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ARTISTE2025: Intelligenza Artificiale e Ingegneria Strutturale

 

Torino, 15-17 settembre 2025 – Castello del Valentino

Cerimonia di apertura: lunedì 15 settembre ore 9.00, Stanza della Caccia

Dal 15 al 17 settembre 2025 il Castello del Valentino ospiterà ARTISTE2025, il primo congresso internazionale interamente dedicato all’impatto dell’Intelligenza Artificiale (IA) nell’ingegneria strutturale. L’evento, promosso dal Politecnico di Torino e dall’ArtIStE Research Group (Artificial Intelligence for Structural Engineering), riunirà ricercatori, esperti e imprese da tutto il mondo per discutere come l’IA stia rivoluzionando progettazione, manutenzione e sicurezza delle infrastrutture.

“Non parliamo di semplici miglioramenti incrementali, ma di un vero e proprio salto oltre le metodologie tradizionali. L’IA abilita processi di design più efficienti, favorisce la manutenzione predittiva e innalza le prestazioni strutturali complessive: ci guida verso una nuova era di eccellenza ingegneristica”, afferma il professor Giuseppe Carlo Marano, docente del Politecnico di Torino e organizzatore del congresso.

Accanto a lui, tra i promotori scientifici, figurano Nikos Lagaros (NTUA, Atene), Xinzheng Lu (Tsinghua University, Pechino) e Domenico Asprone (Università Federico II di Napoli), a conferma del respiro internazionale della manifestazione.

Il congresso approfondirà i temi chiave del rapporto tra IA e ingegneria strutturale: dall’utilizzo dei big data per ottimizzare le decisioni progettuali, alla previsione di cedimenti strutturali, fino alla generazione di soluzioni innovative per infrastrutture più sicure, resilienti ed economicamente sostenibili.

L’evento ARTISTE è supportato dal progetto FAIR – Future Artificial Intelligence Research finanziato dall’Unione Europea – Next-GenerationEU (PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) – MISSIONE 4 COMPONENTE 2, INVESTIMENTO 1.3 – D.D. 1555 11/10/2022, PE00000013), ed in particolare lo spoke 7 “Edge-exascale AI” coordinato dalla professoressa Barbara Caputo del Politecnico di Torino.

 

Informazioni pratiche

Nursing Up si oppone in giudizio alla figura dell’assistente infermieristico

Nursing Up Piemonte dichiara che l’assistente infermiere rappresenta un inganno pericoloso, una toppa fragile su una falla enorme. In Italia mancano 175 mila infermieri rispetto agli standard europei, e il governo risponde con una figura priva di competenze universitarie, l’assistente infermiere. Nursing Up non ci sta e annuncia il ricorso al TAR con una prima udienza fissata per il 21 settembre.

“Affidare compiti importanti a personale non adeguatamente preparato rischiando danneggiare l’incolumità dei pazienti e la qualità del servizio sanitario, senza offrire soluzioni reali alla mancanza di infermieri – afferma Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta”.

La crisi della formazione infermieristica appare ormai evidente, tanto che per l’anno accademico 2025-2026, a fronte di 20 mila e 699 posti disponibili in infermieristica le domande non sono arrivate a 19 mila. A confronto del 2010, che erano oltre 46 mila, oggi sono appena 21 mila. La situazione nell’Università del nord appare più critica. In Piemonte ci sono 1176 posti per la laurea in infermieristica, ma sono rimasti 190 posti vacanti, 67 in più rispetto all’anno accademico precedente.

Secondo le statistiche, il 25% degli ammessi non si presenterà il primo giorno e un altro 30% non terminerà il percorso. In sostanza, dei 20 mila 699 posti disponibili nel Paese, soltanto 10 mila e 300 studenti arriveranno alla laurea.

“La figura dell’assistente infermiere rappresenta una beffa al sistema sanitario, perché mette in circolo lavoratori con meno competenze e non colma le esigenze dei pazienti – prosegue Delli Carri – con il ricorso al TAR, Nursing Up diventa il primo sindacato in Italia da aver portato l’opposizione a questa figura nelle aulee giudiziarie, dopo averlo annunciato in piazza e nelle sedi istituzionali”.

Mara Martellotta

Crede di sparare ai ladri ma erano carabinieri

Dal suo balcone ha sparato con un fucile a pallini per far fuggire i ladri. L’uomo di 78 anni, residente in frazione Tuninetti a Carmagnola, alle 3 del mattino ha invece sparato a  una pattuglia dei carabinieri. Due militari sono rimasti feriti leggermente e portati dal 118 all’ospedale di Verduno. I due carabinieri sono già stati dimessi.

Ricorso della procura sul caso di Lucia Regna

Non si attenua l’attenzione  per la vicenda di Lucia Regna, la donna torinese colpita con un pugno dall’ex marito,  condannato a un anno e sei mesi di reclusione per lesioni personali, ma assolto dall’accusa di maltrattamenti.

Ieri il procuratore aggiunto Cesare Parodi, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, ha annunciato di aver presentato ricorso in Corte d’Appello, contestando non solo l’assoluzione ma anche «il linguaggio utilizzato dai giudici» nella motivazione della sentenza. Parodi lo ha reso noto in tv a La7.

Invece la Camera Penale del Piemonte e della Valle d’Aosta ha espresso «preoccupazione per la campagna mediatica e politica seguita alla sentenza». Secondo l’associazione forense, infatti, l’intera vicenda sarebbe stata oggetto di strumentalizzazioni.

Meteo: pioggia in vista, tempo stabile a inizio settimana

Sebbene l’intensa fase di maltempo attraversata dallo stivale nelle scorse ore stia progressivamente allentando la presa, soprattutto le regioni settentrionali rimangono comunque esposte alla depressione nordatlantica posizionata tra Scozia e Irlanda anche nel fine settimana.

Per i primi giorni della prossima settimana previsti tempo stabile e soleggiato, con temperature in leggero aumento.

Schiarite al Centro-Sud, ancora instabilità al Nord

Nei prossimi giorni il Nord resterà influenzato da una depressione atlantica con tempo ancora instabile, mentre venerdì 12 il Centro-Sud avrà condizioni prevalentemente soleggiate. Temperature stabili, venti in attenuazione e mari ancora mossi o molto mossi al largo.

Fine settimana a doppia velocità con residui piovaschi al Nord

Rovesci su Piemonte, Lombardia e Nordest continueranno anche nella notte e nelle prime ore di sabato 13; dal pomeriggio, tuttavia, è previsto un aumento dell’attività precipitativa a partire dal Nordovest. Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna e Triveneto saranno nuovamente interessati da precipitazioni estese, che però dovrebbero risultare meno intense e violente rispetto a quelle dei giorni scorsi.

Domenica 14 residui rovesci interesseranno il Levante Ligure, il Triveneto, la Toscana, l’Umbria e le Marche, mentre il Nordovest vedrà un miglioramento e sulle altre regioni permarrà un cielo sereno o poco nuvoloso. Venti in nuovo rinforzo da nord-ovest sul Golfo del Leone in direzione della Sardegna. Temperature sostanzialmente stabili, con possibili lievi aumenti lungo il versante tirrenico.

La prossima settimana? Previsti tempo stabile e soleggiato

In netto miglioramento le previsioni per l’inizio della settimana successiva, con una circolazione alto-pressoria che prenderà possesso via via del Mediterraneo e dell’Italia, portando tempo stabile, soleggiato. Le temperature potrebbero rivelarsi un poco sopra alla media del periodo.

Previsioni di Costanza Bartucca, fisico dell’atmosfera e meteorologa di Meteored Italia

Istituto comprensivo di Trana, palestra e ampliamento

A seconda della soluzione adottata, costerà da 2 milioni e 252.000 euro ad oltre 3 milioni più IVA la riorganizzazione funzionale dei plessi scolastici della sede di via Dante Alighieri dell’Istituto Comprensivo di Trana. La valutazione emerge dallo studio di fattibilità delle alternative progettuali che i tecnici della Direzione Azioni integrate della Città metropolitana di Torino hanno redatto su richiesta dell’amministrazione comunale. L’obiettivo perseguito dal Comune di Trana è l’incremento della capienza del plesso scolastico principale del paese, per poter accogliere l’utenza che attualmente frequenta le succursali nella frazione San Bernardino, nella prospettiva di una eventuale dismissione delle sedi scolastiche distaccate. L’amministrazione comunale intende dotare il plesso scolastico principale di una una nuova palestra (con i relativi locali accessori) adeguata anche ad accogliere le società sportive del territorio al di fuori dell’orario scolastico. L’ampliamento dovrà consentire inoltre la ricollocazione degli uffici della direzione didattica e amministrativa e della biblioteca; quest’ultima potrà essere aperta al pubblico in orari prestabiliti e disporre di alcuni spazi comuni.

La redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali è utile per pianificare strategicamente la gestione dei vari plessi scolastici dell’Istituto Comprensivo e per programmare il finanziamento dell’opera, valutando la possibile richiesta di contributi per la realizzazione dei vari interventi.

Il plesso scolastico principale di Trana è costituito da tre blocchi strutturalmente indipendenti tra loro: il corpo principale della scuola, la palestra e gli spogliatoi. Il blocco nord del plesso ospita al piano terra la scuola primaria e al piano superiore la scuola secondaria di primo grado. Il blocco sud accoglie la scuola dell’infanzia. Il piano sottotetto offre due spazi per laboratori e locali di sgombero, mentre il piano interrato comprende locali adibiti ad autorimessa, a sgombero, a deposito e a biblioteca-deposito libri, oltre ad alcuni locali tecnici.

La soluzione A elaborata dai tecnici della Città metropolitana accoglie l’esigenza dell’amministrazione comunale di realizzare un impianto sportivo idoneo ad ospitare competizioni in presenza di pubblico, mentre la soluzione B propone una palestra di dimensioni limitate, in grado di accogliere l’attività scolastica e la pratica non agonistica.

La soluzione A, che comporterebbe un investimento di 3 milioni e 73.000 euro più IVA al 10%, prevede che le attività scolastiche tradizionali siano collocate interamente nell’edificio esistente, mentre l’ampliamento a nord sarebbe destinato alle attività che contemplano anche un utilizzo extrascolastico o un’apertura al pubblico pomeridiana o serale, come la nuova palestra, da realizzare sul sedime di quella attuale e occupando residualmente una porzione dell’area esterna. Le dimensioni interne previste per l’impianto sono di 32 metri per 24, con un’altezza libera sotto trave di 8 metri. La superficie della palestra è ipotizzata come suddivisa in uno spazio tribuna destinato al pubblico, con una capienza di circa 112 spettatori, un locale per il deposito delle attrezzature e un parterre per gli atleti, dimensionato per la pallavolo e il basket o minibasket.

Lo studio di fattibilità prevede poi un secondo corpo di fabbrica a due piani fuori terra adiacente alla palestra, che ospiterebbe al piano terra gli spogliatoi maschili e femminili e per gli insegnanti (oppure per la squadra di casa, gli ospiti e gli arbitri), le docce e i servizi igienici, i locali tecnici a servizio di tutto l’ampliamento e la nuova biblioteca, che potrà essere utilizzata al di fuori dell’orario scolastico con un accesso dall’esterno. Al primo piano, raggiungibile con un ascensore e una scala interna, potrebbero essere collocati gli uffici amministrativi e direzionali, un archivio e una sala polivalente. La nuova costruzione verrebbe collegata alla scuola esistente da un corridoio vetrato, che avrebbe le funzioni di ingresso e spazio di distribuzione.

La soluzione B, che stima l’importo dei lavori in 2 milioni e 252.000 euro più IVA al 10%, ipotizza invece la realizzazione di una palestra di tipo scolastico, con un’estensione interna di 15 metri per 25, in grado di ospitare un campo da pallavolo regolamentare ed uno da minibasket da 11 metri per 20, con una fascia di rispetto perimetrale di 2 metri. La soluzione B consente di rispettare l’ampiezza minima di 330 metri quadrati prevista per gli spazi destinati all’attività sportiva e di ospitare attività sportive amatoriali in orario extrascolastico, escludendo la possibilità di svolgervi competizioni o di ospitare pubblico. Rispetto alle soluzione A, i locali destinati a spogliatoi, uffici e biblioteca restano invariati, così come il corpo di collegamento. Per quanto riguarda il corpo palestra, la realizzazione dell’edificio in ampliamento prevede una struttura mista tra cemento armato, cemento armato precompresso e legno. Per l’avancorpo più basso è prevista una struttura a telaio in cemento armato.

In ambedue le soluzioni i tecnici hanno indicato come preferibile la prefabbricazione strutturale, che consentirebbe di coprire luci elevatesostenere i carichi elevati dovuti alle condizioni di utilizzo e velocizzare le tempistiche di cantiere in fase di realizzazione.

Lo studio di fattibilità delle alternative progettuali prevede la ristrutturazione dell’edificio principale per adeguare i locali alle nuove destinazioni d’uso, alcune sistemazioni esterne, come il rifacimento della piastra polivalente, l’incremento dei posti auto con un parcheggio antistante l’accesso su via Colla, con la necessità in quest’ultimo caso di procedere ad un esproprio di circa 700 metri quadrati di terreno privato.

 

Città di Torino e Lega Navale: navigare sul Po, ecco il nuovo Regolamento

Ieri, l’assessore ai Fiumi della Città di Torino, Francesco Tresso, e il presidente della Lega Navale Italiana – sezione di Torino, Fabio Poli, hanno firmato ai Murazzi un accordo di collaborazione finalizzato alla predisposizione di una proposta di revisione del Regolamento della navigazione fluviale sul Po.

L’intesa si inserisce nell’ambito del progetto “Let’s Po”, che prevede – nel contesto più ampio di riqualificazione del Parco del Valentino e della realizzazione della nuova Biblioteca Civica – il ripristino del servizio di navigazione fluviale sul Po, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del fiume e del parco come attrattori turistici e culturali della città.

Per la realizzazione di questo progetto, l’assessorato ai Fiumi e il servizio ponti e vie d’acqua della Città stanno lavorando anche sugli aspetti legati alla sicurezza della navigazione, che tutelino non solo il nuovo servizio turistico, ma anche le attività di tutte le realtà sociali che operano lungo il tratto torinese del fiume Po. A tal fine è stato istituito un tavolo di lavoro dedicato, che coinvolge tutti gli attori interessati.

L’accordo siglato oggi riconosce alla Lega Navale – sezione Torino un ruolo di supporto tecnico nella predisposizione della proposta di revisione del regolamento, che dovrà in seguito essere sottoposto alla Regione Piemonte – competente in materia – per l’approvazione. La collaborazione riguarderà anche la progettazione della segnaletica da installare lungo il tratto di fiume navigabile, eventuali interventi per incrementare la sicurezza del tratto torinese del fiume, oltre ad attività divulgative e formative rivolte alla cittadinanza.

Da parte sua, la Città metterà a disposizione informazioni e documentazione e garantirà il coinvolgimento della Lega Navale – sezione di Torino negli incontri pubblici e nei tavoli di lavoro sul tema. La collaborazione avrà durata fino al 31 dicembre 2026 e si propone di coniugare sicurezza, tutela ambientale, sviluppo sociale e attrattività turistica, rafforzando il legame storico e culturale tra Torino e il suo fiume.

“Torino sta ridando centralità al suo fiume, elemento di connessione e di svago, ma anche ambiente delicato e fragile che va regolamentato – ha commentato l’assessore Francesco Tresso –. In vista dell’arrivo dei battelli ecologici per la navigazione fluviale stiamo lavorando per aumentare i livelli di sicurezza, coinvolgendo tutti gli soggetti che vivono il Po con le loro attività. Siamo molto contenti della collaborazione con la Lega Navale – sezione di Torino, che con le sue grandi conoscenze e competenze sul tema saprà supportarci al meglio in questo percorso”.

“Come associazione storica, presente sul territorio dal 1900 – ha dichiarato il presidente della Lega Navale – sezione di Torino, Fabio Poli – siamo lieti di poter collaborare con il Comune per definire il nuovo regolamento fluviale in vista della ripresa della nuova navigazione turistica sul Po, mettendo a disposizione le nostre conoscenze in merito alla regolamentazione e alla sicurezza della navigazione”.

TORINO CLICK

Arrestato al Frejus per resistenza e lesioni

La Polizia di Stato in collaborazione con il collaterale organo di polizia francese ha tratto in arresto, presso il valico di frontiera T4 del Frejus, un cittadino moldavo di 30anni, destinatario di ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Bologna – Ufficio Esecuzioni Penali.

L’uomo, che deve scontare una pena di due anni per resistenza a P.U. e lesioni aggravate, è stato individuato durante un’attività di controllo transfrontaliero.

Il personale del Settore Polizia di Frontiera di Bardonecchia dopo aver verificato l’identità e l’attualità del provvedimento ha proceduto all’arresto e al trasferimento presso la casa circondariale di Torino, dove il condannato sconterà la pena.

Inizia il servizio civile Anpas per 133 giovani nell’emergenza 118

È stato avviato il 9 settembre scorso il percorso di servizio civile per 133 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni che hanno scelto di impegnarsi nelle associazioni Anpas del Piemonte. Per un intero anno, questi giovani saranno protagonisti di un’esperienza unica di cittadinanza attiva, contribuendo alla tutela della salute, alla diffusione della cultura del soccorso e al sostegno delle persone più fragili. Il primo periodo sarà dedicato all’accoglienza e all’inserimento nel mondo della pubblica assistenza, con particolare attenzione all’avvio del percorso formativo. I volontari affronteranno una preparazione completa, generale e specifica, che comprenderà un addestramento sia teorico sia pratico. Tra i temi trattati vi saranno le manovre di primo soccorso, la corretta gestione della chiamata al 118, il funzionamento del sistema emergenza-urgenza, i codici d’intervento, le tecniche di rianimazione e l’utilizzo del defibrillatore. Al termine del percorso, i giovani otterranno l’abilitazione al servizio d’emergenza 118, riconosciuta dalla Regione Piemonte, un titolo prezioso anche per un futuro professionale in ambito sanitario. Conclusa la fase formativa, i volontari entreranno nella attività operative, affiancati dagli operatori locali di progetto. Le loro mansioni comprenderanno i servizi di soccorso sanitario, emergenze e urgenze in ambulanza, trasporti sanitari di accompagnamento per visite ed esami, terapie continuative e trasferimenti ospedalieri. Una parte significativa del loro impegno sarà rivolto alla gestione delle persone con disabilità e non autosufficienti, attraverso interventi di trasporto socioassistenziale e attività di relazione d’aiuto. Per i 12 mesi del servizio civile, i giovani saranno seguiti passo dopo passo vivendo un’esperienza che rappresenta al tempo stesso formazione, crescita personale e responsabilità verso la comunità. Con questo avvio, ai 133 volontari e volontarie del settore emergenza, si aggiungono i 117 che dal 30 giugno scorso hanno già iniziato il servizio civile negli ambiti sociosanitari e di promozione culturale. In totale sono 250 i giovani che hanno scektomdi far parte delle pubbliche assistenze Anpas in Piemonte, una rete che grazie al loro entusiasmo e alla loro passione può garantire un servizio importante sul territorio ai cittadini. Nelle associazioni della provincia di Torino, sono 75 i giovani che inizieranno il servizio civile nei settori emergenza ed educativo. Nelle province di Alessandria ed Asti sono 32, nella provincia di Cuneo risultano essere 7, nelle associazioni delle province di Novara e Verbano Cusio Ossola sono in totale 12 giovani, e in provincia di Vercelli sono 7.

Mara Martellotta