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Il bollettino Covid di martedì 8 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.330 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 7 di 33.335 tamponi eseguiti, di cui 27.175 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 996.279, così suddivisi su base provinciale: 82.758 Alessandria, 45.681 Asti, 38.552 Biella, 132.631 Cuneo, 75.335 Novara, 529.770 Torino, 35.429 Vercelli, 35.791 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.901 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.431 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 37 (+1rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 690 (-10 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 41.380

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.867.233 (+ 33.335rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.100

Sono 8, 1 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.100 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.759 Alessandria, 782 Asti, 499 Biella, 1.596 Cuneo, 1.051 Novara, 6.249 Torino, 605 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

941.072 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 941.072 (+2.366 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 77.910 Alessandria, 43.607 Asti, 36.860 Biella, 126.563 Cuneo, 72.485 Novara, 503.915 Torino, 33.350 Vercelli, 33.732 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.770 extraregione e 8.880 in fase di definizione.

Operazione “Ferromat” Le Fiamme gialle arrestano più di trenta persone implicate nel giro illecito dei rifiuti metallici

Militari della Guardia di Finanza di Torino stanno dando esecuzione, nell’ambito dell’operazione “FERROMAT”, ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del locale Tribunale nei confronti di 33 persone, indiziate di appartenere, nell’ipotesi accusatoria, a 3 distinte associazioni per delinquere finalizzate al traffico illecito di rifiuti metallici e all’emissione ed utilizzo di documenti attestanti operazioni inesistenti.

Sono in corso di svolgimento oltre 50 perquisizioni nei confronti di persone fisiche e aziende, nonché il sequestro preventivo di 8 società operanti nel settore del commercio di rottami metallici e di beni per oltre 270 milioni di euro, tra cui disponibilità finanziarie, immobili, veicoli e quote societarie.

L’attività scaturisce dal sequestro, ad opera di un’altra Forza di Polizia in occasione di un controllo su strada nel febbraio 2018, di denaro contante a carico di 2 soggetti di nazionalità italiana, uno dei quali titolare di una ditta individuale operante nel settore del commercio dei rottami.

Le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino – Direzione Distrettuale Antimafia (indagine già coordinata dal p.m. dott. Giuseppe Riccaboni) e condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, mediante accertamenti bancari, approfondimento di decine di segnalazioni di operazioni sospette, intercettazioni telefoniche e telematiche, posizionamento di telecamere e di GPS veicolari, acquisizione di videoregistrazioni presso uffici postali, hanno permesso di acquisire elementi gravemente indizianti, nell’ipotesi accusatoria, dell’esistenza dei gruppi criminali, attivi fin dal 2015 e tuttora operanti, anche all’estero.

Secondo le norme comunitarie, affinché i rottami metallici non siano qualificabili come “rifiuto”, il produttore deve redigere e trasmettere ad ogni cessione una “dichiarazione di conformità”, al fine di consentire, in ogni momento, l’individuazione dell’origine del rottame e, dunque, la tracciabilità dello stesso.

Nell’ipotesi dell’accusa, gli indagati avrebbero predisposto documentazione fiscale e amministrativa falsa al solo scopo di “regolarizzare” ingenti quantitativi di rifiuti destinati a società di capitali “utilizzatrici”, con sede in Piemonte e Lombardia. In particolare, sarebbe stata occultata la reale provenienza dei rifiuti (e, pertanto, la corretta tracciabilità della filiera di produzione, di recupero e smaltimento degli stessi), per il tramite di società “filtro” e/o ditte individuali “cartiere” (situate anche in Germania) e con il supporto di una fitta rete di soggetti “prestanome”.

Nell’ipotesi investigativa, le organizzazioni illecite, grazie a tale falsa documentazione, avrebbero quindi potuto introdurre nel regolare commercio dei rottami ferrosi (c.d. end of waste) rifiuti metallici acquistati in nero e privi dei requisiti di conformità e tracciabilità previsti dalla normativa europea.

La falsa documentazione avrebbe anche consentito agli imprenditori-utilizzatori finali del materiale di dedurre costi “in nero”, configurando pertanto anche reati fiscali.

Nell’ipotesi di accusa, continui e frenetici prelievi di denaro effettuati dai titolari delle “cartiere” presso uffici postali nazionali e intermediari esteri, dove risultava più agevole reperire in breve lasso di tempo il contante, permettevano il rientro dello stesso nella disponibilità delle società “utilizzatrici” al netto del compenso del 5-8% trattenuto dall’organizzazione. A tal fine, dalle attività di intercettazione, è emerso chiaramente il ricorso a un linguaggio criptico e in codice, noto e condiviso tra gli interlocutori.

Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, gli esiti delle indagini, nell’ipotesi accusatoria, hanno messo in luce un collaudato, redditizio e tuttora pienamente operativo meccanismo illecito gestito dalle organizzazioni criminali in violazione di norme poste a tutela dell’ambiente e della collettività.

Le odierne operazioni vedono coinvolti circa 300 militari appartenenti a 21 Reparti del Corpo nei territori delle regioni Piemonte (provincie di Torino, Alessandria e Cuneo), Lombardia (provincie di Milano, Bergamo e Monza-Brianza), Liguria (provincia di Savona), Friuli Venezia Giulia (provincia di Udine), Toscana (provincia di Pisa), Campania (provincia di Benevento), Puglia (provincia di Foggia), Sicilia (provincia di Messina).

 

Per la Festa della Donna arriva a Torino il progetto di Break the Silence

Abbattere gli stereotipi a scuola

Associazione Break the Silence e Capello point insieme per sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto e ai diritti delle donne attraverso laboratori, giochi e questionari. Per un mese si raccoglieranno fondi a sostegno del progetto 

 

Una raccolta fondi per sostenere e promuovere il “Progetto Scuole” dell’associazione Break The Silence, nata nel 2020 per iniziativa di un gruppo di volontarie contro la violenza sessuale e di genere. Un progetto ambizioso che punta alle scuole per educare i più piccoli al rispetto, alla sessualità consapevole e all’affettività attraverso laboratori, giochi e questionari interattivi. Perché è fra i banchi delle aule che si può disegnare un futuro migliore, sensibilizzando le nuove generazioni sui diritti di genere: loro, adulti di domani.

Ma per farlo c’è bisogni di fondi. Così, al fianco dell’associazione, nella Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, si schiera la Capello Point, prima catena italiana dedicata alla vendita di prodotti professionali per capelli ed estetica. Dall’8 marzo, per un mese, sarà attivata la campagna di raccolta fondi “La Bellezza di Donare”: per ogni prodotto della linea Beauty Clinic venduto, la società devolverà un euro a favore dell’associazione. Ma non solo perché, nel corso del mese, saranno organizzati workshop tematici che arriveranno a coinvolgere più di mille persone fra dipendenti della Capello Point e della Networking Marketing. Duplice l’obiettivo: sensibilizzare e dare maggior consapevolezza.

Marco Leonardi, responsabile Marketing di Capello Point: “Abbiamo deciso con grande piacere di supportare l’associazione Break The Silence per rompere il silenzio che circonda i temi della violenza e dei diritti di genere, per molti ancora un tabù. Riteniamo che la sensibilizzazione e la consapevolezza siano le uniche strade percorribili per costruire un mondo migliore. Per questo da una parte supporteremo il Progetto Scuole e dall’altra pianificheremo dei workshop tematici per i nostri dipendenti. La speranza è che questo piccolo gesto possa aiutare il lavoro dell’associazione impegnata quotidianamente nel rompere il muro di silenzio attraverso una preziosa opera di sensibilizzazione e informazione rivolte agli adulti di oggi e di domani”.

 

Capello Point

Capello Point è la prima catena italiana dedicata alla vendita di Prodotti Professionali per Capelli ed Estetica, con oltre 60 punti vendita diretti e in franchising situati nei più importanti centri commerciali e nelle principali città italiane. I negozi Capello Point, il sito capellopoint.it e il Network di Consulenti attive sul territorio Italiano sono il punto di riferimento per chi cerca prodotti e servizi di alta qualità, per poter ottenere a casa gli stessi risultati ottenuti in salone o nel centro estetico.

 

Break The Silence

Break The Silence ITA è un progetto contro la violenza sessuale e di genere, nato a Giugno del 2020 a Torino; ad oggi, Break The Silence ITA si è costituito come APS, dopo un anno e mezzo dalla sua nascita, e conta al suo interno circa 30 referenti in tutta Italia come collaboratori e collaboratrici. Nonostante le peculiarità che caratterizzano ognuno di noi, abbiamo un obiettivo comune: rompere il silenzio. Il progetto di Break The Silence ITA si occupa di trattare, anche sui social, tematiche legate alla violenza sessuale e di genere in ogni sua forma, con l’obiettivo di sensibilizzare riguardo all’argomento. Per questo motivo ha preso spontaneamente vita la pagina Instagram @breakthesilence_ita, per dare voce a chi l’ha persa, a chi è stata rubata, a chi non riesce a farsi sentire da solo.

 

Accoltella la moglie e si uccide sotto il treno

Ha accoltellato la moglie, ferendola in modo non grave, e si è suicidato sotto un treno. Un tragico fatto di cronaca, nel giorno della festa della donna, avvenuto questa mattina a Bra. Non  sono note al momento notte  le generalità dell’uomo che avrebbe litigato con la moglie e l’avrebbe colpita con un coltello ferendola in modo non grave. Poi si è diretto  alle porte di Bra, e si è lanciato sotto un treno della Sfm4 partito da Alba e diretto a Torino.

Emergenza clima: a seno nudo davanti al Consiglio regionale

Alcune attiviste di Extinction Rebellion si sono spogliate questa mattina all’ingresso della sede del Consiglio Regionale del Piemonte, rimanendo a seno nudo. “Un gesto fortemente simbolico messo in atto, nella giornata della donna, per mettere in luce come siano proprio le donne a subire in misura nettamente maggiore le conseguenze della crisi ecoclimatica”, dicono le manifestanti.

In servizio 50 nuovi Civich

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A Torino, all’interno del cortile della Scuola della  Polizia Locale, i 51 agenti della Polizia Municipale di Torino, che hanno frequentato e completato l’87° corso formazione regionale, alla presenza del primo cittadino, Stefano Lo Russo, dell’assessora alla Polizia Municipale e alle politiche per la Sicurezza, Giovanna Pentenero, e del Comandante Vicario, Alessandro Parigini.

Non un giuramento in pompa magna, ma un semplice saluto e un augurio in forma privata, così come impone il periodo pandemico non ancora del tutto superato.

Il  Sindaco Lo Russo si è rivolto direttamente agli agenti, implotonati di fronte a lui per ricevere la placca identificativa: “Sono contento ed emozionato di essere qui con voi che rappresentate lo spirito giovane di una nuova Torino che riparte. Spero davvero che questo nuovo e delicato percorso vi consenta di trovare il giusto spirito, l’entusiasmo, e perché no anche la missione, essenziali per la convivenza nella nostra comunità”. Il Sindaco ha poi concluso facendo gli auguri a nome di tutta la Giunta.

Emozione a cui si è unita anche l’assessora Pentenero“A questi giovani agenti va il mio benvenuto e mi unisco all’emozione generale ricordando l’importanza del senso di appartenenza alla Città e al territorio che deve caratterizzare il loro agire quotidiano, a servizio dei cittadini” .

Ora, dopo un percorso formativo  durato 3 mesi, per un totale complessivo di 360 ore di lezioni teoriche e pratiche, i nuovi agenti inizieranno l’addestramento sul campo, affiancati da agenti esperti del Reparto Radiomobile e del Comando Territoriale V. Questa seconda fase di addestramento avrà  una durata complessiva di 6 mesi, dopodiché, i nuovi agenti saranno assegnati nei vari Comandi/Reparti del Corpo.

Giornata internazionale della donna, le iniziative a Torino

“Le donne nei momenti di difficoltà hanno da sempre avuto uno straordinario coraggio per affermare sé stesse e nel compiere quel cammino di emancipazione per l’intero genere femminile. La loro tenacia e il loro coraggio hanno fatto la differenza nell’affrontare i soprusi e nel far sentire la propria voce  nella difesa di quei diritti fondamentali per una giusta dignità umana. Anche nel dramma del conflitto che ha investito l’Ucraina, la loro vocazione a “costruttrici di pace” sarà determinante per far prevalere la giusta armonia e la reciproca comprensione tra gli individui”, dichiara Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale.Proprio nell’anno in cui l’attività del Comitato regionale diritti umani e civili è incentrata sulla tutela dei diritti delle donne e sulle donne che sono in prima linea nella difesa dei diritti dei più deboli, il Comitato – insieme con la Consulta femminile regionale – organizza il convegno “La guerra delle donne”, che si terrà venerdì 11 marzo alle 10.30 nell’aula di Palazzo Lascaris. Un incontro voluto per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti violati ed esprimere vicinanza ideale alle donne che oggi stanno vivendo la situazione tragica della guerra – spesso sopportandone il peso maggiore, come sta accadendo ora in Ucraina.

A intervenire all’incontro in qualità di relatori saranno il console onorario dell’Ucraina, Dario Arrigotti, che racconterà storie di famiglie divise, di donne costrette a scappare e impegnate a sobbarcarsi l’onere di garantire sicurezza e sopravvivenza per sé e per i propri figli, Marie Jeanne Balagizi Sifa, coordinatrice del Forum delle donne africane italiane che affronterà il tema dello stupro quale violenza perpetrata durante i conflitti, e Ylenia Serra, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, che approfondirà la problematica della tratta, specie quella di natura sessuale che coinvolge le minorenni straniere non accompagnate e gli strumenti, soffermandosi sul ruolo dei tutori, per l’accoglienza e il reinserimento sociale delle vittime. Per i saluti istituzionali interverranno: Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale, Sara Zambaia, consigliera regionale e vicepresidente del Comitato diritti umani e civili, Giampiero Leo, vicepresidente del Comitato diritti umani e civili, l’assessore regionale Chiara Caucino e la presidente della Consulta femminile regionale Ornella Toselli. A moderare il convegno sarà la giornalista Marita Ballesio.

Un appello a tutte le donne a “fare squadra”, a riscoprire il valore della solidarietà femminile, per abbattere pregiudizi, stereotipi e favorire il cambiamento in ogni ambito del vivere civile è poi il messaggio lanciato dalle consigliere e assessore del Consiglio regionale attraverso alcune brevi videoclip diffuse in Tv e sui social media. Una campagna di comunicazione che sotto l’hashtag #insiemefacciamoladifferenza intende promuovere la capacità delle donne di fare rete, parlando alla loro sensibilità e facilitando quindi azioni concrete per l’affermazione delle pari opportunità tra uomo e donna e la riduzione di eventuali diseguaglianze dovute all’appartenenza di genere.

Testimoni di coraggio sono state anche numerose donne del passato, nomi noti o sconosciuti, che si sono battute per un’ideale, che hanno soccorso chi combatteva per l’indipendenza e l’unità del proprio Paese.  A queste donne è dedicata la pièce teatrale “Le  sfacciate  meretrici  – Donne del Risorgimento Italiano”, scritta e diretta da Chiara Bonome, interpretata da Virginia Bonacini,Chiara BonomeAndrea Carpiceci e Stefano Dilauro e organizzata dal Museo nazionale del Risorgimento italiano di Torino con il sostegno del Consiglio regionale. Lo spettacolo, che si terrà l’8 marzo alle 18.30 nell’Aula della Camera italiana, vuole essere un omaggio all’impegno di tutte le donne che hanno contributo all’Indipendenza e all’Unità italiana al pari degli uomini, attraverso il racconto di alcune delle loro storie così incredibili, eppure vere.

 

Città di Torino: forum “Salute è autodeterminazione”

In occasione dell’8 Marzo la Città di Torino mette al centro la salute e i diritti sessuali e riproduttivi con un forum dal titolo: “SALUTE È AUTODETERMINAZIONE – I diritti sessuali e riproduttivi delle donne a Torino”.
I diritti alla salute sessuale e riproduttiva sono diritti fondamentali di tutte e tutti, che vanno tutelati e rafforzati attraverso servizi di alta qualità, completi e accessibili. Il forum si terrà l’8 marzo dalle ore 9.30 al Polo del ‘900 in via del Carmine n°14.
Partecipazione: in presenza con obbligo di registrazione a questo link oppure in diretta streaming compilando il form per ricevere il link relativo. Disponibile il programma e il comunicato stampa.
Ulteriori informazioni e aggiornamenti sul portale: http://www.irma-torino.it/it/

 

La Città di Torino procederà alla redazione del Bilancio di genere

La Città di Torino procederà alla redazione del Bilancio di genere, declinandolo congiuntamente al Bilancio Sociale, in modo da acquisire un quadro dettagliato della situazione territoriale, dell’organizzazione interna e delle politiche in atto.

Lo prevede la mozione (prima firmataria: Elena Apollonio – Lista Civica per Torino) approvata il 7 marzo 2022 dal Consiglio Comunale all’unanimità (39 voti favorevoli su 39 consiglieri presenti).

Presentato nella seduta del 3 marzo 2022 delle Commissioni Diritti e Pari opportunità, Quarta e Prima, il documento chiede inoltre di valutare l’opportunità di definire possibili obiettivi di miglioramento delle proprie politiche di genere, dandone anche conto alla cittadinanza e a tutti i suoi interlocutori privati e pubblici in una dimensione di piena trasparenza.

Nel dibattito in aula, la prima firmataria Elena Apollonio (Lista Civica per Torino) ha sottolineato l’importanza di ottenere dati disaggregati per genere per realizzare politiche più efficaci, maggiore trasparenza e performance dell’Amministrazione migliori, come richiesto anche dall’Unione Europea.
La consigliera Nadia Conticelli (PD) ha confermato che la redazione del bilancio sociale e di genere è già prevista dal Dup e ha evidenziato la necessità di praticare politiche quotidiane per la parità di genere.

Il bilancio con dati disaggregati in base al genere può essere utile anche per risparmiare risorse – ha affermato Ivana Garione (Moderati).

L’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione a predisporre il bilancio sociale e di genere per realizzare il principio di uguaglianza e pari opportunità, senza un predominio di un genere sull’altro. Non si tratta però di strumenti semplici – ha dichiarato – ma serviranno per migliorare le performance complessive dell’ente.

(M.Q.) – Ufficio Stampa Consiglio Comunale

Ladri tentano di introdursi in un appartamento

 

Arrestati due giovani 

 

La segnalazione è arrivata da un’inquilina che dal proprio appartamento ha prima udito rumori e poi visto dallo spioncino due persone armeggiare sulla porta d’ingresso di un appartamento attiguo. I due, servendosi di un grosso cacciavite, stavano tentando di aprire la porta dell’alloggio. A questo punto l’inquilina contatta il 112 NUE e di lì a poco gli agenti della Squadra Volante raggiungono lo stabile di via Onorato Vigliani dove vedono due giovani. Il primo, con un cacciavite in mani del quale cerca di disfarsi, che tenta la fuga nel giardino condominiale e il secondo che, alla vista dei poliziotti, risale le scale del palazzo. Entrambi vengono fermati e trovati in possesso di materiale utile a forzare le porte d’ingressso di abitazioni.

Da un controllo effettuato dai poliziotti, sono risultati tre gli alloggi che avevano subito il tentativo di effrazione.

Alla luce dei fatti i due, un diciottenne e un minore, vengono arrestati per tentato furto in abitazione.

Incendi boschivi: revocato lo stato di massima pericolosità

La Regione Piemonte revoca da oggi, 8 marzo, lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi.

La decisione è stata assunta sulla base delle condizioni meteorologiche attuali e previste dal Centro funzionale di Arpa Piemonte.

Permangono, tuttavia, condizioni di siccità e pertanto si raccomanda sempre e comunque ai cittadini la massima attenzione e responsabilità nel non compiere azioni che possano innescare incendi e favorirne la propagazione. In caso di avvistamento di un incendio boschivo si ricorda di chiamare sempre il 112, fornendo informazioni il più possibile precise per contribuire in modo determinante a limitare i danni all’ambiente.

«Le nostre squadre antincendiocommenta l’assessore alla Difesa del Suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi – sono state impegnate per settimane nella gestione dei numerosi incendi che hanno interessato il Piemonte. È grazie al loro impegno e alle loro comprovate capacità che i danni sono stati contenuti al massimo, con grande attenzione per la salvaguardia di tutti i territori. Le condizioni sono ora migliorate, ma la guardia resta sempre alta. Ricordiamoci, perciò, che ognuno di noi può fare qualcosa nella prevenzione adottando comportamenti virtuosi e, in caso di incendio, avvisando il numero unico di emergenza 112».

Resta in vigore fino al 31 marzo, invece, il divieto di abbruciamento di materiale vegetale su tutto il territorio regionale, salvo deroghe stabilite dai sindaci.

Rubano maglie nella boutique e spintonano titolare e guardia giurata per fuggire

In un negozio di abbigliamento presso il Torino outlet village due donne straniere hanno rubato alcune maglie costose nascondendole in una borsa schermata per evitare l’antitaccheggio.
Il responsabile del negozio se n’è accorto. A quel punto le due sono scappate e, nella fuga, hanno spintonato il titolare e la guardia giurata. Le donne sono state arrestate poco dopo dai carabinieri di Settimo.