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Le scienziate dei dati

Anche l’Italia risponde alla chiamata di Women in Data Science. Martedì 5 marzo, dalle 9.30, alleOGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino si svolgerà la seconda edizione di WiDS – Turin, unico appuntamento nazionale della conferenza globale ideata dall’università californiana di Stanford e dedicata alle donne che operano in uno dei settori chiave della ricerca contemporanea:la scienza dei dati
 

Organizzato in collaborazione dal laboratorio Data Science for Social Impact della Fondazione ISI di Torino e dalla Fondazione CRT-Cassa di Risparmio di Torino, l’evento, a ingresso libero,si rivolge a studenti, ricercatori, start up e si sviluppa nell’arco della mattinata, attraverso una serie di talk, approfondimenti e tavole rotonde. “Invited speakers” della conferenza saranno Maddalena Amoruso, responsabile Data Science presso Prometeia, e Viviana Patti, professore associato di Computer Science all’Università di Torino e fondatrice del Center for Logic, Language and Cognition dell’ateneo torinese, ai cui interventi seguirà un momento finale di discussione. 

Nata a novembre 2015 a Stanford, Women in Data Science è una conferenza globale che include decine di appuntamenti in tutto il mondo, su temi che spaziano dall’etica dei dati alla privacy, dalla cybersicurezza alla data visualization. L’edizione del 2019 (che a Stanford si terrà il 4 marzo) conta già l’adesione di oltre venti Paesi, per un totale di 45 eventi locali. WiDS – Turin, che nel 2018 si è svolta il 26 febbraio presso la sede della Fondazione ISI, quest’anno si trasferisce alle OGR, riqualificate dalla Fondazione CRT come nuovo hub dell’innovazione di respiro internazionale, con spazi per acceleratori di imprese, laboratori di ricerca e un centro sui Big Data. 

Ingresso libero  con  prenotazione obbligatoria  su  https://goo.gl/Rgvg7f 

Women in Data Science – Turin 
5 marzo 2019, OGR-Officine Grandi Riparazioni (Corso Castelfidardo 22, Torino). 

Programma: 
– ore 9.30: saluti e apertura lavori 
– ore 10: Maddalena Amoruso (keynote) 
– ore 11: Coffee Break 
– ore 11.30: Viviana Patti (keynote) 
– ore 12: discussione 
– ore 13.15: chiusura lavori 

Report 2018, impatto degli incubatori e acceleratori

Sono 275 le startup, iscritte al registro delle imprese entro il 31/12/2017, per le quali risulta una partecipazione azionaria da parte di incubatori e acceleratori italiani. Gli incubatori e gli acceleratori si confermano attenti alle primissime fasi di sviluppo dei progetti imprenditoriali: 3 su 10 dei soggetti da loro accelerati sono team imprenditoriali che non hanno ancora costituto la propria impresa e sono 205 (sulle 275 di cui sopra) le imprese per le quali gli incubatori e acceleratori sono tra i fondatori. Più della metà degli incubatori supporta organizzazioni a significativo impatto sociale. In particolare il settore più rappresentato da queste imprese è quello della salute e del benessere, seguito dal settore della cultura, delle arti e dell’artigianato. Si conferma il dato del 41,1 % delle start up incubate che operano in servizi di informazione e comunicazione. Il secondo settore più rappresentato rimane quello legato ad attività professionali, scientifiche e tecniche, con il 26,4% del totale.

 

 Sono stati identificati in Italia 171 incubatori e acceleratori. Quasi il 60% si trova in Italia Settentrionale. La Lombardia è la regione che ospita il maggior numero di incubatori, con il 25,3% del totale, seguita dall’Emilia Romagna, con il 10,6%, e la Toscana con l’8,8%. L’area meridionale, quella insulare ed i territori del Nord-Est rappresentano le zone in cui vi è il minor numero di incubatori. Per quanto riguarda la natura giuridica il 64,2% è di natura privata, il 13,9% ha natura pubblica e il 21% ha natura ibrida.

Sono questi alcuni dei dati evidenziati dal Report 2018 sull’impatto degli incubatori e acceleratori italiani, presentato oggi a Milano presso l’incubatore Make a Cube3.

Si tratta di una analisi sviluppata dal team di ricercatori Social Innovation Monitor (SIM) con base al Politecnico di Torino, in collaborazione con Italia StartUp e con il supporto di Banca Etica, Compagnia di San Paolo, Impact Hub Milano, Instilla, IREN, Make a Cube3, SocialFare e Social Innovation Teams (SIT).

La ricerca è stata basata sull’identificazione e poi il coinvolgimento (survey) degli incubatori e acceleratori italiani e l’utilizzo di database come quello dei bilanci delle imprese e quello delle startup innovative.Lo studio ha realizzato, per il secondo anno, una mappatura aggiornata a livello nazionale delle attività di incubazione e di accelerazione di startup, evidenziando  modelli di business, peculiarità, servizi offerti e le differenze tra le diverse tipologie di incubatori/acceleratori.

Come sottolineato dal Prof. Paolo Landoni del Politecnico di Torino, direttore scientifico della ricerca, “emerge un quadro molto diversificato e in evoluzione. Aumenta l’attenzione alle imprese a significativo impatto sociale e aumentano gli incubatori che affiancano alle proprie attività tipiche attività di selezione e investimento nell’equity delle startup. Investimenti importanti, perché in una fase seed molto rischiosa a cui non sono interessati altri investitori.”

Infatti sono 275 le startup, iscritte al registro delle imprese entro il 31/12/2017, per le quali risulta una partecipazione azionaria da parte di incubatori e acceleratori italiani.  Gli incubatori e gli acceleratori si confermano attenti alle primissime fasi di sviluppo dei progetti imprenditoriali: 3 su 10 dei soggetti da loro accelerati sono team imprenditoriali che non hanno ancora costituto la propria impresa e sono 205 (sulle 275 di cui sopra) le imprese per le quali gli incubatori e gli acceleratori sono tra i fondatori.

Il report di quest’anno – ha commentato Giovanni De Lisi, Vice Presidente di Italia Startup, l’Associazione italiana delle startup – “arriva in un momento quanto mai opportuno per l’Associazione e per l’ecosistema startup italiano, perché accompagna il percorso del neo costituito tavolo associativo dedicato ai centri di innovazione italiani e perché fornisce elementi a supporto del Legislatore, avendo riscontrato che c’è la volontà politica di sostenere anche la fase pre-seed e seed delle startup innovative italiane”  

Più della metà degli incubatori ha supportato organizzazioni a significativo impatto sociale. Interessante notare le differenze rispetto all’anno passato per quanto riguarda l’analisi dei settori di appartenenza. Mentre dodici mesi fa quello più rappresentato era quello legato allacultura, alle arti e all’artigianato, ora questo settore si trova al secondo posto, è stato superato da quello della salute e del benessere che ha toccato quota 21,4% sul totale.

Per quanto riguarda il fatturato, in media gli incubatori italiani nel 2017 hanno avuto un fatturato di 1,30 Milioni di euro. La stima del Fatturato totale degli incubatori italiani del 2017 è di 222 Milioni di Euro, in crescita rispetto allo scorso anno.

Un altro dato rilevante che emerge è la dislocazione geografica delle start up incubate nel 2017. Più del 70% si trova in Italia settentrionale, in particolare circa il 55% nelle regioni del Nord Ovest. La Lombardia è la regione in cui si è costituito il maggior numero di startup incubate, il 30,2% del totale, seguita dal Piemonte (23,2%) e dalla Toscana (10,7%). L’area meridionale e insulare rappresenta la zona in cui il numero di startup incubate è minore (4,4%) .

La ricerca stima che nel 2017 siano stati incubati 1344 team imprenditoriali e 2435 startup.

Quest’anno il Rapporto Completo contiene anche quattro approfondimenti specifici:

1.     sugli Incubatori certificati (e le differenze di questi incubatori rispetto agli altri incubatori)

2.    sui programmi di Corporate incubation (e le imprese che li promuovo)

3.    sugli Incubatori quotati

4.    e sugli Incubatori che investono in startup innovative italiane (sulla base delle analisi dei bilanci delle imprese presenti nel database delle startup innovative italiane)

Raccolta fondi: “Work in Progress” e “Pane in Comune”

Un workshop promosso da Arturo Brachetti per giovani artisti emergenti e una raccolta nei mercati alimentari di Torino per combattere lo spreco e “trasformare” il cibo povero in ricette

Parte con “Work in Progress” e “Pane in Comune” la nuova campagna di crowdfunding del bando +Risorse di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT ed Eppela, la principale piattaforma italiana di crowdfunding reward based. Le due iniziative, realizzate da enti non profit culturali e sociali del Piemonte e della Valle d’Aosta come previsto dal progetto, riguardano, rispettivamente, un workshop promosso da Arturo Brachetti per giovani artisti emergenti e una raccolta nei mercati alimentari di Torino per combattere lo spreco e “trasformare” il cibo povero in ricette.

 

Fino al 23 febbraio è possibile sostenere i progetti sulla piattaforma eppela.com/sviluppoecrescitacrt.

 

Workinprogress, nato dalla collaborazione tra la cooperativa sociale Edu-CARE coop con l’impresa culturale Articolo NOVE, intende realizzare un workshop di creazione artistica rivolto a giovani emergenti che vogliono sperimentare e perfezionare nuovi numeri o nuove performance. Durante il laboratorio, promosso da Arturo Brachetti, e composto da un ciclo di incontri coordinati da Philip Radice, fondatore e direttore della scuola “Atelier Teatro Fisico”, verranno insegnati ai partecipanti strumenti e metodi di approccio alla creazione.

“Workinprogress” consentirà ai partecipanti di realizzare due serate di varietà durante le quali potranno sperimentare sul palco del teatro Le Musichall la loro nuova creazione.

 

Pane in Comune, a cura dell’Associazione Eufemia, nata nel 2010 con l’obiettivo di realizzare progetti educativi, di inclusione sociale e di mobilità giovanile nell’ambito di programmi comunitari, è un’iniziativa non solo di raccolta (presso i mercati rionali di Corso Brunelleschi e Corso Racconigi a Torino), ma di trasformazione dei prodotti alimentari, che altrimenti andrebbero sprecati, impiegandoli in laboratori di cucina per la preparazione di “cibi poveri”. Il progetto è sostenuto dalla collaborazione di famiglie, singoli, operatori sociali e volontari dell’Associazione, ma anche di piccole realtà locali che vedono nel “fare-insieme” un seme di solidarietà e amicizia in grado di spezzare le solitudini e contrastare le forme di povertà, conferendo nuovamente al cibo il suo senso primario di “bene comune”.

L’iniziativa +Risorse, finanziata interamente dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e ideata con la piattaforma Eppela, prevede il cofinanziamento delle offerte raccolte secondo il meccanismo del matching grant: al raggiungimento del 50% dell’obiettivo fissato, le offerte saranno raddoppiate da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT fino al tetto massimo complessivo di 130 mila euro.

 

Link ai progetti

PANE IN COMUNE: www.eppela.com/it/projects/19774-pane-in-comune

WORKINPROGRESS: www.eppela.com/it/projects/19743-work-in-progress

 

Fondazione Sviluppo e Crescita CRT

Costituita nel 2007 per iniziativa della Fondazione CRT, è un ente senza fine di lucro che collabora per lo sviluppo e la crescita del territorio di riferimento del fondatore, cui sono collegate le proprie finalità istituzionali. Opera affiancando l’attività istituzionale tradizionale della Fondazione CRT con molteplici attività a carattere innovativo, ascrivibili al campo ed alle logiche di impact investing.

La Fondazione Sviluppo e Crescita CRT ha come obiettivo il trasferimento delle competenze, lo sviluppo di nuove reti, l’incremento della sostenibilità dei progetti e la promozione dell’innovazione.

 

Eppela

È per contatti, progetti e raccolta la prima piattaforma italiana di crowdfunding reward-based e tra le prime 5 in Europa. Fondata a fine 2011 da Nicola Lencioni, è la prima realtà italiana ad aver inoltre ideato un modello di collaborazione in partnership, chiamato Mentoring, pensato per aziende e istituzioni interessate ad utilizzare la piattaforma per individuare talenti e sostenere progetti meritevoli di interesse. Eppela ha come obiettivo ultimo quello di rivoluzionare il mercato del lavoro e dare valore ai suoi protagonisti. Un mercato che sia fondato sulla meritocrazia e sulla capacità di sfidare i limiti di un sistema estremamente burocratico.

 

Raccolta fondi: "Work in Progress” e “Pane in Comune”

Un workshop promosso da Arturo Brachetti per giovani artisti emergenti e una raccolta nei mercati alimentari di Torino per combattere lo spreco e “trasformare” il cibo povero in ricette

Parte con “Work in Progress” e “Pane in Comune” la nuova campagna di crowdfunding del bando +Risorse di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT ed Eppela, la principale piattaforma italiana di crowdfunding reward based. Le due iniziative, realizzate da enti non profit culturali e sociali del Piemonte e della Valle d’Aosta come previsto dal progetto, riguardano, rispettivamente, un workshop promosso da Arturo Brachetti per giovani artisti emergenti e una raccolta nei mercati alimentari di Torino per combattere lo spreco e “trasformare” il cibo povero in ricette.
 
Fino al 23 febbraio è possibile sostenere i progetti sulla piattaforma eppela.com/sviluppoecrescitacrt.
 
Workinprogress, nato dalla collaborazione tra la cooperativa sociale Edu-CARE coop con l’impresa culturale Articolo NOVE, intende realizzare un workshop di creazione artistica rivolto a giovani emergenti che vogliono sperimentare e perfezionare nuovi numeri o nuove performance. Durante il laboratorio, promosso da Arturo Brachetti, e composto da un ciclo di incontri coordinati da Philip Radice, fondatore e direttore della scuola “Atelier Teatro Fisico”, verranno insegnati ai partecipanti strumenti e metodi di approccio alla creazione.
“Workinprogress” consentirà ai partecipanti di realizzare due serate di varietà durante le quali potranno sperimentare sul palco del teatro Le Musichall la loro nuova creazione.
 
Pane in Comune, a cura dell’Associazione Eufemia, nata nel 2010 con l’obiettivo di realizzare progetti educativi, di inclusione sociale e di mobilità giovanile nell’ambito di programmi comunitari, è un’iniziativa non solo di raccolta (presso i mercati rionali di Corso Brunelleschi e Corso Racconigi a Torino), ma di trasformazione dei prodotti alimentari, che altrimenti andrebbero sprecati, impiegandoli in laboratori di cucina per la preparazione di “cibi poveri”. Il progetto è sostenuto dalla collaborazione di famiglie, singoli, operatori sociali e volontari dell’Associazione, ma anche di piccole realtà locali che vedono nel “fare-insieme” un seme di solidarietà e amicizia in grado di spezzare le solitudini e contrastare le forme di povertà, conferendo nuovamente al cibo il suo senso primario di “bene comune”.

L’iniziativa +Risorse, finanziata interamente dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e ideata con la piattaforma Eppela, prevede il cofinanziamento delle offerte raccolte secondo il meccanismo del matching grant: al raggiungimento del 50% dell’obiettivo fissato, le offerte saranno raddoppiate da Fondazione Sviluppo e Crescita CRT fino al tetto massimo complessivo di 130 mila euro.
 
Link ai progetti
PANE IN COMUNE: www.eppela.com/it/projects/19774-pane-in-comune
WORKINPROGRESS: www.eppela.com/it/projects/19743-work-in-progress
 
Fondazione Sviluppo e Crescita CRT
Costituita nel 2007 per iniziativa della Fondazione CRT, è un ente senza fine di lucro che collabora per lo sviluppo e la crescita del territorio di riferimento del fondatore, cui sono collegate le proprie finalità istituzionali. Opera affiancando l’attività istituzionale tradizionale della Fondazione CRT con molteplici attività a carattere innovativo, ascrivibili al campo ed alle logiche di impact investing.
La Fondazione Sviluppo e Crescita CRT ha come obiettivo il trasferimento delle competenze, lo sviluppo di nuove reti, l’incremento della sostenibilità dei progetti e la promozione dell’innovazione.
 
Eppela
È per contatti, progetti e raccolta la prima piattaforma italiana di crowdfunding reward-based e tra le prime 5 in Europa. Fondata a fine 2011 da Nicola Lencioni, è la prima realtà italiana ad aver inoltre ideato un modello di collaborazione in partnership, chiamato Mentoring, pensato per aziende e istituzioni interessate ad utilizzare la piattaforma per individuare talenti e sostenere progetti meritevoli di interesse. Eppela ha come obiettivo ultimo quello di rivoluzionare il mercato del lavoro e dare valore ai suoi protagonisti. Un mercato che sia fondato sulla meritocrazia e sulla capacità di sfidare i limiti di un sistema estremamente burocratico.
 

Fondazione Crt, al via gli Stati Generali

 

Prendono il via gli “Stati Generali” della Fondazione CRT: una fase di discussione, lunga sei mesi e aperta al territorio, per ridisegnare mission, vision e strategie per il prossimo decennio. L’obiettivo? Rilanciare il proprio ruolo di “motore” della crescita, della qualità della vita, dello sviluppo del Piemonte e della Valle d’Aosta in una dimensione internazionale, di fronte alle sfide poste dalle trasformazioni dell’economia e della società che impattano sulle famiglie, sulle imprese, sulle istituzioni.

 

A oltre un quarto di secolo di distanza dalla propria istituzione nel 1991 – coincidente con la nascita di gran parte delle Fondazioni di origine bancaria, riconosciute dalla Corte Costituzionale quali “espressioni delle libertà sociali” con due storiche sentenze (n. 300 e 301) del 2003 – la Fondazione CRT pone le basi per una possibile evoluzione degli strumenti e delle modalità di azione, anche alla luce della recente riorganizzazione del terzo settore in Italia. Un’azione, quella della Fondazione CRT, sempre significativa e coneffetti anticiclici durante la crisi economico-finanziaria nazionale e internazionale: oltre 38.000 gli interventi sostenuti finora (per l’arte, la cultura, la ricerca scientifica, la formazione dei giovani, il welfare, l’ambiente, il sistema di protezione civile e di primo intervento), per un impegno erogativo superiore a 1,6 miliardi di euro, cui si sono aggiunti importanti investimenti, come la recente riqualificazione delle OGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino.

 

Officine Grandi Riparazioni di Torino (OGR)

Diamo il via oggi a questa nuova avventura degli ‘Stati Generali’ per orientare la traiettoria futura della Fondazione a partire da ciò che siamo – afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Abbiamo fatto grandi cose in 25 anni, messo in campo risorse sempre più importanti per iniziative di interesse collettivo e di utilità sociale. Sono state compiute scelte coraggiose, anticipatrici e vincenti, sia sul fronte della gestione del patrimonio con la precoce diversificazione degli investimenti, sia sul fronte dell’attività istituzionale, come la prevalenza dei progetti a regia interna rispetto agli interventi ‘a pioggia’ e la sperimentazione di forme di intervento ispirate agli approcci più moderni della Venture Philanthropy e del Social Impact Investing. Innovare nel solco dell’esperienza è il traguardo che vogliamo raggiungere”.Più territorio e più Europa: è su questi due livelli che la Fondazione CRT lavorerà nei prossimi dieci anni, per esprimere al meglio la propria missione e il proprio ruolo di player fondamentale della filantropia, autonomo nell’agire e indipendente dalla banca conferitaria– prosegue il Presidente Quaglia –. Vogliamo rafforzare questa nostra identità rispetto alla percezione, tuttora diffusa, di fungere da mero ‘bancomat’ degli enti locali o da finanziatore di generiche progettualità, i cui effetti reali per la collettività sono, a volte, non pienamente compresi e valutati”.

 

“Due elementi, tra gli altri, caratterizzano oggi la Fondazione CRT in modo particolare: il grande sforzo compiuto in questi ultimi anni sul fronte dell’efficientamento gestionale e del rafforzamento del patrimonio con ottimi risultati di bilancio, e una crescente attenzione alla dimensione internazionale per rendere più forti le organizzazioni del territorio – dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT e Presidente dell’European Foundation CentreMassimo Lapucci –. Attraverso la partecipazione attiva alle reti europee della filantropia, come EFC ed EVPA, e grazie allo sviluppo di iniziative in partenariato con Nazioni Unite e istituzioni statunitensi, la Fondazione CRT svolge un fondamentale ruolo di ‘ponte’ verso l’Europa e il mondo con un duplice obiettivo: attrarre nuove eccellenze e progettualità internazionali e, nello stesso tempo, ‘esportare’ best practice e iniziative che hanno origine sul territorio stesso”. Ente privato non profit intermedio tra Stato e mercato, la Fondazione CRT può quindi ripartire dopo i primi 25 anni di attività con una nuova visione del futuro, consolidando e rilanciando il proprio ruolo strategico. Un ruolo non solo come soggetto erogatore di risorse – i frutti della gestione del patrimonio originato storicamente dal risparmio delle comunità – ma anche come hub di competenze e conoscenze. Il tutto, con effetti reali diempowerment dei territori, utili a “reincollare frammenti di società, a ricomporre dualismi e fratture tra centri e periferie (geografiche e non), a correggere “sfasature” tra competitività economica e coesione sociale, tra le componenti saldamente agganciate ai processi di innovazione e alle dinamiche internazionali e quelle, invece, più vulnerabili, che chiedono inclusione e protezione.

 

Si tratta di reimpostare su basi rinnovate la relazione, da un lato, tra il fluire dei protagonisti della finanza globale, delle imprese multinazionali, dei big delle tecnologie e delle infrastrutture di rete e, dall’altro, i luoghi della dimensione territoriale dell’economia e della vita quotidiana, che oggi si “sfarinano” e sembrano cedere alla retorica della chiusura identitaria.Al centro c’è il ridisegno di una funzione con valenza collettiva della Fondazione CRT, capace di generare utilità sotto forma di investimenti socialisoluzioni per l’inclusione e l’innovazione. Una funzione visibile, ad esempio, nel mobilitare “capitale paziente” per incentivare la sostenibilità piuttosto che la redditività a breve dei progetti, e nel reggere finanziariamente i rischi dell’innovazione promuovendo iniziative non immediatamente “bancabili” a impatto sociale e ambientale positivo. E ancora: nell’attrarre nuove risorse sul territorio – in aggiunta a quelle derivanti dalla gestione eccellente del patrimonio della Fondazione – agendo su altri assi dell’offerta europea, quali la BEI (Banca europea degli investimenti) e il FEI (Fondo europeo per gli investimenti), a fronte di una probabile prossima decurtazione da parte della UE dei fondi strutturali a sostegno dello sviluppo economico e dell’occupazione (in primis, FESR-Fondo europeo di sviluppo regionale e FSE-Fondo sociale europeo).

 

Questa operazione sistemica” degli “Stati Generali” è stata preceduta da una fase preparatoria, che ha visto impegnati, per alcuni mesi, il Consiglio di Amministrazione di FCRT, il Consiglio di Indirizzo e le sue articolazioni interne, in una proficua riflessione comune (anche con proposte e contributi scritti) sulla natura e sul ruolo della Fondazione, accompagnata da momenti di confronto e di approfondimento con un gruppo di “saggi”, non direttamente impegnati nelle istituzioni e nella politica, ma profondi conoscitori della realtà economica, sociale, culturale del territorio e capaci di visione, che Fondazione ringrazia e del cui contributo ancora si avvarrà. Tale operazione si articolerà ora in un percorso di ascolto e coinvolgimento di una molteplicità di soggetti, quali istituzioni,organismi di rappresentanza economica, sociale, culturale, opinion leaderstakeholdere responsabili della “famiglia” allargata di Fondazione CRT con tutti i suoi strumenti operativi: Fondazione Sviluppo e Crescita-CRT, Società consortile per azioni OGR-CRT, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea-CRT, REAM SGR SpA, La Scialuppa CRT Onlus-Fondazione Antiusura, Fondazione Ulaop Onlus.Il percorso di riflessione, proposto dal Presidente e condiviso dal Consiglio di Amministrazione e di Indirizzo, vedrà la partecipazione attiva anche di tutta la struttura della Fondazione CRT”, spiega il Segretario Generale Massimo Lapucci.L’attenzione al pluralismo dei territori, vera e propria costante dell’attività della Fondazione CRT, caratterizzerà l’intera “road map” di interviste e incontri, sia tematici sia per quadranti territoriali, secondo un approccio “maieutico” verso i soggetti pubblici locali e verso il tessuto civico e imprenditoriale delle comunità. La Fondazione CRT avvia gli “Stati Generali” in un momento in cui altre realtà –istituzioni e organizzazioni sociali, culturali, del mondo dell’impresa – hanno intrapreso simili lodevoli iniziative. Si sta delineando, pertanto, un “mosaico” di riflessioni collettive entro cui si collocherà, integrandosi, anche il tassello della Fondazione CRT per un traguardo comune: individuare insieme la strada per rilanciare il territorio con le sue eccellenze, dando ad esso una prospettiva di futuro.

 

Quali sono i bisogni – conclude il Presidente Giovanni Quaglia – cui la Fondazione CRT sarà chiamata a rispondere nei prossimi dieci anni? La polarizzazione sociale, l’emergere di povertà non solo economiche, una proiezione demografica al 2030 di tre persone anziane per ogni giovane residente, la prospettiva di affrontare la rivoluzione dell’industria 4.0 con un ‘esercito’ di lavoratori più vecchi rispetto ad altre regioni d’Europa, le difficoltà occupazionali per gli under 35 qualificati, le fragilità dei millennials tra globalità tecnologica e marginalità educative, le emergenze ambientali e la cronicità dell’inquinamento sono solo alcune delle sfide che ci attendono nel prossimo futuro. Vogliamo affrontarle al meglio, con le modalità di intervento più idonee ed efficaci per contribuire a uno sviluppo equilibrato, sostenibile, solidale e giusto, affinché lo stare bene collettivo sia molto di più della semplice somma di tutti gli stare bene individuali”.

TEDxCrocetta ReActions al Mauto

Il prossimo  evento TEDx si terrà sabato 10 giugno  dalle ore 15 alle 19 presso il Centro Congressi “Carlo Biscaretti di Ruffia” del MAUTO, Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli”, in Corso Unità d’Italia, 40. Sei speaker saliranno sul palco per esplorare il tema “ReActions”, presentando, in meno di 18 minuti, le loro idee per rispondere alla crisi in maniera creativa e innescare il cambiamento in ambito economico, tecnologico, sociale o personale. Perché “la crisi porta progresso”, come diceva Einstein: “senza crisi non ci sono sfide e senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia”. Se condividi questa idea, non perdere quest’occasione unica di scambio con persone che la pensano come te: avrai l’opportunità di creare nuove relazioni per trasformare la crisi in nuove opportunità di progresso. L’evento si terrà in lingua inglese e sarà diviso in due sessioni, Act e ReAct, intervallate da un coffee break negli spazi congressuali del MAUTO. Dato l’alto numero di richieste, l’acquisto del biglietto potrà essere fatto compilando il modulo su Eventbrite, disponibile sui nostri canali social e sulla pagina web.

Per maggiori dettagli, visita il  sito www.tedxcrocetta.com

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Gli speaker sul palco saranno:

Kaarel Oja, Country Manager per l’Italia di European Innovation Academy I grandi problemi possono essere risolti con poche risorse e idee semplici, ma efficaci. Ispirandosi alla sua esperienza all’European Innovation Academy, Kaarel ci racconterà come è riuscito a lanciare sul mercato 100 idee innovative in sole due settimane. Davide Moleti e Marilù Sansone, Co­fondatori di ImpactHub Torino Come puoi dare il tuo contributo e avere impatto sulla comunità che ti circonda? Reagendo alle sfide sociali attraverso idee imprenditoriali. Nel loro talk, Davide e Marilù ci parleranno dei successi nati nell’ incubatore ImpactHub. Andrea Baldereschi con Pietro Carta, CEO e performer di Remidi Hai mai pensato di fare musica solo con le tue mani? Remidi dà a tutti la possibilità di esprimere la propria creatività, mettendo la musica a portata di mano con un guanto tecnologico che funziona come strumento musicale. Benedetta Arese Lucini, Co­fondatrice di Oval Money ed ex General Manager di Uber Italia E se il tuo smartphone ti aiutasse a risparmiare per la prossima vacanza? Grazie ai suoi algoritmi e all’intelligenza collettiva, Oval Money ti aiuta a tracciare le spese suggerendo risparmi e investimenti. Samuel Barbato, Co­fondatore di Jaguar28 e Co­direttore di Startup Grind Torino Che cos’è la felicità nel lavoro? Samuel e Roberto di Startup Grind hanno l’obiettivo di cambiare la relazione fra aziende e professionisti per favorire innovazione e creatività. Perché nessuno merita un lavoro noioso. Valeria Bonalume, Campionessa italiana di pole­dance, ginnasta e ballerina Duro lavoro e creatività non sono gli unici tratti di un artista. Nel suo talk, Valeria ci farà conoscere il suo talento e ci racconterà della sua esperienza personale per diventare ballerina professionista.

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