CRONACA- Pagina 1181

Incendio in pieno centro, due ustionati in codice giallo

Alcune squadre dei vigili del fuoco stanno lavorando per spegnere un incendio divampato nel centro di Torino in via Corte d’Appello all’angolo con via Bellezia.

In fiamme la mansarda di un edificio. Dalle prime informazioni si sarebbe verificata  un’esplosione con il crollo di parte del tetto.

Sono accorse diverse ambulanze e auto delle forze di polizia. Due uomini sono rimasti feriti e sono stati portati in ospedale in codice giallo.

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

(Foto archivio)

Scontro frontale: due feriti gravi

DAL PIEMONTE / In un incidente stradale verificatosi nella mattinata di oggi sul raccordo dell’Asti-Cuneo in località Bombonina sono rimasti feriti gravemente due uomini. Si è trattato di uno scontro frontale tra due veicoli. I feriti sono stati trasportati all’Ospedale S.Croce di Cuneo in codice rosso.

Bar e ristoranti torinesi perdono più di un milione di euro al giorno

 A Torino e nel territorio metropolitano sono stimate in 1.150.000 euro al giorno in meno rispetto al normale le mancate consumazioni presso  bar e ristoranti.
Ciò per la mancata possibilità di entrare nei locali per chi non è dotato del Green Pass. Il quadro emerge da un’indagine di Epat/Ascom.
La riduzione degli incassi è in parte dovuta anche alla mancanza di turisti. Rimanere aperti è l’obiettivo fondamentale. Gli esercenti temono  un’ulteriore perdita di posti di lavoro e sottolineano poi le difficoltà dei controlli, che “in un bar, diversamente dal ristorante dove la consumazione è di una lunga durata, nella maggior parte dei casi è solo un mordi e fuggi”. Claudio Ferraro, direttore dell’ Epat Torino chiede di prendere in considerazione “ulteriori ristori e finanziamenti, dato che la normalità non pare intravvedersi prima di due anni”

Il bollettino Covid di giovedì 13 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 14.741 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 13.045 dopo test antigenico), pari al 14,8% di 99.791 tamponi eseguiti, di cui 85.158 antigenici. Degli 14.741nuovi casi gli asintomatici sono 10.118 (68,6%).

I casi sono così ripartiti: 11.854 screening, 2.123 contatti di caso, 764 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 660.120, così suddivisi su base provinciale: 54.837 Alessandria, 31.133 Asti, 23.268 Biella, 92.752 Cuneo, 51.372 Novara, 339.720 Torino, 23.086 Vercelli, 24.700 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.145 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 16.107 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 146(-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.930(-rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 158.518

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.722597(+ 99.791 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.225

Sono 1i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, uno di oggi, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.225 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.614 Alessandria, 739Asti, 459 Biella, 1.500 Cuneo, 978 Novara, 5.858 Torino, 565 Vercelli, 390 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 65 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

487.301 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 487.301(+10.943 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 41.360 Alessandria, 23.987 Asti, 16.473 Biella, 69.178 Cuneo, 40.538 Novara, 253.832 Torino, 17.006 Vercelli, 18.278 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.843 extraregione e 4.806 in fase di definizione.

Venaria, risanamento del cavalcavia Tripoli

Il 28 dicembre 2021 sono stati avviati gli interventi di risanamento del cavalcavia di via Tripoli, per un importo di Euro 200.000 e per la durata di 120 giorni.

Il sindaco Fabio Giulivi: «È in fase di sviluppo quanto scritto nel programma elettorale. Diamo continuità alle manutenzioni nei vari quartieri della città, con  priorità alla sicurezza e al ripristino delle tante opere trascurate negli anni passati. Una riqualificazione fondamentale: il cavalcavia di via Tripoli, con il sottopassaggio di via Motrassino anch’esso in fase di sistemazione proprio in questo periodo, è una delle arterie più importanti, che unisce il borgo di Altessano e il centro di Venaria Reale. Lavorare in contemporanea con quanto sta realizzando SCR Piemonte, la società di committenza regionale che ha a capo i progetti sul tratto ferroviario sottostante, farà sì che non ci siano ritardi sulla realizzazione delle opere, restituendo ai cittadini, entro gennaio 2023, l’intera fruibilità della ferrovia Torino-Ceres».

Lo sviluppo dei lavori prevede: il rifacimento dei parapetti del ponte in acciaio e in calcestruzzo ammalorati, il rifacimento dei marciapiedi, l’impermeabilizzazione dell’impalcato del ponte, l’esecuzione giunti di dilatazione alle due estremità del ponte. Sono previsti, inoltre,  l’esecuzione di nuova pavimentazione bituminosa, interventi di risanamento protettivo delle pareti lato binari delle spalle, dell’intradosso impalcato e delle pareti dei muri presenti lungo il lato nord di via Tripoli dopo il ponte, scendendo verso corso Garibaldi. A completamento, seguirà l’intervento di risanamento e ripristino delle pareti in calcestruzzo ammalorate dei muri di sostegno, il risanamento e il ripristino della parete lato strada dei pannelli prefabbricati in cemento armato e l’esecuzione di tiranti attivi di ancoraggio per stabilizzazione dei muri di sostegno lato nord.

Chiude Giuseppe Di Bella, assessore ai Lavori Pubblici: «Proseguiamo con importanti lavori pubblici, che da poco più di un anno dall’insediamento della nostra Amministrazione, cominciano a dare una ritrovata visione alla città, soprattutto in termini di sicurezza. I lavori di risanamento che riguardano il cavalcavia sulla FTC, sono stati affidati con procedura d’urgenza, per approfittare della pausa dei passaggi dei treni e per ottimizzare i tempi e i costi del cantiere».

Covid, semplificate le misure di isolamento e quarantena

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ARRIVATE 154.440 DOSI DI PFIZER ADULTI E 60.000 DOSI DI PFIZER PEDIATRIC

Sono arrivate in queste ore e sono in via di distribuzione le 154.440 dosi di Pfizer adulti e le 60.000 dosi di Pfizer pediatrico.

VACCINAZIONI IN FARMACIA ANCHE PER LA FASCIA 12-17 ANNI

La Regione Piemonte ha autorizzato la vaccinazione in farmacia anche per i minorenni nella fascia d’età 12-17 anni, previo modulo di consenso dei genitori.

La Regione Piemonte ha autorizzato la vaccinazione in farmacia anche per i minorenni nella fascia d’età 12-17 anni, previo modulo di consenso dei genitori.

“In merito al dibattito sulla possibilità di distinguere quanti dei ricoveri totali comunicati quotidianamente riguardano soggetti ricoverati “con Covid” ma non “per Covid” (cioè positivi al coronavirus ma ospedalizzati per ragioni che non riguardano il Covid) – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – su questo tema la Conferenza delle Regioni ha inviato una richiesta al Ministero il 4 gennaio a firma del presidente Fedriga. La Regione Piemonte naturalmente continuerà a trasmettere i dati sulla occupazione ospedaliera in base alle norme ministeriali vigenti, tuttavia l’Unità di crisi ha chiesto alla aziende sanitarie del territorio una ricognizione settimanale al fine di fornire al Ministero una fotografia periodica su quanti dei ricoveri totali comunicati riguardano appunto soggetti ricoverati “con Covid” ma non “per Covid”, per le sue possibili valutazioni”.

COVID-19: SEMPLIFICATE IN PIEMONTE LE PROCEDURE DI ISOLAMENTO E QUARANTENA

Da lunedì 17 gennaio un sms della Regione avviserà dell’inizio o fine del provvedimento contumaciale per i positivi e i loro contatti stretti.
A partire dalla prossima settimana saranno operative le nuove misure per semplificare le procedure per le quarantene e l’isolamento: verranno approvate con una delibera nella prossima seduta della Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità, Luigi Icardi.
Il provvedimento è stato messo a punto dal settore regionale Prevenzione della Direzione Sanità, in raccordo con l’Unità di Crisi e con il Dirmei, tenendo conto dell’aumento esponenziale dei casi che si è registrato nelle ultime settimane e sulla base delle indicazioni previste dalle normative nazionali.
“L’obiettivo è snellire la parte burocratica, evitando lungaggini ed inutili attese ai cittadini. Abbiamo definito un protocollo operativo che, nel rispetto della normativa nazionale, consente al cittadino di ricevere le comunicazioni in modo più rapido, direttamente sul proprio telefono, con un messaggio che ha, a tutti gli effetti, il valore di un provvedimento amministrativo. Semplificando le procedure, garantiamo anche maggiore tempestività ed efficacia nelle attività di tracciamento.”- dichiarano il presidente Alberto Cirio e l’assessore Luigi Icardi.

IL PROTOCOLLO OPERATIVO: I PUNTI PRINCIPALI

ISOLAMENTO PER I POSITIVI
All’inserimento in piattaforma dell’esito positivo del tampone antigenico o molecolare, il cittadino riceverà automaticamente un sms che conferma l’avvio del periodo di isolamento con il link ad una pagina informativa sugli obblighi previsti dalla normativa per il periodo di isolamento.

QUARANTENA PER I CONTATTI DI CASO
Anche i soggetti interessati dalla quarantena, perché contatti stretti di un caso positivo, saranno avvisati mediante messaggio “sms” che conferma l’avvio del periodo di quarantena.

TAMPONE DI USCITA DA ISOLAMENTO/QUARANTENA
Al termine del periodo contumaciale, in assenza di sintomi, il soggetto potrà effettuare un tampone molecolare o antigenico sulla base delle prenotazioni del medico di medicina generale o del pediatra per l’uscita dall’isolamento o anche presso una farmacia o struttura privata accreditata o autorizzata dalla Regione, presentando l’sms di comunicazione del periodo contumaciale e compilando l’apposita autocertificazione, laddove il soggetto dichiari di essere in quarantena.

GENERAZIONE GREEN PASS
L’inserimento in piattaforma del tampone molecolare o antigenico negativo comporterà l’automatica notifica ai dipartimenti di prevenzione delle ASL e ai medici di famiglia e pediatri che, previa verifica del rispetto dei termini di legge, attesteranno sulla piattaforma, entro 24 ore, l’avvenuta guarigione per consentire l’immediato invio dell’sms di fine isolamento e la notifica al Ministero di emissione del green pass da guarigione.
Anche per la quarantena, sulla base delle nuove indicazioni normative il soggetto che effettua il tampone con esito negativo, sempre previa verifica del rispetto dei termini di legge, riceverà un sms di fine quarantena e potrà verificare sul portale Salute Piemonte l’avvenuta chiusura del periodo contumaciale.

PROCEDURA INPS
Il numero progressivo, univoco, emanato dalla piattaforma, rappresenta il riferimento del procedimento amministrativo e sarà utilizzato dal MMG/PLS per la procedura INPS.

Inoltre, nel caso in cui non sia possibile disporre di un numero di cellulare o, sulla base della procedura informatica, venga segnalato il mancato recapito del sms, l’ASL provvederà ad utilizzare un diverso canale di comunicazione al cittadino (mail, ecc.).
Tutte le informazioni sull’isolamento, sulla quarantena o sull’autosorveglianza, comprese le misure da rispettare, saranno disponibili per l’interessato sul portale “Salute Piemonte”.

Le Ferrovie programmano l’eliminazione delle barriere architettoniche

Le Ferrovie (Rfi) hanno programmato l’eliminazione delle barriere architettoniche dalle stazioni piemontesi. La competenza, infatti, spetta a loro”.

Questa la risposta fornita in videoconferenza dall’assessore regionale Marco Gabusi, all’interrogazione presentata da Maurizio Marello (Pd) dove si chiedeva quale sia in Piemonte la situazione dell’accessibilità delle stazioni ferroviarie e treni e che cosa la Regione intenda fare per rispondere alla necessità di assistenza sollevata da pendolari che si spostano in sedia a rotelle dalla stazione ferroviaria di Alba, così come in altre stazioni.

Gabusi ha precisato che la società si è attivata attraverso una specifica programmazione finalizzata al miglioramento dell’accessibilità alle stazioni per le persone diversamente abili. Ma anche attraverso un piano di investimenti per l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche non solo per la stazione albese ma per l’intero comparto regionale.

Tali miglioramenti prevedono l’innalzamento dei marciapiedi tanto da consentire ai passeggeri con ridotta mobilità la possibilità di salire in carrozza in modo autonomo, oltre al varo di una passerella munita di ascensori per l’attraversamento dei binari. Il termine dei lavori è stato fissato per il mese di giugno di quest’anno.

Nel corso della seduta consiliare è stata fornita risposta alle interrogazioni di Marello (Pd) su: “Settore forestale della Regione Piemonte”; “Autostrada A33 Cuneo – Asti Lotto II.6”, di Alberto Avetta (Pd) su “Continuano i disagi e i disservizi sulla Torino – Ceres” e di Domenico Rossi (Pd) “Attuazione mozione 113 – “Adozione di un Piano regionale per la bioeconomia e l’economia circolare”.

(foto V. Solano)

Sovraffollamento carcerario: problema individuale o sociale?

È di poche settimane fa la notizia che il carcere di Asti abbia tra i propri ospiti detenuti una percentuale di positivi al Covid19 del 35%, oltre a 12 positivi tra personale amministrativo e agenti di custodia.

Il problema non riguarda solo l’istituto di pena piemontese, ma è esteso su tutto il territorio nazionale.

Quest’ultima ondata di diffusione del contagio da Covid19, dunque, ha nuovamente portato alla luce il problema della corsa del virus nelle carceri italiane, strutture ormai organicamente sovraffollate di detenuti, nelle quali, oltre a carenze igieniche, di strumenti e programmi educativi, un ruolo preponderante gioca la mancanza di spazio dovuta ad un numero di detenuti eccedente la ordinaria capienza.

Nell’attuale situazione pandemica, pragmaticamente, ciò rende molto difficile, se non impossibile, garantire l’applicazione quantomeno della più elementare misura precauzionale, il distanziamento personale tra i detenuti.

Secondo i dati forniti nella propria Relazione annuale 2021 al Parlamento dal Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale l’inizio del 2020 era stato drammatico in termini numerici con 60.971 presenze nazionali a fronte di una capacità di meno di 50.000 unità.

Il 2021 ha visto una riduzione del numero dei detenuti, dovuta soprattutto ai legittimi interventi della magistratura di sorveglianza che, verso la metà dell’anno, ha consentito un assestamento a 53.661 unità, rispetto ad una capacità ospitativa limitata a 47.445.

Purtroppo quello del sovraffollamento carcerario è un problema annoso, ormai organico e strutturale, che ha visto l’Italia in più occasioni anche sottoposta al giudizio della Corte Europea dei Diritti Umani, che l’ha riconosciuta colpevole di una violazione sistematica e continuativa del diritto dei detenuti a non subire trattamenti contrari al senso di umanità e di dignità (art. 3 CEDU), con gravi incidenze e ripercussioni pregiudizievoli sul principio rieducativo della pena, previsto dall’art. 27 della nostra Costituzione.

La pena deve certamente avere un carattere sanzionatorio e retributivo, deve essere “un castigo” per chi si è reso colpevole di un reato e un monito per la collettività, ma al contempo deve essere funzionale alla rieducazione e al reinserimento sociale del reo.

Quest’ultimo aspetto molto spesso viene sottovalutato ovvero declamato in termini di principio, ma poco compreso ed ancora meno attuato.

Eppure è un dato fondamentale, quello più rispondente all’interesse comune.

Sempre secondo la Relazione 2021 del Garante al Parlamento il maggior numero di detenuti è ristretto per pene detentive inferiori ai tre anni, decorsi i quali il soggetto sarà nuovamente in stato di libertà.

Obiettivo di rilevanza sociale dovrebbe essere quello, dunque, di ridurre potenzialmente il rischio di ricaduta nel reato, rispondendo ciò a quell’esigenza di sicurezza avvertita come priorità dai consociati.

La visione della detenzione meramente punitiva ha carattere miope, soddisfacendo un bisogno di sicurezza immediato, ma privo di lungimiranza e previsione a medio lungo termine.

Ecco allora che quello del sovraffollamento carcerario con tutte le criticità che da esso conseguono, violazione dei diritti umani, impossibilità di organizzare progetti rieducativi e di reintegro sociale, difficoltà di garantire supporto educativo e psicologico a tutti i detenuti, non solo svilisce in astratto principi costituzionali che sembrano distanti ed avulsi dalla realtà, ma ricade concretamente sul tessuto sociale, restituendogli soggetti che,dopo aver scontato la loro pena, potenzialmente potranno ancora e nuovamente rappresentare un pericolo per la collettività, non essendo stata soppressa o depotenziata la loro capacità delinquenziale.

La creazione di un sistema penitenziario che consenta di proporre risposte alla commissione di reati tese a responsabilizzare in vista del futuro, piuttosto che a porre rimedio al passato, dovrebbe, pertanto, rientrare tra gli obiettivi primari non solo dell’agenda politica, ma dell’intera società.

L’auspicio è che sul punto possa davvero, e finalmente, esservi unità di intenti, capacità di coordinamento e interesse comune, da parte di tutti coloro che possono intervenire sul sistema, a partire dalla semplice sensibilizzazione, almeno tramite una più puntuale e realistica conoscenza del fenomeno, dell’opinione pubblica.

A cura di Carmen Bonsignore (www.carmenbonsignore.it)

 

 

 

Arrestato uno dei mini-boss della baby gang torinese

E’ un ventenne, considerato  “elemento di spicco” della baby gang che negli ultimi mesi ha imperversato nel centro di Torino, derubando e spaventando i passanti. Finalmente è stato arrestato dalla polizia.

Il giovane e’ un italo-marocchino, residente nel Canavese. E’ accusato di due rapine e rischia fino a vent’anni di carcere.

La banda di teppisti – rapinatori agiva soprattutto nei dintorni di Palazzo Nuovo, tanto è vero che i suoi componenti si fanno chiamare “la gang di via Sant’Ottavio”.

 

Ambulante senza green pass aggredisce i vigili e viene denunciato

Ieri mattina, durante le operazioni di assegnazione dei posteggi di vendita sull’area mercatale Casale-Borromini, gli agenti del Comando Territoriale VII – Aurora, Vanchiglia, Madonna del Pilone – della Polizia Municipale sono stati aggrediti verbalmente e in modo oltraggioso da un venditore ambulante al quale avevano richiesto l’esibizione del green pass.

L’operatore mercatale si è immediatamente alterato e si è rifiutato di esibire la certificazione verde e qualsiasi altro documento atto ad identificare la persona, rivolgendosi agli agenti con toni minacciosi.

Per evitare che la situazione degenerasse e per consentire il proseguimento delle attività commerciali in sicurezza, i due agenti hanno deciso di non insistere nella richiesta dei documenti e, allontanatisi dal banco dell’ambulante, hanno effettuato  alcuni accertamenti sulla persona.

Trascorso qualche minuto e ritornata la calma, i ‘civich’, supportati dal personale del Reparto Operativo Speciale, sono tornati dall’uomo e lo hanno informato che lo avrebbero denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di minacce (art. 336 C.P.), oltraggio (art. 341 C.P.) e rifiuto di generalità (art 651 C.P.).

Inoltre, allo stesso indagato, un uomo di nazionalità italiana di 61 anni, sono state comminate due contravvenzioni, per aver turbato il regolare svolgimento del mercato e per non essere provvisto del necessario green pass. Il totale delle sanzioni ammonta a 560 euro.