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Inaugurata la scuola Levi Curie a Collegno

IL TORINESE WEB TV

Inaugurazione scuola Levi Curie a Collegno. La scuola è stata ricavata ristrutturando un edificio del manicomio ed ospiterà 15 classi di scuola media superiore. Ai nostri microfoni l’assessore regionale Andrea Tronzano e il vice sindaco della città metropolitana Jacopo suppo.

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Sport e salute, Regione e Asl in campo

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Il prossimo fine settimana la città di Torino ospita “Tennis and friends”, manifestazione giunta alla 5a edizione, sulla scia del grande successo delle Atp Finals.

Un evento sportivo di rilievo internazionale che ha il merito di ricordare l’importanza del binomio sport e salute, anche sul fronte della prevenzione.

La Regione Piemonte è uno dei partners dell’iniziativa, con il Ministero della Salute, il Ministero per lo Sport e i Giovani, la Federazione Italiana di Tennis e Padel e l’ASL Città di Torino.

La Regione con le Aziende sanitarie promuove da tempo numerose iniziative sul territorio, rivolte a tutte le fasce d’età, dai più giovani agli over 65.

Ormai tutti gli studi son concordi nell’indicare che l’attività fisica apporta benefici significativi alla salute fisica, mentale e cognitiva, e che la promozione di spazi verdi e attività all’aperto può migliorare il benessere generale e ridurre il rischio di malattie croniche. Anche livelli moderati di movimento possono portare a significativi benefici per la salute.

I dati

I dati per il Piemonte sono confortanti, perché la maggior parte degli adulti (18-69 anni) è fisicamente attiva (57%) o parzialmente attiva (27%), mentre 16 individui su 100 sono completamente sedentari (dati PASSI). Tra le persone ultra sessantacinquenni, la quota di sedentari sale al 27% (dati Passi D’Argento). Tra i bambini di 8-9 anni, il 15% è sedentario (dati OKkio alla Salute).

I benefici per la salute dell’attività fisica

A qualsiasi età, svolgere attività fisica con regolarità contribuisce a mantenere e migliorare il benessere psicofisico, a ridurre i sintomi di ansia, stress, depressione e solitudine, perché può essere svolta in compagnia, migliora il sonno, aiuta a smettere di fumare. Contribuisce inoltre alla riduzione della pressione arteriosa e al controllo del livello di glicemia e colesterolo nel sangue, a prevenire malattie metaboliche, cardiovascolari e neoplastiche e artrosi e a ridurre il tessuto adiposo in eccesso perché facilita il raggiungimento del bilancio energetico. Comporta benefici evidenti anche per l’apparato muscolo-scheletrico e riduce il rischio di cadute nella popolazione anziana. Migliora inoltre la qualità della vita delle persone affette da patologie croniche non trasmissibili.

Gli adulti dovrebbero fare durante la settimana almeno 150-300 minuti di attività fisica aerobica ad intensità moderata, o almeno 75-150 minuti di attività fisica aerobica a intensità vigorosa o una combinazione equivalente di intensità moderata e vigorosa, per ottenere evidenti benefici per la salute.

Le iniziative della Regione

La Regione Piemonte, con il Piano regionale di Prevenzione, è impegnata ad attivare un sistema per promuovere l’attività fisica individuale e di comunità costruendo reti intersettoriali tra Aziende sanitarie, amministrazioni locali e associazioni del territorio per valorizzare le opportunità di svolgere attività fisica e sportiva rendendole accessibili soprattutto ai gruppi di popolazione più svantaggiati.

A sostegno di questi obiettivi, i professionisti della sanità pubblica piemontese promuovono azioni di sensibilizzazione e di comunicazione per favorire stili di vita attivi nei diversi ambienti di vita e nei contesti locali, anche grazie all’Accordo di collaborazione tra ANCI Piemonte e Regione Piemonte per la promozione di “Comunità attive”.

Un’opportunità per mantenersi attivi è quella di partecipare a uno dei tanti gruppi di cammino presenti in Piemonte. Questa è la mappa dei gruppi:

https://www.google.com/maps/d/viewer?mid=1Snq9Yb8MgQN7nB0F5nOchl-GeF8VQYTJ&femb=1&ll=45.50326966313643%2C7.782173538629609&z=7

Il progetto Muovinsieme

Settembre è anche il mese della ripresa delle scuole su tutto il territorio regionale. Muovinsieme è un progetto che vede coinvolte le Regioni Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte e Puglia con l’obiettivo di proporre nella scuola primaria e nella scuola dell’infanzia un intervento di buona pratica sull’attività fisica e la didattica all’aperto.

Link

https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2025-03/istantanea-comuni-attivi-2025_250325_uso-digitale.pdf

https://www.muovinsieme.dors.it/

Pro Pal in piazza per Gaza

Ieri a Torino diverse manifestazioni in piazza per Gaza: un raduno in piazza Carignano organizzato da Cgil a sostegno della Global Flotilla con la partecipazione della Città di Torino, dell’Anpi, e  alcune associazioni. Poi il corteo proPal  in centro città fino a Porta Nuova.

(Foto Lori Barozzino)

Auto contro scooter: muore un uomo

In un incidente sulla strada provinciale 3 che dalla frazione Sant’Antonino conduce a Saluggia (Vc) è morto un uomo di 84 anni.
Viaggiava a bordo di uno scooter elettrico a tre ruote quando è stato urtato da un’auto, su cui viaggiavano tre persone, rimaste illese. Sul posto due ambulanze, l’elisoccorso e le pattuglie dei carabinieri di Livorno Ferraris e Vercelli, che hanno ricostruito l’accaduto. La vittima era di Livorno Ferraris.

ERC Starting Grant: doppio successo del Politecnico di Torino in Europa

Invertire la crisi della risorsa idrica ed esplorare le radici storiche delle attuali emergenze ambientali e di biodiversità: i due progetti dell’ateneo torinese finanziati dall’Unione Europea

Nuovo riconoscimento alla qualità della ricerca del Politecnico di Torino: le ricercatrici Marta Tuninetti del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI e Sofia Nannini del Dipartimento di Architettura e Design-DAD condurranno ricerche altamente innovative grazie al finanziamento ERC – European Research Council, un’iniziativa istituita nel 2007 per supportare progetti d’eccellenza, “altamente ambiziosi, pionieristici e non convenzionali”.

È stato infatti annunciato oggi il risultato della selezione per gli ERC Starting Grant, riconoscimento che si rivolge a leader emergenti della ricerca, con 2-7 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato, ai quali viene garantito un finanziamento fino a 1,5 milioni di euro per un totale di 5 anni di attività. 478 sono i progetti premiati in tutta Europa, 30 in Italia: tra questi, due verranno sviluppati nell’ateneo torinese, il progetto TIP-FRESH (Social Tipping Points in the Food System for Freshwater Sustainability) coordinato da Marta Tuninetti – che si aggiudica un finanziamento di 1.470.000 euro – e il progetto Animal Farm (An Architectural History of Intensive Animal Farming, 1570-1992) guidato da Sofia Nannini – che si aggiudica un finanziamento di 1.485.000 euro.

Dalla ricerca di soluzioni rapide per invertire la crisi della risorsa idrica all’esplorazione delle radici storiche delle attuali emergenze ambientali e di biodiversità: si tratta nello specifico di due progetti che, con approcci e metodologie differenti, offrono nuove prospettive per comprendere e affrontare le sfide del nostro tempo, il cambiamento climatico e il suo impatto sull’ambiente. Al centro, l’attenzione verso forme più sostenibili di consumo e gestione delle risorse e l’indagine storica del rapporto uomo-animale, per immaginare una relazione più rispettosa tra il territorio e le specie che lo abitano.

E allora, il progetto TIP-FRESH sperimenterà un approccio innovativo per affrontare il problema della scarsità idrica, conseguenza oggi visibile del sovrasfruttamento dei bacini idrografici per esigenze agricole: la conversione dei terreni all’agricoltura e l’aumento della domanda di irrigazione stanno infatti aggravando lo stress idrico e l’esaurimento delle falde acquifere, alterando al contempo il riciclo dell’umidità atmosferica fondamentale per la regolazione del clima e la stabilità del sistema terrestre. La proposta di ricerca è quindi di puntare su un’accelerazione della transizione del sistema alimentare verso diete più sostenibili, diete a basso consumo idrico già adottate in specifiche nicchie di mercato; il concetto chiave qui è rapidità nell’adozione di azioni virtuose per stimolare un cambiamento alimentare – individuale e collettivo – capace di innescare effetti a catena sulle reti commerciali internazionali e sui sistemi di produzione.

Per raggiungere l’obiettivo, il progetto si avvarrà di discipline diverse, dall’idrologia – per una comprensione più approfondita dell’impatto delle diete sui regimi di precipitazioni – alla matematica – per analizzare la storia del sistema alimentare a partire dai dati, e per capire come sono avvenuti i cambi più repentini delle abitudini alimentari negli ultimi decenni – e ancora alla sociologia e psicologia comportamentale, per investigare il ruolo delle scelte individuali e delle dinamiche collettive nell’accelerare la transizione alimentare.

Il progetto Animal Farm si propone invece come un’esplorazione multidisciplinare della storia dell’architettura con protagonisti gli animali da reddito: l’analisi prenderà infatti in esame gli spazi, gli edifici e le tecnologie costruttive utilizzate nell’ambito degli allevamenti, dalle ville e stalle rinascimentali alle attuali strutture per gli allevamenti intensivi, passando attraverso le costruzioni della zootecnia del Settecento-Ottocento.

Il lavoro di Nannini, che si pone in dialogo con altre discipline come la Storia della Medicina Veterinaria, la Storia del Lavoro e i cosiddetti “Critical Animal Studies”, si svilupperà lungo tre linee di indagine storica: le tipologie architettoniche, le tecnologie e i materiali utilizzati nella costruzione, e le istituzioni e gli attori e attrici che hanno contribuito alla creazione di tali strutture. Due sono gli obiettivi della ricerca: storicizzare un fenomeno del passato che rappresenta una chiave per la lettura del presente, e offrire quindi nuove visioni utili alla storia dell’architettura per analizzare fenomeni complessi. Dal punto di vista geografico verranno considerati i contesti nordamericani – Canada e Stati Uniti dove è nato il concetto di allevamento intensivo – e vari contesti europei – includendo anche Norditalia, Francia, Danimarca, Germania e Regno Unito.

“TIP-FRESH affronta la crisi idrica con un nuovo approccio, partendo dalle scelte alimentari – commenta Marta TuninettiIl progetto punta ad accelerare l’adozione di diete a basso impatto idrico tramite punti di svolta sociali (social tipping points): partendo dalle nicchie di consumatori virtuosi e mercati innovativi capiremo quali meccanismi sociali, psicologici e comportamentali possano accelerare l’adozione a larga scala di diete a basso impatto idrico e ambientale. Le nuove metodologie che metteremo a punto in questo progetto avanzeranno la discussione scientifica nel campo della socio-idrologia, fornendo al tempo stesso alla comunità non accademica soluzioni innovative per accelerare la transizione alimentare”.

“L’allevamento intensivo è una realtà indiscussa del nostro presente, che lascia tracce architettoniche evidenti e al tempo stesso nascoste nelle pieghe del territorio industriale – spiega Sofia NanniniIndagando l’evoluzione degli spazi per l’allevamento dall’età moderna a oggi, Animal Farm intende raccontare una storia dell’architettura al cui centro stanno gli animali e lo sbilanciato rapporto di potere umano-animale. Sono convinta che solo mettendo a fuoco questo fenomeno attraverso un’accurata indagine storica sia possibile capirne lo stato attuale e immaginare un futuro diverso e più etico”.

Campo Canavese. Inaugurato il MiACC, Museo Identitario all’Aperto

“Il Canavese ha ancora molto da raccontare, e iniziative come questa ci ricordano che custodire il passato è il modo migliore per costruire il futuro.”

Con queste parole il Consigliere regionale Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente, ha sottolineato l’importanza dell’inaugurazione del MiACC – Museo Identitario all’Aperto di Campo Canavese, svoltasi questa mattina a Campo, frazione di Castellamonte.

Un progetto culturale di grande valore per la valorizzazione del Canavese, capace di unire memoria, identità e prospettiva futura.

Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili e istituzionali, insieme ai cittadini, ai volontari e agli artisti coinvolti. Presenti anche il Sindaco di Castellamonte Pasquale Mario Mazza e l’Amministrazione comunale, che hanno sostenuto con impegno l’iniziativa.

Bartoli ha voluto esprimere il suo ringraziamento:

“Campo è un punto di riferimento per la valorizzazione culturale del nostro territorio. Partecipare all’inaugurazione del MiACC è stato per me un momento di grande emozione e di vicinanza con una comunità che custodisce radici profonde. Un sincero grazie al Sindaco, all’Amministrazione comunale, ai volontari, agli organizzatori e agli artisti Sandra Baruzzi e Guglielmo Marthyn, che hanno saputo trasformare un’idea in una straordinaria opera collettiva.”

L’inaugurazione del MiACC rappresenta un passo significativo per la promozione culturale del Canavese, dimostrando come la collaborazione tra comunità e istituzioni possa dare vita a progetti di forte impatto.

Ecco come sarà il nuovo mercato di piazza Benefica

L’intervento sul mercato di piazza Benefica si inserisce in un ampio quadro di riqualificazione dei mercati cittadini, tra i quali Porta Palazzo, Racconigi, Brunelleschi, Porpora, Madama Cristina, Sebastopoli e, nei prossimi giorni, il mercato coperto di via delle Verbene nel quartiere Vallette.

Si prepara ad un importante progetto di riqualificazione il mercato del giardino Luigi Martini, più noto come mercato di piazza Benefica. Il programma dei lavori, che partiranno lunedì 8 settembre, si svilupperà nel corso di circa un anno. Prevede il rifacimento delle pavimentazioni, la realizzazione di una nuova rete di adduzione idrica per i banchi alimentari, la revisione dell’impianto reflui e allaccio alla rete fognaria, l’installazione di un moderno impianto elettrico interrato e il rinnovo delle 56 aiuole alberate. Poi seguirà,  in collaborazione con la divisione Verde pubblico cittadino, la ripiantumazione degli alberi mancanti.
Il cantiere verrà attuato e le opere realizzate senza interrompere la continuità del mercato. Sarà articolato in nove fasi successive,  ciascuna della durata di 45 giorni. Le prime due fasi interesseranno i banchi su via Principi d’Acaja, i banchi e i parcheggi pertinenziali temporaneamente coinvolti, 12 per ciascuna delle due fasi, saranno spostati alcuni all’interno dell’area mercatale, altri in via Susa, nel tratto tra via Principe d’Acaja e via Palmieri, che durante gli orari di mercato (5.30-15  dal lunedì al venerdì  e 5.30-16.30 nei giorni prefestivi) resterà chiuso al traffico. In questo modo sarà sempre garantita l’attività di vendita e l’offerta commerciale rimarrà pienamente disponibile con il minimo dei disagi per gli operatori  e per i cittadini.

“ Con questo intervento – dichiara l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino – la Città investe  su uno dei mercati più importanti e identitari di Torino, riconoscendone il valore non solo commerciale, ma anche sociale e culturale. La scelta di suddividere i lavori in nove fasi risponde alla volontà di coniugare un cantiere complesso con l’esigenza di tutelare gli operatori, garantendo ai cittadini la continuità di un servizio essenziale. Piazza Benefica continuerà a vivere ogni giorno, mentre si rinnova per offrire uno spazio ancora più accogliente e qualificato”.
L’intervento sul mercato di piazza Benefica si inserisce in un più ampio quadro di riqualificazione dei mercati cittadini, quali Porta Palazzo, Racconigi, Brunelleschi,  Porpora e Madama Cristina, Sebastopoli e, dai prossimi giorni, il mercato coperto di via delle Verbene nel quartiere Vallette.

Mara Martellotta

 

Auto in fiamme sulla Torino – Milano

Nei giorni scorsi i Vigili del Fuoco della Centrale di Novara sono intervenuti sull’autostrada A4 Torino-Milano in direzione del capoluogo lombardo per l’incendio di un’auto nella corsia d’emergenza.L’intervento dei Vigili del Fuoco ha consentito messa in sicurezza dell’area.

Commemorazione dell’Assedio di Torino del 1706 con il Gruppo Storico Pietro Micca

Sabato 6 settembre si festeggia la liberazione di Torino dall’assedio del 1706. La data simbolo della vittoria sui Francesi rimane il 7 settembre, quando i Sabaudi riuscirono, dopo quattro mesi di sacrifici e l’episodio del 30 agosto,  in cui la leggendaria esplosione fece perdere la vita a  Pietro Micca, a vincere la guerra di successione spagnola. Furono 117 giorni di resistenza per Torino nel 1706, fino a quando  l’armata di soccorso , comandata dal principe Eugenio di Sassonia Soissons, costrinse le truppe francesi a ritirarsi. Vi fu una battaglia decisiva, combattuta tra i fiumi Dora e Stura, nella zona corrispondente oggi a Borgo Vittoria, il cui nome ricorda quell’importante giornata.
Tanti furono i soldati che si distinsero nell’assedio. Il ricordo va a Pietro Micca della Compagnia Minatori della Battaglione d’Artiglieria che, nella notte tra il 29 e il 30 agosto, fermò una pericolosa infiltrazione di Francesi nella Cittadella.
Nel giorno del 6 settembre fondamentali per Torino sono le rievocazioni storiche del Gruppo Pietro MIcca, ma anche l’apertura straordinaria del  Museo Pietro Micca, con visite guidate prenotabili al numero 01101167580 oppure via mail alla mail museopietromicca@comune.torino.it
È anche gratuito l’ingresso al Revellino e al Museo Storico Nazionale di Artiglieria, senza obbligo di prenotazione con visite guidate.

Mara Martellotta

Superati i 100mila esami medici extraorario serali e nei weekend

 CON 4 MESI DI ANTICIPO

«Con 4 mesi di anticipo, al 31 agosto abbiamo raggiunto e superato le 100.000 prestazioni extra-orario, alla sera e nei fine settimana. Era l’obiettivo che ci eravamo dati per il 2025 e averlo conseguito così rapidamente è davvero un fatto straordinario che ci induce a proseguire. Ancora una volta ringraziamo i professionisti e gli operatori del comparto sanitario che hanno dato la loro disponibilità e i cittadini che hanno apprezzato la novità e che hanno potuto effettuare visite ed esami nei fine settimana ed in orari serali»

Così il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi commentano il dato sulle prestazioni aggiuntive che la Regione ha avviato sul territorio a partire da fine febbraio.

«Anche nei mesi estivi di giugno, luglio e agosto abbiamo avuto ottimo riscontro. La riduzione delle liste d’attesa è la priorità che abbiamo indicato ai direttori generali delle Asr, unitamente all’equilibrio dei conti che è il presupposto fondamentale per la sostenibilità del sistema sanitario regionale – sottolinea ancora Riboldi – La struttura dell’assessorato lavora ogni giorno, con le Aziende sanitarie, sul fronte del monitoraggio dei dati in tempo reale, con la Control room e il RUAS, Responsabile unico dell’assistenza sanitaria, figura di raccordo con l’Osservatorio nazionale».

Le prestazioni aggiuntive hanno permesso di riportate nell’alveo della sanità pubblica oltre 100.000 cittadini piemontesi in pochi mesi, potendo usufruire di visite e prestazioni che probabilmente non avrebbero effettuato per i precedenti tempi di attesa.

«Nei mesi estivi ci siamo focalizzati su alcuni tipi di prestazioni, quelli maggiormente critici. Ora proseguiamo in questa direzione, con l’obiettivo di ridurre ancora le liste d’attesa e tornare ai livelli pre-Covid» afferma in chiusura Riboldi.

I NUMERI DEL PIANO DELLE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE

Dal 22 febbraio al 31 agosto sono state 110.000 le prestazioni extra orario già effettuata dalle Aziende sanitarie che hanno avviato il programma.

In allegato, la tabella con le prestazioni extra orario suddivise per Azienda sanitaria.