In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, il 10 – 11 ottobre in oltre 120 ospedali su tutto il territorio nazionale, Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, organizza la quinta edizione dell’(H)-Open day. Saranno offerti gratuitamente servizi informativi dedicati alle donne che soffrono di ansia, depressione, disturbi dell’umore e del sonno, psicosi e disturbi del comportamento alimentare Iniziativa promossa da Onda, con il patrocinio della Società Italiana di Psichiatria, della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia e della Società Italiana di Psichiatria Geriatrica
Giovedì 11 ottobre 2018 dalle ore 8,30 alle ore 13,30, presso l’Aula Dellepiane dell’ospedale Sant’Anna di Torino (via Ventimiglia 3), si terrà il convegno – corso “Il Dolore al femminile”, con Grace Rabacchi, Vincenzo Villari, Chiara Benedetto, Riccardo Torta. La salute mentale è parte integrante della salute generale, indispensabile per il funzionamento individuale e sociale. I disturbi psichici rappresentano il 30% di tutte le disabilità ed hanno un impatto pesante sulla quantità di vita e sulla sua qualità con gravi ripercussioni sul piano personale, affettivo – familiare, socio – relazionale e lavorativo. Portano spesso a isolamento e solitudine. Per questo è importante intervenire il prima possibile. Chiedere aiuto rappresenta il primo fondamentale passo per affrontare il problema: consente di condividere le proprie difficoltà, impostare tempestivamente le cure più appropriate e migliorare la qualità della vita. I disturbi psichici sono curabili, non tutti sono guaribili. E là dove non sia ottenibile la guarigione, possono essere adottati interventi efficaci in grado di ridurre l’intensità, la durata dei sintomi e le conseguenze. Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere torna a parlare di salute mentale lanciando la quinta edizione dell’(H)-Open day dedicato alle donne che soffrono di disturbi psichici, neurologici e del comportamento, in occasione della Giornata Mondiale della salute mentale, che si celebra il 10 ottobre. Le oltre 120 strutture aderenti al progetto su tutto il territorio nazionale apriranno le porte alla popolazione femminile con consulenze, colloqui, conferenze e info point dedicati alla salute mentale.
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L’obiettivo è sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizio, stigma e paure legate alle malattie psichiche. I servizi offerti sono consultabili a partire dal 26 settembre sul sito www.bollinirosa.it dove sarà possibile visualizzare l’elenco dei centri aderenti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione. “Un recente studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”, afferma Francesca Merzagora, Presidente Onda. “rileva che un dollaro investito per migliorare il trattamento delle più
comuni patologie psichiche, quali ansia e depressione, porta un ritorno di 4 dollari in termini di salute e migliori capacità di lavoro. Onda, propone la 5a edizione di un Open day legato alla salute mentale che coinvolgerà oltre 120 ospedali italiani per sensibilizzare la popolazione sulle principali patologie legate alla mente ed avvicinarla agli strumenti ed ai servizi di cura presenti sul territorio. Visite specialistiche gratuite, consulti, conferenze, test di valutazione ed info point presso gli ospedali aderenti all’iniziativa, offriranno lo spunto per affrontare le patologie mentali con minore stigma e paura nell’interesse del singolo e della collettività. L’obiettivo di questa iniziativa, che lo scorso anno ha consentito l’offerta di oltre 500 servizi gratuiti, è proprio avvicinare alle cure i pazienti”.
“I disturbi mentali”, continua Claudio Mencacci, Presidente Comitato Tecnico Scientifico di Onda, “sono in aumento nelle nuove generazioni: le trasformazioni sociali e l’ipertecnologizzazione, l’aumento degli stimoli, hanno un impatto forte nell’amplificare l’esposizione a stress emotivi ed affettivi. Il cervello delle nuove generazioni, perennemente stimolato da immagini ed informazioni, oltre a ricevere opportunità ed apprendimenti, può anche sentirsi sotto attacco. Fondamentale l’attività di prevenzione per i giovani che hanno genitori o familiari con disturbi bipolari e depressione per un adeguato screening, monitoraggio e supporto a stili di vita sani durante il periodo dell’adolescenza e della transizione alla vita adulta. Bisogna che i giovani che mostrano segni di sofferenza psichica possano essere aiutati per tempo con competenza e passione”.
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Per maggiori informazioni visitare il sito www.bollinirosa.it o inviare una e-mail a segreteria@bollinirosa.it







state stimate in circa 14,2 milioni di euro. E se si guarda l’impatto moltiplicatore con i suoi effetti anche indiretti, si parla di valori medi fra i 29,494 e i 29,586 milioni di euro. Sono fra i risultati che emergono da uno studio sulla valutazione economica e sociale della scorsa edizione della manifestazione svolto dall’Università di Torino e presentato al 31° Salone domenica 13 maggio. Sono intervenuti Mario Montalcini, già presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Germano Paini, Piervincenzo Bondonio, Giovanna Segre, Marcello Bogetti eGiuseppe Tipaldo, dell’Università di Torino, e Francesca Leon, assessore alla Cultura della Città di Torino.«Il fatto che il 60% del pubblico sia fidelizzato vuol dire che il Salone ha un valore economico significativo – ha commentato Mario Montalcini – e stiamo cercando di organizzare una collaborazione stretta, di medio lungo-termine, con il mondo delle
università».
Quaerys da Sergio Scamuzzi e Giuseppe Tipaldo.
L’impatto economico del Salone
Com’è cambiato negli ultimi dieci anni il reddito dei piemontesi e in che misura si sono modificati i bisogni delle famiglie? E ancora: quali strumenti di contrasto alla povertà sono stati adottati a livello locale e quali i risultati prodotti? A queste domande dovrà dare risposta lo studio conoscitivo su contrasto alla povertà, inclusione sociale e inserimento lavorativo
attive del lavoro e interventi abitativi, che risultano però disomogenei sul territorio e instabili nel tempo. Dal 2007 al 2017 gli interventi statali di contrasto alla povertà sono aumentati, e quindi anche la spesa pubblica, con l’introduzione di misure sperimentali che tengono conto della composizione del nucleo famigliare, come il sostegno per l’inclusione attiva (SIA), sostituito dal 1° gennaio 2018 dal reddito di inclusione (REI) e le nuove indennità di disoccupazione, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) e la recente Dis-coll per i lavoratori con contratto di collaborazione. A livello locale, invece, a fronte di un aumento della domanda, la spesa per il sociale è diminuita per la contrazione dei conti di Regione e Comuni, e gli enti gestori hanno dovuto rivedere le condizioni di accesso alle prestazioni; è stato avviato il nuovo calcolo Isee, che documenta la situazione economica del nucleo famigliare per poter avere accesso a prestazioni sociali agevolate; sono proseguiti i cantieri di lavoro, i tirocini e gli interventi per l’emergenza abitativa. Si tratta ora di capire se tutte queste misure avranno un impatto positivo nel contrasto alla povertà e per farlo sarà importante uscire dalla mera analisi di aggregati statistici e riuscire ad avere dati reali, ma anche ragionare su come mettere a sistema i servizi erogati, in modo da avere un monitoraggio puntuale di quanti nuclei accedono alle prestazioni e quanti ne sono esclusi e colmare le lacune. E’ quanto è emerso in sintesi dagli interventi di Elvio Rostagno e Paolo Allemano (Pd), Gianluca Vignale (Mns), Paolo Andrissi, Mauro Campo e Francesca Frediani (M5s).

Il CRESSC (www.cressc.org) è il primo Centro a gestione multidisciplinare in Italia per la diagnosi e cura delle malattie rare neurologiche Siringomielia e Sindrome di Chiari: si tratta di malattie ad elevato impatto economico-sociale perché sono croniche e progressive, colpiscono l’età giovanile-adulta (età media 48 anni), in prevalenza donne (75%), causano disabilità nel 50% dei casi e necessitano di una diagnosi tempestiva per beneficiare di interventi chirurgici e di farmaci specifici. In Piemonte la prevalenza stimata è di 4,73:100.000 per la Siringomielia e 7,57:100.000 per la Malformazione di Chiari.
Nazionale Malattie Rare

valutano attentamente tutte le informazioni sui potenziali futuri dipendenti. I due principali canali attraverso cui gli intervistati hanno dichiarato di avere trovato i migliori candidati sono il passaparola, cioè segnalazioni di colleghi o terzi, e i social network: alle piattafome social ricorre addirittura il 92% dei recruiter per trovare i professionisti più adatti o per una più approfondita valutazione di quelli di cui hanno già visto il curriculum. Prevedibilmente, il social più consultato (dall’87% degli intervistati) è LinkedIn, seguito da Facebook (47%) e Twitter (47%). 

