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Sorpreso a rubare su auto in sosta

Arrestato dalla Polizia per tentato furto pluriaggravato

È stato notato mentre rovistava all’interno dell’abitacolo di un’auto regolarmente parcheggiata in via Volpiano. Ha infranto il lunotto posteriore del veicolo con un’asta metallica e si è intrufolato al suo interno. Quando gli agenti della Squadra Volante sono giunti sul posto hanno trovato il giovane posizionato sui sedili posteriori con il corpo proiettato in avanti intento a rovistare nel vano portaoggetti. Una volta scoperto, con destrezza è sceso dallo sportello posteriore e si è dato alla fuga su corso Vercelli. Ne è nato un inseguimento a piedi tra le vie Elvo/Soana/Baltea, sempre tallonato dai poliziotti, dove, ormai esausto, ha tentato di nascondersi tra un’auto parcheggiata e il marciapiedi e anche in questa circostanza ha continuato ad opporre resistenza. Il ragazzo, un ventunenne originario del Marocco irregolare sul Territorio Nazionale e senza fissa dimora, è stato arrestato per tentato furto pluriaggravato e sanzionato per l’inosservanza delle disposizioni anti Covid-19.

Lottatrice di giorno, pusher di notte: arrestata

Ventisettenne arrestata dagli agenti del commissariato San Secondo

 

Nei giorni scorsi, viene segnalata agli agenti del commissariato San Secondo, l’attività di spaccio di una cittadina italiana di 27 anni, lottatrice di arti marziali.

Con l’ausilio di un’unità cinofila, i poliziotti perquisiscono la sua abitazione in zona Madonna di Campagna.

All’arrivo degli operatori la donna tenta di ostacolare loro l’ingresso, serrando a più mandate la porta, senza successo. Una volta entrati nell’appartamento, gli agenti scoprono all’interno del letto contenitore quasi 1000 pasticche di ecstasy per circa 500 grammi di peso, 100 grammi di MDMA in cristalli, 5 grammi di cocaina ed una busta con alcuni frammenti di marijuana. Inoltre, sotto il materasso, vengono trovati 3 bilancini di precisione e oltre 3000 euro in contanti. Nella cucina invece, numeroso materiale per il confezionamento in dosi, come buste della spesa tagliate in diversi punti, era stato occultato nei cassetti, accanto al lavello, dove viene infine rinvenuto il quarto bilancino.

Dall’attività info-investigativa eseguita sui cellulari della ventisettenne emerge come la pusher si avvalesse di applicazioni di messaggistica istantanea come Whatsapp o Telegram, con l’opzione, per quest’ultimo, di autodistruggere i messaggi contenuti in alcune chat, per concordare le cessioni di stupefacente. Per ogni tipo di droga detenuta dalla donna, questa aveva associato una particolare “emoticon” così da poter comunicare con il proprio acquirente senza esplicitare alcunché: le caramelle indicavano le pasticche di ecstasy mentre il fiocco di neve si riconduce ai cristalli di MD.

Il valore dello stupefacente sequestrato dagli agenti del commissariato San Secondo è stimato intorno ai 25000 euro. Scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio.

Fallimenti per 40 milioni di euro, tre arresti

Dalle prime ore della mattinata, nel corso dell’operazione “ICARO”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino nella persona del Sostituto Procuratore – dott. Ciro Santoriello, oltre 50 militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, al termine di complesse indagini in materia di reati fallimentari, stanno dando esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa del G.I.P. di Torino – dott.ssa Mariafrancesca Abenavoli, nei confronti di 3 imprenditori, in relazione a fallimenti con passivi per oltre 40 milioni di euro, procedendo contestualmente a numerose perquisizioni in Torino, Forte dei Marmi, La Spezia, Massa Carrara, Milano, Pescara e Roma.

Le attività in rassegna attengono ad una pluralità di fatti di bancarotta, riguardanti 3 società collegate tra loro, tutte operanti nel settore imprenditoriale della stampa di quotidiani e settimanali di primaria importanza nazionale.

Nel complesso, il passivo fallimentare accumulato dalle fallite supera 40 milioni di euro.

Secondo le prospettazioni accusatorie, gli imprenditori, noti nel campo delle ristrutturazioni d’impresa, avrebbero dapprima realizzato una riorganizzazione degli assetti societari finalizzata ad accentrare tutta la crisi su una società, quindi svuotato dei beni le società collegate, già fortemente indebitate, lasciandole prive di prospettive e con patrimoni netti negativi e ritardando il momento di emersione della crisi.

Le irregolarità commesse sono risultate tali da non consentire ad una primaria società di revisione di attestare i bilanci, in quanto ritenuti non redatti con chiarezza, non rappresentanti in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico e, ancora, compilati nel presupposto di continuità aziendale pur in presenza di rilevanti incertezze in ordine alla possibilità di prosecuzione imprenditoriale.

A fronte di ciò, gli indagati, piuttosto che avviare le procedure di fallimento, avrebbero ulteriormente aggravato il dissesto, proponendo al Tribunale di Torino istanza di ammissione alla procedura del concordato preventivo e indicando nel piano concordatario, quali asset utili a soddisfare i creditori, un immobile – risultato poi gravato da ipoteca – e delle fideiussioni inesigibili, rilasciate da una società non autorizzata a tale attività.

Alla luce di tutte le gravi condotte emerse dalle investigazioni, il magistrato inquirente ha richiesto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti dei 3 indagati ritenuti essere gli ideatori ed i principali esecutori del complesso dei reati disvelati dalle indagini.

Con l’operazione odierna, oltre a dare esecuzione alle misure cautelari ordinate dal G.I.P., sono state eseguite numerose perquisizioni riguardanti una ventina di società del gruppo imprenditoriale. Tra i destinatari dei provvedimenti figurano anche noti professionisti che avrebbero reso pareri e assistito gli indagati nella predisposizione dei piani di ristrutturazione aziendale e di ammissione a procedure concordatarie.

Ad uno di questi, tra l’altro, è stato notificato anche l’avviso di conclusione delle indagini relative ad ulteriori reati fallimentari che sarebbero stati commessi, con il medesimo modus operandi, nell’ambito di un diverso fallimento, oggetto di separate investigazioni.

Le attività odierne si collocano nell’ambito delle azioni volte alla ricerca e repressione degli illeciti di natura economico-finanziaria, tutelando al contempo un mercato pienamente concorrenziale e i legittimi creditori delle società fallite.

Da oggi stop al metro’ da piazza Bernini a Porta nuova

La metropolitana da mercoledì 17 febbraio non funzionerà  nella tratta compresa tra le stazioni Bernini e Porta Nuova

Lo comunica Gtt che annuncia un intervento tecnico urgente e non rinviabile, deciso dopo una verifica avvenuta ieri.  Verranno attivati bus sostitutivi fino al termine dell’intervento, la cui durata al momento non è prevedibile. Da Fermi a Bernini e da Porta Nuova al Lingotto il servizio sarà  regolarmente in funzione. Lo stop riguarda sette stazioni: Bernini, Principi d’Acaja, XVIII Dicembre, Porta Susa, Vinzaglio, Re Umberto e Porta Nuova.

La Polfer controlla oltre mille persone nelle stazioni

2 indagati, 1061 persone controllate di cui 250 straniere e 52 minori, 99 operatori impiegati in 24 stazioni ferroviarie e una sanzione al Regolamento di Polizia Ferroviaria.

Questi i risultati del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta nell’ambito della giornata di controlli organizzata a livello nazionale, su disposizione del Servizio Polizia Ferroviaria di Roma, per il contrasto dei comportamenti scorretti in ambito ferroviario, tra cui gli attraversamenti dei binari e l’indebita presenza in aree ferroviarie di servizio.

Gli agenti Polfer hanno attuato controlli per prevenire le condotte a rischio incautamente adottate dai viaggiatori, non solo nelle stazioni maggiormente interessate da traffico ferroviario, ma anche in quelle non presenziate quotidianamente.

In particolare gli agenti del Settore Operativo di Torino Porta Nuova hanno denunciato una diciannovenne romena responsabile di furto all’interno di un noto esercizio commerciale della stazione. La donna, dopo aver sottratto due tester dallo scaffale si è allontanata repentinamente dal negozio, ma è stata notata dall’addetto alla sicurezza che ha contestualmente chiesto l’intervento della Polizia Ferroviaria. Fermata e accompagnata presso gli uffici di Polizia è stata denunciata per furto.

Sempre a Torino gli agenti Polfer hanno indagato in stato di libertà un cinquantanovenne italiano per oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’uomo durante un controllo, nonostante le ripetute richieste di indossare la mascherina, ha mantenuto un atteggiamento arrogante ed aggressivo, dando in escandescenze e insultando gli operatori. Gli agenti, nonostante la forte resistenza opposta con calci e spintoni, sono riusciti a condurre l’uomo negli uffici di Polizia della stazione dove è stato denunciato in stato di libertà e sanzionato per violazione delle disposizioni di contrasto all’emergenza Covid-19.

A Vercelli gli agenti del Posto Polfer hanno rintracciato a bordo di un treno, nella tratta Salerno – Torino, un minore straniero che si è allontanato da una comunità del trapanese. Dopo i rilievi fotodattiloscopici e gli accertamenti sanitari,  il minore è stato condotto presso una Comunità della provincia.

Torino: paga la corsa in taxi  con banconote rubate

Individuato dalla Polizia in corso Unione Sovietica

Durante la notte di lunedì si consumava un furto all’interno di un bar in corso Traiano e la Centrale Operativa diramava la nota via radio fornendo le descrizioni dell’uomo che aveva danneggiato la saracinesca della porta di servizio del locale ed aveva svuotato la cassa per poi allontanarsi.

Gli agenti delle volanti, già nei pressi della zona interessata, individuano un uomo corrispondente al ricercato: giubbotto da montagna, cappellino e occhiali. All’angolo con corso Unione Sovietica l’uomo in questione, notata la volante, si china cercando di nascondersi e raggiunge un taxi salendovi a bordo. I poliziotti seguono il veicolo e procedono al controllo del soggetto. Gli agenti non si sono sbagliati, l’autore del furto è proprio lui. Con ancora le mani sporche di grasso, probabilmente macchiate mentre danneggiava la serranda del locale, e con 15 euro in monete nelle tasche del giubbotto, l’uomo, un 33enne romeno con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato fermato per furto. Le banconote trafugate dal fondo cassa, 4 pezzi da 5 euro, le aveva invece utilizzate per pagare anticipatamente la corsa in taxi.

Poco prima il trentatreenne aveva tentato un altro furto ai danni di un bar sulla stessa via, solo pochi numeri civici prima. In questa circostanza, però, era riuscito a danneggiare il nottolino della finestrella dei gelati ma senza riuscire ad accedervi. L’uomo era stato notato da un cliente che aveva anche avvertito il gestore del locale, il quale riusciva a visionare le immagini dell’impianto di videosorveglianza mediante app da cellulare: ciò consentiva agli agenti di riconoscere il ladro da una patch applicata al giubbotto. Per questi motivi, è stato anche denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentato furto aggravato.

A 19 anni 52mila euro in cassaforte Pusher arrestato dalla Squadra Volante

400 grammi di cannabinoidi sequestrati

 

Un’attività di indagine della Squadra Volante ha condotto i poliziotti, lo scorso giovedì sera, all’alloggio ove vive, da solo, un ragazzo di 19 anni della Torino bene, sospettato di condurre un’intensa attività di spaccio di sostanza stupefacente. All’atto della perquisizione dell’appartamento era fortemente percepibile l’odore del principio attivo del thc e, anche se il giovane inizialmente non si è mostrato collaborativo, ha poi consegnato spontaneamente un barattolo in vetro di grosse dimensioni contenente marijuana. Gli agenti hanno, inoltre, rinvenuto altri 5 barattoli, un panetto di hashish, bilancini di precisione, materiale vario utile al confezionamento delle dosi, quaderni ed appunti vari relativi alla contabilità dell’attività di spaccio. Gli agenti hanno sequestrato al diciannovenne 800 € in contanti (custoditi nel portafogli) e trovavano, all’interno di due casseforti nell’appartamento, la somma di ben 52 mila € in contanti, anch’essi sottoposti a sequestro in quanto provento dell’illecita attività. Complessivamente, la quantità di stupefacente sequestrato a suo carico è di 400 grammi.

Ha bisogno di medicine ma è malato a letto: lo aiuta la polizia

Gliele consegna a casa una Volante della Polizia di Stato

 

Ieri sera, dopo le 21, giunge alla Centrale Operativa di Ivrea la richiesta di aiuto di un cittadino italiano sessantacinquenne: l’uomo è allettato per dei forti dolori alla schiena e non è in grado di recarsi autonomamente presso il servizio di guardia medica per ritirare l’impegnativa necessaria per l’acquisto di un farmaco di cui ha urgente necessità. L’uomo, tra le lacrime,  riferisce di aver anche provato a prenotare un taxi ma di non essere stato fortunato. L’operatore Radio della Polizia di Stato, appurato col servizio guardia medica che alcune pastiglie del farmaco in questione erano in giacenza anche da loro, e che avrebbero potuto agevolmente fornirle, ha dunque inviato una pattuglia. Gli agenti si sono occupati di ritirare e   consegnare tempestivamente all’uomo ammalato le pastiglie, di modo che potesse iniziare subito la terapia necessaria.

“Appesantito” dalla refurtiva non riesce ad andare lontano

Fermato dalla Polizia per furto

Con in spalla un grosso sacco rigonfio si stava incamminando su via De Sanctis quando è stato fermato dagli agenti delle volanti. Non aveva fatto nemmeno 200 metri a piedi, in effetti dato il carico da 90 che trasportava non poteva arrivare molto lontano. Poco prima aveva commesso un furto ai danni di un bar sulla stessa via. Si era intrufolato nel dehors, forzando l’accesso con delle aste in metallo prelevate dai bidoni dell’immondizia, ed aveva sottratto dalle mensole del locale diversi oggetti ornamentali tra cui 1 pentolone con i manici in rame e 1 portabottiglie in ferro battuto, aveva poi sradicato 5 applique in rame che risultavano saldate alle grate del dehors e 1 insegna in legno e plastica con lampadine che era stata divelta dal suo alloggiamento. Durante queste fasi ogni volta che passava un’auto si nascondeva per evitare di farsi notare.

Il giovane, un venticinquenne romeno con precedenti specifici, è stato arrestato per furto aggravato, denunciato all’Autorità Giudiziaria per porto di oggetti atti ad offendere, poiché è stato trovato in possesso di un grosso cacciavite, e sanzionato amministrativamente per non aver rispettato le disposizioni anti Covid.

La scena era stata notata e dettagliatamente descritta alla Polizia da un uomo che, intorno le due di notte di lunedì, era uscito sul balcone di casa a fumare una sigaretta.

“Via Giachino: asfalto colabrodo e pericoloso”

Caro direttore, alcuni  cittadini ci hanno segnalato ed abbiamo constatato con sopralluogo insieme ad una delegazione di essi che via Giachino, nel quartiere Borgo Vittoria presenta manto stradale con diversi dislivelli e buche.

I cittadini durante il sopralluogo ci hanno spiegato, ed abbiamo constatato con i nostri occhi, che alcuni interventi di ripristino sono stati fatti con rattoppi di catrame tra un sanpietrino e l’altro, rovinando il porfido e non dando una soluzione definitiva, il manto stradale inoltre presenta diverse buche pericolose.
Abbiamo rilevato anche un sanpietrino staccato e abbandonato sul marciapiede.
Una via che oltre alla poca sicurezza dovuta a spaccio e delinquenza deve fare i conti con il pericolo della strada dissestata.
Abbiamo inviato una mail alle istituzioni per richiedere un intervento definitivo, è ora di finirla con rattoppi che durano poche settimane, i cittadini meritano sicurezza e lavori fatti in maniera decente e di ampia durata.
Marina Trombini, presidente dell’associazione Giustizia & Sicurezza