Coronavirus- Pagina 104

Grimaldi (LUV): “Arriverà la primavera se sapremo salvare le nostre rondini”

Non credo che invocare l’esercito o maledire chi esce, magari pure legittimante, ci aiuterà molto. Siamo ormai in una nuova fase e il punto è da tempo un altro: chi sta salvando le vite deve essere protetto. Se si ammalano loro, per tutti noi sarà durissima

E devo dirvi che non condivido nemmeno l’idea che la regione sia stata lasciata sola da tutti. Non è così. Lo Stato è uno e prova a fare i conti con la solidarietà e con misure che servano a tutto il Paese” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, in merito all’aggravarsi della situazione in Piemonte.

Ieri per i piemontesi è stata infatti la giornata peggiore dall’inizio di questa crisi. Quasi cinquanta morti: 26 decessi comunicati la mattina all’Unità di crisi regionale, altri 18 nel pomeriggio; quasi 4 mila le persone contagiate, 1.590 nel Torinese e 634 nell’Alessandrino; 1.929 ospedalizzate, di cui 298 in terapia intensiva; 1.423 in isolamento domiciliare.

Purtroppo, secondo le proiezioni, nei prossimi tre giorni le persone infette sono destinate a raddoppiare. Iniziano ad arrivare nei presidi sanitari tantissimi 30 e 40enni. A grandi balzi si rischia di toccare presto il livello di saturazione della terapia intensiva.

L’esponente della sinistra ecologista rivolge infine un appello per la tutela di tutti i medici e di tutti gli infermieri:

“Siamo nel momento più buio, speriamo sia la notte profonda prima dell’alba. Oggi è sabato ed è primavera, fuori c’è chi è uscito di casa all’alba o è appena andato a dormire perché ci sta portando lentamente fuori dall’inverno. Sono loro le nostre rondini. Proteggiamole a ogni costo”.

Assunti oltre mille operatori sanitari per l’emergenza

Il comunicato stampa della Regione, sabato 22 marzo, ore 13

Dall’insediamento dell’Unità di crisi della Regione Piemonte ad oggi, sono complessivamente 1.099 le risorse umane aggiuntive assunte dalle Aziende sanitarie regionali del Piemonte per fronteggiare l’emergenza del “coronavirus covid19”. Si tratta di 214 medici, 497 infermieri e 388 operatori socio sanitari.

In particolare, le nuove risorse risultano così distribuite per Asl: 190 Asl T03, 140 Città di Torino, 117 Ospedale Novara, 110 Città della Salute di Torino, 99 Asl Vercelli, 89 Asl Cn1, 70 Ospedale San Luigi Orbassano, 49 Asl Alessandria, 41 Ospedale Santa Croce Carle Cuneo, 40 Ospedale Mauriziano Torino, 33 Asl To4, 28 Ospedale di Alessandria, 26 Asl Biella, 23 Asl To5, 23 Asl 23, 10 Asl Cn2, 6 Asl Novara e 5 Asl Vco.

QUATTORDICI I  NUOVI DECESSI

Sono 14 i nuovi decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino, 3 nel Novarese, 5 nel Cuneese.

Il totale complessivo è ora di 238 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 71 ad Alessandria, 8 ad Asti, 25 a Biella, 18 a Cuneo, 31 a Novara, 55 a Torino, 14 a Vercelli, 12 nel Verbano-Cusio-Ossola, 4 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

BOLLETTINO DEI CONTAGI ALLE ORE 13.00

Sono 3.752 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 654 in provincia di Alessandria, 166 in provincia di Asti, 182 in provincia di Biella, 265 in provincia di Cuneo, 330 in provincia di Novara, 1.680 in provincia di Torino, 210 in provincia di Vercelli, 149 nel Verbano-Cusio-Ossola, 55 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti  61 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone in terapia intensiva sono 301.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 10.701, di cui 6.341 risultati negativi.

Coronavirus, la polizia sul web a difesa degli utenti

L’emergenza relativa all’epidemia da Coronavirus (Covid-19) ha inciso in modo significativo  sul panorama della comunicazione determinando un incremento tangibile delle informazioni che affrontano la tematica, spesso con metodi divulgativi non corretti o peggio contenuti non veritieri.

Si è registrato un aumento notevole dei siti web e delle pagine presenti sui social network che riportano non solo aggiornamenti sull’espansione del contagio ma anche indicazioni, buone prassi, consigli di varia natura su come tutelare la propria salute. Una parte cospicua di tali notizie è divulgata tramite e-mail o attraverso chat di instant messaging di uso comune che disorientano il cittadino destinatario di un flusso di notizie massivo ed incontrollato.

Nel merito, la Questura di Torino ed il Compartimento Polizia Postale del Piemonte e Valle D’Aosta stanno svolgendo un lavoro intenso di monitoraggio e contenimento delle numerose fake news rilanciate in modo virale tra gli utenti cercando di isolare quei messaggi che risultano fuorvianti per la tutela della salute o ancora determinano un allarme ingiustificato per l’ordine e la sicurezza pubblica.  

Grande attenzione va posta ad esempio ai messaggi vocali dai toni allarmistici che, senza validi riferimenti scientifici, informano sulle modalità di contagio, sulla durata della permanenza del virus sulle superfici o ancora su come utilizzare i dispositivi protettivi: spesso chi li riceve è indotto a credere di disporre di un patrimonio conoscitivo privilegiato che altre fonti vorrebbero occultare.

In alcune circostanze le fake news possono nascondere vere e proprie frodi come nel caso della falsa raccolta fondi denunciata dall’Ospedale San Raffaele di Milano oppure possono celare attacchi hacker come nel caso dei malware diffusi nelle recenti campagne di e-mail spam denunciate dalla Polizia Postale.

Frequenti comunicazioni sono state inoltrate ancora in merito alla cosiddetta “autocertificazione online” per giustificare gli spostamenti, formula ad oggi non conforme a quanto prescritto dalle norme vigenti che richiedono un documento firmato sia dal cittadino che dall’operatore che effettua il controllo.

Un grande contributo nel contenimento della cattiva informazione può essere dato dalla cittadinanza attraverso semplici regole ispirate dalla coscienza civica:

– Verificare sempre le fonti privilegiando quelle istituzionali quali ad esempio il Ministero della Sanità e la Protezione Civile.

– Approfondire con senso critico le notizie che non provengono da fonti istituzionali.

– Evitare il cosiddetto overload informativo o sovraccarico cognitivo: tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno sono divulgate dalle autorità competenti a farlo.

– Rompere le catene virali evitando di rendersi partecipi di false campagne informative.

– Segnalare alle autorità le notizie pericolose.

Come ribadito infine dal C.N.A.I.P.I.C della Polizia di Stato (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) la rete è oggi una superficie iper-esposta all’azione di cyber-criminali che si servono della paura collettiva per realizzare gravi condotte delittuose a danno degli utenti.

Le giornate di solitudine possono indurre a navigare in modo inconsapevole tanto gli adulti quanto soprattutto i minori, i quali in questa delicata circostanza devono essere protetti con più attenzione dalle insidie della rete.

La Polizia di Stato è presente h24 sia sul territorio che nel web e mette a disposizione sul  Commissariato di PS Online tutte le risorse utili al cittadino per un’informazione adeguata e sicura.

Mezza tonnellata di igienizzante grazie a 10 aziende

Grazie alle donazioni di 10 aziende piemontesi, i 4 laboratori di Arpa Piemonte sono riusciti a produrre in 8 giorni 568 litri di liquido igienizzante destinato al personale in prima linea contro il COVID-19. Alle Forze dell’Ordine – Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Questure, Vigili del Fuoco e Esercito – sono stati consegnati 278 litri.

Al comparto della Sanità – di cui fanno parte ASL, ASO, Case di riposo, Consorzi socio assistenziali, CRI, medici e Sanità privata – ne sono stati inviati 180. Ai Comuni sono stati assegnati 90 litri e 20 alla Protezione civile. Arpa ha prodotto anche un video che documenta le varie fasi di produzione. Questa attività straordinaria da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, era stata voluta dall’Assessore all’Ambiente, Matteo Marnatid’intesa con il direttore di Arpa, Angelo Robotto – per la difficoltà di approvvigionamento da parte di chi svolge un servizio pubblico ed è maggiormente esposto ai contatti. «Ringrazio personalmente tutti coloro che stanno lavorando giorno e notte per superare questo momento, ringrazio Arpa e il direttore Angelo Robotto e le aziende per la generosità dimostrata in un momento così difficile. La produzione proseguirà anche nei prossimi giorni. In questo momento è necessario un lavoro sinergico tra gli enti, come se fossimo un unico corpo per combattere con determinazione ed efficacia il propagarsi del virus».

Le ditte che vogliono offrire i componenti necessari, ivi comprese delle bottiglie di polietilene o polipropilene  per la distribuzione del gel igienizzante (come capacità da mezzo litro fino a dieci litri), possono scrivere a direzione.tecnica@arpa.piemonte.it.

“Nell’emergenza importante il coordinamento nazionale”

Il Presidente Uncem, Unione Comunità ed Enti montani, Marco Bussone, esprime apprezzamento per le ultime decisioni del Governo

“È importante avere restrizioni, come quelle per l’attività all’aria aperta,  – commenta Bussone – che siano uguali per tutti, da nord a sud e da est a ovest.

Ho chiesto a Sindaci e Amministratori di evitare provvedimenti specifici, come finora avvenuto in moltissime situazioni, che non sono omogenee e che rischierebbero anche di essere troppo attaccabili sul piano giuridico. Lo Stato si muove insieme e affronta insieme l’emergenza. Anche nelle decisioni e nell’unire quanto devono fare le Regioni, non da sole ma insieme. Il coordinamento nazionale dell’Unità di Crisi, del Governo, con la Protezione civile, è indispensabile”.

Lega: “Dispositivi di protezione ai servizi assistenziali”

 “Necessarie anche  misure compensative di assistenza domiciliare”

“I numeri dell’emergenza sono sulle pagine di tutti i giornali, ma, dietro la prima linea di medici e infermieri che combatte per strappare vite al coronavirus, ci sono anche gli addetti del comparto socio- assistenziale e socio-sanitario – dichiara il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni – che, con il loro operato, supportano e rafforzano le strutture ospedaliere stesse.

Per loro, sta lavorando, in queste ore, il gruppo regionale della Lega, con in testa il nostro Assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino – spiega Preioni -, che ha chiesto di offrire tutto il supporto necessario nella fornitura di presidi prioritariamente anche ai servizi sociali. È evidente che, di fronte alle necessità e alle richieste che sono pervenute, le Istituzioni debbano fare uno sforzo maggiore.

Sappiamo quante siano le difficoltà nel reperire i dispositivi di protezione individuale – commenta il capogruppo della Lega in Regione Preioni dopo una lunga telefonata con l’Assessore -; gli Enti gestori dei Servizi sociali sono in affanno e devono assicurare adeguate condizioni di sicurezza per i propri operatori, che lavorano a contatto con i soggetti più deboli e fragili, per fare in modo, in ultima battuta, che il servizio sanitario non venga ulteriormente appesantito”.

Nella stessa occasione è stato affrontato anche il tema dei servizi diurni e semi-residenziali.

“In questo momento di grave emergenza sanitaria, è indispensabile – dichiara l’Assessore regionale Caucino – garantire misure compensative di assistenza domiciliare, laddove i servizi diurni/semi-residenziali siano stati sospesi, per promuovere ogni forma di sostegno ai cittadini piemontesi e ai loro nuclei famigliari che vivono in un contesto di difficoltà”.

“La situazione è difficile per tutti i Piemontesi – conclude Preioni – ma, nelle famiglie nelle quali sia presente un membro che viva un disagio fisico o sociale, che necessitano di sostegno assistenziale o sanitario, assume un peso ancora maggiore. La Lega è a fianco di queste famiglie: non temete, non vi abbiamo dimenticato, stiamo lavorando anche per voi”.

Così in una nota il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni

Dalla Regione un aiuto ai minori in strutture residenziali

Approvato finanziamento / “La Regione, in questo momento di grande emergenza, dimostra concretamente di esserci come Istituzione. Oggi ho proposto alla Giunta una delibera con cui si intende dare sostegno ai minori accolti in strutture residenziali. È un impegno che dimostra come il nostro lavoro per il Piemonte e per tutte quelle persone che vivono quotidianamente in difficoltà prosegua incessantemente e con grande forza”. Così l’assessore al Welfare, Chiara Caucino.

Si tratta di un finanziamento di 225mila euro per progetti ed interventi socializzanti e ludico-ricreativi dedicati ai minori accolti in strutture residenziali e realizzati dagli Enti gestori delle funzioni socioassistenziali di tutto territorio regionale.

Per dare atto alla spesa complessiva si farà ricorso alle risorse dedicate alle politiche per i minori che l’assessore ha specificatamente costituito ex novo per l’anno 2020.

“A fronte dell’attuale situazione di particolare emergenza  – prosegue Caucino –  abbiamo voluto sostenere progettualità ‘di sollievo’ per la permanenza dei minori accolti nelle strutture residenziali, cercando di garantire il benessere psico-fisico degli ospiti, anche attraverso una più ampia possibilità di mantenere regolari ed effettivi contatti con le famiglie di origine e con gli adulti di riferimento”.

Il Piemonte dispone di una strutturata rete di circa 260 presidi per minori che, annualmente, accolgono 1.100 minori, compresi quelli provenienti da fuori Regione e i minori stranieri non accompagnati.

dr

Cirio scrive a Conte: “Piemonte al limite, situazione drammatica”

Una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai commissari straordinari per il Coronavirus Borrelli e Arcuri è stata inviata venerdì sera dalla Regione Piemonte

A firmarla il presidente Alberto Cirio, insieme al commissario straordinario per il Coronavirus in Piemonte Vincenzo Coccolo e all’intera Giunta regionale.

“Le nostre proiezioni ci dicono che in meno di tre giorni i casi di contagio in Piemonte raddoppieranno, avvicinandosi al livello di saturazione della rete di terapia intensiva regionale – si legge nella lettera -. Nonostante tutte le misure prese e il senso di responsabilità di moltissimi cittadini la situazione è drammatica: i posti per la terapia intensiva, che con il nostro potenziamento sono stati quasi raddoppiati, sono pressoché esauriti, le attrezzature e il materiale medico non arriva, il personale ospedaliero è stremato malgrado i rinforzi. Comprendiamo bene che la situazione sia difficile in tutto il Paese, ma il nostro caso insieme a quello della Lombardia non lascia più neanche un minuto da perdere”.

“Il Piemonte ha fatto e sta facendo miracoli – spiega il presidente Cirio – lo dimostra il potenziamento dei posti di terapia intensiva che abbiamo incrementato di oltre il 65% dall’inizio dell’emergenza. Insieme al Veneto siamo tra le Regioni che hanno fatto in questo senso lo sforzo più grande. Ma non basta. Abbiamo bisogno di aiuto, materiali, uomini. I nostri approvvigionamenti sono bloccati alle frontiere. Il Governo ha parlato di una task force di 300 medici, noi chiediamo subito che una parte venga mandata in Piemonte. Nel distribuire gli aiuti Roma deve tener conto delle proiezioni regionali di sviluppo del contagio. Per questo noi chiediamo di aprire per il Piemonte una via di priorità d’urgenza”.

Onesti e inadeguati

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Abbiamo ascoltato per molto tempo che la virtù più importante del politico  e’ l’onestà. Noi abbiamo spesso confutato questa tesi, sostenendo che l’onestà è un semplice prerequisito e che il politico onesto, ma incapace non può adempiere ai suoi doveri verso la comunità e i cittadini

Stiamo drammaticamente vivendo un momento in cui la inadeguatezza politica rivela i suoi limiti in modo disastroso ed allarmante, non soltanto in Italia. L’emergenza del Coronavirus manifesta in modo clamoroso la inadeguatezza della classe politica di molti paesi.
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Ritorna alla mente ciò che scriveva Benedetto Croce: “Quando si tratti di curare i propri malanni o sottoporsi ad un’operazione chirurgica, nessuno chiede un onesto uomo, ma tutti chiedono medici e chirurghi, onesti o disonesti che siano, purché abili in medicina e chirurgia, forniti di occhio clinico e di abilità operatoria”. Al contrario, continua Croce, appare strano che nelle cose della politica si chiedano invece, non uomini politici, ma onest’uomini.
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Oggi forse siamo governati da “onest’uomini”, ma certo non da uomini politici capaci. La vera onestà politica – sosteneva Croce –  è la capacità politica che richiede esperienza, cultura, genio politico. “L’insipienza condita da buone intenzioni”, per usare ancora  parole di Croce, non potrà  mai portare  a buoni risultati. Questi sono i pensieri preoccupati se non disperati  di un cittadino, a distanza di un mese dalla emergenza, quasi improvvisamente dichiarata in Italia, dopo un gran tempo in cui si  sono sprecati gli inviti a non allarmarsi e a vivere con normalità perché si trattava di poco di più che di un’influenza.
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Se ascoltassimo i discorsi e le dichiarazioni di molti politici prima del 21 febbraio,  ci renderemmo conto   di una situazione paradossale creata da persone superficiali e inette che dovrebbero abbandonare la vita politica al fine di non procurare altri danni. Di onesti di questo tipo Dio ce ne scampi e liberi, siano essi italiani, inglesi , americani, spagnoli, tedeschi, francesi. Sempre ammesso che siano onesti …

Città della Salute segue i pazienti a domicilio anche in telemedicina

In Neurologia e Cardiologia   In questo momento storico all’insegna dell’emergenza Covid-19, la Città della Salute di Torino si é organizzata per seguire i propri pazienti a domicilio senza farli andare in ospedale. Insomma se il paziente non può venire in ospedale per motivi precauzionali e di sicurezza, é l’ospedale che va a trovarlo a casa

Il Centro Regionale Esperto per la SLA ed il Centro per le Malattie Neuromuscolari (del quale è responsabile la professoressa Tiziana Mongini), che fanno parte della Neurologia 1 universitaria (diretta dal professor Adriano Chiò), sono attivi e stanno garantendo tutte le prestazioni essenziali grazie alla telemedicina, come da disposizioni Regionali, grazie alla collaborazione del loro personale (medici, psicologi, tecnici di ricerca, logopedista, assistenti sociali, TNPEE).

In particolare il quotidiano calendario delle terapie e delle visite già in programma viene rispettato, mantenendo le terapie salvavita e sostituendo le visite in ospedale con consulenze telefoniche o videochiamate, nel corso delle quali vengono valutate le necessità dei pazienti, sono discusse le scelte terapeutiche e vengono somministrate le scale di valutazione clinica. Anche per i bambini afferenti all’Ambulatorio Neuromuscolare della Neuropsichiatria Infantile vengono garantite le medesime prestazioni.  Qualora a seguito della visita in remoto si ravvisi la necessità di un ricovero del paziente, viene immediatamente organizzato un accesso in ospedale.

Per i pazienti SLA è garantito un servizio di reperibilità telefonica, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, mediante deviazione di chiamata dal numero aziendale a numero personale, effettuato da neurologi in remoto, secondo un calendario di turnazione. Sono stati attivati contatti telefonici di monitoraggio e supporto ai pazienti / caregiver da parte delle psicologhe e della logopedista ed anche l’attività da remoto (telefonica e via web) e la reperibilità dell’assistente sociale. I pazienti con Malattie Neuromuscolari possono contattare il Centro attraverso o indirizzi mail appositi oppure un numero di fax dedicato.

Dal 1° marzo, giorno della chiusura degli ambulatori per le visite non urgenti, sono state effettuate 150 chiamate e videochiamate di pazienti con SLA o malattie neuromuscolari. Sono state inoltre eseguite oltre 350 comunicazioni via mail.

L’obiettivo dei due Centri è di mantenere un costante contatto con i pazienti seguiti, pur in presenza di questa tremenda contingenza dovuta alla pandemia da virus COVID-19, supportandoli nelle loro necessità cliniche ed affrontando le loro necessità di cura.

Anche la Cardiologia universitaria della Città della Salute va a casa dei pazienti. Una delle conseguenze, non priva di preoccupazioni e di possibili conseguenze negative di questa situazione legata al Covid-19, è l’assenza di cura per i pazienti affetti da patologie diverse dal coronavirus.

Per i malati cardiopatici, in particolare, la situazione è molto grave. I pazienti non possono recarsi dai cardiologi per la visita. Inoltre il timore di un contagio tiene i pazienti lontano dagli ambulatori e dall’ospedale anche in caso di problemi importanti.

Per ridurre i rischi associati a questa situazione, per ridurre le angosce dei pazienti e per aiutare i medici di MG in questa fase difficile, la Cardiologia universitaria della Città della Salute (diretta dal professor Gaetano Maria De Ferrari) ha deciso di istituire un mezzo di comunicazione mail sia con i pazienti che con i medici del territorio.

Gli indirizzi cui rivolgersi sono, rispettivamente:

pazienti@cardiologia.molinette.it

medici@cardiologia.molinette.it

 

L’uso di questo strumento consentirà di entrare nelle case dei pazienti che hanno bisogno di un parere cardiologico e di decidere insieme ai medici del territorio l’approccio migliore per ogni singolo caso, inclusi quelli che possano aver necessità di esami o di ricovero ospedaliero urgenti.