AMBIENTE- Pagina 17

G7, da Venaria Reale verso lo stop al carbone e lo sblocco ai finanziamenti per il clima

I Paesi del G7, nel documento finale del vertice su Ambiente, Energia e Clima, tenutosi alla Reggia di Venaria hanno confermato le anticipazioni delle scorse ore. I ministri presenti nella residenza sabauda alla porte di Torino si impegnano quindi a “eliminare progressivamente la generazione di energia a carbone durante la prima metà degli anni 2030 o in un periodo coerente con il mantenimento dell’aumento della temperatura entro un grado e mezzo”.

Si registra anche, a proposito della cooperazione con altri Paesi, l’impegno a promuovere lo stop all’approvazione di nuove centrali elettriche a carbone su scala globale nel più breve tempo possibile.

E’ stata poi riconosciuta la necessità di sbloccare finanziamenti per il clima nella misura di “migliaia di miliardi”, riconoscendo le sfide che i Paesi vulnerabili stanno affrontando a proposito degli impatti climatici. Questo messaggio verrà lanciato  al prossimo G7 Finanze che si terrà a Stresa. Nel frattempo vengono sottolineati dai ministri del G7  le sfide, gli oneri del debito, gli spazi fiscali dei  Paesi per accrescere gli investimenti, ed un incoraggiamento alle banche multilaterali di sviluppo affinché accrescano i loro obiettivi di finanziamento per il clima coordinandosi con un “approccio armonico”.

Soddisfazione per l’esito del vertice è stata espressa da Wopke Hoekstra, commissario europeo al clima: “questa è la prima volta che facciamo il punto dopo la Cop 28, – ha detto – quindi il focus è stato soprattutto su come implementare gli obiettivi ambiziosi che abbiamo stabilito, noi paesi del G7 e l’Unione Europea, ma anche con il resto del mondo. Dobbiamo assicurarci di essere all’altezza della situazione e coinvolgere risorse del settore pubblico e del privato, una cosa su cui dobbiamo continuare a lavorare”.

G7 Ambiente. I ragazzi scrivono ai ministri riuniti a Venaria: “Più concretezza e decisione”

Rispondere   alla crisi climatica. “Nessuno va lasciato indietro a partire dai migranti climatici”

 

Presentato il documento riassuntivo dei lavori degli Stati Generali dell’Ambiente per Giovani. Energia, economia circolare, acqua e azione climatica le priorità su cui i ragazzi pungolano i ministri delle principali economie mondiali. 

 

Presentato nelle mani di Mario Antonio Scino – Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – e Francesco Corvaro – Inviato speciale del Governo per il Cambiamento climatico – l’appello dei ragazzi e ragazze che nella scorsa Giornata Mondiale della Terra si sono riuniti negli Stati Generali dell’Ambiente per Giovani.

L’iniziativa, organizzata da Earth Day Italia in collaborazione con la Regione Piemonte ed Environment Park, ha coinvolto 500 giovani che tra Roma, presso il Villaggio per la Terra, e Torino, ospitati dall’Environment Park, si sono confrontati su Energia, Economia circolare, Acqua e Azione climatica.

Il documento è stato consegnato da una delegazione – che ha raggiunto la Reggia di Venaria a bordo di un’auto a idrogeno dell’Environment Park – composta da Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, Stefania Crotta, Direttore Ambiente, Energia e Territorio Regione Piemonte, Matteo Beccuti, AD Environment Park, Pietro Salussoglia studente del Politecnico di Torino

I ragazzi chiedono ai paesi impegnati nel G7, e in particolare all’Italia che lo guida, di imprimere una svolta alle politiche per il clima, una svolta che coinvolga attivamente tutte le componenti sociali in quella che è l’unica battaglia che valga la pena combattere insieme.

Ci aspettiamo – spiegano i ragazzi – che al G7 e nei successivi incontri internazionali, l’Italia si impegni a promuovere una visione olistica della tutela ambientale, riconoscendo la sua interconnessione con altri aspetti cruciali della società e della politica globale.

Se esiste una battaglia comune, in cui siamo tutti responsabili e tutti dobbiamo unirci, èquella per il clima. L’individuo non può più essere solo destinatario delle politiche ambientali, ma deve diventare un co-attore per il cambiamento.

È solo attraverso la collaborazione e l’azione congiunta che possiamo costruire un futuro sostenibile per tutti. È dunque l’ora di un’azione decisa e pacifica per il clima e il nostro Pianeta.” Un pensiero particolare i giovani lo hanno rivolto ai migranti climatici, sempre più numerosi ma ancora scarsamente riconosciuti dal diritto internazionale

Le migrazioni climatiche sono il risultato di una complessa interazione tra cambiamenti ambientali, conflitti armati, povertà e violazioni dei diritti umani. Mentre i cambiamenti climatici non sono generalmente accettati come motivo valido per richiedere asilo, esiste una chiara correlazione tra crisi climatica e movimenti forzati di popolazione. La crescente frequenza di disastri naturali, come tempeste, inondazioni e siccità, sta spingendo sempre più persone a migrare in cerca di condizioni di vita più sicure e sostenibili.

Questi rifugiati climatici si trovano spesso in situazioni di estrema vulnerabilità, affrontando non solo l’insicurezza ambientale ma anche problemi legati all’accesso ai servizi essenziali, alla protezione legale e alla discriminazione.”

 

Il documento integrale, riporta nel dettaglio le considerazioni e le richieste dei ragazzi:

 

Crisi idrica globale. Diritti, Conflitti e Sfide Ambientali

Il tema dell’acqua è fortemente connesso con quello dei cambiamenti climatici e la sua gestione ha forti implicazioni sociali, ambientali ed economiche. Per questo i giovani hanno chiesto di agire con un approccio integrato che comprenda un miglioramento dei sistemi di approvvigionamento, trattamento e distribuzione, investimenti per il potenziamento e la costruzione di infrastrutture idriche soprattutto nelle aree marginali e rurali. Si chiede inoltre di investire nella protezione degli ecosistemi idrici, come fiumi, laghi e zone umide. Ma soprattutto i ragazzi chiedono di considerare l’acqua un diritto umano fondamentale, un bene comune e non una merce soggetta a logiche di mercato.

 

Energie Rinnovabili. Politiche Globali e Coinvolgimento Comunitario per una Transizione Energetica Equa e Resiliente

Si chiede una rapida transizione verso un sistema energetico basato sulle energie rinnovabili, ma accanto agli investimenti in nuovi impianti si rileva la necessità di investire nella ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie per l’accumulo dell’energia e l’ottimizzazione dell’efficienza energetica.

Ampliando la prospettiva si ritiene cruciale promuovere a livello europeo una normativa chiara e uniforme per creare un ambiente favorevole agli investimenti nel settore delle energie pulite. Importante anche la riformulazione della carbon tax in modo da colpire le multinazionali che non adottano pratiche sostenibili.

Infine si chiede di coinvolgere maggiormente i cittadini con programmi che non solo informino sui vantaggi delle energie rinnovabili, ma che li aiutino a comprendere e monitorare il consumo energetico e l’impronta ecologica personale.

 

Economia Circolare. Alleanza pubblico-privato per vincere la sfida

La richiesta è quella di promuovere una cultura del consumo consapevole e responsabile, autonoma e collettiva allo stesso tempo, investendo contemporaneamente nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, nell’aggiornamento delle infrastrutture esistenti e nella formazione del personale per l’adozione di pratiche circolari.

Utile l’uso di piattaforme digitali e nuove tecnologie per migliorare la trasparenza e la tracciabilità lungo tutta la catena del valore, consentendo una migliore gestione delle risorse, una maggiore responsabilità e un migliore scambio tra le imprese.

Un focus per quanto riguarda la sostenibilità alimentare. La richiesta ai governi è di prevedere normative più rigide per la gestione del suolo, la promozione di pratiche agricole sostenibili come l’agricoltura verticale e la promozione di filiere corte più sostenibili e prezzi più accessibili.

 

Azione Climatica. Sfida Globale per un Futuro Sostenibile

Occorre a livello internazionale promuovere un dialogo aperto e costruttivo tra le diverse parti interessate, creando spazi di discussione e collaborazione in cui le differenze ideologiche possano essere superate a favore di obiettivi comuni.

È necessario rivedere e rafforzare le politiche incentivanti, garantendo che siano mirate, basate su dati concreti e adeguatamente finanziate. Inoltre, è essenziale coinvolgere attivamente la società civile e le comunità locali nei processi decisionali per garantire che le politiche siano realmente rispondenti ai bisogni e alle aspirazioni della popolazione. È essenziale creare spazi di discussione e di confronto basati su evidenze scientifiche al fine di contrastare la diffusione della disinformazione e delle fake news. Infine è fondamentale un approccio basato sulla solidarietà e sull’inclusione per garantire un futuro sostenibile e giusto per tutti e una cooperazione internazionale multidimensionale, trasversale e specifica che comprenda la protezione legale dei rifugiati climatici.

Al via nei saloni della  Reggia di Venaria il vertice ministeriale del G7 Ambiente, Energia e Clima

Ha preso il via nei saloni della  Reggia di Venaria il vertice  ministeriale del G7 Ambiente, Energia e Clima, guidato dalla presidenza italiana, capofila il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto.

“La nostra è una grande responsabilità verso i  cittadini, verso i Paesi più vulnerabili e verso il Pianeta. Ci troviamo nel pieno di due conflitti che si innestano su crisi globali. La comunità internazionale attende un nostro messaggio”, ha detto il ministro italiano. “Il G7 è la sede giusta per  programmare azioni per una più efficace lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento e per una transizione energetica giusta, inclusiva e sostenibile. Il nostro ringraziamento va a tutti gli esperti dei gruppi tecnici che in questi mesi hanno lavorato per fare di questo G7 Clima, Energia e Ambiente un successo sul quale costruire traguardi futuri ancora più ambiziosi”, ha aggiunto Pichetto.

Il ministro riceve a Venaria i suoi omologhi per affrontare le sfide della sicurezza energetica, del cambiamento climatico e della tutela dell’ambiente. Le priorità per il governo sono: “concretezza, cooperazione in particolare con l’Africa, un approccio pragmatico e non ideologico secondo il principio di neutralità tecnologica”.

Sulla cooperazione con l’Africa, Pichetto ha sottolineato la necessità di “costruire, secondo lo spirito del Piano Mattei, partenariati di tipo non predatorio, sostenendo i più vulnerabili nell’adattamento agli effetti del cambiamento climatico e favorendo quell’accesso all’energia pulita e sostenibile che oggi è negato al 43% degli abitanti del continente”.

Al centro del G7 temi quali: rinnovabili, efficienza energetica, uscita progressiva dai fossili, biodiversità, ricerca per il nucleare di nuova generazione, fusione, economia circolare, materie prime critiche, biocarburanti. ieri alcune decine di manifestanti avevano bloccato la tangenziale di Torino e bruciato le effigi dei leader mondiali davanti alla Reggia blindata dalla polizia. Ma non si sono registrati incidenti con  danni a persone o cose.

(ilTorinese.it)

G7 blindato alla Reggia di Venaria. Sul tavolo i problemi di clima, energia e ambiente

29 – 30 aprile / La riunione dei Ministri Clima, Energia e Ambiente dal 29 al 30 nella Reggia di Venaria, guidata dalla presidenza italiana. Misure di sicurezza straordinarie per l’importante vertice internazionale. Nei giorni scorsi il ministro Gilberto Pichetto ha presentato il programma, il metodo di lavoro e gli obiettivi del vertice: “Vogliamo imprimere una forte spinta allo sviluppo delle rinnovabili e allargare gli orizzonti a tutte le fonti che, con il supporto scientifico, possano garantirci la sicurezza energetica, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi ambientali”

A CURA DI LINEAITALIAPIEMONTE.IT – Si svolgerà a Venaria Reale, il 29 e 30 aprile, la riunione ministeriale G7 Clima, Energia e Ambiente, guidata dalla Presidenza italiana. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha presentato  agli organi di informazione, nella sede romana dell’associazione Stampa estera, il programma, il metodo di lavoro e gli obiettivi del vertice.

Una forte spinta allo sviluppo delle rinnovabili”

“In continuità con gli impegni assunti in ambito G7 e G20, la Presidenza italiana consoliderà le iniziative già in corso e si concentrerà su azioni mirate e congiunte, orientate alla concretezza”, ha spiegato il Ministro Pichetto. “Vogliamo imprimere – ha detto – una forte spinta allo sviluppo delle rinnovabili e allargare gli orizzonti a tutte le fonti che, con il supporto scientifico, possano garantirci la sicurezza energetica, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi ambientali”. “Altrettanta forza – ha aggiunto il Ministro – vogliamo dare alle politiche di adattamento, cruciali per la tenuta e la resilienza dei sistemi naturali ed economici, anche nei Paesi africani”. “A Venaria l’Italia arriva con idee chiare e con la determinazione necessaria per rendere questo G7 portatore di risultati reali e ambiziosi”, ha concluso il Ministro.

Il vertice preceduto da gruppi di lavoro

I gruppi di lavoro a cui hanno preso parte i negoziatori dei rispettivi Paesi, hanno definito in questi mesi i temi al centro del Comunicato finale, che traccerà il percorso verso le prossime scadenze globali.

Focus su consumo e produzione sostenibili, economia circolare ed efficienza delle risorse

Per la parte Ambiente, il focus sarà su: consumo e produzione sostenibili, economia circolare ed efficienza delle risorse, con particolare riferimento al tema del riciclo delle materie prime critiche e della circolarità nell’industria tessile e nella moda. Verranno poi affrontati gli ambiti legati al contrasto dell’inquinamento per natura e persone, la biodiversità, gli ecosistemi, il mare e gli oceani. Centrale sarà il tema dell’uso sostenibile delle risorse idriche. Particolare rilievo avrà la collaborazione con Paesi terzi, in particolare con l’Africa su temi trasversali quali il contrasto al degrado del suolo e la lotta alla desertificazione, l’uso delle tecnologie avanzate per il monitoraggio e la prevenzione degli effetti dei cambiamenti climatici e la sostenibilità delle filiere produttive.

La ‘Net-zero’ agenda

Nella sessione Clima ed Energia, si affronterà il tema della ‘Net-zero’ agenda, con obiettivi volti a potenziare i sistemi di accumulo e flessibilità, in modo da gestire il forte apporto delle rinnovabili. Al centro anche il potenziamento dell’efficienza energetica e il rafforzamento della sicurezza, in particolare per la catena di approvvigionamento dei minerali critici necessari per lo sviluppo delle rinnovabili. E ancora, puntare su nuove tecnologie energetiche tra cui ricerca e sviluppo del nucleare sostenibile, ridurre le emissioni di metano e promuovere la collaborazione con i Paesi terzi, specie con quelli più vulnerabili e con gli Stati africani, sul fronte dello sviluppo di risorse energetiche, infrastrutture locali e adattamento.

Iniziative congiunte

Sarà obiettivo del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica lanciare, nel corso della ministeriale, iniziative congiunte come l’avvio di gruppi di lavoro, coalizioni, focus e specifiche collaborazioni sui temi di interesse.

Le sessioni di lavoro

Quattro le sessioni di lavoro. In particolare, dalle ore 10 del 29 aprile si aprirà la plenaria dei Ministri. Al termine (h.11.50) è prevista la “Foto di famiglia”, a cui seguirà (h.13.40) la sessione di lavoro dedicata a Clima ed Energia. Dopo le 16.30 si avvierà la sessione Ambiente, che concluderà la prima giornata.

Martedì 30, si terrà una nuova plenaria di tutti i Ministri del G7, con l’obiettivo di definire il comunicato conclusivo. È prevista alle 14.30 la conferenza stampa congiunta del Ministro Gilberto Pichetto con i Ministri del Giappone e del Canada, rispettivamente la precedente e la prossima Presidenza G7.

Gli invitati a Venaria

A Venaria, oltre ai Ministri di Italia, Francia, Germania, Canada, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Commissione europea sono invitati: la Presidenza Cop 28 (Emirati Arabi Uniti) e quella Cop29 dell’Azerbaigian, il Brasile quale presidenza di turno del G20, l’Arabia Saudita e, nel quadro del focus sull’Africa, la Mauritania quale presidenza di turno dell’Unione Africana, il Kenya, l’Algeria e la Banca Africana di Sviluppo. I lavori prevedranno anche la presenza di organizzazioni internazionali: per la sessione Clima ed Energia la AIEA, IRENA, ODI e Conferenza sui cambiamenti climatici. Per la parte Ambiente prevista la presenza di UNDP, OCSE e UNEP.

Palazzo Madama partecipa alla Planet Week

Con l’iniziativa di illustrazione sul tema della sostenibilità ambientale e una mostra diffusa sul territorio.

 

Dal 20 al 28 aprile la Planet Week, promossa da Ministero dell’ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con il programma Connect 4 Climate della Word Bank, propone a Torino e in Piemonte una riflessione sui temi di azione climatica, economia circolare, energie rinnovabili, acqua e giovani. La Planet Week anticipa il G7 Clima, Energia e Ambiente previsto dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria Reale.

Il cambiamento climatico, riscaldamento globale, l’aumento esponenziale delle emissioni di CO2, lo spreco e lo sfruttamento sconsiderato delle risorse, la cementificazione sfrenata, non sono concetti astratti, ma realtà che hanno ripercussioni economiche e sociali chiaramente visibili, che si traducono in un aumento delle disuguaglianze e in corse all’accaparramento delle risorse sempre più violente. La necessità di ripensare ai modelli produttivi e alle nostre scelte quotidiane si fa impellente. In quest’epoca di incertezza è urgente immaginare e dare vita a modelli economici sostenibili che prevedano l’utilizzo di energie rinnovabili, l’avvio di pratiche di economia circolare, la riduzione degli sprechi e il riciclo dei rifiuti, oltre a una maggiore attenzione per le aree verdi e la salute pubblica.

Palazzo Madama e i musei civici di Torino hanno strutturato un ampio progetto di sensibilizzazione rivolto alla comunità dei cittadini su questa sfida globale. Lo faranno per tutto il 2024 con una serie di mostre, progetti, incontri e progetti internazionali che hanno preso il via con la mostra “State of emergency” in corte medievale, e che proseguono durante la Planet Week, per raggiungere il culmine tra giugno 2024 e gennaio 2025, con un’importante serie di appuntamenti che ruoteranno intorno alla mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”, allestita in Sala del Senato e strutturato insieme a primarie istituzioni nazionali, a cominciare dall’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po.

Per il G7 Clima, Energia e Ambiente e la Planet Week, Palazzo Madama, in partnership con Connect 4 Climate e Word Bank, ha commissionato a 20 illustratrici e illustratori italiani, riconosciuti a livello mondiale, di riflettere e lavorare su tematiche che riguardino la vita e la quotidianità di ognuno di noi, creando ciascuno una sorta di stazione illustrante, un’immagine originale capace di rendere visibile un concetto connesso alla crisi climatica con uno sguardo d’autore. Partendo dall’immaginario comune, l’illustrazione declina in una molteplicità di messaggi e connette riflessioni differenti tramite il potere di un linguaggio artistico e creativo in grado di dialogare con un pubblico che sia il più ampio possibile. Con la loro indipendenza narrativa, le illustrazioni si rivelano mediatori essenziali, favorendo scambi creativi tramite le suggestioni che il linguaggio non può evocare. Tramite linee, forme, colori e dinamiche di curve le immagini degli illustratori attivano nell’osservatore emozioni e sensazioni, inducendo un costante cortocircuito interpretativo. Le venti illustrazioni, a cui si uniranno i due lavori su Torino e il Piemonte, animeranno una mostra diffusa sul territorio che da piazza Castello, cuore della città, si spingerà da est a ovest collegando simbolicamente via Po a corso Francia. Come anticipato, il progetto introduce la mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”, che sarà inaugurata a palazzo Madama nella Sala del Senato del Regno d’Italia il prossimo 27 giugno, e che rimarrà aperta fino al 13 gennaio 2025, con lo scopo di raccontare la crisi climatica in modo efficace, immediato e accessibile, trasportando i visitatori in un viaggio tra installazioni artistiche, capolavori pittorici e fotografici, video e documenti che approfondiranno i temi svolti in forma coinvolgente.

 

Mara Martellotta

“Ogni azione fa la differenza, uniamoci per il clima” Conferenza a Torino

L’appuntamento, che rientra nelle iniziative della “Planet week”, è organizzato per sabato 27 aprile dalla Soka Gakkai italiana e da UNDP

 

Quale ruolo può svolgere ognuno di noi nell’affrontare la crisi climatica? Questo è il punto di partenza dell’evento dal titolo “Ogni azione fa la differenza, uniamoci per il clima” organizzato dalla campagna “Cambio io, cambia il mondo” dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e UNDP (United Nations Development Programme) Centre of Rome in programma a Torino sabato 27 aprile alle ore 10:00 presso il Circolo della Stampa Sporting A.S.D. in corso Agnelli 45.

L’appuntamento rientra nel calendario di iniziative della “Planet Week“, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nella settimana che precede il G7 Clima, Energia e Ambiente che si svolgerà dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria.

L’obiettivo della tavola rotonda è mettere al centro del confronto le azioni che ciascuno può portare avanti nel quotidiano, agendo in prima persona con un focus sul coinvolgimento giovanile e la necessità di un cambiamento sistemico. Parteciperanno: Chiara Foglietta, Assessora per la trasformazione Ecologica e Digitale del Comune di Torino, la professoressa Patrizia Lombardi Prorettrice del Politecnico di Torino e Presidente della RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), Clara Pogliani, portavoce del collettivo “Ci sarà un bel clima”Agostino Inguscio coordinatore UNDP Centre of Rome e una rappresentanza di “Fridays for future“.

 

Durante la mattinata si potrà visitare la mostra “L’eredità della vita – il clima è una scelta, salviamo il futuro“, realizzata nell’ambito della campagna “Cambio io, cambia il mondo: pensare globalmente, cambiare interiormente, agire localmente”, sostenuta dai fondi dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Dai cinque settori chiave su cui intervenire – energia, città, sistemi di produzione e consumo, alberi, sicurezza alimentare – si arriva a riflettere sulla transizione ecologica giusta, su un nuovo modello di sviluppo, sui diritti umani e sulla pace. Ognuno può fare la propria parte con azioni quotidiane e immediate anche per chiedere e sostenere le necessarie azioni di sistema a livello nazionale e globale.

 

Gli attivisti del clima occupano Gallerie d’Italia

Extinction Rebellion ha occupato questo pomeriggio il cortile delle Gallerie d’Italia, il museo di Intesa Sanpaolo, a Torino, per denunciare i “massicci finanziamenti della banca in progetti legati a petrolio e gas”.

La protesta si svolge nello stesso giorno dell’assemblea degli azionisti di Intesa e a pochi giorni dall’inizio del “G7 Clima, Energia e Ambiente” che si terrà proprio a Torino dal 28 al 30 aprile. L’obiettivo, dicono in una nota gli attivisti è “denunciare i massicci finanziamenti di Intesa Sanpaolo nei progetti di estrazione, esplorazione e commercio in petrolio e gas, su cui i governi del G7 – tra cui l’Italia – stanno investendo”.

G7 clima, energia e ambiente: anche a Torino gli Stati Generali dei giovani

Elaborato un documento che sarà consegnato ai sette ministri dell’Ambiente durante la riunione a fine mese nella Reggia di Venaria

Ottenere informazioni verificate e attendibili a tutti i livelli per avere maggiore consapevolezza dei problemi, individuare soluzioni innovative per sviluppare azioni sostenibili, adottare politiche coerenti con gli obiettivi di sostenibilità che impattino positivamente sulla vita quotidiana delle persone, prevedere una maggiore educazione al ciclo dei prodotti sono le principali richieste contenute nel documento di intenti anticipato al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dai rappresentanti dei 500 giovani che hanno partecipato ad uno dei momenti di avvicinamento al G7 Clima Energia e Ambiente, che si terrà il 29 e 30 aprile nella Reggia di Venaria Reale. Nel testo sono stati evidenziati altri aspetti: lo sviluppo della ricerca, applicandola e trasferendola in nuove tecnologie, la tutela della biodiversità e degli ambienti naturali, lavorare sull’educazione ai consumi in un’ottica di sostenibilità su scala locale e globale. Su iniziativa di Earth Day Italia, in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino ed Environment Park, in occasione della Giornata mondiale della Terra l’evento è stato parte attiva degli Stati generali dell’Ambiente per i giovani, organizzati a Roma da Earth Day Italia con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e il Ministero dell’Istruzione e Merito.

La sintesi dei documenti elaborati tra Torino e Roma sarà quindi consegnata ai 7 ministri dell’Ambiente nella Reggia di Venaria da una delegazione dei giovani partecipanti. La giornata torinese ad Environment Park è stata divisa in due sessioni con animazione di tavoli tematici, coinvolgimento di esperti, collegamenti televisivi con Rai Play e Vatican News, streaming sulla piattaforma Ansa. La prima sessione, dopo i saluti istituzionali, ha visto durante la mattinata 400 studenti delle scuole superiori piemontesi partecipare ad un “corso di autodifesa da negazionismo climatico”, durante il quale è stato messo l’accento sulle “fake news” che vengono veicolate appositamente per cercare di instaurare nell’opinione pubblica il dubbio che gli scienziati del clima non siano in accordo con le risultanze scientifiche che emergono da tutti i rapporti delle organizzazioni internazionali e sull’importanza di una corretta informazione. In contemporanea altri 100 giovani delle Università e delle associazioni, suddivisi in quattro gruppi, hanno approfondito gli argomenti individuati dal Ministero dell’Ambiente in coerenza con le priorità della Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile del Piemonte (clima, energia, economia circolare, acqua), mentre un quinto tavolo si è focalizzato sul cibo. Tutti i tavoli sono stati permeati dalla relazione con i temi della pace a livello globale e dell’educazione alla cittadinanza attiva. Partecipando ad un collegamento in diretta con RaiPlay, il Presidente della Regione Alberto Cirio ha ringraziato i giovani per il prezioso contributo al confronto sulla sfida della transizione ecologica e dei cambiamenti climatici, ricordando che le istituzioni devono lavorare insieme per individuare un percorso sostenibile che consenta di affrontarla. Pace e ambiente sono stati i punti focali della seconda sessione: a caratterizzarla, in diretta Rai e Vatican News, un dialogo interculturale ed interreligioso tra Gerusalemme e Torino che, in collaborazione con il Patriarcato di Gerusalemme e il Dicastero Pontificio della Comunicazione, ha coinvolto leader religiosi e culturali di diverse aree del mondo; successivamente, i giovani partecipanti ai tavoli hanno dialogato con il ministro dell’Ambiente sui temi della giornata e gli hanno consegnato la bozza del documento emerso dai tavoli. Secondo il presidente di Enviroment Park Giacomo Portas è stata una giornata importante per avvicinare i giovani ai problemi climatici e si è detto colpito dall’attenzione che hanno dimostrato nei confronti dell’ambiente. Grande successo ha ottenuto la prima auto ad idrogeno che viaggia a Torino. L’evento odierno è stato uno dei principali momenti del percorso di avvicinamento al G7 di Venaria Reale ed è stato inserito nel programma che il Ministero dell’Ambiente ha costruito con la Banca Mondiale per la “Planet Week”, dal 20 al 28 aprile a Torino e in Piemonte con l’obiettivo di promuovere le esperienze italiane rivolte allo sviluppo sostenibile, alla tutela ambientale e alla lotta contro il cambiamento climatico, portate avanti da organizzazioni non governative, fondazioni, associazioni, Università, scuole e pubbliche amministrazioni (vedi https://planetweek.org/index.php#event ).

Settimo, premiate le classi della Ciclopatente

AL NUOVO PARCO BERLINGUER
Nel fine settimana  sono state premiate le classi che hanno partecipato al progetto Ciclopatente. L’evento si è tenuto nel nuovo parco Berlinguer di Settimo Torinese, che nell’occasione è stato presentato a chi ha partecipato, in attesa dell’apertura prevista a breve.

Sessantamila metri quadri di verde e 2000 alberi in più si aggiungono all’attuale “bosco in città”, completando un’area boscata a ridosso dell’abitato. Un’opera di grande importanza ambientale dove si cerca di conciliare le esigenze di un parco cittadino con le necessità della natura (ecco perchè, ad esempio, alcuni alberi morti vengono lasciati sul posto per favorire lo sviluppo di funghi, il ricovero di picchi e altri uccelli).

Nel parco, oltre agli alberi già piantumati, troviamo percorsi ciclabili, panchine e presto un piccolo laghetto che ospiterà piante acquatiche. «Un investimento sul futuro e sulla sostenibilità, per cui abbiamo ottenuto un finanziamento dal PNRR – interviene la sindaca @elena piastra – La scelta di inserire un bosco in un bando per la rigenerazione urbana rappresenta bene l’importanza che l’ambiente ricopre nella nostra idea di città sostenibile».

Sostenibilità che si rispecchia in altre azioni, per esempio la promozione della mobilità dolce. Negli ultimi 5 anni sono stati realizzati un chilometro di nuove piste ciclabili, un cicloposteggio, una ciclofficina. «Le azioni per favorire gli spostamenti in bici sono state varie, anche di tipo educativo e culturale – prosegue l’assessore all’ambiente Alessandro Raso – Una di queste è il progetto Ciclopatente, grazie al quale, in collaborazione con Polizia locale, Legambiente Metropolitano e Future Parade coinvolgiamo studenti e studentesse delle classi quarte in attività all’aperto dove promuoviamo l’utilizzo della bici e l’attenzione all’ambiente».

«Gli agenti della Polizia locale spiegano ai ragazzi come muoversi in sicurezza in bici – aggiunge l’assessora alla scuolaAlessandra Girard – Le associazioni li coinvolgono in attività e giochi che stimolano la loro attenzione ed educano al rispetto degli spazi comuni. È un’azione fondamentale per diffondere un modo di spostarsi e di vivere sostenibile, e per affrontare, seppure in piccolo, i temi della la sfida forse più impegnativa, quella dei cambiamenti climatici».

Rapporto Benessere equo e sostenibile, Piemonte maglia nera per suoli contaminati

Il rapporto  BES, Benessere equo e sostenibile  presentato dall’Istat indica che oltre la metà dei 129 indicatori presi in esame sono migliorati rispetto all’anno precedente, mentre  il 28,7% presenta livelli peggiori e il 17,8%  stabili.

Le cose vanno peggio per Ambiente e Sicurezza: qui i dati sono meno positivi. Infatti solo quattro  dei 16 indicatori di Ambiente migliorano nell’ultimo anno rispetto a sette che peggiorano. Male anche gli indicatori  “meteo clima”.

L’aggiornamento al 2021 dell’indicatore sui siti contaminati oggetto di bonifica non si discosta di molto dallo scorso anno. Ciò per il lento avanzamento delle operazioni di bonifica e anche per la parziale disponibilità di dati aggiornati che, per il 2021 riguardano solo le superfici dei 42 Siti di interesse nazionale (Sin) competenza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase).
Le informazioni sui siti contaminati di competenza regionale restano aggiornate invece  al 2019. Per i  Sin, le diminuzioni di superficie registrate sono in parte da attribuire ad avanzamenti nelle bonifiche. Per il 2021 i dati mostrano che la superficie a terra dei Sin è diminuita  dai 171.211 ettari del 2020 ai 148.721  del 2021. Su scala regionale diminuzione è da attribuirsi ai Sin di Piemonte (-20.145 ettari), Liguria (-2.104 ettari), Friuli Venezia Giulia (-245 ettari) e Abruzzo (-4 ettari).
Piemonte e la Liguria registrano tali variazioni per l’utilizzo di dati stimati per la superficie del sito di Cengio e Saliceto oggetto di verifica da parte del Mase.
Cambiamenti che non  modificano la situazione delle aree contaminate in Italia. Proprio il Piemonte (88.132 ettari) si conferma come regione maggiormente interessata dal grave problema della contaminazione dei suoli. Seguono Sardegna (29.903 ettari), Lombardia (19.460 ettari), Friuli-Venezia Giulia (14.471 ettari), Puglia (12.780 ettari) e Toscana (11.717). Primato negativo  confermato anche in termini relativi esaminando la superficie contaminata rispetto al totale della superficie regionale.