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INTITOLATA A FRANCO MELLANO LA PASSERELLA SULLA DORA

Urbanista, consulente tecnico di Intesa Sanpaolo per la costruzione del centro direzionale ideato da Renzo Piano, contribuì alla fase progettuale di alcuni interventi nell’ambito di Torino 2006. E’ stato autore di progetti architettonici che hanno dato un volto nuovo ad alcune aree industriali dismesse della città

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La passerella pedonale che unisce le due sponde della Dora, di fronte al Campus universitario “Luigi Einaudi”, da questa mattina porta il nome dell’architetto e ingegnere Franco Mellano, scomparso nel 2011, all’età di 68 anni.
Urbanista, consulente tecnico di Intesa Sanpaolo per la costruzione del centro direzionale ideato da Renzo Piano, contribuì alla fase progettuale di alcuni interventi nell’ambito di Torino 2006. E’ stato autore di progetti architettonici che hanno dato un volto nuovo ad alcune aree industriali dismesse della città, e si è occupato del primo intervento di social housing a Torino, in via Ivrea.
Prima dello scoprimento della targa, Mellano è stato ricordato nell’aula magna del Campusmellano2 universitario, al quale egli stesso aveva contribuito, segnando la trasformazione dell’area in passato occupata da impianti dell’Italgas.
Michele Paolino, in rappresentanza del Consiglio Comunale, ha evidenziato come la decisione della toponomastica relativa a questa intitolazione sia stata assunta con decisione unanime, “perché Franco Mellano ha lasciato un segno nella trasformazione della città, avvenuta anche grazie alle sue grandi intuizioni e alle sue piccole genialità quotidiane”.
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“Franco Mellano, ha aggiunto il sindaco Piero Fassino, è stato uno dei protagonisti della trasformazione della città. L’intitolazione consente di trasmettere memoria, rappresenta un dovere che ciascuno di noi ha verso le generazioni future. E trasmettere memoria degli uomini che hanno costruito la città è un modo per rendere evidente quanto siano state importanti queste trasformazioni. Torino negli ultimi 20 anni è stata ridisegnata nel profilo e nell’identità. La trasformazione urbana è stata uno dei motori del cambiamento con 10 milioni di metri quadri di aree industriali che si mellano4svuotarono di produzione e di lavoro, all’inizio letti come manifestazione di un declino irreversibile, poi rivelatisi una disponibilità di territorio straordinaria con cui ripensare la città. Mellano è stato uno degli uomini che con la sua passione civica e competenza ha dato moltissimo alla città ed è stato uno dei protagonisti della Torino in cui viviamo”.
Mellano è stato anche ricordato dal rettore dell’Università di Torino, Gianmaria Ajani che ha sottolineato come intitolare la passerella sia stata la scelta migliore avendo l’architetto torinese lavorato su quest’area, e dal rettore del Politecnico, Marco Gilli, che ne ha ricordato l’approccio moderno ed interdisciplinare, la grande apertura al territorio e la dimensione internazionale.
F.D’A. – Ufficio stampa Consiglio Comunale – Foto:  FMB Sniper – il Torinese

Ecco la nuova legge regionale per i diritti e contro (tutte) le forme di discriminazione

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E i costi? Vengono stanziati 150.000 euro l’anno consiglio lascarisper le iniziative di sensibilizzazione, formazione del personale, prevenzione dei casi di discriminazione e viene creato il Fondo regionale per le vittime di discriminazione con un primo stanziamento di 100.000 euro annui. Il Piemonte diventa così la prima Regione Italiana a istituire, dopo quello del Governo, il Fondo regionale per le vittime di discriminazione

E’ stata approvata dal Consiglio regionale la nuova legge a favore dei diritti e contro ogni forma di discriminazione, inclusa quella sull’orientamento sessuale. Il testo approvato è stato voluto in particolare dall’assessora ai Diritti, Monica Cerutti: ” Non ci saranno discriminazioni di serie A o di serie B, – ha commentato – ma un’azione contro tutte le discriminazioni possibili. La Regione ci provò già dieci anni fa, quando nel 2006 un testo contro le discriminazioni venne licenziato in Giunta ma non divenne mai legge; dieci anni dopo ce l’abbiamo fatta. Il lavoro per giungere all’approvazione di questa legge è stato lungo e partecipato perché frutto di confronto e concertazione sia in Commissione, sia con associazioni e con cittadini/e che hanno risposto alla consultazione online”.

Nel provvedimento è contenuta anche una base giuridica  per l’attivazione della Rete regionale contro le discriminazioni, che servirà ad accogliere e orientare le vittime grazie ad un Nodo in ciascuna Provincia ed alle reti territoriali. Ci sarà la possibilità di attivare interventi di autorità specifiche come nel caso del Difensore civico, che vede estese le proprie competenze a tutela per esempio di cittadini/e diversamente abili che devono avere garantito l’accesso a farmacie pubbliche, studi medici o mezzi di trasporto. “o come nel caso delle donne straniere che portano il velo – dice Cerutti –  e che possono essere discriminate al momento della registrazione di un documento come la carta d’identità oppure nel caso di bandi pubblici per soli/e cittadini/e italiani/e. In questo caso ad attivarsi è la Rete regionale contro le discriminazioni; nel caso di pubblicità lesive delle dignità dell’immagine della donna sarà il Corecom”.

CERUTTILe principali innovazioni: rispetto della parità di trattamento da parte dei fornitori che stipuleranno contratti con la Regione; richiamo del principio di parità di trattamento nelle elezioni in attesa della nuova legge elettorale che stabilirà la forma di questa parità; interventi di informazione, formazione e sensibilizzazione nei confronti di tutte le categorie di operatori pubblici, estensione delle competenze del Garante dei detenuti anche ai casi di ex detenuti in via di reinserimento; promozione di iniziative di responsabilità sociale di impresa connesse all’attuazione del principio di non discriminazione; consultazioni periodiche con associazionismo coinvolto e competente per materia; obbligo per la Regione e gli enti strumentali di pubblicare ogni anno una relazione sullo stato di attuazione della legge sul diritto al lavoro dei disabili.

Ora ci saranno a disposizione 180 giorni per elaborare un Piano regionale che preveda azioni specifiche contro le discriminazioni secondo le materie di competenza regionale: salute, prestazioni sanitarie e politiche sociali, diritto alla casa, formazione professionale e istruzione, politiche del lavoro, promozione dell’imprenditorialità e responsabilità sociale delle imprese, attività culturali, turistiche, sportive, ricreative e commerciali, formazione e organizzazione del personale regionale, comunicazione, trasporti e mobilità.

E i costi? Vengono stanziati 150.000 euro l’anno per le iniziative di sensibilizzazione, formazione del personale, prevenzione dei casi di discriminazione e viene creato il Fondo regionale per le vittime di discriminazione con un primo stanziamento di 100.000 euro annui. Il Piemonte diventa così la prima Regione Italiana a istituire, dopo quello del Governo, il Fondo regionale per le vittime di discriminazione.

“Risparmio energetico nel condominio” , il convegno

case popolariOrganizzato da Ape Confedilizia di Torino

Lunedì 14 marzo a partire dalle 9,30 nella Sala Convegni ATC di corso Dante 14 si terrà il Convegno dal 
titolo “Risparmio energetico nel condominio” Obblighi di termoregolazione – Contabilizzazione del calore”,  organizzato da Ape Confedilizia di Torino in collaborazione con ATC, Collegio Geometri Torino, ANCE e AGIAI.

Il Convegno vedrà la partecipazione e il confronto tra la proprietà, i professionisti e gli operatori del settore, che cercheranno di fornire indicazioni alla luce della nuova normativa.

Rotary e Compagnia di San Paolo per gli studenti con famiglie in difficoltà

Nel corso di un interclub, la presidente del Rotary Club Torino Sud Est, prof. Annamaria Orsi, e la presidente della Fondazione per la Scuola, prof. Annamaria Poggi, e i suoi collaboratori hanno illustrato nel dettaglio il progetto

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Il Rotary Club Torino Sud Est, nell’ambito della propria missione di servizio, ha promosso il progetto “Etica-minori-scuola” finalizzato ad aiutare e accompagnare nel loro percorso scolastico minorenni meritevoli con famiglie in situazioni di disagio economico-sociale. Troppi minorenni non hanno la possibilità (nella maggior parte dei casi per responsabilità delle famiglie) di frequentare nemmeno la scuola dell’obbligo. ll Rotary Club Torino Sud Est ritiene che, nell’ambito dei servizi che il Rotary deve dare alla società, la frequenza scolastica da parte delle giovani leve del domani sia uno degli elementi fondamentali della crescita personale. E’ necessario, pertanto, investire sull’educazione delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti, dando la possibilità a questi ultimi, ben sostenuti dalle famiglie, di frequentare la scuola a qualsiasi livello.

Occorre insegnare ai giovani le regole di comportamento, di rispetto reciproco, di rispetto dell’ambiente e di rifiuto della violenza agendo fin da subito quando le teste sono ancora libere da preconcetti e calcoli di qualsiasi genere. L’etica e la cultura sono elementi portanti dell’educazione.
L’intervento non è finalizzato a risolvere contingenti problemi economici di qualche famiglia ma, in un’ottica più ampia, si propone di intervenire sulle conoscenze dei giovani. Pertanto non trasferimento diretto di denaro alle famiglie, ma affiancamento per il raggiungimento degli scopi di cui sopra. Si tratta quindi di fornire servizi, con un aiuto economico che non passa dalla famiglia, ma raggiunge direttamente l’obiettivo.rotary

All’iniziativa, che rientra negli obiettivi del Rotary di sostegno all’istruzione e ai giovani, hanno aderito gli altri Club del gruppo 2 del Distretto 2031,  R.C. Torino Crocetta, R.C. Torino Mole Antonelliana, R.C. Torino San Carlo e R.C. Torino Sud. Il progetto di servizio si è poi sviluppato in collaborazione con la Fondazione per la Scuola che ha messo a disposizione la sua consolidata esperienza nella lotta alla dispersione scolastica e a favore delle pari opportunità.
L’intervento si sviluppa su due fronti: sostegno economico mediante l’erogazione di borse di studio e rafforzamento con servizi di carattere orientativo e di accompagnamento degli studenti e delle loro famiglie.E’ già stata individuata una rosa di candidati e a breve l’apposita Commissione di Valutazione selezionerà i borsisti per i percorsi di accompagnamento che integrano le borse. Nel corso di un interclub, la presidente del Rotary Club Torino Sud Est, prof. Annamaria Orsi, e la presidente della Fondazione per la Scuola, prof. Annamaria Poggi, e i suoi collaboratori hanno illustrato nel dettaglio il progetto, mettendo in evidenza l’importanza dell’attività di supporto e affiancamento ai destinatari del service e il valore della collaborazione tra cinque Club Rotary della città e la Fondazione per la Scuola. Il service, che ha ottenuto una sovvenzione distrettuale della Rotary Foundation, dispone di 18.000 euro conferiti in misura uguale dal Rotary e dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.

L'onda dei migranti nelle foto di Paolo Siccardi

Una pista nuova: la “Western Balkan route”. Ignora nei fatti le demarcazioni fra aree di libera circolazione (Shengen), i paesi dell’Unione europea e le altre nazioni. Il fotoreporter torinese, è tornato sulla “hot line” tra Grecia e Macedonia e, con i suoi scatti, ha documentato questa tragedia umanitaria

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Come un fiume in piena, l’onda dei migranti risale la penisola balcanica . Affronta i pericoli, a volte incontra la morte, non si cura di bandiere e frontiere. Apre una pista nuova:la “Western Balkan route”. Ignora nei fatti le demarcazioni fra aree di libera circolazione (Shengen), i paesi dell’Unione europea e le altre nazioni. Paolo Siccardi, fotoreporter torinese, è tornato sulla “hot line” tra Grecia e Macedonia e, con i suoi scatti, ha documentato questa tragedia umanitaria. Dopo il canale di Sicilia e le coste d’Italia sempre più spesso si sbarca in Grecia. siccardi m6 siccardi m2Da lì l’onda umana esce per entrare in Macedonia; vi rientra dopo aver attraversato la Serbia. L’Ungheria  ha innalzato il suo muro. Altre barriere e reticolati si stanno alzando, un pò ovunque. Gli accordi di Shengen sono ricusati da alcuni stati, mentre altri li hanno sospesi. C’è chi chiede che vengano messi in mora per uno, due anni. Forse per sempre. Segnando la fine dell’Europa che non può essere ridotta a moneta, banche e un pò di burocrazia. I profughi che la macchina fotografica di Siccardi ha inquadrato hanno volti che vanno oltre le parole. I controlli, i numeri chiusi, difficilmente li fermeranno.  Le guerre, la miseria e la fame sono una spinta troppo forte. L’immigrazione, o meglio la gestione di migranti e rifugiati (respingimenti compresi), è oggi la principale sfida dell’Unione. L’esplodere dei movimenti populisti che cinicamente la cavalcano  è sotto gli occhi di tutti. siccardi m5Un fenomeno diffuso ovunque nell’Unione. Di fronte a un problema di questa portata, senza solidarietà e ripartizione d’oneri fra tutti rischia di saltare l’Europa e non saranno la moneta e la banca centrale a tenere insieme la fragile costruzione che oggi scricchiola sinistramente.Il tempo scorre ed è tiranno.siccardi m6 La crisi migratoria ci ricorda occorre una nuova Europa. Paolo Siccardi, con la sensibilità sociale e umana di sempre, l’ha resa in immagini. Le ha scattate a Gevgelija, al confine della Macedonia con la Grecia ,dove ogni giorno transitano  migliaia di profughi provenienti da Afghanistan, Iraq e Siria,seguendo la “Western Balkan route”. siccardi m4Non guardarle, chiudendo gli occhi, non è più possibile. E guardandole, non si può chiudere il cuore o nascondere la nostra coscienza di liberi cittadini europei.

Marco Travaglini

IoLavoro, iscrizioni alla maxi job fair aperte fino al 26 febbraio

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 All’ultima edizione hanno preso parte circa 10mila persone in tre giorni

Termine ultimo il 26 febbraio per le iscrizioni delle aziende che desiderano partecipare alla 20/esima edizione di IoLavoro. Si tratta della più grande job fair italiana in programma al Pala Alpitour di Torino dal 6 all’8 aprile 2016. Per informazioni, modalità di partecipazione e modulistica il sito web è www.iolavoro.org. All’ultima edizione hanno preso parte circa 10mila persone in tre giorni, durante i quali i colloqui di selezione sono stati 15mila e 16mila i curricula raccolti. La soddisfazione delle aziende è del 95%.L’iniziativa è promossa da Regione Piemonte, organizzata dall’Assessorato regionale al Lavoro e realizzata dall’Agenzia Piemonte Lavoro in collaborazione con Camera di commercio, Città Metropolitana e Città di Torino e Ministero del Lavoro, Inps Piemonte, Italia Lavoro, Centri per l’impiego, Servizi per l’impiego francesi Pole-Emploi Rhone Alpes e rete Eures.

(foto: il Torinese)

"Perfetti sconosciuti" ovvero se i telefonini svelano le nostre vite segrete

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione
 

Oggi Paolo Genovese sembra tirare le somme di tutto e di tutti, con una perfidia senza mezzi termini e uno spiattellamento che se all’inizio spingono lo spettatore al sorriso e alla risata man mano lo indirizzano verso il soffocamento visivo, con tanto di presa di coscienza da parte di qualcuno, quasi la serata fosse una teca blindata da cui è impossibile uscire

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Metti una sera a cena, avrebbe detto il napoletano Patroni Griffi sul finire degli anni Sessanta, di decennio in decennio Scola prima, tra una terrazza e una cena, Virzì poi a fustigare destra e sinistra vacanziere al mare in Ferie d’agosto sino all’ultima recentissima infornata, con I nostri ragazzi di Ivano De Matteo, Il nome del figlio di Francesca Archibugi e Dobbiamo parlare di Sergio Rubini, per non dire degli ultimi anni fulminati dal Carnage di Polanski . Un excursus che forse dimentica qualcuno ma che si fa forte delle tante occasioni di una semplice cena improvvisata o stabilita, comunque messa lì a far da perfido imbuto pronto a raccogliere le confessioni, l’acidità delle battute, l’esplosione delle parole troppo a lungo tenute nel fondo della gola, gli sfoghi, le menzogne, i giochetti, i sotterfugi multipli, le incomprensioni, le schifezze, le esistenze politicamente corrette. Con Perfetti sconosciuti, oggi, Paolo Genovese sembra tirare le somme di tutto e di tutti, con una perfidia senza mezzi termini e uno spiattellamento che se all’inizio spingono lo spettatore al sorriso e alla risata man mano lo indirizzano verso il soffocamento visivo, con tanto di presa di coscienza da parte di qualcuno, quasi la serata fosse una teca blindata da cui è impossibile uscire. E le boccate d’aria non sono le uscite in terrazza a guardare l’eclisse di luna, anche quelle possono riservare delle sorprese amare.

Insomma, immaginate tre coppie. Ci sono i padroni di casa, Marco Giallini e Kasia Smutniak, lui chirurgo estetico di umili origini (“mamma fruttarola”), psicanalista lei ben piazzata per parte di padre, con una figlia non ancora diciottenne, pulitina ma bisognosa di quattrini e di consigli paterni soprattutto, c’è Valerio Mastandrea che conduce una vita a due con Anna Foglietta sempre più agli sgoccioli, c’è Edoardo Leo, tassista sporcato dal ghiribizzo degli affari, fresco sposo dell’amorevole Alba Rohrwacher. Arriva anche Giuseppe Battiston, due bottiglie in mano ma senza fidanzata, è un po’ influenzata, stasera non verrà, combiniamo per la prossima volta. In questo gruppo compatto, tutto d’un pezzo, specie i maschi che stanno insieme da una vita, calcetto e avventure, le donne sono un’appendice arrivata dopo, immaginate anche che Kasia butti lì il desiderio di fare un gioco, tanto non abbiamo nulla da perdere, non è vero?, mettiamo sul tavolo i nostri cellulari e in viva voce rispondiamo a chiamate, messaggi, whatsapp e quant’altro. La parte minore sarà quella innocua, la maggior parte dei trilli non arriverà mai senza affanni e spiegazioni. Forse sul finire il film allinea innesti oltre il dovuto e l’immaginabile, per la serie ma quanti scheletri hanno ‘sti tipi negli armadi, però Perfetti sconosciuti resta un piccolo capolavoro di scrittura la sceneggiatura è firmata da Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini, Rolando Ravello e dallo stesso Genovese e di meticolosa regia al microscopio come una delle commedie italiane (all’italiana?) più perfette di questi ultimi anni, con un gruppo d’attori che certo smettono di recitare e danno brandelli di vita faticosi e autentici (Leo, Mastandrea e Giallini in testa), senza dubbio mille gradini al di sopra di certa sottoproduzione (non soltanto i cinepanettoni di desichiana memoria) che circola in qualsiasi mese della stagione cinematografica, dandoci la certezza che anche i film italiani belli possono davvero esistere. Tutto è vero, tutto è crudele, mai scontato, quella scatola nera inghiotte tutto e tutto scarnifica. Diceva Gabriel Garcia Marquez che in ognuno di noi esiste una vita pubblica, una privata e una segreta: Genovese ci fa pensare quanto di quest’ultima abbia invaso le nostre esistenze. L’escamotage finale che non anticipiamo e che potrebbe riavvolgere la pellicola per lasciare Battiston sotto le luci di una notte a fare quegli esercizi fisici che lo rimetteranno in forma, non cancella certo tutta la possibilità della serata. Una sorta di “sliding doors” che non riporta i sorrisi e le risate. L’ipocrisia sta al fondo delle scale di casa e la vita continua.

 

 

Tutti i film nelle sale di Torino

LE TRAME AL CINEMA A cura di Elio Rabbione

 

INDAGINE FILM1981: Un’indagine a New York – Thriller. Regia di J.C. Chandor, con Oscar Isaac e Jessica Chastain. Il regista dell’apprezzato “Margin Call” racconta le spirale di violenza che poco a poco avvolge Abel Morales, proprietario di una compagnia di trasporti petroliferi, che sta per firmare l’affare più importante di tanti anni d’attività. Mentre la concorrenza cerca in ogni modo di fermarlo, un detective indaga su presunte sue irregolarità fiscali. Mentre Abel continua ad avere una incrollabile fiducia nella giustizia, la moglie, da parte sua, vorrebbe che rinunciasse alla propria integrità morale. Durata 125 minuti. (Classico)

 

L’abbiamo fatta grossa – Commedia. Regia di Carlo Verdone, con Carlo Verdone e Antonio Albanese. Albanese è un attore di teatro che, traumatizzato dalla separazione della moglie, non ricorda più le battute, Verdone è un investigatore privato squattrinato, che vive in casa della zia, cui lui chiede aiuto. Ma non ne fa una giusta. Un dialogo proibito e una valigetta con un milione di euro costringerà la coppia a rocambolesche avventure e improbabili travestimenti. Durata 116 minuti (Due Giardini sala Nirvana, Ideal, Lux, Massaua, Reposi, The Space, Uci).

 

BLANCHETT CAROLCarol – Tra commedia e melodramma. Regia di Tod Haynes, con Kate Blanchett e Rooney Mara. Tratto dal romanzo di Patricia Highsmith (pubblicato nel 1952 con lo pseudonimo di Claire Morgan), è la narrazione della passione tra una donna newyorkese, alle prese con la fine di un matrimonio e l’affidamento della sua bambina, e una giovane impiegata. Grande gara di bravura fra le due attrici (Mara ha vinto il Palmarès all’ultimo festival di Cannes), con certezza in prossima area Oscar. Durata: 118 minuti  (Greenwich 3).

 

La corrispondenza – Drammatico. Regia di Giuseppe Tornatore, con Jeremy Irons e Olga Kurylenko. Amy, una giovane studentessa universitaria, che sbarca il lunario facendo la stuntwoman per la televisione e il cinema, ha una relazione con il suo professore di astrofisica. Improvvisamente, lui scompare e quell’amore diviene l’immagine di quelle stelle che non esistono più ma che noi continuiamo a vedere nel cielo. Solo la tecnologia li tiene legati, sms, skype, dvd, e ancora lettere e fasci di fiori: a raccontarci la speranza dell’eternità di un amore. Durata 116 minuti. (Romano sala 3)

 

Dio esiste e vive a Bruxelles – Commedia. Regia di Jaco Van Dormael, con Benoît Poelvoorde. Un Dio cattivo e antipatico che vive nella capitale belga, ben intenzionato a far digerire all’uomo dispetti e catastrofi, una figlia ribelle che distribuisce ad ognuno di noi la data della propria morte. Uno sberleffo piuttosto scomodo. Durata: 113 minuti (Massimo 2)

 

Doraemon il film: Nobita e gli eroi della vita – Animazione. Regia di Yoshihiro Osugi. Il successo di una saga, questa volta un film da girare tra supereroi dello spazio e alieni che temono per il loro pianeta minacciato dai Pirati dello Spazio. Durata 100 minuti. (The Space, Uci)

 

Il figlio di Saul – Drammatico. Regia di Laszlo Nemes, con Géza Roehring. Nell’ottobre del 1943, nel campo di concentramento di Auschwitz, l’ebreo ungherese Saul fa parte del Sonderkommando, un gruppo di uomini incaricato di accompagnare i deportati appena arrivati ai forni crematori. Quando in un cadavere riconoscerà suo figlio, egli farà di tutto per dargli una onorata sepoltura. Opera prima premiata a Cannes, vincitore del Globe e probabile Oscar quale migliore film straniero. Durata 107 minuti. (Nazionale 2, F.lli Marx sala Chico e Harpo)

 

La grande scommessa – Commedia drammatica. Regia di Adam McKay, con Christian Bale, Ryan Gosling e Brad Pitt. Tratto dal libro “The big short” del giornalista Michael Lewis, il film racconta la storia di alcuni operatori finanziari che avevano compreso la fragilità dei mutui bancari già anni prima della grande crisi del 2008. Un piccolo capolavoro di satira creato con intelligenza di attori e regista, sceneggiatura sovraffollata di parole, relativamente “facile” per quanti con il mondo delle banche hanno poca dimestichezza. Durata: 130 minuti. (Reposi, The Space)

 

joy filmJoy – Biografico, drammatico. Regia di David O. Russell, con Jennifer  Lawrence, Bradley Cooper e Robert De Niro. Una storia vera, la vita di Joy Mangano, i figli e l’ex marito, la madre teledipendente, i parenti, la sua vita a Long Island. Tra ribellioni e intraprendenza, costruisce un impero che vive ancora oggi, nel cui centro sta l’invenzione del “mocio”, comodo straccio/scopa per le pulizie della casa. Il potere della televisione che annuncia urbi et orbi il prodotto determinerà l’enorme successo. Durata 124 minuti. (Ambrosio sala 3, Eliseo blu, Massaua, Reposi, Romano sala 1).

 

Il labirinto del silenzio – Drammatico. Regia di Regia di Giulio Ricciarelli. Opera prima di un autore italo/tedesco finora soltanto attore e produttore, è la storia, ambientata a Francoforte, del procuratore Radmann che a tredici anni dalla fine del conflitto cerca una sensibilizzazione dell’opinione pubblica circa le colpe e le responsabilità dei tedeschi durante la guerra, immergendosi nella ricerca di quanti avevano operato nel campo di Auschwitz. Candidato all’Oscar per il miglior film straniero. Durata 124 minuti. (Nazionale 2)

 

BATTISTON FILMPerfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Valerio Mastandrea. Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’elisse di luna, qualcuno decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Eliseo rosso, Ideal, Lux 3, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Point Breack – Azione. Regia di Ericson Core, con Edgar Ramirez e Luke Bracey. Remake del non dimenticato film della Bigelow, è la storia di un uomo dell’FBI che riesce a entrare in un gruppo di atleti dello sport estremo, ritenuti essere una pericolosa banda di criminali. Adrenalina allo stato puro, di tutto e di più per chi ama il genere: lanci dal cielo all’interno di caverne, motocross, surf senza se e senza ma, lanci dalla funivia. Durata 116 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci).

 

ponte spieIl ponte delle spie – Drammatico. Regia di Steven Spielberg, con Tom Hanks e Mark Rylance. A cavallo tra i 50 e i 60, in piena guerra fredda, l’avvocato Donovan è incaricato di trattare il rilascio di Gary Powers, abbattuto con il suo aereo U-2 durante un’operazione di sorvolo dell’Unione sovietica. Alla sceneggiatura hanno collaborato i fratelli Coen. Durata: 140 minuti. Papabile agli Oscar. (Lux sala 2)

 

Ppz – Pride and prejudice and zombies – Horror. Regia di Burr Steer, con Lily James e Sam Riley. Tratto dal romanzo di Seth Grahame-Smith che rivisita “Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austin. Qui, l’Inghilterra del XIX secolo è atterrita dai non morti: contro di essi combatterà Elisabeth Bennet con le sue sorelle. A un certo punto sarà costretta a decidere se continuare a difendere quelli che ama o seguire l’indimenticabile colonnello Darcy. Durata 108 minuti. (Ideal, Massaua, The Space, Uci)

 

La quinta onda – Fantascienza. Regia di J Blakeson, con Nick Robinson e Chloë Grace Moretz. Basato sul primo libro della trilogia firmata da Rick Yancey, narra di Cassie e della ricerca del fratellino scomparso durante un attacco degli “Altri”, alieni che stanno invadendo il mondo. Dovrà cercare un aiuto in Ben, suo compagno di scuola, oppure in Evan, dalle sembianze umane ma misterioso nei suoi comportamenti che parrebbero avere un qualcosa di stranamente anomalo? Durata 112 minuti. (The Space, Uci)

 

Quo vado – Comico. Regia di Gennaro Nunziante, con Checco Zalone. Da impiegato nell’ufficio provinciale di caccia e pesca a precario: Checco dovrà accettare più di un trasferimento, nazionale o lontano all’estero, per non dover rinunciare al posto fisso. Durata: 86 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

FILM 2Remember – Thriller. Regia di Atom Egoyan, con Christopher Plummer, Martin Landau e Bruno Ganz. Zev, vecchio ebreo ospite di una clinica e affetto da demenza senile, viene spinto da Max a ricercare e ad uccidere il nazista, arrivato anni prima negli States, che nel campo di Auschwitz ha trucidato le loro famiglie. Il vecchio condurrà a termine il proprio compito: ma non mancheranno sconvolgenti quanto dolorose sorprese. Grande successo all’ultima Mostra di Venezia. Durata 95 minuti. (Romano sala 2)

 

Revenant  – Avventuroso/drammatico.  Regia di Alejandro Gonzales Iňàrritu, con Leonardo Di Caprio e Tom Hardy. Tratto da una storia vera. L’America dei grandi paesaggi e delle pianure sterminate, i pionieri alla ricerca di nuovi confini e delle pelli degli orsi. Uno di questi, Hugh Glass, nel 1823, viene attaccato da un grizzly mentre i suoi compagni lo abbandonano senza armi né cibo: il perfido Fitzgerald (Tom Hardy) gli uccide il figlio che ha avuto da una donna indiana. Di qui la sete di vendetta del protagonista, le imboscate, le uccisioni, gli stenti superati. Di Caprio, finalmente, in odore di Oscar, dopo essersi di recente già assicurato il Globe. Durata 156 minuti. (F.lli Marx sala Chico, Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Single ma non troppo – Commedia. Regia di Christian Ditter, con Dakota Johnson e Alison Brie. Cuori nella tormenta, tutti a caccia dell’anima gemella, in una New York che offre mille occasioni. Durata 116 minuti. (Greenwich sala 2, The Space, Uci)

 

Steve Jobs – Biografico. Regia di Danny Boyle, con Michael Fassbender e Kate Winslet. Con la sceneggiatura di Aaron Sorkin (vincitrice di un Globe ma non entrata nella cinquina dei futuri Oscar) basata sulla biografia autorizzata di Walter Isaacson, capace di rimodellare il personaggio in ogni sua sfaccettatura, cogliendo l’essere grande e meschino, impietoso e ambizioso, deluso e pieno di successo, il film è il ritratto, tra il 1984 ed il ’98, dell’uomo che con computer, iPod, iPhone e iPad ha rivoluzionato la storia del mondo. Fassbender (DiCaprio dovrà soprattutto vedersela con lui) e Winslet sono con le loro perfette interpretazioni candidati all’Oscar. Durata 122 minuti. (Ideal)

 

The end of the tour. – Commedia drammatica. Regia di James Ponsoldt, con Jason Segel e Jesse Eisenberg. Lo stato è quello dell’Illinois, era il 1996, David Lipsky, giornalista agguerrito della rivista “Rolling Stone”, passa cinque giorni in compagnia dello scrittore David Foster Wallace in occasione dell’uscita del suo romanzo “Infinite Jest”. Ne dovrebbe nascere un profilo d’autore. L’intervista non fu mai pubblicata, ma dall’incontro di quelle due personalità nacque “Come diventare se stessi”, fedele trascrizione dei dialoghi, delle impressioni e delle confessioni del viaggio di quei giorni. Grande prova d’attori e precisa immagine di un’epoca. Durata 106 minuti. (Nazionale 1)

 

HATEFUL FILM2The hateful eight – Western. Regia di Quentin Tarantino, con Kurt Russell, Samuel L. Jackson, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth. All’indomani della Guerra di Secessione, tra le montagne del Wyoming, una tempesta di neve blocca in una stazione di posta una diligenza e nove persone, un cacciatore di taglie con la sua prigioniera da condurre alla forca ed un collega di colore un tempo arruolato a servire la causa dell’Unione, un generale sudista, un boia e un cowboy, un messicano e il conduttore della diligenza, il nuovo sceriffo di Red Rock. Tensioni claustrofobiche mentre qualcuno non è chi dice di essere, sino alla violenza finale. Musiche di Ennio Morricone, già vincitore del recente Globe e prossimo (?) a salire sul podio più alto degli Oscar. Durata 180 minuti. (Ambrosio sala 1 e 3, Centrale v.o., Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo sala grande, F.lli Marx sala Groucho e Harpo, Ideal, Massimo 1, Reposi, The Space, Uci)

 

TRUMBO FILML’ultima parola – La vera storia di Dulton Trumbo – Drammatico. Regia di Jay Roach, con Bryan Cranston, Helen Mirren, Diane Lane. Negli anni della Hollywood colpita dalla “caccia alle streghe” del senatore McCarthy, lo sceneggiatore Dulton Trumbo è inserito nella “black list” che raggruppa famosi nomi della Mecca del cinema. Perderà il lavoro, vincerà due Oscar lavorando sotto falso nome, verrà riabilitato solo anni più tardi, anche grazie ad attori come Kirk Douglas e a registi come Otto Preminger. Un pezzo di storia americana da vedere e ripensare. Eccellente protagonista Bryan Cranston, candidato all’Oscar. Durata 124 minuti. (Ambrosio sala 2)

 

Il viaggio di Norm- Animazione. Regia di Trevor Hall. Le avventure di un simpatico e combattivo orso, vegano e ballerino, che tra le strade e i grattacieli di New York vuole fermare un bieco costruttore che ha tutte le intenzioni di edificare al Circolo Polare Artico. Durata 86 minuti. (Massaua, Ideal, The Space, Uci)

 

Una volta nella vita – Drammatico. Regia di Marie Castille Mention, con Ariane Ascaride. In una classe di una piccola città alle porte di Parigi, si parla di Olocausto e di società attuale attraverso l’invito che l’insegnante fa ai suoi alunni a partecipare ad un concorso nazionale di storia che ha appunto per oggetto gli anni bui del secondo conflitto. Durata 105 minuti. (Massimo 2)

 

Zoolander 2 – Commedia. Regia di Ben Stiller, con Ben Stiller, Owen Wilson e Penelope Cruz. Sequel da molti attesissimo del cult anno 2001, questa volta la coppia di supermodelli bellissimi deve indagare su una serie di morti misteriose. C’è anche Anne Wintour, la ferrea direttrice di “Vogue”, alias Meryl Streep nel “Diavolo veste Prada”. Durata 104 minuti. (Greenwich sala 1, Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Troppi passerotti morti: colpa della vetrata "killer"?

VETRATA UCCELLI 5FOTOSERVIZIO: IL TORINESE Visto che molto spesso (per ragioni estetiche o anche funzionali come talvolta accade) non si può rinunciare alle vetrate nei luoghi esposti, sarebbe indispensabile ridurne almeno la trasparenza. Applicare sagome nere di rapaci agli angoli dei vetri, sembrerebbe la soluzione più utilizzata. Osservando la sede della facoltà di biotecnologie è possibile notare come solo alcune delle numerose vetrate trasparenti siano munite di sagome o scritte, mentre le altre (quelle maggiormente pericolose poiché situate più in alto) ne sono quasi del tutto sprovviste

 

 

A chi, nel corso degli ultimi mesi, si fosse trovato a passeggiare davanti alla Scuola Universitaria per le Biotecnologie di Torino, situata in via Nizza, sarà capitato con molta probabilità di trovarsi davanti agli occhi uno scenario alquanto macabro e triste. Nell’ultimo periodo purtroppo, soprattutto durante le giornate di sole, è stato possibile vedere esemplari di vari uccelli -per la maggior parte passerotti- abbandonati senza vita sul marciapiede che costeggia lo splendido edificio.

 

VETRATA UCCELLI 1VETRATA UCCELLI 2Uno spettacolo davvero raccapricciante che sembrerebbe non trovare per il momento alcuna giustificazione, se non quella di attribuire le maggiori “responsabilità” alla stessa struttura di biotecnologie, edificio costruito nel 2006 che tra le tante particolarità, riporta quella di avere un’intera facciata composta unicamente da grosse vetrate trasparenti.

 

La maggior parte delle persone pensa che cacciatori, auto, gatti e pali della luce, siano tra le maggiori cause di mortalità non naturale per gli uccelli, sottovalutando completamente e non prendendo in considerazione il problema delle grandi vetrate presenti in molti palazzi delle nostre città. Secondo uno studio statunitense, sono infatti circa 4 milioni gli uccelli che ogni anno, solo in Italia, perdono la vita a causa dell’urto contro una vetrata di un edificio.

 

Secondo questo studio, il problema cominciò ad emergere intorno agli anni ’40, quando le costruzioni che contenevano pareti a specchio, vetri VETRATA UCCELLI6o plexiglass trasparente, iniziarono a moltiplicarsi a dismisura, dando pian pian vita ad una nuova struttura urbanistica presente ancora oggi in molte città del mondo. I grandi e piccoli vetri o i palazzi moderni con ampie pareti a vetrate, sono gli elementi che danno vita alle situazioni più pericolose per gli uccelli di ogni specie, poiché la maggior parte dei volatili non riesce a percepire tali strutture come pericolo. Provate ad immaginare quanti di noi andrebbero a sbattere contro le porte a vetri dei locali o dei bar se esse non fossero munite di maniglia o dell’apposito bollino rosso; la stessa cosa accade agli uccelli che, non distinguendo la vetrata del resto dell’ambiente che li circonda vi vanno a sbattere mentre sono in volo.

 

Visto che molto spesso (per ragioni estetiche o anche funzionali come talvolta accade) non si può rinunciare alle vetrate nei luoghi esposti, sarebbe indispensabile ridurne almeno la trasparenza. Applicare sagome nere di rapaci agli angoli dei vetri, sembrerebbe la soluzione più utilizzata; in realtà la loro efficacia non sarebbe così assoluta poiché nella maggior parte delle volte, queste sagome non verrebbero riconosciute come nemici dagli uccelli che vi si avvicinano in volo e, inoltre, soprattutto in periodi del giorno con poca luce, non presenterebbero un sufficiente effetto di contrasto.La mascheratura parziale mediante materiali opachi, ad esempio, rappresenterebbe a differenza della precedente, una delle soluzioni più efficaci e che fino ad oggi ha dato maggiori risultati positivi .

 

VETRATA UCCELLI3Nel 2008 la Stazione Ornitologica svizzera di Semphac ha pubblicato in collaborazione con alcuni esperti e alcune associazioni che si occupano della salvaguardia dei volatili, la brochure “Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli” una sorta di piccolo <<manuale>> che ha trovato vasta diffusione ed applicazione in tutto il mondo. Grazie alla continua collaborazione con utenti e rappresentanti dei prodotti di vetro, è stato possibile apportare alcuni piccoli cambiamenti così da ottenere ottimi risultati per quanto riguarda il rispetto e la salvaguardia di tutte le specie di volatili.

 

 

Osservando la sede della facoltà di biotecnologie è possibile notare come solo alcune delle numerose vetrate trasparenti siano munite di sagome o scritte, mentre le altre (quelle maggiormente pericolose poiché situate più in alto) ne sono quasi del tutto sprovviste. Provando a chiedere un po’ in giro a studenti e ad affezionati della zona, è emerso -ammettiamo con un certo stupore – che dal 2006 (anno in cui venne ultimato l’edificio) fino a oggi, in pochi si siano accorti di questo triste fenomeno.

 

Se la morte di quei passerotti rinvenuti davanti alla facoltà, sia dovuta all’urto contro le vetrate dell’edificio, non ci è possibile saperlo e né tanto meno possiamo arrogarci il diritto di affermarlo. L’unica cosa che può saltare all’attenzione di tutti è che sicuramente non siano state applicate nel modo corretto tutte quelle misure precauzionali che servirebbero ad evitare a qualsiasi tipo di uccello eventuali “incidenti” in volo.VETRATA UCCELLI4

 

 

Ci auguriamo che, anche solo ipotizzando una remota possibilità che questo sia avvenuto, d’ora in avanti si faccia maggiore attenzione a problematiche come questa e che la sede della facoltà di biotecnologie (che paradossalmente prima della ristrutturazione ospitava la facoltà di Veterinaria) non costituisca più, nel modo più assoluto, un effettivo pericolo per le tantissime specie di volatili che abitano la nostra città.

 

Simona Pili Stella

A Quagliuzzo elezioni più vicine

QUAGLIUZZOIl sindaco Renzo Zucca, in congedo per motivi di salute, non è rientrato e all’inizio dell’anno prossimo potrebbe formalizzare le sue dimissioni 

 

A Quagliuzzo le elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale adesso sono più vicine. Il sindaco Renzo Zucca, in congedo per motivi di salute, non è rientrato e all’inizio dell’anno prossimo potrebbe formalizzare le sue dimissioni dalla carica di primo cittadino che, di fatto, ha ricoperto per pochissimo tempo. La municipalità, infatti, è sinora stata retta dal vicesindaco Pierluigi Terzi, che è anche vice presidente dell’Unione delle Terre del Chiusella e che in questo periodo ha veramente dato “anima e corpo” per mandare avanti la macchina comunale. La notizia dell’abbandono di Zucca, che dovrà ovviamente venire formalizzata, è stata data nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale. Intanto in paese è stata inaugurata, come ogni anno, la “Casetta di Babbo Natale”, seguendo una tradizione ormai consolidata.

 

Massimo Iaretti