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In sicurezza a piedi e in bici a San Salvario

La Giunta comunale, su proposta dell’assessora Chiara Foglietta, ha approvato  il progetto esecutivo per l’adeguamento e la messa in sicurezza  di percorsi protetti pedonali e ciclabili all’interno del quartiere di San Salvario.

Il costo dei lavori, il cui importo ammonta a 390 mila euro, è finanziato con il contributo del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, nell’ambito del “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”.

Il progetto complessivo denominato “Torino Mobility Lab – Progetto di mobilità sostenibile nel quartiere di San Salvario” presentato dalla Città di Torino nel 2017 e classificatosi al terzo posto nel bando nazionale, ha come obiettivo il costruire azioni tra loro coordinate per favorire la mobilità alternativa al veicolo privato.

Ad essere interessata dai lavori, sarà un’area ampia e centrale ricompresa tra gli assi di corso Vittorio Emanuele II, via Nizza, corso Bramante e corso Massimo D’Azeglio, nonché caratterizzata da forte densità abitativa e dalla presenza di luoghi di polarizzazione quali la stazione ferroviaria di Porta Nuova, vari istituti scolastici e sedi universitarie, sedi di servizi pubblici, oltre che numerose attività terziarie e commerciali.

“Gli interventi si inseriscono nel quadro più generale di una politica di redistribuzione dello spazio stradale a beneficio delle utenze più deboli”, spiega l’assessora Chiara Foglietta -. Tra gli obiettivi del progetto: riduzione del traffico di attraversamento dell’area, utilizzo multifunzionale delle strade, a favore della mobilità locale, con positive ricadute sulla qualità ambientale dello spazio pubblico e aumento della sicurezza degli spazi antistanti le scuole, in modo da favorire accoglienza e socializzazione”.

Sono pertanto previsti l’attuazione di interventi di pedonalizzazione e creazione di strade scolastiche, con chiusure, allargamento ed adeguamento dei marciapiedi, rallentamenti veicolari e/o rialzi anche parziali della carreggiata, in corrispondenza degli attraversamenti pedonali, oltre al ripristino dello strato superficiale della pavimentazione stradale.

E’ inoltre in programma la posa di arredi urbani ed interventi cromatici sulle superfici orizzontali ripristinate, per una chiara connotazione delle funzioni e per una migliore fruizione degli spazi, con geometrie da concordare in fase esecutiva con la competente Soprintendenza, oltre alla fornitura e posa di segnaletica orizzontale e verticale per la definizione di spazi protetti, quali le piazze/strade scolastiche e le aree/spazi pedonali.

I lavori interesseranno via Principe Tommaso, nel tratto fronte la scuola Bay; via Cesare Lombroso, da via Principe Tommaso a via Sant’Anselmo; le fermate del TPL di via Madama Cristina, all’intersezione con via Giacosa e via Bidone; via Valperga Caluso, sul piazzale fronte Liceo statale Regina Margherita; corso Dante, sulla banchina alberata fronte scuola Silvio Pellico; via Ernesto Lugaro, ampliamento marciapiede fronte scuola dell’infanzia.

Il prossimo step, dopo l’aggiudicazione della gara di appalto, sarà l’avvio dei lavori nella primavera del 2022 con ultimazione delle opere entro l’anno in corso.

“Ricercatori alla Spina” Divulgazione scientifica e curiosità tra i tavoli di Off Topic

Le scienziate e gli scienziati diventano per una sera speciali camerieri, per servire succulente curiosità scientifiche e divulgare, fra un piatto e l’altro, pillole di fisica, diritto, ecologia, genetica o linguistica

Mercoledì 15 dicembre a partire dalle 20.30 presso il Bistro di Off Topic andrà in scena Ricercatori alla spina, un evento di divulgazione multidisciplinare organizzato in collaborazione con l’impresa sociale Psiquadro e i docenti di UniTo Claudio Forte, Chiara Opeddisano e Silvia de Francia, con CentroScienza Onlus e con il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino da un’idea dello stesso Claudio Forte, professore con alle spalle un decennio di servizio in sala.

La serata sarà un’occasione per far uscire il dibattito scientifico da Università e Accademie e portarlo al ristorante, in uno spazio di condivisione, cultura e aggregazione come il Bistrò di Off Topic, in modo da avvicinare il grande pubblico e rendere accattivante e conviviale la discussione intorno a piccole e grandi questioni di fisica, farmacologia, medicina, informatica o diritto.

Una volta a tavola, le persone avranno a disposizione due menù, quello classico per ordinare i piatti della nuova proposta gastronomica del Bistrò – con gli irresistibili Bun di Angus o vegetali, le Focacce alla Pala con bufala di Battipaglia o crudo del Casentino o le Bowl con gamberi crispy, straccetti di pollo e bacon o stracciatella e verdure di stagione – e un altro, scientifico con undici microtematiche che spaziano dai problemi di vita quotidiana alle grandi domande esistenziali che toccano ognuno di noi. Una volta scelto il “piatto scientifico” da approfondire, un ricercatore si avvicinerà al tavolo per divulgare in modo originale e coinvolgente curiosità sugli argomenti più disparati.

L’appuntamento del 15 dicembre si spazierà dai fattori invisibili che ci fanno assomigliare ai nostri genitori fino alla smisurata ricchezza racchiusa nei dialetti della nostra Penisola, passando per i consigli dall’antica Grecia per combattere l’hangover e i postumi dopo una serata con gli amici, fino ad argomenti di estrema attualità come i rapporti tra il diritto alla libertà e il diritto alla salute.

PRENOTAZIONE TAVOLI OBBLIGATORIA
Contatta il Bistrò di OFF TOPIC scrivendo su Whatsapp al numero 388.446.3855
Inizio evento ore 20:30

Nelle scuole aumento contenuto di focolai e quarantene Personale vaccinato al 97 per cento

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Dal monitoraggio condotto dalla Regione Piemonte, nella settimana dal 6 al 12 dicembre, la situazione del contagio nelle scuole registra un aumento dei focolai e delle quarantene, seppur contenuto rispetto alla totalità delle classi scolastiche presenti sul territorio piemontese.

Nel dettaglio, i focolai passano da 127 a 172: 3 nei nido (età 0-2 anni), 10 nelle scuole dell’infanzia (3-5anni), 97 nelle scuole primarie (6-10 anni), 41 nelle scuole secondarie di 1°grado (11-13 anni), 21 nelle scuole superiori (14-18 anni). Suddivisi su base provinciale: 15 Alessandria (2 infanzia, 4 primarie, 7 medie, 2 superiori), 8 Asti (7 primarie, 1 media), 6 Biella (3 primarie, 2 medie, 1 superiore), 32 Cuneo (3 infanzia, 19 primarie, 9 medie, 1 superiore), 25 Novara (19 primarie, 5 medie, 1 superiore), 36 Torino città (3 nido, 3 infanzia, 14 primarie, 7 medie, 9 superiori), 41 Torino città metropolitana (29 primarie, 5 medie, 7 superiori), 6 Vercelli (1 infanzia, 2 primarie, 3 medie), 3 VCO (1 infanzia, 2 medie).

Passano invece da 450 della scorsa settimana a 674 le quarantene: 13 nei nidi, 88 nelle scuole dell’infanzia, 282 classi nelle scuole primarie, 140 classi nelle scuole secondarie di 1° grado, 151 classi nelle scuole superiori. Suddivise su base provinciale, le classi in quarantena sono 21 nell’Alessandrino (1 nido, 2 infanzia, 8 primaria, 6 medie, 4 superiori), 18 nell’Astigiano (3 infanzia, 10 primarie, 5 medie), 23 nel Biellese (3 infanzia, 7 primarie, 7 medie, 6 superiori ), 121 nel Cuneese (1 nido, 17 infanzia, 48 primarie, 30 medie, 25 superiori), 76 nel Novarese (2 nido, 11 infanzia, 41 primarie, 11 medie, 11 superiori), 131 Torino città (8 nido, 21 infanzia, 39 primarie, 19 medie, 44 superiori), 263 Torino città metropolitana (1 nido, 29 infanzia, 119 primarie, 56 medie, 58 superiori), 7 nel Vercellese (1 infanzia, 4 primarie, 1 medie, 1 superiori), 14 nel VCO (1 infanzia, 6 primarie, 5 medie, 2 superiori).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nella settimana dal 6 al 12 dicembre, l’incidenza, ovvero i nuovi casi settimanali su 100 mila per le specifiche fasce di età, è in aumento rispetto alla settimana precedente (29 novembre-5 dicembre).

La fascia tra i 6 ed 10 anni sale a 574.6 casi (+19,4%).

La crescita maggiore si verifica nella fascia 3-5 anni con 216.2 casi (+36,2%).

Nella fascia 11-13 anni i casi sono 447.9 (+24%).

Tra i 14 ed i 18 anni i casi sono 229.5 (+29,2%).

La fascia con meno casi è sempre quella tra 0-2 anni che sale a 134.5 (+28,3%).

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 12-19 ANNI

Sulla platea complessiva di 316.700 studenti dai 12 ai 19 anni, sono 245 mila gli aderenti alla campagna vaccinale, ovvero il 77,5%. Di questi, oltre 238.000 hanno ricevuto la prima dose (pari al 97,3% degli aderenti e al 75% della platea potenziale). Sono invece oltre 219.000 i giovani che hanno completato il ciclo (89,5% degli aderenti e il 69,5% della platea potenziale).

SCREENING SCUOLA SICURA PIEMONTE

Sono ad oggi 483 le scuole elementari e circa 18.930 i piccoli studenti che hanno aderito allo screening del Piano Scuola Sicura della Regione Piemonte, che prevede ogni 15 giorni un test salivare a scuola su base volontaria. Più di 500.000 i test salivari acquistati dal Piemonte per gli screening.
183 invece le scuole medie aderenti, con quasi 3.700 studenti che si sottopongono a un test ogni mese presso gli hotspot delle Asl.

FOCUS VACCINAZIONE PERSONALE SCOLASTICO

Sulla platea complessiva di 126.500 operatori del personale scolastico gli aderenti sono circa 119.500. 119 mila hanno già ricevuto la prima dose (94% della platea potenziale e 99,5% degli aderenti), mentre 116.500 hanno completato il ciclo vaccinale (92% della platea potenziale e
97,5% degli aderenti)

Le Truppe Alpine dell’Esercito per la sicurezza in montagna

L’impegno della “Taurinense” per la sicurezza in montagna passa attraverso un severo addestramento tecnico e fisico, unito ad una meticolosa prevenzione nello studio dell’ambiente e delle condizioni meteorologiche. 

 

Sono 60 gli Alpini che la Brigata “Taurinense” dell’Esercito Italiano ha dislocato nei principali comprensori sciistici del Nord Italia (Via Lattea, Bardonecchia, Limone P.te, Prali, Arabba e Corvara) e in Abruzzo (Campo Felice e Campo Imperatore) come assistenti alle piste da sci.

Grazie ad un addestramento sci-alpinistico integrato da una specifica preparazione in campo sanitario, gli “assistenti militari alle piste da sci” sono in grado di fornire il primo soccorso avanzato intervenendo in sicurezza per garantire la pronta assistenza ad eventuali infortunati. Nella sola stagione 2020/21, pur limitata dalla pandemia da Covid-19, gli alpini hanno soccorso oltre 130 sciatori, molti dei quali vittime di incidenti di particolare gravità.

L’impiego degli alpini come assistenti pista nei comprensori sciistici, è solamente il più visibile tra i differenti assetti delle Truppe Alpine dell’Esercito impegnati per la sicurezza in montagna.

In caso di ricerca o soccorso di alpinisti in alta montagna – in occasione di valanghe, slavine o eccezionali eventi meteo – intervengono le Squadre di Soccorso Alpino Militare, un assetto altamente specializzato in grado di operare anche in situazioni climatiche estreme. Le Squadre Soccorso Alpino Militare, nate con il preciso scopo di supportare i militari in addestramento montano, sono composte da alpini in possesso di specifiche qualifiche nei settori sciistico, alpinistico, meteo-nivologico e sanitario, e sono in grado di operare in concorso al Soccorso Alpino e Speleologico nazionale.

Sicurezza non è soltanto preparazione e capacità di intervento, ma anche prevenzione. Per limitare al massimo i rischi infatti, è fondamentale prevenire il verificarsi di incidenti: un attento studio degli itinerari e la verifica delle condizioni meteo-nivologiche sono fattori chiave per muoversi e operare in ambiente montano.

 

E’ per questo motivo che dal 1972 è attivo in Italia il Servizio Meteomont, una rete di rilevamento e monitoraggio in montagna, essenziale per definire il livello di rischio di valanghe o slavine attraverso una raccolta costante dei dati meteonivologici necessari per la realizzazione dei bollettini Meteomont e delle monografie delle valanghe a cui si uniscono attività di sensibilizzazione della cultura della sicurezza in montagna rivolte ai cittadini.

In un’ottica di costante miglioramento, ai 1800 metri di quota del comprensorio sciistico di Monte Pratello sui Monti Marsicani, gli specialisti del Servizio Meteomont della Brigata “Taurinense” hanno installato ad inizio dicembre una nuova stazione meteonivologica automatica, replica quella già presente e funzionante a Campo Imperatore (L’Aquila), caratterizzata dalle tecnologie più moderne e all’avanguardia.

Il bollettino Covid di mercoledì 15 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.861 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 903 dopo test antigenico), pari al 3,5% di 53.287 tamponi eseguiti, di cui 42.693 antigenici. Dei 1.861 nuovi casi gli asintomatici sono 1140(61,3%).

I casi sono così ripartiti: 980 screening, 657 contatti di caso, 224 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 422.683, così suddivisi su base provinciale: 34.029 Alessandria, 20.413 Asti, 13.529 Biella, 60.444 Cuneo, 32.747 Novara, 225062 Torino, 15.353 Vercelli, 15.512 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.739 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.855 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 613( +1rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 51(rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 19.836

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.687.772(+ 53.287 rispetto a ieri), di cui 2.584.049 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.929

Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.92deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.595 Alessandria, 729Asti, 441 Biella, 1.471 Cuneo, 959 Novara, 5.695 Torino, 551 Vercelli, 379 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

390.254 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 390.254(+1023 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.526 Alessandria, 18.842 Asti, 12.351 Biella, 56.060 Cuneo, 30.494 Novara, 208.233 Torino, 14.370 Vercelli, 14.144 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.562 extraregione e 2.672 in fase di definizione.

E’ morta Rosanna, la nonnina delle bambole

È morta a 90 anni Rosanna Scavino Riccardi, madrina della Pro loco di Rivarolo

Nel Borgo di Trausella, in Valchiusella, nel giardino della sua abitazione di campagna, c’era la  “casa delle bambole”,  meta di tantissimi visitatori da ogni parte d’Italia e d’Europa. La nonnina aveva realizzato negli anni, con ago e filo, stoffa,  forbici, un originale e fiabesco mondo di bambole. Rosanna è stata ricevuta anche dal Presidente Mattarella. Gli aveva regalato un album fotografico delle sue bambole artigianali.
(Foto archivio)

Ticket sanitari, pagamento in farmacia con Satispay

FARMACIE PIEMONTESI SEMPRE PIÙ SMART:

 Grazie all’accordo tra Federfarma Piemonte, Satispay e CGM entro fine anno l’80% delle farmacie piemontesi potrà accettare il pagamento di ticket sanitari direttamente in farmacia. 


 Prende il via in Piemonte l’alleanza tra Federfarma PiemonteSatispay, l’innovativo sistema di mobile payment indipendente dai circuiti tradizionali, e CompuGroupMedical (CGM), leader a livello mondiale nelle soluzioni eHealth. Obiettivo della partnership è quello di offrire alle farmacie piemontesi uno strumento in più per completare la propria offerta grazie a Connect, l’innovativo servizio sviluppato da Satispay che permette di accettare il pagamento di ticket sanitari per prestazioni specialistiche e ambulatoriali del circuito pagoPA con qualsiasi metodo di pagamento, in modo ancora più semplice e veloce.

Nel 2020 in Italia sono stati pagati più di 61.000.000 di ticket sanitari che, come stabilito dal Decreto Legge “Semplificazione e innovazione digitale”, dal 1° marzo 2021 possono essere regolati solo attraverso lo standard pagoPA. Per questa ragione Satispay, prima soluzione innovativa di pagamento a integrarsi con il sistema unico della Pubblica Amministrazione portando anche il servizio direttamente in-app, mette a disposizione di farmacie e parafarmacie il suo know-how con Connect, la soluzione B2B che offre una migliore e facilitata esperienza di pagamento ai clienti e un valore aggiunto ai farmacisti, che potranno dire addio alla burocrazia e a procedure complesse e accettare pagamenti senza dover aprire un conto corrente dedicato o acquistare un nuovo dispositivo.

Connect è un’interfaccia tecnologica disponibile per le farmacie e parafarmacie che nello specifico permette di accettare il pagamento di ticket sanitari per prestazioni specialistiche e ambulatoriali, offrendo una migliore e facilitata esperienza di pagamento ai clienti, che potranno così evitare code presso ambulatori o strutture ospedaliere per il saldo delle prestazioni.

 

Nelle farmacie aderenti al servizio, sarà infatti possibile saldare insieme alle medicine anche i ticket sanitari utilizzando qualsiasi strumento di pagamento (contanti, carte di credito o di debito, bancomat e strumenti di pagamento digitali come Satispay).

Con Connect, l’accettazione del pagamento avviene in maniera rapida e semplice, facendo scansionare il QR Code dell’avviso pagoPA al farmacista, così come accade per i normali prodotti in vendita. L’importo della transazione verrà incluso nella ricevuta del cliente rilasciata alla fine della spesa, su cui saranno riportati tutti i dettagli dell’operazione e avrà così valore di quietanza dell’avvenuto pagamento.

Grazie alla partnership con Federfarma Piemonte e CompuGroupMedical (CGM) leader a livello mondiale nelle soluzioni eHealth, Connect, utilizzabile tramite l’app oppure con l’integrazione diretta tramite gestionale senza la necessità di un POS dedicato o aggiuntivo, è già attiva in oltre 800 farmacie in Piemonte e sarà disponibile entro fine anno su un totale di 1.200 strutture, arrivando a coprire l’80% delle farmacie presenti nella regione.

“In un momento in cui l’intero sistema sanitario sta cercando di agevolare il cittadino, è importante che le farmacie facciano, come sempre, la propria parte. Una soluzione altamente avanzata e tecnologica come Connect consentirà alle farmacie piemontesi di estendere la propria offerta di servizi sanitari permettendo a tutti i cittadini che avranno necessità di pagare le prestazioni sanitarie di visite specialistiche e ambulatoriali tramite avviso pagoPA, di farlo senza attendere in coda presso gli sportelli ambulatoriali o ai CUP”” ha commentato Massimo Mana, Presidente di Ferderfarma Piemonte.

Dario Brignone, co-founder e CTO di Satispay, ha commentato: “Punto di riferimento nell’ultimo anno di pandemia, le farmacie confermano sempre più la propria spiccata propensione all’innovazione e all’implementazione di nuove tecnologie a valore aggiunto per l’utente finale. Con questo nuovo e importante accordo con Federfarma Piemonte portiamo Connect al servizio della quasi totalità delle farmacie del Piemonte, che si conferma ancora una volta l’area di maggior sperimentazione per noi. Da qui, oltre che la nostra nascita, sono partite tutte le principali innovazioni che abbiamo poi portato sul territorio nazionale, e ora anche oltre confine. Speriamo di fare lo stesso anche con questo nuovo servizio, che ci permette di contribuire a dare ulteriore slancio alla digitalizzazione del Paese amplificando le modalità di pagamento verso la PA”.

“Consapevoli dell’importanza di innovare con semplicità d’uso e integrazione dei processi, con Connect è stato realizzato un servizio aperto a tutte le farmacie della Regione, dando la possibilità ai farmacisti di mantenere le proprie abitudini lavorative, i dispositivi POS già in uso e consentendo di accettare tutti i tipi di pagamento, compresi i contanti. Le farmacie, anche in questo ambito, saranno viste dal cittadino come punto di riferimento sul territorio, contribuendo a rendere i servizi sanitari E-Health (ma non solo), sempre più accessibili e sincronizzati. Avendo tali obiettivi nel nostro “dna”, siamo orgogliosi di essere parte attiva di questo processo di cambiamento” ha commentato Marco Agosto, Senior Business Development Manager Pharmacy Italia di CGM.

Furti seriali ad anziani: individuata banda specializzata in sostituzioni di bancomat

Lo scorso 11 dicembre, a Padova, i carabinieri della Stazione Torino Borgo San Salvario, in collaborazione con i colleghi competenti territorialmente, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica – Gruppo Criminalità Organizzata, Comune e Sicurezza Urbana – a un cittadino romeno di 34 anni, attualmente detenuto per altra causa. L’uomo è ritenuto responsabile, in concorso con altri tre connazionali, due uomini e una donna, di dodici diversi episodi, avvenuti tra giugno e settembre 2020 in Torino, di furti di carte di credito e bancomat, sottratti ad anziani mentre prelevano agli sportelli delle loro banche. Anche gli altri componenti del gruppo sono stati identificati e sono anch’essi destinatari del provvedimento restrittivo. In particolare, due complici, un uomo e una donna, sono in carcere in Romania per altra causa, mentre il quarto componente della banda è stato identificato ed è ricercato.

Le indagini

Il 19 giugno scorso un signore di 69 anni ha denunciato alla Stazione Carabinieri Torino Borgo San Salvario il furto e l’utilizzo indebito del suo bancomat. L’anziano ha raccontato che si era recato poco prima alla sua banca per effettuare un prelievo allo sportello e poi di essersi accorto del furto, che verosimilmente era avvenuto mentre prelevava. La vittima ha raccontato di aver subito un prelievo fraudolento di 1.400 euro, consegnando ai militari dell’Arma una carta bancomat uguale per modello e colore alla sua, ma intestata ad un’altra persona, che si era ritrovato nel portafoglio dopo il prelievo e che è risultata a sua volta rubata.

Partendo da questo episodio le indagini hanno permesso di individuare la banda criminale grazie all’analisi di centinaia di ore di filmati e registrazioni delle telecamere di sicurezza delle banche e ai controlli sul territorio svolti dai carabinieri.

In particolare, è stato possibile ricostruire il modus operandi del gruppo criminale. Un uomo della bandasimulava di attendere in fila per compiere un’operazione allo sportello ATM e captava il codice segreto dell’anziana vittima che stava prelevando. La complice, dopo aver gettato a terra una banconota, attiraval’attenzione della vittima indicando educatamente la banconota facendole credere che le fosse caduta. Mentre il malcapitato si voltava chinandosi per raccoglierla, l’uomo, con la massima destrezza, sostituiva la tessera bancomat ancora nella feritoia con un’altra, molto simile in quanto rilasciata dallo stesso istituto di credito e già oggetto di precedente furto attuato con la medesima tecnica. Con questa strategia la banda è riuscita a derubare almeno 12 anziani.

Un dono per i pazienti del Regina Margherita e di Casa UGI

In occasione del 75°Anniversario di fondazione, l’Unicef provinciale di Torino, in collaborazione col Museo del Risparmio, confeziona una versione educativa de “Il gioco dell’Oca” e offre il laboratorio didattico “Io no che non ci casco” sviluppato dal Museo del Risparmio con la collaborazione degli esperti della Direzione Cybersecurity di Intesa Sanpaolo.

 

Quella dell’UNICEF è una storia di infanzie negate e ritrovate, di bambini curati e protetti, di bambini salvati. È la storia di quanti risultati si possono ottenere quando si collabora tra governi, individui e comunità e si investe per tutelare i diritti dei più piccoli e vulnerabili.

Nato l’11 dicembre 1946 per aiutare i bambini europei al termine della Seconda guerra mondiale, oggi il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia opera a 360° per la sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti di tutto il mondo, nei paesi in via di sviluppo e in quelli industrializzati. L’Italia è stata tra i paesi europei che ha maggiormente beneficiato degli aiuti dell’UNICEF nell’immediato dopoguerra anche per i diritti: “Il diritto di essere ascoltati”, “Il diritto ad essere protetti”, “il diritto alla vita” ,“il diritto alla salute”, “il diritto allo studio” e “diritto al gioco”.

 

Il Comitato provinciale Unicef di Torino, dopo questo periodo di pandemia prosegue con maggiore determinazione nella promozione della Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nelle Scuole, presso l’Ospedale Regina Margherita e Casa UGI, promuovendo la conoscenza dei diritti, riscrivendoli sui sentieri illustrati del famoso gioco da tavola. Nasce il Gioco dell’oca con un tabellone segnato dai Diritti fondamentali dell’Infanzia e dell’adolescenza, che piccoli e grandi, giocando potranno “attraversare”, leggere e ricordare.

 

Quale strumento migliore per avvicinare i bambini ad un tema importante se non l’iconico gioco da tavola “Il gioco dell’oca” ristampato in una edizione speciale grazie al sostegno del Museo del Risparmio.

 

In abbinamento, viene offerta gratuitamente l’opportunità di seguire il laboratorio didattico online “Io no che non casco!”, sviluppato dal Museo del Risparmio con la collaborazione degli esperti della Direzione Cybersecurity di Intesa Sanpaolo. Il laboratorio consente di insegnare ai bambini, attraverso divertenti sfide condotte a gruppi, come navigare in Internet tutelando i propri dati personali ed effettuare i primi acquisti online in sicurezza.

Sono tre gli Istituti Scolastici individuati sul territorio con l’aiuto dell’Ufficio Scolastico Regionale che hanno beneficiato per primi dell’iniziativa.

 “Attraverso l’Unicef – dichiara il presidente Antonio Sgroi – lanciamo questa nuova idea, volta a tenere alta l’attenzione sulle problematiche infantili e a insegnare ai bambini, ricordandoli anche agli adulti che con loro giocheranno, i diritti fondamentali dell’Infanzia. La formula rimane quella di “imparare giocando”, tra un lancio di dadi e spostamenti di casella in casella. Ci rende felici sapere che numerose copie del gioco allieteranno i piccoli pazienti del Regina Margherita e di Casa UGI”.

 

“Supportiamo con entusiasmo l’UNICEF Provinciale – afferma Giovanna Paladino, Direttore e Curatore del Museo del Risparmio – perché si tratta di un’iniziativa che aiuta i bambini ad apprendere divertendosi in un momento non semplice della loro vita. Essendo nativi digitali la nostra offerta aggiuntiva di un laboratorio, sul corretto uso dei media e sulla protezione dei dati personali, completa il set informativo utile per diventare cittadini attivi e consapevoli”.

Attesa Taxi, 15 minuti al telefono: era caduta la linea

L’assessore Paolo Chiavarino ha risposto ad una richiesta di comunicazioni da parte del consigliere Giuseppe Iannò Torino Bellissima), in merito ad un disservizio a lui accaduto da parte della Centrale operativa taxi, in data 27 novembre, legato ad un tempo di attesa di quindici minuti, senza ottenimento di risposta.

L’assessore ha sottolineato come la Città sia tenuta a disciplinare gli orari del servizio taxi e ad assicurare equilibrio tra domanda ed offerta del servizio pubblico, ma non abbia competenza in merito alle modalità di gestione delle centrali radio taxi che sono organismi cooperativi non titolari di autorizzazioni comunali.

L’assessore ha spiegato che si è comunque richiesto alla centrale operativa di verificare l’accaduto.

Il presidente della Centrale taxi che ha spiegato che “banalmente possa essere caduta la linea gestita attraverso il sistema Voip”, esprimendo dispiacere per quanto successo e rivolgendo scuse al consigliere e all’Amministrazione comunale.