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Il nuovo prefetto sulle manifestazioni di piazza: “non è tutto bianco o tutto nero, bisogna coniugare le ragioni di tutti

Durante il primo incontro con i giornalisti torinesi il neoprefetto Raffaele Ruberto:

“Bisogna coniugare le ragioni a manifestare con le esigenze della libertà d’impresa. A Torino la linea sarà evitare che queste manifestazioni blocchino il centro città il sabato pomeriggio ma tutti devono poter sfilare. Non si può dire tutto bianco o tutto nero. Bisogna far convivere le due esigenze”

Leggi l’articolo di lineaitaliapiemonte.it:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/11/08/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/raffaele-ruberto-nuovo-prefetto-di-torino-sulle-manifestazioni-di-piazza-non-si-puo-dire-e-tutto.html

Incidente in auto per l’assessore Icardi: in ospedale con l’autista per contusioni

L’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi ha avuto un incidente stradale in centro a Torino

È rimasto lievemente ferito ed è stato portato in ospedale. L’assessore era con l’autista e stava andando a un incontro istituzionale ma  poco prima di mezzogiorno a un semaforo di corso Re Umberto si è scontrato con una Fiat Punto. L’Alfa Giulia su cui viaggiavano è finita contro un palo, con danni gravi al mezzo. Poi l’assessore, l’autista e il conducente della Punto sono stati accompagnati al Mauriziano.

(foto il Torinese)

Circolava con la bici trasformata in ciclomotore: multato

Nel fine settimana gli agenti del Comando Territoriale IV “San Donato – Campidoglio – Parella” della Polizia Municipale sulla carreggiata laterale nord di corso Regina Margherita all’altezza del civico 286 hanno fermato un 33enne di nazionalità italiana sorpreso alla guida di un velocipede trasformato in ciclomotore.

 

L’uomo aveva modificato bicicletta montando un motorino elettrico azionato da un acceleratore a mano che trasmette il movimento alla catena, trasformandolo di fatto in un ciclomotore elettrico.

 

Il conducente è stato sanzionato ai sensi dell’art. 93 del Codice della Strada perché “circolava senza che fosse stato rilasciato il documento di circolazione”, ai sensi dell’art. 193 perché “il veicolo circolava senza la copertura assicurativa”, ai sensi dell’art. 171 perché “circolava senza indossare il casco protettivo”,  ai sensi dell’art. 126 perché “circolava con patente scaduta”, – ai sensi dell’art. 180 perché “circolava senza portare con sé la patente di guida”.

L’importo totale delle sanzioni pecuniarie è pari a 1.149 euro.

 

Il veicolo è stato sottoposto a sequestro e fermo amministrativo.

 

Il Vice Comandante Vicario della Polizia Municipale, Alessandro Parigini, si dice preoccupato della crescita di velocipedi irregolari su strada, in parte acquistati su internet e in parte modificati dagli stessi proprietari. “E’ un fenomeno in crescita che mette a rischio la sicurezza e l’incolumità di chi utilizza questi ‘mezzi’, ma rappresentano un pericolo anche per gli altri utenti delle strade. E’ un fenomeno contro il quale abbiamo già intensificato i controlli e ancor di più lo faremo in futuro, proprio per salvaguardare la sicurezza stradale”.

Le nuove centrali di Chiomonte e Susa

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Sono state inaugurate  le centrali di Chiomonte e Susa, oggetto di riqualificazione tecnica e funzionale da parte della società Valle Dora Energia, partecipata da Iren Energia e dai Comuni di Salbertrand, Exilles, Chiomonte e Susa.

La data scelta per l’inaugurazione non è casuale: il 5 novembre ricorre l’anniversario del referendum popolare di Torino del 1905 che portò alla creazione dell’Azienda Elettrica Municipale e alla contestuale assunzione diretta da parte del Comune della costruzione dell’impianto idroelettrico Salbertrand-Chiomonte.

Alla cerimonia sono intervenuti l’Amministratore Delegato di Iren Energia Giuseppe Bergesio, il Presidente e l’Amministratore Delegato di Valle Dora Energia Sergio Sibille e Nicola Brizzo, insieme a Roberto Porpour, Sindaco di Salbertrand, Michelangelo Castellano, Sindaco di Exilles, Roberto Garbati, Sindaco di Chiomonte, e Pier Giuseppe Genovese, Sindaco di Susa.

Nel corso degli interventi che si sono susseguiti è stato evidenziato come, grazie alla stretta collaborazione fra gli enti locali coinvolti e Iren Energia, sia stato possibile coniugare efficacemente riqualificazione industriale, utilizzo sostenibile della risorsa acqua, fonte rinnovabile primaria, e sviluppo del territorio.

Valle Dora Energia S.p.A., costituita nel 2010 per volontà dei Comuni di Salbertrand, Exilles, Chiomonte e Susa e di Iren Energia S.p.A., ha ottenuto nell’agosto 2016 la concessione idroelettrica e l’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio, a seguito della quale – grazie ad un investimento di oltre 20 milioni di euro – ha realizzato un revamping complessivo dei due storici impianti: Salbertrand – Chiomonte e Chiomonte – Susa, che comprendono le due centrali nelle quali si sono svolti gli eventi di inaugurazione.

Sono stati realizzati lavori di riqualificazione e ammodernamento che hanno visto la sostituzione dei 4 gruppi di generazione, 2 per ciascuna centrale (9,2 MW di potenza a Chiomonte e 7,6 MW a Susa) e il rinnovo dei sistemi elettrici e di automazione. Si è poi dato corso alla manutenzione straordinaria di alcune opere civili e idrauliche, che consentiranno per un trentennio una produzione di energia rinnovabile annua di circa 30 milioni di kWh. Inoltre, la linea aerea esistente per il trasporto dell’energia elettrica verso la rete di trasmissione nazionale è stata smantellata e sostituita da una linea interrata in galleria.

Un impegno durato poco meno di tre anni, che ha visto alternarsi quasi 70 imprese tra appaltatori e subappaltatori, con diverse decine di addetti, tecnici e specialisti.

Le mancate emissioni annue ottenute grazie agli interventi di efficientamento sono stimabili in circa 5.000 tonnellate equivalenti di petrolio (corrispondenti a quasi 34.000 barili di petrolio all’anno) e 14.000 tonnellate di CO2 (pari alla quantità di CO2 catturata in un anno dalle piante di una foresta di 2.000 ettari). 

Una prima fase dell’evento si è svolta a Chiomonte, presso la centrale di via dell’Avanà, dove si è tenuta anche la cerimonia del “taglio del nastro” del nuovo museo “M.Idro”, realizzato da Iren. Al suo interno, grazie ad una ricca pannellistica e ad un percorso multimediale, si ripercorrono gli oltre 110 anni di storia della produzione idroelettrica del Gruppo in provincia di Torino.

L’evento è quindi proseguito a Susa dove si è tenuta l’inaugurazione anche della rinnovata centrale di via Montenero, nei pressi delle Gorge della Dora.

Gli impianti idroelettrici Salbertrand-Chiomonte e Chiomonte-Susa furono costruiti da AEM Torino ad inizio Novecento ed inaugurati rispettivamente nel 1910 e nel 1923 lungo la Dora Riparia, al fine di rispondere alle crescenti necessità energetiche del capoluogo piemontese.

All’origine della tutela degli animali, la mostra in Consiglio regionale

Tutto ebbe inizio nel 1871 quando a Torino s’inaugurò la prima sede della Società protettrice degli animali, diventata nel tempo Ente nazionale protezione animali (Enpa).

Per riassumere la sua lunga storia il Consiglio regionale patrocina la mostra 150 anni di protezione degli animali: excursus storico e legislativo, realizzata dall’Enpa e allestita nelle vetrine dell’Urp di via Arsenale 14, a Torino, dall’8 novembre al 7 dicembre.

“Un’occasione – afferma il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia – per conoscere e approfondire, attraverso documenti e immagini, la storia di un’associazione che, nata un secolo e mezzo fa nel capoluogo subalpino su impulso di Giuseppe Garibaldi, mette in evidenza le componenti storiche, giuridiche e culturali della tutela dei diritti degli animali in Italia e in Piemonte”.

Attraverso una serie di pannelli – infatti – vengono rievocati i tempi gloriosi in cui Giuseppe Garibaldi, con una lettera spedita da Caprera il 1° aprile 1871 e indirizzata all’amico Timoteo Riboli, medico frenologo di Torino, esortò a dare il via a una società che potesse ambire a realizzare, anche nel campo della difesa degli animali, quella “unità d’Italia” che l’eroe dei due mondi aveva contribuito in modo determinante a realizzare sul piano politico. Pur avendo agito su impulso della nobildonna inglese Anna Winter, componente della Reale Società per la prevenzione della crudeltà verso gli animali (Rspca) indignata per il cattivo trattamento verso gli animali in Italia, è noto che Garibaldi amava gli animali e ne possedeva in quantità considerevole. Vengono poi ripercorsi i momenti dell’inaugurazione della prima sede dell’Associazione, al primo piano di via Accademia Albertina 29, a Torino, con la nomina di Garibaldi e Winter a presidenti onorari e i momenti salienti che hanno punteggiato la sua storia per il riconoscimento dei diritti degli animali, a cominciare dall’approvazione della prima legge italiana per la tutela degli animali nel 1913.

“Dopo 150 anni – ricorda il presidente del Consiglio nazionale e della sede torinese Enpa  Marco Bravi – i diritti degli animali sono migliorati notevolmente, ma c’è ancora molto da fare. Ogni conquista è stata e sarà possibile grazie all’impegno quotidiano, gratuito e disinteressato, di migliaia di volontari”.

Per questo, venerdì 19 novembre alle 18.30 nella Sala Albertina di via Giolitti 21, a Torino, alla presenza delle autorità cittadine, verranno ripercorsi i momenti storici rievocati dalla mostra e premiati, con le medaglie celebrative del 150° Enpa, persone che in questi anni si sono distinte nell’impegno a favore della tutela degli animali e dell’ambiente.

Con oltre 200 sedi e più di 3.000 volontari operativi sull’intero territorio nazionale, l’Enpa svolge la propria attività in tutti i settori legati alla tutela, al benessere e alla protezione degli animali. Organizzato in coordinamenti regionali e sezioni, è una Onlus che non riceve finanziamenti governativi ma opera solo grazie all’aiuto di chi condivide le sue finalità.

Chiuso per 15 giorni night a San Salvario: una donna era stata aggredita da un “buttafuori”

Giovedì, gli agenti del Commissariato Barriera Nizza e della Divisione PAS hanno notificato a un night club di via Galliari il provvedimento di sospensione della licenza emesso dal Questore di Torino ai sensi dell’art.100 del T.U.L.P.S., con contestuale chiusura dell’esercizio per 15 giorni.

 

Lo scorso 24 ottobre era stata segnalata la presenza all’Ospedale Mauriziano di una donna vittima di aggressione trasportata da un uomo qualificatosi come vigile del fuoco che aveva riferito di averla trovata all’esterno del locale dopo aver trascorso lì la serata. Nel night club, era scoppiata una rissa nella quale la donna era stata coinvolta, venendo poi bloccata da personale delle sicurezza e accompagnata all’esterno. La donna accompagnata in ospedale riportava una prognosi di 30 giorni per fratture craniche con ematomi e falde emorragiche.

A seguito di attività d’indagine, gli agenti del Commissariato Barriera Nizza ricostruiscono quanto accaduto nel locale. Un cliente molesto nei confronti di altri avventori era stato bloccato da alcuni addetti alla sicurezza, da tale azione era nata una colluttazione. Nella circostanza la giovane donna era intervenuta chiedendo al “buttafuori” di “lasciar stare il soggetto molesto”, nella lite che seguiva veniva colpita dall’addetto alla sicurezza cadeva per terra dove batteva la testa.

L’attività d’indagine degli agenti del Commissariato Barriera Nizza porta poi all’identificazione dell’addetto alla sicurezza che viene denunciato in stato di libertà per lesioni. Contestualmente viene identificato anche l’uomo che aveva accompagnato in ospedale la vittima: un addetto antincendio dipendente della società proprietaria del night club. Quest’ultimo viene sanzionato amministrativamente per usurpazione di titolo essendosi qualificato come Vigile del Fuoco pur non facendo parte del Corpo. All’uomo viene anche sequestrata la placca mostrata nella circostanza.

All’atto della notifica del provvedimento, gli agenti hanno anche riscontrato la presenza all’interno del locale di due lavoranti, il barman e una ballerina, privi del green pass, entrambi sono stati sanzionati per 600 euro. La titolare dell’esercizio, invece, è stata sanzionata per 400 euro per aver permesso ai due dipendenti di accedere al luogo di lavoro.

Il bollettino Covid di lunedì 8 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 290 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 106dopo test antigenico), pari allo 0,7% di 43.260tamponi eseguiti, di cui40.876antigenici. Dei 290 nuovi casi gli asintomatici sono208 (71,7%).

I casi sono così ripartiti: 210 screening, 71 contatti di caso, 9 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 391.181,così suddivisi su base provinciale: 32.239 Alessandria, 18.768 Asti, 12.325 Biella, 56.316 Cuneo, 30.235 Novara, 208.386 Torino, 14.555 Vercelli, 13.868 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.616 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.873 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 25(+ 4 rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 224 (+ 20rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.620

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.714.321(+ 43.260rispetto a ieri), di cui 2.400.508risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.828

Due decessi di persone positive al test del Covid-19 (nessuno di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi di 11.828deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.587 Alessandria, 725Asti, 436 Biella, 1.468 Cuneo, 950 Novara,5.648 Torino, 533 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 104 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

374.484GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 374.484(+241rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.279 Alessandria, 17.801 Asti, 11.772 Biella, 54.126 Cuneo, 29.107 Novara, 200.122 Torino, 13.834 Vercelli, 13.382 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.513 extraregione e 2.548 in fase di definizione.

Moncenisio ha celebrato i Caduti

Nell’anno del centenario del Milite Ignoto il Comune di Moncenisio, alta Val Cenischia, ha celebrato l’annuale appuntamento della Festa del 4 Novembre, Festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate.

Nel pomeriggio di domenica 7 novembre le autorità, le associazioni e i residenti si sono dati appuntamento per ricordare i caduti di tutte le guerre. Spiega il sindaco Mauro Carena dopo l’incontro. “La Giornata dedicata all’Unità Nazionale e alle Forze Armate è riuscita molto bene grazie all’impegno di tanti e delle associazioni. Il nostro Comune ha anche conferito la cittadinanza al Milite Ignoto nel centenario. Per noi, però, i militi che hanno perso la vita nelle guerre vanno ricordati con l’impegno che oggi le controversie si debbano sempre risolvere senza ricorso alla forza. E poi il milite, anche quando caduto senza neppure il riconoscimento della sua identità, è comunque qualcuno di noi, quasi sempre di umili origini, sacrificato dai potenti senza che vi sia mai una ragione perché si faccia la guerra e le persone muoiano o rimangano ferite“. Il momento ufficiale, reso più solenne dalla presenza del Maggiore Elia Bertoli, residente Moncenisio, recentemente riconosciuto per meriti dal ritorno dall’Afghanistan. E’ seguita una merenda montana con Gofri e la presenza della Banda di Novalesa. Moncenisio ha così ricordato i suoi undici martiri: Martino Perottino, Giuseppe Chiapusso, Giovanni Perottino, Michele Chiapusso, Camillo Caffo, Pietro Perottino, Ernesto Caffo. Vittorio Caffo, Francesco Chiapusso, Caldino Perottino e Francesco Rocci.

Una giornata per ringraziare i volontari della protezione civile

La consegna di attestati di riconoscimento della Regione Piemonte al volontariato di Protezione civile coinvolto nell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha concluso nell’Auditorium Rai di Torino la Giornata in ricordo dell’alluvione del novembre 1994.

A premiare i volontari l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi: “Quella che qui rappresento è la delega a cui sono più affezionato: l’ho chiesta esplicitamente, perché ho fatto il sindaco e conosco l’importanza del lavoro che viene fatto dalla Protezione civile. Dopo la tragica esperienza dell’alluvione del 1994 il Coordinamento piemontese si è strutturato ed è cresciuto fino a diventare la migliore Protezione civile del Paese. Questo ci ha permesso di affrontare le alluvioni del 2019 e del 2020 con una formidabile macchina di soccorso che ha consentito di mettere in sicurezza e salvare tante vite. Dal 2020 l’esperienza di tutta la struttura, unita all’incredibile impegno dei volontari, si è rivelata determinante anche nella lotta contro la pandemia”.

Portando il suo saluto in collegamento telefonico. Il presidente Alberto Cirio ha dichiarato che “oggi siamo una delle Regioni in cui la pandemia è sotto controllo più che altrove, sia in Italia che in Europa. Questo lo dobbiamo al buon andamento della campagna vaccinale: ora bisogna affrontare insieme l’ultimo sforzo, quello della terza dose. Se siamo in questa situazione che fa del Piemonte l’area più ‘green’ d’Europa sotto il profilo del Covid – ha aggiunto – è perché il Piemonte è riuscito a fare squadra, e in questa squadra ha fatto la sua parte la Protezione civile piemontese, che io ritengo la migliore in Italia, che tutti ci invidiano, verso la quale saremo sempre debitori e alla quale saremo sempre riconoscenti”.

Del sistema della Protezione civile piemontese fanno parte sette associazioni di volontariato convenzionate con la Regione: il Coordinamento regionale del Volontariato di Protezione civile, l’Associazione Nazionale Alpini Piemonte, la Croce Rossa Piemonte, il Soccorso Alpino Piemontese, l’Associazione Nazionale Carabinieri del Piemonte, l’Anpas Piemonte, il Corpo Antincendi Boschivi del Piemonte. Ognuna è stata premiata con un attestato di riconoscimento. Ad animare la serata il mago e presentatore televisivo Marco Berry, fra aneddoti e racconti, a partire da quello di un volontario che ha all’attivo quasi 50 anni di attività, nel 1976 con il terremoto del Friuli.

A precedere la premiazione è stata per tutta la giornata la presenza, nella piazza davanti l’Auditorium, dei mezzi e delle strutture da soccorso: spazio al coinvolgimento con semplici esercitazioni dei volontari presenti, all’informazione sull’organizzazione del sistema, alle domande e alle curiosità di chi vuole avvicinarsi al mondo del soccorso e conoscere meglio quale possa essere il proprio contributo nella prevenzione e nella gestione di rischi e pericoli naturali.

Sempre nell’ambito della Giornata regionale della Protezione civile venerdì 5 novembre è stato presentato il “Documento strategico di comunicazione dei rischi”, realizzato nell’ambito del progetto transfrontaliero RISK-COM, parte di PITEM RISK, di cui la Regione Piemonte è capofila e che coinvolge le Regioni transfrontaliere tra Francia e Italia nella gestione dei rischi naturali e delle emergenze. Il documento si propone come un vademecum per i soggetti preposti alla comunicazione in situazioni di emergenza, tra cui anche i sindaci, indicando tempi, modalità e strumenti da utilizzare per prevenire le potenziali criticità e i possibili danni causati dagli eventi naturali.