CRONACA- Pagina 1165

E’ stato riaperto l’ufficio postale di Via Damiano Chiesa a Torino

 

Sono terminati i lavori di ripristino banconeria e sostituzione degli infissi che si erano resi necessari  per ripristinare le dovute condizioni lavorative nell’ufficio,  oggetto alla fine di ottobre di un evento criminoso.

L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito a limitare al massimo gli assembramenti rivolgendosi agli uffici postali esclusivamente per operazioni essenziali e indifferibili e ad utilizzare, quando possibile, gli altri canali di accesso ai servizi messi a disposizione da Poste Italiane, come le app Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it.

 

La  sede si aggiunge all’offerta di servizi di Poste Italiane nella città metropolitana di Torino dove è capillarmente presente con  altre 70 sedi postali, sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 13.45, il sabato dalle 8.20 alle 12.45.

Il vaccino Novavax in arrivo nei prossimi giorni a Torino e in Piemonte

Come si sta organizzando la Regione Piemonte in vista dell’arrivo del nuovo vaccino Novavax? Questo l’interrogativo che il consigliere dei Moderati Silvio Magliano ha rivolto all’assessore alla Sanità Luigi Icardi, nell’ambito dei question time a Palazzo Lascaris nella seduta di ieri del Consiglio regionale 

“Il nuovo vaccino Novavax potrebbe arrivare in Piemonte entro il mese di febbraio, secondo quanto ci ha comunicato la struttura commissariale romana e potrebbe trovare il consenso anche da parte di coloro che non si sono ancora vaccinati – ha esordito l’assessore Icardi –  Le quantità non sono ancora state definite con esattezza, e neppure le fasce di popolazione destinataria. La somministrazione di tali vaccini avverrà presso i nostri hub vaccinali, istituiti nelle Aziende attualmente attive o in stand by e che sono attivabili in 24 ore, se necessario. Per quanto attiene alle modalità di accesso alla vaccinazione, quali preadesione o prenotazione  – conclude Icardi – saranno valutate in base al numero di dosi che saranno rese disponibili e ai soggetti destinatari”.

“Novavax è in arrivo tra nove giorni, ma la Giunta regionale non sa ancora quali saranno le disponibilità e i criteri di somministrazione del nuovo vaccino – replica Magliano – Nulla ha finora comunicato il Ministero all’Assessorato di Icardi, mentre la Regione Lombardia ha già annunciato quale criterio di erogazione utilizzerà. La gestione a macchia di leopardo con differenze tra le Regioni proprio non ci piace. Ci auguriamo che la Giunta faccia sentire la propria voce e che sia garantita ai cittadini la possibilità di scegliere con quale vaccino essere immunizzati: solo così si potrà convincere almeno una parte dei non ancora vaccinati”.

 Il Novavax è un vaccino a base di proteine ricombinanti anti-Covid, che contiene minuscole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike, che si trova sulla superficie del virus Sars-CoV-2, la quale, mediante tecniche di ingegneria genetica, viene purificata. Le Spike vengono assemblate in nanoparticelle riproducendo la struttura del virus senza però la capacità di replicare o causare la malattia; il siero contiene anche un adiuvante, la saponina, una sostanza che contribuisce a rafforzare le risposte immunitarie indotte dal prodotto.

Durante i question time è stata data risposta anche alle seguenti interrogazioni a risposta immediata di Raffaele Gallo (Pd) su Assunzioni di risorse qualificate tecniche e amministrative per l’attuazione e l’organizzazione dei progetti sanitari di PNRR e di edilizia sanitaria; di Marco Grimaldi (Luv) su Stato di applicazione della DCR 300 – 27935 Indirizzi e criteri per garantire l’effettivo accesso alle procedure per l’interruzione della gravidanza ai sensi dell’articolo 9, comma 4, della legge 22 maggio 1978, n. 194; di Diego Sarno (Pd) su Distribuzione diretta dei farmaci ASL TO5; di Paolo Bongioanni (FdI) su Immissione trota Fario e Iridea; di Ivano Martinetti (M5S) su Gravi ulteriori disservizi sulla linea Cuneo Limone_Segnalazioni associazioni dei pendolari; di Domenico Rossi (Pd) su reparto terapia del dolore dell’Ospedale della Carità di Novara; di Sarah Disabato (M5S) su Eurovision Song Contest ed eventi “Off”diffusi sul territorio

Sarta e imprenditrice, addio a una donna speciale

DAL PIEMONTE / È morta a 79 anni Eider Drocco, di Cigliano. Era titolare del laboratorio di sartoria e maglieria Fashion Time, che eseguiva molte  lavorazioni: tute, capi d’intimo e  maglieria in genere. Appassionata della vita del  suo paese fu anche Fagiolaia del carnevale. Molto conosciuta, la sua morte ha suscitato un vasto cordoglio, in particolare tra le tante sue dipendenti succedutesi negli anni.

Percorsi formativi a chi assiste carcerati psichiatrici

L’audizione della Commissione Sanità regionale  (presieduta da Alessandro Stecco) sulla sanità in carcere è stata dedicata  alla salute psichiatrica dei detenuti. Durante gli interventi tutti gli esperti intervenuti sono stati concordi sull’esigenza di costruire percorsi specifici di formazione professionale sia per i medici e gli infermieri che operano dentro il carcere, sia per gli agenti di polizia penitenziaria che si trovano a contatto con i detenuti psichiatrici.

Il garante regionale dei detenuti, Bruno Mellano, ha tracciato una panoramica della situazione generale che vede la Regione (responsabile della sanità anche in carcere) rapportarsi necessariamente con le istituzioni deputate alla sorveglianza dei detenuti: “Ci sono circa quattromila detenuti nelle tredici carceri piemontesi che vengono trattati in maniera differente perché le situazioni strutturali sono molto diverse nei vari istituti. Mancano i medici specialisti interni e quindi spesso è necessario trasferire i detenuti in ospedale per le visite, con notevole impiego di scorte. Dovremmo puntare su un adeguamento tecnologico che permetta per esempio la telemedicina”.
Il dottor Roberto Testi, medico legale responsabile della Sanità penitenziaria dell’Asl di Torino (a cui fa riferimento il carcere delle Vallette), ha parlato del SAI (struttura per l’assistenza intensiva) e del Sestante (reparto psichiatrico) all’interno del carcere di Torino. “Il Sai dovrebbe essere un piccolo ospedale all’interno del carcere ma non è così. Spesso si ricorre a ricoveri esterni perché non ci sono le strumentazioni necessarie per le diagnosi, inoltre i concorsi per i medici che servirebbero vanno deserti. Il Sestante – nato come progetto di eccellenza – adesso è chiuso perché deve essere ristrutturato”. Anche la dottoressa Patrizia Vaschetto ha parlato del Sestante (struttura di cui è la responsabile): “Alcuni detenuti-pazienti non hanno la diagnosi psichiatrica e il reparto dovrebbe servire proprio come punto di osservazione in vista della diagnosi, ma non si sono abbastanza medici disponibili”.
Nel suo intervento la dottoressa Adele Starita, magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Vercelli, ha messo l’accento sulle difficoltà di comunicazione tra le Asl e le strutture della Giustizia, la necessità di aumentare le strutture specifiche che si occupano di psichiatria dentro il carcere e le ore di presenza dei medici specialisti: “La sola struttura del Sestante di Torino non basta per tutto il territorio piemontese, ce ne vorrebbe almeno un’altra. I detenuti psichiatrici stanno aumentando ma c’è una carenza cronica di strutture terapeutiche sul territorio per cui non si possono fare uscire dal carcere i detenuti psichiatrici che ne avrebbero bisogno. Non ci sono infatti strutture che possano seguirli con le dovute misure di sicurezza”. Infine, ha presentato una breve panoramica della situazione dei detenuti psichiatrici in Piemonte: “A Fossano non sono segnalate criticità. A Cuneo i soggetti psichiatrici sono gestiti da due medici ma mancano specialisti interni e quindi sono necessarie le visite esterne. Il carcere di Saluzzo (struttura di alta sicurezza) per lo stesso motivo ha bisogno di scorte aggiuntive: ci vogliono sei agenti per ogni scorta. Inoltre negli ospedali spesso non ci sono sale di attesa separate per i detenuti”.
Al termine dell’audizione sono intervenuti per chiedere chiarimenti i consiglieri: Sara Zambaia (Lega), Marco Grimaldi (Luv), Domenico Rossi (Pd), Francesca Frediani (M4o).

 

Continua l’occupazione studentesca nelle scuole torinesi

Ieri  è toccato all’Albe Steiner di via Monginevro per protestare contro la morte nella Marche di Giuseppe, uno studente di 16 anni che stava facendo uno stage. A un mese dalla morte a Udine di un altro studente in stage, il 18enne Lorenzo Parelli, salgono così a venti le scuole occupate.”Non si può morire per la scuola, per uno stage non pagato mentre lavori davvero, con sprezzo del pericolo e senza nessuna garanzia di un’occupazione sicura al termine del percorso scolastico!” Questo uno dei tanti commenti raccolti dalla viva voce degli studenti in fase d’occupazione della scuola.

Enzo Grassano

Auto urta monopattino Quarantenne finisce in ospedale

Era su un monopattino ed è stato urtato da un’auto in corso Novara, all’angolo con corso Giulio Cesare

La vettura, una  Jeep Cherokee, si è scontrata con il quarantenne che è stato sbalzato a terra. L’urto gli ha provocato  ferite registrate come codice giallo, di media gravità. Il ferito è stato soccorso dal 118 e portato in ospedale. Non sarebbe in pericolo di vita. Sono in corso indagini della polizia municipale.

Vaccinazioni pediatriche, la Regione scrive una lettera ai genitori dei bambini tra i 5 e gli 11 anni

SABATO 19 FEBBRAIO OPEN DAY INFORMATIVO PER LA VACCINAZIONE PEDIATRICA

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 12-19 ANNI

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 5-11 ANNI

 

VACCINAZIONE PEDIATRICHE, LA REGIONE SCRIVE UNA LETTERA AI GENITORI DEI BAMBINI TRA I 5 E GLI 11 ANNI

Per sensibilizzare le famiglie sull’importanza della vaccinazione pediatrica la Regione Piemonte ha deciso di scrivere ai genitori dei bambini tra i 5 e gli 11 anni, per fornire alcune informazioni sui rischi che il contagio da Covid può provocare sui più piccoli e gli effetti positivi del vaccino nel fornire loro una buona protezione immunitaria. Anche nell’età infantile, infatti, il Coronavirus può comportare seri rischi per la salute: circa 6 bambini su 1.000 vengono ospedalizzati e circa 1 su 7.000 ricoverati in terapia intensiva e, anche nei casi in cui l’infezione decorre in maniera quasi completamente asintomatica, non è possibile escludere la comparsa di complicazioni come la sindrome infiammatoria multisistemica (una malattia rara ma grave che colpisce contemporaneamente molti organi), che può risultare particolarmente aggressiva. Inoltre, sebbene un minor numero di bambini e ragazzi si sia ammalato fino a oggi di Covid rispetto agli adulti, i casi sono comunque numerosi e rappresentano un rischio per i bambini e anche di trasmissione ad altre persone a cominciare da quelle più fragili come gli anziani.
La lettera ricorda anche che per vaccinare i propri bambini basta manifestare la propria adesione sul portale www.IlPiemontetivaccina.it, in modo da ricevere l’sms con data e ora dell’appuntamento.

SABATO 19 FEBBRAIO OPEN DAY INFORMATIVO PER LA VACCINAZIONE PEDIATRICA

Sabato 19 febbraio, invece, su tutto il territorio piemontese le famiglie avranno una occasione in più grazie alla giornata di open day informativo sui vaccini pediatrici promossa dalla Regione. Sarà possibile recarsi ad accesso diretto senza prenotazione: i genitori troveranno ad accoglierli i pediatri e gli esperti che potranno fornire loro tutte le informazioni sulla vaccinazione per i più piccoli e rispondere alle loro domande. Sarà possibile contestualmente anche vaccinare i propri bambini. L’elenco con gli hub sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito regionale.

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 7 al 13 febbraio, l’incidenza, ovvero i nuovi casi settimanali su 100 mila per le specifiche fasce di età, è in diminuzione per la terza settimana consecutiva: si conferma la tendenza in atto. Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è a 1311.5 (-47,6%), con il calo più consistente. Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni, l’incidenza è di 774.3 (-47,5%).Nella fascia 11-13 anni, l’incidenza è di 1140.3 (- 46,6%)La fascia 3-5 anni registra un’incidenza di 1139.3 casi (-43,8%). Nella fascia 0-2 anni, l’incidenza è di 826.1 (-34,3%).

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 12-19 ANNI

Sulla platea complessiva di 313.000 studenti dai 12 ai 19 anni, oltre 18.000 sono immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi.

Sono quindi 295.000 i 12-19 enni attualmente vaccinabili e tra loro 264.000 hanno già aderito alla campagna, ovvero l’89,5%. Di questi, quasi 260.000 hanno ricevuto la prima dose (il 98,1% degli aderenti e l’88,1% della platea vaccinabile). Sono invece oltre 253.000 i giovani che hanno completato il ciclo (95,8% degli aderenti e 85,7% della platea vaccinabile).

Per incentivare la vaccinazione per le prime dosi di tutti gli over 12 è previsto l’accesso diretto in qualsiasi hub del Piemonte.

FOCUS VACCINAZIONE STUDENTI 5-11 ANNI

Sulla platea complessiva di 247.000 bambini dai 5 agli 11 anni, 42.000 sono immunizzati naturalmente perché hanno avuto il Covid negli ultimi 6 mesi. Sono quindi 205.000 i 5-11enni attualmente vaccinabili. Al momento hanno aderito in 88.500 e di questi 70.000 hanno già ricevuto la prima dose (circa l’80% degli aderenti).Tutti gli aderenti nella fascia 5-11 anni hanno già la convocazione. Nel caso di bambini o ragazzi in isolamento o quarantena che in questi giorni non possono presentarsi agli appuntamenti previsti, la Regione riprogramma la somministrazione del vaccino immediatamente non appena usciti dal provvedimento contumaciale.

Il bollettino Covid di martedì 15 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.677 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 3.085 a test antigenico), pari al 7,9% di 46.639 tamponi eseguiti, di cui 39.235 antigenici. Dei 3.677 nuovi casi gli asintomatici sono 3.179 (86,5%).

I casi sono così ripartiti: 3065 screening, 460 contatti di caso, 152 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 953.766, così suddivisi su base provinciale: 78.119 Alessandria, 43.712 Asti, 36.911 Biella, 128.791 Cuneo, 72.683 Novara, 506.213 Torino, 33.885 Vercelli, 33.951 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.652 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.849 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 74 (invariati rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.566 (78 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 61.449

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.179.704 (+ 46.639 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.876

Sono27, tra i quali 4 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.876 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.713 Alessandria, 776 Asti, 491 Biella, 1.582 Cuneo, 1.035 Novara, 6.136 Torino, 598 Vercelli, 419 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 126 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

877.801GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 877.801(+7.092 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 72.226 Alessandria, 40.896 Asti, 33.886 Biella, 120.386 Cuneo, 68.908 Novara, 467.386 Torino, 31.236 Vercelli, 31.661 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.440 extraregione e 7.776 in fase di definizione.

Misure antismog, cala la concentrazione di PM10,  via libera ai diesel Euro 5

In base ai dati previsionali di PM10 forniti oggi da Arpa Piemonte, da  martedì 15 febbraio le misure di limitazione del traffico passeranno al livello bianco del semaforo antismog.

Torneranno pertanto in vigore le sole misure permanenti: fermi tutto il giorno (festivi compresi) gli autoveicoli per il trasporto persone e merci Euro 0 e Euro 1 (tutte le alimentazioni), Euro 2 (solo benzina e diesel), i ciclomotori e motocicli Euro 0 e Euro 1. Per i veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 lo stop è invece in vigore dal lunedì al venerdì con orario 8-19.

Sono nuovamente valide le esenzioni ai blocchi per i veicoli dotati del dispositivo “Move-In”.

Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate ogni lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog, delle esenzioni e dei percorsi stradali esclusi dai blocchi sono disponibili alla pagina: www.comune.torino.it/emergenzaambientale.

Dalla Regione 50 milioni di euro per ridurre le liste d’attesa che i due anni di pandemia hanno rallentato

Riunione  in Unità di Crisi per fare il punto sulle liste d’attesa. La Regione investirà un budget di circa 50 milioni di euro per recuperare le prestazioni che i due anni di pandemia hanno rallentato, attraverso 36 milioni di euro stanziati dallo Stato e altre risorse ed economie esistenti.

I fondi verranno usati per incrementare l’offerta potenziando al massimo le prestazioni che il sistema pubblico regionale è in grado di erogare, integrandole con il supporto del sistema privato.

In quest’ottica è stato pubblicato un bando per nuovi accreditamenti di strutture private esclusivamente su alcune delle prestazioni ambulatoriali maggiormente da potenziare per ridurre le attese: allergologia, cardiologia, chirurgia vascolare, dermatologia, dietetica e nutrizione clinica, ematologia, endocrinologia, gastroenterologia-chirurgia ed endoscopia digestiva, nefrologia, neurologia, oculistica, odontoiatria, ortopedia e traumatologia, ginecologia, otorinolaringoiatria, pneumologia, radiologia diagnostica, reumatologia, recupero e rieducazione funzionale primo livello, urologia (vedi l’allegato). Il bando riguarda tutto il territorio piemontese ad eccezione della Città di Torino, per la quale è in corso di pubblicazione un apposito avviso anche in virtù delle differenti necessità esistenti.

Lunedì prossimo inoltre, per fare il punto sul tema, verrà convocata una nuova riunione con i rappresentanti dei privati.

Il cronoprogramma a cui la Giunta sta lavorando è quella di un disegno di legge da approvare in Consiglio regionale in tempi estremamente rapidi, come nel caso di “Riparti Piemonte”, in modo da dare un inquadramento normativo solido a questa misura emergenziale straordinaria, strettamente collegata alla pandemia. La sfida è riuscire ad azzerare la coda entro la metà del 2023 in modo da far ripartire al meglio le Aziende sanitarie con la normale attività. Per riuscire in questo obiettivo, superando criticità accumulate in quasi 10 anni e che la pandemia ha fortemente aggravato, il presidente della Regione Piemonte Cirio e l’assessore alla Sanità Icardi intendono mettere in campo un sistema di monitoraggio costante e serrato come quello utilizzato per la buona riuscita della campagna vaccinale. In particolare, un cruscotto di verifica settimanale dell’avanzamento nelle prestazioni e sistemi di penalità e premialità sugli obiettivi da raggiungere, in costante affiancamento e supporto alle aziende sanitarie chiamate adesso questo nuovo grande sforzo fondamentale per la sanità territoriale.