Consigli non richiesti: “Caro Sindaco, abbi coraggio e salta in groppa alla tigre”

municipio comuneAVVISTAMENTI / di EffeVi

Basta che si occupi dei problemi con umiltà, non si faccia accalappiare dai vecchi marpioni che si riposizionano e deponga velleità di ingegneria sociale

 

C’è già chi storce il naso sul nuovo corso di Palazzo Civico. Si lamentano che il nuovo Sindaco (perdonate l’arcaismo) perda tempo a piantare bandierine simboliche: si fa accompagnare a Palazzo da un minicorteo di No-Tav in tripudio; fa ristampare carta intestata col titolo di “Sindaca”; vuole introdurre nello statuto della Città il riconoscimento dei genitori omosessuali.  Una riedizione molto occidentale e decadente dell’”estremismo come malattia infantile del comunismo”. C’è chi si preoccupa piuttosto di altri segnali più concreti: i nuovi assessori che annunciano il prolungamento dell’orario della Ztl – con tutta l’epica melensa e pedagogica della cosiddetta “mobilità dolce” (che proprio non si può sentire) – l’opposizione alle grandi opere e – potenzialmente – il blocco alle (residue) trasformazioni urbane. Questi borbottoni fanno sorridere: in realtà non è alle viste nessun cambiamento epocale, semmai una “intensificazione” di tendenze già in essere nelle appendino3amministrazioni di centrosinistra, soprattutto negli ultimi anni. Agli scribi e sacerdoti della TAV faccio sommessamente notare che, se da un lato il Sindaco Appendino ha confermato la sua contrarietà di principio, restando però nel recinto istituzionale che non le assegna il potere di interferire sostanzialmente e men che meno di bloccare l’opera, chi ha modificato il tracciato con un tratto di penna è stato il premier Renzi. A chi si preoccupa di piste ciclabili imposte, di ZTL e di chiusure del centro, dico di guardarsi intorno e chiedersi chi è l’artefice delle pedonalizzazioni ideologiche e del record di piste ciclabili: se un Sindaco appena insediato o le precedenti amministrazioni, che hanno avuto assessori come Corsico e Sestero, attivamente impegnati a perseguire un disegno di città altrettanto utopistico. L’idea che una grande economia cittadina siappendino manifesto possa muovere sulle due ruote – neanche vivessimo in un centro minore dell’Appennino – è una piaga sociale, connaturata all’estrazione dei nostri amministratori, in genere buoni borghesi progressisti che interpretano le esigenze di mobilità di famiglie e imprese al riparo del loro reddito alto (spesso stipendi pubblici) e della residenza in quartieri centrali. Ai cattolici preoccupati ricordo che il Comune aderisce al gay Pride da anni, che Fassino anzi lanciò la pantomima dei matrimoni gay in polemica col Governo e in particolare con il Ministro Alfano. Peraltro, che l’assessorato alla famiglia (anzi, scusate: “alle famiglie”) sarebbe andato a un esponente dell’Arcigay, era stato annunciato prima del ballottaggio. Stupisce lo stupore, visto che tutto si può rimproverare alla Appendino, tranne l’aver nascosto i suoi orientamenti in tema di sviluppo urbano, mobilità, famiglia, società e altro. Semmai il punto è un altro, e riguarda più in generale il dilemma dei due sindaci pentastellati e di un partito che si candida a (o rischia di, vedete voi) prendere la guida del Paese, stando ai recenti sondaggi. Non è un mistero che nel sistema attuale tripolare gli elettori di centrodestra, esclusi i loro candidati al ballottaggio, tendono a favorire i grillini: a Roma come a Torino. Appendino è statafassino rosso eletta con un riporto massiccio – tra 70% e 90% – degli elettori che al primo turno avevano votato
per Morano/Rosso/Napoli ( i cui appelli a votare Fassino sono serviti a poco). 
Appendino parta intanto da questo: si assuma la responsabilità di inventarsi un modello di Torino inclusivo (come aveva promesso) e non discriminante per quella fascia media di cittadini che non può sentirsi rappresentata da un’élite radical-chic, sia essa nella versione paludata e di potere (il PD) o in quella più dannunziana e rivoluzionaria, che è quella che abbiamo visto sinora.Il nuovo Sindaco deve inventarsi (e far funzionare presto) un modello in cui pezzi importanti, sinora esclusi, trovino diritto di cittadinanza: borghesia impoverita ed esposta alla criminalità, imprese sane sinora bandite perché estranee al sistema Torino, anziani alle prese con un welfare inceppato. Un blocco moderato che preferisce affidarsi alle forze di autoriforma della società, piuttosto che alle imposizioni di una classe di governo illuminata – cominciando dal delicato tema della famiglia. C’è poi la lista di cose da non fare: non intignarsi in operazioni di ingegneria sociale, imponendo concetti divisivi; non affrontare i fassino tvproblemi di sicurezza con la pedagogia dei progressisti di collina; rendersi conto che la bicicletta va bene, ma poi c’è da gestire una realtà di quasi due milioni di spostamenti motorizzati al giorno. Insomma, dimostrare di aver capito che non deve vincere le “parlamentarie” sulla piattaforma web della Casaleggio e Associati, ma è stata eletta con voti da destra e da sinistra per rimettere in piedi una città fiaccata da crisi economica e sclerosi delle classi dirigenti. Ma la prima cosa da non fare è cedere alle tentazioni estreme. Da un lato, illudersi di poter ripulire  furiosamente il sottobosco di mediocri e profittatori che hanno prosperatoappendino fascia nella compiacenza di un ventennio ininterrotto. Distingua caso per caso, e faccia ben attenzione a non fermarsi a qualche “avvicendamento” simbolico, che poi non cambierebbe la cultura (dirigista, esclusiva, clientelare, autocelebrativa) maturata a Palazzo Civico. Dall’altro lato, diffidi delle conversioni improvvise e delle moine della classe salottiera torinese: si tratta in generale di percettori di rendite, i cui risultati come manager sono inversamente proporzionali agli stipendi pubblici che percepiscono, e li abbiamo già  sperimentati e stipendiati per lunghi anni. Nessuno è indispensabile. E anche lei, resista al richiamo della foresta e ai tentativi di sottile condizionamento attraverso leve famigliari o amicali. Anche qui, abbiamo già dato e il suo appartenere a una borghesia di ben nati, vicini alla Fiat e agli ultimi cascami della corte pre-Marchionne, può anche essere una vulnerabilità. Faccia il sindaco di tutti, non riconosca accessi privilegiati, discuta e comunichi il più possibile in Aula. Infine, accetti il rischio: maturando un’esperienza da Sindaco ecomune municipio allontanandosi con coraggio dall’ortodossia infantile del 100% del M5S (che è un biglietto sicuro per il fallimento di qualsiasi progetto politico) può rappresentare davvero qualcosa di duraturo, ricomponendo un modello postideologico esportabile di rinnovamento, purché fondato sulla competenza e non sulla retorica, sulla trasparenza non come religione ma come ordinata normalità, sulla moderazione e sul rispetto delle convinzioni di una buona fetta di Torinesi. L’alternativa è esporsi al rischio di farsi rosolare, magari per semplici leggerezze di assessori senza esperienza (ma le leggerezze fruttano comunque l’apertura dei fascicoli in procura) e rassegnarsi a finire come un Pizzarotti qualsiasi. Chiara Appendino, insomma, non può più scherzare, deve lasciare la casa di Beppe e saltare in groppa alla tigre. Oppure prepararsi a tornare presto a vita privata, inseguita dallo stigma del velleitarismo e della sconfitta.

(foto: il Torinese)

Scure, calde e amare acque: il Po inquinato chiede aiuto ma in Comune mancano i fondi

po888Le cronache torinesi della Stampa lanciano l’allarme: il Po e’ più sporco che mai. Non e’ proprio una novità, ma pare che quest’anno le alghe e la sporcizia siano a livelli mai raggiunti, a causa delle temperature elevate, della stagnazione delle acque e delle sostanze nutrienti in eccesso provenienti dai campi.  Poi naturalmente c’è sempre l’inciviltà di chi getta rifiuti nel fiume.  La pulizia del corso d’acquaPo donna è resa difficile da un lato proprio per le alghe che non consentono ai barconi dell’Amiat di togliere rifiuti vari (come i sacchetti di plastica) e dall’altro dalla perenne carenza di fondi nelle casse municipali. Per pulire fiume e sponde servirebbero infatti macchinari molto costosi, troppo per le poche migliaia di euro disponibili a Palazzo Civico. Se la pulizia ‘spicciola’ e’ già difficoltosa, non parliamo poi di quella più importante, relativa al fondale ghiaioso e agli alberi che , se non monitorati costantemente possono creare problemi legati alle esondazioni in autunno.

 

(Foto: il Torinese)

Rivoluzione turismo al via, la Regione Piemonte dà più spazio ai privati

lago stresa 2La Regione Piemonte rivoluziona le politiche del turismo coinvolgendo i  privati che  avranno un ruolo più attivo, grazie alla legge quadro ideata dall’assessora Antonella Parigi ed approvata in Consiglio regionale. Il testo modifica un impianto normativo vecchio ormai di 20 anni e che necessitava di una revisione capace di adeguare la competitività turistica piemontese agli scenari del mercato di oggi. “Con questa riforma – commenta l’assessore Parigi – diamo vita ad un modello di gestione che coinvolge tutti gli attori del sistema, ottimizza il lavoro di promozione e ci permette di essere in linea con le moderne dinamiche del settore. Oggi è necessario sviluppare adeguate strategie di marketing, a partire da una più efficace presenza sul web, con scelte maggiormente orientate alle caratteristiche della domanda e alle reali esigenze e aspettative delle diverse tipologie di turista, caratterizzando e posizionando al contempo il marchio Piemonte sul mercato turistico internazionale”. La legge si basa sulla creazione di un’agenzia per turisti 1la promozione e lo sviluppo turistico: assorbirà organismi preesistenti ed accoglierà al proprio interno con quote di minoranza, anche il privato.Si chiamerà DMO Turismo Piemonte e si occuperà della formulazione delle azioni strategiche, organizzative e operative alla base dell’offerta turistica, come indica lo stesso acronimo (DMO sta per Destination Management Organization, termine internazionalmente usato in ambito turistico per indicare proprio la gestione di tali attività). Un soggetto che, anche in un’ottica di contenimento dei costi, è frutto della fusione fra le società Sviluppo Piemonte Turismo e Istituto per il Marketing dei Prodotti Agroalimentari (IMA Piemonte). Aperta alla partecipazione delle Atl, delle Camere di Commercio e di altri soggetti pubblici e privati interessati alla promozione e allo
agriturismosviluppo del turismo in Piemonte, la nuova realtà avrà anche il compito di coordinare le Atl e gli altri organismi che operano nel settore. “La governance del settore cambia completamente – sottolinea l’assessora – La Regione manterrà la maggioranza ed entreranno privati qualificati, a partire da Unioncamere. Ma ci sono già trattative con Arpiet, Confcommercio e altri. Il loro ingresso è fondamentale non solo sotto il profilo delle risorse, ma anche perché portano un’importante capacità imprenditoriale. In questo modo ci si coordina meglio e si evita la dispersione delle risorse. All’inizio non ci saranno soggetti singoli, ma dopo una prima fase anche questi potranno entrare in base ai bandi che saranno emessi”. Parigi chiarisce anche che “le competenze delle nuova agenzia andranno dalla promozione sportiva a quella in campo enogastronomico e le Atl diventeranno società consortili, ma dovranno occuparsi soprattutto di accoglienza. Il tempo in cui ognuna andava a promuoversi per conto proprio è finito, se vorranno fare marketing del territorio dovranno agire insieme”.

Un’Estate Ragazzi teatrale

Quest’estate la Fondazione TRG ONLUS offre a bambini e ragazzi una vera esperienza di teatro

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Per informazioni e iscrizioni occorre telefonare al numero 011/19740280 o scrivere all’indirizzo email laboratori@casateatroragazzi.it.

estate6Con la fine della scuola comincia l’Estate Ragazzi, promossa dai comuni e spesso anche da oratori e associazioni, con offerte formative e ricreative molto interessanti. Tra le tante proposte, però, c’è ne è una particolarmente originale ed è quella offerta dalla Fondazione TRG ONLUS presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, in corso Galileo Farraris 266 a Torino.

estate1Il titolo dell’iniziativa è Estate in scena: un’Estate Ragazzi in cui, divertendosi, si impara a fare teatro costruendo un vero spettacolo. Maestri d’eccezione sono gli attori della Compagnia che fa capo alla Fondazione, protagonisti anche quest’anno di molti spettacoli di successo, che sono stati rappresentati in tutta Italia.

I percorsi offerti nell’ambito di Estate in scena sono due: Spettacolando, dedicato ai bambini tra i 5 e i 13 anni, e Teatralmente, proposto ai ragazzi tra i 14 e i 17 anni.

I due percorsi vengono offerti in più turni, tra la metà di giugno e il mese di settembre. In ogni sessione, della durata di cinque giorni (dal lunedì al venerdì), si comincia al mattino e si va avanti fino al tardo pomeriggio. Al termine della settimana, i ragazzi potranno offrire ad amici e famiglie lo spettacolo che hanno costruito nei giorni precedenti.

estate5L’obiettivo specifico di Teatralmente, la proposta riservata ai più grandi, è fornire ai ragazzi gli strumenti che consentono di analizzare un testo teatrale e di trasformare la parola scritta in azione scenica. Un esercizio del corpo e della parola che favorisce e incoraggia l’espressione delle specificità creative di ciascuno.

Alcuni ragazzi probabilmente verranno folgorati dal teatro e non lo abbandoneranno più. Tutti, sicuramente, avranno la possibilità di sperimentare un mondo che, come quello teatrale, consente di superare le barriere che dividono le persone, di immedesimarsi nell’altro, di imparare a comunicare con la voce e con il corpo, affrontando in un ambiente protetto le proprie timidezze e i propri limiti, imparando a sentirsi liberi da giudizi e pregiudizi e valorizzando le capacità di relazione che ognuno possiede in profondità.

estate3L’attività della settimana sfocerà in una piccola performance, incentrata su alcune importanti opere del teatro classico e aperta al pubblico degli amici e dei famigliari.

Il percorso dedicato ai più piccoli, Spettacolando, è aperto a tutti i ragazzi che desiderano giocare al teatro o che siano semplicemente curiosi di scoprire che cosa significhi stare sulla scena. Un laboratorio ideato per consentire loro di conoscere e vivere il teatro in tutti i suoi aspetti: diventeranno attori, scenografi, drammaturghi e costumisti, scoprendo questo mondo sia sul palco che dietro le quinte.

La finalità del gioco teatrale di Spettacolando è di dare ai ragazzi la possibilità di sviluppare capacità di attenzione, relazione e integrazione, divertendosi in modo creativo e intelligente in un clima non competitivo. Con l’aiuto degli artisti della Fondazione TRG Onlus, i ragazzi esploreranno il mondo delle fiabe della tradizione come quelle dei fratelli Grimm o di Hans Christian Andersen, i grandiestate4 classici della letteratura per ragazzi e la narrativa contemporanea. A conclusione del lavoro svolto, anche i ragazzi più giovani, il venerdì pomeriggio, porteranno sulla scena uno spettacolo per amici e famiglie.

La quota di iscrizione per ciascun turno di Estate in Scena è di € 150, comprensive del pranzo. Sono previsti sconti per chi si iscrive a più turni a per famiglie che iscrivono più di un figlio.

INFORMAZIONE COMMERCIALE

Casale, quando la passione (per la ceramica) diventa collezione

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        Al Mercato Pavia il Mercatino dell’Antiquariato di luglio

Quando la passione diventa collezione. Quale miglior titolo per una mostra di ceramiche europee dove le capacità manuali, unite alla fantasia ed al colore ed alla poesia, danno materialità ad oggetti stupendi. L’esposizione si terrà in concomitanza con l’edizione di luglio del Mercatino dell’Antiquariato, organizzata da Monferrato Eventi in liquidazione al Salone Tartara del Mercato Pavia in piazza Castello. Lo spazio dedicato alle ceramiche sarà il sabato 9 e domenica 10 dalle ore 8 alle 18. Piatti, vasi, centrotavola, oggetti da uso per l’arredo tavola ed altri da parata, tutti uniti da un denominatore comune, l’amore del bello, il piacere di stupire. Il visitatore della mostra avvertirà subito la passione di chi, con tanto amore, pazienza e dedizione per il collezionismo, ha unito tutti i pezzi che la compongono e sarà avvolto da un insieme di emozioni. I decori, per la maggior parte floreali, rappresentano le forme stilistiche tipiche del periodo che va dalla fine del diciannovesimo sino a primi del ventesimo secolo. Fiori, animali, mascheroni, elementi naturalistici, creano piacevoli combinazioni, a volte magari eccessive, ma sempre raffinate. Contemporaneamente a questo evento collaterale, ci sarà la consueta esposizione prevista dal Mercatino dell’Antiquariato che si rinnova ogni mese la seconda domenica ed il sabato che la precede, con i suoi numerosi banchi e le molte bellezze artistiche e le curiosità che si rinnovano, attirando visitatori ed espositori da tutto il Nord Italia.

 

Esercito: una donna dirige il fuoco dei mortai

mortaio esercitoRivoli Bianchi di Venzone / Udine. Un capitano donna dell’Esercito ha diretto una esercitazione a fuoco con armi individuali e di reparto alla quale hanno preso parte settanta Allievi Marescialli della Scuola Sottufficiali di Viterbo. Dora di Camillo, trentacinque anni originaria di Caserta, ufficiale delle Trasmissioni è il comandante della quinta compagnia, l’unità che oggi si è addestrata all’utilizzo del fucile d’assalto di ultima generazione Beretta ARX, del lanciagranate da 40 mm. GLX, della mitragliatrice MINIMI e del mortaio da 60 mm. “Mi sento pienamente consapevole delle responsabilità di comandante” ha detto il capitano di Camillo “il fatto di essere una donna al vertice di una compagine prettamente maschile non mi crea alcun difficoltà”. I futuri Marescialli dell’Esercito si alternano sulla linea di tiro indossando l’equipaggiamento previsto. Il loro capitano mortaio esercito 2osserva, corregge, commenta ogni fase dell’addestramento. “Ciò che conta nel mio lavoro è la professionalità, l’entusiasmo” continua di Camillo “elementi che insieme alla sensibilità femminile agevolano il mio incarico”. Nella compagnia di Dora ci sono anche cinque allieve. “Con loro ho un rapporto eccellente, ma anche in questo caso nessuna differenza di trattamento. L’obiettivo è prepararci al meglio per affrontare le difficoltà di un mestiere, quello delle armi, faticosamente entusiasmante”.

“Un posto sicuro” per riflettere

amianto2Dopo la proiezione alla Camera dei Deputati di martedì, la pellicola “Un posto sicuro”, realizzata dal regista Francesco Ghiaccio sul dramma dell’amianto, verrà proiettata venerdì 8 luglio, alle ore 21.30, a Cavagnolo, su proposta di Afeva. L’iniziativa rientra nel programma “Luglio in piazza”, promosso dal Comune in collaborazione con le associazioni ed il commercianti locali. Sabato 9 luglio, invece, su proposta di Gruppo Alpini e Polisportiva Cavagnolese va in scena la “Commedia brillante”, mentre domenica 10 sarà possibile vedere in piazza – dalle 21,30 – la finalissima dei campionati europei di calcio Francia 2016.

Massimo Iaretti

Con il prelievo di sangue al Mauriziano si testa l’infarto

maurizianoUn semplice prelievo di sangue, il test della Troponina, al Mauriziano di Torino consentirà la diagnosi precoce dell’infarto. E’ una tecnica di laboratorio, introdotta per la prima volta in Italia anche al ‘Gemelli’ di Roma, che viene utilizzata da qualche giorno al pronto soccorso dell’ospedale torinese. Un metodo  particolarmente utile nei casi subdoli e inaspettati, che consente di riconoscere l’insorgenza dell’infarto in tempo reale. Viene così dimezzato il tempo necessario per accertare i casi dubbi con la possibilità di intervenire più rapidamente sui pazienti colpiti da infarto e di dimettere altrettanto celermente e “in sicurezza” quelli con dosaggi negativi di Troponina 1. La nuova metodica  consente anche  di differenziare tra popolazione maschile e femminile e di adottare soglie decisionali specifiche per genere.

 

(foto: il Torinese)

Al Bike Pride la sindaca annuncia la Consulta della bici

bike 13castello biciNelle linee programmatiche presentate dalla Giunta al consiglio comunale ci sarà anche l’istituzione di una Consulta della bici, per  accogliere la richiesta delle associazioni delle 2 ruote. L’iniziativa è stata confermata  dalla sindaca Chiara Appendino sulla sua bici a 5 stelle, regalatale dagli attivisti del Movimento in campagna elettorale. E’ arrivata al Valentino per la 7/a edizione del Bike Pride che ha radunato centinaia di ciclisti. La richiesta  della consulta era stata  avanzata per far sì che i progetti vengano discussi anche con i ciclisti, come chiede da tempo la presidente del Bike Pride, Maria Cristina Caimotto. Per la sdindaca la proposta “è condivisibile perché riguarda il tema della partecipazione e del coinvolgimento nelle decisioni e per la mobilità ciclabile che va sostenuta. Si valuterà il biciplan per renderlo operativo perché la mobilità ciclabile diventi una seria alternativa”.

(foto: il Torinese)

RIUSO D’ARTISTA PER 100 CAPI IN SETA, USATO E’ BELLO

Prima tappa di “DREAMERS visioni e progetti di moda contemporanea”ABITI VERVE 2

Dal 5 al 22 luglio 2016 il progetto VeRve / 100 / seta lancia la raccolta di 100 capi in seta, usati o inutilizzati, che saranno affidati alla creatività e manualità di un artista. I capi, interpretati e rivitalizzati con interventi di grafica serigrafica, saranno esposti in occasione di DREAMERS dal 6 al 9 ottobre 2016 al Museo Ettore Fico di Torino, e potranno essere ri-acquistati (al costo di € 40) dai loro legittimi proprietari, domenica 9 ottobre 2016.

VeRve è la prima tappa di DREAMERS visioni e progetti di moda contemporanea, un inedito percorso emozionale che fonde le esperienze di mostra, vendita e conoscenza, dove la moda non è soltanto prodotto, mercato, marchio, marketing, ma anche, e soprattutto, un oggetto culturale che parla del progetto che c’è dietro, del corpo, dell’anima, del tempo. E soprattutto parla di sogni e futuro. È quindi importante e significativo che per annunciare la prima edizione di DREAMERS sia stato scelto VeRve che combina il design alla sostenibilità, la verve appunto- al riuso.

VeRve coglie il fenomeno, sempre più diffuso e strategico, del ri-uso interpretandolo attraverso l’arte, l’immaginazione, il design, l’artigianalità eccellente. Il tema di questa edizione è la seta, preziosa ma familiare, tradizionale ma versatile, che rinascerà nelle mani di Sergio Perrero ricercatore, artista, da oltre 20 anni sperimentatore e trasformatore di materie, antesignano del riuso ecologico-etico artistico. Attraverso l’arte e la lavorazione manuale, il suo intervento offrirà ai capi una seconda vita, restituendo loro un valore che avrà la suggestione del pezzo unico, esclusivo e senza tempo.

Per partecipare al progetto: dal 5 al 22 luglio 2016 saranno attivi due punti di raccolta: MEF Museo Ettore Fico, Via Cigna 114 (Aperto dal mercoledì al venerdì con orario 14/19, sabato e domenica con orario 11/19) e REZINA, Via Des Ambrois 6/D. Per partecipare è sufficiente consegnare nei punti di raccolta un capo in seta (camicie, bluse, vesti da camera, cravatte, gonne, foulard, ecc…) inutilizzato e abbandonato nell’armadio, accompagnato dai dati del proprietario (nome-cognome-telefono-email). Il progetto coinvolgerà i primi 100 capi consegnati nei punti di raccolta che, protagonisti di un’installazione in mostra a DREAMERS dal 6 al 9 ottobre 2016, potranno essere ri-acquistati (al costo di € 40) dai loro legittimi proprietari domenica 9 ottobre 2016.

Informazioni: bc@dreamerstorino.it, www.dreamerstorino.it, 011 852510

ABITI VERVEVeRve / 100 / seta prevede il ritiro e la rigenerazione di vestiti usati e/o inutilizzati, secondo un’etica del non consumo. La trasformazione non intacca la qualità e la materia prima del prodotto, che vengono conservate, ma agisce sul suo aspetto, sulla sua fisionomia, determinando una profonda alterazione della sua espressione e nella sua visione. Il riuso diventa così non soltanto una scelta etica ed ecologica, ma un investimento vero e proprio.

Protagonisti di questo capitolo sono i capi in seta dismessi e dimenticati, arenati sul fondo dei nostri armadi e cassetti. Verve li rigenera attraverso serigrafie e interventi visionari. Imprime sulla loro epidermide inedite sinfonie cromatiche e grafiche, facendoli rinascere come pezzi unici e atemporali: i capi non hanno più scadenza stagionale, non sono più scarti ma oggetti nuovi, perché rivitalizzati da nuove logiche e da precisi codici eco-estetici.

La filosofia di VeRve che attribuisce valore agli oggetti perché instilla in loro una seconda vita, è etica ed ecologica perché promuove la cura del mondo materiale e naturale. Agisce sul piano culturale perché contrappone al modello consumista una concezione antica come il mondo: in natura non esistono scarti, ma solo risorse da rinnovare.

VeRve è l’occasione per comprendere come, lavorando sull’epidermide delle cose, se ne possa modificare l’immagine e la percezione; coniugando creatività, innovazione e sostenibilità possiamo diventare consumatori responsabili per vivere meglio

VeRve è la prima tappa di DREAMERS visioni e progetti di moda contemporanea, un evento a cura di Barbara Casalaspro e Ludovica Gallo Orsi.

DREAMERS 01

visioni e progetti di moda contemporanea

6 9 ottobre 2016

c/o Museo EGore Fico Via Cigna 114 Torino

dreamerstorino.it