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Lascia il cane in auto sotto il sole, denunciata

Torino: Sessantaquattrenne denunciata per abbandono di animali

Aveva lasciato per oltre un’ora il cane chiuso in macchina

 

Martedì mattina gli agenti del commissariato San Secondo intervengono in corso Turati, fronte Ospedale Mauriziano, in seguito alla segnalazione di un cittadino che aveva notato poco prima la presenza di un cane chiuso all’interno di un furgone. Il mezzo aveva tutti i finestrini serrati ed era completamente esposto al sole. Giunti sul posto, i poliziotti vedono l’animale visibilmente spaventato ed in grave sofferenza. Durante la fase degli accertamenti, sopraggiunge la proprietaria del cane. La donna, una cittadina ucraina di 64 anni, dichiara agli agenti di aver lasciato solo per pochi minuti il cane in auto. Sarà il ticket dell’attesa per il ritiro referti dell’ospedale a smentirla: tra la stampa del ticket e l’intervento degli agenti era ormai passata oltre un’ora. La sessantaquattrenne è stata denunciata per abbandono di animali.

L’ultimo saluto ai ragazzi morti nell’incidente

Centinaia di persone erano presenti nella sala del Comune di Cuneo, dove è stata allestita la camera ardente di quattro dei cinque ragazzi  morti nell’incidente stradale avvenuto a Castelmagno.

La cittadinanza ha reso omaggio alle quattro bare bianche di Elia e Nicolò Martini, i due fratelli di 14 e 17 anni, di Camilla Bessone, di 16 anni, e di Samuele Gribaudo, 14 anni.

In attesa che gli accertamenti chiariscano la dinamica dell’incidente è emerso che i ragazzi che viaggiavano con le vittime, ora ricoverati in ospedale, non avevano assunto alcolici o stupefacenti.

Il mistero del cadavere trovato nel Po a Torino

I vigili del fuoco lo hanno recuperato questa mattina  all’altezza del ponte dell’ospedale Regina Margherita.

Secondo quanto si apprende, il corpo senza vita è di carnagione chiara e sarebbe di un uomo tra i 40 e i 50 anni. Negli abiti  non sono stati trovati documenti. La morte dovrebbe risalire dai 2 ai 5 giorni fa. Sul posto è intervenuta anche la polizia.

Revocata licenza ad armeria: forniva esplosivo ai rapinatori

La Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Torino ha notificato al titolare di un’armeria sita nel Comune di Villar Focchiardo, un cittadino italiano di 52 anni, il decreto, emesso dal Questore di Torino De Matteis, di revoca delle licenze per il commercio, la fabbricazione e la riparazione di armi e parti di esse.

Indagini

Il provvedimento trova origine dall’articolata indagine svolta nei mesi scorsi dal Nucleo Investigativo, Sezione 2°, del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri Torino, nei confronti di una banda di rapinatori ultrasessantenni, nel contesto della quale è emerso che il fratello del titolare dell’armeria,  coadiuvante e co-titolare occulto della stessa, aveva fornito della polvere da sparo alla banda  responsabile di 5 assalti a sportelli automatici di Poste Italiane e Istituti di Credito, con l’utilizzo di ordigni esplosivi “c.d. marmotte”. In merito ai fatti, a conclusione dell’attività di indagine, la Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Torino aveva emesso alcune misure cautelari, indagando per l’appunto anche il fratello del titolare dell’armeria, cittadino italiano pregiudicato per gravi reati, – motivo per il quale non può essere inserito in alcuna delle licenze di polizia-, responsabile di aver svolto una parte di rilievo nell’organizzazione criminale al fine di trarne profitto.

Controllo

Nel mese di Luglio, i poliziotti della PAS e i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, titolari delle indagini, hanno effettuato uno scrupoloso controllo presso i locali dell’armeria, riscontrando diverse violazioni di natura penale (omessa registrazione di alcuni fucili, mancata assicurazione di alcune armi al fine di non essere asportate, mancata apposizione dei cartellini su parte delle armi, vendita senza licenza di cartucce cal.32). Pertanto, ritenendo che il titolare dell’armeria non sia più in possesso del prescritto requisito dell’affidabilità, avendo consentito al proprio congiunto la gestione “di fatto” delle proprie attività, senza vigilare debitamente affinché egli non svolgesse i proprio traffici illeciti attraverso di esse, il Questore di Torino gli ha revocato  la licenza per la fabbricazione, il commercio e la riparazione delle armi.

 

(foto archivio)

Il lutto della montagna per la tragedia di Castelmagno

“Di fronte alla tragedia di Castelmagno, restiamo in silenzio. Commossi, sospendiamo parole e tutti gli aggiornamenti dei canali istituzionali di comunicazione Uncem.

Ci uniamo alle famiglie, alle comunità, ai colleghi Amministratori dei Comuni. Restiamo in silenzio. Questa tragedia è di tutte le comunità delle montagne italiane. Chi è cristiano oggi prega per le famiglie, per i ragazzi che sono sopravvissuti, per le comunità. Pregando, li affidiamo a San Magno e alla Madonna della Neve”. Lo affermano Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Tragedia in montagna. Auto precipita nella scarpata, cinque ragazzi morti

Sono morti nella notte a Castelmagno, nel Cuneese: erano cinque ragazzi, il più giovane  aveva 11 anni.

Viaggiavano in nove a bordo di un Land Rover e stavano rientrando da una festa quando il veicolo è precipitato  in una scarpata sulla strada per le Grange Tibert.  Il gruppo di amici era andato   all’alpe Chastlar per guardare le stelle e la tragedia e’ avvenuta  durante il rientro. Sono morti Marco, di 24 anni,  due fratelli, Nicolò ed Elia, 17 e 11 anni, Camilla, di 16 anni e Samuele. Invece due ragazzine di 17 anni sono rimaste ferite e due giovani di 24 e 17 anni sono stati trasferiti  in codice rosso al Cto di Torino e all’ospedale Santa Croce di Cuneo.

Negozio derubato per 75mila euro. I ladri: “Sono i nostri risparmi”

Saccheggiato  negozio, i carabinieri recuperano denaro e gioielli per oltre 75mila euro, arrestato un uomo e denunciata la compagna per furto aggravato

Si sono giustificati: <<Siamo turisti e i soldi e i gioielli sono i nostri risparmi di famiglia>>

Nel periodo estivo le Valli di Lanzo hanno triplicato la presenza dei villeggianti che hanno scelto di passare le vacanze nelle località montane e di conseguenza l’Arma dei Carabinieri ha aumentato i servizi preventivi per la tutela dell’ordine e la sicurezza pubblica.
Erano da poco passate le 03.30 di ieri, quando i carabinieri di Chialamberto, durante un mirato servizio notturno per prevenire i furti, ha notato in Via Roma un veicolo sospetto che procedeva lento e a fari spenti.
L’auto è stata fermata e gli occupanti, un uomo e una donna di Torino ma domiciliati a Cantoira, hanno detto ai carabinieri di essere turisti. I
Il controllo del mezzo ha permesso di trovare oltre 60.000 euro in contanti e monili in oro per un valore di 15.000 euro, nonché attrezzi idonei per lo scasso.
Nonostante la coppia, entrambi disoccupati, giustificasse il possesso come “i risparmi di famiglia”, è stato accertato che poco prima i due avevano saccheggiato una macelleria del posto, previa effrazione della porta d’ingresso e successivamente della cassaforte
Una volta smascherati, l’uomo, C.M di 45 anni, di Cantoira, già gravato da numerosi precedenti penali, è stato arrestato per furto aggravato e condotto presso la casa circondariale di Ivrea, mentre la donna è stata deferita in stato di libertà. La convivente è stata denunciata a piede libero.
La refurtiva interamente recuperata è stata restituita al legittimo proprietario, che visibilmente commosso ha ringraziato i Carabinieri

Salita meccanizzata verso il castello di Rivoli, l’ufficio stampa precisa

Caro Direttore,

in relazione alla notizia pubblicata in data odierna sul “Torinese”  desidero precisare che la risalita meccanizzata che conduce al Castello, non funzionante, è un progetto della Città di Rivoli che la ha in gestione.

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea non ha infatti alcuna competenza al riguardo ma auspica che la Città di Rivoli possa presto risolvere il problema.

 

Manuela Vasco

Responsabile Ufficio stampa Castello di Rivoli

La fuga è rapida per il ladro sui pattini a rotelle

Arrestato dagli agenti della Squadra Volanti

E’ passata da poco l’una di sabato notte quando due cittadine a bordo di un’autovettura notano un uomo accovacciato in corrispondenza di una macchina parcheggiata in via Tesso. Si tratta di un cittadino italiano di venti anni. Il giovane, intento a staccare un copricerchio della gomma anteriore, si accorge della presenza delle donne, che nel frattempo allertano le forze dell’ordine, e si da alla fuga. Il reo ai piedi indossa un paio di pattini e, una volta arrivato in via Ciamarella, si incontra con un uomo a bordo di un furgone che lo aggancia e lo “trascina” fino alla rotonda di piazza Baldissera. Dopo alcuni metri il ventenne perde la presa con il veicolo e cade a terra, mentre il furgone fugge via. Gli agenti giunti sul posto, dopo aver prestato soccorso all’uomo, lo arrestano per tentato furto. Ritrovato sotto l’auto in via Tesso uno zaino con all’interno diversi effetti personali del giovane, tra i quali i documenti d’identità.

Arrabbiato con la fidanzata spacca gli specchietti delle auto in sosta

Un  imprenditore di Torino è stato fermato  dai carabinieri

Era in preda alla collera dopo un litigio con la sua compagna, e ha trascorso  la serata a sfasciare gli specchietti retrovisori e ad ammaccare le  portiere delle auto parcheggiate ad Albenga, nel Savonese. I carabinieri sono stati chiamati da alcuni cittadini. I militari sono subito intervenuti e hanno bloccato l’imprenditore 30 enne, titolare di una catena di negozi di abbigliamento nel centro di Torino.