CRONACA

Furti nei negozi dell’aeroporto: due arresti

Due cittadini rumeni, di 50 e 54 anni, sono stati arrestati per furto aggravato continuato dalla Polizia di Stato in aeroporto a Torino.

Un’addetta di un negozio interno all’aeroporto riscontrava il furto di un paio di occhiali griffati del valore superiore ai 250 euro. La donna forniva ai poliziotti in servizio allo Scalo Aereo di Caselle le immagini di video-sorveglianza. Gli agenti si mettevano alla ricerca dell’uomo immortalato e lo rintracciavano in un’area di attesa ai gate. Il soggetto, un cinquantenne di origine rumena, veniva trovato in possesso degli occhiali rubati poco prima. La refurtiva veniva restituita al negozio. Il cittadino rumeno era in possesso anche di un pacco di crackers e di una bottiglia di limoncello sottratti ad un altro negozio.

Dalle immagini emergeva anche il ruolo di un complice che fungeva da palo e che si muoveva in compagnia del cinquantenne all’interno del terminal. Gli agenti della Polizia di Frontiera riuscivano a fermare anch’egli, pochi istanti prima che si imbarcasse. L’uomo, un altro cittadino rumeno di 54 anni, era in possesso di due bottigliette di profumo del valore complessivo in 280 euro trafugate nello stesso negozio nel quale erano stati rubati gli occhiali.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto e il divieto di dimora nel Comune di Torino. I due sono stati condannati a una pena di 4 mesi e 20 giorni.

Auto si ribalta sulla A4 Torino – Milano

Sulll’autostrada Torino-Milano, una squadra dei vigili del fuoco  di Vercelli e una di Santhià sono intervenute ieri per un incidente nei pressi di Vercelli. Una delle due auto coinvolte si era cappottata. Incolumi gli occupanti delle vetture.

Donna investita davanti alle Poste

Una donna stava attraversando via Pietro Micca a Biella, davanti all’ufficio postale, quando è stata investita  da un’auto.  Oltre ai soccorsi del 118 che hanno medicato la malcapitata, sul posto anche una volante della polizia.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Semaforo antismog: fino a martedì 7 gennaio prosegue il livello 1 (arancio)

 

Resterà in vigore fino a martedì 7 gennaio 2025 compreso (prossimo giorno di controllo) il livello 1 (arancio) delle limitazioni emergenziali.

I dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate nei giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

TORINO CLICK

Nelle scuole il concorso per il Made in Italy 

Il concorso per la celebrazione del Made in Italy è giunto alla seconda edizione. La Regione ha messo a disposizione 50mila euro per premiare i progetti delle scuole per la valorizzazione del Made in Italy nelle sue svariate forme.

Sono stati selezionati dieci istituti distribuiti su 6 province, che riceveranno 5.000 euro ciascuno. Le proposte progettuali spaziano dal settore sartoriale al design, dalle progettazioni artistiche alla valorizzazione del territorio sia dal punto di vista turistico che da quello della tutela e della promozione dei prodotti agroalimentari Made in Italy.

Le scuole vincitrici, grazie al contributo, potranno realizzare le idee progettuali attraverso manufatti, campagne pubblicitarie, opere artistiche che saranno presentati in occasione della celebrazione della Giornata nazionale del Made in Italy, che ricorre il 15 aprile.

Le scuole premiate

Nella provincia di Alessandria, premiato l’Istituto di istruzione superiore Benvenuto Cellini di Valenza, con il progetto “Prestigious Items Made in Italy”.

Per la provincia di Asti, l’Istituto professionale Alberto Castigliano con il progetto “Mode e mondi: italiani sulla Via della Seta”.

Per la provincia di Cuneo, l’Istituto tecnico commerciale Franco Andrea Bonelli, con il progetto “MaDE in CN: Marketing digitale e impresa simulata nel Cuneese.

Per la città metropolitana di Torino, sono quattro le scuole premiate: l’Istituto di istruzione superiore Olivetti di Ivrea, con il progetto “Creatività e tecnologia: dal prodotto all’arte – Il Made in Italy oltre i confini del design”; l’Istituto di istruzione superiore Romolo Zerboni di Torino, per il progetto “L’arte del ricamo italiano negli abiti di alta moda”; l’Istituto di istruzione superiore Giulio Natta di Rivoli, con il progetto “Percorso marchi, arte e industria a partire dal premio Nobel Giulio Natta; il Liceo artistico Aldo Passoni, con il progetto “Indossare le tradizioni”.

Per la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, premiato l’Istituto di istruzione superiore Maggia di Stresa, con il progetto “Il nostro territorio: conoscere conoscersi e socializzare”.

Per la provincia di Vercelli, premiati due istituti: l’Istituto superiore Francis Lombardi con il progetto Eco-bag: borsette di lusso in tessuto riciclato”; l’Istituto professionale statale enogastronomia e ospitalità alberghiera Giulio Pastore di Varallo, per il progetto “Sacro Monte di Varallo – Innovazione al servizio della conoscenza”.

Realizzazione dei progetti

Le dieci proposte progettuali vincitrici e ammesse al contributo dovranno essere realizzate; la riproduzione fotografica o video dell’opera/elaborato dovrà essere inviata agli Uffici regionali entro il 14 marzo 2025.

“La politica ha il compito di valorizzare e difendere il Made in Italy. Ecco perché è necessario investire sui giovani e tramandare loro il valore delle eccellenze presenti nella nostra Nazione. Il Made in Italy è bellezza. Insegniamolo” ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte.

“Il concorso dedicato al Made in Italy è una straordinaria opportunità per le nostre scuole e i nostri ragazzi di raccontare, attraverso progetti creativi e innovativi, la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio culturale, artistico e produttivo. Investire sui giovani significa puntare sulle idee, sulla creatività e sulla capacità di interpretare le eccellenze italiane in chiave moderna, mantenendo vive le tradizioni che ci rendono unici nel mondo. È un motivo di orgoglio vedere i nostri studenti e docenti impegnati in iniziative che spaziano dal design all’artigianato, dalla valorizzazione del territorio alla promozione dei nostri prodotti agroalimentari, unendo tecnica, passione e cultura. Attraverso questa iniziativa, non solo celebriamo il Made in Italy, ma stimoliamo anche i ragazzi a riflettere sul valore delle radici italiane come leva di sviluppo e crescita per il loro futuro. La Regione Piemonte conferma così il proprio impegno nel sostenere percorsi educativi che coniughino tradizione e innovazione, con l’obiettivo di formare le nuove generazioni come ambasciatori delle eccellenze italiane nel mondo” ha concluso Chiorino.

Plusdotazioni e ritiro sociale: 150mila euro per sei istituti

. Chiorino: “Testimonianza del nostro impegno a garantire pari opportunità”

Il vicepresidente della Regione Piemonte: “Investiamo nel talento e proteggiamo il futuro”

Sono sei gli istituti piemontesi che riceveranno il contributo regionale per realizzare percorsi psicopedagogici a supporto degli studenti ad alto potenziale cognitivo e per gli studenti a rischio di ritiro sociale. Le risorse ammontano a 150mila euro per l’anno scolastico 2024-2025.

La Regione Piemonte ha promosso un bando rivolto agli istituti statali secondari di primo e secondo grado e agli istituti scolastici del primo ciclo, per realizzare progetti sperimentali volti a creare spazi di ascolto e di supporto psicologico per contrastare e prevenire fenomeni di disagio giovanile.

Il bando individua due tipologie di destinatari dei percorsi: studenti ad alto potenziale cognitivo degli istituti scolastici del primo ciclo e studenti a rischio ritiro sociale degli istituti scolastici statali secondari di primo e secondo grado. Per entrambe le tipologie di intervento, le scuole hanno presentato progetti che mirano a proseguire e consolidare percorsi già attivati nell’edizione precedente del bando per l’anno scolastico 2023- 2024. Le scuole hanno istituito sportelli psicopedagogici in presenza e a distanza per prevenire e supportare gli studenti che tendono a autoescludersi; nelle progettazioni sulle plusdotazioni, sono stati coinvolti docenti universitari e attivati piani didattici personalizzati sperimentali.

“Investire nel talento e proteggere il futuro. Questa misura è la testimonianza del nostro impegno a garantire pari opportunità ai più giovani, offrendo risorse specifiche per valorizzare le capacità e prevenire l’isolamento. Sostenere l’educazione e il benessere dei nostri ragazzi è il miglior investimento per una Nazione ancora più forte” dichiara il vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino.

Le scuole premiate

A ricevere il contributo di 15mila euro a progetto sono l’IIS “Quintino Sella” di Biella, l’IC “Fornara Ossola” di Novara, l’IIS “Grandis” di Cuneo, l’ITIS “Cobianchi” del VCO e l’IPSEOA “Pastore” di Vercelli. All’istituto “Gobetti Marchesini Casale Arduino” di Torino sono destinati 45mila euro, in considerazione della maggiore dimensione della città metropolitana. Gli istituti costituiscono ognuno un “Centro territoriale di supporto provinciale”.

La denuncia di Fdi: “Ossa e foto dimenticate al cimitero”

ALESSI – GIOVANNINI – CARIA CIRCOSCRIZIONE 7): “SITUAZIONE FUORI CONTROLLO”

“Situazione che purtroppo si ripete negli anni, ai sepolti si deve dare dignità.
Per i fatti avvenuti al Cimitero Monumentale di Torino, all’interno della Circoscrizione 7, esprimiamo vicinanza ai parenti delle vittime di questo scempio e chiediamo ai Servizi Cimiteriali e AFC, che dipendono direttamente dall’amministrazione comunale, di relazionare l’accaduto in una Commissione della circoscrizione 7.
È importante non lasciar perdere questi episodi per far sì che non possano riaccadere, come già avvenuto negli anni, e non provocare ulteriore dolore a chi già ha sofferto per la dipartita di un caro.
La Città deve controllare meglio i lavori nel Cimitero Monumentale, quello che è accaduto è inaccettabile. Nel periodo Natalizio troppe persone hanno potuto constatare questa situazione raccapricciante.
Presenteremo una Interpellanza per avere chiarimenti”.

Poliziotto salva donna con massaggio cardiaco

Un agente della Polizia di Stato, libero dal servizio, è in casa che sbriga faccende domestiche quando sente un tonfo violento seguito da grida di aiuto di una persona anziana che pronuncia ripetutamente il nome della figlia.

L’agente accorre all’appartamento vicino dove per terra in stato di incoscienza c’è la figlia degli anziani vicini. La donna non respira e non ci sono battiti cardiaci, così il poliziotto effettua le manovre di rianimazione. Il massaggio cardiaco dà i suoi frutti; dopo alcuni minuti la donna riprende conoscenza e viene affidata a personale medico nel frattempo è arrivato sul posto. La donna viene trasportata in codice rosso in ospedale.

La signora ora è fuori pericolo e non ha riportato danni a seguito dell’attacco. In questi giorni i familiari hanno ringraziato il poliziotto per aver salvato la vita alla donna e la Polizia di Stato per “il più bel regalo di Natale”, facendo sapere che, come riferito dai medici, la tempestività del soccorso e il modo in cui è stato praticato il massaggio sono stati determinanti per la vita della donna, evitando danni e conseguenze negative.

Tunnel Tenda, incontro di Cirio con il Ministro francese

«Impegno della Francia ad aprire entro giugno. Apprezzabile che il ministro appena insediatosi abbia deciso di essere qui»

«Riteniamo che sia particolarmente significativo che il neo ministro francese dei Trasporti, a meno di due settimane dal suo insediamento, abbia voluto essere al tunnel del Tenda per un sopralluogo ufficiale. Abbiamo chiesto un incontro che è avvenuto sul versante italiano della galleria nel quale abbiamo ribadito che per il Piemonte e per l’intero Nord Ovest è fondamentale che il tunnel possa essere aperto al traffico in tempi brevissimi. Il ministro ha dimostrato consapevolezza della situazione: è stato a lungo senatore della Regione Paca, ed è di Cannes, quindi conosce bene il nostro territorio e quanto questo collegamento sia strategico» dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e Massimo Riberi, sindaco di Limone Piemonte e delegato dal presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, in rappresentanza del Comitato tecnico di monitoraggio, al termine dell’incontro avvenuto oggi al Tunnel del Tenda con il neo ministro francese, Philippe Tabarot.

Nella mattinata il presidente e il sindaco hanno anche incontrato il commissario straordinario per l’opera Nicola Prisco con il quale hanno fatto il punto sull’avanzamento degli interventi all’interno della galleria che si concluderanno in via definitiva entro i prossimi 20 giorni. Ieri invece il presidente Cirio e il sindaco Riberi hanno avuto una call con il viceministro Edoardo Rixi che li ha aggiornati a proposito del bilaterale tra il ministro Salvini e il suo collega francese Tabarot durante il quale i due hanno fatto il punto sui collegamenti strategici del Nord Ovest: Tenda, Frejus, Torino-Lione e Monte Bianco.

«Ancora oggi, nel sopralluogo, abbiamo ribadito e dimostrato all’esponente del governo transalpino che i lavori del Tenda sono finalmente in via di conclusione e tali da garantire la percorribilità della galleria. Il ministro Tabarot ha comunicato che a marzo partiranno i collaudi per una durata massima di 75 giorni. La prospettiva secondo il governo francese è pertanto che il tunnel possa aprire entro giugno in modalità definitiva. Il nuovo ministro ha inoltre preso un impegno preciso ad aprire la nuova canna autostradale del Frejus entro il prossimo mese di giugno. Noi continueremo a vigilare con determinazione e rigore sul rispetto dei tempi a tutela delle nostre comunità» concludono Cirio e Riberi.

Eseguito per la prima volta intervento combinato di sostituzione valvolare aortica al Mauriziano

Eseguito per la prima volta intervento combinato di sostituzione valvolare aortica percutanea e angioplastica coronarica con un nuovo sistema valvolare su un paziente ultraottantenne con una grave stenosi aortica e coronaropatia, presso la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino
Nei giorni scorsi é stato eseguito dal gruppo dell’emodinamica (Tiziana Aranzulla, Gianmarco Annibali e Giorgio Quadri), coordinato dal dottor Innocenzo Scrocca, un intervento innovativo per il trattamento della stenosi aortica, presso la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci). L’intervento è stato eseguito su un uomo di 85 anni, che, oltre alla stenosi aortica, soffriva di una grave coronaropatia ed era indispensabile nella stessa seduta correggere la stenosi aortica e subito dopo disostruire le coronarie con un’angioplastica coronarica.
Per poter eseguire l’intervento combinato è stata usata una valvola aortica per via transcatetere (TAVI) di ultimissima generazione.
In particolare è stato eseguito il primo impianto in Italia della nuova valvola transcatetere Evolut™️ FX+ di Medtronic, che, grazie al particolare design con 3 celle ampie, offre ai cateteri maggiore spazio di manovrabilità per poter facilitare l’accesso alle coronarie dei pazienti che necessitano o necessiteranno una reincanulazione coronarica.
Il primo impianto effettuato presso l’ospedale Mauriziano segna un passo fondamentale nell’adozione di tecnologie all’avanguardia in Italia, confermando la struttura come uno dei centri di riferimento per l’innovazione in campo cardiologico. L’intervento è stato eseguito con successo e con un decorso post-operatorio regolare ed il paziente è stato dimesso in terza giornata.
“Siamo estremamente orgogliosi di essere i primi in Italia a realizzare questo impianto” ha dichiarato il dottor Giuseppe Musumeci (Direttore della Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino). “Questo risultato non solo rappresenta un’importante pietra miliare per la nostra équipe, ma anche per tutti i pazienti che beneficeranno di trattamenti sempre più sicuri ed efficaci.”
L’ospedale Mauriziano di Torino continua ad impegnarsi nella promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica, con l’obiettivo di garantire ai propri pazienti le migliori soluzioni terapeutiche disponibili.
Infatti sempre presso la Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino è stato eseguito il primo intervento presso una struttura pubblica in Italia con l’utilizzo del sistema valvolare aortico ACURATE Prime™, tra le più recenti ed innovative tecnologie per la sostituzione di valvola aortica transcatetere (TAVI).
La stenosi aortica è la malattia valvolare più frequente nei Paesi occidentali, a causa dell’invecchiamento della popolazione, con una prevalenza di circa il 3% nei pazienti con età superiore ai 75 anni ed una mortalità dall’insorgenza dei sintomi di circa il 50% a distanza di 3 anni.  Le cause della stenosi aortica sono prevalentemente la sclerosi dei tessuti e la calcificazione della valvola aortica, causata appunto dal fisiologico invecchiamento dei tessuti, che portano ad una riduzione della sua capacità di apertura durante la contrazione del ventricolo sinistro verso l’aorta. Ne risulta quindi una diminuzione della quantità di sangue che fuoriesce dal cuore e quindi in tutto l’organismo. Nelle forme meno severe la stenosi aortica è asintomatica ma, con l’aggravarsi della patologia, insorgono i sintomi tipici, che consistono in affanno, dolore al petto e svenimento, principalmente ma non solo sotto sforzo.
La mortalità per stenosi aortica severa dall’insorgenza dei sintomi, nonostante la terapia medica ottimizzata, è infatti del 25% ad 1 anno e del 50% a 2 anni. In aumento l’incidenza della stenosi aortica: circa il 2-3% nella popolazione di età maggiore di 65 anni. Sopra gli 80 anni, ne soffre una persona su 4.
Fino a circa 20 anni fa, l’unica terapia a disposizione che potesse risolvere il problema della stenosi aortica era la sostituzione chirurgica della valvola aortica. Questo intervento a cuore aperto, effettuato solo in anestesia generale, veniva riservato esclusivamente ad una fetta limitata dei pazienti, quelli che per giovane età o per buone condizioni fisiche, potevano affrontare i rischi di una chirurgia.
Nella speranza di poter garantire un trattamento efficace al maggior numero possibile di pazienti con stenosi aortica, in particolare a coloro che non sarebbero stati sottoposti ad intervento chirurgico, è stata sviluppata dai cardiologi negli ultimi anni la procedura di TAVI (dall’inglese Transcatheter Aortic Valve Implantation, ovvero sostituzione transcatetere della valvola aortica).
Questa procedura prevede la sostituzione della valvola aortica mediante l’impianto di una protesi che viene avanzata sino al cuore passando dall’arteria femorale (una arteria dell’inguine).
La protesi viene impiantata al posto della valvola aortica e ne sostituisce in tutto e per tutto la sua funzione.
Tale procedura, eseguita dai cardiologi interventisti, consente infatti di evitare l’intervento chirurgico e viene effettuato nella stragrande maggioranza dei casi in sola anestesia locale.
La procedura di TAVI ha dimostrato negli ultimi anni di avere risultati superiori alla chirurgia nei pazienti per i quali l’intervento chirurgico tradizionale comporta rischi elevati, mentre ha dato risultati assolutamente comparabili  a quelli chirurgici nei pazienti con rischio chirurgico più basso.
“Come evidenziato dai dati, è necessario intervenire precocemente quando si presentano i sintomi di stenosi aortica severa (dolore toracico, svenimenti e mancanza di fiato), in quanto da quel momento la mortalità diventa molto elevata – dichiara il dottor Giuseppe Musumeci – Avere a disposizione queste nuove tecnologie per la sostituzione di valvola aortica transcatetere è quindi molto importante, in quanto offre diversi benefici che hanno una ricaduta rilevante sui pazienti che ne possono usufruire. Le particolari caratteristiche di semplicità e precisione di impianto ci permettono di ridurre i tempi in sala operatoria, oggi anche in una popolazione ancora più ampia di pazienti”.
“Oggi è necessario tenere sempre presente che l’innovazione medica e scientifica aumenta l’aspettativa di vita e quindi può essere necessario dover intervenire nuovamente su uno stesso paziente – spiega il dottor Musumeci – Avere quindi l’opportunità di poter impiantare una seconda valvola oppure di accedere più facilmente alle arterie coronarie in caso di una Malattia Coronarica concomitante significa avere maggiori garanzie per la gestione del paziente durante tutto l’arco della vita, soprattutto nei pazienti più giovani”.
“Quest’anno nel nostro reparto di Cardiologia dell’ospedale Mauriziano è stato superato per la prima volta il numero di 300 pazienti trattati con TAVI (intervento mini-invasivo in anestesia locale e dimissione precoce senza necessità di riabilitazione) – dichiara il dottor Musumeci – confermando questo come uno dei primi cinque Centri in Italia (e il primo in Piemonte) per questa tipologia di interventi che stanno garantendo risultati clinici straordinari in termini di prognosi dei pazienti, con dati migliori rispetto a quelli dei principali registri europei e statunitensi. Inoltre anche il numero di pazienti affetti da malattie della valvola mitrale o tricuspidale trattati con intervento mini-invasivo di riparazione per via percutanea è stato molto alto, superando i sessanta pazienti trattati (anche in questo caso primo Centro in Piemonte e tra i primi tre Centri italiani) con ottimi risultati clinici per i pazienti”.
Questi risultati sono frutto della visione della Direzione aziendale dell’ospedale Mauriziano, che ha permesso di creare una rete con gli ospedali di Rivoli, San Luigi, Savigliano, Vercelli ed Aosta, che hanno inviato presso il Mauriziano i pazienti affetti da malattie valvolari da sottoporre a TAVI o CLIP mitralica / tricuspidale. I cardiologi di questi ospedali sono stati coinvolti direttamente nelle procedure ed hanno avuto modo di crescere professionalmente diventando operatori esperti e certificati. La scommessa per il futuro sarà quindi quella di rendere possibile l’esecuzione di queste procedure presso Centri non dotati di cardiochirurgia ma con Cardiologi interventisti esperti che si sono formati presso i Centri con grande esperienza.