sito della Regione Piemonte.

Possono presentare la domanda i nati a partire dal 1955 e, per fare in modo che al bando aderiscano soprattutto i giovani, i nati dopo il 1980 riceveranno un punteggio più alto.

Punteggio premiante anche per gli interventi effettuati in un Comune ad alta marginalità, l’attività lavorativa esercitata in un paese montano oppure in smart-working almeno al 50% nell’abitazione per la quale si chiede il finanziamento, un Isee uguale o inferiore a 20.000 euro, almeno un figlio di età uguale o inferiore a 10 anni che avrà residenza e dimora abituale nell’immobile acquistato. Punti in più anche per recuperi realizzati con soluzioni architettoniche e paesaggistiche previste dalla Regione Piemonte e per l’utilizzo dei materiali tipici del paesaggio alpino piemontese, ma anche se l’incarico dei lavori viene dato ad imprese con sede legale in un Comune montano piemontese.

Per beneficiare dei contributi occorre essere titolari del diritto di proprietà, oppure impegnarsi ad acquisire un diritto di proprietà, di un’unità immobiliare ad uso residenziale censita catastalmente nel territorio dei 465 Comuni interessati e trasferirvi la propria residenza e dimora abituale per dieci  anni. In caso di contributo relativo all’acquisto, l’atto di compravendita dovrà essere stipulato entro 6 mesi dalla data di approvazione della graduatoria, mentre i lavori di recupero del patrimonio esistente dovranno essere ultimati entro 18 mesi. La rendicontazione dovrà essere trasmessa, invece, entro 3 mesi dalla conclusione dei lavori di recupero, ovvero dalla stipula dell’atto di compravendita.

https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/gallery/tutte-immagini-della-campagna-comunicazione è il link dove è possibile vedere e scaricare le immagini della campagna. Tra i testimonial ci sono anche persone e famiglie che hanno già scelto di vivere nelle montagne del Piemonte.

Droga, quattro  arresti in poche ore

Sequestrato un chilo di cannabinoidi e 10 dosi di crack

I poliziotti del Commissariato Barriera Milano, nel contesto di specifici servizi di controllo del territorio nell’area di competenza volti a contrastare la microcriminalità diffusa, hanno individuato nelle scorse ore  4 cittadini stranieri che, in differenti contesti, si sono resi responsabili di reati inerenti agli stupefacenti.

Martedì sera, un cittadino marocchino di 39 anni e un gabonese di 22 sono stati arrestati, il primo in via Porpora e il secondo in via Scarlatti. Il primo  aveva  addosso una modica cifra di hashish, ma essendosi mostrato agli operatori molto reticente rispetto alla propria residenza, ha destato particolari sospetti; individuato l’alloggio ove lo stesso vive, è stata eseguita una perquisizione domiciliare che ha consentito di recuperare ben 460 grammi di hashish, nascosti nella fodera del cuscino del letto.

Il Gabonese, invece, imbattendosi in una pattuglia di polizia, si era dato a precipitosa fuga; inseguito e raggiunto, aveva tentato di prendere a calci gli agenti. Pertanto, è stato arrestato per resistenza a P.U. e per essere stato trovato in possesso di 10 dosi di crack del peso di 8 grammi.

Un terzo cittadino extracomunitario, senegalese, che dichiarava di essere minorenne ma è certamente maggiore dei 22 anni, è stato arrestato poche ore prima all’intersezione fra Corso Palermo e via Sesia a  seguito del tentativo di evitare il controllo degli agenti. Il giovane era in sella ad una bici ed è scappato; una volta raggiunto dai poliziotti, ha portato alla bocca diversi frammenti di colore bianco, ingoiandoli. I poliziotti sono riusciti a recuperare solo pochi grammi di cocaina.

L‘ultimo arresto è di mercoledì pomeriggio: personale del Comm.to è all’interno di uno stabile di Strada del Cascinotto per alcune verifiche; un uomo esce di casa e al vederli fa repentinamente dietro front, cercando di chiudersi la porta alle spalle. Intuito che lo stesso possa nascondere qualcosa, i poliziotti lo bloccano; dentro il suo appartamento, trovano quasi mezzo chilo di hashish e 730 € in contanti. L’uomo, 52 anni, di nazionalità marocchina, disoccupato ed irregolare sul territorio nazionale è stato dunque arrestato.

Inoltre, i poliziotti del Comm.to hanno controllato, la sera del 31 Agosto, alcune attività commerciali; in un minimarket, sito in  via Montanaro, gestito da una cittadina bengalese, sono state riscontrate diverse carenze igieniche, presenza di merce scaduta, assenza di prezzatura sui prodotti; la titolare è stata denunciata anche per la mancanza del certificato D.V.R. e degli estintori, nonchè per la vendita di alcolici privi di etichettatura dei monopoli di Stato; elevate sanzioni per 5000 €.

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Indagato il fabbro che installava una cassaforte nel palazzo incendiato Fiamma della saldatrice potrebbe aver causato il rogo

Le indagini sul rogo di piazza Carlo Felice registrano il primo indagato

Si tratta del fabbro che con la saldatrice stava allestendo una cassaforte in un attico. Gli sarebbe partita una fiammata improvvisa che avrebbe scatenato il disastro.

Le fiamme ora si sono fermate anche se alcuni focolai agiscono “sotto traccia”.

Oggi, intanto,  nell’Alessandrino l’esplosione della batteria di un trattore messa sotto carica ha provocato l’incendio divampato a Valmacca, nella sede di un’azienda che vende legname. Un vigile del fuoco è rimasto intossicato e si trova in codice giallo all’ospedale.

App “Luce in città” che permette agli utenti di segnalare ad Iren eventuali guasti o anomalie

E’ disponibile la nuova versione dell’App Luce in città che permette agli utenti di segnalare ad Iren eventuali guasti o anomalie inerenti al servizio di illuminazione pubblica di Torino, velocizzando così l’attività di ripristino a vantaggio dell’efficienza e qualità del servizio.

Realizzata da Iren e disponibile sia per sistemi Android che iOS, l’applicazione rappresenta uno strumento gratuito, utilizzabile in mobilità e quindi utile per effettuare segnalazioni in tempo reale. Rispetto alla versione precedente, già disponibile da alcuni anni, Luce in città è dotata ora di una interfaccia più intuitiva ed arricchita di migliori funzioni di localizzazione.

Con pochi e semplici passaggi, l’App consente di segnalare il guasto scattando una foto o inviando il codice del punto luce non funzionante, geolocalizzando automaticamente l’area interessata. A intervento concluso, l’utente che ha segnalato l’anomalia di servizio, riceve un feedback sull’attività portata a termine, ottenendo quindi un ritorno puntuale sulla risoluzione della sua segnalazione.

L’App è già disponibile su Google Play e su Itunes e può essere scaricata anche dal sito internet del Gruppo Iren, alla pagina https://www.gruppoiren.it/illuminazione-pubblica-e-artistica.

L’applicazione Luce in Città si affianca al tradizionale numero verde destinato alla segnalazione guasti (800 913737 attivo 24h su 24, 7 giorni su 7).

 

 

Entra in un condominio in pieno giorno per rubare una bici

Fermato poco prima che si allontanasse con una bici di valore

 

Non ha mostrato alcuna esitazione a entrare nello stabile di via Barbera  proprio sotto gli occhi di alcuni condomini che si trovavano dinnanzi alla porta principale. Il soggetto, un trentacinquenne di nazionalità marocchina, lo scorso sabato mattina ha approfittato del cancello carraio aperto del condominio, dopodiché si è dileguato per le scale. Un abitante del palazzo, insospettitosi, lo ha seguito e lo ha visto scendere nel vano cantine, da cui poco dopo giungevano strani rumori. Contattato il 112 NUE, è sopraggiunto poco dopo personale della Squadra Volante, che ha sorpreso l’intruso nei sotterranei; le porte di tre cantine risultavano aperte. L’uomo aveva fatto in tempo ad impossessarsi di una bicicletta di ingente valore ed aveva anche spostato una cassa contenente una decina di bottiglie di liquore pregiato da una cantina, probabilmente in attesa che venisse ad aiutarlo un complice. A suo carico, gli agenti hanno anche rinvenuto e sequestrato oggetti atto allo scasso. E’ stato arrestato per tentato furto aggravato e denunciato per possesso ingiustificato di strumenti atti ad aprire o forzare serrature.

I giovani Anpas contro ogni violenza di genere

ATTRAVERSO LA CAMPAGNA #SIGNALFORHELP

 

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato regionale del Piemonte ha realizzato un video di un minuto per sensibilizzare contro le violenze di genere e abusi e per promuovere il segnale di aiuto. Signal for help è un gesto fatto con una sola mano per chiedere silenziosamente aiuto.

Il segnale di aiuto è stato lanciato dalla Canadian Women’s Foundation nell’aprile del 2020, in piena emergenza Covid-19, quando le necessarie misure di isolamento sociale dovute alla pandemia hanno reso più difficile per le persone a rischio di violenze cercare aiuto in sicurezza.

Il video #SignalForHelp realizzato da Anpas è nato da un’idea delle ragazze e ragazzi del Gruppo Giovani Anpas Piemonte, i quali hanno inoltre partecipato alle riprese in qualità di attori protagonisti.

 

Vincenzo Sciortino, responsabile della Comunicazione Anpas Piemonte: «La violenza di genere così come tutte le violenze rappresentano un problema grave e complesso che affligge la nostra società. Il messaggio veicolato dai nostri giovani non vuol essere una banalizzazione della problematica, ma unicamente una sensibilizzazione verso altri giovani affinché possano acquisire consapevolezza della drammatica situazione e farsi veicolo di un messaggio di prevenzione».

«Il Gruppo Giovani di Anpas Piemonte – spiega Riccardo Casaro, viceresponsabile del Gruppo Giovani Anpas Piemonte – ha ideato questo video per sostenere la campagna #SignalForHelp, gesto lanciato dalla Canadian Women’s Foundation nel 2020 che significa: urgente richiesta d’aiuto contro la violenza domestica. La speranza è che il segno possa diventare simbolo di sensibilizzazione sulla tematica delle violenze di genere».

«Dopo aver visto altri video inerenti all’argomento in questione – racconta la responsabile del Gruppo Giovani Anpas Piemonte, Samantha Ferrari – abbiamo pensato che i giovani volontari potessero contribuire alla campagna sensibilizzazione #SignalForHelp cercando di fare emergere questa problematica, purtroppo ormai diffusa anche tra i ragazzi. Quando abbiamo proposto questa iniziativa ai ragazzi abbiamo ricevuto un’ondata di risposte positive. Entusiasti hanno iniziato a proporre idee, a cercare più informazioni possibili per non risultare banali e approssimativi nel parlare di violenza. Quindi abbiamo cercato tutti insieme di comunicare e portare avanti quello che Anpas ci ha insegnato: essere presenza, accompagnare, condividere una responsabilità promuovendo atteggiamenti coerenti ed efficaci nei confronti delle problematiche individuate».

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10.301 (di cui 3.986 donne), 5.509 soci, 595 dipendenti, di cui 64 amministrativi che, con 433 autoambulanze, 220 automezzi per il trasporto disabili, 260 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 4 imbarcazioni, svolgono annualmente 493.795 servizi con una percorrenza complessiva di 16.035.424 chilometri.

Il video Anpas sul Segnale di aiuto è disponibile in alta risoluzione al seguente link per il download:

https://we.tl/t-uZThxRe2CH

 

Pusher in zona piazza Santa Giulia, due arresti

Sono stati individuati da poliziotti liberi dal servizio

 

Sono le 23.30 di venerdì scorso quando due poliziotti del commissariato Centro, liberi dal servizio, notano un soggetto sfilarsi il braccialetto indossato e consegnarlo a due suoi interlocutori, insieme ad alcune banconote arrotolate. Ricevuto il “pagamento”, uno dei due individui si allontana, raggiungendo dei cassonetti della spazzatura poco distanti, preleva degli involucri di sostanza stupefacente e li passa al suo complice, cittadino gambiano di 23 anni. Quest’ultimo li consegna nelle mani dell’acquirente. A questo punto i poliziotti intervengono, con l’ausilio dalla volante del commissariato, riuscendo a bloccare il ventitreenne. Il complice invece riuscirà a fuggire, facendo perdere le proprie tracce.

Il reo è risultato avere precedenti specifici di Polizia ed un divieto di dimora nel comune di Torino emesso a novembre del 2019.

Il passaggio dell’autovettura del commissariato Centro con a bordo il ventitreenne in via Buniva, allarma altri due soggetti, che improvvisamente cambiano la loro direzione, aumentando il passo. Atteggiamento, questo, che insospettisce i due operatori liberi dal servizio.

Raggiunti in via Sant’Ottavio, procedono al loro controllo, rinvenendo nella tasca di uno dei due, cittadino senegalese di 37 anni, una busta contenente infiorescenze di marijuana e 5 involucri di cocaina.

L’uomo viene accompagnato presso gli uffici del commissariato dove emergono numerosi precedenti specifici di Polizia, l’irregolarità sul territorio Nazionale e le false generalità declinate al momento del controllo. Oltre l’arresto, il senegalese è stato denunciato per falsa attestazione.

Il bilancio del rogo di piazza Carlo Felice: decine di alloggi distrutti, cento persone senza casa

Le fiamme si sono sviluppate ieri mattina in un palazzo storico di piazza Carlo Felice, dove si trova anche lo store di Decathlon, di fronte alla stazione di Porta Nuova

Nella notte alcuni focolai erano ancora accesi

Le fiamme sarebbero partite dalla fiamma ossidrica di  un fabbro che stava piazzando una cassaforte nell’attico dell’edificio. I vigili del fuoco hanno lavorato fino a sera per domare l’incendio.

Sono andati distrutti numerosi attici  e soffitte. Hanno dovuto lasciare la proprie abitazioni   più di cento inquilini,  anche quelli  dei piani di sotto. Cinque i feriti, seppur lievemente.

Nei giardini Sambuy è stato allestito un punto di accoglienza per le persone evacuate, alle quali è andata a far visita la sindaca Chiara Appendino.

I danni ammontano a qualche milione di euro, probabilmente una decina.

Un incendio che  fa inevitabilmente pensare al rogo che nei giorni scorsi ha devastato un grattacielo a Milano.

Il bollettino Covid di sabato 4 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 302 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 28 dopo test antigenico), pari allo 0,9% di 33.102 tamponi eseguiti, di cui 27.747 antigenici. Dei 302 nuovi casi, gli asintomatici sono 136 (45%).

I casi sono così ripartiti: 36 screening, 187 contatti di caso, 79 con indagine in corso, 2 importati (1 dall’estero e 1 da altre regioni ).

Il totale dei casi positivi diventa quindi 377.637 così suddivisi su base provinciale: 30.818 Alessandria, 17.834 Asti, 11.896 Biella, 54.521 Cuneo, 29.434 Novara, 201.315 Torino, 14.102 Vercelli, 13.504 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.552 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.661 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (+3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 159 (invariati rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.673

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.525.681 (+ 33.102 rispetto a ieri), di cui 2.046.264 risultati negativi.

I DECESSI SALGONO A 11.723

3 decessi di persone positive al test del Covid-19 (1 verificatosi oggi) sono stati comunicati oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale sale quindi a 11.723 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.570 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.455 Cuneo, 946 Novara, 5.603 Torino, 528 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

362.059 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 362.059 (+161 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.918 Alessandria, 16.981 Asti, 11.326 Biella, 52.331 Cuneo, 28.258 Novara, 193.856 Torino, 13.444 Vercelli, 13.011 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.462 extraregione e 2.472 in fase di definizione.