I suoi amici hanno lanciato una petizione online per chiedere all’Università del Piemonte Orientale di concedere la laurea a Matteo Cairo, lo studente 21enne di Pozzolo Formigaro morto all’inizio di febbraio.
Istituito nel 2004, ogni 10 febbraio si celebra in Italia il Giorno del Ricordo, l’occasione in cui vengono commemorate le vittime della Strage delle Foibe e l’esodo della popolazione di origine italiana dai territori dell’Istria e della Dalmazia, un altro drammatico capitolo della Seconda Guerra Mondiale.
È nell’unione delle istituzioni pubbliche che si consacra il Ricordo di uomini e donne vittime della violenza umana.
È dovere dei cittadini e rappresentanti praticare questo esercizio nel GIORNO DEL RICORDO e in ogni altro giorno in cui si celebrano le civili e innocenti vittime di guerra.
Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ricorda cosi i fatti accaduti:“Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia.”
Thomas Martin
Ritrovata in Liguria la donna scomparsa a dicembre
L’hanno ritrovata a Pigna, nei pressi di Ventimiglia. Munevera Halilovic è la donna di 43 anni scomparsa da Nichelino a dicembre. A denunciarne la scomparsa era stato il marito e della vicenda si era interessato ‘Chi l’ha visto?’
Pare che la donna si sia rivolta a una Rsa della zona ma non avendo con sé né green pass né tessera sanitaria non le hanno consentito l’ingresso nella struttura. Il personale dell’Rsa ha chiamato i carabinieri. Una volta rifocillata, la 43enne è stata portata a Bordighera nel centro di primo intervento.
Avvocato trovato morto nella sua abitazione
E’ stato trovato senza vita l’avvocato Livio Blessent nella sua abitazione di Settimo Torinese. I suoi colleghi, che non lo vedevano e non riuscivano a contattarlo da un giorno hanno dato l’allarme.
I Vigili del fuoco e i carabinieri sono quindi entrati forzando una finesta e lo hanno trovato privo di vita. La porta era chiusa dall’interno e si pensa quindi a un improvviso malore. Blessent aveva 57 anni.
In occasione del Giorno del Ricordo, che si celebra il 10 febbraio, si svolgeranno a Torino e a Fondotoce diverse manifestazioni (secondo un calendario che va dal 6 febbraio al 5 marzo), per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Una vicenda che ha toccato in modo significativo anche Torino e il Piemonte.
“Le Foibe sono state un’immane tragedia a lungo rimossa – dichiara il presidente del Consiglio, Stefano Allasia – ma ricordarla ci rende tutti più forti e credibili nella difesa e nell’affermazione dei valori fondamentali sui quali è nata e si è costruita la nostra Repubblica. Le ideologie fondate sulla discriminazione e sulla negazione dell’altro, di qualunque colore politico o religioso esse siano, inevitabilmente conducono alla negazione dei valori dell’uomo. Le istituzioni e tutti coloro che ricoprono responsabilità pubbliche, hanno il dovere di promuovere ogni iniziativa utile alla memoria di quella tragica vicenda”.
Aggiunge il vicepresidente Mauro Salizzoni: “Le foibe e l’esodo delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane, costituiscono una pagina drammatica della storia italiana. Come ha ricordato il Presidente Mattarella, tanto sangue innocente bagnò quelle terre. Furono migliaia e migliaia i profughi in fuga dal confine orientale, moltissimi arrivarono in Piemonte. Da allora le associazioni degli esuli, in particolare l’Anvgd, hanno svolto un lavoro molto importante per fare verità su quelle vicende complesse e per troppo tempo rimosse. Il Giorno del Ricordo è una preziosa occasione per approfondire, commemorare e condividere una memoria comune, condizione indispensabile per affermare i valori della democrazia, della libertà, della pace. Non sprechiamola in polemiche o in provocazioni”.
Gli eventi sono sostenuti dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale e promossi dal Comitato di Torino dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Si comincia domenica 6 febbraio alle ore 16.30 presso il circolo culturale Istriani Fiumani Dalmati di Torino (via Parenzo, 95/60 – angolo via Pirano) con l’inaugurazione della mostra documentaristica “Il grande esodo da Fiume”, a cura di Tiziano Bellini.
La mostra sarà visitabile da lunedì 07/02/2022 a domenica 20/02/2022 dalle ore 14.00 alle ore 17.30. Sabato chiuso, ingresso gratuito. A cura di Anvgd Torino.
Lunedì 7 febbraio apertura della mostra fotografica “Esodo istriano-dalmata” nelle vetrine dell’Urp del Consiglio regionale del Piemonte (via Arsenale 14, Torino), fino al 4 marzo.
Le immagini e i materiali esposti provengono dall’archivio della sezione torinese dell’Anvgd.
Ad arricchire l’esposizione un plastico, che riproduce il villaggio delle baracche di corso Polonia a Torino (attuale corso Unità d’Italia). Sorto nel 1947 sulle rive del Po per ospitare profughi e sfollati provenienti da diverse zone, venne smantellato in vista delle manifestazioni per l’anniversario dell’Unità d’Italia del 1961.
Mercoledì 9 febbraio, dalle 17 alle 19, il seminario online “Fonti, memorie, rappresentazioni di un esodo” intende favorire lo studio e la condivisione di strumenti atti ad accrescere la conoscenza dell’esodo giuliano dalmata nell’ambito dei più generali fenomeni di spostamenti forzati di popolazione, che connotano numerose regioni d’Europa al termine del secondo conflitto mondiale. Gli interventi in programma intendono illustrare tre differenti risorse di cui sarà data visione nel seminario: il Fondo Donora che riunisce fonti audiovisive familiari inedite; il costituendo museo virtuale del Circolo “Istria”; l’ampio e originale documentario Fertilia lstriana che racconta il reinsediamento di una cospicua comunità di esuli in Sardegna nel 1947.
Interventi di Francesca Angeleri, Enrico Miletto, Ezio Giuricin, Daniele Kovacic, Sergio Toffetti.
Coordina Riccardo Marchis.
A cura di Istoreto in collaborazione con Anvgd Torino, Archivio Nazionale Cinema Impresa, Polo del ‘900, Fondazione Vera Nocentini, Circolo di Cultura istro-veneta “Istria”, Anpi Torino, Ufficio Scolastico Regionale Piemonte.
L’incontro si terra sulla piattaforma Zoom, previa iscrizione (100 posti) al link https://docs.google.com/forms/d/1ZeZFWiFLB_mOSRV0OHV55RbxcIA-m4qsuNT30vHuAM0
Gli altri eventi in programma
Giovedì 10 febbraio 2022
ore 9.30 Duomo di Torino.
Santa Messa in suffragio celebrata dal parroco del Duomo don Carlo Franco e cantata dal coro C.a.r.p. di Torino.
Ore 11.00 Cimitero Monumentale di Torino
Cerimonia commemorativa presso il monumento dedicato alle Vittime delle Foibe e dell’Esodo degli Istriani Fiumani e Dalmati alla presenza delle autorità.
Ore 15.00 Sala del Consiglio comunale di Torino – Palazzo Civico
Cerimonia istituzionale alla presenza del sindaco della Città di Torino, del presidente del Consiglio comunale e delle autorità.
Intervento del presidente dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Torino, Antonio Vatta.
Orazione ufficiale da parte di Nino Boeti, già presidente del Consiglio regionale del Piemonte.
Giovedì 17 febbraio ore 10.30
corso Cincinnato angolo via Pirano – Torino
Cerimonia commemorativa con posa di una corona alla targa dedicata dal Comune di Torino agli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati.
Sabato 26 febbraio ore 20.30
Conservatorio “Giuseppe Verdi” (piazza Bodoni, Torino)
Concerto per il Giorno del Ricordo dell’orchestra mandolinistica della Città di Torino diretta dal maestro Pier Carlo Aimonee dal coro Cai Uget di Torino diretto dal maestro Andrea Giovando.
Sabato 5 marzo
Sala di Villa Giulia – Lungolago di Pallanza (Vco)
La Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce organizza un convegno con gli interventi del presidente Anvgd Torino Antonio Vatta e altri soci dove verrà raccontata la loro esperienza di profughi-esuli in Italia e, in particolare, in una grande città come Torino. Partecipa in collegamento da Trieste il giornalista di Telecapodistria Ezio Giuricin, presidente del circolo di cultura istro-veneta “Istria”.
La Biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” ha compiuto una selezione di titoli sul tema.
Per prenotare un appuntamento per il prestito è necessario contattare la Biblioteca al numero 011.5757371 o all’indirizzo email biblioteca@cr.piemonte.it
Anffas: “Contrari alla figura del disability manager”
“FOGLIA DI FICO PER EVITARE IL CONFRONTO CON LE ASSOCIAZIONI DELLE PERSONE CON DISABILITA’ E LE LORO FAMIGLIE”
La Città di Torino ha pubblicato il bando per la carica di Disability Manager. Un avviso che ha subito sollevato polemiche in quanto tale incarico sarà svolto a titolo gratuito, a riprova di quanto la pubblica amministrazione cittadina voglia investire per “nel campo delle politiche di pari opportunità ed in particolare di inclusione delle persone con disabilità e sulle diverse forme di disabilità”, come si legge sul bando stesso.
Il problema del compenso è però secondario perché, secondo Anffas Torino, il vero problema risiede proprio nella figura del Disability Manager. “È la foglia di fico – tuona il presidente Giancarlo D’Errico – dietro cui nascondersi per evitare di co-progettare e co-programmare con le associazioni di settore, unica vera rappresentanza delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Eravamo scettici di fronte alla scelta della precedente amministrazione e abbiamo avuto ragione, visti i risultati ottenuti, suo malgrado, dal precedente Disability Manager. Ora siamo assolutamente contrari”.
A tale proposito, le disposizioni di legge sono chiare. Regioni ed enti locali sono delegati ad attuare le politiche volte a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, secondo il modello, ribadito anche dalla riforma del terzo settore, della co-programmazione (rilevazione e definizione dei bisogni e dello stato delle cose) e della co-progettazione (definizione e organizzazione delle azioni per l’intervento su quanto co-programmato).
Si allarga sempre di più la forbice tra bisogni sociali, in continua crescita, e le risorse finanziarie da destinare ai servizi di welfare, che da tempo sono drammaticamente congelate. La pandemia non ha fatto che aggravare questa disparità. In questo contesto, le associazioni che rappresentano le persone con disabilità e le loro famiglie non possono rimanere semplici spettatori delle scelte che le coinvolgeranno direttamente. Occorre ripensare e riformare il sistema di erogazione dei servizi, con l’obiettivo di accrescere la qualità della risposta rispetto al bisogno espresso dal cittadino, adeguando le risorse al soddisfacimento dei bisogni che per l’80 per cento sono ricompresi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e per questo non differibili e non comprimibili.
La complessità delle risposte che il territorio richiede e l’aumento della domanda di accesso ai servizi evidenziano che i bisogni delle persone non possono essere interamente soddisfatti dal solo sistema dei servizi istituzionali. È indispensabile definire e adottare un modello di assunzione di corresponsabilità che coinvolga istituzioni, profit e non profit (enti del terzo settore). Bisogna superare la logica di gestione centrata sul procedimento amministrativo, per acquisire processi di gestione orientati al cittadino inteso come consumatore e cliente, valorizzando il capitale territoriale e migliorando gli strumenti di partecipazione diretta del cittadino ai processi pubblici.
“Tutto il contrario – conclude Giancarlo D’Errico – di quello che significa la figura del Disability Manager. Eppure in due incontri pubblici durante la campagna elettorale, il Sindaco Stefano Lo Russo aveva espresso interesse per l’istituzione di un tavolo cittadino permanente sulle disabilità, partecipato dalle associazioni maggiormente rappresentative e finalizzato alla definizione, realizzazione e monitoraggio del programma d’azione, con il coinvolgimento di tutti gli assessorati interessati. Lavoro, casa, trasporti, istruzione e formazione professionale, cultura, tutela della salute e politiche sociali: non c’è argomento di pubblica amministrazione che non riguardi le persone con disabilità. Nella stessa direzione si è espresso l’Assessore al Welfare Jacopo Rosatelli in un recente incontro e non abbiamo motivo per non credergli. Ma è atterrato a Torino il PNRR e di aprire il confronto con le associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità non se ne parla. Non basta mettere una passerella per lavarsi la coscienza, perché la stragrande maggioranza delle disabilità non è fisica, ma intellettiva e relazionale. Non basta, ancora di più, mettere la foglia di fico del Disability Manager, per di più senza alcun potere rispetto le scelte da effettuare. Bisogna invece scegliere di avere un rapporto non paternalistico con le persone con disabilità, accettare il confronto con le loro associazioni di rappresentanza, rispettare le leggi che regolano tali rapporti e indicano come prioritari gli strumenti della co-programmazione e della co-progettazione”.
Anffas Torino APS
Il Consiglio Regionale del Piemonte e il Garante regionale per i Diritti degli Animali organizzano il Convegno online che si terrà Venerdì 11 febbraio alle ore 14
“trent’anni dalla legge 281 – Analisi e prospettive future”.
Il 14 agosto 1991 veniva emanata la legge quadro n. 281 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, sicuramente una legge innovativa e all’avanguardia, ancora oggi molto importante in un mondo trasformato rispetto a trent’anni fa.
La Regione Piemonte è stata tra le prime a legiferare il recepimento della legge nazionale.
La sensibilità delle persone nei confronti degli animali nel tempo si è incrementata e il convegno vuole essere un motivo di confronto, di nuove proposte e progettualità future riguardo la legge n. 281/91, con particolare riferimento alle problematiche ancora presenti relativamente alla tutela degli animali di affezione.
Aprirà il Convegno:
Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte.
Interverranno:
Anna Maria Procacci, Consigliere nazionale ENPA Ente Nazionale Protezione Animali;
Ilaria Innocenti, Referente LAV Lega Anti Vivisezione;
Cristina Cellerino, Dirigente medico veterinario ASL Città di Torino;
Sara Turetta, Presidente e fondatrice Save the Dogs and others Animals;
Alessandro Ricciuti, Presidente Animal Law Italia;
Marco Francone, Responsabile LAV Lega Anti Vivisezione sede di Torino;
Enrico Moriconi, Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte.
Modera:
Rosalba Nattero, Giornalista, autrice e conduttrice televisiva, presidente SOS Gaia.
Il Convegno è online.
Per partecipare:
https://csipiemonte.webex.com/wbxmjs/joinservice/sites/csipiemonte-it/meeting/download/cffbe63d7ca840db9846c0e200bc4044?siteurl=csipiemonte-it&MTID=m91f8c5ffa15167ab4932fb3e4ac31491
Il Convegno si terrà Venerdì 11 febbraio 2022 alle ore 14.
Tel. 011.57.57.178 • garante.animali@cr.piemonte.it • www.cr.piemonte.it
Ammontano a più di 3,5 milioni di euro i contributi messi a disposizione dei Comuni torinesi colpiti dalle alluvioni nel 2019 per 47 interventi di ripristino di strade, ponti, edifici, infrastrutture e altre opere pubbliche danneggiate. Le somme fanno parte di un totale di 15.771.784 euro di contributi per 196 interventi in tutto il Piemonte.
«L’impegno della Regione Piemonte per i Comuni danneggiati dalle alluvioni del 2019 prosegue anche in questo nuovo anno – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Difesa del Suolo Marco Gabusi -. Consapevoli della difficoltà del momento e delle necessità dei Comuni, soprattutto quelli più piccoli, stiamo utilizzando tutti gli strumenti disponibili per far sì che i contributi ci siano e siano erogati al più presto. I territori hanno bisogno di mettere in sicurezza le opere senza indugiare oltre in modo da evitare che si deteriorino ulteriormente ed è nostra ferma volontà continuare a sollecitare Roma nel progressivo sblocco delle somme».
I beneficiari dei contribuiti sono direttamente i Sindaci dei comuni colpiti e il Sindaco della Città Metropolitana di Torino, che nei prossimi giorni riceveranno dagli uffici tecnici regionali la comunicazione con la richiesta della documentazione necessaria per ottenere l’erogazione del contributo.
Gli interventi previsti nel Torinese riguardano i Comuni di Agliè, Ala di Stura, Almese, Angrogna, Balangero, Bibiana, Borgiallo, Borgofranco d’Ivrea, Borgone Susa, Bricherasio, Brosso, Burolo, Canischio, Castelnuovo, Nigra, Castiglione Torinese, Ceres, Chivasso, Coassolo Torinese, Coazze, Corio, Issiglio, Loranzè, Mercenasco, Mezzenile, Montanaro, Perosa Canavese, Pianezza, Pinasca, Prarostino, Prascorsano, Quassolo, Rocca Canavese, San Giorgio Canavese, San Mauro Torinese, Settimo Vittone, Sparone, Trana, Traversella, Val Di Chy, Valchiusa, Valperga, Villar Perosa, Virle Piemonte, Viù, oltre alla Città Metropolitana di Torino.
Arriveranno a destinazione oggi i furgoni del corriere espresso di Poste Italiane, SDA, per la consegna di 43.000 dosi di vaccini Moderna presso le Farmacie Ospedaliere a Cambiano, Rivoli, Ivrea , Magazzino Coes a Torino e Ospedale San Giovanni Bosco.
Il corriere SDA, grazie ai 40 mezzi speciali, in collaborazione con l’Esercito Italiano, consegnerà in Piemonte 71 mila dosi di vaccini portando a quasi 393 mila le dosi consegnate nella regione e a quasi 5,5 milioni le dosi consegnate in Italia dall’inizio del 2022.
Il totale delle dosi consegnate ad oggi in provincia di Torino, compresa l’attuale consegna è di 228.500.
Coinvolte nella fornitura anche le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Trentino Alto Adige, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto per un totale di 990mila dosi.
Da giovedì 10 febbraio, le misure di limitazione del traffico passeranno al livello arancio. I dati previsionali forniti da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.
Alle limitazioni strutturali in vigore, per il trasporto persone si aggiungerà il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 verrà esteso alle giornate di sabato e domenica, sempre dalle ore 8 alle 19.
Per i veicoli adibiti al trasporto merci si bloccheranno anche i diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4, tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19.
Con l’attivazione del livello arancio si fermeranno anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”.
Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.
L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambie