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Indagato il fabbro che installava una cassaforte nel palazzo incendiato Fiamma della saldatrice potrebbe aver causato il rogo

Le indagini sul rogo di piazza Carlo Felice registrano il primo indagato

Si tratta del fabbro che con la saldatrice stava allestendo una cassaforte in un attico. Gli sarebbe partita una fiammata improvvisa che avrebbe scatenato il disastro.

Le fiamme ora si sono fermate anche se alcuni focolai agiscono “sotto traccia”.

Oggi, intanto,  nell’Alessandrino l’esplosione della batteria di un trattore messa sotto carica ha provocato l’incendio divampato a Valmacca, nella sede di un’azienda che vende legname. Un vigile del fuoco è rimasto intossicato e si trova in codice giallo all’ospedale.

App “Luce in città” che permette agli utenti di segnalare ad Iren eventuali guasti o anomalie

E’ disponibile la nuova versione dell’App Luce in città che permette agli utenti di segnalare ad Iren eventuali guasti o anomalie inerenti al servizio di illuminazione pubblica di Torino, velocizzando così l’attività di ripristino a vantaggio dell’efficienza e qualità del servizio.

Realizzata da Iren e disponibile sia per sistemi Android che iOS, l’applicazione rappresenta uno strumento gratuito, utilizzabile in mobilità e quindi utile per effettuare segnalazioni in tempo reale. Rispetto alla versione precedente, già disponibile da alcuni anni, Luce in città è dotata ora di una interfaccia più intuitiva ed arricchita di migliori funzioni di localizzazione.

Con pochi e semplici passaggi, l’App consente di segnalare il guasto scattando una foto o inviando il codice del punto luce non funzionante, geolocalizzando automaticamente l’area interessata. A intervento concluso, l’utente che ha segnalato l’anomalia di servizio, riceve un feedback sull’attività portata a termine, ottenendo quindi un ritorno puntuale sulla risoluzione della sua segnalazione.

L’App è già disponibile su Google Play e su Itunes e può essere scaricata anche dal sito internet del Gruppo Iren, alla pagina https://www.gruppoiren.it/illuminazione-pubblica-e-artistica.

L’applicazione Luce in Città si affianca al tradizionale numero verde destinato alla segnalazione guasti (800 913737 attivo 24h su 24, 7 giorni su 7).

 

 

Entra in un condominio in pieno giorno per rubare una bici

Fermato poco prima che si allontanasse con una bici di valore

 

Non ha mostrato alcuna esitazione a entrare nello stabile di via Barbera  proprio sotto gli occhi di alcuni condomini che si trovavano dinnanzi alla porta principale. Il soggetto, un trentacinquenne di nazionalità marocchina, lo scorso sabato mattina ha approfittato del cancello carraio aperto del condominio, dopodiché si è dileguato per le scale. Un abitante del palazzo, insospettitosi, lo ha seguito e lo ha visto scendere nel vano cantine, da cui poco dopo giungevano strani rumori. Contattato il 112 NUE, è sopraggiunto poco dopo personale della Squadra Volante, che ha sorpreso l’intruso nei sotterranei; le porte di tre cantine risultavano aperte. L’uomo aveva fatto in tempo ad impossessarsi di una bicicletta di ingente valore ed aveva anche spostato una cassa contenente una decina di bottiglie di liquore pregiato da una cantina, probabilmente in attesa che venisse ad aiutarlo un complice. A suo carico, gli agenti hanno anche rinvenuto e sequestrato oggetti atto allo scasso. E’ stato arrestato per tentato furto aggravato e denunciato per possesso ingiustificato di strumenti atti ad aprire o forzare serrature.

I giovani Anpas contro ogni violenza di genere

ATTRAVERSO LA CAMPAGNA #SIGNALFORHELP

 

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato regionale del Piemonte ha realizzato un video di un minuto per sensibilizzare contro le violenze di genere e abusi e per promuovere il segnale di aiuto. Signal for help è un gesto fatto con una sola mano per chiedere silenziosamente aiuto.

Il segnale di aiuto è stato lanciato dalla Canadian Women’s Foundation nell’aprile del 2020, in piena emergenza Covid-19, quando le necessarie misure di isolamento sociale dovute alla pandemia hanno reso più difficile per le persone a rischio di violenze cercare aiuto in sicurezza.

Il video #SignalForHelp realizzato da Anpas è nato da un’idea delle ragazze e ragazzi del Gruppo Giovani Anpas Piemonte, i quali hanno inoltre partecipato alle riprese in qualità di attori protagonisti.

 

Vincenzo Sciortino, responsabile della Comunicazione Anpas Piemonte: «La violenza di genere così come tutte le violenze rappresentano un problema grave e complesso che affligge la nostra società. Il messaggio veicolato dai nostri giovani non vuol essere una banalizzazione della problematica, ma unicamente una sensibilizzazione verso altri giovani affinché possano acquisire consapevolezza della drammatica situazione e farsi veicolo di un messaggio di prevenzione».

«Il Gruppo Giovani di Anpas Piemonte – spiega Riccardo Casaro, viceresponsabile del Gruppo Giovani Anpas Piemonte – ha ideato questo video per sostenere la campagna #SignalForHelp, gesto lanciato dalla Canadian Women’s Foundation nel 2020 che significa: urgente richiesta d’aiuto contro la violenza domestica. La speranza è che il segno possa diventare simbolo di sensibilizzazione sulla tematica delle violenze di genere».

«Dopo aver visto altri video inerenti all’argomento in questione – racconta la responsabile del Gruppo Giovani Anpas Piemonte, Samantha Ferrari – abbiamo pensato che i giovani volontari potessero contribuire alla campagna sensibilizzazione #SignalForHelp cercando di fare emergere questa problematica, purtroppo ormai diffusa anche tra i ragazzi. Quando abbiamo proposto questa iniziativa ai ragazzi abbiamo ricevuto un’ondata di risposte positive. Entusiasti hanno iniziato a proporre idee, a cercare più informazioni possibili per non risultare banali e approssimativi nel parlare di violenza. Quindi abbiamo cercato tutti insieme di comunicare e portare avanti quello che Anpas ci ha insegnato: essere presenza, accompagnare, condividere una responsabilità promuovendo atteggiamenti coerenti ed efficaci nei confronti delle problematiche individuate».

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10.301 (di cui 3.986 donne), 5.509 soci, 595 dipendenti, di cui 64 amministrativi che, con 433 autoambulanze, 220 automezzi per il trasporto disabili, 260 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 4 imbarcazioni, svolgono annualmente 493.795 servizi con una percorrenza complessiva di 16.035.424 chilometri.

Il video Anpas sul Segnale di aiuto è disponibile in alta risoluzione al seguente link per il download:

https://we.tl/t-uZThxRe2CH

 

Pusher in zona piazza Santa Giulia, due arresti

Sono stati individuati da poliziotti liberi dal servizio

 

Sono le 23.30 di venerdì scorso quando due poliziotti del commissariato Centro, liberi dal servizio, notano un soggetto sfilarsi il braccialetto indossato e consegnarlo a due suoi interlocutori, insieme ad alcune banconote arrotolate. Ricevuto il “pagamento”, uno dei due individui si allontana, raggiungendo dei cassonetti della spazzatura poco distanti, preleva degli involucri di sostanza stupefacente e li passa al suo complice, cittadino gambiano di 23 anni. Quest’ultimo li consegna nelle mani dell’acquirente. A questo punto i poliziotti intervengono, con l’ausilio dalla volante del commissariato, riuscendo a bloccare il ventitreenne. Il complice invece riuscirà a fuggire, facendo perdere le proprie tracce.

Il reo è risultato avere precedenti specifici di Polizia ed un divieto di dimora nel comune di Torino emesso a novembre del 2019.

Il passaggio dell’autovettura del commissariato Centro con a bordo il ventitreenne in via Buniva, allarma altri due soggetti, che improvvisamente cambiano la loro direzione, aumentando il passo. Atteggiamento, questo, che insospettisce i due operatori liberi dal servizio.

Raggiunti in via Sant’Ottavio, procedono al loro controllo, rinvenendo nella tasca di uno dei due, cittadino senegalese di 37 anni, una busta contenente infiorescenze di marijuana e 5 involucri di cocaina.

L’uomo viene accompagnato presso gli uffici del commissariato dove emergono numerosi precedenti specifici di Polizia, l’irregolarità sul territorio Nazionale e le false generalità declinate al momento del controllo. Oltre l’arresto, il senegalese è stato denunciato per falsa attestazione.

Il bilancio del rogo di piazza Carlo Felice: decine di alloggi distrutti, cento persone senza casa

Le fiamme si sono sviluppate ieri mattina in un palazzo storico di piazza Carlo Felice, dove si trova anche lo store di Decathlon, di fronte alla stazione di Porta Nuova

Nella notte alcuni focolai erano ancora accesi

Le fiamme sarebbero partite dalla fiamma ossidrica di  un fabbro che stava piazzando una cassaforte nell’attico dell’edificio. I vigili del fuoco hanno lavorato fino a sera per domare l’incendio.

Sono andati distrutti numerosi attici  e soffitte. Hanno dovuto lasciare la proprie abitazioni   più di cento inquilini,  anche quelli  dei piani di sotto. Cinque i feriti, seppur lievemente.

Nei giardini Sambuy è stato allestito un punto di accoglienza per le persone evacuate, alle quali è andata a far visita la sindaca Chiara Appendino.

I danni ammontano a qualche milione di euro, probabilmente una decina.

Un incendio che  fa inevitabilmente pensare al rogo che nei giorni scorsi ha devastato un grattacielo a Milano.

Il bollettino Covid di sabato 4 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 302 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 28 dopo test antigenico), pari allo 0,9% di 33.102 tamponi eseguiti, di cui 27.747 antigenici. Dei 302 nuovi casi, gli asintomatici sono 136 (45%).

I casi sono così ripartiti: 36 screening, 187 contatti di caso, 79 con indagine in corso, 2 importati (1 dall’estero e 1 da altre regioni ).

Il totale dei casi positivi diventa quindi 377.637 così suddivisi su base provinciale: 30.818 Alessandria, 17.834 Asti, 11.896 Biella, 54.521 Cuneo, 29.434 Novara, 201.315 Torino, 14.102 Vercelli, 13.504 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.552 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.661 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (+3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 159 (invariati rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.673

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.525.681 (+ 33.102 rispetto a ieri), di cui 2.046.264 risultati negativi.

I DECESSI SALGONO A 11.723

3 decessi di persone positive al test del Covid-19 (1 verificatosi oggi) sono stati comunicati oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale sale quindi a 11.723 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.570 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.455 Cuneo, 946 Novara, 5.603 Torino, 528 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

362.059 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 362.059 (+161 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.918 Alessandria, 16.981 Asti, 11.326 Biella, 52.331 Cuneo, 28.258 Novara, 193.856 Torino, 13.444 Vercelli, 13.011 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.462 extraregione e 2.472 in fase di definizione.

Greenpeace in piazza a difesa dell’Amazzonia

In vista della Giornata mondiale dell’Amazzonia, che si celebra il 5 settembre, volontarie e volontari di Greenpeace si sono mobilitati anche a Torino in Piazza Carignano, come in molte altre città d’Italia, in difesa della foresta pluviale più importante del Pianeta.


Ai passanti è stato proposto un quiz per sondare la loro conoscenza sulle cause degli incendi e della deforestazione che mettono in pericolo l’Amazzonia. Dalle risposte è emerso come, spesso, i torinesi non siano pienamente consapevoli che gli incendi in Amazzonia sono legati anche ai nostri consumi. Eppure, ogni due secondi, nel mondo un’area di foresta grande come un campo da calcio viene rasa al suolo, soprattutto allo scopo di produrre soia per mangimi e per fare spazio a pascoli di bovini. Ciò accade in particolare in Sudamerica, dove gli incendi sono spesso dolosi. Nell’Amazzonia brasiliana, fra gennaio e luglio di quest’anno sono stati dati alle fiamme oltre ottomila chilometri quadrati.

“La grave perdita di biodiversità va di pari passo con le violazioni dei diritti umani.
Per oltre una settimana a Brasilia seimila persone appartenenti a numerosi Popoli Indigeni del Brasile hanno deciso di attendere insieme l’esito del giudizio della Corte suprema federale brasiliana sul futuro delle terre indigene protette del Paese. Mentre l’Amazzonia brucia, coloro che da sempre sono i custodi della foresta vengono cacciati dalle loro terre”, spiega Martina Borghi, responsabile campagna foreste di Greenpeace Italia.

La distruzione delle foreste è una minaccia per tutti. Ad esempio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) avverte che il rischio di epidemie aumenta quando gli equilibri naturali sono alterati dalla deforestazione, perché si moltiplicano le occasioni di entrare in contatto con virus e batteri patogeni che dagli animali possono trasmettersi agli esseri umani compiendo un salto di specie (spillover). Insomma, ciò che mangiamo sta facendo ammalare il nostro Pianeta, ma minaccia anche la nostra salute.

In fiamme edificio di fronte a Porta Nuova

Sgomberati negozi e appartamenti 

L’incendio si è esteso a parte dello stabile a fianco rendendo più complessa l’opera di spegnimento 

Non risultano feriti, tranne cinque persone che hanno riportato lievi escoriazioni e piccole ustioni. Forse la causa del rogo è stata la fiamma ossidrica di un fabbro che stava installando una cassaforte nell’attico. La protezione civile ha allestito nei giardini Sambuy un punto di assistenza per le famiglie evacuate.

Questa mattina l’incendio è divampato  verso le 11 nei piani alti di un edificio che si affaccia su piazza Carlo Felice, davanti alla stazione di Porta Nuova.

Una grossa nube di fumo, visibile da più punti della città,  si è alzata in pochi istanti.

Diverse squadre dei vigili del fuoco sono sul posto. Circolazione stradale bloccata nell’area interessata.

Notizia in aggiornamento

 

Sanzionati due esercizi commerciali in Crocetta

Durante un servizio finalizzato al controllo del territorio e alla tutela del consumatore, gli agenti del Comando Territoriale I – Centro, Crocetta –della Polizia Municipale, unitamente al personale del Commissariato San Secondo della Polizia di Stato, hanno accertato alcune irregolarità in due delle attività commerciali ispezionate.

All’interno di un locale di somministrazione, ubicato in corso Rosselli, gli agenti hanno riscontrato una carente pulizia generale degli ambienti. In particolare, in cucina, hanno constatato la presenza di grasso stratificato sulla cappa aspirante e sui mobiletti in acciaio. In un congelatore hanno poi trovato 10 chilogrammi di prodotti ittici (tra cui astici, tranci di pesce spada, polipi e calamari) privi di sacchetti di protezione e della prevista etichettatura con l’identificazione del prodotto. Nello stesso congelatore con le pareti ricoperte da uno spesso strato di ghiaccio, gli agenti hanno rinvenuto 2 chilogrammi di carne di pollo senza etichettatura e una rolata, anch’essa di carne di pollo, conservata in confezione aperta e senza protezione.

La titolare del ristorante, una donna di nazionalità italiana, è stata contravvenuta per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, mancata comunicazione agli utenti degli orari, carente pulizia dei locali, per un totale di circa 1.000 euro, oltre al sequestro giudiziario dei prodotti alimentari mal conservati.

Poco più in là, all’interno di un minimarket ubicato in corso Adriatico, gli agenti hanno trovato una situazione di mal conservazione dei cibi surgelati simile alla precedente. In questo caso, i prodotti surgelati venivano posti in vendita singolarmente, privi delle informazioni obbligatorie riportate sulla confezione originaria.

Al titolare, un uomo di nazionalità bengalese, è stato contestato un verbale di 1.032 euro.