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La memoria di Bruno Caccia a Ceresole d'Alba dove il magistrato aveva profondi legami

bruno cacciaLa municipalità di questo comune del Roero, al confine con la Città Metropolitana di Torino (Carmagnola è a breve distanza) negli anni gli ha dedicato gli impianti sportivi, qui si sono tenute alcune commemorazioni, e a parlare di lui è venuto anche Giancarlo Caselli, che negli anni gli è succeduto alla guida della procura torinese

 

L’arresto del sessantaduenne, panettiere nella borgata Parella di Torino, originario di Gioiosa Jonica, in quanto sospettato di essere il presunto assassino di Bruno Caccia, è rimbalzata su tutti i media nazionali e non. Sarà ora la Giustizia a dover fare il proprio corso e gettare così piena luce sull’omicidio del procuratore della Repubblica di Torino avvenuto il 26 giugno del 1983, in quello che, in un primo tempo (si era nel pieno degli “Anni di piombo”) sembrò un delitto legato al terrorismo, ma che successivamente si rivelò come deciso dalla ndrangheta. Oltre a Torino c’è un altro luogo dove la notizia dell’arresto del presunto omicida ha avuto un notevole rilievo, ed è Ceresole d’Alba. Qui la sua famiglia aveva (ed ha tuttora) un casa, dove il magistrato si recava spesso e aveva forti legami.

 

E qui tornano spesso i familiari. I suoi figli, Paola, Cristina e Guido, infatti, non hanno mai cessato di chiedere che venga fatta completamente luce sul delittuoso fatto che gli portò via il padre, in una giornata di fine luglio di tanti anni fa. La municipalità di questo comune del Roero, al confine con la Città Metropolitana di Torino (Carmagnola è a breve distanza) negli anni gli ha dedicato gli impianti sportivi, qui si sono tenute alcune commemorazioni, e a parlare di lui è venuto anche Giancarlo Caselli, che negli anni gli è succeduto alla guida della procura torinese. Su Bruno Caccia è stata incentrata una tesi di laurea del ceresolese (non abita più in paese ma ha mantenuto un forte legame con le sue origini) Piermario Demichelis, che si è laureato in Lettere all’Università di Torino con Nicola Tranfaglia. “Avevo tredici anni – spiega il professor Demichelis – ma ricordo bene il giorno in cui avvenne il delitto e quanto era stimato Caccia in paese”. Nel suo interessante elaborato affrontò il fenomeno della diffusione delle mafie al Nord ed in Piemonte, poi analizzò la vicenda  legata a Bruno Caccia dal momento dell’efferato delitto sino alla pronuncia della Corte di Cassazione, infine, venne fatta l’analisi di come il delitto venne sottovalutato dagli organi di informazione. “Mi ha colpito come questa notizia ebbe un riscontro massiccio sugli organi di informazione sino al momento in cui venne seguita la pista del terrorismo e come, invece, quando questa cadde venne trattato come un caso di cronaca”.

 

In sostanza i media non colsero il fatto che si era trattato del primo omicidio di un magistrato al Nord, nel caso un procuratore della Repubblica, al di fuori delle regioni ad alta intensità di malavita organizzata. C’erano stati certo i casi del procuratore di Palermo Scaglione e di Rocco Chinnici, ma erano in Sicilia. E Il procuratore di Genova, Coco, era caduto con la sua scorta qualche anno prima, ma sotto il piombo delle Brigate Rosse, quindi tutt’altro tipo di delitto. Adesso l’auspicio, a Ceresole d’Alba, come a Torino, come ovunque, è che il procedimento che è stato aperto possa finalmente fare totalmente luce su questa tragica vicenda.

 

Massimo Iaretti

SWAN LAKE RELOADED, UNA FAVOLA DARK AL TEATRO CARIGNANO

swan lake teatro 2swan lake teatroDopo il debutto del 29 lo spettacolo sarà replicato mercoledì 30 dicembre alle ore 20.45, giovedì 31 dicembre alle ore 20.30 (recita fuori abbonamento), venerdì 1 gennaio 2016 alle ore 15.30, sabato 2 gennaio alle ore 15.30 e alle ore 19.30, domenica 3 gennaio, ore 15.30

 

 Vendita on-line: 

www.teatrostabiletorino.it

 

Per le festività natalizie, arriva al Teatro Carignano di Torino SWAN LAKE RELOADED, favola moderna dal cuore dark del coreografo svedese Fredrik Rydman. Una riscrittura eccessiva e sfolgorante del celebre Lago dei cigni: in una contaminazione di musica classica e rock, hip-hop e tradizione, due giovani danzano al bivio tra amore e trasgressione.

 

Lo spettacolo debutterà, martedì 29 dicembre 2015, alle ore 19.30 e vedrà in scena i danzatori Maria Andersson, Lisa Arnold, Teneisha Bonner, Rainer Del Valle, Bianca Fernström, Kevin Foo, Daniel G. Lundkvist, Lizzie Gough, Daniel Grindeland, Martin Jonsson, Ida Kumar, Kenny Lantz, Victor Mengarelli, Anna Näsström. La scenografia è di Fredrik Rydman e Lehna Edwall, i graffiti di Daniel “Mr Puppet” Blomqvist, il design luci di Linus Fellbom e Emma Weil, i costumi e il trucco di Lehna Edwall, musica originale Pëtr Il ’ič Čajkovskij, brani originali Adiam Dymott, Eye N`I di PH3, Salem Al Fakir, Lune, Moneybrother, Skizz di Stockholmssyndromet, Mario Perez Amigo, Sim Soak.

 

Swan Lake Reloaded sarà replicato mercoledì 30 dicembre alle ore 20.45, giovedì 31 dicembre alle ore 20.30 (recita fuori abbonamento), venerdì 1 gennaio 2016 alle ore 15.30, sabato 2 gennaio alle ore 15.30 e alle ore 19.30, domenica 3 gennaio, ore 15.30.

 

Dopo aver ballato una versione più tradizionale del classico dei balletti con Mats Ek ed il Cullberg Ballet, il coreografo svedese Fredrik Rydman ha una folgorazione a Londra: davanti a un negozio di pellicce bianche prende corpo l’idea da cui nasce uno degli spettacoli sold out nei principali teatri d’Europa. Immerso nel nostro tempo, con musiche di Čajkovskij che si alternano a brani originali composti ad hoc da musicisti pop e rock, la versione di Rydman è popolata da prostitute in pellicce, stivali di vernice, tacchi vertiginosi e da un malvagio Rothbart che non usa stregonerie per dominare la sua corte, ma la droga. E nella lotta tra bene e male il desiderio di trasgressione e amore svolge un ruolo centrale. Rimane però vivo l’interrogativo che dal 1877, data del debutto del Lago dei cigni al Bolshoi di Mosca, strega il pubblico: riuscirà il vero amore a spezzare l’incantesimo? Come cent’anni fa il finale sarà tragico? Rydman, svedese, per tredici anni ballerino e coreografo nella Bounce Streetdance Company, poi direttore di grandi spettacoli musicali e direttore creativo di X Factor Svezia, è riuscito nella sfida di intrecciare la cultura pop con la sofisticazione dell’arte, l’energia e il sentimento, la street dance con i codici accademici e Čajkovskij con il rock.

 

LOCANDINA DELLO SPETTACOLO

Progetto Internazionale

TEATRO CARIGNANO

29 dicembre 2015 3 gennaio 2016

SWAN LAKE RELOADED

ideazione e coreografia Fredrik Rydman

danzatori: Maria Andersson, Lisa Arnold, Teneisha Bonner, Rainer Del Valle, Bianca Fernström, Kevin Foo, Daniel G. Lundkvist, Lizzie Gough, Daniel Grindeland, Martin Jonsson, Ida Kumar, Kenny Lantz, Victor Mengarelli, Anna Näsström

scenografia Fredrik Rydman, Lehna Edwall

graffiti Daniel “Mr Puppet ” Blomqvist

design luci Linus Fellbom, Emma Weil

costumi e trucco Lehna Edwall

acconciature Peter Andersson

assistente coreografo Jennie Widegren

proiezioni e grafica Grafala, Andreas Skärberg, Johan Andersson, Mathias Erixon

masterizzazione musica Carl-Michael Herlöfsson

musica originale Pëtr Il ’ič Čajkovskij

brani originali Adiam Dymott, Eye N`I di PH3, Salem Al Fakir, Lune, Moneybrother,

Skizz di Stockholmssyndromet, Mario Perez Amigo, Sim Soak

Una produzione Blixten & Co in collaborazione con ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna

 

 

 

INFO: Tel. 011 5169555 – Numero verde 800235333

Orari degli spettacoli: martedì 29 dicembre 2015, ore 19.30; mercoledì 30 dicembre, ore 20.45; giovedì 31 dicembre, ore 20.30 (recita fuori abbonamento). Venerdì 1 gennaio 2016, ore 15.30; sabato 2 gennaio, ore 15.30 e ore 19.30; domenica 3 gennaio, ore 15.30.

Prezzi dei biglietti, Settore A: Intero € 36,00. Ridotto di legge € 33,00

Settore B: Intero € 30,00. Ridotto di legge € 27,00

Prezzi dei biglietti per la sera del 31 dicembre 2015 (recita fuori abbonamento)

Settore A: Posto Unico € 45.00 – Ridotto € 40.00 – Sgabelli € 40.00

Settore B: Posto Unico € 40.00 – Ridotto € 35.00

Al termine dello spettacolo, saranno offerti al pubblico, nella caffetteria Lavazza e nel foyer del Carignano, un calice di bollicine con il panettone o il pandoro Stratta.

Biglietteria del Teatro Stabile di Torino | Teatro Gobetti – via Rossini 8, Torino

Orari: dal martedì al sabato ore 13.00/19.00.

Orari durante le festività: giovedì 24 dicembre dalle 10.00 alle 17.00. Martedì 29, mercoledì 30, giovedì 31 dicembre e sabato 2 gennaio dalle 13.00 alle 19.00. La biglietteria resterà chiusa nei giorni: 25-26-27-28 dicembre 2015 e il 1° e il 6 gennaio 2016.

 

Vendita on-line: www.teatrostabiletorino.it

 

Gli appuntamenti nei quartieri fino al 28 dicembre

europa torino castellocarabinieri torinoA cura dell’Ufficio stampa della Città di Torino 

 

MARTEDI 22 DICEMBRE

 

CIRC 1 – In via Bertolotti  10 fino a venerdì 8 gennaio 2016 la Circoscrizione organizza “UN GIOCATTOLO A TUTTI“, raccolta di giocattoli nuovi o usati che saranno poi donati a bambini meno fortunati. Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle ore 16.30 Venerdì dalle ore 9 alle ore 14.00. Info: 011 011 35126

CIRC 3  –  Le vetrine dei negozi di Pozzo Strada si vestono di autore con l’iniziativa “vetriARTE”. I cittadini, fino al 23 dicembre, possono esprimere la loro preferenza sulla vetrina più natalizia.   http://www.ilcielocapovolto.info

CIRC 3 – Fino al 6 gennaio 2016 nei negozi di via Monginevro è possibile adottare una Pigotta, bambolina in pezza realizzata a mano dalle volontarie Unicef per contribuire ad azzerare la mortalità infantile, all’interno del  Progetto “Adotta una Pigotta”.

CIRC 5  – fino al 5 gennaio nella Tana dei Babi di corso Grosseto 115,  in occasione dei 15 anni di attività il Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5, sarà visibile la mostra «Quel lontano lembo di terreno tra Madonna di Campagna e Borgo Vittoria» La zona nord di Borgo Vittoria dal 1930 al 1980.  Orario di visita 16.00-22.00 chiusura 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2015 e 1 gennaio 2016

CIRC 5 – Alle ore 21 nel Teatro Murialdo di Piazza Chiesa della Salute si svolgerà lo spettacolo Un dono dal Borgo, a cura degli allievi dell’Accademia dello Spettacolo e MurialdoFor.

CIRC 5 – Fino al 23 dicembre in Piazza Chiesa della Salute dalle ore 9 alle ore 20 saranno aperti i Mercatini di Natale, in collaborazione con le Associazioni “Via Chiesa della Salute e Quadrilatero V”.

CIRC 5 Fino al 29 dicembre rimarranno esposte le opere della mostra concorso “Nature 2015 – Amici a quattro zampe” nella sala Urp  del Centro Civico  di via Stradella 186   con orari dalle 8,00 alle 19,30 dal lunedi al giovedi e dalle 8.00 alle 17.30 il venerdì. 

 

CIRC 6  – Alle ore 21 nel Teatro Marchesa di corso Vercelli 121,  nell’ambito di “BarrieraDanza” andrà in scena “La bella addormentata nel bosco“- musical a cura della Compagnia di Danza L’Araba Fenice Biglietti: intero 7 euro, ridotto 5 (bambini fino ai 12 anni)

 

MERCOLDI 23 DICEMBRE

CIRC 5  –   Nel Centro Principessa Isabella, di via Verolengo 212,  si terrà alle ore 17.30 lo spettacolo della  Fiaba animata musicale interattiva – Rassegna teatrale per bambini “Natale da favola”. A  Cura Associazione OFFICINA04

 

CIRC 6  – Alle ore 21 nel Teatro Marchesa di corso Vercelli 121,  nell’ambito di “BarrieraDanza” andrà in scena “La bella addormentata nel bosco“- musical a cura della Compagnia di Danza L’Araba Fenice Biglietti: intero 7 euro, ridotto 5 (bambini fino ai 12 anni)

 

CIRC 7  – Alle ore 21 nella Parrocchia Madonna del Pilone di corso Casale 195 per NATALinCANTO il Coro Veniero eseguirà Messa in Sol maggiore di Franz Schubert. Ingresso gratuito

 

SABATO 26 DICEMBRE

 

CIRC 6  – Alle ore 16 e alle ore 21 nel Teatro Marchesa di corso Vercelli 121,  nell’ambito di “BarrieraDanza” andrà in scena “La bella addormentata nel bosco“- musical a cura della Compagnia di Danza L’Araba Fenice Biglietti: intero 7 euro, ridotto 5 (bambini fino ai 12 anni)

 

DOMENICA 27 DICEMBRE

CIRC 6  – Alle ore 16 nel Teatro Marchesa di corso Vercelli 121,  nell’ambito di “BarrieraDanza” andrà in scena “La bella addormentata nel bosco“- musical a cura della Compagnia di Danza L’Araba Fenice Biglietti: intero 7 euro, ridotto 5 (bambini fino ai 12 anni)

 

LUNEDI 28 DICEMBRE

CIRC 2  – Alle ore 17.30 nella Sala Mario Operti di C.so Siracusa 213 si terrà FANTASMAGORIE  DI NATALE, proiezione dei primissimi cartoni animati della storia, con accompagnamento musicale dal vivo, a cura dell’ Associazione Place du Marchè

Tutti gli eventi nei quartieri fino a lunedì

A cura dell’Ufficio stampa della Città di Torino

 

mole angelaVENERDI 18 DICEMBRE

 

CIRC 2  – Nella Sala Fornero di C.so Siracusa 213 alle 16.30 si svolgerà il Natale per i bimbi, festa natalizia per i bambini del quartiere. A cura del Centro Ragazzi Lilliput Mirafiori Nord e della  Parrocchia Gesù Redentore.

CIRC. 3 – Negli spazi di via Millio 20 alle ore 10 si terrà la presentazione del libro “Vittorio Meano. C’era una volta un italiano in Argentina”. A seguire “Vita attiva di Anziché Anziano. 20 anni dedicati alla grande età”. L’Associazione Anziché Anziano festeggia il ventennale di attività con una giornata di festa.   anziche-anziano@libero.it

CIRC. 3 – Al Teatro Ragazzi e Giovani di C.so Galileo Ferraris 266 alle ore 21 si terrà il Concerto di Natale a cura dell’orchestra Cral GTT diretta dal Maestro Antonio Illiano. Con la partecipazione degli alunni della scuola Collodi. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

CIRC 6  – Negli spazi del Centrodonna di Corso Vercelli 141 alle 15.30 la Presidente della Circoscrizione, Nadia Conticelli, saluterà i cittadini.    

CIRC 6 – Alle ore 21 nel Salone Pia Lai Cgil  di via Pedrotti 5 si terrà lo spettacolo teatrale Sporting con musiche dal vivo, tratto dal libro “Independiente Sporting”, di e con il mister campione olimpico di volley Mauro Berruto.  Ingresso libero

CIRC 7 – Nella Galleria Umberto I alle ore 18, per Natale coi fiocchi!, si svolgerà lo spettacolo  – “XMAS Dance” – performance di teatrodanza della XS Dance Company, allievi della scuola Multikulti. A cura di Paola Chiama, con il sostegno di Mus-e Torino Onlus.

 

CIRC 8 – Alle 19.30 nella Casa del Quartiere di via Morgari 14 si terrà lo spettacolo di Swing manouche e jazz musette con la partecipazione del duo franco-italiano Musettes. Verrà inaugurata la mostra di Valerio Minato intitolata: “Paris, une autre vie!” Buffet francese proposto dalla caffetteria della Casa del Quartiere. Costo: 8 euro   

 

 

SABATO 19 DICEMBRE

 

CIRC. 4 – Alle  ore 21 si terrà il Concerto Gopsel di Natale con il Coro Goin’ Gospel nella Chiesa Stimmate S. Francesco d’Assisi  di Viacarabinieri torino Ascoli. L’ingresso è libero

CIRC 5  – Nella Sala del Consiglio di via Stradella 192 alle ore 17 si terrà  il Concerto di Natale con melodie natalizie di celebri colonne sonore da Disney a Morricone eseguite da musicisti del Centro di Formazione Musicale della Città di Torino.

CIRC 6 – alle ore 10 al Teatro Monterosa in via Brandizzo 65 si terrà la Premiazione del 10° Concorso letterario Stefano Marello. Parteciperanno l’Assessore allo Sport della Regione Piemonte Giovanni Maria Ferraris, la Presidente della Circoscrizione 6 Nadia Conticelli e la Coordinatrice alla Commissione Cultura Daniela Todarello. A tutti i presenti sarà offerta una copia del libro

CIRC 7  – Nella Parrocchia San Giulio d’Orta di corso Cadore 17/3 alle ore 21,00 concerto  NATALinCANTO con il Coro Amat Deus. In programma musica sacra di epoche e autori diversi in italiano, latino, francese ed inglese e canti popolari della tradizione natalizia – ingresso gratuito

 

 

DOMENICA 20 DICEMBRE

 

 

CIRC 2  –    Nella  Chiesa San Giovanni Bosco  di Via Paolo Sarpi 117 alle ore 16 Concerto Natalizio vocale e strumentale per voce, fisarmonica  e pianoforte

CIRC. 3 – Nell’area pedonale di Via Di Nanni alle ore 15.30 si terrà il Concerto Bandistico – Corpo Filarmonica di San Mauro Torinese. L’evento è inserito nella programmazione “Natale coi fiocchi” della Città di Torino

CIRC. 3 Nel Circolo Bloom di Via Challant 13 alle ore 15.30 si svolgerà lo spettacolo “Aspettando il Nataleinfo@circolobloom.org

CIRC . 3 –  Alle ore 21 nella Parrocchia Santa Rosa da Lima in Via Bardonecchia 85 il gruppo Christmas Songs eseguirà le più belle canzoni dedicate al Natale proponendole in veste moderna.

CIRC 7 – Al Caffè della Caduta di via Bava 39 alle 10  e alle 16 si terrà lo spettacolo SPECIALE NATALE Il Luna Park dei balocchi – di e con Dadò. Prenotazione consigliata – info: 011. 57.81.467 | info@teatrodellacaduta.org

CIRC 7 – Alle ore 15.30 nella Parrocchia Santa Giulia in  piazza Santa Giulia 7 verrà presentata la sacra rappresentazione del Presepe Vivente. Ingresso gratuito

 

LUNEDI 21 DICEMBRE

 

CAFFE TORINOCIRC. 1 –  In piazza San Carlo dalle ore 17 alle ore 19 si terrà il concerto GOSPEL PER LA VITA. Momento musicale benefico per la Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna. A cura dell’associazione Sunshine Gospel info@sunshinegospel.com

CIRC 2  –    Alle ore 21 nella Chiesa Natale del Signore di Via Boston si terrà  il Concerto di Natale del Coro LA GERLA di Torino, con la direzione di Roberto Bertaina

CIRC 7 – Nella Parrocchia San Giulio d’Orta di corso Cadore 17/3 alle ore 20 per NATALinCANTO, si terrà il concerto di Natale con l’Orchestra Scuola Media “Marconi”. L’ingresso gratuito

 

 

 www.comune.torino.it – Foto: il Torinese

Sant'Agostino, venduta l’auto dei sogni

isotta autoLa casa d’aste vanta  un’esperienza di quasi mezzo secolo nella grande arte dell’800, del ‘900 e contemporanea, arredi, design, orologi e gioielli. La Sant’Agostino con l’asta delle auto classiche e da collezione ha portato a Torino aria di innovazione nel settore della vendita al rialzo

 

Grande successo della prima asta di auto classiche e da collezione della Casa d’Aste Sant’Agostino di Torino Tra le altre sono state esitate capolavori dell’industria e del design automobilistico come la Porche 959 Komfort del 1988 e la Isotta Fraschini 8A del 1928 Si sente ancora il rombo dei motori in Corso Tassoni 56 a Torino, storica sede della Casa d’Aste Sant’Agostino. La prima asta italiana di auto classiche e da collezione si è rivelata il successo atteso, grande soddisfazione per collezionisti e amanti dei sogni a quattro ruote. Una sala gremita (oltre 200 persone) come nelle occasioni di gran festa, i telefoni e internet si sono dati battaglia per portare a casa un pezzo di grande automobilismo e con un’offerta al rialzo dopo l’altra il risultato si è rivelato eccezionale. Il top lot dell’asta, la Porche 959 Komfort, ha battuto il precedente record parigino di 1.500.000 euro doppiando la base d’asta e totalizzando 1.650.000 euro. L’Isotta Fraschini 8A, esemplare unico Cesare Sala, è stata esitata alla cifra di 405.000 euro. Insieme a questi top lot tante altre vetture, fra cui la Ferrari Testa Rossa, Pininfarina, hanno trovato un nuovo garage e un nuovo appassionato. Grande la soddisfazione in casa d’aste. La Sant’Agostino ha puntato su un settore nuovo, non solo per il mercato torinese, ma per l’Italia tutta e l’aria si è fatta inebriante grazie al successo ottenuto. L’asta numero 133 rappresenta una scommessa vinta. La casa d’aste vanta infatti un’esperienza di quasi mezzo secolo nella grande arte dell’800, del ‘900 e contemporanea, arredi, design, orologi e gioielli. La Sant’Agostino con l’asta delle auto classiche e da collezione ha portato a Torino aria di innovazione nel settore della vendita al rialzo.

"Todo cambia", l'importanza dei diritti e della libertà nella vita

diritti umani laus

 Il link per vedere il docufilm:

 http://www.crpiemonte.tv/cms/organismi-consultivi/item/1887-todo-cambia

 

Il Comitato dei Diritti Umani del Consiglio regionale del Piemonte ha promosso un documentario del regista Avataneo

 

Dall’inizio di quest’anno sono più di 700 i bambini morti in mare nel corso delle migrazioni in cerca di salvezza. Ma sono anche i bambini i paladini della difesa dei diritti umani nel documentario intitolato “Todo cambia”, realizzato dal Comitato Diritti umani del Consiglio regionale del Piemonte,  presieduto da Mauro Laus. Il docufilm è stato presentato in anteprima nella sala Viglione,  a Palazzo Lascaris, in occasione della giornata di celebrazione internazionale dei diritti umani dell’11 dicembre. Un trailer di 30 secondi in questi giorni era già visibile in piazza Castello, in tutte le stazioni della metropolitana, all’interno del Museo del Cinema e del Politecnico di Torino, oltre che presso il Centro Internazionale di formazione Cif-Oil e sullo schermo dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Consiglio regionale, in via Alfieri.

 

Il cortometraggio,  realizzato dal regista Alessandro Avataneo,  ha una durata di sei minuti e coinvolge persone di ogni età, da una ragazzina di dieci anni al decano degli avvocati del Foro torinese, Bruno Segre, già partigiano, di ogni razza, ceto sociale, mestiere e provenienza,  incontrate per strada, sui luoghi di lavoro o di ritrovo, come la bocciofila, o semplicemente in piazza.

 

A tutte è stato rivolto lo stesso quesito: ” Che cosa sono i diritti umani?”. Molto varie sono risultate le risposte. C’è chi, come l’avvocato Segre, ha sottolineato la coincidenza dei diritti umani con la libertà, che ne costituisce il perno. Diversi bambini che fanno parte del coro diretto da Sabina Colonna Preti, cui si deve la colonna sonora del documentario, hanno spiegato che i diritti umani significano per loro anche la possibilità di giocare, studiare e esprimersi. Secondo Daniela Ruffino, del Comitato regionale dei Diritti umani, essi dovrebbero coincidere con la felicità. Sicuramente perno dei diritti umani rimane ancora oggi la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo varata il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea delle Nazioni Unite, a Parigi, città oggi emblematicamente al centro della battaglia internazionale contro il terrorismo e la violazione dei diritti umani. “Todo cambia”, che da domani verrà proiettato nei vari istituti scolastici torinesi, vuole essere un modo per sensibilizzare sia gli studenti sia i cittadini a capire il valore dei diritti umani, tutelati dalla Costituzione italiana, unitamente ai doveri civici a essi collegati.

 

Mara Martellotta

Il ritorno di Alberto Fortis a Torino

Il 12  dicembre un concerto al Conservatorio per scopo benefico, grazie alla sua collaborazione e a quella di Rotary Crocetta e Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori)

 

fortisIl suo ultimo album “ Do l’anima”, uscito il 30 settembre 2014, sta riscuotendo successo, dimostrando che nonostante il passare degli anni i grandi artisti restano nella vita e nelle emozioni del loro pubblico. Lui è Alberto Fortis cantautore italiano che negli anni ’80-’90 scalò le vette delle classifiche musicali con le sue canzoni ed essendo tornato a Torino per una nobile causa – il 12 dicembre 2015 terrà nell’aula del Conservatorio, un concerto di beneficenza per la ricerca medica – noi del “Il Torinese” non potevamo non incontrarlo e fargli qualche domanda.

 

Qual è il tuo rapporto con la città di Torino?

Essendo nato a Domodossola, la città di Torino ha sempre fatto in qualche modo parte della mia vita, anche grazie a mio padre che, avendo studiato medicina all’Università di Torino, ha vissuto in questa città per parecchio tempo. E’ una città a cui sono molto affezionato non solo per i vari concerti fatti e per le varie amicizie che si sono instaurate nel corso degli anni, ma anche perché ritengo che Torino abbia un’emanazione storica ed artistica pressoché unica. Qualche tempo fa, l’incontro con Massimo Stringa, Presidente di Polis, ha fatto nascere l’idea di fare un concerto a Torino per scopo benefico e grazie alla sua collaborazione e a quella di Rotary Crocetta e Lilt (Lega Italiana per la lotta contro i tumori), questo mese potrò in qualche modo tornare a vivermi questa città in tutto il suo splendore artistico e umano.

 

Il tuo spettacolo è a scopo benefico e tocca un argomento importante come quello della ricerca e della prevenzione medica. Quanto pensi sia importante oggi come oggi fare dei concerti a scopo benefico?Pensi che da parte degli altri artisti venga data la giusta attenzione a questi eventi?

Partendo dal presupposto che in ogni ambito e in ogni epoca il “business” continua e continuerà a regnare sovrano, credo che ci troviamo in un momento storico, sociale ed artistico nel quale la voglia di “fare per gli altri” stia pian piano crescendo e non per becero opportunismo ma più che altro per la volontà, da parte delle persone che fanno il mio stesso lavoro, di motivare di più il loro pubblico con un nuovo “credo artistico”. Sono convinto che in un momento come questo di difficoltà economica e per certi versi sociale, sia molto importante la figura dell’artista che, trasmettendo un messaggio di condivisione, speranza e voglia di aiutare, nobilita in un certo senso la sua arte nel modo più umano possibile. Ritengo che i concerti,gli spettacoli a scopo benefico, siano forse l’espressione più pura e significativa del talento di un’artista.

 

Negli anni 80′-90′ sei stato uno dei cantautori italiani più amato dal pubblico, tanto che il tuo album “La grande grotta” è stato in cima alle classifiche per molto tempo. Com’è cambiato il tuo pubblico rispetto a quegli anni?I giovani di oggi ascoltano ancora le tue canzoni?

Penso che un’ artista, soprattutto un cantautore, tenda sempre a rivolgersi ad un pubblico con una fascia d’età corrispondente alla sua e che poifortis2 solo con il passare del tempo e con l’affermarsi della propria musica, aspiri ad arrivare a tutti. Posso dire che per me, effettivamente, è stato un po’ così. All’epoca ovviamente le mie canzoni, vuoi per la musica, vuoi per il messaggio racchiuso nel testo, erano molto seguite e apprezzate dai ragazzi della mia età. Oggi posso dire che quei ragazzi sono diventati madri o padri che forse hanno per così dire “tramandato” o per certi versi “inculcato” ai loro figli o nipoti i loro gusti musicali, facendo così conoscere il passato alla nuova generazione. Nei miei concerti sono presenti diverse generazioni, poi è ovvio che non bisogna mai dimenticarsi dell’elemento classifica: se il tuo brano è tra i primi posti della classifica significa che sei tornato con un pezzo che arriva a tutti e che di conseguenza attirerà persone di diversa generazione.

 

Nei tuoi testi oltre a bellissime parole d’amore, sono presenti importanti messaggi di denuncia e ribellione. Pensi che i cantanti che stanno in cima alle classifiche comunichino le stesse cose?

Penso che oggi tutto venga preso, metabolizzato, vissuto e gettato molto velocemente. Mi è sempre piaciuto vedere la figura degli artisti un po’ come animali della giungla che a seconda di come si nutrono, di conseguenza vivono. Ritengo che i cantautori di oggi si nutrano di una realtà un po’ più sedimentata rispetto a quella che vivevamo “noi” e che di conseguenza vi sia una rappresentazione del sociale di impronta un po’ più bassa. Ovviamente ritengo che esistano ancora moltissimi artisti capaci di essere “cantautori di protesta” e cioè capaci di sintetizzare e rappresentare molto bene le tematiche sociale odierne; credo che però la grande differenza sia proprio nel fatto che per quanto arrabbiati, per quanto furibondi e contestatori, spesso l’importanza ricada più sulla sneakers di moda, sul tatuaggio giusto o sul bracciale più in voga. Sono convinto che ci siano ancora molti artisti capaci di esprimere e comunicare le loro ideologie e le loro convinzioni, solo che forse a differenza di prima, oggi tutto tende a ricadere inevitabilmente nel mondo del “business”.

 

Com’è cambiato oggi il tuo modo di far musica rispetto al passato?

Il mio modo di fare musica è cambiato soprattutto in base alle esperienze fatte e di conseguenza agli stimoli ricevuti. Ad esempio lavorare parecchio tempo negli Stati Uniti è stata per me un’esperienza fondamentale che mi ha donato per quanto mi riguarda grande professionalità, voglia di mettersi sempre in gioco e di sperimentare.Oggi forse, grazie alla “palestra di qualità” fatta negli anni, cerco di dare maggiore attenzione fortis3alla melodia e cerco di avere una percezione diversa e più attuale per il segnale sonoro in modo da cambiare e trasformare il mio mondo ritmico ma senza “scimmiottare” qualcuno o qualcosa. Ritengo che l’arte sia un po’ come l’amore: se non sperimenti e non fatichi, difficilmente riuscirai a tenerla viva. Nel mio ultimo album “Do l’Anima” forse grazie anche all’inserimento e all’apparizione di una band, si respira tutto questo.

 

Cosa dobbiamo aspettarci dal concerto che terrai a Torino il 12 dicembre?

Ritengo che il concerto che si terrà il 12 dicembre sia davvero qualcosa di unico, sia da un punto di visto artistico ma soprattutto da un punto di vista per così dire “umano”. La formula principale dello spettacolo sarà <<pianoforte più voce>> e vi sarà anche la proiezione di un video creato appositamente per questo concerto. Sarà una sorta di percorso visivo e musicale che ripercorre un po’ i momenti più importanti della mia carriera artistica e di conseguenza della mia vita. Sono molto entusiasta di questo progetto perché mi ha dato non solo la possibilità di esprimermi artisticamente per una nobile causa, ma anche di poter ritornare in una città a cui sono molto legato e affezionato. La responsabilità del progetto è molto forte sia per lo scopo ma anche per il luogo in cui si svolgerà il concerto: ritengo che la Sala del Conservatorio Giuseppe Verdi possa essere definito una sorta di tempio musicale meraviglioso. Mi auguro che il concerto del 12 dicembre possa lasciare un’impronta positiva e che possa sottolineare l’importanza della musica come portavoce di solidarietà.

 

 

Simona Pili Stella

Torino capitale dello Sport: qual è il valore del marchio?

sporttorino 2015 23juve stadiumL’opera promozionale dello sport offre anche l’occasione di iniziative dalle possibili ricadute turistiche, culturali, economiche, aggregative come ad esempio la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico e museale, la promozione dell’immagine della città, le opportunità di intrattenimento e di spettacolo

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

Torino, con decine di impianti di base in ogni quartiere, è città di sport di base e per tutti a 360 gradi e ha ottenuto il titolo di Capitale europea dello Sport per il 2015. Si caratterizza come un titolo rilevante che, a partire dallo sport come fenomeno di partecipazione sociale (sport per tutti) e di formazione dell’individuo (educazione, integrazione, salute e benessere, educazione), si prefigge il coinvolgimento di tutte le realtà sociali della Città e dei territori circostanti. In tale modo, l’opera promozionale dello sport offre anche l’occasione di iniziative dalle possibili ricadute turistiche, culturali, economiche, aggregative come ad esempio la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico e museale, la promozione dell’immagine della città, le opportunità di intrattenimento e di spettacolo e, di conseguenza, diviene una modalità di servizio al territorio.

 

Gli effetti di questo “marchio” per la Città si vedranno nel termpo e dovrebbero essere quantificati e rappresentati anche in bilancio: si tratta di quello che in dottrina si chiama intangible assets. Il punto di partenza è la definizione degli intangible assets per l’azienda pubblica: il termine intangible assets non descrive l’insieme di beni immateriali di un’azienda ma, piuttosto, una serie di risorse non facilmente traducibili in termini finanziari, a causa della mancanza di criteri standardizzati per una loro valutazione monetaria.

 

Per le aziende pubbliche la definizione degli intangible asset è strettamente connessa alla natura pubblica e filantropica che è l’essenza di questa tipologia di aziende: come nelle aziende private, dovrebbe essere rilevata se, e solo se: (A) è probabile che i benefici economici futuri attesi o servizi potenzialità che sono attribuibili all’attività affluiranno all’entità; e (B) Il costo o fair value dell’attività possono essere misurati attendibilmente.  

 

I sistemi tradizionali di reporting considerano prevalentemente le performance di natura economica, presentando un contenuto numero di informazioni riferite alle performance aziendali che esulano dall’ambito di rendicontazione reddituale, patrimoniale e finanziaria. La focalizzazione del bilancio sulle performance economiche sembra, però, limitarne la capacità di rispondere alla domanda di informazioni esistente. Tale bilancio pare inadeguato a supportare il management nel tentativo di sviluppare ottime performance intese in senso ampio, in particolare nello sviluppare l’azienda secondo i principi di una crescita sostenibile. La necessità di osservare simultaneamente gli effetti prodotti da ogni operazione aziendale sulla globalità delle performance, sostenuta dalla stakeholder view, ha favorito nei manager l’interesse a estendere l’ambito di osservazione nell’ottica della triple bottom line.

 

Il bilancio è un documento che rendiconta le performance economiche di un’azienda, ma fornisce limitate informazioni per esprimere un giudizio sulle risorse che determinano prospettive di performance future, in particolare fornisce una contenuta informativa a riguardo del posizionamento e della qualità delle risorse a disposizione dell’azienda. In ambito privato, un sempre maggior numero di aziende è impegnato nella redazione di bilanci delle risorse intangibili ed è occupato nell’implementazione di sistemi di misurazione e di rendicontazione dell’andamento di tali risorse. Questo approccio dovrebbe essere adottato anche per i sistemi di reportistica delle aziende pubbliche.

 

Il Dipartimento di Management dell’Università di Torino sta studiando, tra l’altro, come quantificare il valore di Torino Capitale dello Sport. Al momento, la ricerca è arrivata ad ottenere un indicatore, che mette in rapporto con effetto moltiplicatore:

 

–          Somma Investimenti in strutture sportive nella città da parte del Comune (isc)

–          Somma Contributi ad associazioni sportive del territorio da parte del Comune (cac)

–          Somma Investimenti in strutture sportive da parte delle associazioni finanziate e patrocinate dal Comune (isas)

Con

–          Numero di strutture sportive della Città (sport)

 

Gli effetti nei bilanci pubblico nel rendicontare i “marchi” acquisiti per il territorio sono sicuramente positivi e rappresentativi, in termini contabili, di una realtà affermata con riconoscimenti da parte del contesto sociale.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

 

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

 

Department of Management

 

University of Turin

 

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

“The Queen of Pop”: ICONIC mette in mostra le opere dei fan

MADONNA ICONICICONIC MADONNA 2Le opere dei 20 fan-artisti di Madonna presenti in mostra utilizzano le più svariate tecniche di esecuzione per raccontare la loro personale interpretazione dell’icona Madonna: dagli acquerelli al collage, dall’arte digitale ai pastelli e altro ancora

 

In occasione delle uniche date italiane del “Rebel Heart Tour” di Madonna, che torna a Torino dopo 25 anni, è in corso la mostra ICONIC – Portraits & Artwork inspired by “The Queen of Pop” nelle sale dell’Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo Paesana (Via della Consolata 1 bis – Torino). La mostra collettiva, che sarà visitabile dal 19 al 24 novembre, è un variopinto e stravagante insieme di opere di creativi e talentuosi fan di Madonna che si sono ispirati alla poliedrica immagine pubblica della “Regina del Pop” e hanno creato un interessante ed eccentrico parterre visivo di rappresentazioni iconiche dell’artista stessa. Le opere dei 20 fan-artisti di Madonna presenti in mostra utilizzano le più svariate tecniche di esecuzione per raccontare la loro personale interpretazione dell’icona Madonna: dagli acquerelli al collage, dall’arte digitale ai pastelli e altro ancora. La maggior parte delle opere, che provengono da tutto il mondo, sono state scelte da Madonna stessa per entrare a far parte dello straordinario video che anima il palco del concerto durante la performance della traccia “Rebel Heart”, mentre altri sono stati più volte pubblicati sul profilo Instagram della cantante, che lei stessa ha definito in una recente intervista “an art gallery for my thoughts” (“Una galleria d’arte per i miei pensieri”). ICONIC – Portraits & Artwork inspired by “The Queen of Pop” proporrà anche un’installazione sitespecific creata appositamente per l’evento, grazie alla collaborazione di L’Oréal Professionnel e frutto del talento dell’hair stylist Franco Curletto, anche lui fan di Madonna, che ripercorrerà in chiave pop le acconciature più iconiche dell’artista nel corso dei suoi trent’anni di carriera.

 

“La mostra offre ampia visibilità alle opere dei fan-artisti – commenta Gabriele Ferrarotti, curatore della mostra in collaborazione con Ettore Ventura – grazie a un attento lavoro di allestimento che saprà interagire al meglio con gli ambienti dello spazio espositivo di Palazzo Saluzzo Paesana, così da realizzare un iconico tributo visivo della ‘Regina del Pop’ proprio in occasione della sua presenza a Torino. Lo stile barocco del Palazzo è per certi versi affine al personale gusto estetico della cantante, che ha più volte dichiarato la sua passione per l’Italia e in particolare per l’epoca settecentesca, la stessa del Palazzo, e consente di creare, grazie all’estrema contemporaneità delle opere che verranno esposte, un effetto di contrasto che da trent’anni caratterizza molta della produzione artistica della cantante“. Gli artisti selezionati per ICONIC – Portraits & Artwork inspired by “The Queen of Pop”, tutti di grande talento creativo e tutti fan di lunga data della “Regina del Pop”, provengono da ogni parte del mondo: Aldo Diaz (Brasile), Aleix Pons (Spagna), Arsen Suleymanov (Russia), Ben Youdan (UK), Fran Sànchez (Spagna), Franco Curletto (Italia), Janka+creator (Italia), Jérôme Trudelle (Canada), Laertes de Oliveira (Brasile), Magia2000 (Italia), Marco De Matteo (Italia), Nicolas Obery (Francia), Noah (Canada), Pablo Lobato (Argentina), Rob Jacobs (Olanda), San Siguenza (Stati Uniti), Sergio Daricello (Italia), Silvio Alino (Spagna), Son Of The Moon (Stati Uniti), Timothy Aerts (Belgio).

 

Orari visite: da giovedì 19 fino a martedì 24 novembre dalle ore 11.00 alle ore 20.00 (ultimo ingresso ore 19.15) Ingresso intero 8.00 Euro – ridotto 5.00 Euro (Possessori Tessera Musei / Possessori di un biglietto per il REBEL HEART TOUR del 19-21-22 novembre 2015 / membri del fanclub ufficiale di Madonna “ICON” / possessori di un biglietto di ingresso al “Rebel Queever” Party del 21 novembre 2015)

La Nunziatella celebra il 228° compleanno

Cerimonia per l’anniversario di fondazione della Scuola Militare

nunziatella1nunziatella2E’ stato celebrato a Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, il 228° anniversario di fondazione della Scuola Militare Nunziatella. Dopo il saluto del Comandante, Generale di Corpo d’Armata Paolo Ruggiero, e del Presidente della Sezione Piemonte e Valle d’Aosta dell’Associazione ex Allievi Nunziatella, Avvocato Camillo Mariconda, gli oltre cento partecipanti tra personale in servizio e non, hanno deposto una corona d’alloro al monumento ai Caduti nel cortile d’onore del palazzo. Tra gli ex studenti che hanno ricordato lo storico anniversario, erano presenti il Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, Generale di Brigata Gino Micale, ed il Comandante Provinciale dell’Arma, Colonnello Arturo Guarino. Fondata a Napoli nel 1787 per iniziativa di Ferdinando IV di Borbone, la Scuola Militare Nunziatella ha sede nel capoluogo partenopeo, nell’edificio che un tempo ospitava i novizi della Compagnia di Gesù e deve il suo nome alla Madonna dell’Annunciazione, cui è intitolata la cappella dell’Istituto. Oggi sono due le scuole militari dell’Esercito, la Nunziatella a Napoli e la Teulié a Milano, entrambe dipendenti attraverso l’Accademia di Modena dal Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione di Torino. Gli allievi delle scuole militari, dopo il superamento del triennio di liceo classico o scientifico, acquisiscono una solida preparazione mirata all’accesso nelle accademie militari o agli indirizzi universitari civili.