CRONACA- Pagina 118

“Noi siamo con voi” ricorda Mons. Nosiglia

Come Coordinamento interconfessionale del Piemonte ci associamo, commossi, alle tante bellissime considerazioni svolte da tutte le parti in ricordo di mons. Nosiglia. In particolare ci sembra veramente indovinata la dichiarazione di S.E. Mons. Repole: “ ha cercato, ha sperato con ogni mezzo di scuotere le nostre coscienze”. Questa missione mons. Nosiglia l’ha sempre esercitata a 360 gradi, con garbo e chiarezza insieme. Nel nostro caso ha tenuto a battesimo, circa dieci anni fa, la nascita del Coordinamento “Noi siamo con voi” e ci è stato sempre vicino tanto nei consiglio quanto nella preghiera. Vogliamo ricordare in particolare la sua presenza personale – ripetura più volte – alla celebrazione per la Giornata mondiale della pace, che si svolge ogni primo dell’anno, con la partecipazione attiva di tutte le confessioni religiose presenti in Piemonte. 

Saremo quindi presenti alle esequie che si svolgeranno, venerdì 29, in Duomo confortati per il suo operato e con la certezza che, come dichiarato dal Cardinale Repole la Chiesa torinese non arretrerà da questa linea, ma anzi – questo lo possiamo confermare noi – proseguir con coraggio e con amore nella via del dialogo e della fraternità, come dimostra la recente nascita del “Tavolo della speranza”. 

Giampiero Leo

a nome del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

Nuovo punto vendita Action aperto a Torino

La catena di distribuzione Action si espande sul territorio piemontese. Il gruppo olandese ha inaugurato oggi un nuovo punto vendita a Torino, in corso Spezia 20, che rappresenta il terzo negozio in città  e il dodicesimo in provincia. Ora il marchio è a quota 174 store in Italia, a soli sei anni dal debutto nel nostro Paese nel 2019.
Il nuovo punto vendita si sviluppa su oltre 900 metri quadrati e impiega 20 persone. Disponibili articoli per la casa, bricolage, giardinaggio, fai da te e prodotti alimentari confezionati a prezzi competitivi.
(foto il Torinese)

Racconigi ha celebrato la Festa della Madonna delle Grazie

Martedì 26 agosto, come ogni anno, nel Santuario Reale di Racconigi è stata celebrata la Festa votiva della Madonna delle Grazie.

Questa tradizione risale al 1835, quando nel paese imperversava una tremenda epidemia di colera. Gli abitanti, in segno di devozione, per nove giorni (dal 17 al 26 agosto), portarono in processione l’icona della Vergine dipinta su legno di noce e celebrarono funzioni nella preesistente chiesa, dedicata alla Beata Vergine della Neve, invocando l’aiuto della Madonna. La sopraccitata icona venne dipinta in seguito ad un miracolo avvenuto il 16 luglio 1493, quando un pastore sordomuto di nome Giò Antonio Chiavassa vide apparire la Vergine sulle sponde del fiume Macra. Il giovane sarebbe stato guarito nell’udito e nella parola e nel luogo dell’apparizione venne costruito un convento, trasformato in cascinale nel 1802 durante l’occupazione giacobina. L’icona venne quindi traslata prima nella Chiesa della Santissima Trinità dei Servi di Maria e quando, nel 1820, anch’essa venne distrutta, fu spostata nella chiesa dedicata alla Beata Vergine della Neve, risalente al XVIII secolo ed ubicata nel Borgo Macra, uno dei tre quartieri storici della città, già presente nel medioevo, a poca distanza dal Castello Reale.

 


Nel 1835 dopo nove giorni di processioni e funzioni religiose, l’epidemia miracolosamente cessò e i borghigiani, in segno di gratitudine, decisero di ricordare ogni anno l’avvenimento con funzioni votive e di ampliare e rimodernare la cappella per dedicarla alla Madonna delle Grazie, cosa che non fu possibile a causa della mancanza di fondi. Il 26 agosto del 1837 alle cerimonie di ringraziamento furono invitati Re Carlo Alberto e la Regina Maria Teresa. Il sovrano, rimasto impressionato dallo stato in cui versava il luogo di culto, decise di finanziare la costruzione di una nuova chiesa e stanziò la somma di 100.000 Lire, dando l’incarico all’architetto Ernesto Melano, che realizzò l’opera in appena un anno. Il 25 agosto 1838 venne inaugurato con una solenne cerimonia il Tempio Reale dedicato alla Beata Vergine delle Grazie, la cui facciata, per espresso volere di Re Carlo Alberto, è rivolta verso la città.
All’interno del santuario, lungo il lato destro, dal 1911 riposano quattro esponenti del Ramo cadetto dei Savoia-Villafranca: il Principe Eugenio Ilarione, primo Conte di Villafranca, con la consorte Elisabetta di Boisgarin e suo figlio Giuseppe Maria, con la moglie Paolina Antonietta de Quelen. Lungo lo stesso lato si ammira un quadro raffigurante il Beato Conte di Savoia Umberto III, compatrono del luogo di culto, donato dalla Regina Elena e fatto restaurare da Re Umberto II.
Presso l’altare di destra due lapidi ricordano il quarto Sovrano d’Italia e la fondazione del santuario, resa possibile grazie alla munificenza di Re Carlo Alberto.
Il 4 marzo 1994 l’Associazione Internazionale Regina Elena ha offerto al luogo di culto un busto di Elena del Montenegro Regina d’Italia. Era presente l’indimenticabile Cav. Gr. Cr. Conte Gherardo Balbo di Vinadio.

Sulla facciata nel 2004, in occasione del centenario della nascita di Re Umberto II, su iniziativa dell’Istituto della Reale Casa di Savoia (IRCS) sono state posizionate due lapidi che riportano una dedica al Sovrano e al suo illustre antenato Re Carlo Alberto.

Ogni anno i festeggiamenti per ricordare il Voto alla Vergine coinvolgono l’intero Comune e i borghi e per tradizione si mangiano le Paste di Meliga in onore della Madonna. Alle persone che si recano al santuario in occasione delle celebrazioni, per disposizione papale di Gregorio XVI è concessa l’indulgenza plenaria.
Alla Santa Messa del 26 agosto i fedeli si sono preparati con nove giorni di preghiera, iniziati domenica 17 agosto con la funzione religiosa celebrata alle 10.30.
Martedì 26 agosto una prima S. Messa è stata celebrata alle ore 8, mentre la funzione religiosa delle ore 9 è stata dedicata ai giovani della città, i quali sono stati omaggiati con il tradizionale gelato.
La solenne Messa «del Voto» è stata celebrata alle 10.30 da Don Abate, Parroco di Romagnano Sesia e Vicario Episcopale di Novara, insieme a Don Gianfranco Troya, Rettore del Santuario Reale della Madonna delle Grazie e Cappellano Reale onorario ed ai sacerdoti Don Valter Bonetto e Don Sestilio Coda.
Al termine della funzione, durante la quale sono stati ricordati tutti i benefattori vicini e lontani che contribuiscono alla cura del santuario, c’è stata la benedizione delle famiglie, dei malati e degli automobilisti. Alberto Acquaviva, Direttore del Santuario, ha quindi letto il messaggio inviato dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Hanno presenziato il Sindaco Valerio Oderda, autorità civili e militari, gruppi e associazioni religiose e di volontariato.
L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è stata rappresentata dal Vice Segretario Amministrativo Nazionale.
In serata, alle ore 20.30 si è tenuta la recita del Rosario, seguita dalla supplica alla Madonna e dalla benedizione eucaristica.
La giornata del 26 agosto si è chiusa con il concerto della banda musicale “Città di Racconigi” nei giardini di Via Stramiano.
Le celebrazioni nel santuario sono proseguite il 27 con la recita del rosario alle 20.30 e la S. Messa alle 21 e giovedì 28 agosto, con il rosario alle ore 17.30 e la S. Messa alle 18.

ANDREA CARNINO

Sito sessista, Appendino: “Questa è violenza”

Il commento dell’ex sindaca di Torino postato sui social sulla vicenda del forum web che è stato chiuso

Alcune mie foto – come quelle di tante altre donne – sono state pubblicate su un sito pornografico e commentate in modo sessista e degradante innumerevoli volte.

Non è la prima volta che trovo mie immagini in forum del genere, luoghi che riducono le donne a oggetti, che alimentano e rafforzano stereotipi. Luoghi che aprono la strada a schifezze immonde come il gruppo Facebook in cui migliaia di uomini pubblicavano e commentavano foto intime delle loro mogli a loro insaputa.

Questa è violenza, ma ciò che più conta è che questa violenza digitale è solo la punta dell’iceberg. Perchè quello che nasce in rete si riversa nella vita reale: nelle relazioni, nelle discriminazioni, nelle porte che si chiudono.

Purtroppo la violenza la conosciamo tutte, in forme diverse: parte dall’essere giudicata per una gonna corta, dal sentirsi fischiare per strada, dal lavorare sodo e ricevere meno dei colleghi uomini e arriva all’essere molestata sugli autobus, al rimanere dipendente economicamente dal proprio marito, al prendersi botte se si alza la testa.

Perchè la violenza ha tante facce, ma la radice è la stessa: una cultura che ancora fatica a riconoscere pari dignità e pari diritti.

È giusto denunciare i singoli casi, e io ho la fortuna di poterlo fare perchè ho un lavoro, un reddito, un’indipendenza che me lo permettono. Ma tante donne non hanno queste possibilità e subiscono in silenzio, senza strumenti né protezione.

Se vogliamo davvero un cambiamento, dobbiamo partire dalle basi educando i nostri figli al rispetto, all’affettività e alla parità.

Oggi, dello sdegno che dura 24 ore non ce ne facciamo più nulla: servono fatti, servono azioni per cambiare la cultura e costruire una società in cui nessuna donna debba più avere paura, subire ingiustizie e sentirsi meno libera.

CHIARA APPENDINO

Collegno, incidente in tangenziale: traffico bloccato

Grave incidente per un malore alla guida, sulla tangenziale presso Collegno all’ingresso dell’ autostrada per Bardonecchia. Coda ferma da un’ora, i pompieri hanno dovuto segare un’auto  per far uscire una persona, trasportata con elicottero in ospedale.

Fra. Val.

La rinascita dei terrazzamenti storici, in arrivo i fondi regionali

UN PATRIMONIO VERTICALE SULLE ALPI

Non sono semplici muretti di pietra, ma vere e proprie opere di ingegneria rurale che hanno permesso per secoli all’uomo di coltivare anche in condizioni difficili. I terrazzamenti – oggi riconosciuti in molte aree europee come patrimonio UNESCO – tornano protagonisti in Piemonte grazie a un investimento di 1.081.279 euro stanziati dalla Regione attraverso il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (FOSMIT).

Il bando, la cui scheda di Misura è stata approvata oggi in Giunta regionale, consentirà a Comuni montani, consorzi, imprese agricole e associazioni di accedere ai finanziamenti per il recupero dei terrazzamenti abbandonati o in dissesto. Sono previsti contributi fino al 90% delle spese ammissibili, per interventi compresi tra un minimo di 40mila e un massimo di 150mila euro.

L’obiettivo è triplice: tutela del paesaggio e dei suoi tratti tradizionali, rilancio della produzione agricola sui pendii montani e prevenzione del dissesto idrogeologico.
I terrazzamenti, infatti, non solo raccontano secoli di lavoro e cultura contadina, ma svolgono anche un ruolo fondamentale come barriere naturali contro frane e alluvioni, fenomeni purtroppo sempre più frequenti con i cambiamenti climatici.
Molti di questi muretti ormai sono in uno stato di dissesto o addirittura completo abbandono. Da qui l’ipotesi di ristrutturarli e valorizzare la loro importante funzione, sia dal punto di vita di tradizione e sia come prevenzione del dissesto idrogeologico.

«I terrazzamenti non sono solo memoria, ma futuro – sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo e Promozione della Montagna, Marco Gallo –. Ogni pietra racconta la storia delle nostre comunità montane e al tempo stesso garantisce sicurezza e nuove opportunità economiche. Con questo investimento, che verrà avviato nel mese di settembre, trasformiamo un patrimonio a rischio di scomparsa in una risorsa viva, che crea lavoro, che può attirare turismo esperienziale e soprattutto che protegge il territorio. È un esempio concreto di come la tradizione possa diventare innovazione sostenibile».

Grazie a questo intervento, la Regione Piemonte conferma la volontà di rendere le terre alte non solo custodi di un passato millenario, ma protagoniste di un modello di sviluppo capace di coniugare ambiente, agricoltura e cultura del paesaggio.

cs

Maltempo, allerta arancione su parte del Piemonte

Arpa Piemonte ha confermato l’allerta meteo-idrologica per oggi, giovedì 28 agosto, portando ad arancione  il livello di allerta per rischio idrogeologico nelle province di Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Novara e Vercelli (settori di allerta A, B e I). Escluso il Cuneese, nella parte restante della regione il livello di allerta rimarrà giallo anche per la  domani, venerdì 29, con rischio di allagamenti ed esondazioni.

 

Manutenzioni stradali, riasfaltatura in strada Castello di Mirafiori

Prosegue il piano di interventi di manutenzione sulle strade di Torino.

Partiranno domani (condizioni meteo permettendo) i lavori di riasfaltatura di strada Castello di Mirafiori, nel tratto compreso tra corso Unione Sovietica e strada delle Cacce. Nel tratto interessato Il transito veicolare privato sarà consentito solo da corso Unione Sovietica verso strada delle Cacce, mentre le linea GTT non subiranno nessuna variazione.

La durata dell’intervento è stimato in una settimana circa.

TORINO CLICK

Giovane torinese muore alla guida di un quad

Un govane di 20 anni  di Strambino, Manoel Elia Foggetti, è morto  all’ospedale Parini di Aosta dove era giunto in condizioni critiche dopo un incidente stradale. Era alla guida di un quad che si è scontrato con un’ auto. La dinamica dell’incidente è da chiarire.  Lo scontro è avvenuto  lungo la strada regionale 45 della Val d’Ayas, in frazione Cornu. Il conducente dell’auto, in buone condizioni fisiche ma sotto choc, è stato portato in ospedale. Sul posto l’elisoccorso e i carabinieri.

I funerali di Nosiglia venerdì in Duomo

Saranno celebrati dal cardinale Repole venerdì 29 alle ore 15,30 nel Duomo di Torino i funerali di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino dal 2010 al 2022, morto la scorsa notte al Cottolengo Hospice di Chieri all’età di 80 anni. La veglia funebre si terrà giovedì alle 21 al Santuario della Consolata dove è allestita la camera ardente. Nosiglia era stato trasferito pochi giorni fa all’Ospedale Gradenigo di Torino perché colpito da una malattia respiratoria.
fr
Nelle foto di Igino Macagno l’omaggio a Nosiglia alla Consolata