A arte contemporanea a rischio deterioramento
Il M.A.C.A.M, Museo d’arte contemporanea all’aperto di Maglione, in provincia di Torino, ha lanciato una raccolta su GoFundMe per restaurare alcune opere gravemente deteriorate.
“Le opere – si legge – necessitano di manutenzione e restauro: trovandosi all’aria aperta sono soggette agli effetti degli eventi atmosferici. Il sole, la pioggia, il freddo, il vento, anche ciclonico, come nell’ottobre del 2019 , le opere, in simbiosi con l’ambiente e la realtà urbanistica, hanno vissuto le storie dei muri, delle strade e degli abitanti”.
Il paesino ospita sui muri delle case, nelle strade e nelle piazze dipinti, sculture e installazioni di artisti provenienti da tutto il mondo. Tra questi Cattelan, Asdrubali, Benetton, Cavaliere, Dadamaino, Del Pezzo, Dorazio. Silvano e Piero Gilardi, Griffa, Guerzoni, Habicher, Hsiao, Mainolfi, Mondino, Nespolo, Nils-Udo, Gio’ Pomodoro, Salvo, Staccioli, Tadini, Testa, Trotta, Valentini, Varisco e Zorio.
Il M.A.C.A.M. è nato nel 1985 da un’idea di Maurizio Corgnati come associazione culturale senza fini di lucro con operatività indirizzata alla diffusione e promozione dell’arte contemporanea. Oggi lotta per difenderla dall’abbandono e dal vandalismo.
A fronte di 238 condivisioni la campagna ha sfiorato i 900 euro in due settimane ed è ancora raggiungibile al link https://it.gf.me/v/c/gfm/macam-it-help-restore-our-artistic-heritage



Monforte d’Alba (Cuneo) Classe ’82, torinese d’adozione ma cuneese di nascita, laurea in Architettura, numerose mostre in Italia e all’estero, e sicuramente fra i più interessanti esponenti della street art nazionale (con imponenti lavori che prendono corpo attraverso i social), è l’artista GEC ART – al secolo Giacomo Bisotto – il vincitore italiano del “Progetto Europeo ETI” (“Expérimenter une Transformation Institutionelle”), promosso in Italia dalla “Fondazione Bottari Lattes” di Monforte d’Alba, insieme con altri tre partner europei: l’ente capofila “Ecole National d’Art” di Parigi, “Idensitat” di Barcellona e “Minitremu” di Targu Mures-Romania. Quello di GEC ART è un progetto in divenire di arte pubblica “open air” dal titolo “Wine in progress” ed è stato selezionato “per lo stile contemporaneo del linguaggio impiegato, il carattere partecipativo del processo di creazione, l’originalità nel far dialogare mondo digitale e analogico, la capacità di leggere il presente attraverso il recupero della memoria delle Langhe e del Roero”. Articolata in più fasi, l’opera vedrà in primo luogo la partecipazione attiva e diretta dei cittadini attraverso il web. Dalla pagina evento Facebook (link: https://bit.ly/2PxJd bz), l’artista chiamerà a raccolta giovani e adulti, affinché aprano i propri album fotografici di famiglia alla ricerca di immagini ambientate nelle Langhe e nel Roero (oggi “Patrimonio dell’Umanità” Unesco) che raccontino il lavoro, nonché la fatica e la conseguente soddisfazione, dei nonni e dei bisnonni nelle loro vigne e cantine, dalla potatura alla vendemmia, dalla cura della vite alla vinificazione. Tra le fotografie che il pubblico proporrà, Gec Art ne selezionerà alcune per realizzare disegni e ritratti di grandi dimensioni, dipinti su carta e applicati su pareti di muri, edifici o palazzi del territorio, visibili quindi a tutti, esposti ai fattori climatici, che impatteranno così sull’opera, rendendola unica e allo stesso tempo effimera. “Langhe e Roero – afferma Gec Art – sono un territorio turisticamente molto sovraesposto, spesso con un turismo usa e getta, in cui si perde la concezione del lavoro che fu portato avanti con cura, passione e fatica dai nonni, e in cui si è un po’ smarrito il ricordo di tutta quella parte iniziale di sudore e invenzione dei ‘padri fondatori’ che hanno lottato contro la povertà”. “Con il mio progetto – continua – desidero quindi recuperare la memoria genuina del territorio attraverso l’aiuto e il coinvolgimento di chi ne porta il testimone e restituirla a tutta la
comunità. Il mio intervento vuol essere un omaggio ai grandi padri e vorrei che tutti i cittadini si sentissero coinvolti nella realizzazione di questa opera di arte pubblica, indipendentemente dalla loro passione per l’arte”. Chi parteciperà al progetto fornendo le proprie fotografie di famiglia avrà in omaggio un poster realizzato e firmato da Gec Art, una sorta di scambio tra artista e pubblico attivo.