Parole forti, quelle del presidente della Corte d’appello di Torino, Arturo Soprano, all’inaugurazione dell’anno giudiziario. Nella nostra regione, secondo il magistrato, sono presenti “solide e incontrastate cellule malavitose bene inserite nel tessuto economico e sociale”, ci sono poi molti affiliati e anche alcuni soggetti della pubblica amministrazione e della politica compiacenti. Il magistrato sostiene l’esistenza di ” coinvolgimenti di spavaldi criminali nella realizzazione di grandi opere e nella ristrutturazione di importanti edifici a Torino e in altre città”. Grazie alle operazioni delle forze dell’ordine contro la ‘ndrangheta in Piemonte molto è stato fatto anche se “la ‘ndrangheta è “un’araba fenice” che può risorgere, Bisogna dunque continuare in una lotta che richiede ” interventi mirati sul piano legislativo”.
(foto: il Torinese)