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A Torino torna la Festa dei Vicini

La Festa dei Vicini ritorna il 26 e 27 settembre 2020

Torna la Festa dei Vicini, un appuntamento atteso dai cittadini, in programma il 26 e 27 settembre, dopo il rinvio a causa dell’emergenza coronavirus. Un’occasione di festa per affermare i valori di buon vicinato e di mutuo aiuto per superare le difficoltà quotidiane. La manifestazione è promossa, come di consueto, dall’associazione “European Neighbours’ Day” con il patrocinio della Commissione Europea e da A.N.C.I. e Federcasa per l’Italia, su iniziativa e proposta di singoli gruppi, associazioni, comitati, laboratori, oltre alle Case del Quartiere Per partecipare all’organizzazione degli eventi, patrocinati dalla Città, è necessario compilare il modulo di adesione, scaricabile dalle pagine dedicate all’evento, che dovrà essere inviato entro il 10 settembre all’indirizzo email: festadeivicini@comune.torino.it

Oltre 8 mila euro di sanzioni a ristoranti ed esercizi

Controlli straordinari della polizia 

Venerdì  pomeriggio, gli agenti del commissariato San Secondo, nell’ambito di un servizio straordinario cui ha preso parte anche personale del Reparto Prevenzione Crimine ed una unità cinofila, hanno controllato alcuni esercizi pubblici al fine di verificare l’osservanza delle prescrizioni dettate per il contenimento da SARS-COVID19.

Il titolare di un esercizio commerciale in corso Rosselli 86 è stato sanzionato per la somma di 400 euro in quanto indossava il dispositivo di protezione individuale al di sotto di naso e bocca, durante la preparazione degli alimenti, dinanzi ai clienti. Durante l’ispezione dei locali, i poliziotti hanno accertato la presenza di un congelatore privo del termometro frontale, al cui interno erano conservati 10 kg di carne in pessime condizioni di conservazione, senza alcuna etichetta relativa alla data di confezionamento, alla sua scadenza ed alla provenienza. Inoltre, è stata riscontrata l’omissione del cartello informativo che indicava la presenza di un sistema di videosorveglianza. All’esercente sono stati comminati oltre 7000 euro di sanzioni amministrative.

Altri 800 euro di sanzioni sono stati elevati al titolare di un locale in via Monfalcone 25/E ed a un avventore presente: entrambi non indossavano alcuna mascherina.

Le discoteche vogliono riaprire in sicurezza

Con la mascherina da indossare sempre, i balli di coppia permessi  solo ai congiunti, lo  screening  all’uscita dai locali – queste le  proposte di Silb,  l’ Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da ballo e di spettacolo, riprese dall’Epat – le discoteche vogliono riaprire in sicurezza. 

Le proposte puntano ad evitare che sia prorogato lo stop alle discoteche deciso dalla conferenza Stato Regioni il 16 agosto e in vigore fino al  7 settembre. “L’opinione  che le discoteche siano state chiuse solo nel mese di agosto – osserva  il presidente di Epat Torino, Alessandro Mautino – non fornisce una adeguata  informazione all’opinione pubblica. Le  discoteche, eccetto quelle che hanno potuto per un breve periodo funzionare all’aperto, sono chiuse dal 23 febbraio, ovvero da oltre 6 mesi. E   nessuna azienda può sopportare una chiusura totale così lunga, senza cadere in uno stato di insolvenza. Riteniamo quindi necessaria un’attenta riflessione del governo sulla riapertura in sicurezza, accompagnata dagli opportuni indennizzi per il periodo perso”.

La polizia riporta al suo padrone l’amico a 4 zampe

Era fuggito di casa e stava creando disagio alla circolazione

 

Mercoledì mattina gli agenti del Commissariato di Rivoli  intervengono in via Gobetti per la segnalazione di un cane, privo di padrone, che sta creando problemi alla circolazione dei veicoli.

Dopo averlo recuperato, i poliziotti portano l’animale in commissariato per rintracciarne il proprietario, cosa che di fatto avviene.

Dopo averne accertato la proprietà tramite microchip, gli agenti restituiscono il cane al suo padrone, il quale lo stava cercando visto che l’amico a quattro zampe si era allontanato da casa.

Noto avvocato muore nello schianto in auto

Schianto nel pomeriggio sulla provinciale 134 tra Pralormo e Carmagnola, nella frazione di Ternavasso, nel comune di Poirino.

È morto l’avvocato Antonio Dionisio, di 82 anni,  alla guida di una Audi che  ha perso il controllo forse per un malore del conducente ed è finita prima contro  un albero e poi in un fosso. I soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvarlo.

Adescavano e truffavano anziani per giocare al casinò

Due  donne e il figlio di una di loro sono stati arrestati dai Carabinieri nel torinese

I Carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Ivrea su richiesta della locale Procura della Repubblica a carico di 3 persone (2 donne, una italiana e l’altra straniera, tradotte in carcere ed un giovane, figlio della prima, sottoposto invece ai domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, estorsione ed autoriciclaggio. La complessa attività d’indagine, condotta dalla Stazione di Agliè, nel torinese, dal gennaio al luglio 2020 ha consentito di documentare l’esistenza di un vero proprio gruppo criminale ed identificarne i componenti che, mediante artifizi e raggiri operati nei confronti di 5 vittime del luogo (per lo più anziani) si erano illecitamente impossessati (in talune circostanze anche con modalità estorsive) nell’arco temporale 2011/2019, di beni, denaro e altre utilità per un valore superiore ad 1 milione di Euro. Il progetto criminoso dell’associazione consisteva sostanzialmente nella realizzazione di una serie indeterminata di truffe ai danni di vittime a minorata difesa, appositamente individuate (due di loro sono state addirittura conosciute in una RSA di Valperga ove le due donne lavoravano come operatrici sanitarie, mentre le altre sono state adescate presso bar e sale da ballo del luogo). Il “modus operandi” era sempre lo stesso, una volta scelta la preda e carpita integralmente la sua fiducia (anche fingendo rapporti sentimentali), gli anziani venivano indotti a corrispondere cospicue somme di danaro con la falsa promessa di restituirli dopo aver incassato una cospicua eredità (fittizia), a seguito della morte di un fantomatico parente in Calabria (le somme richieste sarebbero dovute servire per “sbloccare” il rilascio della citata eredità, gravata da alcuni debiti). Per avvalorare il loro programma criminoso sovente ricorrevano anche all’intervento di un inesistente funzionario del Tribunale di Ivrea (pronto a confermare l’esistenza della cospicua eredità). Nel caso in cui la persona offesa dubitasse della ricostruzione sopra descritta, non esitavano ad estorcere il danaro con violenze e minacce. Gli indefiniti bonifici operati dalle vittime nell’arco temporale indicato, per un valore ampiamente superiore al Milione di Euro, venivano poi utilizzati dalla consorteria per l’acquisto di un immobile, di numerose autovetture (oltre a mantenere un alto tenore di vita, con l’acquisto di abiti firmati e ricorrenti spese voluttuarie), oppure reinvestiti in attività speculative di gioco d’azzardo presso il Casinò di Saint Vincent. I militari della Compagnia di Ivrea hanno, altresì, individuato ancora nella disponibilità dei tre truffatori 2 immobili, 3 autovetture, contante e titoli bancari che, su disposizione dell’A.G. eporediese, sono in queste ore oggetto di contestuale sequestro preventivo.

L’ultimo saluto alle sorelline uccise dal crollo dell’albero

Tanti palloncini bianchi  in cielo per dare l’ultimo saluto a Malak e Janna Lassiri di 14 e 3 anni

Le due sorelline sono state uccise da un albero caduto sulla loro tenda mentre si trovavano al campeggio di Marina di Massa lo scorso 30 agosto. I funerali si sono svolti ieri pomeriggio al cimitero islamico Parco di Torino.

Accanto alle due bare bianche, si è riunita la comunità musulmana con il proconsole del Marocco. Era presente la sindaca di Torino Chiara Appendino, che è stata vicina al padre delle due bambine alla fine della funzione.

Il padre delle bambine ha ringraziato la sindaca, il primo cittadino di Marina di massa e il maresciallo dei carabinieri che sono stati vicini alla famiglia in questi giorni.

Poste, aperture pomeridiane in Valle

– Poste Italiane comunica che da lunedì 7 settembre, gli uffici postali di Giaveno e Sant’Antonino Di Susa torneranno ad essere disponibili per la cittadinanza con orario continuato dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 19.05 (il sabato fino alle 12.35).

Anche in questa fase, l’Azienda raccomanda ai cittadini di entrare negli uffici postali avendo cura di indossare i dispositivi di protezione individuale.

Per conoscere gli orari degli uffici postali aperti e per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it oppure contattare il numero verde 800 00 33 22.

“Oro rosso”, la polizia contro i ladri di rame

40 operatori del Compartimento Polizia Ferroviaria del Piemonte e della Valle d’Aosta sono stati impiegati nell’operazione Oro Rosso, una giornata dedicata a livello nazionale, al contrasto delle violazioni alle norme ambientali sullo smaltimento di rifiuti particolari e, nello specifico.

Al fenomeno criminoso dei furti di rame. Sono state controllate 23 ditte dislocate sul territorio, identificate 70 persone ed indagate 2 persone.

In particolare, gli Agenti della Polizia Ferroviaria al termine di un sopralluogo presso una ditta di gestione rifiuti nella provincia di Torino, ha deferito all’Autorità Giudiziaria il legale rappresentante per inottemperanza alle disposizioni autorizzative sulla gestione dei rifiuti; nello specifico veniva ritirato un quantitativo di rifiuti metallici superiore rispetto a quello normativamente consentito e lo smaltimento avveniva in luogo non idoneo in violazione del layout autorizzativo. Al termine dell’attività in questione sono state elevate quattro sanzioni pecuniarie amministrative per un importo complessivo di oltre 6.700 euro.

In provincia di Alessandria gli operatori della Sezione Polfer hanno elevato una sanzione amministrativa presso una ditta di smaltimento di rifiuti metallici, dell’importo superiore ai 500 euro per irregolarità nella compilazione dei registri.

Lavoratori in piazza, il Caat precisa

“I lavoratori – precisa il Presidente del CAAT Marco Lazzarino – che hanno manifestato ( il 3 settembre, ndr ) e sono stati accolti in Prefettura per discutere della loro situazione occupazionale e delle condizioni contrattuali da loro considerate non accettabili, non sono lavoratori alle dipendenze del CAAT. Si tratta bensì di lavoratori di cooperative le quali svolgevano attività di facchinaggio all’interno del CAAT.

Ritengo importante precisare, onde evitare equivoci, che i lavoratori che sono alle dipendenze dirette del CAAT operano nell’assoluto rispetto della normativa vigente in materia di lavoro”.

Come Ente Gestore ci siamo fatti parte attiva nel favorire un dialogo tra il Sindacato che rappresenta questi lavoratori e la cooperativa presso la quale essi lavoravano, ospitando entrambi presso la nostra struttura per un incontro volto al raggiungimento di una intesa che possa risolvere la situazione dei lavoratori.

 

“Il CAAT – precisa inoltre il suo Presidente Marco Lazzarino  – da sempre ha fatto della trasparenza il suo principio, accanto a quello della sicurezza, come ha dimostrato ampiamente anche nel periodo del lockdown dovuto alla pandemia da Coronavirus e nel successivo periodo post Covid, attuando tutte le procedure previste dalla normativa stessa, oltre ad intensificare i procedimenti di sanificazione all’interno del suo complesso, per tutelare la salute di coloro che operavano ed operano all’interno del Centro Agroalimentare di Torino”.