Foto e libri su clima e ghiacciai cercansi

montagneSpesso veri e propri patrimoni della memoria vanno perduti semplicemente perché chi li possiede non sa cosa farsene e, pertanto, li regala o li butta. E i libri ed i documenti, nonché le fotografie, che riguardano il clima e i ghiacciai non sono esenti da questo fenomeno. Così la Società Meteorologica Italiana lancia un appello per acquisire, appunto, foto, libri e documenti su questo argomento: “Se avete – è scritto sul sito della Smi è collezioni inutilizzate di libri, documenti o vecchie fotografie di montagna, ghiacciai ed eventi meteo, la Biblioteca della Società intitolata a “Carlo Felice Capello” le raccoglierà volentieri e le valorizzerà” nella nuova rinnovata sede storica del Collegio Carlo Alberto a Moncalieri. Per contatti la posta elettronica è : info@nimbus.it

 

Massimo Iaretti

 

Alla scoperta della lince

Un bel volume scritto da Claudio Oddone e promosso dalla Legambiente 

 lince

“Alla scoperta del “lupo cerviero” La lince (Lynk Lynk)”. Questo il titolo del nuovo libro scritto da Claudio Oddone, che sarà presentato questa sera alle 21 a Biella a palazzo Gromo Losa, in Corso del Piazzo 24. È previsto un approfondimento sulla specie inerente il Piemonte e il territorio biellese. Con l’autore interverranno il biologo Matteo Negro, il naturalista e biologo Andrea Battisti e l’esponente di Legambiente Silvano Beduglio. Claudio Oddone è già autore di due volumi intitolati ” Le Rive Rosse biellesi”, scritto nel 1986 3 di quello dal titolo “Baragge”, risalente al 2009; con quest’ultima opera di divulgazione ha voluto sottolineare l’importanza della lince in ambito biellese, accompagnando il lettore a partire dalle fonti storiche nazionali sino agli ultimi avvistamenti fatti nel Biellese. Questa pubblicazione è sostenuta da Legambiente biellese, proprio come “Le Rive Rosse Biellesi”, realizzata con la scrittura di alcuni importanti capitoli di Claudio Oddone, era stata l’iniziativa di esordio della stessa Legambiente a Biella. Proprio nel territorio biellese si stanno sussuguendo casi di avvistamento di lupi, come quelli altrettanto e sempre più frequenti di linci, che dalla vicina Svizzera penetrano nel territorio montano di Biella. L’autore si interroga anche su quale possa essere il futuro di queste popolazioni di carnivori, e sul legame che si può instaurare tra l’uomo e questa specie sul territorio, escludendo però come suo modello di conservazione l’essere relegata in riserve. L’uomo invece deve diventare, con le propria attività, parte integrante del territorio alpino.

Mara Martellotta

Per informazioni:

Tel 0150991868

Spazio.cultura@ fondazionecrbiella.it

MOSTRA PERSONALE DI ATHOS FACCINCANI AL FOYER DEL TEATRO NUOVO

vassallo3Al Teatro Nuovo di Torino in Corso Massimo D’Azeglio 17, organizzata da Paolo Vassallo con l’associazione Culturale  “Suol D’Aleramo”  dal 4 al 19 giugno è allestita la mostra personale del popolare pittore ATHOS FACCINCANI.  L’evento si svolge  con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città di Torino,  Torino Metropoli, Fondazione Teatro Nuovo e dal Gruppo televisivo RETE 7 che realizzerà e trasmetterà uno special di 40 minuti in “Artisti contemporanei” dedicato al pittore. L’inaugurazione è avvenuta sabato 4 giugno  con la presenza dell’artista. Nelle foto scattate a RETE 7, ATHOSvassallo2 FACCINCANI con i conduttori MICHELE FRANCO e LOREDANA SILEO, durante la registrazione dello special televisivo,  e la modella ROMINA DIMITRIU accanto ad alcune opere dedicate a Torino e a Portofino che saranno esposte al Teatro Nuovo. Il Teatro Nuovo di Torino da ventisei anni è anche sede del primo Liceo paritario coreutico e teatrale, “Liceo Germana Erba” d’Italia per danzatori e attori,  riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione  e delle attività culturali. E’ frequentato da centinaia di allievi. Proprio nel periodo della mostra di pittura ogni giorno nel teatro sono in programma spettacoli teatrali e saggi di danza con la presenza di circa 1.000 spettatori.

vassalloBreve biografia dell’artista Athos Faccincani

Pittore popolarissimo,  nato a Peschiera del Garda ove vive e lavora. Ha studiato all’Accademia d’Arte di Venezia e frequentato lo studio di Pio Semeghini. Sarebbe enciclopedico elencare tutte le mostre che dal 1971 ha tenuto in prestigiose gallerie e Palazzi italiani, europei ed americani; dalla galleria “Halper” di New York, alla “Durney” di Toronto, “Sarasota” in Florida, “Koki Hoffman” di Chicago, “Ghelfi” di Verona, ecc. Di rilievo nel 1980, la grande mostra con 180 dipinti sul tema della Resistenza alla Gran Guardia di Verona, inaugurata dal presidente Pertini e in seguito trasferita a Bologna e Firenze. Dopo questa impegnativa mostra qualcosa muta profondamente la sua vena artistica e passa da una figurazione impegnata a un personalissimo lirismo naturalistico. Le sue opere ora sono un’esplosione di luce e colore, con una  piacevolezza cromatica che porta sempre all’interiorità e all’intimismo, testimonianza di gioia e serenità. Questa nuova espressione artistica in poco tempo lo porta ad un successo strepitoso. Nel 2005  una grande mostra al Parlamento europeo di Strasburgo e al Complesso del Vittoriano di Roma. Le sue opere sono presenti in tutte le gallerie italiane e contese da un raffinato collezionismo. Recentemente ha esposto in Cina, a Mosca e Dubai. Innumerevoli anche i premi di cui è stato insignito durante la sua quarantennale carriera, fra gli ultimi il premio Personalità Europea consegnatogli a Roma in Campidoglio. Sue opere si vedono ripetutamente da mesi proiettate anche nella scenografia della trasmissione quotidiana del pomeriggio  GEO  su Rai 3.

www.athosfaccincani.it

“Piccolo Alpino”, la Grande Guerra nella letteratura per ragazzi

ALPINO PICCOLO 2“La mattina del 24 dicembre 1914, un piccolo gruppo di persone saliva su per la strada del Gran San Bernardo. Quelle persone erano il signor Michele Rasi, bell’uomo forte e robusto, di una quarantina d’anni, la signora Ebrica sua moglie e suo figlio Giacomino, un ragazzetto di dieci anni, bruno, tozzo, coraggioso camminatore”. Così inizia Piccolo Alpino di  Salvator Gotta. Un libro che il regime fascista immaginò  come romanzo ideale per la formazione dei giovani italiani, vedendo in quelle pagine il segno di tutti i valori patriottici che il fascismo gonfiò a dismisura negli anni successivi alla Grande Guerra:l’amore per la Patria, l’abnegazione e lo spirito di sacrificio – nel caso di specie, da parte del giovane Giacomino –  per una causa sofferta, lo spirito di solidarietà fra i soldati italiani e, dulcis in fundo, una breve parentesi dedicata al Re. In realtà, queste furono valutazioni fatte in seguito. Il romanzo non fu certamente scritto con lo scopo di esaltare il fascismo, dato che uscì nel 1926, ma fu già abbozzato dall’autore in precedenza, sulle trincee del Carso. Salvator Gotta, tornato dalla guerra, a cui aveva partecipato come ufficiale di artiglieria, scrisse – traendo ispirazione dall’esperienza al fronte –  il suo romanzo più ALPINO GOTTAamato. In un’Italia dov’era ancora vivo e dolente il ricordo della Grande Guerra, le disavventure del piccolo Giacomino che, rimasto senza famiglia viene adottato dagli Alpini e con loro combatte nelle trincee del Carso, ebbero subito un grande successo. Il Piccolo Alpino diventò un simbolo nazionale, un affascinante racconto d’altri tempi che, attraverso il fedele ritratto di un periodo così drammatico della nostra storia, rimase nei cuori di intere generazioni. Un libro che in tanti, superati da un pezzo i cinquant’anni, abbiamo avuto occasione di leggere. Salvator Gotta pagò nel dopoguerra la sua aperta adesione al regime, riconducibile più che altro alle opere successive da lui scritte. Lo scrittore piemontese, nato nel Canavese, a Montalto Dora, nel 1888, e morto a Portofino nel 1980,  a 92 anni, entrò giovanissimo nel mondo della letteratura e del giornalismo. Nel 1915, si arruolò ALPINO PICCOLOvolontario fra gli alpini per combattere al fronte. Tornato dalla guerra, tornò a penna e carta, non solo scrivendo il Piccolo Alpino ma, aderito al fascismo, legò il suo nome  al regime come autore delle parole dell’ex-inno degli Arditi poi usato anche dai fascisti: “Giovinezza”. Continuò a scrivere, anche nel dopoguerra, romanzi di evasione. Divenne popolarissimo tra gli adolescenti negli anni ’60 e ’70 perché teneva una rubrica di domande e risposte sul settimanale a fumetti Topolino ( tra l’altro, in una puntata della rubrica, rivelò di essere stato tra coloro che rinvennero il corpo di Emilio Salgari, suicidatosi il 25 aprile del 1911 a Torino) e per i suoi romanzi storici sul Risorgimento. Rileggendo il Piccolo Alpino, in questi tempi di celebrazioni sulla Prima guerra mondiale, comunque lo avessimo amato, si presenta ora – novant’anni dopo la sua uscita –  come un utile esercizio storico per chi voglia analizzare il costume  dell’epoca e la retorica che ne scaturiva, sbirciandolo dallo spioncino dell’ infanzia.

Marco Travaglini

“Sax, wine & poems” reading poetico e canzoni

Giovedì 16 Giugno – ore 21:30

BONSANTO

Per la prima volta presentate, con lettura dal vivo, le poesie tratte dalle due raccolte pubblicate dal ventiduenne Riccardo Bonsanto: “Vita da cani” e “Scrivo, anche io, poesie, solo per portarmi a letto le ragazze”. Le letture saranno accompagnate dalle calde e corpose note del saxofono suonato rigorosamente live. Inoltre saranno presentate alcune canzoni inedite del cantautore. Il tutto in un’atmosfera spettacolare al FAIT BISTRODRINKERIA a Montalto Dora, alla luce notturna e naturale della luna, abbracciati dalla fievole fiamma di candele e baciati dalle dionisiache labbra del vino rosso, che da sempre ha accompagnato poesia e musica. Non un freddo ed asettico show, bensì un “a tu per tu” con il protagonista; un’opportunità imperdibile per smascherare da più vicino le diverse opere dal taglio rock, nonostante il delicato contorno bohémien.

FAIT BISTRODRINKERIA Montalto Dora – Vicolo Quaro, 50

Itinerari urbani alla scoperta della città

15 giugno Quadrilatero e Porta Palazzo; 29 giugno da San Salvario a Lingotto

lingotto citta

Dopo il successo dello scorso anno tornano gli Itinerari urbani, percorsi accompagnati alla scoperta della città trasformata: una serie di percorsi a piedi o con il trasporto pubblico (metropolitana), in cui i visitatori potranno scoprire quelle aree metropolitane protagoniste della metamorfosi del territorio. La recente trasformazione di Torino è già quasi storia: dal suo inizio sono trascorsi venti anni che hanno cambiato profondamente la città e le abitudini dei suoi abitanti. Un mutamento che è ancora in evoluzione, tanto che di fronte a un luogo della nuova Torino talvolta ci si domanda “Ma com’era prima?” e tal’altra “Ma come diventerà?”. Saranno architetti e urbanisti a rispondere a queste domande raccontando Torino ed i suoi luoghi pubblici e privati, illustrando i nuovi spazi pensati e realizzati per la cultura, la conoscenza, la condivisione, il lavoro e l’abitare, che caratterizzano il nostro territorio.

Le visite in programma:

Quadrilatero Romano e Porta Palazzo

Mercoledì 15 giugno ore 16

Una passeggiata che parte dalla sede di Urban Center Metropolitano in Piazza palazzo di Città, e che conduce i visitatori alla scoperta delle nuove architetture del Quadrilatero Romano e di Borgo Dora.

Luogo di ritrovo: Urban Center Metropolitano, Piazza palazzo di Città 8f

Durata: 2h 30min

Prezzo: 4€ a persona

Da San Salvario a Lingotto

Mercoledì 29 giugno ore 16

Un percorso in metropolitana lungo il tratto meridionale della Linea I, dal quartiere di San Salvario all’area del Lingotto.

Luogo di ritrovo: Piazza carlo felice/fermata Metro Porta

Durata: 2h 30min

Prezzo: 6€ a persona (incluso biglietto GTT)

Per entrambe le visite è necessaria la prenotazione. Per informazioni e iscrizioni scrivi a visiteguidate@urbancenter.to.it oppure telefona allo 011/5537950

Giornata dello sport a Sciolze

SCIOLZEPer il secondo anno consecutivo, domenica 12 giugno, il Comune di Sciolze promuove la Giornata dello Sport. L’obiettivo è fare provare alcuni sport meno popolari di quelli che hanno il predominio sui canali televisivi. Quindi sarà possibile, nell’arco della giornata praticare discipline quali tiro con l’arco, karate, mountain bike, nordic walking, calcio, pallavolo, ginnastica, tennis, beach volley (il campo è stato realizzato grazie al contributo di alcuni volontari e rimarrà in funzione anche dopo la manifestazione), hit ball, skateboard. Inoltre sarà possibile pranzare in mezzo al verde. La manifestazione incomincia alle 9 con la possibilità di iscriversi alla corsa (costo 5 euro per gli adulti, 1 per i bambini), che incomincerà alle 10. Tutte le altre attività sono gratuite. Nel pomeriggio sarà consegnato un piccolo omaggio alle giovani promesse ed ai campioni sciolzesi del passato.

Massimo Iaretti

In bus da Torino alla Sacra di San Michele

sacra micheleOgni domenica e per tutta l’estate  verrà effettuato un collegamento  da Torino in bus verso la Sacra San Michele.  Un collegamento chiesto e atteso da molti turisti ed enti del territorio…l’abbazia più bella del territorio ora raggiungibile ogni domenica direttamente e comodamente da Torino!  Ogni domenica  – Partenza da Torino – Porta Susa ore 08.45 con rientro a Torino ore 13.30

Costo p.p. 35,00 euro – la quota comprende: bus andata/ritorno, guida a bordo per visita guidata Sacra San Michele, biglietto di ingresso.

Prenotazione obbligatoria www.somewhere.it booking@somewhere.it 011 6680580

Giustizia lumaca per una rapina: dopo 22 anni scatta la prescrizione, nessun colpevole

tribunaleLa rapina avvenne nel 1994, e il bottino calcolato ancora in lire era di  due milioni e mezzo. Solo oggi la Corte d’appello di Torino,  a distanza di 22 anni dal fatto, ha chiuso il processo con una sentenza di prescrizione, ovviamente. E per episodi tanto indietro nel tempo esistono anche altre cause. La rapina fu commessa ai danni di un minimarket a Biandrate, nel Novarese il 21 dicembre 1994. Nel 2005 un giudice condannò il presunto autore a 4 anni e 2 mesi. Ma oggi con la concessione delle attenuanti generiche il reato è risultato prescritto. I giudici hanno esaminato anche il caso di uno straniero accusato di aver palpeggiato nel 2004  una ragazza che passeggiava con gli amici a Torino in via Po. L’uomo, sempre professatosi innocenta, nel 2005 fu condannato a un 1 anno e 2 mesi. Tra la sentenza di primo grado e l’appello sono passati ben 10 anni, nel frattempo, sulla base delle norme in vigore nel 2004, la prescrizione è scattata.

 

(Foto: il Torinese)

La città che cambia. Il viale della Spina è una realtà, ecco il nuovo corso Inghilterra

Mercoledì 1° giugno viene aperto al traffico, a partire dalle ore 10 circa, il nuovo Corso Inghilterra, in corrispondenza di Porta Susa, con due nuove carreggiate a 3 corsie per il traffico in transito e con le carreggiate laterali destinate al traffico residenziale e di servizio alla stazione

VIALE SPINA

Saranno anche aperti i tre passaggi pedonali in corrispondenza delle vie Duchessa Jolanda, Susa e Avigliana garantendo un ulteriore accesso a Porta Susa dal quartiere Cit Turin, ma anche una maggiore permeabilità verso il centro della città.

L’incrocio fra i corsi Vittorio Emanuele II, Castelfidardo e Inghilterra è stato ridisegnato eliminando definitivamente l’assetto provvisorio che lo caratterizzava. Anche la parte nord di corso Inghilterra è stata completamente rivisitata con la riqualificazione dell’isolato sul lato ovest, tra via Castellamonte e corso Francia, e sul lato est, in corrispondenza di via Santarosa, connettendo il nuovo percorso ciclabile a quello già esistente.

Sempre nella giornata del 1° giugno verranno aperte al traffico le nuove carreggiate centrali di corso Principe Oddone, tra corso Ciriè e Piazza Baldissera.

E’ in fase di ultimazione anche il nuovo sottopasso veicolare di Piazza Statuto che verrà aperto entro la metà di giugno. Sono, infatti, in fase di realizzazione le finiture, la segnaletica stradale e l’impianto di illuminazione della galleria a LED di ultima generazione, che sarà il primo di questo tipo in città.

Entro luglio si procederà al completamento dei lavori di riqualificazione previsti sui controviali di corso Principe Oddone tra Piazza Statuto e corso Regina Margherita, in corrispondenza dell’incrocio con corso Regina Margherita e sul controviale est di corso Principe Oddone tra strada del Fortino e Piazza Baldissera.

Dopo l’espletamento delle gare d’appalto di tutti i lotti si è ottenuta una economia pari a circa 8 milioni di euro rispetto allo stanziamento complessivo

iniziale. La Giunta comunale, su proposta dell’Assessore alla Viabilità, ha deciso oggi di utilizzare questo importo per completare tutto il tratto del Viale della Spina fino a via Breglio.

Sono previsti 3 lotti che interesseranno il prolungamento del Viale:

1- tratto Via Breglio – Via Vibò. È prevista la realizzazione delle carreggiate centrali del Viale tra via Vibò e la rotatoria di via Breglio, oltre alla realizzazione dell’incrocio semaforizzato con via Saorgio e la sistemazione del tratto di via Fossata che si collega con via Cigna. Costo Euro 1.367.186.

tratto Via Vibò – Piazza Baldissera. Verrà demolito l’attuale ponte provvisorio di Via Stradella e saranno realizzate le carreggiate centrali del viale tra Via Vibò e Piazza Baldissera, riqualificate le aree degli isolati ovest di Corso Venezia tra Via Stradella e Via Gulli e posizionati dei semafori nell’incrocio di via del Ridotto e via Vibò. Costo Euro 1.872.265.

3 – nodo Piazza Baldissera, Corso Vigevano, Corso Mortara. Questo lotto include la riqualificazione dell’attuale nodo viabile, con la revisione delle immissioni nella rotatoria, la predisposizione per il ripristino dell’impianto tranviario e la realizzazione della carreggiata centrale di Corso Vigevano. Sono previsti inoltre i collegamenti est-ovest che metteranno in comunicazione corso Ciriè con corso Gamba e strada del Fortino con corso Rosai. Questo consentirà ai grandi insediamenti residenziali di Spina 3 (zona via Livorno) una maggiore permeabilità verso il nuovo boulevard e il centro della città. Costo Euro 1.512.575.

Infine, con un nuovo ponte, che consentirà di attraversare le aree di proprietà delle Ferrovie, sarà realizzato un nuovo collegamento viabile che unirà via Cavalli con corso Matteotti per legare due parti della città da sempre divise dalla ferrovia. Questo nuovo tratto migliorerà la circolazione dei veicoli e dei pedoni alleggerendo inoltre il traffico sull’incrocio del Viale con corso Vittorio Emanuele II. Costo Euro 1.359.427.

La realizzazione del Viale della Spina, che si estende per circa 4 Km da corso Vittorio Emanuele II a corso Grosseto, rappresenta una strategica operazione di rinnovamento urbano creando un nuovo e importante asse viabile nord-sud della città in stretta connessione con la rete dei mezzi di trasporto e realizzando un sistema continuo di verde pubblico ispirato ai viali storici di Torino.

Michele Chicco – www.comune.torino.it