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International Chamber Musica Competition, domenica il concerto dei 5 finalisti

Torna la finale dell’International Chamber Music Competition ‘Pinerolo e Torino Città metropolitana, il prestigioso concorso di musica da camera con un montepremi di 23.000 euro organizzato dall’Accademia di Musica di Pinerolo e membro della WFIMC – World Federation of International Music Competitions di Ginevra (UNESCO).

Partecipa e vota anche tu: puoi vincere un viaggio!

Sono 5 i gruppi finalisti che si esibiscono in concerto domenica 12 marzo alle 18.00 nella prestigiosa sala del Conservatorio “G. Verdi” di Torino, selezionati da una giuria internazionale tra 125 musicisti under 33 provenienti da 18 paesi del mondo al termine di un serrato calendario di prove e semifinali.

Sul palco conduce Mario Acampa – volto già noto al grande pubblico per la conduzione di Eurovision e Eurovision Village – e, dopo il concerto dei 5 gruppi finalisti, il pubblico in sala diventa protagonista affiancando il proprio voto a quello della giuria internazionale. Al termine della cerimonia di premiazione dei finalisti, tra i votanti viene estratto il fortunato vincitore di un viaggio (un cofanetto regalo con 2 notti, 2 colazioni e 2 cene in hotel 3* e 4* – tra cui 45 selezionati nella guida Michelin – per due persone a scelta tra 700 soggiorni, con cambio gratuito e illimitato. Per votare sarà necessario poter aprire un qrcode con il proprio smartphone.)

In programma anche una performance di circo contemporaneo: roue cyr, mano a mano e danza sono le discipline portate in scena dagli artisti Eleni Fotiou e Gabriel Taiar di Fondazione Cirko Vertigo, che si esibiranno con una performance della durata di circa 15 minuti.

L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti disponibili, ma è consigliata la prenotazione. Apertura al pubblico a partire dalle 17.30). Per agevolare la partecipazione alla finale dell’affezionato pubblico pinerolese, è predisposto un servizio navetta tra Pinerolo e Torino andata e ritorno con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili. (Prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 15.00 | 0121321040 | 3939062821 | noemi.dagostino@accademiadimusica.it ).

MONTEPREMI

La giuria, formata da musicisti di rilievo e prestigio internazionale assegna un montepremi di 23.000 euro.

1° premio € 10.000 “Premio Pinerolo e Torino Città metropolitana”
2° premio € 6.000 “Premio Accademia”
3° premio € 3.000 “Premio Club pinerolesi” – Rotary Pinerolo, Lions Pinerolese Host, Zonta Club Pinerolo
4° premio € 2.000 “Premio Canè Medical Technology”
5° premio € 1.000 “Premio Top Casa”
Premio speciale “Patrizia Cerutti Bresso” per la miglior interpretazione di una composizione di Schumann o di Brahms – Gioiello della linea Dodo di Pomellato per ogni membro del gruppo.
Premio del pubblico € 1.000 “Premio Clinica dentale Cappellin”
Concerti per i vincitori da svolgersi nel biennio 2023/24 tra le più importanti associazioni concertistiche.

Torna anche il Premio al pubblico. Tra i votanti presenti in sala sarà estratto il fortunato vincitore di un cofanetto per un viaggio (2 notti, 2 colazioni e 2 cene in hotel 3* e 4* – tra cui 45 selezionati nella guida Michelin – per due persone a scelta tra 700 soggiorni, con cambio gratuito e illimitato).

GIURIA

La giuria è formata da musicisti di prestigio internazionale: Lukas Hagen (Austria), violino; Gabriele Mirabassi (Italia), clarinetto; Liisa Randalu (Estonia), viola;  Miklós Perényi (Ungheria), violoncello;  Marco Zuccarini (Italia), direttore d’orchestra; Joel Hoffman (USA), compositore. Nella prima fase del concorso ha fatto parte della giuria Klauss Kaufmann (Germania), pianoforte che nella fase dal vivo è sostituito da Claus-Christian Schuster (Austria), pianoforte.

CONCORRENTI MARZO 2023

Aka Duo (Giappone) | Aralia Trio (Francia) | Ayna Duo (Kazakistan, Italia) | D’Takito JamDuo (Uruguay, Bolivia) | Duo Althea (Italia) | Duo Arborescence (Francia) | Duo Arte (Austria, Polonia) | Duo Cardelli (Italia) | Duo con Fuoco (Francia) | Duo Dallagnese (Italia) | Duo David (Italia) | Duo Jean Redon and Alexandra Afanasyeva (Russia, Francia) | Duo Lindenbaum ex Duo Clarinet and Piano (Cina) | Duo Lupi-Prevosto (Italia) | Duo Manvati Lazzari (Italia) | Duo Neria (Francia) | Duo Sabatini Rugani (Italia) | Ensemble Kinari (Italia) | Morgen Piano Trio (Italia) | Trio Orelon (Germania, Spagna, Italia) | Quantum Clarinet Trio (Italia, Germania, Corea del Sud) | Quartetto Werther (Italia, Serbia) | Saint-Petersburg Trio (Russia – RITIRATI) | Tovesco Trio (Germania, Italia) | Trio Aeonium (Italia) | Trio Chimera (Italia) | Trio Rigamonti (Italia).

SOSTENITORI E SPONSOR

A organizzare il Concorso dal 1994 è l’Accademia di Musica di Pinerolo con il contributo di MIC – Ministero della cultura, Regione Piemonte, Città di Torino, Città di Pinerolo | Il patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Città di Pinerolo | Il sostegno di Rotary Pinerolo, Lions Pinerolese Host, Zonta Club Pinerolo, Top Casa, Clinica dentale Cappellin, Canè Medical Technology | La sponsorizzazione tecnica di Galup, L’Oragiusta, Bresso Gioielli, Yamaha Music Europe, Piatino Pianoforti, Acqua Sparea, Consorzio dei vini del Pinerolese | Ringraziamo Accademia Cirko Vertigo per la performance di circo contemporaneo e l’Istituto d’Istruzione Superiore per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Arturo Prever” di Pinerolo per la straordinaria partecipazione dei suoi allievi. Il Concorso è membro della World Federation of International Music Competitions di Ginevra.

ACCADEMIA DI MUSICA DI PINEROLO

Riconosciuta tra le più rinomate istituzioni di alta formazione, l’Accademia di Musica di Pinerolo opera dal 1994 coinvolgendo ogni anno quasi 600 studenti grazie a docenti di fama internazionale. La sua offerta formativa di alto perfezionamento affianca corsi di 8 differenti strumenti, a corsi di passi orchestrali, musica da camera e composizione finalizzata alla performance. La sua progettualità didattica si è inoltre arricchita su più fronti: proponendo masterclass e workshop, organizzando un summer camp a Bardonecchia, ideando il training on the job Professione Orchestra in partnership con l’OSN della RAI. A coronamento di questo percorso, il riconoscimento nel 2019, da parte del Ministero, della Scuola di Specializzazione per chi ha già la laurea di secondo livello. Da sempre l’Accademia sostiene giovani di grande talento, li forma con docenti di fama internazionale, crea per loro occasioni di crescita professionale.

L’Accademia di Musica affianca all’attività didattica quella concertistica grazie alla Stagione pinerolese, alla rassegna estiva a Bardonecchia e ad appuntamenti sul territorio. Organizza inoltre da quasi trent’anni l’appuntamento biennale dell’International Chamber Music Competition Pinerolo e Torino Città metropolitana che vede esibirsi alcuni dei migliori giovani musicisti del panorama internazionale.

BIGLIETTI

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili, ma è fortemente consigliata la prenotazione.

Per agevolare la partecipazione alla finale dell’affezionato pubblico pinerolese, è predisposto un servizio navetta tra Pinerolo e Torino andata e ritorno con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili.

PRENOTAZIONI:

Dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 15.00
0121321040 | 3939062821
noemi.dagostino@accademiadimusica.it

SALE CONCERTO

Accademia di Musica: viale Giolitti, 7 | Pinerolo (davanti alla stazione)
Conservatorio “G. Verdi”: Piazza Bodoni | Torino

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Rock Jazz e dintorni a Torino: Neima Ezza e Plàsi

GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì. Al Machito si esibiscono la vocalist Tiziana Cappellino e il trombettista Cesare Mecca.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana sono di scena Le 3 Chic. Al Jazz Club suona il sestetto Zenit Jazz Ensemble.

Giovedì. Al Dash si esibisce il duo The Good Time Makers. All’Hiroshima Mon Amour è di scena il rapper Neima Ezza. Al Jazz Club suonano gli Sweetieblues. Federico Sirianni  rende omaggio a Leonard Cohen al Circolo dei Lettori. Al Cafè Neruda si esibisce la cantante Sonia Schiavone. Al Blah Blah suona il trio The Jackets con il The Blues Against Youth.

Venerdì. Al teatro Alfieri per 3 sere consecutive Red Canzian presenta l’opera pop “Casanova”. Al Folk Club si esibisce Foy Vance. Al Jazz Club su esibisce la Lady Soul’s Band. Allo Ziggy sono di scena  gli Strana Officina con gli Hateworld. A El Paso “antifestival” per 2 giorni con De Vanveras, Surfoniani e Mucopus. Al Blah Blah suonano gli This Eternal Decay. Allo Spazio 211 si esibiscono : Attack The Sun, Banana Joe  e Cara Calma.

Sabato. Al Cafè Neruda sono di scena Garza & Cerotti. Al Magazzino di Gilgamesh si esibisce la vocalist Dilù Miller accompagnata dalla Long Valley Blues Band. Al Jazz Club suona Daisy June & The Loose. Al Magazzino sul Po è di scena il quartetto Tonno affiancato dagli Xylema. Secondo giorno di “antisanremo” al El Paso con S-Naked, Plastination e Bialera. Al Blah Blah suonano i Dobermann. Allo Ziggy suonano i Quarantena  con i Bad Frog.

Domenica. Al teatro Colosseo la cover band Abba Real Tribute. Al Maffei si esibisce il cantautore Plàsi.

Pier Luigi Fuggetta

Un coloratissimo van Gogh, tra la sua arte e un improbabile “cafè” parigino

Oggi ultima replica dello spettacolo scritto, diretto e interpretato da Andrea Ortis

È stato forte l’affetto che ha legato Vincent van Gogh a suo fratello Theo, più giovane questo di quattro anni, sopravvissutogli sei mesi soltanto. Una figura di riferimento e d’appoggio, il primo a riconoscerne la grandezza, una figura di pace interiore e
serenità entro cui rifugiarsi in ogni momento, al riparo delle contrarietà e delle tragedie della vita, la mente sconvolta, la quasi totale povertà, lo scarso
riconoscimento della sua epoca verso un’arte che sino alla morte tardò ad affermarsi.
Di quell’affetto raccontano le lettere scambiate tra i due fratelli, gli accadimenti, le psicologie e le confessioni, un mezzo altresì per gli storici per gettare una luce dettagliata e profonda su circa vent’anni di storia – la prima lettera data all’agosto del 1872, le ultime con la morte di Vincent nell’estate del 1890 -, 668 lettere del pittore al
fratello, la maggior parte in olandese, molte in francese, un paio in inglese. Un patrimonio che la vedova di Theo, Johanna Bonger, pensò a pubblicare nel 1914, soltanto poco più di una dozzina di anni fa il Van Gogh Museum di Amsterdam ha dato una veste completa all’importante, unico carteggio.
È stato altrettanto forte l’affetto che un uomo di teatro come Andrea Ortis ha riversato
sull’artista, creando grazie a quelle lettere, in occasione del 170mo anniversario della
nascita, uno spettacolo come “Van Gogh Cafè”, tutto suo nella scrittura, nella regia e nell’interpretazione. Ma non so se gli abbia reso un omaggio del tutto convincente. C’è il segmento “Van Gogh”, i primi disegni, il lavoro all’estero, il maldestro rapporto con il padre e la vocazione religiosa che lo porta ad essere predicatore laico e ad assistere in
una regione carbonifera del Belgio minatori e ammalati, secondo il più puro spirito francescano, condividendo la casa e il cibo e persino gli indumenti; c’è tutta la passione per l’arte e per la vita artistica, ci sono gli innamoramenti tutti naufragati, c’èl’amore caritatevole verso Sien, ex prostituta già con un bambino al collo e in attesa di
un altro, che Vincent ospita e spinge alla redenzione, pur nel mezzo di ogni privazione
quotidiana: la donna, stanca di quella vita di stenti, tornerà al vecchio mestiere. Ci sono i primi capolavori e la scoperta della pittura giapponese, l’incanto di Parigi, tra i tetti di rue Lepic e il Moulin de la Galette, e l’incontro e la frequentazione (con
qualcuno, anche l’amicizia, con Paul Signac e con Gauguin, non sempre al riparo da forti incomprensioni) di altri artisti, c’è la “casa gialla” di Arles e la camera in cui visse, c’è la terrazza del caffè o la notte stellata, ci sono gli autoritratti non ultimo quello dell’orecchio mozzato avvolto in una benda chiara, ci sono i soggiorni negli ospedalipsichiatrici, c’è l’ultimo soggiorno a Auvers-sur-Oise e il colpo di pistola fatale. C’è il mondo onirico della bellezza (“sogno di dipingere, poi dipingo i miei sogni”), e quello della quotidianità ritrovato nelle lettere.
Che dovrebbe essere la spina dorsale dello spettacolo . Che invece si perde spesso in una lettura scolastica, nel frastuono di un passaggio di un treno, nella cattiva chiarezza di chi è incaricato alla lettura. Troppe cose vanno perse e quel che dovrebbe chiarire e approfondire non fa altro che creare
confusione. Altro è al contrario ridondante: per cui, se da un lato è bello vedere un’attrice entrare nelle vesti di Agostina Segatori, con il suo buffo cappellino rosso, o della Mousmé, con la sua camicetta a righe rosse e blu, non credo che abbia pieno merito per entrare in una “commedia” musicale un approfondimento come quello
ascoltato sui “Mangiatori di patate”.
Dall’altro lato, poi, altra area del tutto autonoma, che coltiva una vita tutta sua, c’è il “cafè”. Dove capita un antiquario di fine ottocento che per inspiegato caso tiene tra le
mani, e sfoglia con l’intero personale, un libro che racchiude la lunga corrispondenza
tra i due fratelli; c’è la cantante (Floriana Monici, gran bella voce) che non vuole
essere seconda a nessuno e c’è la ragazza (Chiara Di Loreto, eccellente anche lei)
dell’infaticabile corpo di ballo che senza sgomitare troppo rappresenta la volontà di
emergere e il nuovo futuro, c’è l’orchestra di cinque elementi, bravissimi, capitanati da Antonello Capuano autore degli arrangiamenti e delle composizioni, ci sono le coreografie di Marco Bebbu e i costumi di Marisa Vecchiarelli, ci sono le scene diGabriele Moreschi, vere protagoniste dello spettacolo, dispensatrici d’immagini che
vanno dirette all’occhio dello spettatore e soprattutto a chi sia un patito di tutta l’opera di van Gogh.
Ma questo è tutt’altro, un mondo a sé, la creazione perfetta per un’altra produzione. Ortis è alla ricerca di un’atmosfera? Ma allora a che serve
infarcire di exploit canori fuori epoca l’intera serata? Che senso ha accomunare attraverso  le traversie del pittore le voci di Edith Piaf e di Charles Aznavour e di Yves Montand? Che centra “Milord” se da un momento all’altro ti può venire in mente la
rossa criniera di Milva? Nonostante tutta la personale convinzione dell’onesta drammaturgica di Ortis, siamo obbligati a portarci a casa alcuni brani soltanto dello spettacolo e nell’intenzione di un omaggio è davvero un peccato. Comunque un Alfieri
gremitissimo e plaudente, per l’emozione di tutti gli attori raccolti in proscenio. Ultima replica oggi, domenica 5 febbraio, alle ore 15,30.
Elio Rabbione
Le immagini dello spettacolo sono di Giulia Marangoni

Coppia di fidanzati aggredita in via Cernaia a Torino

La Polizia di Stata di Torino ha arrestato un cittadino italiano di vent’anni e denunciato il complice, un 53enne italiano, poiché gravemente indiziati di aver tentato una estorsione.

L’intervento è nato dalla segnalazione al 112 Numero Unico di Emergenza da parte di alcuni passanti che avevano visto una coppia di fidanzati essere aggredita, sotto i portici di via Cernaia, da due soggetti.

Gli agenti del Commissariato di P.S. Centro, ricevuta la nota dalla centrale radio, si dirigevano verso il luogo segnalato dove al loro arrivo non erano più presenti le parti coinvolte nella vicenda.  Ritenendo che i presunti autori dell’aggressione potessero aver scelto di far perdere le proprie tracce confondendosi tra i pendolari che quotidianamente frequentano la Stazione FS di Torino Porta Susa, riuscivano a intercettare, all’altezza di Piazza XVIII Dicembre, due uomini corrispondenti alle descrizioni e li sottoponevano a un controllo.

Nelle tasche del più giovane veniva rinvenuto un cappellino di lana, mentre nello zaino indossato dal 53enne, che minacciava gli operatori durante il controllo, un coltello.

Contestualmente, i poliziotti venivano raggiunti dalla coppia di fidanzati oggetto dell’aggressione poc’anzi avvenuta, i quali raccontavano di essere stati avvicinati dai due uomini lì presenti mentre stavano passeggiando e che il ventenne avrebbe chiesto alla vittima, suo coetaneo, di consegnargli dei soldi, mentre il complice teneva la fidanzata a distanza.

Al diniego ricevuto, il giovane avrebbe tolto con violenza alla vittima il cappellino di lana indossato, dicendogli che per riaverlo indietro avrebbe dovuto dargli del denaro. A quel punto la vittima, impaurita, si allontanava con la fidanzata imboccando una traversa di via Cernaia, vedendo poco dopo sopraggiungere la Volante della Polizia di Stato, cui chiedeva aiuto.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentata estorsione, il ventenne è stato tratto in arresto mentre il 53enne denunciato, oltre che per il reato in parola, anche per minacce a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.

La Polizia Locale sequestra merce contraffatta e generi alimentari deperibili

Continuano gli interventi della Polizia Locale per contrastare il  commercio abusivo in città.

Sabato pomeriggio, all’interno del mercatino settimanale del Balòn, gli agenti del Comando di Porta Palazzo e del Reparto Operativo Speciale sono intervenuti per fermare un uomo che vendeva merci contraffatte  senza peraltro risultare tra gli elenchi dei venditori autorizzati.  L’improvvisato venditore, che vanta numerosi precedenti per reati analoghi, è stato indagato a piede libero per vendita di merci recanti marchio di fabbrica contraffatto e ricettazione.

I ‘civich’ hanno posto sotto sequestro 90 diversi capi di abbigliamento fra i quali piumini, giubbotti, felpe, pantaloni, cappellini e borsette, tutti recanti marchi di famose case di moda, quali Monclair, Armani, Lacoste, Adidas, Louis Vuitton, oltre a 5 orologi, tra cui 3 Rolex e un Patek Philippe.

Domenica pomeriggio è stata la volta del Comando Territoriale VII che, in collaborazione con il  Reparto Operativo Speciale, ha effettuato un intervento mirato in Corso Giulio Cesare, nel tratto compreso tra Corso Emilia e Lungo Dora Napoli, dove solitamente si posizionano lungo il marciapiede una serie di venditori improvvisati.

Alla vista degli agenti, i venditori abusivi si sono dati alla fuga, abbandonando tutta la merce sulla strada  pur di far perdere le proprie tracce e di non essere identificati. Sono ben 140 i capi di abbigliamento e accessori sequestrati dai ‘civich’, tra cui occhiali, cinture, portafogli e rasoi elettrici, oltre a 4 carrelli della spesa pieni di generi alimentari di vario tipo e di cibi deperibili, tra cui contenitori di latte fermentato, dolci variegati, bevande speziate, thermos contenenti bevande calde, sacchetti di spezie e stufati con verdure chiusi in vaschette in plastica.

Contrasto al commercio abusivo. La Polizia Locale sequestra merce contraffatta e generi alimentari deperibili

Continuano gli interventi della Polizia Locale per contrastare il  commercio abusivo in città.

Sabato pomeriggio, all’interno del mercatino settimanale del Balòn, gli agenti del Comando di Porta Palazzo e del Reparto Operativo Speciale sono intervenuti per fermare un uomo che vendeva merci contraffatte  senza peraltro risultare tra gli elenchi dei venditori autorizzati.  L’improvvisato venditore, che vanta numerosi precedenti per reati analoghi, è stato indagato a piede libero per vendita di merci recanti marchio di fabbrica contraffatto e ricettazione.

I ‘civich’ hanno posto sotto sequestro 90 diversi capi di abbigliamento fra i quali piumini, giubbotti, felpe, pantaloni, cappellini e borsette, tutti recanti marchi di famose case di moda, quali Monclair, Armani, Lacoste, Adidas, Louis Vuitton, oltre a 5 orologi, tra cui 3 Rolex e un Patek Philippe.

Domenica pomeriggio è stata la volta del Comando Territoriale VII che, in collaborazione con il  Reparto Operativo Speciale, ha effettuato un intervento mirato in Corso Giulio Cesare, nel tratto compreso tra Corso Emilia e Lungo Dora Napoli, dove solitamente si posizionano lungo il marciapiede una serie di venditori improvvisati.

Alla vista degli agenti, i venditori abusivi si sono dati alla fuga, abbandonando tutta la merce sulla strada  pur di far perdere le proprie tracce e di non essere identificati. Sono ben 140 i capi di abbigliamento e accessori sequestrati dai ‘civich’, tra cui occhiali, cinture, portafogli e rasoi elettrici, oltre a 4 carrelli della spesa pieni di generi alimentari di vario tipo e di cibi deperibili, tra cui contenitori di latte fermentato, dolci variegati, bevande speziate, thermos contenenti bevande calde, sacchetti di spezie e stufati con verdure chiusi in vaschette in plastica.

Altre vittime della truffa dei finti carabinieri

A Borgo Aje, quartiere di Moncalieri, finti Carabinieri hanno detto di dover consegnare documenti e hanno estorto somme di denaro agli abitanti degli appartamenti in cui sono riusciti a entrare. I sedicenti militari avevano il volto coperto da mascherine e indossavano cappellini. Sono state le stesse vittime della truffa a pubblicare  la notizia sui social, per mettere in guardia la popolazione.

Dai Lions 25mila euro alla Casa d’Accoglienza “La Madonnina” di Candiolo

 Nei giorni scorsi è stato consegnato dai Lions Clubs International Distretti 108-Ia1 e Ia3 un assegno da 25mila euro destinato alla Casa d’Accoglienza “La Madonnina” di Candiolo, in Via Pio V n°30.  La consegna dei fondi, raccolti attraverso due importanti concerti di pianoforte tenuti dal M. Edoardo Turbil e diretti dal M. Mario Cappellin, promossi dai Lions Club “Torino Due” e “Pinerolese Host” appartenenti ai due Distretti suddetti è stata preceduta dalla Santa Messa celebrata da Don Carlo Chiomento, seguita dai saluti delle Istituzioni Lionistiche e Civili e dall’intervento dei Lions Club che hanno partecipato alla raccolta e la visita della Casa d’Accoglienza. I fondi raccolti e donati a “La Madonnina” serviranno all’ampliamento della struttura che necessita di un raddoppio dei posti a disposizione per gli utenti bisognosi, fruitori delle cure mediche presso l’Istituto di Candiolo, centro di ricerca e cura oncologico di eccellenza. La domenica si è poi conclusa, come ogni anno, con il pranzo solidale grazie anche al fattivo lavoro di volontari e soci del LC del territorio.

La Casa di Accoglienza “La Madonnina”, costruita dalla parrocchia di Candiolo, è stata inaugurata nel 2007. Da allora è diventata un luogo di riferimento che risponde ai bisogni dei malati di cancro (e dei parenti stretti che li accompagnano) che devono effettuare le terapie senza necessità di ricovero o sottoporsi a visite specialistiche, ma non hanno la disponibilità economica per pagare un albergo.

Il sostegno del Lions Clubs International Distretto 108-Ia1 nel cui territorio è sita “La Madonnina” non è l’unico ma viene anzi affiancato da altri concreti contributi del vicino Distretto 108-Ia3 ed è iniziato nel vent’anni or sono su impulso del Lions Club “Stupinigi 2001” e nel tempo, grazie al suo costante impegno più che ventennale di service e di sensibilizzazione verso i Distretti Lions piemontesi ha visto il coinvolgimento di molti Club anche grazie alle dirette attività dei lions gemellati con il LC Stupinigi 2001 stesso. Negli anni sono state realizzate raccolte fondi e consegnati beni per migliorare l’accoglienza nella struttura. Tra le molte attività, il progetto della Raccolta Tappi contribuisce attualmente al pagamento delle spese correnti, rispettando al contempo l’ambiente con il riciclo di materiale che altrimenti finirebbe in discarica, un service che ha fatto da precursore alla moderna “economia circolare” e che ha permesso alla Casa di Accoglienza di sostenersi sino ad oggi in modo importante. La continuità nella raccolta di fondi operata attraverso questa modalità, nata da un’idea dei Lions del territorio è oggi un modello per altre strutture benefiche ed è stato esportato in altre importanti realtà del territorio piemontese che operano nei confronti dei soggetti più fragili.

Tra leggerezza e tricot, il tocco delicato di Susanna Guernelli

La passione per la moda è sempre stata un suo pallino ed è da questo leitmotiv che nasce l’idea di creare qualcosa di artigianale, unico e dal gusto un po’ retrò.

Susanna Guernelli, professoressa di chimica all’Università di Bologna, coltiva fin da piccola la passione per il crochet, alternando corsi di telaio all’esercizio dei ferri da maglia.

Dalla nonna eredita l’abilità del decoro manuale e il gusto per il bello, tanto che oggi le sue mani intrecciano con garbo e creatività la trama delle morbide sciarpe della linea “MY”.

Ridare vita a filati di pregio inutilizzati  – spiega Susanna – ma anche produrre con materiali come ciniglia, lana, canapa e cotone permette un recupero sostenibile senza incidere sulla qualità del capo”.

Nel 2004 nasce ufficialmente “MY”, pensata inizialmente per i più piccini: dalle babuche realizzate a crochet per i neonati fino ad arrivare al cuore delle donne milanesi, complice il noto marchio “La Milanesa” che decide di acquistare alcune delle sue creazioni. Da questo momento in poi “MY” diventa per molti sinonimo di artigianalità, esclusività e cura dei dettagli, le stesse caratteristiche che Susanna declina in ogni accessorio non solo dedicato alle donne come sciarpe, borse, fiori creati a maglia e unici nel loro genere, ma anche nella linea Kid, dai gilet ai maglioni, passando per i cappellini, rigorosamente in fibra naturale.

La voglia di lavorare con le mani – prosegue la creativa bolognese – ha radici nella cultura popolare antica, tramandata da mia nonna e che considero un prezioso dono da non disperdere. Partendo dal materiale, che può essere un tessuto o un colore, studio la migliore commistione di antico e moderno”.

La pandemia degli ultimi due anni ha rappresentato però un punto di arresto per i progetti di “MY”, Susanna aveva finalmente trovato un concept store nel cuore del vivace capoluogo dell’Emilia Romagna, che rispecchiava il suo modo di intendere l’artigianalità e l’accoglienza del cliente ma il Covid ha fermato tutto. Tutto tranne la creatività e la voglia di riprendere in mano quel lavoro che tanto ama: con il supporto del brand “La Milanesa”, “MY” ha creato “Ripartiamo insieme dopo il Covid”, una piccola capsule di borse e flowers da appuntare ad abiti e accessori, per personalizzare anche la più semplice delle mise.

Una meraviglia per gli occhi e per i sensi, perdersi tra la sofficità dei filati e la leggerezza delle trame, un piacere a cui ogni donna non dovrebbe rinunciare. Curiosare tra i petali di fiori in cotone e lino, in quelli realizzati in lurex o addirittura nelle shopper a rete con l’interno foderato è una delizia.

La gamma dei colori dedicati alla produzione di borse spazia dai neutri alle nuance più accese, insomma ce n’è per ogni gusto e per ogni desiderio, personalizzabile e soprattutto realizzabile!

MY” ha recentemente collaborato con un’altra artigiana piemontese, Sara Battaglino, creatrice del marchio albese “Un tè da matti”, che produce borse in pellami colorati e morbissimi.

L’idea nasce dalla volontà di “vestire” le shopper con un tocco estivo, la rete.

E dalle sapienti abilità di due creative infaticabili nascono gli “abiti” in filato lavorato a rete che colorano e distinguono le borse di Sara.

Opere d’arte di fattura interamente made in Italy ma soprattutto con la preziosità dell’handmade, un lusso che oggi pochi riescono ancora a portare avanti, sia per i costi dei materiali, delle ore di lavoro sia per il dilagare delle produzioni seriali e commerciali.

La qualità, l’amore per il prodotto e la ricerca continua premiano chi realizza, ma soprattutto appagano chi decide di acquistare un capo unico e senza tempo, riconoscendo l’eccezionale valore dell’artigianalità italiana.

Daniela Roselli

Arrestato rapinatore seriale di farmacie e negozi: aveva messo a segno una ventina di colpi

Nello scorso mese di marzo il personale del Commissariato San Paolo, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha tratto in arresto un cittadino italiano (classe 1976), in occasione di una tentata rapina aggravata in danno di un esercizio commerciale ubicato nel centro del Comune di Rivoli (TO).

A seguito della convalida dell’arresto, il G.I.P. presso il Tribunale disponeva l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.

L’arresto scaturiva dagli accertamenti investigativi avviati dal Commissariato a seguito di due rapine aggravate consumate, alcuni giorni prima, in Torino, Corso Peschiera.

L’attività di indagine, condotta successivamente all’arresto, anche attraverso una minuziosa analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti negli esercizi commerciali colpiti e nelle arterie e piazze limitrofe, ha consentito di raccogliere indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato in riferimento a 19 rapine aggravate consumate in Torino (zona San Paolo, San Secondo, Mirafiori, Nizza) e nei comuni di Grugliasco, Collegno, Alpignano[PG1]  e Rivoli, nel corso dei mesi di febbraio e marzo 2022.

L’uomo, dopo aver scelto l’esercizio commerciale o la farmacia da colpire, si travisava con cappellini e mascherine e un giubbotto doubleface, entrava nei locali e, sotto la minaccia di un coltello, costringeva i titolari o i dipendenti a consegnare l’incasso. Consumata la rapina, si allontanava e, nel tentativo di eludere le indagini, si privava di mascherina e cappellino e girava il giubbotto.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, ferma pertanto la presunzione di non colpevolezza dell’indagato.