Una rassegna non solo da vedere ma anche suonata”: nelle sale sono difatti installate due postazioni video-musicali eseguite da alcuni allievi del Conservatorio di Cuneo. Tutto è raccolto in un elegante volume
Recuperati da un remoto passato attingendo a collezioni di tutto il mondo, gli spartiti con le loro variopinte copertine compongono un’inedita suite alpestre che allieta la vista e scalda i cuori: segno inequivocabile che, nel linguaggio delle altezze, il passato e il presente tendono a confondersi; ennesima riprova che le montagne, a dispetto della loro identità in continua trasformazione, si possono pur sempre raccontare con leziosi stereotipi senza tempo.
Oltre 130 pezzi – con ampi testi introduttivi delle sezioni – i più rappresentativi dell’ampia collezione del Museomontagna, presentati in una mostra esposta in anteprima al Film Festival di Trento e organizzata dallo stesso Museo con la Regione Piemonte, la Compagnia di San Paolo, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento.
Una rassegna non solo da vedere ma anche suonata”; nelle sale sono difatti installate due postazioni video-musicali eseguite da alcuni allievi del Conservatorio di Cuneo. Tutto è raccolto in un elegante volume, in edizione bilingue italiano-inglese, con un ricco corredo iconografico, nato dalla collaborazione con l’editore Priuli & Verlucca.
(Fonte: www.museomontagna.org)