ARTE- Pagina 47

Al “MAO” di Torino, incontro con l’artista ed illustratore taiwanese Animo Chen

Il Museo di via San Domenico ospita la mostra “Una breve elegia”

Martedì 7 novembre, ore 18,30

“I suoi fumetti – è stato scritto – insegnano ad abitare la quotidianità di un dolore”. Animo Chen è un artista ed illustratore taiwanese. Ha lavorato come fotografo, art director per il cinema e regista di video-animazioni. Il suo primo libro “Una breve elegia” (“add editore”) ha vinto il “BRAW” come miglior fumetto alla “Bologna Children’s Book Fair” del 2020, dove anche il suo ultimo lavoro (2021) “Love Letter” si è portato a casa una menzione speciale nella categoria dedicata alla “Poesia”.


Artista di grande interesse e sicuramente in grado di coinvolgere emotivamente, attraverso le sue opere, una larga fetta di pubblico, Animo Chen sarà presentato, in dialogo con Ramona Ponzini (artista e performer), martedì 7 novembre, presso gli spazi del “MAO-Museo d’Arte Orientale”, in via San Domenico 11, a Torino. L’occasione nasce (creando una suggestiva continuità di parole ed immagini) dall’esposizione “Una breve elegia” (a cura di “add editore”, fino al 7 gennaio 2024), che raccoglie nelle sale del “MAO” una selezione di tavole estratte dai suoi due ultimi succitati lavori editoriali, e un’animazione video con le musiche e la voce di Sam Liao, musicista taiwanese. Durante l’incontro, verranno anche presentate l’edizione italiana del volume “Una breve elegia” e la mostra delle tavole estratte dal libro omonimo e da “Love letters”, ultimo suo lavoro.

L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti.

“In un processo di conversione di parole in immagini – si scrive – le illustrazioni di Animo Chen restituiscono un racconto denso e delicato, un’esplorazione della mancanza, della perdita, della lontananza, dell’amore, con un linguaggio che permette alla poesia di prendere corpo nel colore e nelle immagini.

Nei suoi lavori l’artista indaga i sentimenti più profondi e viscerali dell’essere umano e racconta con tratto leggero ma di grande potenza visiva la gioia, il dolore, i desideri minuti di ogni giorni: il primo incontro di un bimbo con la morte, la vita di una coppia, la perdita di un figlio, il viaggio di una ragazza in una città lontana, alla ricerca del suo amato”.

L’esposizione è realizzata con il contributo del “Ministero della Cultura” della Repubblica di Cina (Taiwan).

Per ulteriori info: “MAO-Museo d’Arte Orientale”, via San Domenico 11, Torino; www.maotorino.it

g.m.

Nelle foto:

–       Immagine guida della mostra “Una breve elegia”

–       MAO: giardini interni

Successo di pubblico e di vendite per Flashback, la fiera italiana più eclettica e coinvolgente

Giunge al termine Flashback Art Fair, la manifestazione dedicata all’arte di tutti i tempi che, con la sua undicesima edizione dedicata alla Metamemoria, ha raggiunto il suo record di pubblico con più di 26.000 presenze tra collezionisti, esperti ed appassionati d’arte.

Di grande qualità le gallerie italiane e internazionali che hanno portato negli spazi di corso Giovanni Lanza 75 a Torino la propria proposta artistica: da Canaletto ad Ontani, da Hayez a Kounellis, dalle arti decorative a quelle figurative.

Diretta da Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, la manifestazione si è svolta, per la seconda edizione, negli spazi di corso Giovanni Lanza 75, sede di Flashback Habitat. Dal 2022 l’ex brefotrofio di Torino è animato da un programma orchestrato dal direttore artistico Alessandro Bulgini che dura tutto l’anno tra mostre, incontri, concerti e l’opera corale permanente “Una vita migliore. Frammenti di storie dell’I.P.I.” che restituisce al territorio la storia del luogo narrando storie intime e personali, ma incredibilmente universali perché legate a concetti che ci toccano da vicino come la nascita, la famiglia, l’identità, attraverso frammenti originali, raccolti grazie alla collaborazione di chi c’era all’epoca, documenti recuperati negli archivi storici della Provincia di Torino e testimonianze dirette.

Siamo tutti molto soddisfatti del risultato raggiunto, la fiera si conferma un appuntamento stimolante e quanto mai “contemporaneo” grazie all’offerta eclettica e trasversale. Gli espositori hanno effettuato delle vendite importanti e noi, grazie a loro abbiamo ospitato opere museali, che hanno saputo emozionare sia i collezionisti che il grande pubblico.

Ma il racconto di Flashback non si ferma, il 30 novembre apre al pubblico una nuova mostra dal titolo Times Square, la piazza del tempo, rappresentazione simbolica della relazione tra la storia dell’arte e il quotidiano.

Il numero dei visitatori è aggiornato alle ore 17.30 di domenica 5 novembre.

La sete dei Crociati, Hayez alla Gam

La grande sete tormenta sempre di più i Crociati che si avvicinano alle mura di Gerusalemme e l’unica preoccupazione che domina tra i cristiani è la mancanza d’acqua. La Prima Crociata sta per concludersi nel luglio 1099 ma rischia addirittura di fallire. La sofferenza dei crociati finisce impressa sulla tela del veneziano Francesco Hayez (1791-1882) che con straordinaria forza la raffigura nel quadro “La sete dei Crociati di fronte a Gerusalemme” esposto a Palazzo Reale mentre alla Galleria d’arte moderna e contemporanea, all’interno della mostra “Hayez, l’officina del pittore romantico”, si trova un focus sulla Sete dei crociati. Si tratta di una speciale sezione dedicata ai disegni preparatori per la sua opera più impegnativa e ambiziosa che l’artista aveva predisposto come il suo capolavoro ultimato a metà Ottocento per Re Carlo Alberto che lo commissionò ad Hayez nel 1833.
Il tema, storico-letterario, è tratto dal poema “I Lombardi alla Prima crociata” (1826) di Tommaso Grossi da cui fu tratta l’opera di Verdi. Nella tela monumentale si avvertono la fatica e le emozioni del pittore nel descrivere una scena così intensa e drammatica che si svolge di fronte alla Città Santa, sotto un cielo infuocato di sabbia e calore, a un passo dalla conquista. Persone che svengono, chi tenta di riempire l’anfora con la poca acqua rimasta, chi prega chi sta bevendo per farsi lasciare qualche goccia e c’è anche il soldato che respinge due donne che si stanno gettando su un’altra donna intenta a bere. “Il disastro cresceva ogni giorno, si implorava la pioggia o uno di quei miracoli con cui Dio aveva salvato dalla sete il suo popolo d’Israele. Il calore estivo infieriva su tutti, piante e animali morivano, il torrente di Cedron si era seccato, le cisterne del territorio erano colme di terra o avvelenate. La fontana di Siloe non bastava alla moltitudine dei cristiani. Così lo storico francese dell’Ottocento Joseph François Michaud descrive il dramma della sete per i Crociati davanti a Gerusalemme nel suo volume “Storia delle Crociate” (1812-1822). Hayez tratteggia una delle scene più struggenti della Prima Crociata.
Dietro l’opera c’è un lavoro studiato e preparato a lungo con decine di disegni, appunti visivi e fogli tracciati a matita. Spesso insoddisfatto dell’esito finale, Hayez ricrea, cancella, rielabora, modifica fino alla perfezione e pare soffra egli stesso, davanti alla sua tela, per il tormento che assaliva i Crociati. Il quadro lo tenne occupato per molto tempo e molte delle figure presenti furono ridipinte più volte. Non basta un intero esercito per conquistare la Città Santa, bisogna fare i conti con la mancanza d’acqua che indebolisce la grande armata cristiana. “In mezzo a una campagna arida e ardente, sotto un cielo di fuoco, incalza Michaud, l’esercito crociato fu presto vittima della sete che era così grave da curarsi poco della scarsità dei viveri”. C’è molta attualità nell’opera di Hayez che dipinge una pagina di storia drammatica in un luogo segnato nei secoli da tensioni perenni.
Laggiù si combatteva novecento anni fa e si combatte ancora oggi in Terra Santa, in Palestina, in luoghi sacri alle religioni monoteiste. Accanto alla Sete dei Crociati compare un altro quadro di carattere storico di Hayez che racconta un episodio della predicazione della Prima crociata di Pietro l’Eremita (1050-1115) che, attraversando città e borgate, predica la Crociata a cavallo di una bianca mula con il crocifisso in mano. Ammirato da Stendhal il quadro suscitò a Brera grande entusiasmo quando apparve dal momento che si era nel pieno del Risorgimento e “vi si poteva leggere un riferimento all’attualità politica e alla necessità di un riscatto nazionale”. Alla Gam, oltre ai dipinti a soggetto storico, si possono vedere, fino al 1 aprile 2024, un centinaio di opere di Hayez con i disegni preparatori provenienti da collezioni pubbliche e private.                       Filippo Re

Scultura in polistirolo come omaggio ai clochard

L’artista Luciana Penna ha posato  su una panchina
del giardino Sambuy, davanti a via Roma, la sua scultura realizzata  usando il polistirolo delle cassette del pesce (ben lavate), omaggio ai clochard, con altri 13 scultori che hanno usato diversi materiali di ricupero. La mostra, inaugurata il 6 novembre, durerà fino al 15 novembre, il giardino è aperto dalle ore 8 alle 20.

Enzo Grassano

XII EDIZIONE DI THE OTHERS  Oltre il 20% in più di pubblico

 

Torino, 5 novembre 2023 – Si è chiusa la XII edizione di The Others Fair, la fiera dedicata all’arte contemporanea emergente del panorama dell’Art Week Torinese. “Sono stati oltre il 20% in più di pubblico per questa edizione 2023. È stata l’edizione con il più alto numero di visitatori di sempre, nonostante si sia chiuso alle 21 anziché a tarda notte” è questo il commento di Roberto Casiraghi e Paola Rampini, fondatori di The Others Fair.

 

La location scelta, il Padiglione 3 di Torino Esposizioni progettato da Pier Luigi Nervi, ha ospitato inoltre per l’ultima volta la fiera permettendo la realizzazione di un display espositivo cosmico per esplorare l’universo dell’arte contemporanea. Non è mancato anche l’invito a fare esperienza diretta dell’arte attraverso il gioco, con l’“InterstellArt Cup il campionato di biliardino a cui hanno partecipato galleristi, artisti, curatori, collezionisti e giornalisti con un premio vinto da due artisti del gruppo Cuicuocua (The Game Gallery)..

 

Oltre 70 gli espositori presenti in fiera provenienti da Argentina, Austria, Francia, Germania, Lituania, Perù, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna e Svizzera, oltre che dall’Italia, a partire da Torino (con la presenza di 5 realtà indipendenti) fino a Palermo attraverso gallerie, spazi non profit e artist run space. Particolarmente forte quest’anno la presenza di gallerie provenienti dai Paesi dell’Est.

 

Tra le novità di quest’anno al Padiglione 3 di Torino Esposizioni: 4 performance artistiche proposte da altrettante gallerie, italiane e internazionali, che hanno coinvolto il pubblico in un’esperienza dell’arte sempre più sensoriale e partecipata. Ma non solo, anche un programma di talk curato dall’art sharer Elisabetta Roncati con un’Arena che ha coinvolto oltre 30 ospiti per discutere e confrontarsi sull’arte contemporanea sui temi dell’attivismo, delle nuove tecnologie, del gender e della queerness.

 

La qualità della proposta artistica di questa XII edizione è stata particolarmente apprezzata grazie alla varietà dei linguaggi in un confronto artistico intergenerazionale che riconferma The Others come piattaforma di incontro, di scambio e di dialogo che da sempre si contraddistingue la fiera per la sua vocazione provocatoria, eclettica e internazionale, in grado di sprigionare energie creative sempre nuove.

 

La XII edizione ha riflettuto sui grandi temi d’attualità a partire dal focus su Iran e libertà, inadeguatezza e disagiolegame con il territorio di appartenenza e le proprie tradizioniincontro tra arte visiva e altri linguaggi creativi, l’approfondimento sul linguaggio della fotografia contemporanea, all’ambiente e ai suoi elementi ed una sezione dedicata allo sguardo al femminile.

 

Anche in questa edizione 2023, The Others Art Fair è riuscita nel proprio intento di dare spazio e visibilità alle realtà emergenti, rompendo gli schemi grazie a un format unico e indipendente che continua a sostenere il fondamentale dialogo tra pubblico, arte e territorio.

 

I SETTE PREMI ASSEGNATI DA THE OTHERS ART FAIR

Sono sette i Premi, nazionali e internazionali, assegnati nel corso della dodicesima edizione della Fiera, tra cui quattro Premi di acquisizione e tre di residenza, a partire dal “Premio Comitato PDA Amore e Colore” vinto da Felicija Dudoit presentata Contour Art Gallery di Vilnius (Lituania).

 

Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti, ha scelto Simone Negri con “Accadimento #149” proposto da Eshgallery e l’artista Koro Ihara con l’opera “Dyeing green #0” della galleria d’arte Faber da inserire nell’ambito della “Collezione Operæ”.

 

Il “Nice (He)art Prize” creato da Francisca Viudes,  è stato assegnato a Fausto Gilberti della Wizard Gallery e ad Andrea Fiorino di A.more Gallery. Questo premio dà ai vincitori la possibilità di partecipare al “The (He)art for (He)art Program” con base nella città di Nizza.

 

Spazio 88, società di servizi ha deciso di premiare Glenda Costa di Crumb Gallery per l’opera “Visioni notturne in un limoneto” e Giulia Sfernazza della galleria d’arte Faber con “Frammenti”. Il premio di acquisizione è rivolto a opere in grado di ispirare la fiducia nelle possibilità umane e di promuovere un sentimento di sicurezza e tranquillità.

 

“Prospettiva Insulare” ha scelto per la residenza a Tenerife rivolta a un artista under 35 residente in Italia Wang Yuxiang di Dose Art di Shanghai. L’artista sarà ospitato per due settimane nello spazio che Giovanni Ozzola ha realizzato a Santa Cruz de Tenerife.

 

Behnoode Foundation per il suo premio di acquisizione ha scelto tre opere ovvero “Swim Till I Sank” di Gabriele Stabile della galleria Raw Messina, “Hex for the swarm” di Catherina Cramer Giulietta Ockenfuss della galleria Mouches Volantes, ed “Efebo Stellina 4” di Elisa Marino della galleria Young Volcano.

 

Infine è stato consegnato il premio Zenato Academy per la fotografia contemporanea al milanese ventiduenne Giacomo Erba per l’opera “Rizoma” (2022) della galleria Stayonboard.

 

 

THE OTHERS ART FAIR Premio D’Amore, residenza d’artista di un mese a Torino a Felicija Dudoit

 

LA PIU’ GIOVANE ARTISTA DI CONTOUR ART GALLERY DI VILNIUS

 

Padiglione 3 di Torino Esposizioni – TORINO 

2 – 5 novembre 2023

www.theothersartfair.com

 

 

Torino, 4 novembre 2023 – Vince il Premio Piero D’Amore con la residenza d’artista di un mese a Torino, Felicija Dudoit la più giovane artista della galleria Contour Art Gallery di Vilnius (Lituania).

 

Il premio è stato assegnato questa mattina nel corso della fiera al Padiglione 3 di Torino Esposizioni dal Comitato “PDA AMORE E COLORE” dedicato a Piero D’Amore con la seguente motivazione: “Quest’anno il Comitato ha deciso di scegliere un’opera pittorica: è quindi stata selezionata Felicija Dudoit della galleria Contour Art Gallery. La scelta è stata ispirata dalla sensibilità dell’utilizzo del colore e dal messaggio di sogno, di immaginazione e prospettiva della giovane artista di Vilinus.” dichiara Claudia Bruno del Comitato Piero D’Amore.

 

“Sono molto orgogliosa di essere qui e felice che a vincere questo premio sia stata proprio la nostra arista più giovane” aggiunge la gallerista Vilma Macianskaite.

 

Lorenzo Bruni, coordinatore del board curatoriale di The Others commenta: “L’artista lituana, pittrice, lavora molto sulle suggestioni e sulle immagini dei viaggi, sull’incontro che realizza nei vari luoghi che visita. Ed ecco che una residenza di un mese a Torino, per quest’artista, vuol dire conoscere e mettersi in gioco, entrare in contatto con nuovi luoghi e persone. È per questo che la residenza vinta avrà anche un impatto molto importante sulla sua rilflessione artistica, ma soprattutto un impatto immediato sulle immagini delle opere pittoriche che realizzerà. Il premio riflette anche sul tema del colore, che per Felicija Dudoit è metafisico, e che qui sotto al cielo di Torino, dovrà riflettere su che cosa vorrà diventare.”

 

 

I PROSSIMI PREMI DI THE OTHERS ART FAIR

Sono sette i Premi, nazionali e internazionali, che verranno assegnati nel corso della dodicesima edizione della Fiera, tra cui quattro Premi di acquisizione e tre di residenza, a partire dal Premio del Comitato Piero d’Amore che offrirà, per il secondo anno consecutivo, una residenza d’artista a Torino per la durata di un mese. Il Premio “Prospettiva Insulare” proporrà invece una residenza a Tenerife per un artista under 35 residente in Italia che sarà ospitato per due settimane nello spazio che l’artista Giovanni Ozzola ha realizzato a Santa Cruz de Tenerife. Il “Nice (He)art Prize” creato da Francisca Viudes, darà al vincitore la possibilità di partecipare al “The (He)art for (He)art Program” con base nella città di Nizza.

 

Riguardo ai premi di acquisizione, riconfermano la loro partecipazione la Behnoode Foundation fondata da Benhoode Javaherpour con l’obiettivo di supportare artisti attraverso diverse iniziative; Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti, che sceglierà un’opera da inserire nella “Collezione Operæ”; Zenato Academy con il premio Zenato per la fotografia contemporanea nato con l’intento di sostenere i giovani artisti che si esprimono con il linguaggio fotografico; e, per la prima volta a The Others, Spazio 88, società di servizi, che prevede un premio di acquisizione rivolto a opere in grado di ispirare la fiducia nelle possibilità umane e di promuovere un sentimento di sicurezza e tranquillità.

 

 

IL BOARD CURATORIALE 

Il board curatoriale dell’edizione 2023 di The Others Art Fair è guidato da Lorenzo Bruni nel ruolo di Coordinatore. Critico e curatore d’arte, nato a Firenze che attualmente vive a Roma, dove insegna Arti visive contemporanee presso AANT e Teoria del Mercato Multimediale dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, mentre dal 2022 insegna Museologia all’Accademia Albertina di Torino. Fra le curatrici, che motivano anche la grande presenza di gallerie provenienti dai Paesi dell’Est c’è Lýdia Pribišová curatrice e storica dell’arte che vive a Bratislava, in Slovacchia, e che dal 2020 è curatrice presso la Kunsthalle di Bratislava e nello stesso anno è stata eletta presidente della sezione slovacca dell’AICA. Daniela Grabosch è inoltre presente nel board curatoriale quale artista viennese la cui pratica performativa migra tra mezzi digitali e fisici. Ha conseguito un MFA in Arte Performativa presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna e un BFA in Belle Arti e Media Digitali presso la Hochschule di Düsseldorf.

 

Sul filone dedicato al digital e content creator, quale coordinatrice del Public Program fra le novita di questa XII edizione anche la consulente artistica, scrittrice per diverse testate e autrice per Rizzoli illustrati, Elisabetta Roncati che nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan).

 

L’APOCALISSE un’esposizione di Mauro Gottardo

Sabato 4 novembre, alle ore 18.00
Galleria Gliacrobati 

 

a cura di Bianca Tosatti e Tea Taramino

 Sabato 4 novembre 2023, alle ore 18.00, Galleria Gliacrobati (via Ornato 4, Torino) inaugura L’Apocalisse, esposizione dell’artista Mauro Gottardo, a cura di Bianca Tosatti e Tea Taramino, in mostra fino a sabato 30 dicembre 2023.

Mostra monografica dedicata al ciclo dell’Apocalisse di Mauro Gottardo, un artista straordinario per la qualità del linguaggio visivo in grado di mostrare sia le sue più intime paure e conoscenze sia un ampio e originale repertorio grafico e calligrafico.

Questa mostra vuole essere un progetto inclusivo che propone importanti collegamenti di senso tra Arte Contemporanea e arti considerate marginali come Art BrutOutsider ArtArte Irregolare; un’impresa culturale consapevole che l’arte é anche fatto di persone capaci di scompaginare le certezze acquisite proprio quando, oggi più che mai, sono messe in crisi dai cambiamenti imprevisti nel campo della salute pubblica, dell’economia e della convivenza sociale.

La mostra é un invito alle istituzioni culturali e ai singoli a utilizzare questo tempo difficile dominato da conflitti internazionali per guardare negli angoli più nascosti della produzione culturale indipendente dove si accampano energia intellettuale, maestria e visioni capaci di commentare l’attualità da angolazioni inedite, talvolta abbaglianti.

L’Apocalisse (2008 – 2015) di Mauro Gottardo è un’opera visionaria densa di riferimenti simbolici, spesso profetici, letterari, religiosi, sessuali e politici, composta da 270 elementi di diverse dimensioni: figure umane, animali mitici, simbologie che si ripetono e si alternano su un tappeto di scritture visive, sovente tracciate su carte di recupero. Così L’Apocalisse diventa un archivio segreto di testimonianze, collegamenti, premonizioni, riferibili alla minaccia del potere in tutti i suoi aspetti: da quello economico, politico e culturale alla aggressività nei confronti della salute fisica e mentale umana.

Oggi più che mai ci sembra il momento giusto per avvicinarci a tale capolavoro sconosciuto e complesso che merita di essere apprezzato in ambiti culturali pubblici. Il ciclo di lavoro sull’Apocalisse inizia nel 2008 stimolato dalla visione, presso il Museo Diffuso della Resistenza di Torino, di (R)esistere per immagini, una mostra su Germano Facetti, grafico internazionale, documentatore e testimone della storia del “secolo dell’odio”. In particolare, a ispirare Gottardo è la “scatola gialla” che conteneva il suo taccuino della prigionia in campo di concentramento fatto di disegni, foto e appunti per quello che sarebbe poi divenuto il documentario “The yellow box” di Tony West.

Partner

Forme in bilico aps, Fermata d’autobus Onlus, Dipartimento Educazione GAM/ Galleria d’arte Moderna e Contemporanea / Fondazione Torino Musei, Dipartimento Educativo Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Tactile Vision Onlus

Con il sostegno di 

Città di Torino e Fondazione CRT

Evento nell’ambito dei progetti 

Panopticon – Rassegna Singolare e Plurale – Per arte e per lavoro

 

Galleria Gliacrobati

Via Luigi Ornato, 4, 10131 Torino

Giovedì e venerdì dalle 16.00 alle 19.30

Sabato dalle 11.00 alle 19.30

info@gliacrobati.com

www.gliacrobati.com

Libertà ed Iran, a The Others Art Fair con il progetto “Sguardi dall’alto” di Labrys

Le città come i sogni possono nascondere un desiderio oppure il suo rovescio, la paura. Come in un sogno, la città rivela infatti la sua storia solo a chi sa leggere ciò che è scritto nei suoi confini e negli scorci delle sue vie. Quando una città si trasforma in teatro di guerra il sogno assume il sapore della paura.”

 

Si prosegue sul filone libertà ed Iran, a The Others Art Fair 2023 con il progetto “Sguardi dall’alto” di Labrys, (Torino) che nasce dal dialogo tra tre artisti sul tema “città e libertà” e si compone degli scatti del giornalista italiano Stefano Tallia, e delle interpretazioni pittoriche di due artiste iraniane Masoudeh Miri Shabnam Miri.

 

Mentre Stefano Tallia osserva le città scegliendo punti significativi dei conflitti che hanno attraversato o attraversano quei luoghi, Masoudeh Miri e Shabnam Miri posano lo sguardo sull’individuo con la loro pittura. Ne nasce un racconto che offre due punti di vista, quello del fotografo che ha raccontato i conflitti non essendone mai direttamente coinvolto e quello delle due pittrici iraniane che lo hanno vissuto durante la loro infanzia e adolescenza a Teheran. È un tema che ha accompagnato la vita professionale e artistica di tutti e tre.

 

Numeroso il pubblico che fin dalle prime ore del venerdì ha affollato il Padiglione 3 di Torino Esposizioni (GALLERY QUI). Si porsegue oggi con i premi attesi, nuovi talk sul filone ambiente tra attivismo e sostenibilità, ma anche mondo digitale e NFT, oltre alle performance proposte dalle gallerie internazionali.

 

DA OGGI AL VIA I PREMI DI THE OTHERS ART FAIR

Sono sette i Premi, nazionali e internazionali, che verranno assegnati nel corso della dodicesima edizione della Fiera, tra cui quattro Premi di acquisizione e tre di residenza, a partire dal Premio del Comitato Piero d’Amore che offrirà, per il secondo anno consecutivo, una residenza d’artista a Torino per la durata di un mese. Il Premio “Prospettiva Insulare” proporrà invece una residenza a Tenerife per un artista under 35 residente in Italia che sarà ospitato per due settimane nello spazio che l’artista Giovanni Ozzola ha realizzato a Santa Cruz de Tenerife. Il “Nice (He)art Prize” creato da Francisca Viudes, darà al vincitore la possibilità di partecipare al “The (He)art for (He)art Program” con base nella città di Nizza.

 

Riguardo ai premi di acquisizione, riconfermano la loro partecipazione la Behnoode Foundation fondata da Benhoode Javaherpour con l’obiettivo di supportare artisti attraverso diverse iniziative; Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti, che sceglierà un’opera da inserire nella “Collezione Operæ”; Zenato Academy con il premio Zenato per la fotografia contemporanea nato con l’intento di sostenere i giovani artisti che si esprimono con il linguaggio fotografico; e, per la prima volta a The Others, Spazio 88, società di servizi, che prevede un premio di acquisizione rivolto a opere in grado di ispirare la fiducia nelle possibilità umane e di promuovere un sentimento di sicurezza e tranquillità.

 

IL BOARD CURATORIALE 

Il board curatoriale dell’edizione 2023 di The Others Art Fair è guidato da Lorenzo Bruni nel ruolo di Coordinatore. Critico e curatore d’arte, nato a Firenze che attualmente vive a Roma, dove insegna Arti visive contemporanee presso AANT e Teoria del Mercato Multimediale dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, mentre dal 2022 insegna Museologia all’Accademia Albertina di Torino. Fra le curatrici, che motivano anche la grande presenza di gallerie provenienti dai Paesi dell’Est c’è Lýdia Pribišová curatrice e storica dell’arte che vive a Bratislava, in Slovacchia, e che dal 2020 è curatrice presso la Kunsthalle di Bratislava e nello stesso anno è stata eletta presidente della sezione slovacca dell’AICA. Daniela Grabosch è inoltre presente nel board curatoriale quale artista viennese la cui pratica performativa migra tra mezzi digitali e fisici. Ha conseguito un MFA in Arte Performativa presso l’Accademia di Belle Arti di Vienna e un BFA in Belle Arti e Media Digitali presso la Hochschule di Düsseldorf.

 

Sul filone dedicato al digital e content creator, quale coordinatrice del Public Program fra le novita di questa XII edizione anche la consulente artistica, scrittrice per diverse testate e autrice per Rizzoli illustrati, Elisabetta Roncati che nel 2018 ha fondato il marchio registrato Art Nomade Milan, con cui si occupa di divulgazione digitale sui principali social media (Instagram e Tik Tok @artnomademilan).

 

 

PROGRAMMA DEL WEEK – END E PROSSIMI APPUNTAMENTI DA NON PERDERE

 

 

SABATO 4 NOVEMBRE 2023

 

11.30-12.00 Premiazione Premio Comitato PDA Amore e Colore

 

12.30-13.30 Booktalk

 

14.30-15.30 Incontro con le curatrici di The Others: Focus on Slovacchia: arte, storia e cultura contemporanea. Dall’indipendenza al padiglione della Biennale di Venezia.

Con BLU: GALLERY, DOM JÁNA HÁLUVažec (SK), DOT.CONTEMPORARY, MESTO; EQO, SPISSKY HRHOV; FLAT GALLERY, BRATISLAVA; NASTUPISTE, TOPOLKANY; SOPA GALLERY, KOSICE, ROSARIA IAZZETTA

 

15.30-16.00 Premiazione Premio Operæ

 

16.00-16.30 Question TimeArte e Attivismo: focus sulla sostenibilità ambientale. Dibattito sull’uso dell’arte come mezzo di attivismo sociale e politico, e come i giovani artisti possono influenzare il cambiamento sociale attraverso la loro arte.

Con ULTIMA GENERAZIONE, CARLO MEZZALAMA (FRIDAYS FOR FUTURE), SIMONE SENSI, MANUEL MACADAMIA

Modera: Giulio Alvigini

 

16.30-17.30 Talk: Arte e Attivismo: focus sulla sostenibilità ambientale. Dibattito sull’uso dell’arte come mezzo di attivismo sociale e politico, e come i giovani artisti possono influenzare il cambiamento sociale attraverso la loro arte.

Con ULTIMA GENERAZIONE, CARLO MEZZALAMA (FRIDAYS FOR FUTURE), SIMONE SENSI, MANUEL MACADAMIA

Modera: The Others / Artuu Mag

 

17.30-18.00 Question Time: Arte, Identità e Autenticità: intelligenza artificiale, NFT e nuove tecnologie e loro rapporti con la creazione artistica ed il ruolo che potrebbe assumere nel futuro l’essere un artista.

Con REBECCA PEDRAZZI, VINCENZO MARSIGLIA, CAFFE’DESIGN (GIULIANO e RAFFAELE) 

Modera: Giulio Alvigini

 

18.00-19.00 Talk: Arte, Identità e Autenticità: intelligenza artificiale, NFT e nuove tecnologie e loro rapporti con la creazione artistica ed il ruolo che potrebbe assumere nel futuro l’essere un artista.

Con REBECCA PEDRAZZI, VINCENZO MARSIGLIA, CAFFE’DESIGN (GIULIANO e RAFFAELE) 

Modera: The Others / Artuu Mag

DOMENICA 5 NOVEMBRE 2023

 

11.30-12.00 Premiazione Premio Spazio88

 

12-12.30 Premiazione Premio Behnoode Foundation

 

14.30-15.30 Booktalk con Elisabetta Roncati “Arte Queer. Corpi, segni. storie” (Rizzoli, 2023)

 

15.30 -16.00 Premiazione Premio Zenato Academy

 

16.00-16.30 Question Time: Cultura e nuovi mezzi di comunicazioneda Instagram a Tik Tok.

Con CARLO LONGO (WEBALVOLO), DAVIDE GAVIOLI.

Modera: Andrea Joly

 

16.30-17.30 Talk: Cultura e nuovi mezzi di comunicazioneda Instagram a Tik Tok.

Con CARLO LONGO (WEBALVOLO), DAVIDE GAVIOLI.

Modera: The Others / Artuu Mag

 

17.30-18.00 Question TimeArte, gender e queerness: come la visione dei corpi sta cambiando nel mondo artistico e culturale

Con MATTIA OZZY, RUBEN MONTINI, MURAT CINAR, LUCA FRATI, GIANNI MORETTI, VALERIYA PLIEKHOTKO

Modera: Andrea Joly

 

18.00-19.00 Talk: Arte, gender e queerness: come la visione dei corpi sta cambiando nel mondo artistico e culturale

Con MATTIA OZZY, RUBEN MONTINI, MURAT CINAR, LUCA FRATI, GIANNI MORETTI, VALERIYA PLIEKHOTKO

Modera: The Others / Artuu Mag

 

LE PERFORMANCE DI SABATO E DOMENICA

 

FLAT GALLERY

Figurazione animistica

 

Artist: Viktor Fuček,

4.11.2023, tra 17.00 e le 18.00

 

Descrizione: Un dialogo performativo con una pittura consapevole che non è semplicemente una superficie per registrare stati viscerali, ma nello spirito animistico è essa stessa un’entità consapevole. Insieme esploreremo l'”epistemologia relazionale” qui rappresentata, rendendo presente la consapevolezza che l’identificazione del sé si basa sulle relazioni con gli altri, piuttosto che su qualsiasi caratteristica distintiva del “sé”. Invece di concentrarci su un “sé” essenzializzato e modernista (l'”individuo”), iniziamo a vederci come un insieme di relazioni diverse, alcune delle quali coinvolgono “non umani”.

 

GIORDANO BOETTI EDITIONS

IPERCONNESSE

 

Artist: duo L.U.P.A.

 

4. 11. 2023, dalle 15.00 alle 17.00, e dalle 18.00 alle 21.00

5. 11. 2023, dalle 15.00 alle 17.00, e dalle 18.00 alle 21.00

 

Descrizione: Con Iperconnesse LU.PA crea un ponte di connessione con lo spazio espositivo attraverso i suoi corpi e al di fuori di esso attraverso i dispositivi tecnologici. La performance nasce da una riflessione sulla condizione dell’essere iper-connessi nella società contemporanea e il grado elevato di prestazione che ci viene costantemente richiesto.

L’efficienza, intesa come capacità costante di rendimento, di azione e produzione con il minimo scarto di tempo, ci porta ad espandere lo spazio raggiungibile attraverso la tecnologia e a gestire

contemporaneamente più situazioni. Mutuando l’immagine della ginnasta ritmica che fa esercizi e capriole mentre l’attrezzo volteggia in aria e deve rimanere connessa ad esso per trovarsi in un preciso momento e in una precisa

posizione a riprenderlo, così LU.PA con la sua performance dà immagine e corpo alla difficoltà dell’essere connesse ad un lavoro che richiede presenza, concentrazione e impegno mentre il resto della vita va avanti e irrompe incurante, chiedendo efficienza.

 

SLOVAK PERFORMING UNIT

 

L’artista Maja Štefančíková, che insegna all’Academy of Fine Arts and Design di Bratislava in collaborazione con gli studenti (Celestína Minichová, Silvia Sviteková, Alžbeta Štrbová, Andrea Tušimová, Veronika Verešová), preparerà una serie di brevi contributi performativi per The Others Art Fair.

Attraverso situazioni performative, attireranno il pubblico all’interazione e cercheranno di sensibilizzare la percezione nel mondo delle operazioni artistiche, arricchire la sua esperienza artistica e coinvolgerlo nel processo di creazione di un’opera d’arte.

La partecipazione a The Others Art Fair è stata sostenuta dall‘Academy of Fine Arts and Design di Bratislava.

 

Stare until you fly ongoing action

4. 11. 2023, 12:00-13:00, 17:00-19:00

 

The Art of Small Talk  ongoing action

4. 11. 2023, 12:00-13:00, 17:00-19:00

 

Faster Than Light

4. 11. 2023, 18:00 (circa 30 min)

Guided tour with. Meeting point: Entrance – via Petrarca 39/b

Artissima, all’Oval di Torino la fiera più contemporanea d’Italia

La fiera più contemporanea d’Italia riapre le porte al pubblico all’OVAL di Torino  dal 3 al 5 novembre con 181 gallerie da tutto il mondo, 3 sezioni curate da scoprire, un ricco catalogo di opere, una nuovissima agenda piena di appuntamenti e imperdibili progetti speciali da seguire in fiera e in città.

Sulla piattaforma artissima.art è possibile tra le opere, gli artisti e le gallerie presentate in fiera sfogliando il catalogo online, aperto al pubblico. Il catalogo digitale offrirà la possibilità di conoscere in anticipo le proposte delle iconiche sezioni Main Section, Monologue/Dialogue, New Entries e Art Spaces & Editions, mostrando in modo intuitivo e interattivo un piccolo spaccato di quello che vi aspetta fra gli stand.

Preparatevi alla settimana dell’arte contemporanea torinese e programmate la vostra visita salvando gli eventi preferiti nella vostra area personale: è già online l’Agenda di Artissima 2023 con tutti gli appuntamenti da non perdere per approfondire in fiera le tendenze più innovative del settore e i numerosi progetti espositivi da esplorare in città.

Artissima Voice Over, è un coinvolgente spazio cross-mediale dedicato alle 3 sezioni curate di Artissima. Su voiceover.artissima.art un’immersione nell’arte a 360° tra immagini, video, podcast e interviste. Lasciatevi guidare nel cuore di Disegni, Present Future e Back to the Future, per un’esperienza online imperdibile.

Se volete farvi accompagnare in fiera dal racconto di un mediatore professionista, dal 3 novembre sul sito troverete per il secondo anno le AudioGuide: con smartphone, cuffie e mappa alla mano potrete scegliere tra sei nuovissimi percorsi tematici e godervi un tour personale tra gli stand per scoprire Artissima ascoltandola.

Conversazioni, presentazioni di progetti e cataloghi d’arte, interventi di curatori, artisti, giornalisti e ospiti speciali dal mondo delle istituzioni culturali, si trovano al Meeting Point e al Book Corner: un’occasione unica di incontro e confronto con alcuni dei protagonisti della scena artistica internazionale, che porteranno all’attenzione del pubblico le proprie ricerche, riflessioni e studi.

I biglietti per Artissima sono acquistabili online sulla piattaforma vivaticket.com oppure alla biglietteria dell’OVAL durante i giorni di fiera (3-5 novembre 2023), non dimenticate di consultare la  pagina Info pratiche!