CRONACA- Pagina 1196

Torino, bimba di tre anni cade dal quarto piano e muore Fermato il compagno della madre

AGGIORNAMENTO La polizia ha fermato il compagno della madre. Sarebbe stato ubriaco al momento della tragedia. Era appena stato condannato per possesso di sostanze stupefacenti

È gravemente indiziato dell’omicidio della piccola.

Il provvedimento è stato adottato in virtù delle acquisizioni derivanti dagli elementi e testimonianze raccolte nelle prime fasi investigative, che hanno consentito una sommaria possibile ricostruzione del fatto ed una prima qualificazione giuridica, che sarà sottoposta al vaglio del giudice, nelle successive fasi del procedimento.

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La bambina di tre anni che ieri sera, a Torino, è caduta  dal quarto piano di un palazzo di via Milano, non è sopravvissuta.

Nella notte era stata sottoposta a un delicato intervento neurologico, all’infantile Regina Margherita dove si trovava in prognosi riservata, ma le sue condizioni erano disperate.

Cadendo ha riportato un gravissimo trauma cranico,  un trauma toracico e lesioni ossee multiple.

La polizia sta indagando: la madre italiana  e il compagno marocchino di 32 anni sono stati sentiti in Questura.

Misure antismog, scatta il livello arancio: da sabato 15 gennaio fermi i diesel Euro 5

Da sabato 15 gennaio, le misure di limitazione del traffico passeranno al livello arancio. I dati previsionali di Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Alle limitazioni strutturali già in vigore, per il trasporto persone si aggiungerà il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 verrà esteso alle giornate di sabato e domenica (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19. Per il trasporto merci si bloccheranno anche i veicoli diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4, tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19.

Lo stop riguarderà anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”.

Si ricorda che le eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle esenzioni previste e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambiental

Ladri aprono la porta ai poliziotti

 

Arrestati tre topi d’appartamento

 

Intorno alla mezzanotte di lunedì scorso, gli agenti della Squadra Volanti, del commissariato San Paolo e del commissariato Centro raggiungono uno stabile in zona Pozza Strada, in seguito alla segnalazione di un furto in appartamento.

Il proprietario dell’immobile, quella notte assente, aveva ricevuto poco prima sul proprio cellulare la notifica dal sistema di video sorveglianza di una possibile intrusione, osservando dallo schermo la porta d’ingresso aperta ed un soggetto che stava girovagando all’interno della stanza. Alcuni istanti dopo, la connessione si era interrotta a causa della manomissione dell’apparecchio.

Giunti sul pianerottolo, i poliziotti trovano la porta chiusa ma con evidenti segni di forzatura. Quando questa improvvisamente si apre, si trovano davanti un soggetto travisato mentre altri due, alle sue spalle, stanno rovistando all’interno di alcuni cassetti.

I tre, trentenni georgiani, due dei quali con precedenti di Polizia e uno di questi risultato inottemperante all’ordine del Questore ad abbandonare il territorio nazionale, sono stati arrestati per tentato furto in abitazione.

Trovata morta in casa l’assistente ospedaliera trasferitasi dal sud

DAL PIEMONTE

E’ stata trovata senza vita nella sua abitazione di Chiavazza, forse per un improvviso malore. Teresa Cupparo, 57 anni, originaria di Francavilla in Sinni in provincia di Potenza, lavorava a Biella come assistente e volontaria ospedaliera. I vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento forzando una finestra del balcone, poiché la donna  non rispondeva al telefono e al citofono.  Il ritrovamento è avvenuto nella tarda mattinata di ieri, 11 gennaio.

Ma quanti ristoranti fighetti possono sopravvivere a Torino?

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Di Augusto Grandi

Un intelligente articolo di Luca Iaccarino sul Corriere di Torino ha il merito di aprire un dibattito – che ovviamente non ci sarà – sul futuro dell’alta ristorazione e, soprattutto, della ristorazione di medio/buon livello in una città in pieno decadimento come l’ex capitale subalpina.

Perché ormai Torino ha un ruolo sempre più marginale anche in Piemonte. Iaccarino aveva di fatto stroncato il Mercato Centrale, ossia la teorica piazza coperta ricavata recuperando l’orrenda struttura realizzata da Fuffas a Porta Palazzo.

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Cacciari torna all’ovile?

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il prof. Massimo Cacciari si e’ sottoposto alla terza dose del vaccino antiCovid.

Considerando le polemiche aspre di cui e’ stato ascoltato protagonista ,sono rimasto sorpreso perché il professore ha scritto tutto il male possibile contro il modo in cui il Governo Draghi ha affrontato la situazione . Non ricordo parole tanto dure con il Governo Conte che meritava invece tutte le critiche possibili .Per rendersene conto, basta sfogliare i giornali o riascoltare le trasmissioni a cui ha partecipato, che hanno contribuito a creare un movimento no vax molto combattivo ed a volte anche violento. Le parole sono pietre , diceva Carlo Levi, e lui e’ responsabile di aver contribuito a dare forza al ribellismo velleitario e gravemente dannoso di questi mesi che si è aggiunto all’esercito degli irresponsabili senza mascherine. Adesso dice di essere come Socrate e di rispettare le leggi, quasi il vaccino fosse la cicuta. In verità, quando bombardava le persone con le sue denunce – senza avere nessuna competenza in materia -, contemporaneamente si sottoponeva alla prima e alla seconda dose. Anch’io amo la libertà , forse più di Cacciari che come comunista militante e parlamentare del PCI forse non l’hai mai amata con la stessa passione dei liberali. Ma so distinguere il limite invalicabile che va rispettato: la mia libertà finisce dove inizia la libertà degli altri cittadini e viceversa. Questa è la concezione della libertà responsabile che si differenzia dalla licenza individualistica e anarcoide che in tempi di pandemia non è una semplice e innocua opinione, ma un tradimento e un attentato al bene comune. Tutti quelli che senza mascherina vanno in piazza a protestare trovano nella sua autorevolezza di professore una sorta di legittimità che li differenzia dai seguaci dell’ ex generale Pappalardo. Forse per Cacciari la parola Patria è qualcosa di sconosciuto o di disdicevole.La Patria che per me non è mai nazionalismo, rappresenta invece il patto solidale tra cittadini che impone nei gravi pericoli nazionali (e in questo caso mondiali) il senso di una autodisciplina incompatibile con quello che in tempo di guerra sarebbe disfattismo.

Oggi, siamo in guerra e se non siamo giunti a Caporetto, lo si deve ai tanti medici, infermieri , farmacisti , volontari che, invece di parlare ,di pontificare. di litigare , si sfiancano negli ospedali e negli studi medici . Che il professore veneziano a loro non abbia neppure pensato, è grave . Anche gli uomini di cultura devono dare una mano solidale. Non c’è da evocare Socrate , un esempio sbagliato che non gli si addice perché ha assunto il vaccino per vivere e non per morire come il filosofo ateniese. Da ex comunista adesso sembra quasi essere diventato un libertino , certamente non un liberale perché i liberali hanno il senso dello Stato: sub lege libertas. Alla stregua di Gianni Vattimo che ha contribuito al nichilismo distruttore di ogni valore morale. Mi compiaccio invece per il fatto che sotto sotto si sia vaccinato, pur negando per mesi la necessità del vaccino. Chissà che Cacciari non stia tornando all’ovile della ragionevolezza , magari portando con se’ tante pecore disperse. Meglio tardi che mai. I cattivi maestri a volte potrebbero diventare dei buoni pastori.

La città avvolta da un’atmosfera tra spettrale e surreale

Torino due anni dopo. Due anni quasi dopo la fatidica data del febbraio 2020, in cui nelle nostre vite di uomini occidentali è comparso quel Convivato di Pietra, il Covid, capace di insinuarsi in una quotidianità che ci sembrava banale, ma di cui oggi rimpiangiamo tanto la semplice normalità.

Passeggiando per le vie del centro torinese e non solo, a quasi due anni di distanza dal primo lockdown,  l’atmosfera appare a tratti surreale per la presenza di poche persone che circolano nelle strade (colpa forse degli isolamenti per quarantena o dello smartworking). La rarefazione della presenza dell’uomo nell’ambiente urbano, fattore che appare sicuramente anacronistico (non lo sarebbe in mezzo alla natura, di fronte alla distesa del mare o tra le montagne), conduce sicuramente a interrogarsi sul significato di questa esistenza che stiamo vivendo, bene o male malgrado la nostra volontà. A metà tra atmosfera surreale e spettrale, la città semideserta, come è apparsa nei giorni immediatamente successivi all’Epifania, mi ha suggerito il ricordo e il parallelismo con  alcuni aspetti della cultura nordica, per esempio con il teatro di Ibsen. Se in una delle opere più celebri del padre del teatro moderno, ‘Spettri’, Ibsen esprimeva una forte critica alla morale e al pensiero falsamente perbenista della società borghese a lui contemporanea, gli spettri identificano anche le ombre del passato che colpiscono il dramma esistenziale dei protagonisti.  Anche se quel dramma che alcune persone oggi vivono in seguito alla comparsa e al perdurare della pandemia è  certamente di natura diversa da quello dei personaggi ibseniani, comunque proprio la pandemia ha portato l’individuo a confrontarsi con gli  ‘spettri della sua anima’. Si è  trovato, infatti, a tu per tu con le angosce e paure nei confronti del contagio, della malattia, a volte della stessa morte, giungendo alla consapevolezza della presenza di una debolezza ben superiore a quella che si  credeva potesse avere una società consumistica e individualista come la nostra. In fondo, però,  gli spettri sono anche presenze molto spesso alla ricerca continua di una loro identità, come avviene per il personaggio di Traven, autore del libro dal titolo “Coriandoli il giorno dei morti”. Traven non è  altro che una congettura, tanto che la teoria più  accreditata lo ritiene il giornalista e anarchico tedesco  Marut, un’altra lo indica nell’attore Otto Feige, altre congetture parlano del suo agente Hal Croves. In fondo questo scrittore rimane e forse rimarrà nella tradizione letteraria uno spettro. E se gli spettri possono, in questo caso, essere anche benigni, in riferimento alla vicenda pandemica, il confronto con loro e con le parti più nascoste della nostra anima, quelle che ci hanno sempre più impaurito, può diventare estremamente fruttuoso per migliorare come individui, sia singolarmente sia all’interno della collettività, rendendoci più aperti ai valori sociali e di solidarietà verso gli altri.


Mara Martellotta 

(Pannunzio Magazine)

Il 6 marzo riparte la Just the Woman I am in presenza o virtuale


Domenica 6 marzo riparte la nona edizione della Just the Woman I am, corsa di cinque chilometri nata nel 2014 grazie al Cus Torino, con il supporto degli enti universitari e locali che negli anni ha riscosso un grandissimo successo di partecipanti, oltre che ad aver devoluto molti fondi per ricerca delle malattie oncologiche. Anche quest’anno ci si potrà iscrivere singolarmente o in gruppi per le corse che saranno in presenza o virtuale.

Per chi deciderà di correre in presenza, la partenza è fissata alle ore 16 in Piazza San Carlo e la quota d’iscrizione è a offerta libera a partire da 20 euro fino al 4 marzo, mentre il 5 e il 6 sarà a partire da 25 euro. Per chi invece sceglierà la modalità virtuale la quota di partecipazione sarà a offerta libera a partire da 20 euro e dovrà scegliere un luogo di svolgimento e un percorso di 5 chilometri. Ciascun iscritto potrà registrare la propria adesione attraverso un apposito link che riceverà a ridosso dell’evento, indicando il tempo di percorrenza impiegato e allegando le foto della propria Virtual JTWIA 2022. I gruppi dovranno essere composti da un minimo di venti persone e potranno personalizzare la maglietta inserendo il logo dell’ente rappresentato senza costi aggiuntivi.

Il grande successo della Just the Woman I am non si è fermato solo ai confini nazionali, ma anche a quelli internazionali. Infatti il presidente del Cus Torino Riccardo D’Elicio ha annunciato oggi di aver ricevuto una richiesta di partecipazione di oltre venticinque donne provenienti da Capo Verde. “Vedere la mia città che gira attorno a quest’evento – ha sottolineato il numero uno cussino – mi emoziona. Credo che la grande partecipazione dei tanti appassionati della Just the Woman I am ci ha dato la forza di andare avanti e superare dei momenti di crisi soprattutto negli ultimi due anni”.
L’ultima novità riguarda il progetto “Just the Woman I am on the road” che vuole coinvolgere le amministrazioni locali a creare un percorso JTWIA all’interno del proprio Comune e metterlo a disposizione della comunità. Il Comune di Buttigliera Alta è stato il primo ad aver inaugurato un percorso ciclo-pedonale dedicato a Just the Woman I am e alla mobilità sostenibile.
Marco Aceto

Il bollettino Covid di venerdì 14 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 14.609 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 12.392 dopo test antigenico), pari al 14% di 104.007 tamponi eseguiti, di cui 89.197 antigenici. Dei 14.609 nuovi casi gli asintomatici sono 10.134 (69,4%).

I casi sono così ripartiti: 11.795 screening, 2.046 contatti di caso, 768 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 674.729, così suddivisi su base provinciale: 55.879 Alessandria, 31.679 Asti, 23.845 Biella, 94.607 Cuneo, 52.485 Novara, 347.412 Torino, 23.647 Vercelli, 25.176 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.229 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 16.770 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 147 (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.930 (invariati rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 160.774

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.862.604 ( + 104.007 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.246

Sono 21, 4 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.246 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.616 Alessandria, 741 Asti, 459 Biella, 1.504 Cuneo, 979 Novara, 5.864 Torino, 567 Vercelli, 393 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 123 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

499.632 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 499.632 (+ 12.331 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 42.671 Alessandria, 24.611 Asti, 17.015 Biella, 70.971 Cuneo, 41.652 Novara, 259.362 Torino, 17.425 Vercelli, 18.852 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.882 extraregione e 5.191 in fase di definizione.

Il mercato di piazza Bengasi tornerà nella sua sede tradizionale

Dopo più di dodici anni, nei primi mesi del 2024, è previsto il ritorno del mercato di piazza Bengasi nella sua sede originaria e sarà anche ultimata la realizzazione del parcheggio sotterraneo.

Ad annunciarlo, nel corso di una riunione della commissione di mercato, sono stati gli assessori al Commercio, Paolo Chiavarino, e alla Mobilità, Chiara Foglietta.

La ICIS, società di progettazione del parcheggio e del layout del mercato, ha presentato il progetto relativo alla configurazione del nuovo plateatico e del parcheggio pubblico interrato che – spiega l’assessore Chiavarino, il quale riveste anche il ruolo di presidente della Commissione mercato – ha riscosso il parere favorevole dell’impostazione generale da parte dei componenti (rappresentanti degli ambulanti)

la commissione di mercato Bengasi. A breve, verificate ed eventualmente accolte le osservazioni e le proposte emerse in sede di commissione, saranno varati i progetti definitivo ed esecutivo e tra un anno è previsto l’inizio dei lavori che consentiranno di riportare in piazza Bengasi, quindi alla sua storica collocazione, uno dei più importanti mercati per Torino e per i vicini comuni di Moncalieri e Nichelino”.

Per il sindaco Stefano Lo Russo “il ritorno del mercato di piazza Bengasi alla sua storica collocazione previsto per il 2024, con una nuova organizzazione degli spazi vendita e un serie di servizi come la già attiva fermata della metropolitana e la creazione del parcheggio sotterraneo, contribuiranno alla completa riqualificazione di una zona cittadina che, per troppo tempo, ha patito i disagi legati alla presenza dei cantieri della metropolitana. Di questo – aggiunge il primo cittadino – potranno trarre senza dubbio vantaggio i residenti del quartiere e quella parte importante del tessuto economico locale costituita dalle attività che operano nell’ambito del commercio fisso e di quello ambulante”.

Nel mercato di piazza Bengasi troveranno posto 182 operatori del commercio ambulante.