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Più sicurezza e regolarità nei cantieri edili della provincia di Torino con il nuovo protocollo

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Siglato oggi un accordo per promuovere il contrasto del lavoro irregolare e la sicurezza nello svolgimento dell’attività edilizia

 

Torino, 4 aprile 2022 – È stato sottoscritto alle ore 12, presso la sede della Prefettura di Torino, il “Protocollo di intesa per la sicurezza e regolarità nei cantieri edili della provincia di Torino”, frutto di un percorso di condivisione e confronto tra amministrazioni pubbliche, tra cui Regione Piemonte, Comune di Torino, Inail e Inps Piemonte e Ispettorato territoriale del lavoro, enti e parti sociali del territorio attivi nell’ambito della sicurezza sul lavoro.

 

Il protocollo rinnova il precedente accordo del 4 febbraio 2010, a sua volta scaturito dal documento d’intesa per la promozione e della sicurezza nei luoghi di lavoro del 26 giugno 2007, e riconferma la necessità di legalità nello svolgimento dell’attività edilizia, con particolare riguardo al contrasto del lavoro irregolare e all’osservanza delle norme di sicurezza nei cantieri, anche in considerazione del rilevante numero di addetti e imprese del settore presenti nel torinese.

 

Obiettivo delle parti è innanzi tutto la riduzione del fenomeno degli infortuni sul lavoro e del dumping contrattuale: a tal fine i firmatari si impegnano a promuovere l’informazione nei confronti dei committenti sugli adempimenti e le responsabilità in materia di affidamento dei lavori e più in generale a diffondere la cultura della sicurezza, individuata come leva strategica per creare maggiore consapevolezza tra gli addetti sull’importanza di rispettare le norme antinfortunistiche.

Nello specifico si concorda sull’esigenza di istituire un programma di informazione specialistica sui temi relativi alla promozione della sicurezza nei cantieri e di organizzare incontri di formazione/aggiornamento su fenomeni e tendenze nel settore dell’edilizia tra ispettori Inl, Spresal, Carabinieri, Polizia locale con tecnici dell’FSC – Formazione e Sicurezza nelle Costruzioni – Torino, di Inail, con rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale, rappresentanti imprenditoriali e sindacalisti.

Particolare cura dei sottoscrittori sarà inoltre favorire l’attuazione degli interventi di prevenzione indicati dall’Inail ai fini della riduzione del tasso assicurativo. Una prima concreta applicazione è rappresentata dal fatto che le Stazioni Appaltanti pubbliche potranno introdurre, nell’ambito dei regolamenti dei bandi di gari aggiudicati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, parametri valutativi premiali che tengano conto dell’adozione da parte delle imprese di soluzioni tecnologiche o organizzative avanzate in materia di salute e sicurezza sul lavoro, per favorirne la diffusione e premiare le aziende virtuose che maggiormente investono in prevenzione.

Altri punti qualificanti del protocollo riguardano il rispetto della contrattazione collettiva e territoriale del lavoro e la collaborazione tra chi svolge attività di vigilanza e la Cassa Edile di Torino in materia di regolarità del lavoro edile. È previsto che il committente pubblico o privato e, ove presente, l’impresa affidataria verifichino l’osservanza della contrattazione collettiva e territoriale nei confronti dei subappaltatori, dei lavoratori autonomi e di tutte le imprese edili a qualsiasi titolo presenti in cantiere. In tale ambito, soprattutto nel caso di irregolarità sull’applicazione non coerente della contrattazione collettiva e territoriale, sarà valorizzato il ruolo della Cassa Edile di Torino, chiamata a supportare l’attività di vigilanza anche tramite i dati delle imprese in suo possesso, nel rispetto della normativa sulla privacy.

Il coinvolgimento delle parti che hanno sottoscritto il Protocollo ma soprattutto l’impegno di ciascuno a lavorare per l’obiettivo comune di migliorare le condizioni di sicurezza nei cantieri, costituisce la risposta concreta agli ultimi tragici infortuni sul lavoro che hanno colpito il territorio torinese lo scorso dicembre” commenta Giovanni Asaro, Direttore regionale Inail. “È un impegno che prendiamo non solo nei confronti delle famiglie delle vittime, ma verso un’intera comunità, anch’essa profondamente colpita – prosegue Asaro – affinché grazie agli strumenti di cui disponiamo e che verranno adottati assieme a tutti i soggetti firmatari, prevenzione, formazione, vigilanza, si possa significativamente incidere sul fenomeno”

Piemonte, focus Covid di lunedì 4 aprile

Lunedì 4 aprile

Vaccinazioni

2.259 oggi (a 94 la prima dose, a 321 la seconda, a 1.612 la terza).

Dall’inizio della campagna inoculate 9.792.329 dosi, di cui 3.328.631 come seconde e 2.839.228 come terze.

Finora somministrate 19.223 quarte dosi agli immunodepressi (232 oggi) e 2.989 dosi di Novavax.

Situazione epidemiologica

Positivi: 2.566 (di cui 2278 a test antigenico)
Positivi/tamponi: 9,6%
Tamponi: 26.675 (di cui 24.662 test antigenici)
Ricoveri ordinari: 625 (+7 rispetto a ieri)
Ricoveri Terapia Intensiva: 31 (+0 rispetto a ieri)
Decessi: 2

Consulta l’aggiornamento elaborato sulla base dei dati ufficiali pubblicati dal Ministero della Salute

Info Covid Piemonte, dal 6 aprile attivo il nuovo numero regionale

011 5663169 PER INFORMAZIONI

Dal 6 aprile sarà operativo il nuovo numero regionale 011 5663169  per le informazioni Covid, che sarà gestito dall’Asl Città di Torino.

Risponderà dal lunedì al venerdì, con orario dalle 8 alle 18, il sabato dalle 9 alle 15.

 

Il numero 011 5663169 sostituisce il numero verde 800957795 che durante la pandemia ha preso in carico e gestito 710.000 telefonate, con una media di 11.180 telefonate a settimana. Il numero massimo di telefonate gestite in un giorno è stato l’11 maggio 2021 con 5.551 telefonate prese in carico.

 

In tutto questo periodo di emergenza Covid, il call center regionale è stato uno strumento importante per comunicare con i cittadini e fornire risposte in modo puntuale ed efficace.

 

Il nuovo numero 011 5663169 sarà il punto di riferimento per la nuova fase della pandemia, che dal 31 marzo prevede la cessazione dello stato di emergenza ed il graduale avvio verso la normalità.

 

Come anticipato nei giorni scorsi, la Regione Piemonte continua con la massima attenzione a monitorare la situazione epidemiologica in atto, fornendo ai cittadini tutte le informazioni utili, sulla base delle indicazioni e delle disposizioni adottate a livello nazionale.

Addio a Franco Alunno È stato Segretario Generale della Camera di commercio dal 1986 al 2001

 

È mancato questa mattina il dottor Franco Alunno, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino dal 1986 al 2001.

Apprendiamo con grande dolore la notizia: ha contribuito per molti anni a scrivere la storia di questo ente, lasciando un ricordo vivido in tutto il personale che ha lavorato con lui” afferma Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino.

Così commenta la notizia Guido Bolatto, attuale Segretario Generale: “Non posso che ricordarlo con estrema gratitudine, per aver agevolato in tutti i modi il mio inserimento alla guida dell’ente: dopo anni di lavoro, mi ha consegnato una Camera di commercio in perfetta salute, con i conti in ordine e un personale preparato e motivato, grazie al quale è stato possibile negli anni realizzare con successo numerosi progetti”.

Tra il personale dell’ente prevale il ricordo di una persona corretta e rigorosa: “Un servitore delle istituzioni, ma anche un direttore capace di insegnare moltissimo e di prestare attenzione ai bisogni delle persone”.

Così lo ricorda Enrico Salza, Presidente della Camera di commercio di Torino dal 1976 al 1992: “Conservo di Franco il ricordo di un uomo votato all’interesse pubblico, al mio fianco per tanti anni, che mi ha insegnato l’importanza della collaborazione tra mondo economico e mondo camerale”.

Il rosario si terrà domani martedì 5 aprile alle ore 19; il funerale mercoledì 6 aprile alle ore 9,30 presso la Parrocchia Immacolata Concezione e San Donato, via San Donato 21.

 

Taxi a passo d’uomo in tangenziale per protesta

Numerosi tassisti  sulle proprie vetture a passo d’uomo sulla tangenziale di Torino, in segno di  protesta contro il Ddl concorrenza.

Al termine del raduno sul piazzale dell’Allianz Stadium, il gruppo di auto bianche è entrato in  tangenziale.

La richiesta dei tassisti:  “un confronto istituzionale che porti allo stralcio dell’articolo 8 del Ddl.  La categoria è in crisi anche per i due anni di pandemia, l’aumento del costo dei carburanti. Inoltre i taxi non possono aumentare  le tariffe poichè è un servizio pubblico.

Troppa gente all’interno: chiusa discoteca in centro città

Lo stato d’emergenza è finito e con esso anche alcune delle restrizioni varate dal Governo per il contenimento della diffusione del Covid-19, ma per la Polizia Locale, così come per le altre Forze dell’Ordine, i controlli di vigilanza continuano.

Nelle prime ore del mattino di sabato, a seguito di numerose segnalazioni su presunte inosservanze della normativa Covid-19, gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Locale hanno effettuato un controllo ispettivo in abiti civili all’interno di una discoteca in via Andrea Doria, recentemente già chiusa per 15 giorni dalla Questura.

Il numero dei clienti all’interno del locale era di gran lunga superiore rispetto al limite stabilito dalla Commissione di Vigilanza. Nel locale erano infatti presenti 458 persone, un numero equivalente a più del doppio del limite di 225 deliberato dall’Organo competente.

La capienza doppia oltre il limite stabilito ha reso impossibile il mantenimento delle distanze di sicurezza e reso inevitabili gli assembramenti. La quasi la totalità dei presenti, anche quelli che non stavano ballando, non indossava i dispositivi di protezione delle vie respiratorie.

Il locale è stato chiuso per 5 giorni per inosservanza della normativa Covid-19, mentre il titolare, oltre ad essere stato sanzionato, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per inosservanza delle prescrizione sul limite di capienza.

Mobili Ikea direttamente nelle case dei torinesi con Poste italiane

Da oggi è possibile ricevere il proprio ordine IKEA comodamente a casa grazie alla nuova alleanza omnicanale di Poste Italiane con IKEA Italia.

L’accordo conferma ancora una volta che Poste Italiane è il partner logistico strategico per l’Italia, offrendo ai cittadini della provincia di Torino un’esperienza di acquisto più veloce e flessibile. La garanzia offerta dal brand Poste Italiane e la sua capillarità sono al servizio di tutti i clienti IKEA, per acquisti online e negli store IKEA presenti su tutto il territorio nazionale.

Il servizio messo a punto da Poste Italiane mira a rispondere a esigenze di personalizzazione della consegna. Per tutti gli ordini con un peso inferiore ai 50 kg, i clienti possono scegliere la data di consegna e il luogo di ritiro più comodo grazie al servizio SDA Extralarge.

Una soluzione che, grazie alla solida presenza di Poste Italiane nel tessuto sociale ed economico italiano, consente a IKEA di essere più vicino ai cittadini della provincia di Torino. Ad oggi infatti il 94% degli italiani si trova a non più di 5 minuti di distanza da un punto di erogazione dei servizi di Poste Italiane. Un dato che conferma l’ampiezza della rete fisica e digitale offerta dall’Azienda e che mette a disposizione dei cittadini della provincia di Torino una serie di servizi fruibili per tutti secondo le proprie necessità.

Anche l’ufficio introvabile dell’assessore è un piccolo segno di decadenza

Idea bislacca: i Torinesi pur di non far vincere Damilano, che arriva dalla provincia Granda hanno votato Lo Russo chiaramente di origine meridionale.

Storico l’odio ed amore tra le due realtà.  Torino capoluogo di Regione ma oramai una nobile decisamente decaduta e Cuneo sempre in sviluppo con le sue Langhe, capoluogo mondiale di cucina vino ed arte. Vecchia storia questa rivalità. Dai tempi dell’Einaudi,  quando Cesare Pavese rifiutava di pubblicare i libri di Beppe Fenoglio. Arrivò il ligure Italo Calvino per pubblicare il miglior libro sulla resistenza,  Il partigiano Johnny. Negli anni 60 partivano dei pullman  da Alba per Mirafiori. Operai alla catena di montaggio Fiat.  Ora in corso Settembrini il silenzio totale.  E non è un segreto per nessuno che i pochi alti dirigenti ex Fiat rimasti si guardano intorno mandando curriculum in giro o si mettono il cuore in pace e si approntano per fare le valigie e trasferirsi a Parigi.  Così Torino 50 anni fa famosa in tutto il Mondo non conta più nulla. Encomiabili le azioni di Cirio e Lo Russo. Purtroppo rimangono tali.  Manco più gli occhi per piangere. I francesi assicurano: qualcosa si farà. Prima il motore elettrico, poi le batterie che alimentano i motori e poi sperimentazione e progettazione.  Di cosa?  Si vedrà.  Comunque tutto è possibile se ci sarà un massiccio impegno economico dello Stato italiano.  Insomma ci risiamo. I francesi hanno imparato il mestiere. Paga pantalone.  Boccheggiano i sindacati. Speranzosa la Flm, defilata la Uil e come al solito arrabbiata la fiom. Mi viene voglia di piangere.  Nulla cambiando,  e di fatto  ulteriormente peggiorata la situazione. Poco lavoro e tanta miseria. Miseria che tocchi con mano.  L’intera città è diventata un giaciglio per i senza tetto. L’assessore Gianna Pentenero ha realizzato un accordo con la croce rossa.
Davanti al Duomo, fino a poco tempo fa,  tende da campo per dare loro un’assistenza, soprattutto di notte.  Insomma, Lo Russo non ha la Bacchetta magica e l’Appendino – sostengono in molti –  ne ha fatti di danni.
Ed ora un piccolo raccontino personale.  Debbo incontrare un Assessore.  Lasciamo stare nomi e luoghi.  L’assessorato è in un palazzo a più piani.  Ci arrivo puntualissimo ed ad accogliermi ci sono ben sette persone che non fanno assolutamente nulla, non hanno mascherina e il misuratore non funziona. Che faccio? Entri pure. Deve compilare la presenza. Bene, il caldo mi ha appannato gli occhiali ma con un gesto eroico riesco a fare tutto.  Cortesemente, a che piano è  l’assessore? Quarto piano ma prima di prendere l’ascensore mi raggiunge una voce: no, ci sbagliavamo, è al terzo piano. Bene , raggiungo il terzo piano. Nel gabbiotto sono sedute due donne intente nel giocare con il telefonino. Scusate ? Dove posso trovare l’ufficio dell’assessore?  “Qui non c’è nessun assessore , in tutti i 5 piani, deve  provare  in un altro edificio”Scherzate?  No, assolutamente non scherzavano.
Mi arrendo e telefono all’addetta stampa.
Eureka. La risposta: siamo al secondo piano.  Ma perché tanta sciatteria e menefreghismo?
Ai posteri l’ardua sentenza. E anche qui mi viene voglia di piangere. In queste condizioni è difficile farcela.  O forse è pressoché impossibile.  Oramai mi limito a constatare ciò che avviene. Senza nessuna velleità che cambi qualcosa in meglio.
Peccato per questa nostra bella e decaduta Torino,  delle stelle del passato alle stalle  di questo ingrato presente.

Patrizio Tosetto

Una task force per realizzare nuovi alloggi e residenze per universitari, interventi per 200 milioni di euro

SINERGIA TRA EDISU, UNITO, POLITO E UPO

Si è riunito il primo tavolo di confronto e progettazione con rappresentanti degli atenei e dell’Ente di via Madama Cristina  per programmare interventi per circa 200 milioni di euro.

Edisu, Università di Torino, Politecnico e Università del Piemonte Orientale hanno costituito la cosiddetta “Task Force 338”: nei giorni scorsi nella Sala Consiliare dell’Ente di via Madama Cristina si sono riuniti per la prima volta sei professionisti, tra cui due dirigenti, in rappresentanza del sistema universitario del Piemonte proprio per cominciare a programmare e progettare interventi finalizzati all’accrescimento dei servizi sul territorio regionale. accedendo ai fondi messi a disposizione dallo stato attraverso la Legge 338/2000 che prevede il cofinanziamento da parte dello Stato per interventi rivolti alla realizzazione di alloggi e residenze per universitari.

Il gruppo di lavoro, nato dal Comitato Regionale di Coordinamento e formalmente distaccato in EDISU grazie alla disponibilità dei Rettori e dei Direttori Generali degli atenei piemontesi, si occuperà di definire il più grande investimento in residenzialità universitaria pubblica che il Piemonte abbia messo in atto.

La Task Force 338 è formata da Sandro Petruzzi e Renato Rossi per l’Università di Torino, Concetta Di Napoli e Caterina Arnò  per il Politecnico, Claudio Tambornino per l’Università del Piemonte Orientale e Mauro Meneghetti per Edisu.

L’obiettivo sarà quello di candidare progetti a carattere regionale per un intervento complessivo di circa 200 milioni di euro.

Ancora in fase di definizione le aree individuate e sulle quali sviluppare i progetti; quelli che non dovessero rientrare per mancanza di copertura nell’ambito di questo intervento potranno essere  candidati quando verrà bandita la prossima misura.

Per l’Assessore Regionale al Diritto allo Studio Universitario Elena Chiorino: “Il bando rappresenta un’occasione straordinaria che conferma l’attrattività del nostro sistema universitario. La Regione ha deciso di investire risorse importanti, proprio perché il diritto allo studio universitario deve passare attraverso un sistema meritocratico, garantito da servizi adeguati per tutti gli studenti che scelgono il Piemonte per il proprio percorso di studi. Questa azione sinergica territoriale dimostra la massima attenzione di questa Giunta nei confronti di ogni singola realtà universitaria, mettendo a disposizione servizi rispondenti alle necessità espresse dai singoli territori”

Per il Presidente di Edisu Piemonte Alessandro Ciro Sciretti: “ecco un esempio concreto di come, unendo le forze e facendo rete, si possa competere a livello nazionale ed internazionale. Questo è il Sistema Universitario del Piemonte, questo è ciò su cui abbiamo creduto e puntato negli ultimi due anni per creare nuovo valore e prospettive per il Piemonte. Abbiamo gettato le fondamenta, ora costruiamo insieme un nuovo futuro”.

Il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna osserva: “confronto e collaborazione sono elementi essenziali per ogni politica a sostegno del diritto allo studio. Ancora una volta il sistema universitario piemontese si è dimostrato unito e coeso per migliorare la vita degli studenti che scelgono il nostro territorio per la formazione universitaria. La residenzialità è parte necessaria dello svolgimento di questo percorso a garanzia di un diritto allo studio concreto che mette al centro proprio gli studenti. Siamo pronti a lavorare insieme per progettare e realizzare uno straordinario piano di investimento per alloggi e residenze”

Commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco: “la costituzione della Task Force 338 testimonia nel concreto la nostra capacità di ‘fare sistema’ a livello regionale. Insieme ai nostri partner piemontesi ci troviamo di fronte al più grande investimento in residenzialità universitaria degli ultimi anni e abbiamo deciso di unire le forze per definire come usare questi fondi in chiave strategica a favore di chi sceglie Torino e il Piemonte per i propri studi, per garantire strutture e servizi adeguati e moderni, a fronte di una formazione di prim’ordine riconosciuta a livello internazionale. L’obiettivo è dare a studenti e studentesse la possibilità di pensare con serenità al proprio futuro, potenziando il diritto a beneficiare di posti letto quanto mai necessari per i prossimi anni”

Per il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale Giancarlo Avanzi: “il Coordinamento dei Rettori e degli istituti di alta formazione piemontesi ha fortemente perseguito l’obiettivo di un progetto regionale unitario di realizzazione di residenze studentesche. La creazione di una task force regionale che renda organico lo sviluppo di questo progetto è sicuramente un’ottima notizia poiché ne sancisce l’unitarietà e la volontà degli Atenei di collaborare alla sua realizzazione sotto l’egida di EDISU Piemonte. L’università è il luogo aperto per antonomasia, il terreno fertile in cui, grazie all’incontro tra le persone, è possibile far crescere le idee. Avere nuovi spazi anche nelle sedi UPO ad Alessandria, Novara e Vercelli, ci consentirà di essere più attrattivi nei confronti degli studenti italiani e stranieri, che riconoscono al Piemonte un ruolo importante nel panorama delle eccellenze nazionali”.

In volo con l’Aeronautica: studenti piloti fino a giovedì

Le  assessore alla cultura, Rosanna Purchia, e alla pubblica istruzione, Carlotta Salerno, hanno partecipato alla presentazione di un’esperienza unica che l’Aeronautica Militare, grazie  a un accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sta offrendo agli studenti della città di Torino: un corso di cultura aeronautica, attività completamente gratuita e facoltativa, che vede la partecipazione di circa 150 studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città, iniziato lunedì 28 marzo e che terminerà giovedì 7 aprile.

Il corso è suddiviso in due parti: durante questa settimana i giovani studenti hanno seguito un ciclo di lezioni teoriche sulle basi dei principi aerodinamici, gli strumenti e la sicurezza del volo con accenni alla meteorologia e al controllo del traffico aereo. E poi, giovedì 31 marzo, i ragazzi sono stati sottoposti a un test sulle conoscenze acquisite che contribuirà alla stesura di una graduatoria.

Questa settimana gli studenti vivranno l’esperienza del volo in formazione con un aereo militare, il Siai U-208. Ad accompagnarli, all’Aeroporto Aeritalia, saranno i piloti istruttori di volo del 60° Stormo dell’Aeronautica Militare di Guidonia, in provincia di Roma. A tutti i partecipanti verrà consegnato il diploma / attestato di frequenza che, oltre a poter essere valutato ai fini dei crediti formativi per il conseguimento della maturità, assegna anche un punteggio di merito per alcuni concorsi in Aeronautica Militare.

Al termine, sarà stesa una graduatoria finale e i primi classificati riceveranno come premio la possibilità di partecipare a uno stage all’Aeroporto di Guidonia, sede del 60° Stormo, per indossare – in quei giorni – i panni di pilota dell’Aeronautica Militare e volare con l’aliante Twin Astir. Un’occasione per avvicinarsi al mondo del volo che richiede impegno, competenza e passione e allo stesso tempo regala grandi emozioni.